Tumgik
#alimentato
cybeout · 2 years
Text
Apple presenta due nuovi iPad tra cui un modello Pro alimentato con M2
Apple presenta due nuovi iPad tra cui un modello Pro alimentato con M2
Apple ha presentato nuovi prodotti oggi, martedì 18 ottobre 2022. E così è stato. Invece di un bellissimo video realizzato all’Apple Park di Cupertino, l’azienda ha semplicemente inviato tre comunicati stampa per svelare due nuovi tablet e un box multimediale per la televisione. Si tratta dell’iPad Pro di sesta generazione (o iPad Pro M2), dell’iPad classico di decima generazione (o iPad A14…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
sauolasa · 1 year
Text
California: in arrivo (nel 2030) il primo treno alimentato interamente da energie rinnovabili
Il tanto atteso treno ad alta velocità della California sarà alimentato a energia solare, secondo quanto dichiarato dalla California High-Speed Rail Authority. Un progetto rivoluzionario, con il beneplacito di Biden e Obama. E due difetti non da poco: costi alle stelle e un ritardo di 10 anni...
0 notes
segaligno · 4 months
Text
Voglio una donna schiava. Ma non fraintendere il mio desiderio, poiché non è la tirannia che cerco, né la sottomissione brutale. No, è l’anima che brama la reciproca prigionia d’amore, un vincolo che sorge non dalla coercizione, ma dall’intreccio indissolubile di due cuori ardenti.
Desidero una donna il cui spirito sia libero come il vento, ma che scelga di legarsi a me con catene d’argento, forgiate dalla passione e dal rispetto. Una schiavitù volontaria, in cui ogni gesto, ogni sussurro, ogni sguardo sia un atto di devozione reciproca. Nel suo abbandono troverò la mia libertà, e nel mio dominio, il suo rifugio.
Immagino le nostre anime danzare su un filo invisibile, sospeso tra il cielo e l’abisso, in un equilibrio precario ma sublime. Lei, la mia musa, la mia dea, che accoglie con grazia la mia forza, e io, il suo protettore, che con tenerezza le sfiora l’anima.
Nel nostro giardino segreto, costruito con parole sussurrate e promesse incantate, il tempo stesso si ferma. Ogni momento si cristallizza in un eterno presente, in cui il mondo esterno svanisce e restiamo solo noi, prigionieri e sovrani di un regno di passione.
Desidero perdermi nei suoi occhi, specchi d’infinito, dove ogni lacrima è una perla di gioia e ogni sorriso un raggio di sole. Voglio che la sua voce sia il mio canto preferito, un’armonia che mi guida attraverso i labirinti del desiderio.
Non cerco la sottomissione del corpo, ma la comunione delle anime. Voglio che il nostro amore sia una fiamma perpetua, un fuoco che brucia senza consumare, alimentato dalla nostra reciproca dedizione. Che ogni notte sia un’incantata danza di ombre e luci, e ogni giorno una tela dipinta con i colori della nostra passione.
Voglio una donna schiava, sì, ma una schiava del cuore, libera nell’essere prigioniera dell’amore che condividiamo. Che le nostre catene siano fatte di sogni e desideri, e che insieme, in questa dolce schiavitù, possiamo trovare l’essenza stessa della libertà.
1K notes · View notes
crazy-so-na-sega · 2 months
Text
L'uomo castrato di ogni suo potere creatore e che non sa neanche più, in fondo al suo villaggio, inventare un ballo né una canzone. L'uomo alimentato con cultura preconfezionata, cultura standard, come si alimentano i buoi con il fieno. È questo l'uomo d'oggi.
-Il_Gran_Caid
35 notes · View notes
falcemartello · 6 months
Text
Tumblr media
(via: logorroicomentale)
-----
Dopo il voto di oggi espresso dal Parlamento europeo in materia di case green, abbiamo deciso di anticiparvi alcuni dei prossimi report a cui gli infaticabili esperti della BCE stanno già lavorando. Naturalmente per il nostro bene.
Eccoli qua:
- "La casa di proprietà fa ingrassare", un'accurata indagine sulla correlazione tra obesità e proprietà dell'abitazione nelle popolazioni dell'Europa occidentale;
- "Vivere al freddo allunga la vita", uno studio medico affascinante che, a partire dallo stato di conservazione dei tessuti della mummia del Similaun, mostra i danni del riscaldamento domestico (specie se alimentato da caldaie a gas);
- "Vendere la casa dei nonni rende felici", un articolo sviluppato da un'equipe di economisti e psicologi che mostra quanto convenga disfarsi delle case ereditate e andare a vivere in affitto per sentirsi davvero emancipati;
- "Le case vuote sono green", un'analisi rivoluzionaria che mette in luce quanto l'impatto ambientale delle case sia ascrivibile alla gente che le abita e che indica finalmente una via per un futuro pienamente ecosostenibile: l'estinzione.
Ludovico Vicino
68 notes · View notes
3nding · 4 months
Text
C'è, e c'è sempre stato, un culto dell'ignoranza. Il ceppo dell'anti-intellettualismo è stato un filo costante intessuto attraverso la vita politica e culturale, alimentato dalla falsa convinzione che la democrazia significhi che la mia ignoranza valga quanto la tua conoscenza. Isaac Asimov *tratto da un articolo di Isaac Asimov dal titolo "A Cult of Ignorance" (Il culto dell'ignoranza), pubblicato sulla rivista Newsweek in data 21 gennaio 1980, nella rubrica: Il mio turno.
35 notes · View notes
scogito · 4 months
Text
🎯
Non esiste un punto di arrivo. In questo Sistema siamo tutti apprendisti da correggere.
La superbia è uno dei punti di lavoro più difficili da smaltire. Ed è tipica dell'ego distorto o iper alimentato.
La conoscenza non aiuta la superbia. Da sottolineare più volte, perché sapere non significa evolvere.
Non abbiamo nessun controllo e nessun potere sulla Vita. Solo la personalità può insistere e convincersi dell'illusione di controllo, perché ha paura.
41 notes · View notes
lunamagicablu · 12 days
Text
Tumblr media
“⁣Non lasciate che la Giornata termini senza essere cresciuti un po', senza aver Sorriso molto, senza aver alimentato i propri sogni. Non fatevi vincere dallo scoraggiamento. Non permettete a nessuno di togliervi il diritto di Esprimervi, che è quasi un dovere. Non desistete dal Desiderio di rendere la vostra Vita Straordinaria.” Walt Whitman art on Pinterest *********************** “⁣Don't let the Day end without having grown a little, without having Smiled a lot, without having nourished your dreams. Don't let discouragement overcome you. Don't let anyone take away your right to Express yourself, which is almost a duty. Don't give up the Desire to make your Life Extraordinary.” Walt Whitman art on Pinterest 
16 notes · View notes
anima-complicata-80 · 8 months
Text
"L'amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve,è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti,s'è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti.. Che altro è esso?! Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana...." 🖤
(Romeo e Giulietta)
Buongiorno anime preziose ☕️...
Tumblr media
23 notes · View notes
telefonamitra20anni · 7 months
Text
Tumblr media
L'allenamento alla pazienza
Quando gli domandano, cosa ha dovuto imparare dal suo lavoro, risponde sornione: "la pazienza, in questo mestiere si aspetta sempre, è un mestiere fatto di attese il resto non è difficile". La sua propensione alla semplificazione non è una nota a margine. Nella pazienza c'è quel confine di resa che Marcello doveva allenarsi ad adoperare, quella saggezza sottile, che che ha alimentato con l'instancabile perseveranza di chi ha sempre osservato, intrapreso, voluto e sentito di essere nel posto giusto, nel giusto momento. La pazienza, era quel laconico confine da dover imparare a tracciare, quell' estensione del tempo in cui la tolleranza doveva respirare, il giusto peso del tempo da sopportare, lo spazio per l'accoglienza alla lucida lotta alla noia, per lui, che fermo e paziente proprio non ci sapeva stare e per questo Marcello, paradossalmente era il suo stesso contrapposto della sua ben più nota pigrizia. Paziente non lo era affatto, con il tempo lo è diventato, ci si è piegato, ha accolto questa virtù nel bene e nel male allenandosi alla pazienza, imparando il gusto di un'attesa voluta, subita, distillata, mutata in un tempo scandito, certamente più opportuno che non avrebbe mai saputo cedere alla noia, solo per il semplice diletto di farlo. Nella pazienza, c'è la ricerca dell'attesa, la resa alla solitudine, così detestabile per lui, tanto quanto un saggio confine fatuo. Nell'allenamento alla pazienza, c'è la forza motrice morale che gli permette di fare pace con quella solitudine, con quel confine.
20 notes · View notes
sauolasa · 2 years
Text
Il governo romeno ha assunto il primo consulente alimentato dall'intelligenza artificiale
Il sistema è stato sviluppato per analizzare rapidamente le opinioni dei romeni, sia via chat che sui social media. Il rischio che possa essere vittima dei bot preoccupa gli esperti
0 notes
abr · 4 months
Text
Travestite da questione ambientale, palestinese, sociale, pacifista, e chi più ne ha più ne metta, tutte le “battaglie” di una parte della società occidentale contro se stessa non sembrano altro che il rancoroso tentativo di prendersi la rivincita per la disfatta ideologica dell’89.
È la trappola dell’antifascismo eterno – il più delle volte eterodiretto e invariabilmente illiberale – che giustifica qualunque deriva, per surreale o grottesca che sia (come definire altrimenti, un esempio tra i tanti, il supporto di ampi settori del movimento femminista e Lgtbiqa all’islamocrazia omofoba e maschilista di Hamas?).
Un antifascismo che non si propone come obiettivo combattere il fascismo (...) ma piuttosto segnalare tutto ciò che a suo insindacabile giudizio identifica come tale, vale a dire praticamente qualunque cosa non si muova al ritmo imposto dal progressismo militante.
A partire da queste premesse è breve il passo che porta alla fascistizzazione dei punti di vista che non rispondono ai dettami del “totalitarismo angelico”, per dirla con Richard Millet, ovvero l’odio (verso) se stessi in nome di un terzomondismo di maniera (...), alimentato dalla retorica benevolente di una sinistra elitaria disposta a far saltare il banco pur di mantenere la propria egemonia (...).
La società, se non si può conquistare per assalto, dev’essere presa per sfinimento. (Mentre) si nutrono le frange estremiste delle università che servono a mantenere in costante tensione la società civile e a provocare una risposta “repressiva” (cioè “fascista”, facile no?).
Enzo Reale sempre ficcante e au point, via https://opinione.it/editoriali/2024/05/15/enzo-reale-linguaggio-antifascismo-comunismo-revisionismo-antiliberale/
13 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 7 months
Text
L’idea che il sionismo sia un colonialismo di insediamento non è nuova. Gli studiosi palestinesi che negli anni ’60 lavoravano a Beirut nel Centro di Ricerca dell’OLP avevano già capito che quello che stavano affrontando in Palestina non era un progetto coloniale classico. Non inquadravano Israele solo come una colonia britannica o americana, ma lo consideravano un fenomeno che esisteva in altre parti del mondo, definito come colonialismo di insediamento. È interessante che per 20-30 anni la nozione di sionismo come colonialismo di insediamento sia scomparsa dal discorso politico e accademico. È tornata quando gli studiosi di altre parti del mondo, in particolare Sudafrica, Australia e Nord America, hanno concordato che il sionismo è un fenomeno simile al movimento degli europei che hanno creato gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Sudafrica. Questa idea ci aiuta a comprendere molto meglio la natura del progetto sionista in Palestina dalla fine del XIX secolo ad oggi, e ci dà un’idea di cosa aspettarci in futuro.
Credo che questa particolare idea degli anni ’90, che collegava in modo così chiaro le azioni dei coloni europei, soprattutto in luoghi come il Nord America e l’Australia, con le azioni dei coloni che arrivarono in Palestina alla fine del XIX secolo, abbia chiarito bene le intenzioni dei coloni ebrei che colonizzarono la Palestina e la natura della resistenza locale palestinese a quella colonizzazione. I coloni seguirono la logica più importante adottata dai movimenti coloniali di insediamento, ossia che per creare una comunità coloniale di successo al di fuori dell’Europa è necessario eliminare gli indigeni del Paese in cui ci si è stabiliti. Ciò significa che la resistenza indigena a questa logica è stata una lotta contro l’eliminazione e non solo di liberazione. Questo è importante quando si pensa all’operazione di Hamas e di altre operazioni di resistenza palestinese fin dal 1948.
Gli stessi coloni, come nel caso di molti europei che arrivarono in Nord America, America Centrale o Australia, erano rifugiati e vittime di persecuzioni. Alcuni di loro erano meno sfortunati e cercavano semplicemente una vita e delle opportunità migliori. Ma la maggior parte di loro erano emarginati in Europa e cercavano di creare un’Europa in un altro luogo, una nuova Europa, invece dell’Europa che non li voleva. Nella maggior parte dei casi, hanno scelto un luogo in cui viveva già qualcun altro, i nativi. Quindi il nucleo più importante tra loro era quello dei leader e ideologi che fornivano giustificazioni religiose e culturali per la colonizzazione della terra di qualcun altro. A questo si può aggiungere la necessità di affidarsi a un Impero per iniziare la colonizzazione e mantenerla, anche se all’epoca i coloni si ribellarono all’Impero che li aveva aiutati e chiesero e ottennero l’indipendenza, che in molti casi ottennero e poi rinnovarono l’alleanza con l’Impero. Il rapporto anglo-sionista che si è trasformato in un’alleanza anglo-israeliana è un esempio.
L’idea che si possa eliminare con la forza il popolo della terra che si vuole, è probabilmente più comprensibile – non giustificata – sullo sfondo dei secoli XVI, XVII e XVIII, perché andava di pari passo con la piena approvazione dell’imperialismo e del colonialismo. Era alimentato dalla comune disumanizzazione degli altri popoli non occidentali e non europei. Se si disumanizzano le persone, è più facile eliminarle. L’aspetto unico del sionismo come movimento coloniale di insediamento è che è apparso sulla scena internazionale in un momento in cui le persone di tutto il mondo avevano iniziato a ripensare il diritto di eliminare gli indigeni, di eliminare i nativi e quindi possiamo capire lo sforzo e l’energia investiti dai sionisti e successivamente dallo Stato di Israele nel cercare di coprire il vero obiettivo di un movimento coloniale di insediamento come il sionismo, che era l’eliminazione dei nativi.
Ma oggi a Gaza stanno eliminando la popolazione nativa davanti ai nostri occhi, quindi come mai hanno quasi rinunciato a 75 anni di tentativi di nascondere le loro politiche di eliminazione? Per capirlo, dobbiamo apprezzare la trasformazione della natura del sionismo in Palestina nel corso degli anni. (segue nel link)
molto interessante
35 notes · View notes
succhinoallapesca · 9 days
Text
Continuo a non trovarmi con il concetto di aiuto di mia sorella. Per lei aiuto significa "concessione", a parole dice di voler venir incontro alle tue necessità ma col comportamento dimostra di essere irritata o non avere realmente tempo, va sempre così. E tu non puoi esprimere neanche un minimo dissenso perché "sto facendo cosa X per te!", ti risponde, con un tono che suggerisce non velatamente "mi sto sacrificando per te! E pensi di aver diritto di parola!" Io non riesco a trovarmi d'accordo, non ragiono così. Lei ha proprio espresso, più di una volta, che se una persona ti sta aiutando tu devi solo apprezzare il gesto, detto così magari sembra pure giusto, perché la riconoscenza è sacrosanta, ma l'altra faccia della medaglia di questo discorso è "la persona che aiuta ha diritto di comportarsi come vuole e dopodiché se non sei riconoscente a prescindere sei pure stronzo." Insomma con una dinamica verticale tra chi aiuta e chi viene aiutato, con una dinamica per cui il secondo è in debito col primo, più che un discorso di gratitudine. A livello generale ci sono casi in cui l'aiuto non si basa su una relazione orizzontale, okay, ad esempio nelle relazioni terapeutiche o in altri contesti. Ma nemmeno in questi casi viene alimentato questo debito o questa subordinazione (sì, suona come una parola forte).
Per me se aiuti qualcuno lo fai con lo scopo di risolvere una sua difficoltà e quindi prestando attenzione alle sue esigenze, senza mettere in disparte le tue, anzi donando il tempo e lo spazio che hai la possibilità di dedicargli, chiarendolo e senza dover transigere su questo -senza dover danneggiare la tua persona, insomma. Ma se dichiari che quel tempo e quello spazio li hai, allora li usi per l'altro: farlo sentire in difetto non è una forma d'aiuto. Il rispetto ci dev'essere da entrambe le parti, nessuno deve approfittarsi di nessuno. E se senti che stai concedendo qualcosa forse in realtà non ti interessa così tanto la sua situazione, forse t'interessa di più poter dire di essere la persona che ricopre quel ruolo.
O anche se a posteriori puntualmente lo fai pesare alla prima occasione (altra cosa che fa mia sorella), il messaggio che mi mandi è lo stesso.
Questa è la mia visione, casomai sbaglio, ma non riesco a vederla in un altro modo. Rispetto a lei in particolare è una delle cose del nostro rapporto che subito fa scattare la scintilla della rabbia, e ovviamente un modo di fare che non mi fa stare bene.
8 notes · View notes
mostro-rotto · 3 months
Text
Non ti amava, amava il modo in cui la amavi tu. Ha alimentato il suo ego. Ti ha usato fino a quando non aveva più bisogno di te
8 notes · View notes
be-appy-71 · 5 months
Text
"Vorrei portarti a cena, senza limousine, senza macchina e senza nemmeno quel famoso cavallo bianco.
Vorrei passare a prenderti in bicicletta, tu davanti che t'assapori l'aria e io che respiro quella che passa da te, quell'ossigeno di vita alimentato dal tuo sapore e dal tuo sorriso che accende definitivamente l'estate.
Tu appoggiata a me, ed io sopra le case attorno a noi che riecheggiano questo umore che colora la strada dietro di noi.
Vorrei portarti a cena, solo per stare con te, solo per saziarmi della tua presenza, solo per parlare di quello che inizialmente era un vuoto nel nulla ed ora è divenuto un noi, un soffio di rugiada che spegni i pensieri e accarezza un mondo che rotolava giù dalla scarpata e, rinasce in una valle desolata e oppressa, ma ora pure i girasoli sono rinati e seguono la tua luce.
Vorrei coprirti con un manto di stelle ed il buio attorno per poterle contare tutte, fermandoti al due per poi ricominciare, perché nasce lì il vero significato che hai dato al mio nome.
Vorrei una coperta e la bicicletta lasciata da parte, a puntare quelle stelle, una candela per far risplendere il tuo sorriso e contare le mie nuvole che stanno sbiadendo adesso, di quanto fiato ho sprecato e di quanto ne sto recuperando tutto in una volta.
Vorrei portarti a cena in questo ristorante particolare nato solo per noi, sfamandoci con quel dove sei stata sino adesso e con quel morire sulle tue labbra per iniziare a vivere."♠️🔥
Tumblr media
(Andrea Talignani)
9 notes · View notes