#irawolfe

[firstlastlovemusic]

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#mindpeace @irawolfmusic - Sunscreen- I want someone Who can drive when I get tired Unvine the vaiers in my head I want someone To share my coffee and sunscreen My mornings, my stories, and my bed #music @sofarsounds #firstlastlovemusic #FLLM #nowplaying #irawolf #shoutout #sunscreen #pp #sound #tapforsound @bandcamp (ved Montana)

[maikailonah13]

This song is so underrated.🎶

#irawolf #sunscreen #underrated #music #maikailonah

[juliessnapshots]

Great Divide #irawolf 01.06.18 #Hipstamatic #Tinto1884 #Otto #TripleCrown (at Edgewater, Chicago)

[itzaurora]

"I want someone, who knows that I'm not made for mornings And doesn't scold me..."

[guestarblog]

Musica on the road a domicilio

É sempre la solita storia. Navigando in rete veniamo a conoscenza di tante storie bellissime. Questa storia narra di una cantautrice originaria del Montana e di base a Nashville. Ira Wolf con all’attivo 3 album ufficiali ha uno stile è sincero, onesto ed estremamente delicato. Le sue canzoni l’hanno portata negli ultimi 3 anni a calcare palchi negli Stati Uniti, in Inghilterra, Scandinavia, Australia, Nuova Zelanda e nel sud est asiatico. Le sue radici musicali affondano nella musica folk che interpreta e plasma con uno stile assolutamente personale e capace di rapire un pubblico eterogeneo. Ira vive una vita da musicista on the road e alterna concerti in palchi importanti ad house concert in ambienti piccoli e familiari.

Ovviamente l’abbiamo contattata (a questo servono i social network) e intervistata per voi.

Come hai iniziato ad avvicinarti al mondo degli home concert?

Tempo fa fa mi avevano parlato di questo nuovo fenomeno dei cari amici musicisti e da subito mi è piaciuta l’idea di poter condividere le mie canzoni in ambienti domestici dove si crea un clima caldo e intimo.

Come fai per organizzarli?

Di solito vengo contattata direttamente dall’host e mi metto d’accordo su tutti i dettagli. Stabiliamo insieme la data migliore per entrambi e la tipologia di concerto. I concerti sono privati (aperti solo agli amici conoscenti dell’host) o pubblici. Nel caso si decida di aprirli al pubblico, facciamo un po’ di promozione ciascuno per richiamare più partecipanti possibile.

Quali sono le differenze principali, a tuo parere, tra i soliti show nei locali e gli house concert?

Sia i musicisti che gli spettatori sono molto più attenti durante il concerto. Si crea un clima unico, quasi magico. L’ambiente raccolto permette a tutti di concentrarsi di più sulla musica e sui testi. Il pubblico ascolta davvero le storie che raccontano le mie canzoni.

Consiglieresti ad altri artisti di iniziare a fare degli home concert? Perchè?

Assolutamente! Innanzitutto perchè si ha la possibilità di fare tante nuove amicizie, almeno questo è quello che è successo a me da quando ho iniziato questo percorso e poi perchè sono davvero degli eventi speciali, ciascuno con una atmosfera unica e diversa ma sempre intima e accogliente.

Come vedi il futuro della musica live?

Penso che gli house concert e i luoghi non convenzionali per realizzare concerti diventeranno sempre più comuni nei prossimi anni. Credo che le persone abbiamo un grande bisogno di aggregazione in ambienti meno dispersivi dalle solite sale da concerto o club potendo ricevere i artisti di talento tra le proprie mura domestiche e che i musicisti abbiano a disposizione un nuovo canale per promuovere e far conoscere la propria musica al di là dei soliti circuiti dove è sempre meno facile entrare, almeno all’inizio.

Se non avete ancora provato questa esperienza, è arrivato il momento. Iscrivendovi a guestar.com potrete suonare ad un concerto, ospitarlo e anche chiedere ai privati di essere ospitati a casa loro.