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#bellezza femminile Roma'900
fashionbooksmilano · 2 years
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Bellissime
modi di essere della bellezza femminile a Roma nella fotografia del’900
da un’idea di Vittoria Carli e Natalia Paganelli
Testi di Federico Fellini, Massimo Di Forti, Antonio Mancinelli, Natalia Paganelli
Idea Books, Milano 1989, 40 pagine, 20 foto b/n, brossura, in 8°, ISBN 978-8870170696
euro 15,00
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Mostra promossa dal Consorzio Moda Roma - Fiera di Roma Dal 4 al 23 aprile 1989
Questo libro presenta dei ritratti in bianco e nero di figure femminili che sono passate da Roma nel grande periodo degli studi di Cinecittà : da Lina Cavalieri a Ornella Muti, passando da Gina Lollobrigida, Ava Gardner, Anita Ekberg, Silvana Pampanini, o anche Anna Magnani, Isabella Rossellini, Allegra Caracciolo, Domitilla Ruspoli , tra le altre.
20/01/23
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tmnotizie · 5 years
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SAN BENEDETTO – Look e fashion, un talent per gli stilisti marchigiani della bellezza. Acconciatori, estetiste e make up artist marchigiani si sono sfidati a colpi di spazzola e trucco al “Crea Bellezza Talent Show 2019”, che sì è tenuto ad Ancona, alla scuola “Charme”.  Un evento ideato e realizzato da Cna, attraverso le proprie articolazioni di mestiere  Cna Acconciatori e Cna Estetica.
Un concorso aperto anche agli allievi di scuole e accademie di acconciatura ed estetica. In gara le squadre composte da un acconciatore e un’estetista o un make up artist, che si sono sfidate sul tema dell’edizione 2019, dedicato a rappresentare un’icona del cinema del ‘900. I vincitori della selezione regionale parteciperanno alla finale nazionale di Roma, che si terrà il 28 ottobre.
Al posto d’onore della classifica il team  SAB (Fashion Artist Beauty) di San Benedetto, con una icona del secolo scorso come Marilin Monroe a fare da riferimento. Terzo classificato un team al femminile, le Ragazze di Tiffany, sempre di San Benedetto, che hanno pettinato e truccato una stupenda modella, stile Katharine Hepburn.
“I concorrenti del talent – spiega Monia Capriotti, responsabile per Ascoli il settore Benessere e Sanità – hanno avuto la possibilità di esprimere la loro vena artistica, presentando i lavori più creativi in una competizione volta ad individuare gli stilisti della bellezza, che meglio si faranno interpreti delle tendenze attuali e di quelle future per una clientela sempre più attenta a look, moda  e aspetto esteriore.”
Quello degli istituti di bellezza e dei centri estetici, rileva il Centro studi della Cna regionale delle Marche, è un settore in crescita. Negli ultimi dieci anni nelle Marche sono passati da 893 a 1.267 con l’apertura di 374 nuove attività.
Invece i saloni di barbieri e parrucchieri sono diminuiti da 3.184 a 3.018, con un calo di 166 attività. Complessivamente le imprese di acocnciatura ed estetica, in attività nelle Marche, sono passate tra il 2009 e il 2019,  da 4.127 a 4.318, con un saldo di 191 imprese e la creazione di 600 posti di lavoro.
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sheis-annie · 6 years
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Al giorno d’oggi con un gesto siamo capaci di avere labbra a prova di seduzione e bacio ma il rossetto, accessorio utilizzato comunemente dalle donne, ha una storia antica e risale, infatti, ai Babilonesi che utilizzavano miscugli di pietre preziose.
Parlare di rossetti oggi per noi donne è facilissimo perché sono tutti super amati e in commercio ne esistono di tutte le texture, colori e per le amanti del glam anche con i più disparati packaging. A qualcuna, però, è mai venuto in mente da quando e dove questo must del make-up provenga?
Se vi siete incuriosite e appassionate al tema continuate a leggere.
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La prima traccia di rossetto (di colore rosso) con ogni probabilità risale a circa 5000 anni fa: questa testimonianza è stata confermata dal rinvenimento di un antico rossetto sotto forma di polvere (sesamo ed essenza di rosa) all’interno di un contenitore dorato nella città di Ur, probabilmente appartenente alla sacerdotessa sumera Shub-Ab.
Segue una delle sacerdotesse più famose, Cleopatra, che utilizzava un rossetto prodotto da una miscela tra scarabei carmini e formiche.
Il rossetto, come accessorio di femminilità, si tramandò anche nella Roma Imperiale: chiamato purpurissum, il rossetto, è stato ottenuto dal solfuro di mercurio tossico per l’uomo. Il purpurissum, inoltre, si crede fosse utilizzato nelle statue degli Dei durante riti e celebrazioni religiose.
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Se fino a questo punto abbiamo visto il rossetto come un dettaglio utilizzato per esaltare la bellezza al femminile, per tutto il Medioevo, fino al ‘500, è invece bandito dai proibizionisti ecclesiastici perché simbolo di lussuria e dissoluzione (soprattutto il rosso).
Nel 1770 il Parlamento britannico proibisce l’uso del rossetto perché simbolo di stregoneria e solo poi con la presa al trono della Regina Elisabetta I il rossetto conoscerà finalmente la gloria tanto attesa e verrà quindi utilizzato per perfezionare la forma della bocca esaltandone la bellezza. Questo periodo di belle epoque durerà poco a causa del ritorno, nel”800, a un rigore politico per il quale si prediligono temperanza e semplicità del costume femminile.
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A questo punto bisognerà attendere il primo decennio del ‘900 per avere la diffusione del rossetto a stick ad opera di Roger&Gallet. Successivamente a questa data, il primo portarossetto nasce con Maurice Levy ma è la lotta ai diritti femminili di Elizabeth Arden che portò un reale rinnovamento nella memoria collettiva. Esempio di questo mutamento positivo è la celebre marcia delle suffragette sulla Fifth Avenue, compresa la Arden, con un rossetto rosso sulle labbra regalato proprio da lei e che divenne il simbolo dei diritti della donna. La donna con il rossetto acquisisce potere e femminilità, è elegante, seducente senza non dover essere per forza debole.
Da qui e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale il rossetto entrò a tutti gli effetti nella realtà delle donne e così s’inserì anche nello star system: modelle, attrici e donne dello spettacolo non riuscivano più a farne a meno e con l’avvento dei colori nell’industria cinematografica, nel 1935 con Becky Sharp, il make up acquista finalmente valore e diviene arma di seduzione e potere per moltissime donne.
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Grazie al successo del rossetto molte case cosmetiche cercano di produrre rossetti sempre più piccoli e portatili ma che soprattutto fossero iconici. Da qui l’ascesa del settore è ormai prevedibile: Christian Dior, Chanel, Mac Cosmetics, Shiseido, etc…, sono solo alcune delle case che hanno sdoganato il concetto che ognuna può portare un rossetto e sentirsi bene con sé stessa nella vita quotidiana.
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Grazie ragazze questa è la curiosità di oggi. Fatemi sapere se vi interessano questi temi o se preferite leggere altre idee. Vi ricordo intanto che se vi è piaciuto il post potete condividerlo sui vostri profili social tramite gli appositi buttons presenti in fondo nella pagina e/o lasciarmi un <3.
Vi ringrazio per la lettura e ci vediamo presto con il prossimo articolo.
See you soon! 😉
Breve storia della nascita del rossetto Al giorno d'oggi con un gesto siamo capaci di avere labbra a prova di seduzione e bacio ma il rossetto, accessorio utilizzato comunemente dalle donne, ha una storia antica e risale, infatti, ai Babilonesi che utilizzavano miscugli di pietre preziose.
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Vincitori 2018 - Alessia De Montis - LAYERS-Fabbri
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Fotografia Giclée su carta baritata Giclée photograph on Baryta paper cm 86 x 123 2018
De Montis spazia dal linguaggio fotografico a quello audiovisivo e installativo. Sviluppa progetti multimediali tramite l’utilizzo di foto, video e installazioni. L’opera che presenta, LAYERS-Fabbri, è il primo di una serie che l’autrice sta portando avanti. È partita da una lunga riflessione sulla natura della fotografia digitale, rappresentazione numerica di un’immagine bidimensionale. Alessia ne interroga la massima risoluzione e compressione ed evoca, nel perfetto mondo digitale, l’imperfezione della superficie analogica, portando allo scoperto i diversi strati. Convinta che non tutto combaci perfettamente e che proprio nei diversi strati dell’immagine si annidi la vita. Nascosta nell’ombra alberga una sottile emozione. L’autrice ha voluto realizzare un’immagine distante dall’apparenza spettacolare, opta quindi per la sottile evocazione poetica dei ricordi. Sulla decorazione iconica del vaso Fabbri applica lettere di carta ritagliate. La scritta “Ricorda me da piccola” assume diversi significati: è un intervento manuale che allude al lavoro femminile ed è un’immagine metonimica. La decorazione, un’icona dal forte impatto estetico, simboleggia il prodotto. La scritta è uno spazio aperto, un messaggio nascosto, offerto allo spettatore indotto a interrogare l’emozione del proprio ricordo.
Nasce nel 1976 a Livorno. Vive e lavora a Bologna. Mostre personali  2014 “To be apple, not to be apple”, a cura di / edited by E. Abbiatici, (galleria +) oltredimore, Bologna 2012 “Odissea Contemporanea”, a cura di / edited by D. Alonso, Galeria Rita Castellote, Madrid 2011 “ConcertAzione 4”, a cura di / edited by O. Spatola, Museo internazionale e biblioteca della musica, Bologna 2010 “ConcertAzione 3”, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Milano “ConcertAzione 2”, a cura di / edited by N.D. Angerame, ex chiesa Anglicana, Alassio “ConcertAzione”, a cura di / edited by O. Spatola, Contemporary Concept, Bologna 2007 Premio Internazionale di Pittura Scultura e Arte Elettronica “Guglielmo Marconi”, Bologna 2005 “Sirene”, Teatro Container Viabizzuno, Milano “Odissea Contemporanea”, a cura di / edited by D. Del Moro, Chiostro dell’Umanitaria, Milano “La Fotografia dentro”, a cura di / edited by D. Curti e A. Locatelli, Fabbrica Eos, Milano 2004 “Corpore”, a cura di / edited by D. Del Moro e F. Gallo, Galleria Paolo Nanni, Bologna. 
Mostre collettive / Group Exhibitions 2014 “Figura Aqua. La forma dell’Acqua”, a cura di / edited by P. Diecidue, A. Locatelli e M.R. Pividori, Spazio Ex Fornace, Milano 2013 “Ab Origine”, Z2O Galleria Sara Zanin, Roma “L’Arte del tempo di mezzo”, a cura di / edited by D. Del Moro, Galleria civica d’arte contemporanea Montevergini, Siracusa “Arte in terapia”, a cura di / edited by A. D’Attanasio e N. Miele, ex chiesa di Sant’Agata, Spoleto 2012 “#piccoledonneCRESCONO”, a cura di / edited by S. Raffaghello, Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea, Alessandria “Natura Anfibia. Incontro tra Arte Magia e Scienza”, a cura di / edited by C. Composti e M. Rizzardini, mc2gallery, Milano “Thirteen light movies... di luce propria”, a cura di / edited by A. Trabucco, Nur Gallery di arsprima, Milano “EAT, emerging artists trans-mediterranean”, a cura di / edited by M. Meneguzzo e M. Corgnati, Palazzo Lombardia, Milano “Dalla parte delle donne. Tra azione e partecipazione”, a cura di / edited by F. Bianconi e C. Canali, Galleria Parmeggiani, Reggio Emilia “Cherchez la femme”, Costantini Art Gallery, Milano 2011 “Il Soggetto Sconosciuto”, a cura di / edited by E. Beluffi e M. Aion Mangani, BT’F Art Gallery, Bologna “La Casa di Ulisse”, a cura di / edited by C. Calicelli e Figure Blu, Fabbrica del Vapore, Milano “(Un)dressed - La donna e il nudo nella fotografia d’autore dal ‘900 a oggi”, Palazzo Borromeo, Milano “AAM - Arte Accessibile Milano”, a cura di / edited by C. Canali, Spazio Eventiquattro - Gruppo 24 Ore, Milano “In corpo. Dalla performance al video”, a cura di / edited by E. Beluffi, BT’F Art Gallery, Bologna 2010 “Frames Italian Style in contemporary video art”, a cura di / edited by N.D. Angerame, Silpakorn University, Bangkok “Il filo del pensiero. L’arte sotto il segno della bellezza”, a cura di / edited by D. Del Moro, Palazzo del Governo, Siracusa “Still aLive”, a cura di / edited by U. Pastorini e G. Maraniello, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano “Alla gloria Militar”, Aircraft Gallery, Bratislava “Bad Girls: good girls go to heaven, bad girls go everywhere”, a cura di / edited by V. Conti, VisionQuesT gallery, Genova 2009 “Colleziona”, Forma - Centro Internazionale di Fotografia, Milano “Box Shock - Mind Cube”, a cura di / edited by R. Facchinetti, Watt 13 Hotel, Milano “Interessi personali”, a cura di / edited by G. Marziani, Romberg Arte Contemporanea, Roma 2008 Biennale di Alessandria Videofotografia contemporanea, Alessandria 2007 “Acqua”, a cura di / edited by P. Donini e D. Del Moro, Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano “Viva 3”, a cura di / edited by M. Mojana, Arena Civica, Milano “Curve Pericolose”, a cura di / edited by M. Sciaccaluga, Casa del Pane, Milano 2006 “Oltre Lilith. Il femminino sacro”, a cura di / edited by R. Gozzini, Scuderie Aldobrandini, Frascati “Ars in fabula”, a cura di / edited by M. Sciaccaluga, Palazzo Pretorio, Certaldo 2005 “13X17: 1000 artisti per un’indagine eccentrica sull’arte in Italia”, a cura di / edited by P. Daverio e J. Blanchaert, chiesa di San Gallo, Venezia; Galleria Zaion - Lanificio Pria, Biella; Showroom Gruppo Franco Ziche, Milano 2004 “Dinamiche del volto”, a cura di / edited by P. Donini e D. Del Moro, Gallerie di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano
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