Il petto mi stanca, ma non lui, che da molti anni si avvicina a me come l'acqua, e mi avvolge con un bisogno implacabile di continuare, come qualcuno che ha mani e non vuole che io muoia. In autunno torna, ogni notte, ricordo ancora l'arancione che cerca di consumare il verde che porta, la manutenzione dei tempi che si fermano per sempre. Anche se non smetterò mai di amarti, nemmeno per un possibile giorno.
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Heike Monogatari, Eiji Yoshikawa, 1952
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