Tumgik
#Torneranno gli sguardi
mucillo · 2 months
Text
Tumblr media
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo – una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni:
ora è come quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore – perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d’esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
(Cesare Pavese)
24 notes · View notes
angelap3 · 5 months
Text
Tumblr media
<3
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo. Da domani la gente riprende a vedermi e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo, ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo di esser io che passavo, una donna, padrona di se stessa.
La magra bambina che fui si è svegliata da un pianto durato per anni ora è come se quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori.
I colori non piangono, sono come un risveglio:
domani i colori torneranno.
Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore, perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente.
Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade
cercando i colori.
Cesare Pavese
Cesare Pavese nel cuore.❤️
22 notes · View notes
swingtoscano · 2 months
Text
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta saprò vivere sola e fissare negli occhi ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene è un risveglio che mai nel mattino ho provato così vero: soltanto, mi sento più forte che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade, ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo, ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo di esser io che passavo-una donna, padrona di se stessa. La magra bambina che fui si è svegliata da un pianto durato per anni ora è come quel pianto non fosse mai stato
E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori torneranno. Ciascuna uscirà per la strada, ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi e saprò d'esser io: gettando un'occhiata, mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
Cesare Pavese
10 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months
Text
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
Tumblr media
Cesare Pavese
8 notes · View notes
Text
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta saprò vivere sola e fissare negli occhi ogni volto che passa e restare la stessa. Questo fresco che sale a cercarmi le vene è un risveglio che mai nel mattino ho provato così vero: soltanto, mi sento più forte che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino. Sono lontani i mattini che avevo vent’anni. E domani, ventuno: domani uscirò per le strade, ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo. Da domani la gente riprende a vedermi e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo, ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo di esser io che passavo – una donna, padrona di se stessa. La magra bambina che fui si è svegliata da un pianto durato per anni: ora è come quel pianto non fosse mai stato. E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori torneranno. Ciascuna uscirà per la strada, ogni corpo un colore – perfino i bambini. Questo corpo vestito di rosso leggero dopo tanto pallore riavrà la sua vita. Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi e saprò d’esser io: gettando un’occhiata, mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
Cesare Pavese
3 notes · View notes
caostatico · 17 days
Text
Attraverso un vetro
Gli equilibri sono sassi impilati sul loro giusto baricentro in riva ad un fiume. Sono piume trascinate dal vento che non toccano mai terra.
Gli equilibri sono corde di violino tirate e pronte a suonare. Sono parole taciute per pace.
Gli equilibri sono sguardi complici attraverso un vetro. Sono salite che torneranno a scendere.
0 notes
gaiainthejourney · 5 months
Text
Il silenzio non abita in città
Le grandi metropoli sono piene di tutto, tranne che di silenzio.
Migliaia di volti incrociano sguardi e parole per le strade. Una varietà di odori, familiari o esotici, aleggia dai ristoranti pesante, nel sole di mezzogiorno. Auto di ogni risma e fattura che si susseguono nelle carreggiate, negozi con le porte aperte e l'aria condizionata accesa, un pigro ciondolare di gente nei musei e nei parchi, una coreografia di piedi, fianchi, bicchieri e cibo a poco prezzo nei locali.
Gli aerei fanno la spola fra un Paese e l'altro; gli elicotteri, invece, rombano verso mete più vicine ma meno prevedibili. L'acqua scorre sui marciapiede al mattino e i senzatetto torneranno a sporcarli durante la notte.
Volti pieni, sani e spensierati si alternano ad altri più scarni e sfatti, con lo sguardo basso sui piedi strascicanti. Muratori indaffarati, ladri incolpevoli, rubano poco a poco sempre più spazio agli alberi, che ormai hanno a disposizione più anidride carbonica di quella che necessiterebbero.
Un volo di piccioni silenziosi, un garrire di altri piccoli uccelli il cui nome mi è ignoto e, dappertutto, senza soluzione di continuità, l'aggressivo baccano della vita umana.
0 notes
queerographies · 3 years
Text
[Torneranno gli sguardi][Massimiliano De Giovanni]
Un romanzo che mette al centro della narrazione le relazioni: amorose, genitoriali, professionali, affettive, ma anche di religione e di pregiudizio. [Torneranno gli sguardi][Massimiliano De Giovanni]
Alex è un avvocato in fuga. Ha lasciato l’auto e il telefono aziendale a Milano, ma soprattutto ha abbandonato gli amici e un amore a tempo determinato. Per nascondersi dal passato e dare un nuovo senso alla propria vita si rifugia a Ferrara, prendendo casa in un piccolo condominio nel ghetto ebraico della città. Lì conosce le studentesse d’arte Silvia e Anna, l’anziano nichilista Nicolas, la…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
donaruz · 3 years
Text
Tumblr media
AGONIA Cesare Pavese
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
Saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent' anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le strisce di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo _ una donna, padrona
di sé stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni:
ora è come quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore _ perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d' esser io: gettando un' occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
47 notes · View notes
francescacammisa1 · 2 years
Text
"Non guardarti la punta delle scarpe, Viv, quella resta sempre uguale. Guarda davanti a te. Guarda le persone. Le vedi? È solo dentro gli occhi di ogni singola persona che si può vedere il mondo" diceva, indicando senza pudore i perfetti sconosciuti che passavano davanti a loro. Vivian annuiva, sforzandovi di abbracciare la folla con lo sguardo. "No, non tutti insieme. Guardali uno alla volta" insisteva Jeanne. "Ognuno di loro ha una storia. È scritta tutta nel volto. Le storie sono sempre nei volti, sai? Impara a decifrare gli sguardi, a leggere le pieghe della pelle, il modo in cui si atteggia una bocca, e avrai la storia di una persona." "e poi....cosa me ne faccio della storia di qualcuno che non conosco?" "La conservi. Le persone sono distratte, gettano via con noncuranza i loro momenti migliori. Forse sono convinte che torneranno, ma i momenti non tornano".
Francesca Diotallevi - Dai tuoi occhi solamente
Ph Vivian Maier
2 notes · View notes
namaste70 · 4 years
Text
Tumblr media
Torneranno di moda gli sguardi ..
Prima o poi ... 🌻
28 notes · View notes
scorcidipoesia · 4 years
Text
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato
.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d’esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
Cesare Pavese
22 notes · View notes
Text
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d’esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
Tumblr media
Cesare Pavese
8 notes · View notes
grafiusa · 5 years
Text
Nonostante tutto ricorderemo questi momenti
Ci ricorderemo di quanto si possa diventare impotenti di fronte a qualcosa di più grande
Ci ricorderemo di quanto potere possa avere la ‘’paura’’
Ci ricorderemo che l’egoismo può essere davvero pericoloso
Ci ricorderemo di quanto la normalità e la libertà siano le cose più preziose che si possano avere
E magari , quando tutto questo sarà passato, quando torneremo liberi di viaggiare e ridurre le distanze,
torneremo a parlarci per davvero, a guardarci per davvero, ad abbracciarci per davvero, senza stare più col telefono in mano.
E pensare che quando ancora potevamo sfiorarci senza la paura di un contagio avevamo smesso di condividere tutto.
Rifugiati nei nostri impegni, rifugiati nelle nostre convinzioni che ‘’tanto il giorno dopo sarebbe stato tutto uguale’’ ed invece.
Tornerà la normalità ed anche quella tornerà ad essere scontata, come qualcosa che ci spetta.
Torneranno le uscite e gli aperitivi e gli sguardi sui telefonini.
C’è che ora ci sentiamo isolati ma in fondo lo eravamo già da prima.
C’è che ora facciamo più caso a tutto ma in fondo distratti lo siamo sempre stati.
C’è che ora la diffidenza ha un nome e un numero ma prima ciò che era lontano non ci interessava nemmeno.
E allora prendiamo ‘’ il buono’’ da quello che stiamo vivendo
Torneremo a riabbracciarci, a stringerci per mano, a vederci
Usciremo dalle case
E ripensando a tutto questo, si spera che si possa tornare ad esser Umani, con tutti, senza distanze, dentro e fuori di noi.
160 notes · View notes
vecchiorovere-blog · 3 years
Photo
Tumblr media
E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori torneranno. Ciascuna uscirà per la strada, ogni corpo un colore – perfino i bambini. Questo corpo vestito di rosso leggero dopo tanto pallore riavrà la sua vita. Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi e saprò d’esser io: gettando un’occhiata, mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori.
Cesare Pavese
Manuel Álvarez Bravo, El ensueño, 1931
1 note · View note
lapizzicata · 4 years
Text
Agonia
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta saprò vivere sola e fissare negli occhi ogni volto che passa e restare la stessa. Questo fresco che sale a cercarmi le vene è un risveglio che mai nel mattino ho provato così vero: soltanto, mi sento più forte che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent'anni. E domani, ventuno: domani uscirò per le strade, ne ricordo ogni sasso e le strisce di cielo. Da domani la gente riprende a vedermi e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo, ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo di esser io che passavo-una donna, padrona di se stessa. La magra bambina che fui si è svegliata da un pianto durato per anni ora è come quel pianto non fosse mai stato.
E desidero solo colori. I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori torneranno. Ciascuna uscirà per la strada, ogni corpo un colore-perfino i bambini. Questo corpo vestito di rosso leggero dopo tanto pallore riavrà la sua vita. Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi e saprò d'esser io: gettando un'occhiata, mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori. Agonia, Cesare Pavese *dedicata a chi ne ha bisogno
45 notes · View notes