Tumgik
#(viva o gatekeeping)
cheolcam · 9 months
Text
tô morrendo de vontade de escrever alguma coisa com o conceito rockstar... com quem eu deveria escrever?
3 notes · View notes
amadello · 4 years
Note
Spero che stasera il drag non sia una pagliacciata. Tanti uomini che si sono travestiti da donna l'hanno vista come un'occasione per far la classica imitazione femminile tutta gridolini, ma se l'obiettivo è mostrare che è andato avanti dalla dichiarazione dell'anno scorso, spero per loro che sia uno spettacolo divertente, ma fatto anche bene 🍀
Tutta la mia preoccupazione nasce dal fatto che in tant* nella comunità queer stanno criticando Achille per non schierarsi abbastanza (vedi il rifiuto di etichettarsi) e rubare ciò che gli fa comodo di una certa cultura per suo tornaconto, e di conseguenza altri hanno criticato Fiore che sembra comportarsi da ally ma considera ancora certe cose come troppo...
Io spero che questo festival porti a cambiamenti anche concreti e che tutto quello che vediamo non sia fatto solo per lo share e i soldi 😫 tu cosa ne pensi?
Ok, proverò a dare una risposta concisa, ma fallirò miseramente. Porta pazienza 😅
Credo di avere opinioni un po' controverse nella comunità LGBTQ+, quindi porto le mani avanti e dico già da subito che andrò a percezione e sentimenti miei, da persona nonbinary, molto gender non-conforming e, ahimè, abbastanza avanti con gli anni da ricordarmi che anche solo una decina di anni fa la mia sessualità era considerata improponibile da esprimere, e meno ancora il mio genere.
Parto dal discorso Lauro ed etichette:
Credo che, anche se nato da una necessità di essere considerati e rispettati dalla comunità cishet (che, purtroppo, ha privilegio rispetto a noi), ci sia troppo gatekeeping nella comunità LGBTQ+.
Cosa intendo? Che non dovremmo soffermarci troppo su come altri membri della nostra comunità si sentono a loro agio nell'esprimere il proprio essere. Sia che una persona utilizzi "etichette" riconosciute, o non ne utilizzi alcuna, questa persona non è automaticamente meno oppressa, o meno a rischio di essere discriminata. Per quanto avere una piattaforma come quella di Lauro sia una responsabilità, bisogna ricordarsi che c'è comunque una persona vera dietro ai suoi quadri, e nessuno va spinto ad incanalarsi in definizioni che non sente proprie, o fare coming out se non si sente pronto o al sicuro.
Se vorrà, un giorno, "etichettarsi", è giusto che lo supportiamo. Se non lo farà, lo supporteremo lo stesso.
Questa "mancanza di etichetta" non lo rende meno parte della community, e non vedo alcuna appropriazione.
Per il discorso di Fiorello (e cercherò di essere imparziale):
Mi sto genuinamente ponendo la domanda su quali siano le cose che lui considera come "troppo".
Non lo dico per polemica, ma seguendolo molto l'unica "colpa" che gli si può imputare è l'essere, fino ad un certo punto, un "prodotto della sua epoca".
Ma leggendo, ad esempio, il suo intervento al Gay Pride di Roma di qualche anno fa, o ascoltando alcuni discorsi che ha fatto a Viva RaiPlay, ho l'assoluta convinzione che sia un ottimo ally, che usi la sua piattaforma per condividere quello che ha effettivamente imparato dalla comunità LGBTQ+. Con umorismo, certo, ma mai a scapito della comunità oppressa, bensì per "prendere in giro" l'oppressore.
Io non ci ho visto un "pensare che fosse troppo" durante il momento dei bacini col rossetto nero, ad esempio. Ci ho visto una persona che ha provato una cosa nuova, e che si è incuriosita prendendo l'occasione di lasciare stampi e "giocare".
Lo facevo io ai tempi del primo rossetto preso in edicola coi fumetti di Sissi (oof, I'm old), per dire.
Tutto questo per portare al discorso principale, ovvero la paura che diventi tutto una "pagliacciata":
Essendo in Italia, c'è sempre il rischio che succeda esattamente quello che hai descritto. Non lo metto in dubbio.
PERÒ.
Voglio ricordare che sia Fiorello che Amadeus hanno precedentemente fatto sketch in drag. Maria De Filippi l'anno scorso, ma anche lo sketch in cui Ama ha interpretato una violinista a Stasera Pago Io, oppure la sua interpretazione di Amanda Lear a Tale E Quale.
E in nessuno di questi sketch hanno portato una versione esagerata o stereotipata delle donne.
Hanno imitato la celebrità stessa, con precisione o meno (quel "BUONASEEEERRRRAH" vive rent-free nel mio cervello da un anno), ma non ci sono mai stati gridolini o prese in giro, anzi. A mio parere sono state interpretazioni sì divertenti, ma anche rispettose.
Ho quindi speranza che si comporteranno in modo non offensivo. Sì, ci sarà comicità. E sì, ci sarà trash. Il trash vende, il trash fa meme, ovviamente ci sarà. Ma il trash può esistere senza essere discriminatorio, e ho fiducia in loro due.
Ultimo pensiero sui soldi e share:
Ovviamente è tutto per soldi e share.
Mi spiego: senza soldi e share, la televisione non esisterebbe nemmeno. Viviamo In Una Società™️, e un qualsiasi prodotto viene sempre creato per portare guadagni.
Ma, personalmente? Io sono felice che la nostra comunità venga "normalizzata", e che per una volta venga presa in considerazione in modo positivo da un'ente nazionale, piuttosto che schernita.
Qua arriva veramente il mio discorso controversiale: non vedo questa cosa come appropriazione culturale della nostra comunità, né come negativo.
Come ho detto prima, le persone cishet hanno una posizione di privilegio rispetto alla comunità LGBTQ+.
Se serve un Fiorello di turno (o un Harry Styles, o chiunque altro) perché la nostra esistenza venga riconosciuta, ben venga.
A me fa assolutamente piacere vedere che persone cishet stiano normalizzando la non conformità di genere, l'affetto platonico o meno tra persone dello stesso sesso, l'espressione di genere o qualsiasi sessualità al di fuori dell'essere etero. Perché le persone cishet vengono ascoltate da altre persone cishet, e prima o poi anche noi che effettivamente facciamo parte della comunità LGBTQ+ verremo ascoltati.
Gli ally sono essenziali ad aprirci porte che, santo cielo, dovrebbero essere già aperte per decenza umana, ma ancora non lo sono.
Anche a me piacerebbe che potessimo esistere senza discriminazione dall'oggi al domani, ma ci sono secoli di indottrinamento da smontare, e bisogna farlo un passo alla volta.
Sentire Fiorello ieri parlare di identità di genere in modo positivo, non scherzo, mi ha fatto piangere di sollievo e felicità per una decina di minuti ininterrotti.
Ho 27 anni, non sono poi così vecchi*, ma non mi aspettavo di sentire una cosa del genere in televisione in Italia, tanto meno a Sanremo.
Mi aspettavo di tutto da questo festival, tranne quello. Non avevo neanche preso in considerazione che la mia identità potesse mai essere riconosciuta in Italia, non durante la mia vita.
Mi sono res* conto di aver fatto l'abitudine di essere alla meglio ignorat*, alla peggio deris* e discriminat* dai media del mio stesso Paese.
E mi sembrava così scontato non avere rappresentazione e riconoscimento positivi, che quando è successo, mi ha devastat*.
Quindi, che sia tutto per soldi e share, anche se fosse SOLO per soldi e share?
Stanno facendo una cosa vitale, che se ne rendano conto o no.
77 notes · View notes
latinotiktok · 3 years
Note
Yo fui a un colegio laico que la directora era catolica, una vez para celebrar algo del colegio organizó una misa y luego pastel y soda a los que participasen y los que no iban a quedarse haciendo trabajos de mate y pues todxs sisisi viva el papa o lo que sea.
Mi exbestie me gritó porque yo atea en misa "haciendo burla de su religion" y yo asi de gaslight gatekeep girlboss.
Si comí pastel y bebí soda worth it.
A y soy pan uwu
FUAAAAA tampoco era que te tenías que convertir solo porque ella hizo un buen gesto 🙄🙄 bien ahí que disfrutaste la comida gratis eaaaaaaa
19 notes · View notes
resistencianb · 7 years
Text
Ataques a @positividadGODI: géneros
En esta segunda entrada de 3 (ver la primera aquí y la tercera aquí) denunciamos los ataques que se han realizado citando la cuenta de @positividadGODI como pretexto para atacar a los colectivos de ace/arro, no binaries, pansexuales/plurisexuales e incluso otherkin. En la entrada anterior están los ataques a las orientaciones, en esta pondremos los ataques a los géneros.
Empezamos con la transfobia (en general):
Tumblr media
Está llamando tránsfoba a una cuenta con mensajes de positivad trans (entre otras cosas) cuye autore es trans? Si se queja de ese tweet en concreto, además, es que tiene algún problema con que las víctimas de transfobia y enebefobia reciban apoyo (ya sabemos quién no va a apoyarles, y esto suponiendo que quien hace la cita sea trans, que a saber). Lo de usar el plural en masculino ya tal.
Tumblr media
Si algo tenemos en común todes les trans, a parte de ser trans, es que luchamos por un mundo en el que podamos decir que somos trans, que somos de nuestro género (o que no tenemos género) sin recibir ataques, burlas, exclusión por parte del resto de personas de nuestro género, gatekeeping, etc.
Llegar a definirse como trans no es algo que se haga en dos minutos. Requiere un proceso de autodescubrimiento y de autoaceptación que puede durar mucho tiempo. Y ya no solo lo que cuesta descubrirse como trans sino lo que cuesta salir del armario como tal, lo que supone empezar a definirse así y hacerlo público. Por eso, si alguien se considera trans, es que lo es, nadie se define como trans por gusto, sino porque su género no coincide con el que se le ha asignado al nacer, nada más y nada menos. Todas las personas trans (y con todas incluyo a binaries y no binaries) lo somos porque nos consideramos trans, no porque nos lo digan desde fuera (pista: la sociedad nos fuerza a resignarnos al género que se nos asignó, por algo existe la cisnormatividad). Cuestionar a una persona trans es transfobia.
“Los cis nos podemos meter al LGBT”. Si sois cis no sois trans, así de sencillo. Una persona cis no se va a definir como trans para “colarse” en la comunidad. Ser trans no es algo que te pongas como una camiseta (y ese no es el mensaje que está dando positividadGODI como parece que interpretan), ser trans es tener un género distinto al que se te asignó al nacer (incluidas las personas agénero ya que la asignación de género se hace siempre en nuestra sociedad y no se contempla el no asignar géneros).
Tumblr media
“Probar géneros y pronombres” significa que puedes usar las etiquetas que creas convenientes para definirte. Evidentemente es un mensaje de positividad para las personas trans que están autoconociéndose y cuestionándose, no es un mensaje para las personas cis. No hay transfobia en ello se mire como se mire.
A continuación, la enebefobia:
Tumblr media
Negar la carga política que supone ser nb no solo es enebefobia, demuestra no saber cómo es el mundo en el que vivimos. Recordamos que somos un grupo que ha sido oprimido por una sociedad dualista desde hace miles de años. La invisibilización es opresión de por sí, pero es que además de invisibilización ahora que vamos reclamando nuestro lugar en la sociedad nos encontramos con agresiones, burlas, etc. solo por ser no binaries (prueba de ello es que esta cuenta ha tenido que aparecer para enfrentarnos a la enebefobia, vamos recopilando material poco a poco).
Tumblr media Tumblr media
Este tipo de burlas son las mismas que hacen con las orientaciones, tienen 0 originalidad y 0 gracia.
Tumblr media
Si de verdad te interesara saber lo que es maverique no citarías la cuenta con ese tono. Maverique es un género no binario, por cierto.
Tumblr media
Esto es más de lo mismo que el anterior.
Tumblr media
Los xenogéneros no son necesariamente géneros propios de otherkin, también se incluyen los neurogéneros (géneros influidos por neurodivergencias), géneros definidos por sensaciones como la sinestesia, o en general géneros definidos mediante ideas como la naturaleza, animales, símbolos, etc.
De estos mensajes, nótese el “si no usas sus pronombres te dirán que les estás oprimiendo” (vaya vaya, si en su mente ve legítimo no respetar pronombres de personas nb porque no entiende su género...) y el “en el tercer mundo hay millones de víctimas del imperialismo como para que elles estén con estas tonterías” (jerarquizar opresiones es gratuito, pero bueno, no respiremos ni abramos la boca porque “alguien va a estar peor siempre”)...
Tumblr media
Y no puede faltar el típico machito cis troll que se cree que ser trans es “sentirse” de un género.
También, dentro de los ataques enebéfobos, ha habido en especial ataques hacia el concepto de neogénero. Neogénero hace referencia a aquellos géneros no binarios que se han definido en los últimos años (recordatorio: los géneros no se “inventan”, lo que se crean son palabras para definir esos géneros).
Tumblr media
Este hilo de burla (en serio, la gente que hace estas cosas en qué mierda piensa?) ha tenido mucha difusión en twitter y es lo que ha propiciado otras citas a ese mismo tweet de positividad a los neogéneros:
Tumblr media
Viva el pensamiento único sin argumentación. Los neogéneros se convierten en una realidad material desde el momento en el que miles de personas no binarias de todo el mundo empiezan a ser conscientes de su género y vemos experiencias similares entre personas que no han tenido contacto en su vida.
“Tocar los cojones”, así nos ven. Somos una amenaza para el dualismo, normal que a la gente binaria le moleste nuestra existencia.
Tumblr media
Aquí un experto en género licenciado en la universidad de Machasussantoscojones. Aka “soy cis y lo que es género y lo que no lo digo yo xd”.
Tumblr media
“No”. Ah vale, creía que sí, pero me has convencido de que no. Já-já.
“Los neogéneros son un insulto a las personas trans”. Sí, es que nos gusta insultarnos a nosotres mismes. Ah, que no sabías que los neogéneros son trans porque no se asignan al nacer? A lo mejor antes de hablar de transfobia la gente cis debería informarse de lo que es ser trans. No, mejor, la gente cis y binaria en general se tiene que callar y no hablar NUNCA JAMÁS de nosotres.
La denuncia continúa en la siguiente entrada.
0 notes