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#lingua friulana
djtubet · 6 months
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North East Ska Jazz Orchestra feat Dj Tubet - Piazza della Libertà
Il 15 Marzo è uscito il nuovo album della North East Ska Jazz Orchestra intitolato Sulla Rotta dei Venti in occasione i suoi dieci anni di storia.
L' album contiene 10 canzoni originali costruite attorno ad una ritmica di forte matrice giamaicana, con melodie contaminate da musiche tradizionali, talvolta etniche, ed elementi pop.
Sono onorato di essere presente in apertura del disco con un parlato in stile Dub Poetry in lingua friulana all'interno del brano "Piazza della Libertà".
Il testo è una fotografia dei movimenti migratori attuali, che hanno come sfondo Trieste, con le loro rotte e i loro approdi.
Testo originale di "Piazza della Libertà"
Dulà ise l'empatie par cui cal è in dificoltât
tes stradis di Triest che e businin vitalitât
indiference cûrs di piere
rote balcaniche penze nere
Dulà ise l'empatie par cui cal è in dificoltât
tes stradis di Triest che e businin d'Istât
indiference cûrs di piere
agonie balcaniche penze nere!
Traduzione italiana di "Piazza della Libertà"
Dov'è l'empatia per chi è in difficoltà
nelle strade di Trieste che gridano vitalità
indifferenza cuori di pietra
rotta balcanica densa nera
Dov'è l'empatia per chi è in difficoltà
nelle strade di Trieste che confabulano d'Estate
indifferenza cuori di pietra
agonia balcanica densa nera!
Credits
Musica: Max Ravanello / Testo: Dj Tubet Solo: Paolo Forte (fisarmonica) Voce: Dj Tubet
Batteria: Alan Liberale - Percussioni: Thierry Bragagna - Basso: Eugenio Dreas - Chitarra: Filippo Ieraci - Tastiera: Stilian Penev - Fisarmonica: Paolo Forte - Violino: Lucy Passante - Ottavino: Stefano Fornasaro - Sax: Clarissa Durizzotto (a), Giovanni Masiero (t), Giorgio Giacobbi (t), Jurica Prodan (b) - Trombe: Flavio Zanuttini, Gabriele Marcon, Francesco Ivone - Tromboni: Max Ravanello, Mirko Cisilino, Marco Kappel
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edwin--artifex · 19 days
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“La Patrie dal Friûl”
regia di Marcello + Francesco Baldi, documentario in 3 parti da 51' sulla storia del Friuli-Venezia Giulia; edito in 4 lingue*; Lor. Enz. Multimedia produzioni ; Udine : Società filologica friulana, 2005: Libro + 1 DVD
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<- Castello di Udine (est./int.)
in memoriam Maestro Marcello Baldi (Telve, 1º agosto 1923 – Roma, 22 luglio 2008)
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Udine: Piazza della Libertà (c) Fabrice Galline ->
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"La Patrie dal Friûl" è un grande affresco sul Friuli. E' soprattutto con le emozioni e i sentimenti che si può fare la conoscenza vera con una patria, la patria del Friuli appunto. Il film è diviso in 3 parti: la prima, "Passaggio a Nord-Est", racconta il territorio, dalle montagne al mare, un piccolo "compendio dell'universo", e la storia del Friuli, dagli insediamenti paleoveneti, ai Celti, ai Longobardi, ai Romani, allo stato austriaco, fino agli avvenimenti più recenti, le due guerre mondiali e il drammatico e tragico terremoto del '76. La seconda parte "Salt onest lavorador" parla della gente friulana, della sua lingua, del suo patrimonio culturale. La terza, "l'è ben ver che mi lontani…" prendendo le mosse da una vecchia canzone di emigranti, illustra la diaspora friulana e il successivo moto di ritorno degli emigrati, tuttora in atto nelle terre d'origine, e le più antiche e significative tradizioni. Il film, edito in 4 lingue è supportato da musiche originali che s'ispirano ad antiche canzoni e melodie popolari della tradizione friulana.
Libro enciclopedico: La Patrie dal Friûl, (pp. 608, ill. a col.) , un identikit multimediale, composto da un elegante volume e 3 film contenuti in un dvd, riguardante i friulani e la loro civiltà. Il volume, elegantemente rilegato, vanta 56 contributi di autorevolissimi specialisti e 250 pagine di eccellenti fotografie scattate nei luoghi più suggestivi del Friuli.
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Ho avuto l'onore di essere scelto come voce narrante per la versione in lingua tedesco. Incisioni effettuate nello studio di registrazione DesanSound, Roma. In memoriam del nostro ingegnere del suono: Giovanni Grasso (r.i.p.)
*Narrazione: Furlan: Massimo Somaglino; Italiano: Gino La Monica; Spagnolo: Luis Moriones; Tedesco: Edwin Alexander Francis
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tarditardi · 3 months
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Eliza G fa scatenare Gardaland Summer Festival, con Articolo 31, Saintpaul DJ e lo staff di RTL 102.5
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Prosegue a gonfie vele l'estate 2024 della cantautrice friulana Eliza G. Sabato 22 giugno è sul palco del Gardaland Summer Festival. Per l'artista è un ritorno, visto che sul palco di Gardaland si è già esibita ad esempio anche ad Halloween 2023. Con lei ci saranno gli Articolo 31, stelle di prima grandezza delle scena musicale da sempre e lo staff di RTL 102.5. 
E' la situazione giusta per far sentire tutta la sua energia, oltre che le mille qualità della sua voce, già recentemente messa alla prova in tv ed in contesti artistici come "Divas", show omaggio ad artiste come Whitney Houston, Céline Dion, Beyoncé, Mariah Carey, Adele (...) andato in scena qualche tempo fa a Potenza. 
Con Eliza G sul palco c'è pure Saintpaul DJ, produttore multiplatino ed artista internazionale capace di far scatenare chiunque. Tra le collaborazioni più recenti tra Eliza G e Saintpaul c'è "Touch Me", cover a cui hanno collaborato anche The Cube Guys.
I dettagli  di Gardaland Summer Festival sono presenti sul sito di Gardaland
Eliza G è una cantante e compositrice dalla carriera decisamente internazionale, che nel tempo ha raggiunto traguardi molto importanti. Se in Italia i fan, le apparizioni in tv (Fake Show, The Voice of Italy 2019, All Together Now) ed i riconoscimenti non le mancano (nel 2021 ha vinto il Premio Lunezia), quella di Eliza G è una carriera che guarda al mondo. Dopo la vittoria nel 2019 al Cerbul de Aur, il più importante festival musicale rumeno, ha partecipato all'Eurovision Romania 2022 ed i suoi concerti tra Europa ed America Latina (soprattutto in Gran Bretagna, Brasile, Spagna, Svizzera e Francia) sono spesso sold out. E' laureata inoltre in Lingue e letterature straniere, con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker.
Eliza G è l'unica artista italiana ad essere stata inclusa da The Voice mondiale in due video YouTube davvero molto visti. La sua interpretazione di "Hurt" di Christina Aguilera è stata inclusa nel video delle esibizioni più emozionanti (43 milioni di visualizzazioni) e in quello quello dedicato alle canzoni di più difficile interpretazione della storia di The Voice (12 milioni di visualizzazioni).
ELIZA G
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djs-party-edm-italia · 3 months
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Eliza G fa scatenare Gardaland Summer Festival, con Articolo 31, Saintpaul DJ e lo staff di RTL 102.5
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Prosegue a gonfie vele l'estate 2024 della cantautrice friulana Eliza G. Sabato 22 giugno è sul palco del Gardaland Summer Festival. Per l'artista è un ritorno, visto che sul palco di Gardaland si è già esibita ad esempio anche ad Halloween 2023. Con lei ci saranno gli Articolo 31, stelle di prima grandezza delle scena musicale da sempre e lo staff di RTL 102.5. 
E' la situazione giusta per far sentire tutta la sua energia, oltre che le mille qualità della sua voce, già recentemente messa alla prova in tv ed in contesti artistici come "Divas", show omaggio ad artiste come Whitney Houston, Céline Dion, Beyoncé, Mariah Carey, Adele (...) andato in scena qualche tempo fa a Potenza. 
Con Eliza G sul palco c'è pure Saintpaul DJ, produttore multiplatino ed artista internazionale capace di far scatenare chiunque. Tra le collaborazioni più recenti tra Eliza G e Saintpaul c'è "Touch Me", cover a cui hanno collaborato anche The Cube Guys.
I dettagli  di Gardaland Summer Festival sono presenti sul sito di Gardaland
Eliza G è una cantante e compositrice dalla carriera decisamente internazionale, che nel tempo ha raggiunto traguardi molto importanti. Se in Italia i fan, le apparizioni in tv (Fake Show, The Voice of Italy 2019, All Together Now) ed i riconoscimenti non le mancano (nel 2021 ha vinto il Premio Lunezia), quella di Eliza G è una carriera che guarda al mondo. Dopo la vittoria nel 2019 al Cerbul de Aur, il più importante festival musicale rumeno, ha partecipato all'Eurovision Romania 2022 ed i suoi concerti tra Europa ed America Latina (soprattutto in Gran Bretagna, Brasile, Spagna, Svizzera e Francia) sono spesso sold out. E' laureata inoltre in Lingue e letterature straniere, con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker.
Eliza G è l'unica artista italiana ad essere stata inclusa da The Voice mondiale in due video YouTube davvero molto visti. La sua interpretazione di "Hurt" di Christina Aguilera è stata inclusa nel video delle esibizioni più emozionanti (43 milioni di visualizzazioni) e in quello quello dedicato alle canzoni di più difficile interpretazione della storia di The Voice (12 milioni di visualizzazioni).
ELIZA G
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sounds-right · 3 months
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Eliza G fa scatenare Gardaland Summer Festival, con Articolo 31, Saintpaul DJ e lo staff di RTL 102.5
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Prosegue a gonfie vele l'estate 2024 della cantautrice friulana Eliza G. Sabato 22 giugno è sul palco del Gardaland Summer Festival. Per l'artista è un ritorno, visto che sul palco di Gardaland si è già esibita ad esempio anche ad Halloween 2023. Con lei ci saranno gli Articolo 31, stelle di prima grandezza delle scena musicale da sempre e lo staff di RTL 102.5. 
E' la situazione giusta per far sentire tutta la sua energia, oltre che le mille qualità della sua voce, già recentemente messa alla prova in tv ed in contesti artistici come "Divas", show omaggio ad artiste come Whitney Houston, Céline Dion, Beyoncé, Mariah Carey, Adele (...) andato in scena qualche tempo fa a Potenza. 
Con Eliza G sul palco c'è pure Saintpaul DJ, produttore multiplatino ed artista internazionale capace di far scatenare chiunque. Tra le collaborazioni più recenti tra Eliza G e Saintpaul c'è "Touch Me", cover a cui hanno collaborato anche The Cube Guys.
I dettagli  di Gardaland Summer Festival sono presenti sul sito di Gardaland
Eliza G è una cantante e compositrice dalla carriera decisamente internazionale, che nel tempo ha raggiunto traguardi molto importanti. Se in Italia i fan, le apparizioni in tv (Fake Show, The Voice of Italy 2019, All Together Now) ed i riconoscimenti non le mancano (nel 2021 ha vinto il Premio Lunezia), quella di Eliza G è una carriera che guarda al mondo. Dopo la vittoria nel 2019 al Cerbul de Aur, il più importante festival musicale rumeno, ha partecipato all'Eurovision Romania 2022 ed i suoi concerti tra Europa ed America Latina (soprattutto in Gran Bretagna, Brasile, Spagna, Svizzera e Francia) sono spesso sold out. E' laureata inoltre in Lingue e letterature straniere, con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker.
Eliza G è l'unica artista italiana ad essere stata inclusa da The Voice mondiale in due video YouTube davvero molto visti. La sua interpretazione di "Hurt" di Christina Aguilera è stata inclusa nel video delle esibizioni più emozionanti (43 milioni di visualizzazioni) e in quello quello dedicato alle canzoni di più difficile interpretazione della storia di The Voice (12 milioni di visualizzazioni).
ELIZA G
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micro961 · 7 months
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Rita Zingariello - Al di là delle stelle l’Ep
Esce il nuovo ep della cantautrice pugliese, materana d’adozione.
Cinque cover e un brano originale che anticipano il nuovo album di inediti previsto per la primavera
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«Questo EP è per me come la notte che porta consiglio, è come cercare stelle e desideri sognati in un cielo annebbiato. È per me la vigilia del ritorno, il tempo dell’amore e di una maturità semplice». Rita Zingariello
Dentro “Al di là delle stelle”, troviamo sei tracce, cinque cover e un brano originale della cantautrice pugliese. È una sessione di registrazione live, senza possibilità di correzioni. Crudo e semplice, voce e chitarra, con errori annessi e solo qualche sovraincisione concessa.
Questo nuovo lavoro di Rita Zingariello nasce dalla voglia di catturare un momento di creatività, sostenuto dal piacere di interpretare in chiave minimale alcune canzoni note e meno note della musica italiana e internazionale. Troviamo infatti tra i brani di Lucio Dalla e Pino Daniele la famosissima “Fragile”, brano della superstar inglese Sting o la canzone in lingua portoghese di Patrizia Laquidara “Noite Luar”. La title track invece è un brano della stessa Zingariello, contenuto nella sua versione originale nell’album d’esordio “Frammenti simili” (2014).
Sei brani che anticipano dunque il nuovo album di inediti di Rita Zingariello, previsto per la primavera 2024.
Track by track:
1. Al di là delle stelle - È tempo di connetterci con lo spazio che non ha materia. È tempo di amare anche senza possibilità di abbracciare fisicamente. È tempo di non disperare e di continuare ad amare forte al punto che quel sentimento possa sollevarsi per arrivare a toccarsi ancora una volta.
2. Fragile - È tempo di ricordare quanto siamo fragili e di quanto la violenza non abbia mai reso forte nessuno. È tempo di pace, deve finalmente essere tempo di pace.
3. Guardastelle - È tempo di credere che si può ancora avere fiducia nell’altro. È tempo di sognare che le favole non sono sempre e solo finzione.
4. Noite Iuar - È il tempo degli amanti e degli amori dispersi che sognano di perdonarsi e ritrovarsi
5. Notte che se ne va - È tempo di sentirsi affascinati dal silenzio e dalla profondità della voce della notte. È tempo di chi riposa, di chi non trova pace e di chi vive mentre un altro dorme.
6. Stella di mare - È tempo di delicatezza e passione. È tempo di osservare chi ti dorme accanto e scoprire che è esattamente lì che sognavi di stare. Tra la terra e il cielo.
Registrato da Francesco Altieri in presa diretta presso il Labsonic Recording Studio di Matera con la partecipazione alla chitarra di Domenico Lopez.
Rita Zingariello è di origini pugliesi. Esordisce nel 2008 con “È alba”, un ep di cinque canzoni. Tra il 2012 e il 2016 ottiene molti riconoscimenti in premi a valenza nazionale: Frequenze Mediterranee, Festival della Canzone Friulana, Voci per la libertà per Amnesty International, UP, Festival dell’Alta Murgia, Red Bull Tour.
Il suo primo album è “Possibili percorsi”, prodotto dal polistrumentista trentino Phil Mer. Dopo aver aperto concerti di Gino Paoli, Paola Turci, Mario Venuti, PFM e molti altri, collabora con Mogol per uno spettacolo incentrato sulle canzoni del grande autore.
Nella primavera del 2018 pubblica “Il canto dell’ape”, secondo album che riceve una serie di riconoscimenti: riceve menzioni al Premio InediTo, al Premio Pigro per Ivan Graziani, al Premio Peppino Impastato ed è inoltre vincitrice assoluta della prima edizione del Premio Pascoli, musicando “Patria” del poeta romagnolo. Il disco viene accolto molto positivamente da pubblico e critica. Nel 2019 realizza un progetto ambizioso: un doppio album, distribuito su supporto USB, in cui raccoglie trenta cover arrangiate con gusto e interpretate con originalità, dal titolo “I giganti e la bambina – canzoni a richiesta”, un lavoro finalizzato alla raccolta fondi per il progetto “Respira bellezza” della Fondazione Francesca Divella, che offre assistenza psicologica ai pazienti oncologici.
Tra il 2019 e il 2020 è stata impegnata in un tour teatrale in tutta Italia, dedicato a questo ultimo lavoro discografico (Sanremo, Bari, Roma, Bisceglie, Reggio Calabria).
Durante la pandemia è notata dal critico musicale Michele Neri che la invita a partecipare alla trasmissione televisiva “Settenote” di Gigi Marzullo su Rai1 con la canzone “Risalire”.
Il 26 gennaio 2024 esce il singolo “Al di là delle stelle”, primo estratto dell’ep che porta lo stesso titolo in uscita il 30 gennaio.
Il nuovo album di inediti è atteso per la primavera del 2024.
CONTATTI / SOCIAL https://www.instagram.com/ritazingariello/https://www.youtube.com/c/RZingariellohttps://open.spotify.com/intl-it/artist/093Q4bRqwhFg5CV0XT56vr
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Presentato il calendario dell'Arma dei Cc in friulano
“Questo calendario 2024, giunto alla 2/a edizione in lingua friulana, è per noi particolarmente iconico, un segno di cultura e di vicinanza al territorio, e sono convinto che per l’avvenire si potrà continuare a stamparlo: è il giusto tributo nei confronti di questa terra che tutti noi amiamo, indipendentemente dalla nostra provenienza”.     Lo ha detto il gen. di brigata Francesco Atzeni,…
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assowebtv · 2 years
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UDINE: VERSO TRADUTTORE AUTOMATICO ITALIANO-FRIULANO
In regione ci sono 600mila parlanti friulani, ma ogni anno questa cifra cala mediamente dello 0,6 per cento. Se non si facesse nulla, nel 2050 si perderebbero centomila friulanofoni. L’obiettivo dunque è fermare questa, anche con strumenti innovativi come il traduttore automatico italiano-friulano su Google. Lo ha detto William Cisilino, direttore dell’Agenzia regionale per la lingua friulana,…
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italiadavivere · 2 years
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L'incredibile spettacolo della Carnia, il Friuli che somiglia al vecchio west
L’incredibile spettacolo della Carnia, il Friuli che somiglia al vecchio west
La regione montuosa della Carnia prende il nome dall’antica civiltà dei Carni , popolazione di origine celtica, e anche se esistono ancora discrepanze sulla sua effettiva estensione, copre all’incirca il settore nord-occidentale delle Alpi  Friulane . Infatti è proprio da una commistione tra Carni e Romani che si dice nascano il popolo e la lingua friulana. Storicamente e geograficamente…
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stborean · 5 years
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A lezione di lingua e cultura friulana | Il Friuli
A lezione di lingua e cultura friulana | Il Friuli
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C’è ancora la possibilità di iscriversi al corso che dal 2 al 23 settembre si terrà a Udine.
Si dice che gli esami non finiscono mai. È sicuramente tempo di esami per i partecipanti al primo dei due corsi estivi di lingua e cultura friulana, organizzati dal Centro Interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli (CIRF) dell’Università degli studi di Udine. Proprio…
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pangeanews · 4 years
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“Dove non arrivi la parola del nostro mondo”. Pier Paolo Pasolini: nel giorno della morte parliamo di lui bambino, ragazzo
Il corpo di Pier Paolo Pasolini, dicono, muore il giorno dei morti del 1975, teatralmente scannato. Per ricordare il morto, voglio sondare gli esordi, l’utero poetico, la parola per sempre ulteriore, da subito. La parola bambina, bambolina. Nel 1990 Pier Vittorio Tondelli per l’allora “Premio Riccione Ater Teatro” organizzò una mostra, Ricordando Fascinosa Riccione, dove immaginava – questo è il bello – un canone ‘alternativo’ della letteratura italiana, coagulatosi lì, sulla Riviera romagnola, lungo l’Adriatico. Nel suo studio (titolo: Cabine! Cabine! Immagini letterarie di Riccione e della riviera adriatica; il catalogo fu pubblicato da Grafis, poi ripreso, con altri materiali, da Guaraldi, nel 2005) antologizza Giorgio Bassani e Giovanni Guareschi, Filippo De Pisis, Sibilla Aleramo, Mario Luzi, Alfredo Panzini, Raffaello Baldini, Valerio Zurlini e Ippolito Nievo. C’è anche Pier Paolo Pasolini. Con una cartolina. Del 1930. Al padre. Dalla riviera di Riccione. “Forse sono le prime righe che possediamo di Pasolini. Certo non hanno alcun valore letterario, ma ci inteneriscono, chiedono quasi la nostra protezione, ci fanno immaginare il bambino Pier Paolo al mare con la madre, perso nei giochi di spiaggia, un po’ nostalgico della figura paterna”. “Carissimo babbo… conto i giorni che ci mancano per la partenza con le dita!… Arrivederci al mare! Desidero che venga questo momento per abbracciarti”. Carlo Alberto Pasolini morirà nel 1958, “passionale, sensuale e violento di carattere: era finito in Libia, senza un soldo; così aveva cominciato la carriera militare; da cui sarebbe poi stato deformato e represso fino al conformismo più definitivo”, ricorderà, adulto, PPP. Da Riccione, la moglie dettava lettere oblique: “…se ti sono proprio diventata così antipatica, come dimostri spesse volte, a causa della mia incapacità di trovare risorse contro il tuo disgusto”. Al mare si consumavano peripezie psichiche, plastiche crudeltà, esordi d’astio.
Sul ciglio dell’ultimo fiato, nel 1975, mentre monta Salò, termina La Divina Mimesis e si orienta alla morte, Pier Paolo Pasolini pubblica La nuova gioventù, con Einaudi. Ora il cerchio – l’anello o il cappio – è chiuso: Pasolini ripubblica La meglio gioventù come era uscito per Sansoni, nel 1954, il resoconto dell’alba poetica, la raccolta delle poesie friulane scritte dal 1941, meno che ventenne, al 1953. A questo mette altro, il sigillo. L’alba viene tumefatta di stimmate.
L’ultima raccolta poetica di Pasolini è la prima: ricalcata e rifatta. Il canonizzatore Pier Vincenzo Mengaldo ne parla come di “tenebroso rifacimento”, dove “il lettore non può non scoprire la dolorosa pulsione masochistica a ferire la propria immagine giovanile, come di un pittore che s’induca a sfregiare i suoi antichi dipinti”. Come se un pittore di beatissime Madonne tornasse sul loro immacolato corpo stuprandole, storpiandole, passando dai modi del Beato Angelico a quelli di Francis Bacon.
In realtà, più che lo scandalo (d’altronde, questo è Giovanni Giudici, “Pasolini è il poeta che dà ‘scandalo’, che vuole ‘dare scandalo’, perché senza ‘scandalo’ non si dà poesia”) oggi siamo rinvigoriti di meraviglia: ogni poeta, intuendo il proprio tramonto, profetizzando la morte, vorrebbe ritornare nell’utero della propria opera, scassandola, scassinandola. L’ultimo gesto poetico di Pasolini è in friulano, è la poesia Saluto e augurio, testamentaria, congedo dal linguaggio proprio – non natio, connaturato, ma della stirpe e del mito – e perciò dalla patria, dalla Storia, dalla vita: “A è quasi sigùr che chista/ a è la me ultima poesia par furlàn”. Il testo, prima di deporsi in volume, esce sull’“Almanacco dello Specchio”, nel marzo del 1975. Ha dei passaggi di tenera bellezza (che calchiamo nella traduzione italiana): “Tu difendi, conserva, prega:/ ma ama i poveri: ama la loro diversità./ Ama la loro voglia di vivere soli/ nel loro mondo, tra prati e palazzi// dove non arrivi la parola/ del nostro mondo; ama il confine/ che hanno segnato tra noi e loro;/ ama il loro dialetto inventato ogni mattina// per non farsi capire”. Pare un ritratto di Pasolini con l’autoscatto, il programma estetico e dunque esistenziale. Pasolini povero al mondo, che percorre l’esilio, mordendo il fango, odorando la stella.
Due parole ne bloccano l’atto: cunfìn, confine, e poi diversitàt, diversità. Di Pasolini, scrittore sconfinato, in effetti, sappiamo tutto, troppo, ne abbiamo scartavetrato la vita, già nudo lo abbiamo dissezionato, organizzando un ‘mostro’. Dimenticando le origini. Nato a Bologna, celebrato a Roma, Pasolini scopre la poesia in Friuli, a Casarsa della Delizia, la terra materna, dove nasce, appunto, poeta. E la poesia, per Pasolini, parla già una lingua ‘diversa’ e della magnetica diversità, si esprime in friulano, esercitando versi edenici, liquidi (la Dedica è alla “Fontana d’acqua del mio paese”, Fontana di rustic amòur), tesi tra Pascoli e Rimbaud, assoluti. In effetti, lo scopo di Pasolini, che nel 1945 fonda, a 23 anni, l’“Academiuta de lengua furlana”, con tanto di rivista fraterna (“Stroligut”) e dichiarazione d’intenti letterari (“Il Friuli si unisce, con la sua sterile storia, e il suo innocente, trepido desiderio di poesia, alla Provenza, alla Catalogna, ai Grigioni, alla Rumenia, e a tutte le Piccole Patrie di lingua romanza”), era quello di creare “una specie di linguaggio assoluto, inesistente in natura” (così nella Nota a La meglio gioventù). Da una parte Pasolini agisce come un nuovo ‘trovatore’, dall’altra esplicita una furia linguistica onnivora, joyciana, che tende all’“epoca inconsumata della coscienza” a “cose e fatti di una verginità sicura” (“Stroligut”, aprile 1946), una lingua propria, appropriata, privata, capace perfino di annientare l’italiano (“le versioni in italiano a piè di pagina”, ci spiega PPP, non sono sterili calchi ma “parte integrante del testo: stese con cura e quasi, idealmente, contemporaneamente al friulano”).
Il precoce esito, delicatissimo, di questa catabasi linguistica sono le Poesie a Casarsa, stampate in privato a Bologna, nel 1942, presso la Libreria Antiquaria Mario Landi, riconosciute immediatamente da Gianfranco Contini, che scrive sul “Corriere del Ticino” nel 1943, un articolo che ne benedice il genio (“in questo fascicoletto si scorgerà la prima accensione della letteratura dialettale all’aura della poesia d’oggi”) e poi, tra l’altro, su “L’Approdo”, nel 1954 (Dialetto e poesie in Italia): “Ciò che fa di lui un autentico félibre, come in Provenza o in Catalogna […] è che attorno a una linea melodica e concettuale carica ma semplice […] l’autore inventa una nuova fisicità verbale, una materia di poesia nel senso più letterale e artigianale”. A quella latitudine cronologica, comunque, Pasolini ha già compiuto il suo titanico atto intellettuale, la composizione, per l’editore Guanda, dell’antologia sulla Poesia dialettale del Novecento (1952). Prima di lui, il nulla o quasi, reperti folcloristici, raccolte più utili all’antropologia che alla letteratura. Nell’introduzione oceanica, che intende giustificare i dialetti come lingua ‘patria’ per davvero e non sibilo sinistro, carnevalesco, buono per la fiera e oppresso dall’educazione scolastica, PPP ci dice due cose (parlando di sé in terza persona, augusteo).
Primo: che il friulano era “una lingua non sua, ma materna, non sua, ma parlata da coloro che egli amava con dolcezza e violenza, torbidamente e candidamente”. Quindi: il friulano è frullato di linguaggio, invenzione alchemica. Secondo: che il friulano versificato dai ‘suoi’, i “félibri casarsesi”, non ha alcun legame “con le forme per definizione dialettali: il loro apprentissage poetico si compie tutto al di fuori del dialetto”. Al di là di “una educazione sentimentale condizionata quasi morbosamente dall’amore-nostalgia per il loro dialetto e la loro terra” ci si è educati alla corte di Pascoli, di Mallarmé, dei provenzali, di Machado, di Joyce (che muore appena Pasolini comincia a dar versi). Pasolini, poi, farà esplodere altri linguaggi, pressoché tutta la gamma della comunicazione, dal saggio al romanzo, dalla poesia al cinema, diventando avanguardia a sé, senza scuole né scolari. Bagliori di quella ferocia friulana si leggono sul rasoio di alcuni estratti autobiografici.
Nel 1953 Pasolini scopre un giovanissimo lirico. Ha sedici anni, viene dalla provincia di Verona, si chiama Cesare Padovani, scrive in dialetto veneto ed è un handicappato. Pasolini lo legge su “Oggi”, è a Roma, gli scrive, “sconosciuto e irrichiesto”, impulsivamente. “Non c’è niente di peggio di divenire subito ‘merce’. Se tu dipingi e scrivi poesie sul serio, per una ragione profonda e non solo per consolarti delle tue disavventure fisiche (o magari, come dicono, per ragioni terapeutiche…), sii geloso di quello che fai, abbine un assoluto pudore”. Poi instaura una fratellanza, “devi sapere che anche io a diciotto anni ho cominciato a scrivere dei versi in dialetto (friulano)”, sancisce un contatto-contratto tra diversità (“la mia malattia non era fisica né nervosa, ma psicologica”), invia al giovane Padovani la raccolta in versi Tal còur di un frut, pubblicata quell’anno, con una dedica cannibale (“A Cesarino Padovani come a un antico me stesso miracolosamente nuovo”), si designa, da diverso a diverso, in contrariata innaturalità, maestro. In altre lettere Pasolini disciplina i versi in dialetto di Padovani (“c’è implicitamente, dietro le tue parole, l’opinione errata che il dialetto debba servire a trasporti affettivi convenzionali e senza mordente”), gli indica gli studi da percorrere (“ti consiglio senz’altro il Ginnasio e il Liceo: le difficoltà le supererai”) e ne battezza il destino intellettuale (“credo di capire che in te prevarrà la vocazione critica su quella poetica”). Poi si scorda di lui, e della malia del friulano. Vi torna, appunto, prefigurando la fine, alla fine, come una stanza ancora virginea nello squallore della Storia, come una definitiva malinconia, tra la pugnalata e la salvezza. (d.b.)
*In copertina: ritratto di Pier Paolo Pasolini realizzato da Sandro Becchetti (la fotografia è tratta da qui)
L'articolo “Dove non arrivi la parola del nostro mondo”. Pier Paolo Pasolini: nel giorno della morte parliamo di lui bambino, ragazzo proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2HLMmRb
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djtubet · 9 months
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Dj Tubet in un documentario Rai sul Museo Etnografico del Friuli
Dj Tubet è stato ospite nel documentario di Arianna Zani “Il Museu Etnografic dal Friûl” andato in onda Rai3 Bis (canale 810).
Il documentario è parte della programmazione in lingua friulana della sede RAI FVG è andrà in replica sullo stesso canale venerdì alle ore 21.20 e in streaming su Raiplay.
Per la prima volta in Italia un rapper è stato parte attiva in un museo in un progetto educativo che ha saputo fondere Hip Hop Pedagogy e didattica museale e intervenendo successivamente in un documentario sullo stesso museo intercalando gli ospiti anche con il freestyle rap.
Trailer Ufficiale
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djs-party-edm-italia · 10 months
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Eliza G:  3 singoli per chiudere il 2023 alla grande
La prima metà di dicembre di Eliza G è davvero ricca di  nuova musica. La cantautrice friulana infatti pubblica ben tre brani. Due sono cover, perfette per vivere l'ultimo mese dell'anno con canzoni che tutti conosciamo, ma arrangiate ed interpretate in modo nuovo ed attuale. "Spesso le mie versioni vanno virali sui social e mi è sembrato logico registrare almeno alcune delle canzoni che hanno emozionato di più i miei follower", spiega l'artista. Il terzo brano è invece originale. Andiamo con ordine, anche se perdersi nella musica di Eliza G è comunque piacevole grazie alla sua voce unica.
L'1 dicembre Eliza G propone una cover di "Moonlight Shadow", il capolavoro di Mike Oldfield pubblicato nel 1983 ed interpretato originariamente dalla cantante scozzese Maggie Reilly. "Abbiamo scelto di pubblicare una  'acoustic live version', una versione piano e voce registrata insieme al mio pianista Nicola Sciarpa. E' un regalo a chi mi segue, visto che tra TikTok e Facebook la mia versione ha superato le 500.000 visualizzazioni". Eliza G, tra l'altro, sui social, non si limita ad interpretare le canzoni: visto che è laureata in Lingue e letterature straniere (con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker), ne traduce il testo e lo racconta a chi la segue. 
"Proprio 'Moonlight Shadow', grazie al suo arrangiamento, può sembrare un brano solare, ma ascoltando il testo si capisce è proprio il contrario. E' una bella soddisfazione far capire alle persone il significato di canzoni che ascoltano da anni", spiega Eliza G. Complessivamente, solo su TikTok, i video di Eliza G totalizzano circa un milione e mezzo di views ogni settimana. Sono numeri davvero importanti. 
 Il 5 dicembre Eliza G pubblica invece un classico natalizio "Rockin' around the Christmas tree", uscito originariamente a fine anni '50 ed interpretato originariamente da Brenda Lee. Al piano c'è ancora Nicola Sciarpa, mentre le chitarre le suona Palmè.
Il 12 dicembre 2023 infine, Eliza G propone "Falling 4U 2.0", un brano originale, pensato prima di tutto per il Brasile, paese in cui la sua musica è molto amata. E' ancora presto per parlarne nei dettagli, visto il grande lavoro che c'è dietro ogni uscita di questa artista. Ma la data è già fissata ed è una bella notizia per chi ama la musica.
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Le recenti presenze tv a "Fake Show – Diffidate delle imitazioni" su Rai 2 e uno show importante come "Divas" (andato in scena a Matera il 13 ottobre '23) consolidano senz'altro la carriera di Eliza G, che nel tempo ha raggiunto traguardi molto importanti. Se in Italia i fan, le apparizioni in tv (The Voice of Italy 2019, All Together Now) ed i riconoscimenti non le mancano (nel 2021 ha vinto il Premio Lunezia), quella di Eliza G è una carriera decisamente internazionale. Dopo la vittoria nel 2019 al Cerbul de Aur, il più importante festival musicale rumeno, ha partecipato all'Eurovision Romania 2022 ed i suoi concerti tra Europa ed America Latina (soprattutto in Gran Bretagna, Brasile, Spagna, Svizzera e Francia) sono spesso sold out. E' laureata inoltre in Lingue e letterature straniere, con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker.
Eliza G è l'unica artista italiana ad essere stata inclusa da The Voice mondiale in due video YouTube davvero molto visti. La sua interpretazione di "Hurt" di Christina Aguilera è stata inclusa nel video delle esibizioni più emozionanti (43 milioni di visualizzazioni) e in quello quello dedicato alle canzoni di più difficile interpretazione della storia di The Voice (12 milioni di visualizzazioni).
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sounds-right · 10 months
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Eliza G:  3 singoli per chiudere il 2023 alla grande
La prima metà di dicembre di Eliza G è davvero ricca di  nuova musica. La cantautrice friulana infatti pubblica ben tre brani. Due sono cover, perfette per vivere l'ultimo mese dell'anno con canzoni che tutti conosciamo, ma arrangiate ed interpretate in modo nuovo ed attuale. "Spesso le mie versioni vanno virali sui social e mi è sembrato logico registrare almeno alcune delle canzoni che hanno emozionato di più i miei follower", spiega l'artista. Il terzo brano è invece originale. Andiamo con ordine, anche se perdersi nella musica di Eliza G è comunque piacevole grazie alla sua voce unica.
L'1 dicembre Eliza G propone una cover di "Moonlight Shadow", il capolavoro di Mike Oldfield pubblicato nel 1983 ed interpretato originariamente dalla cantante scozzese Maggie Reilly. "Abbiamo scelto di pubblicare una  'acoustic live version', una versione piano e voce registrata insieme al mio pianista Nicola Sciarpa. E' un regalo a chi mi segue, visto che tra TikTok e Facebook la mia versione ha superato le 500.000 visualizzazioni". Eliza G, tra l'altro, sui social, non si limita ad interpretare le canzoni: visto che è laureata in Lingue e letterature straniere (con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker), ne traduce il testo e lo racconta a chi la segue. 
"Proprio 'Moonlight Shadow', grazie al suo arrangiamento, può sembrare un brano solare, ma ascoltando il testo si capisce è proprio il contrario. E' una bella soddisfazione far capire alle persone il significato di canzoni che ascoltano da anni", spiega Eliza G. Complessivamente, solo su TikTok, i video di Eliza G totalizzano circa un milione e mezzo di views ogni settimana. Sono numeri davvero importanti. 
 Il 5 dicembre Eliza G pubblica invece un classico natalizio "Rockin' around the Christmas tree", uscito originariamente a fine anni '50 ed interpretato originariamente da Brenda Lee. Al piano c'è ancora Nicola Sciarpa, mentre le chitarre le suona Palmè.
Il 12 dicembre 2023 infine, Eliza G propone "Falling 4U 2.0", un brano originale, pensato prima di tutto per il Brasile, paese in cui la sua musica è molto amata. E' ancora presto per parlarne nei dettagli, visto il grande lavoro che c'è dietro ogni uscita di questa artista. Ma la data è già fissata ed è una bella notizia per chi ama la musica.
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Le recenti presenze tv a "Fake Show – Diffidate delle imitazioni" su Rai 2 e uno show importante come "Divas" (andato in scena a Matera il 13 ottobre '23) consolidano senz'altro la carriera di Eliza G, che nel tempo ha raggiunto traguardi molto importanti. Se in Italia i fan, le apparizioni in tv (The Voice of Italy 2019, All Together Now) ed i riconoscimenti non le mancano (nel 2021 ha vinto il Premio Lunezia), quella di Eliza G è una carriera decisamente internazionale. Dopo la vittoria nel 2019 al Cerbul de Aur, il più importante festival musicale rumeno, ha partecipato all'Eurovision Romania 2022 ed i suoi concerti tra Europa ed America Latina (soprattutto in Gran Bretagna, Brasile, Spagna, Svizzera e Francia) sono spesso sold out. E' laureata inoltre in Lingue e letterature straniere, con una tesi in lingua inglese sul romanzo "Dracula "di Bram Stoker.
Eliza G è l'unica artista italiana ad essere stata inclusa da The Voice mondiale in due video YouTube davvero molto visti. La sua interpretazione di "Hurt" di Christina Aguilera è stata inclusa nel video delle esibizioni più emozionanti (43 milioni di visualizzazioni) e in quello quello dedicato alle canzoni di più difficile interpretazione della storia di The Voice (12 milioni di visualizzazioni).
ELIZA G
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davidedichiara · 3 years
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4. LA MEGLIO GIOVENTÙ
La raccolta “La meglio gioventù” di Pier Paolo Pasolini esce nel 1954 con la casa editrice Sansoni ed è dedicata al critico Gianfranco Contini, che aveva letto le poesie e sostenuto la pubblicazione. Il titolo è tratto da un canto degli alpini LA MEGIO ZOVENTÙ LA VA SOTO TERA. L’opera comprende componimenti in friulano, scritti da Pasolini tra 1942 e 1953; si può dividere in due parti:
- la prima comprende tutte le poesie contenute nella raccolta “Poesie a Casarsa” nel 1942, con l’aggiunta di un’altra breve raccolta,”Suite friulana”;
- nella seconda sono contenuti” la lirica ”El testament Coràn ”, composta tra 1944 e 1952, e il poemetto “Romancero”, risalente al periodo 1944-1953.
L’autore sceglie di dividere in due parti la raccolta per evidenziare le differenze tematiche tra le prime poesie, di carattere autobiografico e composte nel suo periodo friulano a Casarsa, e le seconde, che descrivono l’ambiente povero del Friuli nell’immediato dopoguerra.
Anche lo stile di composizione cambia tra una parte e l’altra: nella prima prevalgono poesie brevi in terzine, influenzate dalla poesia simbolista; mentre nella seconda il tono dei componimenti si fa più discorsivo e la struttura metrica più sperimentale. Ogni componimento presenta anche la traduzione dell’autore in italiano.
I primi componimenti rispecchiano il sentimento del ritorno alle origini del poeta. Il Friuli, infatti, è la regione di provenienza della madre, in particolare il paese di Casarsa, dove Pasolini e suo fratello si rifugiano durante la guerra. La riscoperta della sua terra materna e della lingua friulana portano il poeta a comporre una serie di brevi poesie, influenzate dalla poesia simbolista di Pascoli (su cui Pasolini si laureerà nel 1945), in cui viene descritta la campagna friulana e le sensazioni da lui provate.
L’apice del lirismo e della musicalità della lingua friulana, Pasolini, lo raggiunge con”El testament Coràn”, un componimento di 72 versi, in cui il poeta abbandona la componente autobiografica per concentrarsi su un episodio avvenuto durante la guerra. La storia è ambientata nel 1944 e il protagonista è un ragazzo di sedici anni orfano. Viene raccontata la sua vita spensierata prima della cattura da parte dei tedeschi e la sua impiccagione. L’eroismo e la semplicità del ragazzo vengono colti nelle sue ultime parole:
“Lassi in reditàt la me imàdin / ta la cosientha dai siòrs... Coi todescs no ài vut timour /  de tradì la me dovenetha. / Viva il coragiu, el dolòur / e la nothentha dei puarèth!”
(lascio in eredità la mia immagine nella coscienza dei ricchi... con i tedeschi non ho avuto paura di tradire la mia giovinezza. Viva il coraggio, il dolore e l’innocenza dei poveri).
In questa raccolta emergono gli interessi linguistico-filologici di Pasolini, ma non solo, la scelta del dialetto e di rappresentare il mondo friulano, attraverso la poesia, dimostrano la passione dell’autore per il mondo rurale e proletario, destinati a scomparire assorbiti dalla società moderna, e si configura come un’anticipazione dei temi trattati nei suoi romanzi realisti.
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1 FONTE : WESCHOOL – Sezione : “Pier Paolo Pasolini”
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discobar · 3 years
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Parco del Cormor assieme a Friûlpoint per rappresentare l’anima del Friuli
Parco del Cormor assieme a Friûlpoint per rappresentare l’anima del Friuli
Nell’estate udinese che avanza, arriva una novità fresca e creativa: la collaborazione fra Parco del Cormor e Friûlpoint, due eccellenze friulane che sembrano nate una per l’altra. La prima è il polmone verde della città di Udine, la seconda è la famosa linea di abbigliamento in lingua friulana da più di vent’anni, che ha realizzato t-shirt diventate autentici modi di dire friulani come “Make…
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