Tumgik
#Versi dell'anima
canesenzafissadimora · 4 months
Text
In me tutto è incendio
Perché io non sono fatta per la vita. In me tutto è incendio! [...]
Io sono una creatura scorticata a nudo, e tutti voi portate la corazza. Tutti voi avete: l’arte, la vita sociale, le amicizie, le distrazioni, la famiglia, il dovere, io, nel profondo, non ho NUL-LA. Tutto cade come pelle, e sotto la pelle carne viva, o fuoco – io: Psiche. In nessuna forma trovo posto – neanche in quella, spaziosissima, dei miei versi!
Non riesco a vivere. In me nulla va come negli altri. Riesco a vivere solo in sogno, nei semplici sogni che si fanno di notte: ecco che cado da un quarantesimo piano a San Francisco, ecco l’alba e qualcuno che mi insegue, ecco un estraneo e d’improvviso io lo bacio, ecco che stanno per uccidermi e io spicco il volo. Non sto raccontando favole, io faccio sogni terribili e stupendi, sogni con l’amore, sogni con la morte, è la mia vera vita, senza eventi casuali, tutta fatale, dove tutto si avvera.
Tumblr media
Marina Ivanovna Cvetaeva-
"Il paese dell'anima"
5 notes · View notes
diceriadelluntore · 1 year
Text
Inversamente
L'altro giorno @hope-now-and-live aveva chiesto, in maniera ironica ma molto interessante, quante volte ci si è chiesti perchè Orfeo si gira a guardare se Euridice lo segua, nella sua catabasi (nel mondo greco, la discesa dell'anima nell'oltretomba), perdendo definitivamente la sua amata, ritenendolo per questo uno stolto. Il Mito è famosissimo, ed è uno dei più potenti racconti sulla proibizione simbolica.
Nel chiacchierare con lei, mi è venuto in mente che Robert Browning, poeta, scrittore e drammaturgo britannico dell'età vittoriana, si ispirò a questo quadro di Frederic Leighton, Orfeo e Euridice (1864)
Tumblr media
dove è chiaro come sia Euridice che cerca "di farsi guardare" da Orfeo, che tiene disperatamente gli occhi chiusi, per scrivere questi versi:
Sì, dammi la bocca, gli occhi, la fronte, e insieme mi prendano ancora – un solo sguardo ora mi avvolgerà per sempre per non uscire mai dalla sua luce, anche se fuori è tenebra. Tienimi sicura, avvinta al tuo sguardo eterno. Le pene d’un tempo, dimenticate, e il terrore futuro, sfidato – non è mio il passato né il futuro – guardami! Robert Browning, Eurydice to Orpheus, da Dramatis Personæ , 1864
Per chi non lo ricorda, il Mito è diverso: Orfeo s’innamora, ricambiato, della ninfa Euridice, e la sposa. Come racconta Virgilio nelle Georgiche, di Euridice s’invaghisce anche il pastore Aristeo, che l’insegue per farla sua e, mentre scappa, Euridice è morsa fatalmente da un serpente. Nelle Metamorfosi Ovidio sceglie di eliminare dalla scena Aristeo: Euridice è spensierata, in compagnia di una schiera di ninfe, quando viene morsa al tallone dal rettile. Appena Orfeo apprende la notizia, piange la sposa e con coraggio decide di recarsi negli inferi per riaverla. Scende fino allo Stige, vince ogni ostacolo grazie alla lira e si presenta a Persefone e a Ade, i signori dell’oltretomba. Canta il suo amore per Euridice e chiede che gli venga data la possibilità di continuare a vivere con lei. Tale è la forza del suo amore e del suo canto che Persefone, Ade, il cane Cerbero e perfino le implacabili Furie si commuovono. Gli viene quindi accordato di portare con sé Euridice, ma a un patto: lui andrà avanti, lei lo seguirà, e Orfeo non potrà mai girarsi indietro, perché altrimenti Euridice tornerà per sempre tra le ombre dei defunti. Nella risalita, infatti, mentre i due amanti sono quasi arrivati alla luce, Orfeo non resiste alla tentazione e si volta per controllare che la sua amata sia veramente con lui. Nel tempo di un attimo Euridice scompare per sempre nell’abisso. Distrutto e impietrito, Orfeo non trova più pace e vaga per la terra, sublimando nel canto un passato che non può più tornare. Continua a emozionare, sì, ma rifiuta la vita e l’amore delle altre donne; per questo le Menadi – o Baccanti – si vendicano di lui, che pure era legato a Dioniso, e lo fanno a pezzi gettandone i resti nel fiume Ebro. Tutti lo piangono, uccelli, alberi, sassi, ma Orfeo potrà tornare a riabbracciare la sua Euridice.
Molti nel '900 riprenderanno il Mito, soprattutto dal punto di vista di Euridice. Il magnifico Orfeo, Euridice, Hermes di Rainer Maria Rilke, aggiunge la figura del dio dal piede alato che è messaggero delle anime (Psicopompo, uno dei suoi più famosi attributi), con Euridice che non riconosce più Orfeo:
E quando a un tratto il dio la trattenne e con voce di dolore pronunciò le parole: si è voltato –, lei non comprese e disse piano: Chi?
Ma avanti, scuro sulla chiara porta, stava qualcuno il cui viso non era da distinguere. Immobile guardava come sull’orma di un sentiero erboso il dio delle ambasciate mestamente si volgesse in silenzio per seguire lei che tornava sulla stessa via, turbato il passo dalle bende funebri, malcerta, mite nella sua pazienza.
Giganti si sono cimentati con questa storia (tra gli altri, Campana, Pavese, Yourcenar, Magris, Calvino) ma cito Gesualdo Bufalino, che in un racconto beffardo, Il ritorno di Euridice (1986), fa dire alla Ninfa:
L’aria non li aveva ancora divisi che già la sua voce baldamente intonava “Che farò senza Euridice?”, e non sembrava che improvvisasse, ma che a lungo avesse studiato davanti a uno specchio quei vocalizzi e filature, tutto già bell’e pronto, da esibire al pubblico, ai battimani, ai riflettori della ribalta.
In pratica, l'aveva fatto apposta!
27 notes · View notes
fleurunique · 3 months
Text
Tumblr media
Se fossi capace di scrivere poesie... se il mio cuore fosse di mille parole...ogni più piccola espressione sarebbe vento dell'anima... se tu leggessi...ohh se tu sapessi leggerle...ascoltarle...sentirle ... sentiresti battere il mio cuore...sentiresti il mio volerti...bramarti... sentiresti la mia pena e la mia tristezza...e mi sentiresti ridere e poi piangere...confusa dalle ombre di questo Amore pieno di luce... Ahhh se io fossi capace di esprimere in versi il mio amore per te... se potessi trasformare tutto in una poesia dell'anima... se io potessi...ah se io potessi...
fleur
2 notes · View notes
privateclubcultura · 1 year
Text
La Poesia 29/05/2015
La Poesia Umana Dolcezza, son versi che sgorgano dalla mente guidata dal cuore sono parole, cercate, bramate emerse dal profondo. L'incarico segreto è scoprire la via un varco nell'anima di chi legge, di chi l'ascolta. La Poesia è sentimento,
è tormento, estasi. Nasce dentro, cresce e si diffonde fuori travolgendo ogni senso. Afflitto, è il cuore, esaltata la mente dell'anima ferita racconta il dolore. La Poesia è Pura leggenda racconta ogni storia e senza fine si perpetua la sua vita.
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 25/09/2023 (29/05/2015)
Tumblr media
7 notes · View notes
annalisalanci · 1 year
Text
La filosofia dell'esoterismo
La filosofia dell'esoterismo
Tumblr media
La filosofia dell'esoterismo
La psicologia esoterica, condivide gran parte del terreno della filosofia. Essa è un diverso progetto di verità che ritrova la sua peculiarità all'interno delle filosofie che hanno animato l'esoterismo, ma anche soprattutto vuole ricostruire un rapporto oltre che con il passato della filosofia, in cui il <<discorso>> sulla psiche era appunto di pertinenza filosofica e non scientifica, anche con il presente della filosofia. 
Tra le filosofie contemporanee in cui la psicologia esoterica può trovare il suo innesto, abbiamo quella particolare forma di esistenzialismo formulata da Heidegger e dai filosofi che hanno portato avanti il suo pensiero. Fu lo stesso Heidegger ad offrire un nuovo terreno di sviluppo alla metafisica e un senso nuovo alla filosofia come discorso sull'essere e sull'esistere relativo in particolare alla posizione dell'uomo rispetto all'uno e all'altro ambito. 
L'uomo come <<esserci>>, presenza nel mondo, diventa, infatti, la cosa unica, dove questa distinzione è annullata per realizzare il mistero umano in cui l'essere non può essere distinto dal suo <<ci>>. Nei vangeli della rivoluzione scientifica abbiamo inseguito il paradosso si un soggetto puro separato dal suo mondo che poteva diventare un oggetto di studio, un soggetto sopra e un mondo sotto. 
L'uomo esiste perchè partecipe dell'essere, ma esiste anche in quanto presente nel mondo e non possiamo immaginarci altrimenti. Essere e mondo diventano quindi nell'uomo cosa unica, l'esserci (il dasein). 
E' sotto questa luce che la psicologia esoterica trova il suo riferimento filosofico, poiché ogni scienza si propone di conoscere l'ente e niente altro, essa non si chiede che cosa sia questo niente altro, il niente. L'esperienza del niente non è però un'esperienza <<comprensibile>>, ma piuttosto emotiva dell'uomo percorso dall'angoscia: essa è un'emozione, un'esperienza psichica e per certi versi un'esperienza mistica di enso contrario quando si fa pura, quando cioè l'angoscia come esperienza del nulla si fa così profonda da non consentire all'ente di apparire e di significare, l'abisso contro l'assoluto, non coglibile razionalmente, ma solo attraverso il sentimento: l'anima ha però la capacità di illuminare l'ente, essa ha in sé la luce che rende possibile la rivelazione dell'ente dal niente in quanto ente per l'essere esistenziale dell'uomo. Il niente quindi è la condizione per cui l'ente si svela ad un essere aperto alle cose. Per vedere le cose occorre che siano illuminate, l'apertura dell'uomo alle cose è questa luce. 
La verità, in greco a-l'éteia (non-nascondimento), è manifestazione , svelatezza, tutta la Cabala è un'interpretazione simbolica di questo svelarsi del non manifesto (ain soph aur). Appare appunto lampante che se c'è un non-nascondimento esiste anche un <<nascondimento>> (léte) che sta dietro alla manifestazione. 
Alla verità come manifestazione si contrappone la non verità del nascondimento, cioè l'immanifesto, e la non verità come errore. 
Se la verità è non-nascondimento, il nascondimento appare essenziale alla verità, proprio come l'immanifesto alla manifestazione, nell'albero cabalistico. Esso è in realtà quell'orizzonte cui volgono lo sguardo il misticismo, la Cabala e la stessa magia che si riferiscono a questa fonte sotterranea, che come nascondimento precede ogni svelamento, il mistero che precede il disvelarsi del manifesto. 
Una psicologia esoterica che voglia dirsi tale deve riportare l'attenzione dell'anima sul mistero, senza tuttavia distoglierla completamente dall'ente manifesto, ma trovando invece un equilibrio ideale, come abbiamo visto per esempio parlando dell'ecospiritualità. Per fare questo l'anima come presenza nel mondo, ha bisogno innanzitutto di comprendersi e di conoscersi, prima di andare ad esplorare i rapporti con il circostante, e quindi necessita di un modello della psiche che sarà naturalmente esotericamente orientato. 
6 notes · View notes
greenbor · 8 months
Text
Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Voglio fare l'amore con te
in una notte d'estate,
non in un letto qualunque,
ma sulla nuda terra
mentre il cielo notturno
ammantato di stelle
copre i nostri corpi...
così...
noi nudi a fare l'amore,
lasciati toccare anima mia,
con i miei baci
voglio coprire la tua nudità,
ti farò un vestito
con le mie carezze,
che ti farà passare
tutto il freddo dell'anima...
io...
ti scalderò...
il cuore...
M.C.©
Tumblr media
2 notes · View notes
susieporta · 2 years
Text
3 notes · View notes
ilgiardinodivagante · 29 days
Text
Tumblr media
Credo che la fede, troppo spesso, venga fraintesa come un semplice desiderio. È come dire "mi piacerebbe che le cose andassero così", proiettando su una divinità le nostre speranze e paure.
Ma la vera fede è ben altro. È affidarsi a qualcosa di immensamente più grande di noi, senza imporre condizioni o aspettarsi ricompense. È un atto di fiducia radicato nel profondo dell'anima, un riconoscimento dell'esistenza di una forza superiore, che agisce al di là della nostra comprensione.
Tuttavia, spesso la fede viene strumentalizzata. Ci viene promesso un Dio buono, misericordioso, che ci ricompenserà nel paradiso. Ma questa è una fede condizionata, un baratto: "Credo in te, se tu mi dai quello che voglio". E quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte, la fede vacilla.
La vera fede, invece, è un percorso personale, un dialogo intimo con il divino. Ognuno di noi ha il proprio modo di connettersi con questa forza superiore, ognuno ha il proprio linguaggio. È un cammino continuo, una ricerca incessante di un significato più profondo.
Nessuno può avere la stessa identica percezione del Divino. È come una melodia d'amore: ognuno la compone con le note del proprio cuore, unendo le proprie esperienze, le proprie gioie e i propri dolori. Le parole degli altri possono essere un punto di partenza, una guida per esplorare il nostro mondo interiore.
È come un cantautore che, ascoltando le canzoni dei suoi artisti di riferimento, impara a suonare uno strumento e a scrivere i primi versi. Ma la vera espressione artistica nasce quando trova la sua voce unica.
Tumblr media
Così è per la fede: le preghiere e i rituali degli altri possono essere un punto di partenza, ma la nostra relazione con il divino è un viaggio personale, alla scoperta della nostra melodia interiore. È un percorso di crescita, in cui impariamo a utilizzare le parole e i gesti degli altri come strumenti per esprimere la nostra verità più profonda.
La fede può essere una fonte di grande conforto e forza, anche nei momenti più bui. Ma è una fede che accetta, non passivamente, ma con consapevolezza, tutto ciò che la vita ci offre, nel bene e nel male. Non dimenticando mai che ogni esperienza, anche la più dolorosa, serve alla nostra crescita interiore.
Il Divino, presente in ogni manifestazione di vita, è l'energia che anima l'universo. È il bene e il male, la luce e l'ombra, la vita e la morte, inscindibilmente legati. L'uomo, con la sua sete di potere, ha spesso distorto questa immagine, creando divinità a propria immagine e somiglianza, utilizzando la fede per manipolare e controllare.
Le domande fondamentali rimangono: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Nessuno ha la risposta definitiva. Ma la ricerca di queste risposte è ciò che ci rende umani.
Osho, con la sua saggezza, mi ha aiutato a comprendere che Dio è energia, luce, di cui tutti noi siamo parte. Siamo scintille divine, con il potenziale di brillare di una luce intensa. Ma come un seme ha bisogno di tempo e nutrimento per diventare un albero, così noi abbiamo bisogno di crescere spiritualmente per realizzare il nostro pieno potenziale.
In questo, la religione, con le sue regole e dogmi, può essere un ostacolo alla vera fede. La religiosità, invece, è un cammino personale, un'esperienza intima.
La fede è un viaggio interiore, un percorso di scoperta e di crescita. È un rapporto personale con il divino, che va oltre le religioni e le ideologie. È un cammino che ci porta a una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda. È un cammino che ci invita ad accogliere la vita in tutte le sue sfumature, con coraggio e speranza.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare.
1 note · View note
hachi-space · 3 months
Text
Amici
Mi sono sempre, SEMPRE trovata fuori posto, fuori luogo, Non riuscivo mai a trovare un gruppo di appartenenza, perfino su internet, dove in teoria dovrebbe essere facile per tutti trovare delle persone adatte al proprio ''mindset''.
Quest'anno qualcosa é cambiato. Sono stata introdotta a quello che posso dire essere il mio gruppo di appartenenza. E sento di non provare vergogna neanche quando faccio uscire i miei lati ''piú nascosti''
Vedo le persone di questo gruppo come dei colori.
C'é Viola, viola si spacca sempre il culo per noi, non chiede mai nulla in cambio, ma si merita molto di piú e tutti i grazie del mondo non basterebbero, veramente non conosco persona piú paziente di lui e non so come faccia a dire il contrario. Veramente, devono fargli una statua MA FATTA D'ORO.
Arancione, arancione é un po' uno stupidino (nel senso piú buono del termine) fa sempre ridere, un credulone dal cuore puro, é molto occupato recentemente ma spero possa vincere anche lui le sue battaglie personali.
Azzurro, lo conosco da metá vita, ascolta ogni cosa che dico ed é sempre presente, mi sta aiutando in un periodo veramente difficile, anche lui non potrei mai ringraziarlo abbastanza sia per tutto l'aiuto morale che mi da costantemente che per avermi introdotta a questo bellissimo gruppo, dove non sono diventata l'ombra dell'amico ma sono diventata a tutti gli effetti una amica di tutti . Spesso mi sento in colpa a fargli subire i miei rant.
Verde, a verde non gliene fotte veramente un cazzo di niente, ed é questa la sua peculiaritá, se non fosse cosí non sarebbe lui. Ed é anche per questo che gli si vuole bene OHMMIODDIO
Rosa, é molto simile a me, per certi versi anche fin troppo e per altri veramente l'opposto, si potrebbe dire tranquillamente che sia una mia versione piú timida e introversa (pur essendo io stessa una persona molto timida). Anche per lui é un periodo meh e vuole tenersi distante da distrazioni nocive, spero possa ce la possa fare.
Magenta, lo vedo un po' come viola, anche lui si sente spesso escluso, ancora non lo conosco benissimo ma posso dire tranquillamente che anche lui é una persona importante. Gli sto vicino dato che provo le stesse cose e paure.
Scarlatto, scarlatto ha il mio stesso identico colore, mi dá questo vibe. Non la conosco benissimo, é l'unica persona che ancora resta una mezzo incognita. E nonostante ció si é offerta per aiutarmi lo stesso in una cosa anche abbastanza seria che ha passato e presumo stia ancora passando anche lei. (Unica nota, cerca di rispondere un po' piú velocemente <3 ).
Voglio un bene dell'anima a tutti loro, egualmente. Non riuscirei a immaginare un gruppo senza uno di questi colori.
ma ora parliamo di:
Blu, be diceno ragaso un po un complimenti, tanto bene a lui un po di molto per dire ! LOL
youtube
1 note · View note
lorenzospurio · 4 months
Text
N.E. 02/2024 - "La poesia di Alfredo Pérez Alencart: il panorama dell'anima nella carne dell'umano". Prefazione a "La carne y el espíritu" a cura di Vito Davoli
Il poeta Alfredo Pérez Alencart Quando ho conosciuto per la prima volta la poesia di Alfredo Pérez Alencart, ne sono rimasto letteralmente affascinato al punto da viverla come una autentica boccata d’aria: quel viaggio impossibile durante il periodo del lockdown pandemico che i suoi versi invece consentivano di fare con altri strumenti e altri sguardi. Non saprei dire se quel fascino da cui fui…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cinquecolonnemagazine · 10 months
Text
Note di poesia: le canzoni italiane più poetiche di sempre
Oggi vogliamo ricordare le canzoni italiane più poetiche di sempre. Il panorama della musica italiana, nella sua ricchezza, offre canzoni per tutti i gusti. Canzoni d'amore, d'impegno politico e sociale, capaci di farci divagare ma anche di riflettere. Alcune canzoni si ergono come vere e proprie opere poetiche, capaci di toccare le corde dell'anima. Immergiamoci, allora, nella bellezza della lingua e delle emozioni che solo la musica può suscitare. Il Cielo in Una Stanza Con "Il Cielo in Una Stanza", Gino Paoli cattura l'essenza dell'amore in un modo delicato e suggestivo. La canzone è un dipinto poetico che esplora la profondità delle emozioni amorose, utilizzando metafore evocative. La dolcezza della melodia completa l'atmosfera romantica e malinconica che caratterizza questo classico senza tempo. Quando Pino Daniele, maestro del blues partenopeo, ci offre una canzone intrisa di poesia e vitalità con "Quando". Il testo riflette sulla vita e sull'amore in un modo fresco e appassionato, mentre la melodia, arricchita dalla maestria chitarristica di Daniele, trasporta l'ascoltatore in un viaggio emozionale intenso e coinvolgente. La canzone, in ultimo, è la colonna sonora di uno dei film più iconici di Massimo Troisi: "Credevo fosse amore invece era una calesse". Rimmel Francesco De Gregori, noto per la sua abilità nelle tessere racconti, ha dato al mondo "Rimmel". La canzone è un dialogo intimo e poetico tra il cantautore e la vita stessa. Le parole, dense di significato, sono accompagnate da una melodia che cattura l'essenza delle esperienze umane. La Canzone del Sole "La Canzone del Sole" è una delle canzoni più rappresentative cantate da Lucio Battisti. La melodia soave e lirica si intreccia con versi che descrivono il ciclo della vita, trasportando l'ascoltatore in un viaggio tra le stagioni e gli stati d'animo. La magia di questa canzone risiede nella sua capacità di dipingere immagini poetiche che si fondono con le note, creando un sole luminoso di emozioni. Chi, da ragazzo non l'ha strimpellata almeno una volta con la chitarra? La Canzone di Marinella Fabrizio De André, maestro della canzone d'autore, crea un capolavoro poetico con "La Canzone di Marinella". La canzone narra, rigorosamente in rima, la storia di Marinella, una donna dal destino difficile. La prosa di De André offre un'immersione profonda nella vita di Marinella, con una combinazione di empatia e delicatezza che trasforma la canzone in una poesia cantata. L'Anima Vola Con la sua voce eterea e il testo evocativo, Elisa ci porta in un viaggio emozionale con "L'Anima Vola". Le parole affrontano temi di libertà interiore e di espansione dell'anima, rendendo la canzone un inno all'essenza umana. La melodia, delicata ma potente, si fonde perfettamente con il contenuto poetico del brano. Canzoni poetiche italiane: emozioni che arrivano a tutti noi Con questi esempi non possiamo esaurire il panorama delle canzoni poetiche della musica italiana; ne abbiamo dato solo un piccolo assaggio. Perché le consideriamo così poetiche? I testi trattano temi universali come l'amore, la libertà e la vita, toccando corde emotive con le quali chiunque può identificarsi. Inoltre, la scelta accurata delle parole e delle immagini crea dipinti vividi nella mente dell'ascoltatore, trasportandolo in un viaggio emotivo. Infine, la combinazione di melodia e testo crea un'esperienza completa, in cui la poesia della lingua si fonde armoniosamente con la bellezza della musica. In copertina foto di Ri Butov da Pixabay Read the full article
0 notes
luigidalise · 11 months
Text
Tumblr media
Dalla Marina di Vico fino al fiordo di Crapolla. Teatri di vita della gente di mare. Sono le marine, immortalate in dipinti e versi, che ammaliano ogni visitatore e che diventano le protagoniste della diciottesima edizione dell'Agenda Sorrentina, a cura di Antonino e Federico Cuomo ed edita da Nicola Longobardi, che presenteremo questa sera, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del Palazzo Municipale di Sorrento con il sindaco, Massimo Coppola, con lo scrittore Francesco Pinto, docente di Culture e Professioni dei Media all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e naturalmente gli autori. Un viaggio tra le marine di Equa e di Alimuri, Cassano e Marinella, Grande e Piccola, Puolo, Lobra ed altre ancora. Luoghi dell'anima
0 notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Lecce: "Poesia e Chi", un reading poetico a cura di Annelisa Addolorato
Tumblr media
Lecce: "Poesia e Chi", un reading poetico a cura di Annelisa Addolorato.  La poetessa Annelisa Addolorato, propone una performance (adatta ad adulti e bambini) intitolata "Poesia e Chi". Questo evento unisce la declamazione poetica, le arti marziali tradizionali cinesi (Kung Fu Chang) e il concetto di 'Chi', la nostra energia interna, concetto che ricorre non solo nelle tradizioni culturali cinesi, ma anche giapponesi e coreane. Attraverso questo sincretismo espressivo, Annelisa Addolorato offre al pubblico un'esperienza che combina poesia, movimento, consapevolezza. Il declamare versi è l'arte di dare vita alle parole attraverso la performatività verbale e motoria. La poetessa Annelisa Addolorato, con la sua abilità nell'uso del linguaggio poetico e la sua sensibilità artistica, trasporta gli spettatori in un viaggio emotivo attraverso le sue poesie. L'arte marziale è un'espressione fisica di disciplina, controllo e grazia. In questa performance, le suddette categorie si uniscono alla poetessa per creare un'armonia tra poesia e movimento. Attraverso i propri movimenti fluidi, precisi e coordinati, riesce a trasmettere al pubblico un senso di forza interiore e padronanza di sé. L'arte marziale diventa un linguaggio visivo e di condivisione, che si fonde con la poetica delle parole, con le parole della poesia, unico e affascinante. Il concetto di Chi, la nostra energia interna, è un elemento centrale nelle tradizioni culturali cinesi, giapponesi e coreane. È considerato un'energia vitale che permea ogni aspetto della vita. Nella performance "Poesia e Chi", l'artista mette in evidenza l'importanza della consapevolezza interiore e dell'equilibrio energetico. Attraverso la pratica delle arti marziali e la declamazione poetica, Annelisa Addolorato cerca di connettersi con il proprio 'Chi' e di trasmettere al pubblico un senso di serenità e armonia. Questa performance permette di esplorare le profondità dell'anima umana, di riflettere sulla nostra connessione con il mondo che ci circonda e di scoprire il potenziale illimitato del nostro 'Chi', in senso olistico, ovvero globale. Annelisa Addolorato ha pubblicato per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno il libro di versi "Guardando la mar – Il nostro Chi" - "Navicella, freccia d'acciaio, acqua dissetante mutevole, legno musicale e medicamento speziale, danza quotidiana, petalo, fiore, giardino e bosco virente, montagna fiorita. Luminescenza, vortice di luce e di luna crescente, gioia paonazza, sorprese insolite, fantastiche, cortesi. Sensazioni fraterne, amore diffuso. La poetessa Annelisa Addolorato respira e vive poesia come una grazia. Lei si sa prendere cura del terreno fertile delle parole e, in quell'humus, pesca pietruzze preziose, piccole calie da donare al prossimo. Addolorato intende la poesia come dono, come medium da condividere come pane cereale, tramite il quale costruire ponti di condivisione, di comunanza. La silloge "Guardando la mar – Il nostro Chi", racchiude in sé una costellazione umana di vibratile bellezza. Scorrendo i versi, si desume che l'autrice abbia una formazione culturale composita, morbida. Annelisa Addolorato, nella sua esistenza migratoria, ha traversato e amato diverse città e paesi. Da Barcellona e Madrid fino a Milano, dal Messico al Venezuela, da Delhi fino all'India, da Israele fino alla Germania, dall'America fino a Nicaragua e Cuba. Un'anima errante come la luna, che, nei suoi transiti, ha saputo stringere al petto tutto il bene del mondo." (Dalla post fazione di Marcello Buttazzo) Dichiara l'autrice - "Si rammenta a chi legge che l'autrice fa uso e applica varie licenze poetiche, essendo dalla sua nascita praticamente sempre stata cullata e anche graziata (in senso lato e in senso stretto) dalla poesia e dalle sue calde e avvolgenti maglie, dal suo tepore materno e dal suo chiarore eterno, etereo. Tali licenze sono state in parte accolte, in parte acquisite (con studium e titoli vari), in parte sofferte, in parte accettate – sia con beneplacito della stessa, sia con scuri bene affilate, e con l'apprendistato presso altre poetesse e poeti e nel navigare nelle loro opere, e con il sudore della fronte despejada y linda della esperienza diretta di boschi, foreste e dirupi colmi di una vegetazione letteraria e insieme spontanea davvero strabilianti."... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
phedre-delunay · 2 years
Text
A volte ritorno, calpesto altre foglie del tempo.
Apro gabbie di dolore e chiudo antri di gioia.
Mi scivolo dentro, mi cerco nella nebbia dell'anima.
Mi ritrovo perdendomi. Mi azzanno la carne e provo a rivivere.
Ma quando hai vissuto oltre le patine dell'ovvio non è facile tornare all'ovvio. L'inquietudine è sempre in agguato. Ti dilania, ti morde, ti strappa la carne a brandelli. Ti beve e ti lecca il sangue che versi anche solo pensando a quello che hai perduto.
Tumblr media
1 note · View note
simonebandiniart · 2 years
Text
Versi dell'Anima - Vol. 1
versi-dellanima-prima-raccolta-2-ultima-versioneDownload
View On WordPress
1 note · View note
Tumblr media
VANILOQUIO La città vive in me come un poema che non m’è riuscito di fissare in parole. Da un lato v’è la eccezione di alcuni versi; dall’altro, accantonandoli, la vita precorre il tempo, come terrore che usurpa tutta l’anima. Ci son sempre altri crepuscoli, altra gloria; io provo il logorarsi dello specchio che non si placa in una sola immagine. A che questa ostinazione di configgere con pena un chiaro verso eretto come lancia sopra il tempo, se la mia strada, la mia dimora, spezzatrici di simboli verbali, mi grideranno domani la loro novità? Nuove come bocca non baciata. (Jorge Luis Borges) LE STRADE Ormai le strade di Buenos Aires sono le viscere dell'anima mia. Non le strade veementi assillate da smanie e trambusto, ma la dolce strada dei sobborghi trepida di penombra e crepuscolo e quelle piú fuori mano scevre di alberi pietosi, dove austere casette 'avventurano appena, offuscate da lontananze immortali, a disperdersi nella fonda visione fatta di gran pianura e maggior cielo. Tutte codeste sono per il bramoso d'anime un pegno di ventura, giacché al riparo loro tante esistenze s'affratellano sconfessando la prigionia delle case e fra esse con eroica volontà d'inganno procede la nostra speranza. Verso i quattro punti cardinali come bandiere si dispiegarono le strade; possano nei versi miei inastati svettare quelle bandiere. (Jorge Luis Borges) #ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #poesia #jorgeluisborges (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CmvbJ23oR9W/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes