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#liliana Segre
scogito · 20 days
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Dejavu.
Non si invochi questo per raccontare quello. Non si paragoni uno schifo per descriverne un altro.
D'altra parte le macchine non ragionano.
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forgotten-daydreamer · 4 months
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93 year-old holocaust survivor, activist and Senator for life, Liliana Segre, declared that accusing Israel of genocide is an insult - specifically, she used the word "bestemmia", the Italian term to indicate profanities said against God.
My expectations were low, but holy fuck...
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klimt7 · 7 months
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La lucidità non ha età
Grazie Liliana!
Dal Corriere della Sera, di oggi 21/02/2024.
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Gentile Senatrice,
la notizia della morte di Aleksei Navalny mi ha sconvolto. Non solo per la fine terribile ma perché mi pare testimoni l’inerzia con cui la comunità internazionale ha assistito alla sua lenta uccisione da parte del regime di Putin. Resta un senso di impotenza.
Risposta di Liliana Segre :
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Il dissidente russo questo lo ha dimostrato in ogni decisione. Non ultima quella di tornare in Russia, nel 2021, consapevole del fatto che lo aspettava una detenzione lunga, ingiusta e spietata. Nel 2021, Navalny aveva la possibilità di restare in Germania, dove gli era stata salvata la vita dopo l’avvelenamento da Novichok di cui era stato vittima (come altri oppositori di Putin) e che lo aveva costretto a un mese di coma. Non lo ha fatto, non riuscendo a concepire l’idea di poter essere libero solo lontano dal suo Paese e lasciando che i russi continuassero a veder erodere le proprie libertà. Perché la libertà o è per tutti, o non è. Ed è proprio questa idea la più dirompente forma di dissidenza a un autocrate come Putin. Un’idea che pare anacronistica in un tempo e in un mondo dominato da convenienze personali. Navalny avrebbe potuto, come altri dissidenti, continuare la sua battaglia anti Putin da fuori, protetto da distanza e leggi. Invece, come ha scelto di fare l’attivista iraniana Nobel per la Pace 2023 Narges Mohammadi, ha messo in salvo in Occidente la propria famiglia ed è tornato lì dove la sua battaglia avrebbe avuto più senso e valore. E quel che è accaduto alla sua morte gli ha dato ragione: migliaia di russi, da Mosca a San Pietroburgo, sfidando la polizia, hanno reso omaggio a Navalny. A Mosca, in piazza della Lubjanka, davanti alla Pietra Soloveckij, che celebra le vittime della repressione politica. Una prova che la lotta per la libertà è vittoriosa anche quando il suo esito è il più nefasto. Mi hanno colpita infine le ultime immagini che abbiamo di Navalny, in cui si rivolge ironicamente al suo giudice-carnefice il giorno prima di morire. 
Mi hanno ricordato la definizione che dell’ironia diede lo scrittore lituano Romain Gary:
«È una dichiarazione di dignità. È l’affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita».
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a-differentmind · 2 years
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Quindi fatemi capire: l'italia è quello strano paese in cui una sopravvissuta ai campi di concentramento è costretta ad eleggere un presidente del senato fascista che fino a qualche mese fa inneggiava a Mussolini?
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tuttocollage · 8 months
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"𝙻𝚊 𝙼𝚎𝚖𝚘𝚛𝚒𝚊 𝚎̀ 𝚕'𝚞𝚗𝚒𝚌𝚘 𝚟𝚊𝚌𝚌𝚒𝚗𝚘 𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚕'𝚒𝚗𝚍𝚒𝚏𝚏𝚎𝚛𝚎𝚗𝚣𝚊".
(Liliana Segre)
La stella di David (ebraico : מָגֵן דָּוִד, romanizzato: Magen David , lett .  "Scudo di David") è un simbolo generalmente riconosciuto sia dell'identità ebraica che del giudaismo. La sua forma è quella di un esagramma: il composto di due triangoli equilateri.
Derivato dal sigillo di Salomone, utilizzato per scopi decorativi e mistici da musulmani ed ebrei cabalistici, la sua adozione come simbolo distintivo del popolo ebraico e della sua religione risale alla Praga del XVII secolo. Nel XIX secolo, il simbolo iniziò ad essere ampiamente utilizzato tra le comunità ebraiche dell'Europa orientale, arrivando infine ad essere utilizzato per rappresentare l'identità ebraica o le credenze religiose. Divenne rappresentativo del sionismo dopo essere stato scelto come simbolo centrale per una bandiera nazionale ebraica al Primo Congresso Sionista nel 1897.
Entro la fine della prima guerra mondiale , era diventato un simbolo accettato a livello internazionale per il popolo ebraico, utilizzato sulle lapidi dei soldati ebrei caduti.
Oggi la stella è usata come simbolo centrale sulla bandiera nazionale dello Stato di Israele.
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pietroalviti · 2 years
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Giornata della Memoria, al Liceo di Ceccano incontro con il giudice Gherardo Colombo
Le classi del Liceo di Ceccano celebreranno la Giornata della Memoria, 27 gennaio, incontrando il giudice Gherardo Colombo che interverrà al dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre di Tor Vergata dalle ore 9:30 alle ore 11:30. Il giudice Colombo parlerà de La sola colpa di essere nati  il libro scritto insieme alla senatrice Liliana Segre, scampata ad Auschwitz, dove…
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rosaleona · 2 years
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Liliana Segre: “Per la prima volta denuncerò un no vax. Sono stata tanto tempo in silenzio, ma adesso farò causa a chi mi ha insultato”
Liliana Segre: “Per la prima volta denuncerò un no vax. Sono stata tanto tempo in silenzio, ma adesso farò causa a chi mi ha insultato” https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/09/liliana-segre-per-la-prima-volta-denuncero-un-no-vax-sono-stata-tanto-tempo-in-silenzio-ma-adesso-faro-causa-a-chi-mi-ha-insultato/6867930/
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ROMA. LILIANA SEGRE: UN FARO CHE ILLUMINA IL BUIO DELLA POLITICA DIVISA TRA NOSTALGICI E PUTTANE PRONTE A VENDERSI AL MIGLIOR OFFERENTE.
ROMA. LILIANA SEGRE: UN FARO CHE ILLUMINA IL BUIO DELLA POLITICA DIVISA TRA NOSTALGICI E PUTTANE PRONTE A VENDERSI AL MIGLIOR OFFERENTE.
Roma, 13 ottobre 2022. ANSA/ALESSANDRO DI MEO Le foto sono riprese dai vari profili facebook Servizio Giuseppe Amato/Quotidiano on line Il primo giorno della XIX legislatura della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza, dal martirio di 100.000 italiani che hanno combattuto contro il nazifascismo, ha fatto un salto indietro di 100 anni per tornare all’affermazione del fascismo benedetto…
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theonpilled · 4 months
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swallowtail-ageha · 4 months
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Diocane possiamo non rendere l'antisemita violento gabriele rubini un'icona della resistenza palestinese per favore gruppo di decerebrati di twitter
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abr · 4 months
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Adoro la faccia che fanno gli Elevati tipo Liliana Segre quando scoprono che i woke sinistri, quelli che prima la trattavano da oracolo vivente, ora la sputacchiano solo perché ha osato alzare il ditino riguardo l'unico tema su cui sarebbe più che lecito ascoltarla, avendone esperienza diretta: L'OLOCAUSTO, COSA SIA DAVVERO UN GENOCIDIO.
Avrà capito che prima la stavano solo usando, come usuale per i sinistri, anche e soprattutto tra loro? Mah ...
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occhietti · 8 months
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Ad Auschwitz superai la selezione per tre volte. Quando ci chiamavano sapevamo che era per decidere se eravamo ancora utili e potevamo andare avanti, o se eravamo vecchi pezzi irrecuperabili. Da buttare. Era un momento terribile.
Bastava un cenno ed eri salvo, un altro ti condannava. Dovevamo metterci in fila, nude, passare davanti a due SS e a un medico nazista. Ci aprivano la bocca, ci esaminavano in ogni angolo del corpo per vedere se potevamo ancora lavorare. Chi era troppo stanca o troppo magra, o ferita, veniva eliminata.
Bastavano pochi secondi agli aguzzini per capire se era meglio farci morire o farci vivere. Io vedevo le altre, orrendi scheletri impauriti, e sapevo di essere come loro. Gli ufficiali e i medici erano sempre eleganti, impeccabili e tirati a lucido, in pace con la loro coscienza.
Era sufficiente un cenno del capo degli aguzzini, che voleva dire “avanti”, ed eri salva. Io pensavo solo a questo quando ero lì, a quel cenno. Ero felice quando arrivava, perché avevo tredici anni, poi quattordici. Volevo vivere.
Ricordo la prima selezione. Dopo avermi analizzata il medico notò una cicatrice. «Forse mi manderà a morte per questa…» pensai e mi venne il panico. Lui mi chiese di dove fossi e io con un filo di voce ma, cercando di restare calma, risposi che ero italiana.
Trattenevo il respiro. Dopo aver riso, insieme agli altri, del medico italiano che mi aveva fatto quella orrenda cicatrice, il dottore nazista mi fece cenno di andare avanti. Significava che avevo passato la selezione! Ero viva, viva, viva! Ero così felice di poter tornare nel campo che tutto mi sembrava più facile.
Poi vidi Janine. Era una ragazza francese, erano mesi che lavoravamo una accanto all’altra nella fabbrica di munizioni. Janine era addetta alla macchina che tagliava l’acciaio. Qualche giorno prima quella maledetta macchina le aveva tranciato le prime falangi di due dita. Lei andò davanti agli aguzzini, nuda, cercando di nascondere la sua mutilazione. Ma quelli le videro subito le dita ferite e presero il suo numero tatuato sul corpo nudo. Voleva dire che la mandavano a morire.
Janine non sarebbe tornata nel campo. Janine non era un’estranea per me, la vedevo tutti i giorni, avevamo scambiato qualche frase, ci sorridevamo per salutarci. Eppure non le dissi niente. Non mi voltai quando la portarono via. Non le dissi addio. Avevo paura di uscire dall’invisibilità nella quale mi nascondevo, feci finta di niente e ricominciai a mettere una gamba dietro l’altra e camminare, pur di vivere.
Racconto sempre la storia di Janine. È un rimorso che mi porto dentro. Il rimorso di non aver avuto il coraggio di dirle addio. Di farle sentire, in quel momento che Janine stava andando a morire, che la sua vita era importante per me. Che noi non eravamo come gli aguzzini ma ci sentivamo, ancora e nonostante tutto, capaci di amare. Invece non lo feci.
Il rimorso non mi diede pace per tanto, tanto tempo. Sapevo che nel momento in cui non avevo avuto il coraggio di dire addio a Janine, avevano vinto loro, i nostri aguzzini, perché ci avevano privati della nostra umanità e della pietà verso un altro essere umano. Era questa la loro vittoria, era questo il loro obiettivo: annientare la nostra umanità...
- Liliana Segre - Fino a quando la mia stella brillerà
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missviolet1847 · 4 months
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... "Il legislatore che si fa costituente è chiamato a cimentarsi in un’impresa ardua: elevarsi, librarsi al di sopra di tutto ciò che – per usare le parole del Leopardi – “dall’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Sollevarsi dunque idealmente tanto in alto da perdere di vista l’equilibrio politico dell’oggi, le convenienze, le discipline di partito, tutto ciò che sta nella realtà contingente, per tentare di scrutare quell’ “Infinito” nel quale devono collocarsi le Costituzioni. Solo da quest’altezza si potrà vedere come meglio garantire una convivenza libera e sicura ai cittadini di domani, anche in scenari ignoti e imprevedibili."...
Estratto dal discorso di Liliana Segre a Palazzo Madama durante la discussione sul ddl costituzionale che introduce la riforma del premierato.
Mi ha emozionato questo passaggio leopardiano perché delinea un modello idealmente perfetto di Stato.
Sorge però innegabile la domanda : una concezione della politica di questo tipo è pura e semplice utopia?
Purtroppo sì perché siamo scesi così in basso che non riusciamo più a pensare al bene comune e di " sapienti" al governo non c' è ombra.
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#Liliana Segre
#premierato
#costituzione
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smokingago · 2 years
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"Siate farfalle che volano sopra i fili spinati."
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Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora.
Liliana Segre
Illustrazione Mauro Biani
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