Tumgik
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Un giorno ti ho visto per qualche ora. Poi sono tornata a casa e visto un amico.
Un caro amico che conosci da anni.
E lui, con la semplicità e la schiettezza di chi vuole rendermi partecipe, mi ha raccontato dei tuo ennesimo tradimento.
Mi è crollato per l'ennesima volta il mondo addosso. Ci ho messo un pó a capire. Non ci volevo credere. Avevo appena deciso che mi sarei fidata di Te. Mi sono sentita stupida tradita e presa in giro. Tel ho comunicato subito. Ci siamo presi una pausa di tre giorni. Volevo capire il perché. Abbiamo chiarito e li ho scoperto che solo da due mesi avevi scelto me. Ma la fiducia l ho dovuta ricostruire ancora. Questo sentimento sincero che mi lega a te è un arma a doppio taglio. Ho deciso di fidarmi ancora, di crederti.
Ogni volta però perdo un pezzo di me.
Le paure rimangono silenzionse dentro ed escono quando sono più vulnerabile.
Tu mi hai detto che avevi paura di fidarti di me, eppure più volte io l ho fatto e mi hai tradito. Con la stessa persona. Ora dici di aver capito.
Ma una parte di me vive con il fucile spianato.
Una parte di me tene nuovi colpi.
Io ci parlo con questa parte, le spiego che non serve che fraintende e rischia di sparare anche quando non deve.
È un allegoria ovviamente ma ora voglio abbassare il fucile. Per me stessa.
Mi merito la felicità e il tuo Amore.
Mi merito l'amore che mi spetta.
Ma non posso essere io stessa a vietarmelo.
Nei momenti di stress perdo il controllo di me agisco come un animale, istinto.
Vorrei togliermi di dosso ciò che non mi serve.
Le stupide paure che mi trascino sin da bambina, paure che non volevo e che mi sono state date come fardelli da portare per la vita.
Non è bello vivere in perenne stato di allarme.
Odio il ciclo se pur necessario alla nostra fisiologia, è tremendo. In questi momenti mi sento fragile, insicura, instabile.
Non credo che vuoi uomini potrete mai capire cosa proviamo. Sentire la propria sanità mentale ed emotiva crollare è come perdere la spina dorsale. Non ti permette di camminare libera.
I miei criteri soni selettivi con le persone.
Sono cresciuta con il senso di responsabilità verso me stessa.
Con la profondità e il rigore. Con schemi fissi e ben definiti. Mi hanno scolpito addosso l'orgoglio. Fuori da questi schemi mi sento spaesata e nel mirino. Eppure vorrei vivere con leggerezza, senza bisogno di difese.
Me lo porrò come obbiettivo di vita.
Però tu se puoi amami anche così.
Con il mio deamón.
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Per gran parte della mia vita ho avuto relazioni a distanza.
Quelle vicine sono andate storte a causa della mia dipendenza affettiva.
Ora che sei tornato qui, ho paura.
Sono confusa, piena di pensieri e dubbio.
So che è solo una condizione mentale.
Ma so che ora che sarai qui vorrò vederti.
Che fa freddo e non abbiamo una casa nostra.
Tu ora non lavori più e io da sola non posso sostenere le spese.
Mi trovo spiazzata e non so come gestire questa cosa.
La cosa giusta è vivere semplicemente senza troppi pensieri, ma rimane nella mia testa l idea che i devo riabituare.
Mi sono cullata per un anno quasi sul fatto ero lontano e dovevo imparare a gestire il mio tempo e la tua distanza. Che vedersi poco ma intensamente fosse bellissimo.
Che mi permetteva di misurare il mio desiderio di vederti.
Ma ora che sei qui, già fremo per vederti.
Tu manterrai la voglia di vedermi?
La vita è mutevole e io certe volte me lo dimentico.
Devo riabituarmi.
Una nuova sfida per me.
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9 Giugno 2021
Basta vivere con Ansie, paure, vittimismo, malinconia, senso d'inferioritá, insicurezza.
Iniziare a vivere, veramente, con leggerezza ironia, sicurezza, scegliendo con cura persone, emozioni e sentimenti, con calma e pacatezza e ilaritá.
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Dipendenza affettiva e lezioni d'evoluzione.
Ultimamente sono ricascata nella dipendenza affettiva. È bastato che lui tornasse e nel tempo i miei bisogni legati al trauma dell abbandono si sono ripresentati. Carenze affettive bisogno di affetto, paura di distaccamento.
Questa volta però, e ne sono contenta, ho compreso in poco tempo il disagio che avevo.
Accentuato dalla crisi premestruale che non è cosa piacevole. Probabilmente qualche danno relazionale è stato fatto.
Ma sono contenta di aver capito tempestivamente. Ovviamente non colpevolizzo l altro perché so che è un problema unicamente mio. Ma la coscienza dell'acuto dolore che ho riprovato mi sta spingendo all'alienazione da terzi e alla necessità di rientrarvi suoi miei obbiettivi e bisogni che solo io posso colmare. Amandomi.
L'amore che provo per lui è vero e sincero.
Lo amo nel bene e nel male, nel suo caos.
Ma non posso e non voglio pretendere nulla.
Non è giusto.
Ma amo anche me e non sopporto vedermi soffrire per le mie regressioni.
Voglio crescere evolversi accertarmi per come sono visto che al momento sono tornata ad essere insicura e fatico nell esserlo.
Alla base della mia dipendenza affettiva non c'è solo il bisogno di affetto e attenzione e la paura di essere abbandonata, ma prima di tutto la necessità di essere accettata per ciò che sono.
Ma per farlo, come dicevo, devo accettarmi a mia volta.
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Oggi torno a scrivere di te.
Oggi ti ho visto infrangendo regole, rischiando.
Ti amo, nonostante tutto io ti amo.
So che non posso pretendere nulla,
No posso pretendere che tu mi ami( o forse mi ami ma hai paura di dirlo),
Non posso pretendere che tu torni con me, ( so gli ostacoli che hai),
Ma io ti amo ugualmente come sei sei nonostante i tuoi errori ed il caos nella tua mente.
Mi trovo a combattere con la mia dualità, quella dualità che ho sempre studiato e cercato di comprendere e che oggi so chiamare con il nome di Ego ed Anima.
Ego è cinico malestro,iracondo e sensibile. Ego ha paura che tu lo possa ferire ancora.
Vorrebbe che io avanzi pretese, che ceda a gelosia e possessività che dia un ultimatum.
Mi ricorda ciò che di brutto è stato è rancoroso.
E se mi ricorda il bello me lo fa vivere con maliconia facendolo sfociare in odio e rabbia.
Dall altro c'è anima che ti ama così come sei, che mi fa amare anche me stessa per come sono.
Che mi dice che devo pensare a me e vedere ciò che di bello c'è senza avere pretese su di te. È positiva ed allegra e sa che se io sono serena e guidata da lei tutto andra bene. I sentimenti visti da lei sono stupendi, ma se visti da Ego sono una sofferenza agognata, suonano di pretesa.
Io so che finalmente sola so stare bene, che non mi manca nulla. So che se devo iniziare una relazione è perché c'è un bel feeling con quella persona e ci sto bene, ci rispettiamo nei nostri spazi e tempi e ci amiamo sinceramente. Pur stando bene da sola sento questo legame che mi unisce ancora a te che ti fa amare nonostante tutto. Io voglio te. Ma non posso costringerti nonostante tu mi abbia più volte detto che mi rivuoi ma che devi crescere che è presto che ci sono limiti, so quali limiti. Dici che di altre non te ne frega nulla che il sesso lo vuoi solo con me. Ego trema è scettico, anima invece dice che anche se fosse è solo un atto e che il nostro legame è qualcosa di più.
Quindi quando sto con te ti amo tantissimo ma lo contengo to bacio di baci appadsionati e sento che ti trattieni. Non posso forzarmi a non dimostrarti che per me sei importante.
So che andrà tutto bene fino a che io sarò equilibrata e centrata.
Ti amo, nonostante tutto io ti amo.
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L'Orso che cercava
Nel bosco un orso era fermo, seduto sotto un albero.
La schiena poggiata su un robusto tronco, le spalle ricurve, chiuse le possenti zampe abbandonate al suolo, la testa china, lo sguardo perso nel vuoto.
Un ape che ronzava li intorno succhiando il nettare dei succosi fiori si fermò a guardarlo.
<<hey orso cosa fai?>> gli chiese
<<sto cercando>> rispose l'orso.
<<cosa stai cercando, hai perso qualcosa?>> chiese l'ape un po' perplessa.
<<non lo so sto cercando, ma non so cosa. Allora sto qui a pensare>> disse l'orso.
<<ma pensare ti ha portato a trovare?>> chiese l'ape che aveva compreso.
<<no e sono triste per questo>> disse all'ora l'orso.
<<vedi caro orso pensare non è un male, ma se passi troppo tempo a pensare ti perderai le tante cose belle che ci sono qui, intorno a te. Fermati e guardati intorno, ci sono fiori bellissimi.
Guarda orso, guarda quanto sono belli.>>
L'orso alzò lo sguardo e vide che davvero quel posto era pieno di fiori, ed erano stupendi. Si accorse che emanavano profumi deliziosi.
<< hai ragione ape sono bellissimi e molto profumati. Devo essere stato fermo a pensare davvero molto tempo, perché quando mi sono seduto non c'erano>> disse l'orso sorpreso.
<<guarda li dietro a quel faggio c'è un orsetta ha preso un po' di miele dal nostro alveare, ed è un po' che ti osserva. Potresti andare a salutarla e mangiare un po' nel nostro miele. È davvero buonissimo. Che ne pensi?>> propose l'ape all'orso, che rispose << si basta pensare ora vado.
Allora l'orso si alzò e andro tutto impacciato dall'orsetta.
<<Ciao Orsetta, come stai?>>
<< bene è un po' che ti vedo fermo li a pensare, avrai fame, ti va un po' di miele?>> chiese lei sorridendo.
<<oh si grazie ci voleva un po' di miele ho proprio fame>> rispose l'orso allegro.
<<a cosa stavi pensado?>> chiese l'orsetta.
<<pensavo che stavo cercando qualcosa ma non sapevo cosa, ma penso adesso che fosse solo fame>> rispose l'orso.
l'orsetta rise << vedi certe volte ci perdiamo nei pensieri, cerchiamo di capire cosa ci manca, poi appena ci distraiamo le cose arrivano da noi senza sforzo>>
<<hai proprio ragione. Mmmmh che buono questo miele, aveva proprio ragione l'ape>> disse l'orso.
Ed entrambi scoppiarono in un allegra risata.
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Sicuri sono i sentimenti che provo,
E le emozioni che sento,
A gestirli gestire sto imparando.
Della gelosia, che è solo possesso ed Ego
Conosconosco i limiti.
Son le aspettative che ci mandano in rovina,
Il credere che l'altro viaggi sulla stessa frequenza.
So che ti amo e ed è più sano questo amore segreto che ci lega.
Non so più se esista l'amore eterno
O l'anima gemella.
Ma so che qui ed ora io ti amo,
senza impegno.
Nulla sporca ciò che sentiamo,
nemmeno l'Ego degli altri.
5/11/2020
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Caro Tenebra,
La nostra fine è stata per me un nuovo inizio.
È stata dura sopprortare e digerire mesi di battutine cattive ( tu e di altri intorno a te), comportamento scontroso e geloso, i tuoi giudizi.
Ma vedo l'inizio di questa cosa che mi sta accadendo come una vera e propria rinascita.
So che doveva andare cosi e mi hai insegnato molte cose, direttamente e indirettamente.
Perché dalla vita voglio trarre solo il meglio.
Mi hai insegnato quanto che l'empatia è un arma a doppio taglio, che non servo eccessivi atti di bontà ma quelli giusti e quando servono.
Mi hai insegnato che rabbia, gelosia, invidia e non mi servono non mi danno nulla e se esplodo non ci guadagno nulla.
Mi hai insegnato, per disperazione, a farmi scivolare le cose di dosso. Che chi compie atti di malvagità non merita un pizzico del mio tempo e delle mie energie. Che i problemi non devo entrare nella mia vita. Chenlamentarsi perve a poco.
Che i fatti contano più di mille parole.
Che il giudizio è buono solo a capire se chi abbiamo difronte mi fa bene o no ma non deve essere esagerato.
Che il dialogo è tutto ed è fatto di ascolto e parole ben scelte.
Che le cose vanno come devono andare.
Che non ci possiamo fidare di tutti ma dobbiamo anche accettare il prossimo per quello che è per poi scegliere se tenerlo accanto.
Che devo amarmi e portare avanti il mio percorso di vita e niente deve perturbarlo, perché alla fine dei conti rimaneiano sempre soli con noi stessi.
Che se accanto a me deve esserci una persona, questa deve amarmi davvero anche nei miei difetti, perché la perfezione non esiste.
Se sarà e quando sarà.
Che le cose vanno come devono andare.
Che sechiedi consiglio, devi scegliebene le persone a a cui chiederlo.
Che le emozioni e i sentimenti non vanno repressi ne fatti esplodere, vanno modulati.
Che bisogna restare lucidi e presenti.
Vedi Tenebra io ho sofferto tanto ma ho imparato tanto...e ti ringrazio.
Questa è una delle lettere dedicate a Te, che tu non leggerai mai o forse le miei fatti troveranno un giorno, se devono, il modo di raggiungerti.
Dopo tutto questa lettera risponde ad una domanda che mi posi un anno fa.
Perché ci siamo incontrati?
La Fenice
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Tenebre
Le tenebre mi avevano risucchiato con così tanta seduzione.
Queste si erano mascherate di un finto colore turchino, falsa promessa di un destino fruttuoso.
Mi chiamavano con voce sensuale mi sussuravano all'orecchio ciò che io volevo sentire.
Una mano tesa verso l'oblio che... c'ero già cascata.
La pece è calda quando ti ci immergi e i serpenti risalivano e si arrotolavano sul mio corpo.
I peccati tutti arrivavano uno dopo l'altro creando illusioni.
Il cubo si era aperto ed il piacere si tramutava pian piano in dolore.
La pece nera degradava le mie carni e le voci ed i sussurri che un tempo erano dolci diventarono presto maligne lingue di fuoco.
Chiamarono presto i demoni a banchettar con la mia anima che soccombeva e ripetendosi che quella non era solo un illusione.
Mi sussuravan nell'orecchiosempre suadenti "è colpa tua".
Ormai consumata fino al niente mi han sputato via.
Non c'era più niente da consumare.
Volevan altre carni.
Ed ora che sto rinascendo bambina tutta la vita ripercorro per tornare al punto di partenza comprendo il male e il bene.
Ed ogni tanto la seduzione di quel dolore e piacere mi mancanca.
Perché le tenebre dopo tutto sono dentro ognuno di Noi.
Ma io sono Luce.
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Perché ho sempre fretta?
Perché non voglio perdere tempo e cosi facendo ne perdo tantissimo.
L'idea di aspettare mi crea ansia.
Perché?
Molto tempo ho passato ad aspettare di poter fare, di poter esaudire i miei desideri.
Li ricorro troppo.
Questa attesa mi fa perdere la bellezza del presente, con le paure del passato e l'ansia per il futuro.
Insomma viene fuori un grande pastrocchio.
Viene il caos e poi ...sto male.
Ma ha senso?
No!
Se guardo il presente posso vivere momento per momento con calma e serenità.
Posso cogliere ogni cosa al meglio.
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Ieri ho fatto una scelta gusta o sbagliata il senso sta nella frase, il senso lo si vedrà con il tempo.
Gli atti di bontà non sono sempre saggi
Gli atti di malvagità non sono sempre insensati.
Tutti e tre dovevamo imparare qualcosa, probabilmente, io ho la mia teoria su cosa dovevamo imparare.
Sarà il tempo a dirlo solo i più saggi coglieranno la lezione e ne trarranno un vantaggio.
Chi invece non ne trarrà nulla e resterà sulla propria linea rimarrà ancora incastrato nel suo horoboro.
Cosa si deve imparare:
Lei - che la gentilezza non è il mezzo della malvagità deve migliorarsi ma non lo vuole o non lo capisce.
Lui - che deve parlare esternare(con la persona interessata), deve allontanare chi continua a tornare nella sua vita ad interferire. Che deve scegliere con cura le persone da tenere vicino.
Io - che certe scelte ti fanno correre il rischio di andare contro i tuoi interessi e che serenità è quando ciò che dici ciò che pensi ciò che fai sono in perfetta armonia.
Che gli altri costruiscono le nostra identità sulle proprie idee.
Che prima di stringere una relazione con qualcuno bisogna conoscersi.
Il seme l ho buttato ora devo rifiorire io.
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I monaci tibetani fanno entrare gli spiriti malvagi dentro al tempio. Gli offrono dei doni.
Li accolgono e poi li trasformano in spiriti di luce. Non tutti gli spiriti si trasformano.
Gli spiriti malvagi sono in realtà i demoni nelle loro menti.
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Entró accomodandosi su una poltrona nera.
Era oscuro.
Un ghignio malefico e beffardo occhi bugiardi, dai denti gli usciva una putrida cascata di nera pece.
La pelle nera la testa di tentacoli accuminati.
I gomiti poggiati sui braccioli e le dita unite. La punta della coda schioccava nervosamente sul pavimento.
Tutto di lui faceva trasparire il suo gustarsi il momento e la sua fame di divorare la mia paura per farmi a brandelli.
-Carissima mi hai chiamato che strano ultimamente mi tieni lontano e ora mi inviti ad accomodarmi. Mi hai sorpreso. Di la verità ti manco ehhh. Ti piaceva tutto quel dolore che ti procuravo, l'indicurrzza, i dubbi, le paranoie...."
-No! Ti ho fatto venire per parlarti faccia a faccia!
-parlarmi?( spiazzato)
-Si! io ti volevo ringraziare!
- RINGRAZIARE! (Sconvolto)
-se non avessi influito su di me io non avrei mai capito della tua esistenza e questo mi è servito a capire che qualcosa non stava andando, mi sono preoccupata del perché ...
-esisto?
-no del perché tu avessi così influenza su di me.
-e cosa hai capito?(terrorizzato)
-che mi servi a capire le cose che non vanno e l'Anima il perché. Non ti ho più nutrito quando tu non mi sei più servito.
Tu sei il male e l'inganno, sei i miei traumi, sei tutti coloro che in qualche modo mi hanno fatto del male, poi vieni quando vuoi mi mangi...
Oh basta Ego sei un essere mutaforma sadico e furbo e a me non va bene più.
Ma adesso basta ora decido io quando ascoltarti, scelgo.
-quindi hai finalmente capito che io ti servo per farti capire delle cose.
-ah beh certo Ego, l ho capito e ti ringrazio. Ora puoi andare a dormire, non mi servi più.
-(sconsolato) eh mi cacci così? Mamma mia ma quanto sei invecchiata...e quella ciccia...e ma hai studiato oggi...
- (ride) Ego sei sempre il solito! Ma ti perdono e Grazie ora Vai!
- ..... (al solo sentire quelle parole gentili e di identità, corse via a gambe levate e con la coda tra le zampe).
L'anima arrivò svolazzando con le sue ali bianche ed emanando la sua luce meravigliosa disse:
-Bene e adesso andiamo avanti! -
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Sapete com'è andata a finire la storia della strega e del capitano?
No?! Ve la racconto io.
Il capitano decise all'improvviso (beh in realta la ciurma lo sapeva già da un pezzo) di buttare giù la strega dalla nave. Questa era un po' che sentiva quel puzzo che si sente quando le cose vanno a male.
Recuperati i cenci si tolse finalmente la veste che il capitano aveva intessuto per lei e si cuci vesti nuove, rinuncio ai voti di strega ( che tanto non le servivano a niente) e davanti all'altare della dea freja promise a se stessa che mai più avrebbe ceduto all'amore. Lei era tutto, tutto il suo mondo. Quel viaggio non le era stato vano. Aveva imparato tante cose, era cresciuta.
Nonostante il modo brusco con cui il capitano l'aveva butata via, ella sapeva che egli era un uomo dolce e buono, ma anche cattivo e rabbioso. Lei lo aveva amato lo stesso così com'era. Amò dottor Jekyll e Mr.Hyde.
Quel momento però era finito, era arrivato il momento che ognuno prendesse la propria direzione. Prima di andarsene baciò il Capitano sulle labbra e saltò giù.
Ora guardava l'orizzonte.
Quello era un nuovo inizio.
Era l'alba.
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Anche se riesco a tenere lontani i pensieri negativi anche se rimango qui e ora questi mi prendono alla sprovvista in quei momenti in cui la mia mente non è pienamente conscia. Al mattino appena sveglia. Questa mattina ho avuto un attacco di panico fortissimo, mi sono ritrovata addosso tante paure tutte insieme. Ho pensato, " chi posso chiamamre per chiere aiuto. Nessuno. Nessuno mi può aiutate. Questa battaglia è mia e io me la devo smazzare. Ora dopo due ore mi sto calmando. Cerco di prendere a calci le mie paure il mio fottuto Ego.
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QUI E ORA per stare bene
Mi chiamo Monica Esse,
Da parecchio tempo ho notato nel mio vivere un malessere.
Ho pensato di avere qualche patologia mentale addirittura ereditaria, perché ritrovavo tratti del mio problema in mia madre e mia nonna.
Oggi ho raccolto finalmente abbastanza dati per capire quale sia il mio problema.
In breve la mente si perde nei pensieri, si distrae, e inizia a pensare sui 4 livelli (passato, futuro, altrove,nella mente altrui) ognuna di queste fasi crea dei pensieri, talvolta positivi ma per lo più negativi. Nei momenti negativi parla l'ego che teme ogni cosa e mina la felicità generando paura. Da qui ansia e insicurezza. In qualsiasi scenario tu sia con la mente, dei 4, carichi la tua mente di pensieri distorti della realtà o probabilistiche catastrofi di vita. Rancori passati. Ogni cosa diventa grigia, l'umore si abbassa. Infelicità insicurezza e ansia si manifestano. Ho visto mia nonna e mia madre logorarsi la mente e rovinare il proprio presente a causa di questo tremendo stato mentale per anni. Ma l unico modo per allontanarsi da tutto ciò é stare concentrati sul Qui e ora, vivere il presente.
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Come suggerisce Tolle vivere qui e ora crea il potere di adesso.
Sei più sereno e felice.
Tutto questo é alla base del mindfullness.
Ci sono degli esercizi che permettono di restare concentrati o come dice M.T. avere tutta la situazione sotto controllo con uno sguardo.
In Harry Potter e il principe mezzo sangue Piton fa esercitare Harry e eliminare i pensieri in modo che il Signore Oscuro non penetri nella sua mente. Bene l esercizio é uguale.
Credo che la metafora sia "se non pensi a niente nessuna forza oscura o negativa può penetrare la tua mente" e quale cosa migliore se non rimanere nel presente, qui e ora, osservare il presente senza avere un pensiero giudicante.
Scrivo queste parole per non dimenticare, perché troppe volte ho dimenticato regredendo.
S.M.
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Susy Cremer
Cara Dottoressa,
Le scrivo perché necessito di uno sfogo.
Mi rendo conto che alcune delle mie ansie sono ancora radicate in me, me ne voglio sbarazzare, mia cara dottoressa.
Alla fine delle nostre sedute mi ha confermato che io non ho alcuna patologia, questo mi rincuora ma d'altro canto le mie ansie mi fanno sentire malata, è io voglio essere sana.
Una cosa che ho imparato dai nostri incontri è che uno psicologo aiuta il paziente a farsi le domande giuste.
Ho provato a farmele mia cara Dottoressa e quanto segue è il responso alle domande che io personalmente ho posto a me stessa.
La prego di analizzarle, si beh forse questo è più di uno sfogo, forse necessito di un confronto con la realtà e lei Dottoressa è il custode delle chiavi della realtà. Lei é per me lo specchio che mi mostra come sia la realtà oltre il groviglio di pensieri nella mia mente caotica.
Giungo al dunque.
Oggi ho percepito nuovamente un senso di ansia.
Allora ho chiesto a me stessa ' perché ' e la risposta è giunta quasi sussurrata nella mia mente, "paura".
Quella successiva, "di cosa?"
Ancora le risposte sono arrivate
"Tradimento", "non essere voluta", "presa in giro", "disinteresse", "sfiducia"..."solitudine", "perdere"
Ho analizzato queste frasi, uscite dalla mia mente e assolutamente vere e ho capito quanto la mia ansia generata da paura andasse oltre la piccola situazione che l aveva scatenata.
Traumi, tornano a presentarsi i traumi della mia vita, cose di cui vorrei sbarazzarmene.
Come mi disse lei in uno dei nostri incontri "dei traumi non ce ne si sbarazza, li si supera" e io mia cara Dottoressa voglio superarli.
Ormai li vedo, sono come piccole macchie di ruggine che non ho eliminato ma che contengo perché non si allarghino. Ora voglio eliminarle.
Credo siano alla base della mia insicurezza.
Anzi ne sono certa.
Ma non voglio più nutrire questi mostri, che mi rubano la voce e parlano con essa nei miei pensieri. Sono sempre lì pronti a farmi da Ego.
"Tradimento", "non essere voluta", "presa in giro", "disinteresse", "sfiducia"..."solitudine", "perdere"
Ma perché, mi son chiesta. Sono reali, mi son chiesta. No. Solo solo paure. Queste paure Dottoressa, ho compreso mi fanno fare allusioni, pensieri sbagliati. Irreali.
Credo perché si sono ripresentate talmente tante volte nella mia vita che temo si ripresentino, ma in modo surreale. Dottoressa quando si trova qualcuno che si ama davvero così com'é, si ha paura di perderlo o che non sia vero. Quasi ci si aspetta che accada qualcosa di spiacevole.
Siamo sciocchi, mi riferisco a tutti noi che ci scaviamo la fossa con questi pensieri.
Quando hai questo genere di traumi che generano queste paranoie e sei piccolo pensi che ogni persona che ha un minimo di rilevanza nella tua vita possa farti del male. Ma crescendo ciò si restringe solo alla persona con cui vorresti passare la tua vita. Il tuo compagno. Credo che in fondo tutte queste paranoie nascano perché finalmente ho una relazione vera con una persona che amo ed è qui e mi ama. Tutto ciò non mi sembra vero, ma la realtà dice che lo è e qui l unica che può rovinare tutto sono solo io e le mie paranoie. Perché in fondo io con questa persona ci voglio davvero costruire un qualcosa insieme. Essere l uno per l altra.
Perché? Mi sono chiesta.
Perché nella mia mente ho costruito l idea di una relazione perfetta e felice. Ma le relazioni non sono metallo o creta, plasmabile, ma sono come la roccia che cadendo si spezza in maniera irregolare. Questa è una cosa che adoro delle rocce. La loro irregolarità le rende speciali e bellissime.
Mi dimentico che ci voglia il tempo per queste cose e tanta pazienza, e cosa ancor più importante che non tutto può essere esattamente come ce lo immaginiamo.
Insomma nella mia testa più rincorro il sogno di una relazione simbiotica più mi rendo conto che sia complicata da raggiungere. Comunque non completamente aderente al mio immaginario.
Mi sono dimenticata di come le relazioni crescano nel tempo o negli anni.
Quindi in breve Dottoressa devo distruggere il mio ideale di relazione per riassemblarlo ed epurarlo.
Dopo tutti quegli anni di solitudine, aspettative, delusioni l'Amore deve ora smettere di essere la mia ossessione.
Non sempre le cose vanno come vorremmo ma la paranoia e la paura le fanno andare ancora peggio.
Mia cara Dottoressa potevamo nascere galline destinate al macello, invece siamo nati esseri umani e la nostra mente è il prezzo che dobbiamo pagare, per la nostra evoluzione.
Cordialmente.
Susy Cremer
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