The McDonald's in Frattocchie, Italy is built on an archaeological site and features three 2,000 yr. old skeletons in a glass-paneled floor.
When construction began, an ancient Roman road was found with 3 skeletons preserved alongside it.
It's mandated by law that any ruins of historical value have to be preserved and made available to the public, so McDonald’s put the road and skeletons under glass in the floor.
McDonald’s also devotes funds to preserving and protecting the road site.
People joke that the skeletons are waiting for the ice cream machine to be fixed.
https://www.mashed.com/1123456/an-italian-mcdonalds-has-2000-year-old-skeletons-on-display/
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Droga, cartucce, bossoli: arrestata un'intera famiglia
Grazie ad una accurata attività d’indagine la Polizia di Stato ha arrestato una intera famiglia gravemente indiziata si detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. Trovati e sequestrati 5.126 grammi di hashish e 1.483 grammi di marijuana oltre che 2 scatole contenenti in totale 9 cartucce artigianali, 5 cartucce a salve ed un bossolo
di Redazione Cronaca
Nel corso dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti della Polizia di Stato del Comm.to Romanina sono riusciti ad individuare un’attività di spaccio di stupefacenti da parte di una famiglia abitante a Marino. Nello specifico è stato individuato un uomo che, nella zona di Frattocchie, aveva dato luogo ad…
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domenico de masi, il sociologo riferimento dei grillini: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”
domenico de masi, il sociologo riferimento dei grillini: “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”
https://traccesent.com/2022/05/22/non-ragioniam-di-lor-ma-guarda-e-passa-dante-alighieri-inferno-canto-iii-verso-51/
https://www.editorialedomani.it/politica/italia/de-masi-intervista-sociologo-m5s-izmvmbcj
Giura di non essere grillino ma è a lui che Conte si è rivolto per mettere in piedi una Frattocchie dei Cinque Stelle.
A loro impartisce lezioni come montagne russe (non putiniane), dal…
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Salve, vorrei chiederle due cose se non fosse un disturbo. 1 perché per il coronavirus vengono disinfettate le strade? Viaggia nell’aria? 2 perché gira un audio secondo cui un medico consiglia di lasciare fuori le scarpe perché possono contagiare? È possibile questa cosa?
Su facebook esistono i vari gruppi “Sei di Frattocchie se...” o “Sei di Bugliano se...”. Ecco, stamattina sul gruppo del mio paesello si parlava proprio di questa cosa. Rimango perplesso, sinceramente, da questa iniziativa: i disinfettanti usati - che io sappia - non sono efficaci contro i virus e spruzzare una tonnellata di alcol puro per le strade (perché l’alcol funzionerebbe) non sembra comunque una buona idea. Il virus non si trasmette via aria ma tramite le goccioline di Flugge, in pratica puoi lasciare la finestra aperta senza problemi finché qualcuno non ci tossisce dentro.
Perché la gente si annoia. Probabilmente il prossimo audio avvertirà i cittadini che stanno passando per ritirare le banconote porta a porta, perché possibili vettori del virus.
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9 gen 2021 11:56
COME VIVERE, E BENE, SENZA I COMUNISTI – ANTONELLO PIROSO SCODELLA DIECI BUONI MOTIVI PER NON PARTECIPARE ALLA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DEL PCI - "L'AUTOSTORYTELLING SI NUTRE DI MITI FASULLI, COME L'ESCLUSIVA SULLA GUERRA DI LIBERAZIONE E LA PRESUNTA "SUPERIORITÀ ETICA". I MIGLIORI? A CANCELLARE LE TRACCE DEI PROPRI ERRORI, DI SICURO. CONNIVENZA CON LO STALINISMO? MA QUANDO MAI. DA ZINGA A BETTINI, DA BERSANI A D’ALEMA, L' ILLUSIONE È TRAPASSATA. I FINTI ILLUSI SONO ANCORA TRA NOI…" - IL DAGO-PAMPHLET
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Antonello Piroso per la Verità
Guida ragionata per (non) partecipare alle celebrazioni dei 100 anni dalla nascita del Pci, Partito comunista italiano.
1 Il Pci è stato un partito costituente della prima repubblica (pur essendo nato nel 1921, prima della marcia fascista su Roma) e si estingue con essa: a 70 anni, nel 1991, travolto dallo tsunami provocato dal crollo del muro di Berlino nel 1989, mentre il sistema sarà investito dal ciclone Tangentopoli nel 1992.
2 Il Pci è stato l' eterno secondo dello schieramento politico, dietro la Dc. Non è mai andato al governo: al massimo lo ha sostenuto dall' esterno, due volte, con gli esecutivi di solidarietà nazionale di Giulio Andreotti, prima e dopo il sequestro di Aldo Moro nel 1978.
Unico sorpasso: alle europee del 1984 - 11.714.000 voti e il 33.33% contro gli 11.583.000 e il 32.96 della Dc - complice anche la suggestione collettiva innescata dai «funerali di popolo» (due milioni di persone) per la morte improvvisa del segretario Enrico Berlinguer in campagna elettorale.
3 Il Pci ha impiegato 63 anni (e quattro leader: Antonio Gramsci, Palmiro Togliatti, Luigi Longo, Berlinguer) per diventare, anche se solo per una volta, il primo partito italiano, ma gliene basteranno solo 7 (e due segretari: Alessandro Natta e Achille Occhetto) per scomparire. Come se la lunga marcia l' avesse sfiancato, un colosso dai piedi d' argilla. Ma allora su cosa si è fondata per decenni la pretesa solidità monolitica del Bottegone?
4 L' auto storytelling del Pci si nutre di alcuni miti. A cominciare da quello della «guerra di Liberazione», come se la cacciata dei nazifascisti non sia stata anche merito degli alleati angloamericani, ma esclusivamente dei partigiani, e manco di tutti: solo di quelli «rossi» della Brigata Garibaldi (tra questi, mio nonno). C' è voluto il presidente Carlo Azeglio Ciampi per dare dignità al sacrificio dei militari italiani a Cefalonia dopo l' 8 settembre 1943: rifiutarono di consegnare le armi ai tedeschi, caddero in almeno 6.500.
5 Nessuno nega che molti militanti del Pci abbiano pagato con la vita il loro impegno, e non soltanto durante la Resistenza: si pensi ai dirigenti assassinati dalla mafia come Pio La Torre o, negli anni del terrorismo, a Guido Rossa, sindacalista comunista, pronto a denunciare i fiancheggiatori delle Brigate rosse all' Italsider di Genova. A risultare intollerabile è la pretesa -"egemonica», per usare un concetto gramsciano - del monopolio sulle battaglie contro la criminalità organizzata e negli anni di piombo. Anche perché bisognerebbe non dimenticare quanto scritto da Rossana Rossanda sul Manifesto durante il sequestro Moro: «A leggere i comunicati delle Br si ha l' impressione di sfogliare un album di famiglia» .
6 Altro mantra fondativo: la «diversità», da cui discende come corollario la «superiorità etica» di dirigenti e militanti. Diversi perché migliori, Togliatti «il Migliore» per antonomasia. A cancellare le tracce dei propri errori, di sicuro. Connivenza con lo stalinismo? Ma quando mai. Il silenzio sulla repressione in Ungheria nel 1956 e in Cecoslovacchia nel 1968? Passiamo oltre. Si arrivò solo alla contorta ammissione berlingueriana, peraltro solo nel 1981: «La capacità di rinnovamento delle società dell' Est ha esaurito la sua spinta propulsiva», come se non stesse parlando del golpe comunista del generale Wojciech Jaruzelski in Polonia, ma del lancio di un vettore spaziale. Il tutto nel rispetto del totem del «centralismo democratico»: il partito dettava la linea, e amen. A chi non era d' accordo, veniva indicata la porta, come successe con i dissidenti del Manifesto, in testa proprio Rossanda, radiati per «frazionismo» nel 1969, colpevoli tra l' altro di aver criticato la linea tiepida sui morti di Praga.
7 E la retorica sulle «mani pulite», l' onestà, il «buon governo» nelle regioni rosse? In realtà, una perfetta macchina organizzativa, anche del consenso, che si basava sulla logica di appartenenza. Per farsene un' idea, basterebbe la lettura di Falce e carrello, scritto dal fondatore di Esselunga Bernardo Caprotti, sugli ostacoli incontrati nel fare impresa causa opposizione del sistema delle cooperative rosse, accusate tra l' altro di veicolare i finanziamenti occulti in arrivo dall' Est. E anche sorvolando sul coinvolgimento del dirigente Primo Greganti nella Tangentopoli con epicentro a Milano, che dire della valigetta con un miliardo di lire di Raul Gardini entrata nella sede del partito a Roma, «e arrivata ai piani alti» (così Antonio Di Pietro)? E della sentenza di condanna per fatti antecedenti, 1987, ovvero le tangenti prese dal Pci sugli appalti per i lavori della metropolitana milanese?
8 Cosa aggiungere sul «consociativismo», la partecipazione del Pci alla spartizione di posti, leggi lottizzazione, negli enti pubblici tipo la Rai?
E della longa manus sul più grande dei sindacati, la Cgil? E dell' influenza diretta sull' intelligencija nostrana? Pescando a caso nel nutrito elenco: Giulio Einaudi, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Luchino Visconti, Ettore Scola, Renato Guttuso...
9 Sbriciolatisi il muro di Berlino e l' Urss, sepolta dalle macerie la prima repubblica, dal momento che si capì Come vivere - e bene - senza i comunisti, pamphlet provocatorio di Roberto D' Agostino, il Pci si dissolse. Per mimetizzazione. Trasformandosi prima in Pds, segretari: Occhetto e poi Massimo D' Alema.
Poi in Ds, segretari: D' Alema e poi Walter Veltroni, già capo dell' ufficio propaganda del Pci, che nel 2011 negherà in una lettera a La Repubblica di essere mai stato «ideologicamente» comunista. A seguire Piero Fassino, un altro comunista della vecchia scuola (capace di scrivere nella sua autobiografia del 2003 Per passione:
«Sono nato nel tempo dell' uva matura, il 7 ottobre 1949, lo stesso giorno, mese e anno in cui nasceva la Repubblica democratica tedesca», mica cotica, che è il modo con cui i romani esprimono il loro «hai detto niente!"), che accompagnerà i Ds alla fusione con la Margherita di Francesco Rutelli nel Pd, primo segretario, ça va sans dire: l' ex-non comunista Veltroni.: Il Pd, erede del Pci, negli ultimi 10 anni è riuscito a governare per 8 (insieme a chi ha compiuto scissioni alla sua sinistra): dall' appoggio all' esecutivo di Mario Monti, alla presenza in quelli di Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte, con la sola eccezione del precedente di Giuseppi.
Ma, al solito, chiamandosi fuori da ogni responsabilità: la politica è in crisi? Prevale il populismo? E che colpa abbiamo noi?, sembrano gorgheggiare molti suoi esponenti, come la band dei Rokes.
In prima fila, gli ex comunisti: Zingaretti, che - come il fido Goffredo Bettini - proviene dalla Fgci, l' organizzazione giovanile del Pci (che formava i suoi quadri anche alla scuola delle Frattocchie, frazione alle porte di Roma). D' Alema, che ancora sale in cattedra: «Non si manda via l' uomo più popolare del Paese (Giuseppe Conte) per volere del più impopolare (Renzi)», frase che pronunciata da chi fa parte di un partito - Leu, Liberi e uguali - sotto il 3% nei sondaggi proprio come la renziana Italia viva, suona vagamente spiazzante. Pier Luigi Bersani, che secondo i maligni sarebbe il suggeritore di più di una mossa del ministro della Salute Roberto Speranza, in passato ai vertici della Sinistra giovanile dei citati Ds.
MoraleIl passato di un' illusione, è stata la sentenza sul comunismo dello storico francese François Furet nel 1995. L' illusione è trapassata. I finti illusi sono ancora tra noi.
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