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#litorale adriatico
adrianomaini · 11 months
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Circa la dottrina nazista sulle operazioni contro i partigiani nel Litorale Adriatico
Dall’8 settembre 1943 in poi il «Litorale Adriatico» fu sicuramente in Italia la zona dove i tedeschi trovarono la maggiore resistenza. La dura lotta contro le bande causò molte perdite da ambo le parti e portò a profondi contrasti tra i tre uffici tedeschi che amministravano il territorio. Dopo aver analizzato la struttura amministrativa, la politica del Supremo Commissario Rainer e l’imponente…
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bagnabraghe · 11 months
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Circa la dottrina nazista sulle operazioni contro i partigiani nel Litorale Adriatico
Dall’8 settembre 1943 in poi il «Litorale Adriatico» fu sicuramente in Italia la zona dove i tedeschi trovarono la maggiore resistenza. La dura lotta contro le bande causò molte perdite da ambo le parti e portò a profondi contrasti tra i tre uffici tedeschi che amministravano il territorio. Dopo aver analizzato la struttura amministrativa, la politica del Supremo Commissario Rainer e l’imponente…
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bigarella · 8 months
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La Wehrmacht e l’amministrazione civile nell’OZAK
Lo stato di tensione causato dalle bande che agivano sul territorio finì per riflettersi anche sui rapporti tra esercito e amministrazione civile, innescando un forte scontro tra il Supremo Commissario e il Befehlshaber sui loro spazi di potere e autorità. Da una parte le strutture della Wehrmacht tentavano di ampliare sempre di più il proprio spazio di azione nel territorio, dall’altra Rainer…
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lamilanomagazine · 8 months
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Trieste, al Museo Revoltella presentazione del volume "7 dicembre 1943: destinazione lager"
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Trieste, al Museo Revoltella presentazione del volume "7 dicembre 1943: destinazione lager" In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2024 il Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale presenta al pubblico il volume "7 dicembre 1943: Destinazione Lager", catalogo della mostra in corso nella Sala delle Commemorazioni della Risiera (fino al 9 giugno). La presentazione si terrà alle ore 17 all'Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella a Trieste, a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Introduce Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale. Intervengono Tullia Catalan, Franco Cecotti, Annalisa Di Fant, Stefano Fattorini, Dunja Nanut, Matteo Perissinotto (curatori della mostra assieme a Sara Berger e Marcello Pezzetti). 7 dicembre 1943: Destinazione Lager, a cura di Annalisa Di Fant, Anna Krekic, Matteo Perissinotto. Edizioni Comune di Trieste, 2024, 96 pagine Il libro, realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, raccoglie tutti i contenuti della mostra (testi e materiali d'archivio e fotografici), integrandoli con ulteriore documentazione, con le trascrizioni delle videointerviste, con i nomi dei deportati e con una bibliografia essenziale. La pubblicazione, come la mostra, è interamente trilingue italiano, sloveno, inglese ed è pensata come strumento a disposizione degli studiosi e dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre che del pubblico tutto. Dal 1 febbraio 2024, il pdf sarà scaricabile gratuitamente dalle pagine web del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale. MOSTRA - 7 dicembre 1943: Destinazione Lager - a ingresso libero negli orari di apertura della Risiera - fino al 9 giugno 2024 La mostra ricorda il primo dei molti convogli di deportati razziali diretti ad Auschwitz da Trieste, partito dalla stazione centrale il 7 dicembre 1943. Partendo dalla ricostruzione di questo trasporto, dei luoghi della deportazione e delle vicende di vittime e carnefici, l'esposizione prende in esame anche la deportazione politica avvenuta nei mesi precedenti e collocando i fatti nel più ampio e complesso sistema delle deportazioni dall'OZAK (Zona Operazioni Litorale Adriatico). Sintetici testi trilingui (italiano, sloveno, inglese), fotografie, documenti, mappe e videotestimonianze rendono accessibili al grande pubblico i rilevanti risultati scientifici raggiunti da un'ampia e rigorosa ricerca condotta su fonti italiane e internazionali da un gruppo di studiose e studiosi specializzati nella storia della Shoah e della deportazione politica dal Litorale Adriatico. La mostra è realizzata dal Comune di Trieste, Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale in collaborazione con il Museo della Comunità Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner" e con l'Associazione Nazionale Ex Deportati-Sezione di Trieste, l'Archivio di Stato di Trieste, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, la Fondazione Museo della Shoah di Roma, il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Trieste.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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collasgarba · 10 months
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Rainer non concedette la grazia e gli imputati furono fucilati nel cortile del tribunale stesso
Gorizia: il Castello. Fonte: Wikipedia Sui processi svolti dal Tribunale Speciale [tedesco nel Litorale Adriatico] non si hanno molte notizie e testimonianze.Lo storico Tone Ferenc cita alcuni dati riguardanti alcuni dibattimenti processuali svoltisi a Gorizia, trovati tra le carte della commissione per l’accertamento dei crimini di guerra nel Litorale Sloveno. La corte marziale composta dal…
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kritere · 1 year
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Marco Bocci e Laura Chiatti, innamorati a Riccione insieme ai figli: “In nove anni mai una distrazione”
DIRETTA TV 19 Luglio 2023 Dopo nove anni di matrimonio, la coppia continua a restare forte e unita. Sulle pagine di “Chi”, le loro vacanze a Riccione. 210 CONDIVISIONI Marco Bocci e Laura Chiatti sono i protagonisti di uno dei servizi del numero in edicola di “Chi”. Il 44enne e la 41enne sono in vacanza a Riccione, sul litorale adriatico, insieme ai loro due figli Enea, 8 anni, Pablo, 7. Dopo…
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personal-reporter · 2 years
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Spiagge pugliesi invase da barattoli di ketchup
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Cosa ci fanno dei barattoli di ketchup sulla spiaggia della Puglia? Sono tantissimi, tanto da far scattare l’allarme lanciato da Archeoplastica, progetto creato da Enzo Suma con la finalità di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento dei mari determinato dall’uso della plastica e, più nello specifico, dalla scorretta gestione del fine vita della plastica stessa. Le spiagge pugliesi invase dal ketchup sono state le protagoniste di un post pubblicato da Archeoplastica sui social nella giornata di mercoledì 22 febbraio. Nel post pubblicato sui social, Archeoplastica ha spiegato che in Puglia è possibile trovare “tantissimi ketchup spiaggiati” (oltre a tanti altri rifiuti). Archeoplastica sta monitorando la situazione già da qualche tempo per far chiarezza su come i barattoli di ketchup possano essere arrivati sulle spiagge pugliesi: la conclusione (ma si tratta ancora di un’ipotesi) è che i barattoli possano aver viaggiato in mare all’interno di sacchi di juta, che, originariamente, contenevano caffè. Nel filmato pubblicato da Archeoplastica è raccontato che, da ormai diversi mesi, è impossibile non far caso, sulle spiagge della Puglia, ai barattoli rossi di ketchup. Come riferito da Archeoplastica, sono flaconi americani, che “hanno il numero 57 impresso sia davanti che dietro”. “Nella versione italiana”, è spiegato ancora nel filmato, “il numero 57 è impresso 2 volte per lato e di dimensioni più piccole”. “È certamente la versione prodotta negli Stati Uniti“, è la conclusione di Archeoplastica. Nel suo post, Archeoplastica ha fatto presente che alcuni giorni fa, “con l’ultima mareggiata”, sono iniziati ad arrivare altri flaconi di ketchup “leggermente più piccoli ma sempre americani, tutti vuoti o con acqua di mare mischiata a ketchup”. Come accennato, i flaconi di ketchup non sono gli unici rifiuti che è possibile notare sulle spiagge pugliesi. Archeoplastica ha riferito che alcune settimane fa, nei pressi di Gallipoli, sono state raccolte “decine di flaconi di maionese di provenienza americana, pieni e ancora con il sigillo”. Non sarebbe un episodio isolato: ancora oggi, ha spiegato Archeoplastica, se ne raccolgono molti, in particolar modo “sul litorale adriatico di Lecce e Brindisi“. I barattoli di ketchup non sono, però, un’esclusiva pugliese: anche da Ancona è arrivata una segnalazione simile. Articolo completo https://initalia.virgilio.it/spiagge-pugliesi-ketchup-69352 Read the full article
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italianiinguerra · 5 years
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l’OZAK Operationszone Adriatisches Küstenland (Zona d’operazioni del Litorale adriatico) Subito dopo l'armistizio, i tedeschi avevano lanciato l'operazione Achse, per assumere il controllo del Regno d'Italia. Da tale operazione erano rimaste escluse la Venezia Giulia e la Provincia di Lubiana, dove si limitarono ad assumere il controllo dei centri principali, quali Pola, Trieste e Fiume.
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ispirazionezero · 5 years
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Per anni sui mari ti sei avventurato, seguendo cauto le vie delle tue carte. ... Apri le vele ad accogliere il vento che ancora molto per te deve accadere. Il viaggiatore Angelo Branduardi https://www.youtube.com/watch?v=p6bfFykkhR0
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corallorosso · 3 years
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È lunga ma leggetelo tutto Così, tanto per ricordare tutto. "So che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini e stupratori." [Benito Mussolini ai soldati della Seconda Armata in Dalmazia, 1943] « Abbiamo distrutto tutto da cima a fondo senza risparmiare gli innocenti. Uccidiamo intere famiglie ogni sera, picchiandoli a morte o sparando contro di loro. Se cercano soltanto di muoversi tiriamo senza pietà e chi muore muore. » [Lettera di un soldato italiano inviata dalla Slovenia a casa nel luglio 1942 E. Collotti, L'occupazione nazista in Europa, Roma, Editori Riuniti, 1964, p. 543] « Noi abbiamo l'ordine di uccidere tutti e di incendiare tutto quel che incontriamo sul nostro cammino, di modo che contiamo di finirla rapidamente. » [Lettera di un soldato italiano inviata a casa dalla Slovenia nel luglio 1942 E. Collotti, L'occupazione nazista in Europa, Roma, Editori Riuniti, 1964, p. 543] « ...Si informano le popolazioni dei territori annessi che con provvedimento odierno sono stati internati i componenti delle suddette famiglie, sono state rase al suolo le loro case, confiscati i beni e fucilati 20 componenti di dette famiglie estratti a sorte, per rappresaglia contro gli atti criminali da parte dei ribelli che turbano le laboriose popolazioni di questi territori. " [Temistocle Testa Prefetto di Fiume Proclama n° 2798 30 luglio 1942 Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico orientale, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 2007] « Il giorno 4/6/1942 alle ore 13:30 furono incendiati da parte degli squadristi del II° Battaglione di stanza a Cosale le case delle seguenti frazioni del Comune di Primano: Bittigne di Sotto...,Bittigne di Sopra..., Monte Chilovi..., Rattecievo in Monte... [...] Durante le operazioni di distruzione ... è stata fatta una esecuzione in massa di n. 24 persone appartenenti alle frazioni di Monte Chilovi e Rattecevo in Monte. [...] poiché è da temersi una immediata rappresaglia, si prega vivamente di voler inviare con tutta sollecitudine dei rinforzi. » [(IL COMMISSARIO PREFETTIZIO Attilio Orsarri, 5 giugno 1942) Alojz Zidar, Il popolo sloveno ricorda e accusa, Capodistria, Založba Lipa, 2001] « Le forze armate del Partito fascista repubblicano nell’Adriatesches Küstenland-Litorale Adriatico, dipendenti operativamente dai tedeschi […] svolsero un ruolo mostruoso: quello di consegnare ai tedeschi i loro concittadini; qui più che altrove, essi svolsero opera di fiancheggiamento nelle operazioni di rastrellamento e di fucilazione delle popolazioni civili […] Svolsero questi ruoli, almeno inizialmente, senza nemmeno essere riconosciuti come alleati dai tedeschi, che solo in seguito li considerarono parte integrante delle loro formazioni. » [(da “Dossier Foibe“ di Giacomo Scotti)] « ..... purtroppo non mancarono episodi di brutalità da parte di singoli nostri soldati. In località Pjesivci, alcuni militari della Taro stuprarono due ragazze - Milka Nikcevic e Djuka Stirkovic - per poi ammazzarle sparando loro al seno. Un'altra donna, Petraia Radojcic, fu bruciata viva nella sua casa. A Dolovi Stubicki furono massacrati dieci anziani, uomini e donne. Per aver dato ausilio ai ribelli le popolazioni dei villaggi della Pjesivica furono punite con la requisizione di oltre 1 000 pecore e capre e di 50 bovini.» [G. Scotti e L. Viazzi, L'inutile vittoria: la tragica esperienza delle truppe italiane in Montenegro, Milano, Mursia, 1998, p. 271] «....I condannati vengono condotti sull'altura che domina la cittadina, ed io che li vedo passare mentre salgono al luogo del loro supplizio sono addirittura impietrito! Penso che poteva toccare a me l'ingrato compito di comandare il plotone di esecuzione che li ha falciati a dieci per volta: una scena terribilmente squallida che non dimenticherò mai, vivessi mille anni. » [Generale Giovanni Esposto Regio Esercito G. Scotti e L. Viazzi, L'inutile vittoria: la tragica esperienza delle truppe italiane in Montenegro, Milano, Mursia, 1998, p. 338] « Si procede ad arresti, ad incendi, [...] fucilazioni in massa fatte a casaccio e incendi dei paesi fatti per il solo gusto di distruggere [...] La frase «gli italiani sono diventati peggiori dei tedeschi», che si sente mormorare dappertutto, compendia i sentimenti degli sloveni verso di noi. » [Umberto Rosin Commissario Civile del Distretto di Logatec (Slovenia) 30 luglio 1942] « Le brutali rappresaglie degli italiani (l'incendio di 23 case e l'uccisione di circa 120 abitanti di Vlaka, Jabuka, Babina e Mihailovici e altri villaggi sulla sponda del Lim, nonché le successive commesse a Drenavo) suscitarono in noi e nei nostri combattenti un cupo furore. » [Josip Tito Memorie G. Scotti e L. Viazzi, L'inutile vittoria: la tragica esperienza delle truppe italiane in Montenegro, Milano, Mursia, 1998, p. 33] Roberto Ranfagni
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adrianomaini · 10 months
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Rainer non concedette la grazia e gli imputati furono fucilati nel cortile del tribunale stesso
Gorizia: il Castello. Fonte: Wikipedia Sui processi svolti dal Tribunale Speciale [tedesco nel Litorale Adriatico] non si hanno molte notizie e testimonianze.Lo storico Tone Ferenc cita alcuni dati riguardanti alcuni dibattimenti processuali svoltisi a Gorizia, trovati tra le carte della commissione per l’accertamento dei crimini di guerra nel Litorale Sloveno. La corte marziale composta dal…
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bagnabraghe · 8 months
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La Wehrmacht e l’amministrazione civile nell’OZAK
Lo stato di tensione causato dalle bande che agivano sul territorio finì per riflettersi anche sui rapporti tra esercito e amministrazione civile, innescando un forte scontro tra il Supremo Commissario e il Befehlshaber sui loro spazi di potere e autorità. Da una parte le strutture della Wehrmacht tentavano di ampliare sempre di più il proprio spazio di azione nel territorio, dall’altra Rainer…
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bigarella · 9 months
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Il Generale Kübler si arrese con tutto il suo comando nel maggio del 1945 all’esercito jugoslavo titino e come Rainer fu processato a Lubiana
Il primo elemento responsabile del controllo e della sicurezza del territorio fu proprio la Wehrmacht, più precisamente l’Heeresgruppe B <5 di Rommel. I primi giorni dopo l’occupazione furono proprio i diversi comandanti di piazza ad assumere il controllo del territorio e ad emanare le prime ordinanze per la sicurezza.Il 12 settembre 1943 l’OKW incaricò il Feldmaresciallo Rommel di costituire una…
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lamilanomagazine · 10 months
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Risiera di San Sabba inaugurazione della mostra " 7 dicembre 1943: destinazione lager"
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Risiera di San Sabba inaugurazione della mostra " 7 dicembre 1943: destinazione lager"   Giovedì 7 dicembre alle ore 11 nella Sala delle Commemorazioni della Risiera di San Sabba si inaugura la mostra dedicata al primo convoglio di deportati razziali partito dalla stazione centrale di Trieste, a 80 anni dal drammatico evento avvenuto nel 1943. La ricostruzione puntuale e rigorosa, resa accessibile al grande pubblico in una attenta operazione di public history, è il frutto delle ricerche condotte da un gruppo di studiose e studiosi specializzati nella storia della Shoah e della deportazione politica dall’OZAK (Zona Operazioni Litorale Adriatico). La mostra è realizzata dal Comune di Trieste, Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale in collaborazione con il Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”. Hanno collaborato inoltre: l'Associazione Nazionale Ex Deportati-Sezione di Trieste, l'Archivio di Stato di Trieste, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, la Fondazione Museo della Shoah di Roma, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste. La mostra è curata da Sara Berger, Tullia Catalan, Franco Cecotti, Annalisa Di Fant, Stefano Fattorini, Dunja Nanut, Matteo Perissinotto (coordinamento scientifico), Marcello Pezzetti, con il coordinamento generale di Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale. Ospite d’onore all’inaugurazione sarà Tatiana Bucci, testimone della Shoah. Il progetto espositivo ha l'obiettivo di ricordare gli 80 anni dalla partenza dei primi convogli dalla città giuliana verso i campi di concentramento nazisti, attraverso una ricostruzione rigorosa e al contempo altamente divulgativa di quanto accadde all'epoca. L’evento inaugurale si tiene proprio in occasione di un significativo quanto doloroso anniversario, la partenza il 7 dicembre 1943 del primo dei molti trasporti di deportati razziali diretti ad Auschwitz da Trieste. La mostra, partendo dalla ricostruzione di questo convoglio, dei luoghi della deportazione e delle vicende di vittime e carnefici, prende in esame anche la deportazione politica avvenuta nei mesi precedenti. L’esposizione costituirà per docenti e scolaresche, come pure per il pubblico generico, un importante punto di riferimento per la conoscenza di tale momento storico, fornendo strumenti didattici innovativi e aggiornati. La traduzione in sloveno e inglese la rende esportabile anche all’estero, oltre che fuibile ai turisti e ai numerosi visitatori stranieri della Risiera. Immagini e mappe aiutano il pubblico a visualizzare la storia di chi venne deportato, collocandola nel più ampio e complesso sistema delle deportazioni dall’OZAK. La mostra è frutto di una intensa attività di ricerca sulla bibliografia e sugli studi già pubblicati e in corso, ma anche e soprattutto di un nuovo lavoro su fonti e archivi che sono a disposizione degli studiosi solo da pochi anni, come le testimonianze orali, gli archivi di famiglia, i registri del Carcere del Coroneo, i censimenti razzisti del 1938 e 1942, l’archivio di Bad Arolsen, l'archivio della Repubblica di Slovenia e vari archivi americani, inglesi, norvegesi. La mostra sarà visitabile a ingresso libero fino al 9 giugno 2024 durante l’orario di apertura della Risiera di San Sabba. “TRIESTE PORTA DELL’EST” MAXMABER ORKESTAR IN CONCERTO Trieste porta dell’Est è il concerto di Maxmaber Orkestar che giovedì 7 dicembre alle ore 21.00 all’Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella di via Diaz, 27 chiude il programma culturale 1943-2023. Trame intrecciate di memoria. Tra gioia e malinconia, un coinvolgente viaggio nella musica delle minoranze, attraverso spazi di contaminazione tra culture diverse, lungo un confine che non sia frontiera. Ingresso gratuito. Posti limitati. È consigliata la prenotazione all’indirizzo [email protected] per altre informazioni al seguente link - Maxmaber Orkestar - Lucy Passante Spaccapietra | voce, violino - Alberto Guzzi | voce, sax - Max Jurcev | voce, fisarmonica - Fabio Bandera | voce, contrabbasso - Romano Bandera | voce, chitarra - Alessandro Perosa | percussioni La Maxmaber Orkestar si forma nel 2003 a Trieste, dove la Mitteleuropa incontra il Mediterraneo, porta naturale fra Oriente e Occidente, luogo di scambio e contaminazione fra genti e culture diverse. Voci, fisarmonica, sax, violino, chitarra, percussioni e contrabbasso ci conducono in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo. Ospite di numerosi festival, in Italia e in Europa, la Maxmaber Orkestar guarda all’arte di strada come modello di ricerca musicale, nel segno dello scambio e della conoscenza. Nel repertorio in programma la sera del 7 dicembre figurano canzoni yiddish e brani klezmer (Di saposhkelekh, Ot azoy, Ershter vals, Russian sher) ma anche musiche bosniache, macedoni e rom (Ajde Jano, Ćudna jada, Čoček), canzoni celebri quali Dance Me to the End of Love di Leonard Cohen e Bay mir bistu sheyn di Jacob Jacobs e Sholom Secunda e suggestive composizioni della stessa Maxmaber Orkestar (per esempio Ponterosso e I mati de Trieste). Sono musiche malinconiche e allegre al contempo, testimonianze di popoli e culture europei senza confini o bandiere, che attraversano la Storia con grande vitalità, ma a volte anche con estrema sofferenza. Numerosi i festival, nazionali e internazionali, nei quali la Maxmaber Orkestar è intervenuta: Straßen Kunst Festival Wiener Neustadt (AT), Straßen Festival Werne (DE), Pflasterspektakel Linz (AT), Pflasterzauber Festival Hildescheim (DE), Neuchâtel Buskers Festival (CH), STRAMU Würzburg International Festival (DE), Strasbourg Méditerranée (F), Aufgetischt! di Chur (CH), Waves Festival (DK), Stadtspektakel di Landshut (DE), Le Bal Rital di Parigi (F), Festival Klezmer di Ancona, Folkest, Carnevale di Venezia, Lethargy di Zurigo (CH), Aufgetischt! di St. Gallen (CH), Festival Internazionale di Goražde (BIH), Kid’s Festival di Sarajevo (BIH), Campus di Montecatini, Luka Praha (CZ), Eurofolk di Malaga (E), Jazz Etno Funky Festival di Koper (SLO), TriesteLovesJazz, Cortona On The Move, Radicazioni e DEAFEst in Calabria. Fra le numerose collaborazioni teatrali figurano Fuori dal bordo, spettacolo tragicomico sul tema dell’infanzia e dell’asilo, il progetto Il ratto d’Europa di Claudio Longhi e Il tempo della festa, con Roberta Biagiarelli (autrice e interprete del celebre A come Srebrenica). È del 2009 la collaborazione con il collettivo Wu Ming per la presentazione del libro Altai. Nel 2005 la Maxmaber Orkestar registra il suo primo CD, Ancheniente!, cui fa seguito nel 2007 Ajde Jano!. Nel 2011 viene pubblicato Malinkovec in Corte Fedrigovez e nel 2014 Spavomir. 1943-2023. TRAME INTRECCIATE DI MEMORIA - Attività promosse dal Comune di Trieste - e realizzate dal Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale - con il sostegno del MIC - Ministero della Cultura con la collaborazione di - Associazione Nazionale Ex Deportati - ANED, Sezione di Trieste - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - ANPI, Comitato provinciale di Trieste - Commissione per il Civico Museo della Risiera di San Sabba - Comunità Ebraica di Trieste e Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” - Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, Trieste - Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC Onlus, Milano - Fondazione Museo della Shoah, Roma - Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata - IRCI, Trieste - Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia - Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Trieste - Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici - DiSU Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza - Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi - Direttore Generale Fabio Lorenzut - Dirigente del Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi Francesca Locci - Responsabile dei Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi - Coordinamento generale Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale - Coordinamento amministrativo Andreja Bruss - Segreteria Museo della Risiera di San Sabba Antonia Cilli - Immagine coordinata e allestimento mostre Studio Mark - Organizzazione spettacoli Studio Sandrinelli... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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yespuglia · 5 years
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📍Torre Lapillo 📷@devid78one . . . . . . . . . #salento #salento2018 #salentoesoncontento #adriatico #acquacristallina #lusalentu #salentodamare #igerpuglia #ig_puglia #cututtulucore #corepresciatu #thegreatbeauty #taranto #lecce #tarantoview #yallerspuglia #tarantino #pugliagram #pugliafood #salento #salentodamare #litorale #ostuni #Otranto #italian_places (presso Torre Lapillo Beach) https://www.instagram.com/p/B4M0rvioOhe/?igshid=80kmba708iy7
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3nding · 4 years
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Essendo il 2021 ufficialmente l'anno delle curiose coincidenze
Il candidato elabori una teoria in base alla quale
SE gli spostamenti tra regioni sono vietati ;
SE le vacanze propriamente dette sono anch'esse vietate;
SE alberghi e villeggianti (montagna o mare è indifferente) si mettono d'accordo per produrre autocertificazioni di viaggi di lavoro;
PER PURA COINCIDENZA
le aree solitamente con maggiore afflusso turistico sono diventate una dopo l'altra rosse. (Prima il Trentino, adesso il litorale adriatico).
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