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#Mare e terra
manuelamordhorst · 9 months
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Werkserie Nel Blu von 2023
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gregor-samsung · 3 months
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“ Nella parte vecchia Lecce è suggestiva, dicono barocca, comunque barocca o no è bella, sa di pace di paese, due ragazze mature si passano di mano ammirate un lenzuolino ricamato, sorridono molto compiaciute. Al sommo della salita, da lassú potevi vedere Tricase-porto. Con il suo mare verde. Allora giù a rotta di collo con le biciclette scassate. Biciclette senza sella, senza pedali, senza freni, senza manubrio, senza ruote. Giú con le biciclette a correre verso il mare. Più scivolavi giú, piú sembrava che si allontanasse finché eri già lí nella sabbia, tra le onde. Io e Tonio. Tonio era una specie di scemo. La madre siccome quando era piccolo era molto triste, piangeva giorno e notte, gli aveva dato molta "papagna" (papavero). Tanta di quella papagna per farlo stare buono che gli aveva toccato il cervello. I contadini usavano molta papagna per i bambini troppo agitati, troppo piagnucolosi. La notte era notte e dovevano dormire per la dura giornata nei campi l'indomani, allora un po' di droga ed il piccolo era sistemato. Poi ce n'era tanto di quel papavero nelle campagne salentine! Giú con allegria verso la sabbia, verso le onde spumose, verso i fondali misteriosi, ci pulsava in gola una gioia irrefrenabile e facevamo "uuuh" "uuuh" alle curve. Tonio faceva "uuuh" "uuuh" ed io lo accompagnavo "uuuh" "uuuh". Giú ci aspettava il mare. Sulla collina tra le biciclette soffiava un vento che ci gonfiava le camicie. Su il vento, giú il mare. “
Tommaso Di Ciaula, Prima l'amaro e poi il dolce. Amore e altri mestieri, Feltrinelli (collana Franchi Narratori, n° 33), 1981¹; pp. 88-89.
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spettriedemoni · 6 months
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Foto a caso, così senza un perché.
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victorianrob · 1 year
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Sicilia !
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deathshallbenomore · 2 years
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still thinking about her!!!!!!
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colachampagne3 · 1 year
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(T), orufrey, 1.4k/? (1/4), Alternative Universe - Magical Realism, Love at first sight, strangers to something like friends and family to lovers
(I translated the prologue here, when the story will be complete I'll decide if annoy someone to help me translate it all)
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vorreisparireunpo · 2 years
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Dov'è che vanno gli amori che non ce la fanno?
-GALEFFI "Tre metri sotto terra"
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cruiseandtravel · 6 months
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Norwegian Cruise Line abbandona Venezia
A monte della decisione di Norwegian Cruise Line ci sarebbe l’infelicità dei croceristi e la scomodità generale nell’utilizzo dei tender. Lo conferma un portavoce della compagnia crocieristica. Norwegian Cruise Line ha eliminato Venezia dai suoi itinerari per il 2024 e il 2025, a causa della stretta sui visitatori disposta dalla città lagunare. Venezia ha dichiarato le sue via d’acqua Museo…
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rimaakter45 · 1 year
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Azzurro Terra e Mare: Where Land and Sea Unite in Harmony
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Introduction:
Azzurro Terra e Mare, an idyllic coastal destination nestled on the Mediterranean's edge, is a place where the meeting of land and sea creates a harmonious paradise. Located on the picturesque Italian coastline, this unique region captivates visitors with its breathtaking natural beauty, rich cultural heritage, and an abundance of culinary delights.
The Enchanting Landscape:
Azzurro Terra e Mare boasts a diverse landscape that seamlessly merges the azure waters of the Mediterranean Sea with the rugged beauty of the Italian coastline. The region is renowned for its pristine beaches, characterized by golden sands and crystal-clear waters that invite sunseekers and water sports enthusiasts alike. Along the coast, picturesque fishing villages with colorful houses hug the shoreline, adding a quaint charm to the scenery.
Inland, Azzurro Terra e Mare reveals a different facet of its beauty. Lush vineyards and olive groves carpet the rolling hills, producing some of Italy's finest wines and olive oils. The region's hiking trails wind through fragrant pine forests and lead to panoramic viewpoints, where travelers can witness the mesmerizing union of land and sea from high above.
Cultural Gems:
Azzurro Terra e Mare is steeped in history and culture. The region's historical heritage is well-preserved, with ancient ruins, medieval towns, and archaeological sites waiting to be explored. Among the must-visit sites is the UNESCO-listed Pompeii, an ancient Roman city that was buried under ash and lava by the eruption of Mount Vesuvius in 79 AD. Walking through its remarkably preserved streets offers a unique glimpse into Roman life.
Further inland, the charming town of Matera beckons with its cave dwellings and rock-carved architecture, earning it the nickname "The Sassi." This captivating town has also been designated as a UNESCO World Heritage Site and serves as a testament to human ingenuity.
Delightful Gastronomy:
Azzurro Terra e Mare's cuisine is a celebration of the region's fertile land and abundant sea. Visitors can indulge in freshly caught seafood prepared with Mediterranean flair, with dishes like grilled octopus, seafood risotto, and pasta with clams being local favorites. Pair these delights with a glass of local wine, and you have a culinary experience that's truly unforgettable.
The land component of the region's cuisine is equally exquisite. Azzurro Terra e Mare is known for its succulent olives, flavorful olive oils, and world-class wines, including the renowned red wines from the nearby Campania region. Don't miss the opportunity to savor traditional dishes like caprese salad, made with locally grown tomatoes and mozzarella, or eggplant parmigiana, a hearty and flavorful vegetarian option.
Conclusion:
Azzurro Terra e Mare stands as a testament to the harmonious coexistence of land and sea. Its mesmerizing landscapes, rich cultural heritage, and delectable cuisine create an enchanting destination for travelers seeking a perfect blend of natural beauty and cultural immersion. Whether you're basking on the sun-drenched beaches, exploring ancient ruins, or savoring the region's culinary treasures, Azzurro Terra e Mare promises an unforgettable experience where the earth and water unite in perfect harmony, leaving a lasting impression on every visitor fortunate enough to explore its wonders. Please visit here Azzurro Terra e Mare for more information.
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finestradifronte · 2 months
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi 
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo  o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra...  stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina  e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al  pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire  quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più,  quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime  quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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gregor-samsung · 3 months
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“ Il mondo di un bambino è fresco, nuovo e bellissimo, pieno di meraviglia ed eccitazione. È davvero una sfortuna che per la maggior parte di noi questa visione limpida, questo istinto autentico per ciò che è bello e ispira incanto, si oscuri fino a perdersi ancor prima di raggiungere l’età adulta. Se avessi un qualche influsso sulla fata buona che veglia sul battesimo di tutti i piccoli, chiederei che il suo dono per ogni bimbo del mondo fosse un senso di meraviglia così indistruttibile da durare tutta la vita, come antidoto infallibile contro la noia e il disincanto degli anni futuri, la sterile preoccupazione per cose che sono artificiali, l’alienazione dalle sorgenti della nostra forza. Se vogliamo che un bambino mantenga vivo questo senso innato di meraviglia – senza aspettarci un dono dalle fate – sarà necessaria la compagnia di almeno un adulto che possa condividerlo e riscoprire insieme a lui la gioia, l’eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo.
I genitori spesso provano un senso di inadeguatezza quando si trovano di fronte alla mente impaziente, sensibile, di un bambino da un lato, e dall’altro a un mondo dalla natura fisica tanto complessa, abitato da una vita così varia e strana che sembra impossibile sottometterla all’ordine e alla conoscenza. Abbattuti, esclamano: “Come posso insegnare a mio figlio qualcosa sulla natura? Non so neppure distinguere un uccello dall’altro!”. Credo sinceramente che per il bambino, e per il genitore che cerchi di guidarlo, conoscere non sia neanche lontanamente importante quanto sentire. Se le nozioni sono i semi che più avanti producono conoscenza e saggezza, le emozioni e le impressioni dei sensi sono il terreno fertile in cui quei semi devono crescere. Gli anni della prima infanzia sono il momento adatto per preparare il terreno. Quando le emozioni saranno state risvegliate – un senso di bellezza, l’eccitazione per ciò che è nuovo e sconosciuto, un sentimento di partecipazione, compassione, ammirazione o amore – allora sì che desidereremo conoscere l’oggetto della nostra risposta emotiva. Una volta trovato, il suo significato durerà per sempre. È più importante preparare il terreno perché il bambino abbia voglia di conoscere anziché nutrirlo di nozioni che non è ancora pronto ad assimilare. “
Rachel L. Carson, Brevi lezioni di meraviglia. Elogio della natura per genitori e figli, traduzione di Miriam Falconetti.
 NOTA: La citazione è tratta da un articolo apparso per la prima volta nel 1956 sulla rivista “Woman’s Home Companion” con il titolo Help Your Child to Wonder e poi pubblicato in volume da Harper nel 1965 (col titolo The Sense of Wonder). È il racconto intimo delle escursioni fatte in compagnia di Roger, il piccolo nipote di tre anni che in un’estate degli anni ‘50 le aveva fatto visita nella sua casa in riva all’oceano nel Maine.
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victorianrob · 1 year
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MARE E COSTA.
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colachampagne3 · 1 year
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dialogo tra terra e mare - snippet 3
volevo pubblicare uno snippet ieri per il wednesday work in progress, ma ho dovuto aspettare per essere sicura che tutto andasse bene. 
La storia è qui, tra poco potrò dire che è la storia completa!
Qifrey non ha una risposta a questa domanda. 
Non risponde. 
Continua a osservare Olruggio, inginocchiato accanto a lui per essere sicuro che non faccia nulla di estremo mentre il clima intorno a loro diventa mano a mano, secondo dopo secondo, sempre più freddo senza che loro se ne rendano conto. “Non hai sentito che c’era qualcosa che non andava in me, la prima volta che ci siamo incontrati?” chiede dopo qualche secondo, curvando un po’ la schiena in avanti. Se stesse parlando con qualcun altro, Qifrey avrebbe un sorriso di circostanza sulle labbra, perché è così che Lord Beldaruit lo ha educato. Anche nei momenti più difficili, soprattutto quando qualcuno ha paura come Olruggio in questo momento, il modo migliore per consolarli è sorridere e accarezzare loro la schiena, piano piano, con la mano ferma. Ma Qifrey non riesce a consolare Olruggio, riesce solo a essere onesto con lui, che forse è la cosa migliore, quindi sente le sopracciglia aggrottate, le labbra piegate verso il basso e il naso pizzicare un pochino. “Non hai sentito che mancava qualcosa?”
“No.” Olruggio scuote la testa con forza.
Qifrey sorride a se stesso. “A scuola non facevano che ripetermelo. Che c’era qualcosa che mancava in me, che ero incompleto. Non capivano come fosse possibile. I bambini non volevano parlare con me. È il motivo per cui ho studiato da casa.” Vorrebbe avvicinarsi a Olruggio e abbracciarlo o consolarlo, ma non pensa che sia il momento giusto. “Tu sei così gentile che non lo hai voluto notare.” Vorrebbe posare la mano sulla guancia di Olruggio e accarezzargli il viso. Non pensa sia il momento giusto, però.
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solosepensi · 3 months
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Un belga, dalla Germania, ha scritto:
"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte.
È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse. Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa. E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta. È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra. L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei...solo il tempo di rialzarsi.
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falcemartello · 10 months
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Riportiamo il post di un belga rimasto anonimo che sul nostro Paese ha scritto:
"L' Italia è come quella tipa che ha più talento di tutti, perché è nata bella, più bella di tutte.
È quella più ingegnosa, che si inventa mille cose, perché è piena di risorse.
Sa discutere di storia, di mare, di montagne, sa di cibo, di buon vino, di dialetti, di pittori, di scultori, di scrittori, di eccellenze nella scienza, non c'è niente che non sa.
E quando questa tipa bella e talentuosa inciampa e cade, la platea delle sfigate esulta.
È la rabbia delle povere gelose, quelle al buio, perché lei è comunque bella anche quando cade a terra.
L'Italia è una tipa con stivale tacco 12, che nessuna sa portare meglio di lei... solo il tempo di rialzarsi.”
(Enrico Farabollini)
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soldan56 · 8 months
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Agli “agricoltori” che vedete in Tv sfilare, della terra non gli importa nulla. Del cibo sano e sicuro nemmeno. Gli va bene inquinarla coi pesticidi, gli va bene sfruttarla oltre il limite senza riposi. I trattori non sono neanche loro, sono delle banche. Stanno alla terra come i balneari stanno al mare.
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