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carolinerecords · 4 years
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I CASINI DI SHEA
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I Casini di Shea sono le scimmie dell’underground italiano. Non hanno regole, perché non ce ne sono. Si formano negli ultimi giorni del novembre 2019. Sono Mauro Mariotti alla voce e chitarra, Andrea Marcellini al basso, Simone Buoncompagni alla batteria. Il gruppo fa il suo esordio il 25 giugno 2020 con il video/singolo di ‘Sostanze’, in anteprima su Indie for Bunnies. A tre mesi di distanza, il 25 settembre 2020, vede la luce ‘Parco Gonzo’, il loro EP di debutto. Il disco è stato registrato in presa diretta su un multi traccia, per catturare l’immediatezza e la potenza del suono nel momento in cui nasce, all’insegna del DIY più genuino.
ASCOLTALO QUI > PARCO GONZO
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Mauro: ah finalmente... Porterei un machete, un accendino e come album “Sabotage” dei Black Sabbath. Andrea: d’istinto direi In Utero dei Nirvana, ma su un’isola... meglio il ‘The Very Best of” dei The Beach Boys (quello con la copertina giallo-blu e il tipo che fa surf). Il sole, il caldo e il mare li passa la casa. Simone: un costume, un cappello e Pet sounds dei Beach Boys.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Mauro: Led Zeppelin “Immigrant Song”, The Doors “Break On Through (To The Other Side)”, Nirvana “Aneurysm”. Andrea: “Common People” dei Pulp, “In Bloom” dei Nirvana, “Catch The Wind” di Donovan. Simone: faccio fatica a cantare a squarciagola in auto anche se sono solo, al limite in macchina mi metto le dita nel naso ma quello l’abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Mauro: fortunatamente ho un dentista bravo e con buoni gusti musicali, mi affido a lui. Andrea: l’EP “Premiers Symptomes” degli Air e se la cosa va alle lunghe, aggiungiamo “Filoxiny” degli Skinshape. Simone: non lo so, ma a breve devo togliere i denti del giudizio spero ci sia qualcosa tipo i Melvins.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
- Mauro: il vinile di “The Madcap Laughs” di Syd Barrett. Andrea: nessuno. Simone: mi viene in mente “Revolver” dei The Beatles che da poco ho ascoltato veramente a fondo, ma di sicuro ce ne stanno altri.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Mauro: pensandoci bene, in realtà non mi vergogno di nessuna cosa che ascolto. Andrea: “Back for Good” dei Take That. Simone: ma in realtà ne ho più di uno, ma sono “guilty pleasure” necessari. Però se la mettiamo così… “Never, Never Gonna Give You Up” di Barry White.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Mauro:  tutti i film di Tarantino, in particolare “Death Proof”. Andrea: “Trainspotting”. Serie tv: “I Soprano” e “Breaking Bad”.  Simone: mi viene in mente “Barry Lyndon” di Kubrick.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Mauro: Coldplay... ma ce ne sarebbero anche altri. Andrea: ribalterei la cosa. Più che di artisti, credo ci siano diverse fette di ascoltatori di cui non c’è bisogno. Da quelli con sensibilità musicale ‘’RTL 102.’’, a quelli ‘’ben venga che Manuel Agnelli/X-Factor abbiano restituito visibilità al rock’’, fino a quelli che ogni cosa vomitata dall’industria ‘’indie-mainstream-intellettualoide-stiamo solo creando un prodotto su misura per voi (ma questo non lo sapete e in ogni caso va bene così) perché come tutti siete tremendamente soli e ciò che facciamo è vendervi un lasciapassare aggregativo basato sull’estetica posticcia del gusto artistico elitario, poiché quello di cui avete bisogno, in fondo, è sapere che esista qualcuno con cui interagire (ma rimanete aggiornati perché a tra non molto cambieremo tendenze e gusti)’’ è un: ‘’Wow che figata questo/a/questi!’’ Simone: mmm… cavolo ci andate pesante!
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Mauro: avevo 11 anni. Ascoltavo poca musica, suonavo il flauto alle medie, ma stavo per innamorarmi dei The Beatles. Andrea: gli anni più belli! Già suonavo la chitarra (male, molto male), scrivevo le mie canzoni (bruttine, molto bruttine). Provavo a vestirmi tipo... un po’ Kurt Cobain, un po’ Mark Renton. A fine ‘98 mi tagliai i capelli: da lunghetti con la riga in mezzo a corti e spettinati tipo Graham Coxon dei Blur. Insomma: ero convinto di essere una giovane rockstar e che lo sarei rimasto per sempre (mi viene da piangere…). Simone: sinceramente non ne ho idea, mi ricordo solo che avevo 7 anni.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Mauro: ci sono state poche uscite e ancor meno interessanti, però l’unico disco nuovo che ho comprato e consiglio é ‘’Put The Shine On’’ delle Cocorosie. Andrea: “Ummon” degli SLIFT. Simone: “Momentum” dei Calibro 35.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Mauro: il più bello quello dei Verdena al Barfly di Ancona nel 2007, quello che ho perso (pur avendo il biglietto) i Wolfmother. Una band che vorrei vedere presto dal vivo sono gli Zen Circus. Andrea: il migliore… non saprei davvero. Quello che rimpiango i Nirvana (per una questione d’età). Quello che non voglio assolutamente perdere: il nostro. Simone: in realtà ho visto molti bei concerti, anche e soprattutto in piccoli posti non necessariamente in luoghi enormi tipo stadi o palazzetti…l’ultimo che ricordo sono i Tame Impala.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Mauro: sicuramente Jack White Andrea: non ne ho idea. Simone: ci credi se ti dico che non lo so?
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Mauro: ho avuto modo di raccogliere tutti gli appunti e spunti musicali per creare nuove cose. Come ascolti é stato molto vario: dal reggae, allo stoner/doom rock fino ai mantra indiani. Andrea: con il gruppo ci siamo occupati del mix e del master dell’ep, a distanza. È stato un lavoro infinito! Ho scritto un po’ di cose, guardato molti film e serie tv. In quanto ad ascolti... nulla in particolare. Simone: ho ascoltato un po’ di tutto. Ho guardato invece tantissimi film.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Mauro: spero di essere con la mia band a suonare finalmente da qualche parte. Andrea: spero di essere da qualche parte con Mauro e Simone a fare musica e suonare con tanta passione. Prima davo la passione per scontata, ora no. Simone: partecipiamo a un bel festival di musica, soundcheck, caldo, sole, molta bella gente.
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carolinerecords · 4 years
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RED ROLL
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Questa band affonda le sue origini nell'appennino bolognese, dove gli inverni sono lunghi e le cose da fare non abbondano. Così, sin da giovanissimi, i 4 membri della band trovano evasione nella musica.  Dopo oltre 15 anni, con diversi progetti musicali, danno vita a Red Roll. Un progetto maturo, dentro il quale vogliono mettere tutto il loro mondo, non solo musicale! In due anni di vita Red Roll è diventato un marchio registrato, è una band, è una birra artigianale, è una linea di T-Shirt, e con un vecchio pulmino tutto loggato, portano in giro la loro idea di Rock. In questi anni tanti concerti li hanno visti protagonisti, oltre a diversi eventi, come l’apertura del concerto dei Nomadi, al live sulla pista da sci a Bormio durante la gara di Coppa del Mondo. L’uscita di “At the end the Beginning”, il loro primo disco uscito le scorso 6 novembre, è il tassello più importante dal punto di vista sentimentale e umano, perché si sono messi a nudo: c’è la loro parte più intima e viscerale.
ASCOLTALO QUI > AT THE END THE BEGINNING
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-   Una Birra Red Roll, un giradischi, un album degli AC/DC.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-   Pearl Jam: Alive, Foo Fighters: The pretender, Metallica: Nothing Else Matters.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  ... qualcosa di Chris Cornell e Miles Kennedy? ...qualcosa che superi le frequenze del trapano insomma!
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Nessuna risposta.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
-  Ahahah ....Settimana Bianca ...... ma non sveleremo da chi di noi 4 arriva questa risposta!
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Il Corvo.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- Gigi d'Alessio.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
-  Nel 99 avevamo tra i 10 e i 14 anni; iniziavamo ad imbracciare gli strumenti, quindi si, anche per noi erano gli anni del nostro inizio musicale!
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
-  Biffy Clyro: A Celebrations Of Endings.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
-  Il migliore concerto visto probabilmente i Muse; un concerto che rimpiango di non aver visto: I Nirvana; assolutamente da non perdere i Foo Fighters.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
-  Foo Fighters.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Abbiamo cercato di lavorare tanto sulla stesura dei nostri brani.. molte cose contenute nel nostro disco hanno preso forma durante quei giorni... Santo We Transfer.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Stiamo registrando il secondo disco e subito dopo partiremo per il tour europeo ahahah!
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carolinerecords · 4 years
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ELEPHANT BRAIN
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Gli Elephant Brain sono una band nata a Perugia nata nel 2015 dalle menti di Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci. Il loro è un indie alternative cantato rigorosamente in italiano. Negli anni hanno aperto, Giorgio Canali, Ministri e The Zen Circus e nel 2019 hanno vinto il  Premio SIAE al Rock Contest di Controradio. Il disco d’esordio “Niente di speciale” è uscito a gennaio 2020, al quale ha collaborato anche Jacopo Gigliotti, bassista dei Fast Animals and Slow Kids.
ASCOLTALO QUI > NIENTE DI SPECIALE 
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-  Vincenzo: Masterpiece dei Big Thief (poi con il tempo realizzerò che avrei dovuto portare anche un lettore cd/giradischi, ma quelli sono altri problemi), una chitarra e un po' di sana soppressata calabrese sottovuoto (sia mai che qualche altro naufrago arrivi, che faccio mi faccio trovare a mani vuote?). Andrea: L’album lo approvo! Sulla soppressata avrei da ridire... insomma su un’isola deserta... capisco l’attaccamento ma ti vuoi proprio male! Sostituirei i 2 oggetti con un coltellino multiuso e una cassa di Best Bräu (vale come una cosa, vero?)
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-  Vincenzo: Gazebo Penguins – Senza di Te, Riviera – Cosa Rimane e Verme – Va tutto malone (sono andato di italiane nostrane, ogni volta che partono in macchina è uno sbrocco).
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Roberto: credo la scelta sarebbe tra qualcosa di molto arrogante, colma di hardcore punk incazzatissimo à la Converge e gruppi affini, oppure qualcosa di calmissimo. Mi ci vedrei a farmi trapanare i denti mentre ascolto Punisher di Phoebe Bridgers, non so perché.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Andrea: “Ok Google, cerca il significato di memorabilia musicale”. Google: I memorabilia musicali comprendono qualsiasi articolo possa ricordare un cantante o una band, siano essi articoli appartenuti a personaggi noti, come diari manoscritti, strumenti musicali, abbigliamento oppure articoli di altro genere, come merchandising e materiale promozionale. Andrea: Ok, top!
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Andrea: “Un nuovo bacio” di Gigi d’Alessio. Ovviamente non la ascolterei mai di mia spontanea volontà. È capitato una volta che passasse in radio mentre ero con la mia ragazza, e in quel momento invece di cambiare subito (non so per quale motivo non lo feci e soprattutto perché stessimo ascoltando la radio) ho cominciato a farci lo stupido sopra cambiando il testo e gridando come un matto quando arriva la parte, no? “Le domeniche d’agosto quanta neve che cadrà... questa cosa l’ha fatta ridere un sacco, per cui da quel momento in poi quando facciamo viaggio in macchina (e non ho il controllo di Spotify) cerca sempre il modo di infilarla in rotazione, l’unica accortezza che le chiedo è di mettere la modalità privata su Spotify, almeno quello. Vincenzo: Ok posso fare il momento verità? Io nel lontano 2010 andai per gioco ad un concerto di Gigi assieme ad altri due amici. Concerto incredibile, non c’era una canzone che non sapevamo! Momento verità chiuso.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Giacomo: dal mio punto di vista Westworld è una delle serie TV con la miglior colonna sonora che siano mai state prodotte negli ultimi anni. Inoltre è colma di raffinate rivisitazioni al piano dei Radiohead, Kanye West, Nirvana e White Stripes. Per quanto riguarda i film internazionali non posso che non citare I love radio rock Radio Caroline, trasmetteva negli anni ’60 da una nave danese boicottando le trasmissioni radio ufficiali con tutta la “musica proibita” dell’epoca. L’intera pellicola è un omaggio musicale al rock di quel periodo. Invece per quanto riguarda film Italiani la mia colonna sonora preferita rimarrà sempre quella del film Nuovo Cinema Paradiso, un brano bomba del maestro Morricone.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Vincenzo: Gli 883, li odio nonostante per forza di cose io sappia molte loro canzoni ahahahah. Andrea: Io mi libererei volentieri anche di Gigi d’Alessio comunque!
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Roberto: avevo 6 anni, compravo le cassette pezzotte alle bancarelle per strada nel paese natale di mia madre, in Campania: i Liquido e Lene Marlin, che svolta. Un mio cugino mi avrebbe passato proprio in quel periodo Enema Of The States dei Blink-182.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Roberto: il disco che ci siamo ascoltati più in assoluto proprio tutti noi della band credo sia Somewhere City degli Origami Angel, emo math molto pop punk (e molto di più, anche), di quello coi chitarrini, ma anche -oni, accordati strani. Direi questo. Vincenzo: Sottoscrivo ogni singola parola.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Roberto: di concerti belli ne ho visti, negli anni, molti, ma se dovessi scegliere il migliore non potrei fare altro che indicare quella volta in cui ho visto i Touché Amoré suonare un'ora e mezzo di concerto tecnicamente e soprattutto emotivamente impeccabile al Covo, mi pare fosse il 2017.  Il più grosso rimpianto è non aver visto i Brand New, cioè quella che definirei la mia band del cuore, a Londra, sempre nello stesso anno: una settimana prima del concerto era venuta fuori una brutta storia su Jesse Lacey, voce e chitarra, e tutte le date furono annullate. Ancora mi rattrista. Infine, ho un biglietto per andare a vedere i My Chemical Romance (nostalgia? In realtà non tanta, ad essere sincero, sono proprio genuinamente carico). Doveva essere a luglio di quest'anno, ma è ovviamente stato spostato a quello dell'anno prossimo e farò in modo, vita che scorre permettendo, di andarci lo stesso.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Vincenzo: Vabbè troppo scontato dire Dave Grohl? Ok si forse si. Allora dico Paul McCartney.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
- Vincenzo: personalmente creato davvero molto poco, ascoltato e suonato tanto. Per citare alcuni dischi che ho letteralmente consumato: Somewhere City degli Origami Angel, Brave Faces Everyone degli Spanish Love Songs, tutta la discografia dei Death Cab For Cutie (due album sopra tutti Transatlanticism e Narrow Stairs) e Random Desire di Greg Dulli.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
- Vincenzo: Sboom! Un nuovo virus ha sterminato l’intera popolazione mondiale e siamo rimasti solamente: io, Arnold Schwarzenegger e Satana. Mi vedo a sorseggiare un cocktail insieme a loro. A parte tutto, mi vedo su di un palco a sudare insieme a quei 4 stronzi con cui condivido da più di 7 anni due giorni a settimana di sala prove. Mi vedo con un nuovo disco da registrare (o già registrato chi lo sa? mistero).
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carolinerecords · 4 years
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SKELETS ON ME
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Valentina Giani è originaria di Brunico, tra i monti dell’Alto Adige, ma è a Trieste che prende vita il progetto Skelets On Me. Nel 2013 ha iniziato a registrare in salotto i primi demo dell’EP Sometimes I wish your eyes could speak con l’aiuto di Francesco Candura (basso), poi uscito via WWNBB collective nel 2014. Il suono è quello scarno e diretto della scuola K Records.Unire ruvidi assalti elettrici e melodie innocenti, nel solco della tradizione di band come Sleater-Kinney, Breeders e Huggy Bear, riesce ai Skelets On Me del tutto naturale e spontaneo. Sempre nello stesso anno, dopo un cambio formazione, entra alla batteria Francesco Puccinelli. Seguono qualche concerto qua e là per il Nord Italia e nel 2017 esce l’EP They come/They go, 3 canzoni che parlano di incontri visionari accaduti realmente. A settembre 2019, dopo una settimana in sala prove a Praga, nasce l’EP “My Heart is a Jungle” registrato e prodotto agli YES Studios di Vienna da Rene Mühlberger (Velojet, Pressyes) e pubblicato sempre con WWNBB collective a giugno 2020. Sonorità diverse e più ipnotiche, “My Heart is a Jungle” vuole essere quella musica che senti quando ti senti un po’ confuso, incasinato e perso, ma in fin dei conti va bene così e ti viene voglia di ballare.
ASCOLTALO QUI > MY HEART IS A JUNGLE
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Valentina: The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars Francesco: Revolver (The Beatles).
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Valentina: The strokes - Is this it / Blondie - Heart of glass / Trex- Slider. Francesco: Rocket Man - Elton John / All Apologies - Nirvana / All These things that I’ve done - The Killers.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
- Valentina: Uptown funk / Bill Withers - Use me / M.I.A. - Born free. Francesco: Cold sweat - James Brown / Time to Pretend -MGMT / Oh baby - LCD Soundsystem.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
- Valentina: Il poster di Bleach Francesco: Poster The Wall - Pink Floyd
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Valentina: per quanto scritto al punto 8 Viva Forever. Francesco: please don’t go - entrambe le versioni.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Valentina: Rushmore. Francesco: UTOPIA ( tv series- Channel4 UK). 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- Valentina: Eddie Vedder. Francesco: The Kolors.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Valentina: Ricevuto primo stereo due casse in regalo. Viva forever a palla e balletti con la mia amica Sara. Francesco: Suonavo decentemente la chitarra per potermi permettere di imparare le canzoni dei Lunapop.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Valentina: Fiona Apple - Fetch the bold cutters. Francesco: “Cosa faremo da grandi?”, di Lucio Corsi.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Valentina: Noname a Praga / Amy Winehouse a Lucca / Bikini Kill quando riprogrammano il tour. Francesco: Bon Iver a Londra / Foo Fighters a Firenze / Iron & Wine.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Valentina: Yeah yeah yeahs. Francesco: Bon Iver.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
- Valentina: Ho ascoltato molto 3 dischi di Lucio Battisti (Anima Latina,Il nostro caro Angelo, Il mio canto libero), lavorato su i mix e video di My Heart is a Jungle. Francesco: Ho suonato parecchio la mia chitarra classica, mi sono ascoltato un po’ di tutto, forse più musica italiana, vecchia e nuova. Ho lavorato all’ artwork dell’EP . A livello musicale, ho scritto qualcosina in più rispetto al solito.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
- Valentina / Francesco: In pausa da un mini tour europeo :)
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carolinerecords · 4 years
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BEE BEE SEA
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I Bee Bee Sea sono tre ragazzi della provincia di Mantova, e insieme formano una delle più belle e interessanti realtà musicali underground italiane e internazionali. Divenuti famosi anche oltre oceano grazie al loro garage rock scanzonato,  il trio Mantovano composto da Wilson (chitarre, voce), Pagi (basso, voci) e Onnaboa (batteria, voci), decide di seguire un personale percorso, fatto di rock’n’roll viscerale, energia profusa a rotta di collo ed una maggiore attenzione alle melodie. Punk rock che si sporca le mani in un Power Pop adrenalinico, divertente, scanzonato ma ricco di Good Vibration.  Day Ripper, il loro terzo album uscito lo scorso 9 ottobre, è un lavoro frutto della frustrazione che costringe i tre ragazzi alla monotonia di un impiego banale. Un disco a metà tra le sonorità garage rock e lo spirito distruttivo del punk inglese.
ASCOLTALO QUI > DAY RIPPER
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-  I soldi (cit.). Un pallone. Disco: The Police - Message in a Bottle.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-  Bon Jovi - Living on a Prayer Anastacia - I'm a outta love The Champs - Tequila
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Ramones - Psychoterapy Tutto Raw Power degli Stooges DD OWEN - DD Death The Cramps - Human Fly Jesus and Mary Chains - Head On Lumpy and the Dumpers - Someone's in the house.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Il plettro del chitarrista degli Hives che mi regalò dopo un loro concerto.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Cher - Believe.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- The end of the fucking world per aver messo Why cant i touch It dei Buzzcocks. 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Qualsiasi gruppo irish punk.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
-   Io ero in quarta elementare e probabilmente stavo ascoltando gli Aqua.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
-   U-bahn - u-bahn.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Best: Thee Oh sees 4/5 anni fa all'hana bi Lost: Buzzcocks festa radio onda d'urto 200? Concerto da non perdere vi consiglio vivamente il WHAT WE DO IS LUPPOLAJO, che ho visto il 25 e 26 settembre a Castel Goffredo (MN) con SIOUXSIE and the Skunks, Eirin, Riccobellis!
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la comparsata di Noel Gallagher sul palco con gli Who. Beh, in quel caso sarebbe bello essere stato al suo posto.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-   Devo dire che inizialmente è stato quasi un sogno potersi dedicare esclusivamente a quello. Ma col passare del tempo ti accorgi che non hai più niente di cui scrivere e comporre perché la tua vita si è appunto ridotta a pizza Netflix e passeggiata col cane.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-   Ho visto un tour in USA!!! :P
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carolinerecords · 4 years
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IL DAINO
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Il Daino, pseudonimo di Andrea Daini, nasce nel 1990 a Pisa dove comincia a scrivere e suonare la chitarra fin dalla tenerà età. Nel 2005 entra a far parte di una band post-punk e arrivano i primi concerti e contest che lo portano a girare buona parte della Toscana. Il primo contatto con l’Hip Hop avviene nel 2012 quando entra a far parte della “Dogana Crew” a Lucca. Nel 2013 esce il suo primo lavoro “Giorni Perduti”, mentre nel 2014 pubblica “Acqua” : questi due EP gli permettono di farsi conoscere e suonare in diversi locali. In quel periodo nascono anche collaborazioni e amicizie con diversi rapper della scena underground Italiana. Sempre nel 2014 scrive “Gozzilla” un progetto di 4 brani su strumentali edite, mentre nel 2015 esce “Oggetti Smarriti”. Nel frattempo la vita lo porta a vivere in diverse città da Helsinki a Lucca, passando per Genova: Il Daino continua a raccogliere influenze e a sviluppare la sua idea di musica hip-hop molto personale che pesca dall’emo rap di Lil Peep e Mac Miller senza tralasciare le influenze Alt-Rock giovanili.Nel 2018 viene alla luce “Ephemeroptera”, un mixtape di 13 tracce. Nel 2019 si trasferisce a Bologna ed entra a far parte di Emic Entertainment con la quale pubblica il singolo “Bua” il 14 giugno 2019. Il Daino torna con “Ottavo Piano”, un EP di 4 tracce in uscita il 2 Ottobre per Emic Entertainment. Un lavoro studiato, pensato e meditato che raccoglie più di un anno di lavoro negli studi della label bolognese.
ASCOLTALO QUI >  OTTAVO PIANO
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-  "Porto "Bleach" dei Nirvana (ovviamente), poi se mi concedete lettore mp3 e cuffie per ascoltarmelo, mi porto anche una cassa di rum (da vero pirata) e una penna (qualcosa su cui scrivere lo troverò sul momento).
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-  "Life" di Mac Miller "Nightmare" di Nothing Nowhere "New medication" di Fish Narc.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  "Hate the police" Mudhoney "Alice Practice" Crystal Castles "Stay away" Nirvana "Unconditional" Killstation "Wood Goblins" TAD "Move on, be strong" Lil Peep "I m not okay (i promise)" My Chemical Romance "Gnarly Bastard" XXX Tentacion.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Tutti i flyer dei primi concerti a cui ho suonato, di un epoca in cui si disegnavano ancora a mano (marcissimi) e servivano davvero a far girare la voce e portare gente (alcuni sono del 2005\2006 addirittura), li conservo gelosamente in un cassetto. Solo a pensarci mi commuovo ancora, ahahah.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
-  Tutta la roba di Marshmello, raga lo so che è una roba commercialissima e che la gente che seriamente sta in fissa con musica del genere ha dei problemi, però oh, ogni tanto me lo ascolto, mi mette in un mood un pò happy un pò malinconico che è il mio preferito che ci posso fare? 
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
-  Di Film sicuramente tutta la roba di Carpenter e non c'è bisogno di spiegazioni; se avete visto qualcosa di suo capirete perfettamente il perchè. Come Serie Tv “Twin Peaks”, come colonna sonora si mangia qualsiasi altra cosa per forza. 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- L'intero Rap Italiano Mainstream, sul serio mi è venuto a noia tutto: nessuno prova mai a fare qualcosa di nuovo e chi lo fa finisce immediatamente nel tritacarne dell'industria.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
-  La mattina andavo a scuola, il pomeriggio guardavo i Simpson e Dragon Ball e poi Mtv a tutto volume. Avevo una tv col registratore e due/tre vhs vergini che mi erano state regalate a natale, praticamente passavo il pomeriggio a farmi le playlist quasi 20 anni prima di spotify! E il bello è che potevi registrarci sopra più e piu volte. I bambini più ricchi avevano la playstation o il nintendo, io mi divertivo come un matto a registrare roba, mi sembrava una cosa da fantascienza, ahahah. (Comunque sono andato a vedermi la top 100 del '99 di Mtv: cioè ragazzi i Blink facevano uscire "Whats my age again" , Eminem "My name is", ecco a che punto eravamo tutti. Stupendo.)
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
-   Steven Moses "99" sul serio, sto ragazzino per me ha fatto il miglior disco del 2020.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
-  Il miglior concerto sicuramente i Rage against the machine , più che altro per il contesto, eravamo veramente tantissimi e tutti con una bella energia; persi la scarpa destra in mezzo al pogo e trovai una scarpa destra non mia immediatamente dopo. Rimasi una settimana con una scarpa diversa dall'altra perchè non ne avevo altre paia. Spero che la persona che ha trovato la mia fosse quella che aveva perso la propria e abbia fatto lo stesso, ahahah. Rimpiango di aver perso Lou Reed che suonò a Lucca e mi mangiai le mani perchè non avevo i soldi per il biglietto. Morì pochi anni dopo e sto rimpianto mi rimarra per sempre. Un concerto che non mi vorrei perdere (e so che son passati decenni che non son piu gli stessi ecc ma son convinto ne varrebbe la pena) è un live dei Sonic Youth perchè ci son cresciuto e hanno un modo di suonare che vedere dal vivo sarebbe mega interessante.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
-  Non sono uno che suona molto in giro e non amo particolarmente suonare dal vivo, sono piu il tipo a cui piace chiudersi in casa a far musica. Alla fine per me conta piu chi sta sotto al palco di chi ci sta sopra quando suono, anche quando magari ho aperto live a nomi più grossi di me non mi ha mai toccato la cosa. Sicuramente mi farei una birra con Tom Waits e una cena con Kim Gordon ma se mi chiedi con chi vorrei condividere il palco la risposta è sempre la stessa: coi miei amici .
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Non sono riuscito a creare molto : in casa eravamo in cinque  ed ero l'unico che poteva uscire  per andare al lavoro. Ovviamente quando tornavo le vibrazioni non erano delle migliori visto che gli altri inquilini son stati costretti a star rinchiusi 4 mesi. Quando scrivo o ascolto musica ho bisogno di starmene da solo in sacrosanto silenzio e non è praticamente quasi mai stato possibile farlo vivendo in una doppia. Ho raccolto un pò di pezzi che avevo scritto tempo prima e ho fatto uscire un ep ma diciamocelo: non è stato un periodo particolarmente proficuo artisticamente. 
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Sono piu in pace con me stesso e con gli altri , ho fatto uscire il mio primo disco ufficiale , ho un cane e un lavoro che non odio e soprattutto sto continuando a fare musica.
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carolinerecords · 4 years
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ROBERTO CASANOVI
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Roberto Casanovi è un cantautore e chitarrista milanese che vede nella composizione sfogo, ricerca e riflessione personale.  Da qualche anno canta, urla, sussurra e declama i suoi sconnessi monologhi interiori nelle sue canzoni. Cantautorato intimo e viscerale ma mai ombelicale, pop rock elettroacustico fuori da ogni moda e da ogni scuola. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo EP "Maree", l’anno successivo l’ha seguito il secondo EP "Un'Altra Stanza".
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-  Alopecia degli WHY?, di gran lunga il disco che ho ascoltato di più negli ultimi anni. Paradiso dei nerd della scrittura, dei narcisisti, dei disagiati. Ho altri due oggetti a disposizione quindi posso anche portare un davanzale su cui poggiarmi mentre lo ascolto. Ah, e un accendino.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-  Non giudicatemi ma in auto mi piace rappare. Direi Adversus dei Colle Del Fomento e Distanze di Kaos. Cambiando genere ho recentemente riscoperto una canzone delle Pornoriviste che ha questa frase “proprio perché non saprò più come amarti / sarò la troia che uccide i tuoi giorni” che secondo me è molto gustosa da cantare in auto.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  E’ la classica situazione in cui essere appassionati di death metal e djent torna utile: Born of Osiris, Animals as Leaders, Tesseract, Opeth e Cynic.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Ho alcuni dischi degli Atmosphere autografati dal loro cantante. Lui è uno dei miei “eroi della scrittura” da quando sono piccolo e per quanto non dia un grande valore all’autografo in sé, mi ricorda quanto era stato surreale riuscire finalmente a sentirlo dal vivo e a farci due chiacchiere.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
-  Drogata Schifosa dei Pop_X. Come fai ad ammettere che ti piace un sacco un pezzo di una band di cui hai parlato male per anni?
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
-  Paris, Texas di Wim Wenders, colonna sonora di Ry Cooder. Ogni nota è al suo posto e comunica qualcosa di preciso. E’ una colonna sonora molto descrittiva in un certo senso. 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- I Canova. Mi ricordo di essere stato a un loro concerto, di aver sentito la frase “quando ti spogli con una maglietta dei Doors” e di aver pensato “seriamente?”.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
-  Ero alle medie, era appena uscito Final Fantasy VIII e con ogni probabilità non riuscivo a pensare ad altro.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
-  The Neon Skyline di Andy Shauf. Quel disco ha una narrazione così cristallina e un modo di scrivere così equilibrato da farmi uscire di testa.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
-  Il migliore è stato quello degli WHY? in un buco di locale a Berlino l’anno scorso. Un concerto che mi si è incollato addosso come mai mi era successo. Il grande rimpianto è una storia recente: dovevo andare a Parigi a sentire Andy Shauf ma è scoppiata la pandemia ed è saltato tutto. Ultimamente continuo a pensare che mi piacerebbe tantissimo sentire dal vivo Japanese Breakfast. Spero capiti prima o poi.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
-  Non ci ho mai pensato a fondo ma su due piedi direi Giovanni Truppi. Sia perché mi piace molto come artista (e credo mi abbia anche insegnato molto) sia perché mi sembra una persona con cui farei volentieri due chiacchiere prima del live.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Avevo appena la fase di registrazione del disco e ho dovuto vivere i mesi del lockdown con l’angoscia aggiuntiva di non riuscire a finire mix e master per telefono. Ho ripreso un po’ a studiare chitarra e ho passato anche molto tempo al piano. Proprio al piano ho riarrangiato un paio di miei pezzi che ad Agosto sono finiti sul mio canale YouTube. Per quanto riguarda gli ascolti, Ten dei cLOUDDEAD e Summer Death dei Marietta ma non chiedetemi perché.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Mi basterebbe sapere che scriverò altra musica. Non riesco mai a darlo troppo per scontato.
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carolinerecords · 4 years
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▲LIVE   >   LUCCA RISUONA
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LUCCA RISUONA - Villa Bottini (LU), 10 - 11 - 12 Settembre 2020 ___ ▼ foto di Francesca Pucci
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carolinerecords · 4 years
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EXXXTRA > LUCCA RISUONA
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In un’estate in cui la maggior parte degli eventi sono stati cancellati, in particolare quelli a carattere musicale, sta per arrivare  Lucca Risuona una nuova rassegna di spettacoli promossa dalle associazioni WOM e ROCKOPERA grazie al contributo del Comune di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca, nello splendido parco di Villa Bottini.  L’obiettivo di Lucca Risuona è di portare nella propria città una serie di show diversi tra loro dal punto di vista della proposta artistica in modo da offrire ad un target ampio e variegato di pubblico, la possibilità di tornare a godersi in sicurezza le emozioni dello spettacolo dal vivo. 
Lucca è una città che, a cose normali, ha un calendario di eventi molto fitto e di altissima qualità. Basti pensare alle grandi manifestazioni come Lucca Summer Festival, Lucca Comics o ad altre come Murabilia, Cartasia, Verdemura che creano, oltre a un indotto economico importante, una serie di opportunità per gli abitanti che favoriscono la socializzazione, lo svago e il divertimento. L’impatto del Covid-19 è stato devastante sul settore culturale e dell’intrattenimento, in particolare sugli spettacoli a carattere musicale e teatrale, lasciando ben poche alternative a chi, in città, volesse passare una serata diversa dal solito. La rassegna Lucca Risuona nasce da un dialogo con le istituzione locali proprio sulla volontà di offrire nuove occasioni di incontro pur mantenendo come priorità assoluta la sicurezza della salute di tutti. La rassegna a Villa Bottini, infatti, seguirà tutti i protocolli in materia anti-Covid indicati dalla Regione Toscana tra cui i posti a sedere distanziati. Per agevolare un corretto svolgimento delle tre serate l’organizzazione invita il pubblico a presentarsi a Villa Bottini già dalle 19.00 (orario di apertura dei cancelli), muniti della propria mascherina che potrà essere tolta una volta raggiunto il proprio posto a sedere. All’interno del parco di Villa Bottini sarà allestita una zona ristoro dove sarà possibile gustare panini espressi e bibite fresche in attesa dello show. 
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Entrando nel vivo del proramma vediamo che nella prima serata di Lucca Risuona si esibirà Dente, uno dei cantautori che ha contribuito maggiormente alla definizione del genere indie in Italia, accompagnato in apertura da Ciulla, talentuoso musicista lucchese fresco della sua recente pubblicazione “Album dei ricordi” uscita per l’etichetta Costello’s Records. Venerdì 11 andrà in scena Morricone History, un tributo a Ennio Morricone realizzato dalla Cinema Orchestra / Ensemble A.Modigliani, un’orchestra di trenta elementi che ripercorre la carriera del maestro recentemente scomparso tramite i suoi più grandi successi. La serata di chiusura, sabato 12, invece sarà la volta di Jonathan Canini, promettente comico toscano 26enne seguitissimo sul web da una community di oltre 150.000 utenti e che ha già registrato diversi sold out nei suoi ultimi show.
Caroline Records, che crede ancora nelle belle ripartenze, vi aspetta a Villa Bottini, sperando che questa sia solo la prima di tante edizioni di Lucca Risuona.
TUTTE LE INFO SU:  www.luccarisuona.it
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carolinerecords · 4 years
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EXXXTRA > 10 CANZONI - BOCCACCIO DECAMERON
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E’ uscito lo scorso 3 settembre, Dieci canzoni. Boccaccio, Decameron, il disco nato in seno al reading collettivo delle cento novelle del grande autore fiorentino organizzato, nel periodo di quarantena, dalle Letture della Normale.  Ad interpretare le dieci canzoni che chiudono le altrettante giornate del Decameron, la Normale ha invitato alcuni dei protagonisti della scena musicale indipendente italiana, dando vita ad un'opera collettiva che spazia fra generi, età e gusti musicali: dai ritmi enigmatici di Tommaso Novi alla voce cristallina di Ilaria Bellucci, dal rebetiko di Marina Mulopulos all’indie rock dei Campos e di Esterina, dal folk trascinante della Serpe d’Oro al jazz elegantissimo di Frida Bollani Magoni e Petra Magoni, dalla chitarra raffinata di Alessandro Fiori alla musica elettronica di Giancane.
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L'operazione nasce dall’intuizione degli organizzatori e delle organizzatrici delle Letture della Normale, che allo scoppio dell’epidemia di coronavirus, hanno proposto a centinaia di lettori e lettrici di ripetere l’esperienza dei dieci giovani protagonisti del Decameron di Boccaccio. Una «allegra brigata» composta da oltre 450 tra lettori e lettrici da tutto il mondo ha letto, a distanza, le cento novelle del Decameron, per un totale di due mesi di eventi online, oltre 200 ore di lettura e decine di migliaia di visualizzazioni sul canale YouTube della Normale, per quella che è la prima lettura del Decameron fruibile interamente online.
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La presentazione pubblica del disco si è tenuta il 3 settembre ad ArnoVivo (Lungarno Buozzi, 1): a condurre la serata Francesco Morosi e Giovanni Guerrieri dei Sacchi di Sabbia. Sul palco si sono esibiti molti degli artisti e delle artiste che hanno partecipato al progetto, in maniera divina. Il disco, curato da Davide Barbafiera e dai Sacchi di Sabbia, è distribuito online sulle principali piattaforme di streaming a partire dal 3 settembre, e potrà essere ascoltato gratuitamente. 
ASCOLTA QUI http://diecicanzoniboccacciodecameron.bandcamp.com/album/dieci-canzoni-boccaccio-decameron
___ ▼ foto di Francesca Pucci
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carolinerecords · 4 years
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▲LIVE   >   ESTERINA + MOOKIDS
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I CONCERTI DI RIETTO #07 - Massarosa (LU), 28 Agosto 2020
esterina  open act: Mookids ___ ▼ foto di Francesca Pucci
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carolinerecords · 4 years
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▲LIVE   >   STANNO TUTTI BENE FESTIVAL
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STANNO TUTTI BENE Festival - Tenuta Lenzini - Gragnano (LU), 5-9 Agosto 2020 ___ ▼ foto di Francesca Pucci
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carolinerecords · 4 years
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N E W * I N 📺🎶
“ I MORTALI LIVE MOVIE ” -  COLAPESCEDIMARTINO
Regia: Ground's Oranges
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carolinerecords · 4 years
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EXXXTRA > STANNO TUTTI BENE
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Dopo i mesi trascorsi nelle proprie case a cercare arte e cultura davanti a schermi digitali, torna la luce che mai se ne andrà : sta arrivando il festival dell'estate 2020, che ci accompagnerà per cinque giorni fra musica, mostre, incontri culturali e del buon cibo a km 0, il tutto in uno spazio aperto e condiviso nel rispetto delle norme di sicurezza.
“STANNO TUTTI BENE” - ogni giorno, dal 5 al 9 agosto, dalle 18 alle 24 - nasce da un'idea di Lillero, associazione di promozione sociale, realizzata in collaborazione con Salamini snc, azienda locale di servizi tecnici per lo spettacolo e di organizzazione di eventi, con il contributo del Comune di Capannori e Tenuta Lenzini, azienda agricola a conduzione biodinamica, scelta come location dell'evento. Main sponsor è LAMM, Laboratorio di Analisi Mediche e Microbiologiche.
Noi vi diamo (almeno) 5 motivi per non mancare:
1- Fra i protagonisti presenti dell'area anfiteatro, destinata ai concerti musicali e agli spettacoli teatrali, ci saranno il cantautore livornese Bobo Rondelli ,con uno spettacolo intimo e leggero, pensato appositamente per quest’estate di ri-torno, Tommaso Novi (ex Gatti Mezzi) , pianista e cantautore pisano, e Ascanio Celestini, con BARZELLETTE, accompagnato dalla musica dal vivo di Gianluca Casadei. E poi Marco Panattoni, i garfagnini Staindubatta che condivideranno il main stage con lo scrittore Silvano Scaruffi, e molti altri. 
2- Ogni giorno un autore diverso sarà disponibile all'incontro con il pubblico e alla firma copie in un salotto ad accesso controllato. Fra gli altri Marco Vichi, Leonardo Gori, Valerio Aiolli, Paolo Ciampi, Monica Innocenti e, per chi sarà presente Sabato 8 Agosto, è previsto il seminario “Medicina Molecolare e Covid-19” a cura di LAMM.
3- Non mancherà uno spazio destinato al finger-food d’autore, dove alcuni tra i più noti ristoratori della piana lucchese prepareranno assaggi pensati ad hoc e confezionati in cestini da asporto. La Tenuta Lenzini avrà il suo stand di vini da poter degustare al calice durante l’arco di tutta la manifestazione.
4- Ci sarà l'area picnic, dove sarà possibile consumare cibo e bevande nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza.
5- Per finire, c’è un’area performance, dove si esibiranno artisti di strada in musica, pittura, giocoleria: tutti i giorni la mostra fotografica del collettivo Lumen e quella di pittura di Andrea Venturi; con Faisca de Luz vedremo spettacoli di giocoleria e danza acrobatica.
E poi: l'evento è gratuito, l'ingresso è libero fino a 1000 posti (200 main stage), c'è festa dalle 18 alle 24, la Tenuta Lenzini di Gragnano è un posto meraviglioso. Il vino c'è. Il tramonto pure. E la musica non ci lascerà mai.
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"Per noi 'Stanno Tutti Bene' è un augurio, uno sforzo finalizzato alla realizzazione di un modello di nuova socialità, una ripartenza cauta ma doverosa verso la dimensione del convivio culturale ormai per troppo tempo relegato a surrogati on line - spiega Arturo Pacini di Salamini snc -. È il risultato di uno sforzo congiunto di varie realtà del territorio e di una serie di artisti e personaggi pubblici che hanno creduto nel progetto avallandolo come nuova espressione di cultura e socialità".
Caroline Records, che crede nelle belle ripartenze, vi aspetta alla Tenuta Lenzini, felici di vedervi partecipare a questa importante iniziativa.
Tutte le info su: www.stannotuttibene.it
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carolinerecords · 4 years
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“Day's dawning, skins crawling
Pure morning.”
🎶 Placebo - Pure Morning
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📷 Federica M.
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carolinerecords · 4 years
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“Hold me down, I'm so tired now
Aim your arrow at the sky
Take me down, I'm too tired now
Leave me where I lie”
🎶 Florence + The Machine - Sky Full Of Song 
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📷 Gianmarco Ricciarelli
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carolinerecords · 4 years
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🎶 “COM’E’ PROFONDO IL MARE” - Lucio Dalla 🎶 Illustrazione: amber.inbloom
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