#adda passà
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im-a-special-one · 1 year ago
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Da quando sono tornato dalla vacanza non ho più scritto una riga di tesi, fa troppo caldo, non riesco a trovare un tirocinio, sento le pressioni dei miei familiari per trovarlo e laurearmi (almeno) a Dicembre, l'unica persona con cui vorrei parlare ora ha problemi ben più gravi dei miei e l'unica cosa che riesco a pensare è Capuano che dice "nessuno inganna il proprio fallimento, e nessuno se ne va veramente da questa città".
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unfilodaria · 3 months ago
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Ma vi sembra così anomalo che il mio cuore, che sento pulsare nel mio torace, vada in tutt'altra direzione? Come la mia mente che sta qui ma non è qui. E anche se mi ripeto tutti i giorni che i giochi sono finiti, che è tutta un'altra vita, che esiste un mondo dentro e davanti a me da vivere, c'è sempre quel pensiero fugace che mi scappa; un desiderio minimo e recondito di rivederla, pur sapendo che dopo starò male da morire; la voglia di scrutare e sbirciare (ma molto saggiamente non lo faccio) sui suoi social per capire "tu come stai", parafrasando Baglioni per cui ha sempre stravisto. La vita è altra, la gente è altra, io devo essere altro, ma a volte sono in un combattimento impari, perché mi sembra di perdere il controllo totale delle mie emozioni e mi arrendo ad esse, con un senso di sconfitta e malinconia. "Adda passà 'a nuttata"
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chocolate23love · 1 year ago
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Col cuore che batte più forte
La vita che va e non va
Con quello che non si prende
Con quello che non si dà
Poi l'anima che si arrende
Alla malinconia
Poi piango, poi rido
Poi non mi decido
Cosa succederà?
Col cuore che batte più forte
La notte adda passà
Al diavolo non si vende
Io sono ancora qua
Eh, già
Eh, già
Io sono ancora qua
È Già " Vasco Rossi"
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claudiotrezzani · 9 months ago
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Sapete, secoli fa, s'udiva a fiume la seguente intimazione:
"lassel passà che é de Lod".
Lod per Lodi, il capoluogo di Provincia.
E si trattava di questo:
in seguito a complicati accordi ai lodigiani erano concesse esenzioni daziarie quando navigavano in Adda.
Ma quel "lassel passà" dovrebbe essere esteso a tutti i fotografi, a Lodi o no.
Perché talvolta il punto di ripresa ideale - mai esistesse - si trova in luoghi pubblicamente inaccessibili.
Ecco allora che un salvacondotto servirebbe  a onorare le ragioni dell'arte, od almeno del buon artigianato.
Carlo Rusca il salvacondotto se l'è preso.
Se l'è preso semplicemente entrando in un bar.
E si, vedete, siamo dentro.
Prova ne sono le scritte - la birra, il Campari - per il giusto verso, salvo loro riflessione.
E, curiosamente, siamo proprio a Lodi.
In mancanza di un permesso ufficialmente riconosciuto, Carlo Rusca ha abbracciato il noto motto dannunziano memento audere semper.
E ha fatto bene, Carlo, ad osare.
Sapete, a volte i bar sono ipso facto cattedrali, od urbane skyline.
Ciò a cagione delle lussureggianti teorie di bottiglie, sui retrostanti scaffali.
Bottiglie come edifici, skyrapers che si stagliano sotto il cielo artificiale dell'illuminazione interna.
Ma Carlo ha resistito alla tentazione.
Una volta entrato, Carlo ha volto le spalle ai summentovati scaffali.
Perché il vero incantamento stava davanti, e Carlo ha saputo coglierlo con viva sensibilità.
Viva sensibilità, e geometrica attenzione.
Perché il cielo vero - ci crederete? anche quello falso che giace sul bancone... - include il campanile con un appropriato tasso d'aria attorno, denotando quindi sapiente corniciatura.
Il resto, un tripudio di luci e colori.
Nel quale sacro - la chiesa - e profano - le alcoliche proposte - godono di non sacrilega osmosi.
Perchè i segni sono deprivati di seme, qui.
La chiesa non è più chiesa, gli allettamenti etilici non più tali.
Solo una caleidoscopica gioia pei sensi, soavemente cullati dal sogno.
All rights reserved
Claudio Trezzani
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ma-pi-ma · 2 years ago
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Notte che se ne va Dinto o rummore 'e chi fatica a sera Notte astretta pe' chi vvo' durmì Chiude l'uocchie e nun riesce a capì Notte 'e chi fuma sempe pecchè o tiempo adda passà..
Pino Daniele - Notte che se ne va’
https://www.youtube.com/watch?v=vwcyR4Rhh1Q
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occhietti · 2 years ago
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"Adda passà 'a nuttata"
- Eduardo de Filippo
Buonanotte...🌙
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francesca-fra-70 · 3 years ago
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Notte che se ne va
Dint o rummor 'e chi fatic a ser
Nott astrett pe' chi vvo' durmì
Chiur l'uocchie e nun riesce a capì
Notte 'e chi fuma semp pecchè o tiemp adda passà
Nott che vene nott che va
Esce stu' juorno a chi amma aspettà..🎧
#PinoDaniele
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crocodilesareboring · 3 years ago
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Adda passà 'a nuttata, mi ripeto spesso, alle 8 del mattino 
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unfilodaria · 1 year ago
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Sicuramente è tedioso, per voi che mi leggete (e avete la forza di farlo) sentirmi parlare sempre della stessa persona (ormai, ad intervalli più o meno regolari, che saranno? 13 anni? Probabilmente si). Ma il pensiero è ricorsivo (stasera non riesco a fare a meno di questa parola). É un rigurgito di pensieri e ricordi: più li voglio allontanare da me e più ritornano, e più aggrediscono gli spazi vuoti della mia mente. Ora sono più forti loro. Arrivano all’improvviso, si allargano e si dilatano, prendono tutto lo spazio possibile, scacciando e relegando in spazi angusti tutto il resto. É la persona di cui ho parlato e scritto di più nella mia vita. A volte me ne meraviglio anch’io. Ma è così. Perché lo faccio? Non lo so, non ho potere di controllo su di lei, anche quando condividevamo lo stesso spazio e respiravamo la stessa aria. C’era lei, solo lei. Ingombrante, invasiva ma totalizzante. L’altra faccia della medaglia. Il mio contraltare, la mia antagonista, il mio pensiero amorevole, il mio chiodo fisso, il mio odio e il mio amore. La persona che ti faceva incazzare più di ogni altra cosa e, nel contempo, quella che ti faceva ridere, che ti metteva all’angolo, che si lasciava osservare a lungo (“guarda avanti, non ti girare”). La persona che non volevi più ascoltare ma quella che in fondo volevi sempre accanto a te. Colei a cui chiedevo consigli, ponevo domande, anche se insisteva nel dirmi che non la stessi ad ascoltare. Insomma lei è solo lei, anche quando desideravo, con tutto il cuore. starle chilometri lontano perché non la reggevi più. Insomma lei.
Ora ne scrivo con la speranza che tale azione risulti catartica. Un buttare fuori tutto quel che mi agita, in una sorta di enorme pulizia di primavera, un gigantesco cambio di stagione, un epocale trasloco da me stesso. Ne scrivo e non so neanche più se mi manca davvero o è solo la disperazione per liberarmi da questo malsano senso di schiavitù del pensiero.
La banale verità è che mi manca più di quanto potessi immaginare. Va così e non ci posso fare nulla se non aspettare.
Adda passà 'a nuttata
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theymetinthetoihlet · 5 years ago
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Missing you more and more 🌊 🚣‍♀️ 🏡
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flintsilvers · 3 years ago
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comunque a furia di dire "adda passà a nuttata" mi pare a me che la nottata si sia messa a dispetto e l'abbia presa come un'impresa personale di durare il più possibile e di diventare sempre più buia
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ilmattinohaloroinbocca · 4 years ago
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Shhhhh... L'ultimo spegne le luci
Notte che se ne va
Dinto o rummore 'e chi fatica a sera
Notte astretta pe' chi vvo' durmì
Chiude l'uocchie e nun riesce a capì
Notte 'e chi fuma sempe pecchè o tiempo adda passà
Notte 'e chi s'arrecrea
Bussanno e porte dice nun so nisciuno...
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apropositodime · 1 year ago
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Elisa, Carmen Consoli - L'ultimo bacio [Mediolanum Forum Assago 2023]
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Oggi sono scesa dal letto di testa.
Adda passà
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pleaseanotherbook · 4 years ago
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I PREFERITI DEL MESE #15: Marzo
Ah ragazzi siamo a più di un anno dall’inizio della pandemia, marzo è volato e io vorrei offrirvi parole consolatorie in questo post, peccato che io sia completamente e inevitabilmente piena, rasa, colma, finita. Faccio la conta delle mie fortune, metto in fila le mie occasioni di felicità, estremamente poche e rare e mi ripeto “adda passà ‘a nuttata” prima o poi ne usciremo no? Eppure ho finito tutto, qualsiasi tipo di pazienza emotiva. Ho passato un mese in lockdown, di nuovo, in zona rossa, le zone colorate che forse non significano niente, la solitudine attaccata alle ossa, lo spazio fisico occupato ridotto all’osso e l’incapacità di uscire dalla mia mente. Ho iniziato a fare plank, ho ripreso a fissare il soffitto in preda all’insonnia, a cercare di consolarmi come posso in questa situazione che rischia di fagocitarmi tutta. Un mese di zona rossa e la sensazione di deja vu come lo scorso anno è veramente troppo forte. Possiamo solo stringere i denti.  
Comunque, per cambiare le carte in tavola e dare una rinfrescata a questo blog, da inizio anno ho deciso di portare qui su questo spazio di web una delle rubriche che più mi piace guardare su Youtube e che sostanzialmente dimostra che non mi so inventare niente, ma che amo inglobare nel mio modo di essere espressioni, modi e idee che mi colpiscono l’immaginario. “I preferiti del mese” è un format che forse non si presta molto alla parola scritta ma ci proviamo, che tanto se non funziona lo facciamo funzionare a modo nostro.
Enjoy!
MUSICA
Attacco Spotify (o Soundcloud per un’opportuna playlist) in qualsiasi momento, ci sono canzoni che mi conciliano qualsiasi tipo di attività, anche il lavoro, e la challenge che ho portato avanti su Instagram a marzo mi ha dato modo di rendermi conto che il genere di musica che ascolto non è mai cambiato dalla mia adolescenza, sempre ballad, sempre vagamente indie, sempre sul depresso/triste andante. Ma è la musica che concilia i miei pensieri e le mie elucubrazioni che diventano entrate nel mio diario o pensieri sparsi appuntati su foglietti volanti. A marzo comunque sono approdata di nuovo a Mahmood e ho iniziato ad ascoltare in modo un po’ ossessivo Inuyasha. Ho anche recuperato Un po’ come noi di Gazzelle dell’album Ok uscito a febbraio e che devo dire avevo snobbato un po’. Ho risentito per caso Elastic Heart di Sia (il video che vi ho linkato pazzesco, è di una potenza unica, lui poi ecco…) e mi è tornato in mente chiaro e preciso il momento in cui l’avevo ascoltata per la prima volta e un po’ di malinconia mi ha assalita di nuovo. Ho anche scoperto Star 1117 degli Ateez, una ballad dolcissima che mi ha fatto sciogliere il cuore. Per strane vie ho anche recuperato anche Selfish di Madison Beer che devo dire mi ha molto impressionato. Last but not least No distance left to run di Blur. Giusto per non farci mancare nulla.
LIBRI
Ho ripreso a leggere con una certa costanza il che ormai rappresenta una vittoria per me, dal momento che lo scorso anno mi sono ritrovata fagocitata dal peggior blocco del lettore che mi sia mai capitato di affrontare. Il libro di marzo è sicuramente Kim Jiyoung, Born 1982 di Cho Nam-Joo, un’autrice coreana che è stato consigliato da Kim Namjoon, il leader dei BTS. Ve ne parlerò presto, ho già iniziato a scriverne la recensione, e ve lo consiglio molto. L’autrice racconta la storia di Kim Jiyoung una donna come tante che nasce, cresce e vive in Sud Corea e ne sperimenta tutte le problematiche e le contraddizioni, le mancanze e le incertezze, in uno schema che si ripete sempre uguale, in cui le donne si trovano a vivere in una posizione di debolezza rispetto agli uomini in ogni aspetto possibile. Una denuncia e un appello, la descrizione brutale, corredata di dati, di quanto sia incommensurabilmente difficile crescere come donna, in ogni punto del mondo. Illuminante a dir poco. Spero che venga tradotto in italiano.
FILM & SERIE TV
A marzo tra le altre cose ho guardato "Hotel Del Luna", che davvero mi ha lasciato senza parole. È un drama paranormale che si sviluppa intorno a questa locanda diventata nel tempo un super hotel di lusso, il Del Luna, che ospita i fantasmi che hanno questioni irrisolte sulla terra e gli impiegati nel frattempo cercano di mandarli felicemente nell'aldilà, aiutandoli a risolvere i loro problemi, grazie anche all'aiuto del Grim Reaper. A capo de Del Luna c'è Jang Man-Wol interpretata dalla bravissima IU una donna affascinante e con un passato terribile alle spalle. A servizio dell'hotel ci sono lo Studioso Kim come Barman, una manager delle stanze di più di cinquecento anni e un giovanissimo concierge morto da circa settant'anni. Tutti e quattro ovviamente hanno delle faccende da risolvere che li tengono ancorati al nostro mondo. Per funzionare l'Hotel però ha bisogno di un direttore umano, quando l'ultimo è diventato troppo vecchio per assolvere i suoi compiti, Man-Wol chiama Goo Chan-Sung, legato a lei perché la donna aveva salvato suo padre. Nonostante le perplessità iniziali e i suoi tentativi di fuga prende a cuore la causa e finisce per assumere davvero le mansioni del direttore. Mentre veniamo a scoprire il passato di Man-Wol e il suo rancore millenario, in ogni episodio troviamo la storia di un fantasma e i tentativi per mandarlo nell'aldilà. A intessere la tela del destino c'è Ma-Go che assume mille identità diverse a seconda delle necessità. 
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Il drama ha tinte un po' fosche e un po' horror, ma ha anche scene molto divertenti che sdrammatizzano quelle più toste. La cosa interessante del drama è che investiga situazioni difficili in cui non è semplice riconoscere chi ha ragione e chi ha torto, ma dal cui confronto si esce sempre rafforzati, e soprattutto cosa significa perdonare e perdonarsi. Bellissima anche la soundtrack e soprattutto bellissima IU che sfoggia sempre degli outfit pazzeschi e che incanta per la sua bravura nell'essere fredda, spietata e allo stesso mega vulnerabile. Super consigliato.
BEAUTY
Di solito in questa sezione consiglio prodotti di make up o skin care ma a questo giro non ho niente di nuovo di cui parlare, quindi farò un’eccezione e vi rivelerò che dopo averci molto rimuginato ho comprato il cerchietto bombato di cui vi avevo parlato qualche tempo fa nella sezione random… che dite lo possiamo approvare? A me piace devo dire, lo trovo molto elegante e comodo, poi ecco sono qui a indossarlo dentro casa e a farmici i selfie… chi me lo vede?
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CIBO
Prima che ci chiudessero in casa sono riuscita a fare un salto nel mio negozio di specialità orientale di fiducia e a parte la scorta di soju da tenere da parte per i momenti bui, mi sono concessa anche dei ravioli con i gamberi. Ahhhhhhhh che buoni, non vedo l’ora di tornarci.
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Also per confortarmi, mi sono regalata anche i Grisbì (miei biscotti prefe forever and ever) al cocco, me li sono centellinata per non finire il pacco in un sol boccone. E a proposito di cocco per tutto marzo ho continuato a cercare invano le nuove Gocciole al cocco.
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RANDOM
Lo scorso 17 marzo ad Atlanta è accaduto uno shoccante caso di cronaca: sono state uccise delle persone asiatiche in maniera brutale e questo atto atroce ha dato vita ad un movimento contro il razzismo perpetrato ai danni della comunità asiatica. Pensarci ancora mi da i brividi, pensare che non si possa vivere in tranquillità mi manda ai matti.
Alcuni ricercatori del Brain Institute della Federal University of Rio Grande do Norte in Brasile hanno scoperto che i polpi sognano: sogni molto brevi, ma comunque sogni. Non riesco molto a immaginare di attaccare elettrodi su un polpo, l’immagine mi fa molto ridere, ma sono sempre molto interessanti tutte le scoperte relative al cervello che veniamo a scoprire nel corso del tempo, perché ci danno un’immagine molto più chiara anche del nostro.
Secondo i due astronomi Michael Brown e Konstantin Batygin i pianeti del Sistema Solare non sono 8 bensì 9. Secondo loro questo nono pianeta spiegherebbe alcune stranezze che sono state riscontrate ai confini del nostro sistema che dovrebbe avere una massa tra 5 e 10 volte quella della Terra e con caratteristiche simili a Urano e Nettuno e un’orbita molto grande. L’astronomia è sempre stato un mio grande pallino e mi affascina molto, sono convinta che ci siano tantissimi misteri che aspettano solo di essere scoperti.
E voi che avete combinato a marzo?
Raccontatemelo in un commento.
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italian-malmostoso · 4 years ago
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Questa è un’ottima notizia per almeno tre motivi: 1) finalmente si vede la fine del periodo peggiore (adda passà ‘a nuttata, diceva Eduardo De Filippo) 2) una bella botta sui denti agli antivaccinisti, che oltre a protestare e dar credito a balle stratosferiche non hanno mai proposto niente di alternativo 3) un’altrettanto poderosa picconata sulla dentatura agli eterni ottimisti Massimo Galli, Andrea Crisanti, Walter Ricciardia, Ilaria Capua, Barbara Gallavotti & compagnia bella
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unfilodaria · 4 years ago
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PICCOLA STORIA TRISTE
Un mio contatto FB ha nel suo profilo una frase di De Filippo: "adda passà a nuttata..."
risposta demente da parte di una sua contestatrice (vedi immagine allegata)
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