#commettere errori
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mostro-rotto · 6 months ago
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- Carlton, io ho commesso più errori di quanti ne voglio ammettere: un matrimonio fallito, il rapporto con mio figlio che ho sempre troppo trascurato, e tutto a causa dell'amore per il mio lavoro. Ero troppo stupido per capire una cosa. - Quale? - Che un ladro da inseguire ci sarà sempre. Ma tuo figlio, il tuo erede, crescerà solo una volta. Ti guarderà come se fossi la persona migliore del mondo, se gli sarai vicino, e quello che gli accadrà nella vita, gli accadrà solo una volta. Solo una. Quelli sono i ricordi che devi conservare. Insomma, quelli del lavoro… non sono niente al confronto.
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loveilmiorifugiosegret · 7 months ago
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Non ho alcun rimpianto, ho solo imparato quali errori non commettere mai più !!!
Buongiorno e buona vigilia ♠️
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about-me2072 · 1 month ago
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La grammatica è diventata un optional ormai sui social: si scrive come si parla, si abbrevia tutto, si ignora la punteggiatura, e chi prova a correggere viene accusata di fare la maestrina. Va bene, tutti possiamo sbagliare, ma commettere errori banali come scrivere anno al posto di hanno, oppure è senza accento rivela non solo distrazione, ma anche una scarsa cura per il linguaggio. E intanto si perde chiarezza, si impoverisce il pensiero, e si abitua la mente alla superficialità.
About me🌻
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stregamorganablog · 6 days ago
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Puoi non essere il suo primo, il suo ultimo, il suo unico. Lei ha amato prima di te e potrebbe amare ancora. Ma ti vuole bene ora, che altro conta? Non è perfetta, nemmeno tu lo sei, e voi due potreste non essere mai perfetti insieme. Ma se lei sa farti ridere, farti pensare due volte, farti ammettere di essere umano e di commettere errori, tienitela stretta e dalle tutto quello che puoi.”
Bob Marley
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alonewolfr · 3 months ago
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Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori. || Paulo Coelho
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elenleeladamanera · 4 months ago
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Sono sempre stata una Donna razionale
Colei che conta fino 100 prima di un azione,
Colei che studia forse troppo i propri passi.
Sono sempre stata una Donna che pensa troppo
Perché ne ho passate davvero tante , e pensare mi aiuta a non commettere gli stessi errori.
Si , sono sempre stata una Donna razionale
Finché un giorno mi sono innamorata
Di un Amore così, controcorrente
Di un Amore che sa di tutte le sfumature che AMO
Di un Amore che mi completa
E comunque si, sono sempre una Donna razionale
Faccio la Dura
Ringhio, graffio
Calpesto e stropiccio
Mi piace la MIA Preda
Renderla appetibile al mio tocco
Mi Piace perdermi nei suoi sospiri
Nei suoi movimenti sotto le mie grinfie
Nei suoi ansimi e tremori
Mi piace donargli Me stessa
Assaporare la sua pelle
E contorcere la mia lingua alla sua
𝓔𝓵𝓮𝓷𝓛𝓮𝓮
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raccontidialiantis · 8 months ago
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Attende
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È paziente, come solo una donna profondamente innamorata sa essere. Aspetta l'ora dell'amore. Lui le ha detto: “va in camera e preparati; fra un po’ verrò su e se mi andrà forse ti userò per il mio piacere.” Le va bene anche così: sa che anche se apparentemente sembra un uomo brusco e rude, lui la adora. Perciò s'è lavata e depilata accuratamente. Il suo uomo non vuole sentire neanche un pelo, sotto la sua lingua e le sue mani. S'è massaggiata il viso e il corpo con della pregiata crema per la notte, fatta apposta per lei, che egli fa arrivare dalla Germania.
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S'è concessa appena un filo di trucco e di rossetto. La vuole così. E lei esegue alla lettera tutto ciò che lui comanda, perché è pazza d'amore. S'è profumata. Soprattutto nelle parti più intime perché è un vezzo che a lui piace: lo fa eccitare. Ma ora…  ecco, lo sente salire le scale. La porta si apre: "ah, ecco il mio giocattolo preferito… ha cinquant'anni ma ancora scatta e mi obbedisce alla lettera…  sei pronta, ragazza?"
"si, mio Signore."
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"ti userò per circa un'ora; poi potrai anche riposare. Un bravo primario di cardiologia deve dormire, prima di affrontare all'indomani un'intera giornata di operazioni. Perché domani opererai tutto il giorno. Giusto, ragazzina?"
"mio Signore, usami come e per quanto riterrai opportuno: questo è il mio primo dovere. Domani in sala operatoria sarò comunque efficiente come sempre. Lo garantisco."
"no. Ci sarebbe troppo rischio e io, sebbene sia il tuo Padrone, non voglio farti commettere errori. Stasera è per te. Voglio infatti solo farti rilassare e ridere assieme. Vieni qui, salta sul letto: desidero godere di te, ma ci sarà solo tenerezza e assoluta intimità, tra noi. Sei contenta?"
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"eccomi, o mio Signore. Come vuoi che mi disponga, per te?"
Il rapporto che si crea tra due amanti rispetta delle regole e dei codici che nulla hanno a che vedere con le comuni relazioni tra amici, parenti, colleghi di lavoro o compagni di studi. E l'intimità tra due che si preparano all'amore è unica ed esclusiva. Preziosa e irripetibile. Va solo rispettata e lasciata svolgersi come deve: li porterà lontano. Sulla via del puro piacere.
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RDA
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falcemartello · 11 months ago
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Non so se tutti si rendono conto delle dimensioni del disastro del settore automobilistico in Europa: gigantesco, epocale.
La causa non è la tecnologia, o i mancati investimenti (oddio un po’ sì, ma solo in parte): la causa è la forte crisi della domanda: in un mercato già in fase calante (per fattori economici, demografici, di stili di vita) la decisione di FISSARE una data (oltretutto stringente) per lo stop alla vendita delle auto termiche (unici al mondo) ha portato una tale incertezza negli acquirenti (cosa, come, ma soprattutto QUANDO comperare) che ha bloccato la domanda.
Provate a pensare all’effetto di milioni di cittadini che ritardano, anche solo di 1 anno, l’acquisto di un auto nuova, magari perché vogliono capire meglio che direzione prendere. Ne deriva un mercato dove la domanda va a intermittenza, o a piccoli strappi (tipo quando vengono reintrodotti gli incentivi per le auto elettriche). Il tutto con effetti devastanti sulla pianificazione industriale di un settore che ha cicli molto lunghi e investimenti enormi da fare per allestire gli impianti di produzione.
Un settore che occupa 13 milioni di lavoratori e vale l’8% del PIL europeo. Si stimava, l’anno scorso, che i posti a rischio fossero 1,5 milioni, ora sono molti di più. Volkswagen, ad esempio, ha appena rescisso il contratto collettivo sulla garanzia del lavoro: da gennaio i licenziamenti. Bosch a luglio ha raggiunto un accordo sindacale per un centinaio di esuberi in Italia, vediamo quanto dura.
Vorrei che fosse chiara una cosa però: il problema non è auto elettrica vs auto termica, quindi evitiamo di far partire la solita diatriba tra opposti supporter: il problema è aver messo una DATA DI SCADENZA. Una data di scadenza ha impatti forti sulla domanda di qualsiasi prodotto, figuriamoci su quella di un bene che rappresenta un investimento pluriennale.
Se una tale decisione fosse stata presa da un CdA ora i componenti sarebbero tutti a spasso, invece i politici che l’hanno presa sono ancora più o meno tutti lì, continuano a pontificare, e quel che è peggio, parte dell’elettorato gli dà ancora credito.
Voi direte: ma a suo tempo nessuno ha detto niente? Per la verità qualcuno, lato industria, ci fu, che disse che era una scelta folle, ma venne emarginato e bollato con lo stigma del “sei contro il progresso” (es. Tavares) ma ci fu anche chi sposò con entusiasmo l’idea, come il CEO di Volkswagen Diess, che è stato fatto fuori (anche) per questo.
Pagheremo a caro prezzo il fatto che nessuno abbia saputo fermare una decisione del genere, ma quel che è peggio è che non sembra proprio che abbiamo ancora sviluppato gli anticorpi per contrastare le follie ideologiche, che trovano invece ancora largo seguito.
Spiace pensare che solo una crisi profonda, che pagheranno tutti i cittadini, ci aiuterà, forse, a non commettere di nuovo certi errori.
Mauro Rizzi
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hernestine · 3 months ago
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LA BUONA MADRE E' QUELLA CHE DIVENTA INUTILE
"La buona madre è quella che diventa inutile col passare del tempo.
È giunto il momento di reprimere l'impulso naturale materno di voler mettere il piccione sotto l'ala, protetto da tutti gli errori, tristezze e pericoli. È una battaglia difficile, lo confesso. Quando comincio a indebolirmi nella lotta per controllare la super-madre che tutte abbiamo dentro, mi ricordo la frase del titolo. " La buona madre è quella che diventa inutile..."
Se ho fatto il mio dovere di madre correttamente, devo diventare inutile. E prima che una madre mi accusi di disamore, spiego cosa significa. Essere "inutile" è non lasciare che l'amore incondizionato di madre, che esisterà sempre, provochi vizio e dipendenza nei figli, come se fosse una droga, a tal punto, che loro non siano in grado di poter essere autonomi, fiduciosi e Indipendenti. Devono essere pronti a tracciare la loro rotta, a fare le loro scelte, a superare le loro frustrazioni e a commettere i propri errori anche con ogni fase della vita, una nuova perdita è un nuovo traguardo; per entrambe le parti: madre e figlio.
L'amore è un processo di liberazione permanente, e quel legame continua a trasformarsi nel corso della vita. Fino al giorno in cui i figli diventano adulti, costituiscono la loro famiglia e ricominciano il ciclo. Quello che hanno bisogno è di avere la certezza che saremo con loro, fermi, nell'accordo o nella divergenza, nel trionfo o nel fallimento, pronte e presenti, l'abbraccio stretto, e il conforto nei momenti difficili. I genitori e le madri, in sostanza, allevano i loro figli affinché siano liberi e non schiavi delle nostre paure. Questa è la più grande sfida e la missione principale.
Quando impariamo ad essere "inutili", ci trasformiamo in un porto sicuro dove possono attraccare.
A Chi Ami Dai:
- Ali per volare.
- Radici per tornare.
- Motivi per restare.
Facciamo figli indipendenti e sicuri di se stessi per vivere una vita piena e onesta. "Quando una madre ama davvero educa i suoi figli per imparare a volare
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arcobalengo · 9 months ago
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lunamagicablu · 10 months ago
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Lo specchio riflette in modo esatto: non commette errori perché non pensa. Pensare significa essenzialmente commettere errori. Paulo Coelho art on Pinterest ********************** The mirror reflects exactly: it does not make mistakes because it does not think. Thinking essentially means making mistakes. Paulo Coelho art on Pinterest
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animanuda · 4 months ago
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Le cose vanno come devono andare e se vanno in una direzione anziché un altra non dovremmo fermarci a chiederci cosa avremmo potuto fare per cambiare le cose. Quindi non mi faccio domande alle quali so di non poter risponde. Analizzo i fatti mi prendo le mie responsabilità e cerco lì dove possibile di migliorare.
Per quanto sarebbe una cosa che mi aiuterebbe, non posso cambiare il passato quindi inutile continuare a piangere. Non ho la forza di cambiare il presente per quanto io ritenga che vada fatto. Posso lavorare affinché in futuro possa io non commettere gli stessi errori, quindi mi concentro su ciò che posso cambiare per migliorare me stesso e la mia qualità di vita consapevole che non basterebbe una vita di buone azioni per sentirsi veramente sazi di amore, e che nella vita, incontrai tante maschere e poche anime, ecco per me non diventa importante evitare le maschere ma riconoscere le anime.
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luposolitario00 · 3 months ago
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So di non risultare simpatico a tutti, e spesso non ne capisco il motivo. Qualche giorno fa, un ragazzo, amico di alcuni miei amici, mi ha confidato che all’inizio gli stavo antipatico. Quando gliel’ho chiesto apertamente, spiegandogli che mi succede spesso ma che nessuno mi spiega mai davvero perché, gli ho detto che mi farebbe piacere avere un parere sincero, senza troppi giri di parole.
Alla fine mi ha detto che, secondo lui, faccio troppe domande, soprattutto quando conosco qualcuno per la prima volta, e questo lo aveva infastidito, diceva che la comunicazione era forzata perché secondo lui mi forzavo (anche se non mi sembra, volevo solo conoscerlo bene). Però lui mi trovava un rompi palle per questo.
È vero, ho questo modo di fare, quando incontro una persona nuova, tendo a porre molte domande. Non lo faccio per invadenza o per cattiveria, ma perché sono sinceramente curioso di conoscerla meglio. Poi è anche vero che probabilmente non sono bravo nella relazione con gli anni e sono anni che ci lavoro. Se oggi faccio fatica a relazionarmi con le persone, probabilmente è a causa del mio passato difficile. Non ho avuto modo di imparare davvero come costruire rapporti, come interpretare le reazioni degli altri o come approcciarmi nel modo giusto. È come se mi mancassero alcune basi, e questo a volte mi porta a commettere errori senza volerlo. Nonostante ciò cerco sempre di essere molto gentile ed educato rispettando l’altro. Do il mio meglio nonostante le mie difficoltà.
Non so se questo sia il motivo per cui risulto antipatico anche ad altri, ma almeno ora conosco il punto di vista di una persona e ci sto riflettendo. Dopo anni qualcuno mi ha detto almeno un motivo perché sono anni che mi chiedo cos’ho che non va. E nemmeno i psicologi hanno saputo darmi un motivo, essendo che non vedono mai come mi relaziono con gli altri ma, mi vedono solo durante le sedute. Secondo me il motivo principale è il modo di fare che spesso viene frainteso e non capito, però mi piacerebbe essere sempre corretto in modo che io possa sempre dare il meglio di me, peccato che nessuno mi dice mai nulla. Si allontanano tutti e basta.
Luposolitario00🐺
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Il pensiero del giorno #2
Non è esattamente il secondo giorno di challenge, anzi a dire il vero dovrebbe essere il sesto. Ma sto cercando di essere clemente con me stessa ultimamente, oltre che le sfide della vita a volte si mettono di mezzo. Non ho intenzione di arrendermi ci volessero 6 mesi a raggiungere questo obiettivo! Non sto qui a cercare di giustificarmi, capitemi bene, questo piuttosto è la partenza per il pensiero di questo giorno.
Il giudizio è una forma di aggressività che spesso rigiriamo su noi stessi senza neanche accorgercene. Lo applichiamo come fosse un automatismo, senza controllo, anche usando epiteti violenti. Ci etichettiamo cattivi o sbagliati, semplicemente perché diversi o perché abbiamo delle sviste (spesso nel mio caso). Ma davvero abbiamo iniziato noi questo gioco per primi? Siamo davvero cattivi o a forza di sentirci ripetute le stesse accuse ce ne siamo convinti?
Avete presente quando state stendendo il carico di vestiti della lavatrice e un calzino finisce di sotto dal balcone? Quanti di vuoi hanno pensato di essere colpevoli di tale azione? E magari di conseguenza avete iniziato un soliloquio irruento verso voi stessi:
"Sono una totale cretina! Non sono in grado neanche di appendere un paio di calzini al filo dello stendino senza farne volare uno giù. Non sono buona a niente."
Ecco da qui parte il grandissimo inganno. Siamo noi stessi giudici e carcerieri di noi stessi. Negandoci compassione, neghiamo a noi stessi di poter sbagliare. Come tutti d'altronde, chi non commette un errorino un giorno si e uno no?
Applichiamo quella che sembra una regola con una potenza pari alle sentenze della Corte Costituzionale: "NON COMMETTERE ERRORI". Convertendola da specifica a generica. "Lo faccio tutte le volte [...] Sbaglio sempre [...] Ma perché non riesco mai?"
Questi sono pensieri che alla lunga si stratificano e formano un massiccio di credenza. E quindi? Beh iniziamo a crederci, a credere che non possiamo altro che fallire (oltre che non valere quanto altri).
Cosa ci aspettiamo dagli altri quando sbandieriamo le nostre autocritiche come successi, o magari come battute? Come possiamo non aspettarci che queste parole non arrivino anche dall'esterno a conferma delle nostre convinzioni?
Mi piacerebbe conversarne con voi, fatevi avanti che non mordo (sempre) ✨🔥
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cavolettii · 4 months ago
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combinare guai e commettere errori
c'è un certo piacere che provo solo quando faccio casino
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hopefulwizardcupcake · 6 months ago
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"Puoi non essere il suo primo, il suo ultimo, il suo unico. Lei ha amato prima di te e potrebbe amare ancora. Ma lei ti ama ora, che altro conta?
Non è perfetta, nemmeno tu lo sei, e voi due potreste non essere mai perfetti insieme. Ma se lei sa farti ridere, farti pensare due volte, farti ammettere di essere umano e di commettere errori, tienitela stretta e dalle tutto quello che puoi.
Lei non può pensare a te ogni secondo della giornata, ma lei ti darà una parte di lei che sa tu puoi rompere - IL SUO CUORE.
Quindi non farle del male, non cambiarla, non analizzare tutto e non aspettarti più di quello che lei può darti.
Sorridi quando lei ti rende felice, falle sapere quanto ti fa impazzire e quanto stai male quando lei non c’è.”
"How to love a woman" (come amare una donna) di Bob Marley
Bob Marley
(Nine Mile, 6 febbraio 1945 – Miami, 11 maggio 1981)
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