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Centro logopedico Milano
Logopedia pediatrica a Milano ❤Centro specialistico.
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centroamamentemilano · 5 months
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unjobaid · 2 years
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WeWorld Job Openings as of 01 July 2022
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tempi-dispari · 5 years
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Archetipi, il nuovo disco di Francesca De Mori
Da giovedì 10 ottobre, è disponibile in digital download in streaming “Archetipi”, il nuovo disco di Francesca De Mori, raffinata cantante e interprete di origini vicentine. Il lavoro, composto da sette brani inediti e da due cover, “Hommage à Violette Nozières” di Demetrio Stratos, e “I tuoi fiori” di Etta Scollo, e che vede la straordinaria partecipazione di Walter Calloni alla batteria, miscela con eleganza e disinvoltura la forma canzone, al registro jazz e pop, sempre supportato dalla tecnica di musicisti impeccabili, quali Martino Vercesi e Riccardo Misto, rispettivamente special guest alle chitarre e all’overton singing, Daniele Petrosillo al basso e contrabbasso e del pianista Salvatore Pezzotti, che ne ha curato anche gli squisiti arrangiamenti.
«In un clima generale di confusione e smarrimento ritornare al principio, all’inizio, è l’idea che alla base muove questo nuovo lavoro discografico – Racconta Francesca De Mori – Una ricerca attratta dall’esplorazione in musica  di alcune figure archetipali che ci hanno portato a intraprendere un inconsueto percorso musicale. Il Mago, L’Amante, Madre Terra, il Ribelle, Il Folle, per dirne alcuni,  richiamano parti che agiscono in noi e dalle quali trarre energia personale, di scelta, in alcuni momenti della vita. La musica stessa è archetipo ed è  in grado di superare le barriere, i muri costruiti dalle ideologie. Ma in fondo le ideologie nascono dai contenuti delle forme che invece sono pure. Gli archetipi sono infatti il primo esemplare assoluto e autonomo, modello primitivo, eterno e perfetto, perciò universali.»
Ecco la tracklist di “Archetipi”
GAIA – IL PIANETA BLU
IL MAGO
I TUOI FIORI
NEGLI OCCHI DI UN BAMBINO
L’AMANTE
HOMMAGE À VIOLETTE NOZIÈRE
LA VOCE INTERIORE
RIBELLE
GABBIANI
RIFLESSI – PIANO SOLO
“Archetipi” è stato prodotto da Francesca De Mori e Daniele Petrosillo, che ne ha scritto e composto i brani ad esclusione di “Hommage à Violette Nozières” e “I tuoi fiori”.  Mix e master di Larsen Premoli presso ReClab Studios (Milano). Voci, chitarre, piano e tastiere  e contrabbasso  registrate da Maurizio Berta presso Sound & Music Village (Milano). Batteria e basso registrati da Loris Bertan presso ReClab Studios (Milano).
Francesca De Mori, cantante vicentina, inizia a dedicarsi al canto a partire dal 1990. Con numerosi e differenziati progetti, pur se innamorata da sempre della canzone d’autore, si è espressa attraverso stili musicali differenti. Contemporaneamente si è diplomata in canto moderno presso l’Accademia di Musica Moderna di Milano con Paola Milzani e ha vinto una borsa di studio al CET di Mogol.
Ha frequentato i corsi teatrali della compagnia teatrale “La piccionaia” di Vicenza e “Nonchiameteci attori” di Milano e partecipato a seminari con Nora Fuser, Laura Curino, Gioele Dix. Ha partecipato al concorso nazionale “The voice of Radio 2” nel 2014, classificandosi fra i primi otto posti come unica canzone italiana con il brano “La guerra di Piero”.
Ha collaborato con la comunità Exodus di Don Mazzi per portare spettacoli di musica leggera in alcune carceri italiane. All’attività di canto e recitazione affianca, da anni, quella di insegnante di canto e ricercatrice vocale partecipando ai seminari di approfondimento e corsi del Dott. Franco Fussi, Elisabeth Howard, Loretta Martinez, Elisa Turlà, Anna Bacchia, Andrea Tosoni, Michele Fischietti.
Ha studiato in Francia presso Roy Hart International Arts Centre e ha partecipato al Corso Teorico Pratico di Didattica del Canto e Logopedia di Laura Neera, logopedista,scrittrice e cantante argentina. Attualmente sta studiando da alcuni anni Fisiologia della voce parlata e cantata di Gisela Rhomert presso l’Istituto Lichtenberg in Germania.
E’ insegnante qualificata di pratica Bioenergetica e di Biomusica, primo livello Real Reiki Radiance Technique e Theta Healing e ha effettuato il percorso triennale di Counseling Somato Relazionale presso l’istituto Ipso di Milano. Nel 2019 ha conseguito il diploma di Musicoterapia in Nada Yoga con Riccardo Misto, musicista e studioso di musica indiana, e discepolo di Vemu Mukunda.
Dopo il percorso di formazione annuale con Albert Rabenstein, musicista e ricercatore argentino e percorsi di approfondimento sulle campane con Luca Pigaiani, si dedica al Massaggio Sonoro con Campane Armoniche e Tibetane, Voce e altri strumenti ancestrali. Sta approfondendo la tecnica del canto armonico. A gennaio 2017 ha prodotto e pubblicato per l’etichetta Soundlab il primo disco “Altre Strade”.Da alcuni anni si esprime anche attraverso la scrittura, riprendendo il filo interrotto durante l’adolescenza. Il 10 ottobre 2019 pubblica il nuovo disco “Archetipi”.
FB: www.facebook.com/francescademori23/ YT: bit.ly/youtubeFrancescaDeMori
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tmnotizie · 5 years
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MACERATA – Se c’è una bella certezza in questo periodo è sicuramente Musicultura. Con le sue canzoni scanzonate ed impegnate, alleggerisce gli animi e ci fa volare sulle note colorate  di un panorama musicale italiano che ha qualcosa da dire e da raccontare . È questo il grande potere della musica.
Grazie alle dirette televisive delle serate di ETV Marche e TVRS e alla diretta streaming nella pagina Facebook di Musicultura,  gli appassionati del Festival hanno potuto seguire le esibizioni live dei  nuovi cinque artisti in programma che  sul palco del teatro Lauro Rossi di Macerata, purtroppo a porte chiuse per le ristrette ordinanze dell’emergenza coronavirus, si sono esibiti di fronte alla giuria del Festival e al pubblico a casa  per accaparrarsi un posto in finale tra i magnifici 16 di Musicultura 2020
Largo all’avanguardia e alla sperimentazione  con le canzoni di Paolo Rig8, autodidatta di Torino , che ha conquistato il “Premio Med Store” assegnato della giuria del Festival per la migliore esibizione della serata. L’artista si è avvicinato alla musica grazie agli strumenti e ai dischi rock del fratello maggiore. Con un’ ampia  tavolozza di colori, gestita con grande consapevolezza,  Paolo Rig8, insegnante di batteria e di produzione musicale, si è proposto a Musicultura con le canzoni: Non scherziamo, Gli anni 20 e  Scemi in paradiso “Amo la musica – ha detto l’artista – ma lei mi vede più come un amico”.
Ad accaparrarsi il “Premio Val Di Chienti” del pubblico dei social Alberto De Luca che si è esibito live con le canzoni: Ma fleur un brano che tratta di gelosia, Nuvole e De Andrè.
In una fusione tra elettronica, cantautorato italiano e genere trap, il cantautore di Sondrio con la sua voce e con i suoi testi raffinati ha conquistato i migliaia di utenti in diretta sui social della pagina di Facebook di Musicultura che hanno espresso la propria preferenza tramite i commenti sulla diretta social.
Costanza, all’anagrafe Costanza Motroni  di Livorno classe 1998, nonostante la sua giovane età,  unisce le note  a  parole dense di profonde emozioni  per raccontare i suoi sogni, le sue fantasie, le sue irrequietezze e le sue tentazioni.
A breve logopedista di professione, Costanza a Musicultura ha proposto tre intensi brani legati tutti dall’ispirazione per una stessa persona: 100 maglioni , dove si scopre che il segreto dell’umanità è la fragilità, 1000 luci spente e Lunapark.
Il rap di PeppOh, apprezzato dalla giuria del Festival, già tra i finalisti di Musicultura 2016, con testi complessi in un’armonia melodica ricca di sfumature condite dalla sua bella voce,  ha proposto al Concorso Totale, Where is the Rapstar? !per la prima volta presentata  con una band e Vita   un inedito dedicato alla mamma “La mia croce e delizia? …la mia voce e la mia scrittura mi fanno sentire un cantante tra i rapper e un  rapper tra i cantanti”
 Salba, all’anagrafe Salvatore Battaglia, è un cantautore siciliano di ventisette anni, cantante, pianista, tastierista, producer che  vive a Milano dove si occupa di musica, concerti live e produzioni, ha proposto a Musicultura i brani: Tu sei qua, un brano che racconta il rapporto dell’artista con la musica, Allegro ma non troppo e   Vivo solo dedicato a tutte le vittime di bullismo che stanno affrontato periodi di grande fragilità  “ ho raccolto una serie di testimonianze e di racconti sul tema del bullismo e della solitudine” ha raccontato Salba alla giuria.
Le audizioni live in diretta sulle televisioni regionali da Etv Marche, Tvrs e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura  continuano per il rush finale domani sabato  7 marzo con gli ultimi sei artisti in programma: Miele, Alex Ricci, Giannicaro, Fabio Curto, Magma e Vhelade.
Intanto, ricordiamo che in questo ultimo week end di Musicultura  sono ancora in vendita promozionale i biglietti per le grandi serate finali del Festival del prossimo giugno all’Arena Sferisterio presso la biglietteria dei Teatri in Piazza Mazzini 10 di Macerata e il Centro Commerciale Val Di Chienti.
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itfbblog · 7 years
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DIDATTICA ASSISTITA E DSA: QUANDO I LIBRI DIVENTANO ESPERIENZA
di Paola Galifi
“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare.
Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare”
 Daniel Pennac
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Possono i libri, da sempre risorsa della cultura, diventare dei vincoli? Possono costituire un ostacolo insormontabile?
 Durante il percorso scolastico, dal 10 al 25% degli studenti, incontra delle difficoltà nel processo di apprendimento che, in alcuni casi, possono portare all’insuccesso (Stella, 2004). Nel 3% di questi casi, alla base dell’insuccesso scolastico, è presente un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (Consensus Conference,2010).
L’approfondimento delle caratteristiche specifiche dei disturbi dell’apprendimento ha messo in luce, negli ultimi anni, quanto gli strumenti, le modalità e gli stili di apprendimento possano essere molteplici.
Per stile di apprendimento si intende “l’approccio all’apprendimento, il modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni” (Mariani, 2000). Lo stile di apprendimento comprende le preferenze ambientali (come i luoghi e i tempi dell'apprendimento) le modalità sensoriali privilegiate (spesso sintetizzate in: visiva, verbale o iconografica, uditiva e cinestetica), gli stili cognitivi (come analitico/globale, sistematico/intuitivo, riflessivo/impulsivo) e i tratti socio-affettivi (come l'introversione e l'estroversione).
Lo stile di apprendimento rimanda quindi alla modalità attraverso cui percepiamo le informazioni e ai canali sensoriali che ci permettono di percepire gli stimoli che provengono dall’esterno. L’accesso alle informazioni è la prima fase, indispensabile, di qualsiasi apprendimento. Ogni persona ha un proprio modo di apprendere e quindi avrà modalità di accesso preferenziali alle informazioni.
Se un normolettore, in genere, riesce a decodificare un'informazione indipendentemente dal canale sensoriale d'entrata, uno studente con DSA, invece, fatica a imparare solo tramite il canale visivo-verbale basato sulla letto-scrittura (canale, tra l’altro, privilegiato a scuola).
Solitamente gli studenti con DSA processano, invece, molto bene le informazioni che passano dal canale visivo non verbale/iconografico e possono avere buone capacità uditive e cinestesiche (cioè il fare esperienza diretta di un problema o concetto) che, se potenziate, possono costituire terreno fertile per l’apprendimento. (Mariani, 2000)
Un fattore determinante sull’evoluzione positiva del disturbo risulta quindi essere la personalizzazione degli apprendimenti che passa attraverso una identificazione precoce delle difficoltà, l’individuazione dello stile specifico e la valorizzazione delle potenzialità dell’alunno.
Attraverso la didattica assistita, lo specialista conduce l’alunno alla scoperta del proprio canale prevalente per poi acquisire nuove competenze sul metodo di studio e sugli strumenti compensativi più efficaci (software informatici appositamente creati per compensare difficoltà e carenze legate al disturbo).
La rappresentazione per mappe è una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA, in particolare in caso di marcata difficoltà di lettura, perché sostituisce, o semplicemente integra, la comunicazione testuale con quella visiva. Le mappe facilitano inoltre l’elaborazione, la memorizzazione e la comprensione perché, basandosi sull’analisi grafica, aggirano la difficoltà di decodifica del testo. L’organizzazione logica dei concetti facilita l’argomentazione (sia scritta che orale) attraverso l’esplicitazione dei processi di rielaborazione personale dei contenuti.
Nella didattica assistita si valorizzano dunque i linguaggi comunicativi “altri” rispetto al semplice codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici come immagini, disegni, foto, video o audio. Le parole così diventano immagini, le immagini diventano esperienza, l’esperienza diventa apprendimento.
Citando un famoso filosofo del linguaggio, “le parole sono come pellicola su acqua profonda” (Wittgenstein,1916). Il linguaggio figurato riesce infatti ad evocare l’esperienza nella sua tridimensionalità (la parola come simbolo) e consente di andare al di là della pellicola delle convenzioni per attingere all’acqua profonda del significato emozionale ed esperienziale.
Il tutor, in questo processo, svolge solo il ruolo di “facilitatore maieutico” affinchè le risorse, così come le immagini, possano emergere spontaneamente nell’alunno.
I presupposti teorici sono noti: Vygotzskij (1954) definì la Zona di Sviluppo Prossimale come la distanza tra il livello effettivo in cui si trova il bambino e il livello successivo, che corrisponde alla sua potenzialità, perseguibile con il sostegno dell’adulto, il quale, quindi, deve osservare con attenzione, per poter fornire gli stimoli cognitivi e affettivi più idonei affinchè l’alunno possa oltrepassare le capacità raggiunte. Non si tratta quindi di un semplice intervento didattico, ma anche di stabilire una buona relazione. L’area di sviluppo prossimale esiste solo “dentro una relazione”.
L’adulto ha quindi il compito di essere “scaffolding”, cioè una “impalcatura di sostegno” (Bruner, 1976): un mediatore “temporaneo”, pronto ad eliminare il supporto nel momento in cui l’apprendimento è consolidato e l’alunno può sperimentare così l’autonomia, il proprio stile di apprendimento, il proprio specifico ed efficace (efficace perché consapevole) metodo di studio, “primo vero strumento compensativo per un alunno con DSA” (Cornoldi, 2007).
La didattica assistita avrà così portato a termine il proprio compito: svelare all’alunno che i libri possono non costituire più un ostacolo, ma vere e proprie fonti di esperienza.
I libri possono tornare a parlare.
 “Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare”
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 La sezione specialistica “Disturbi Specifici dell’Apprendimento” dell’ITFB offre, oltre al supporto riabilitativo e di didattica assistita, la possibilità di realizzare progetti personalizzati individuali e familiari a partire dalla iniziale fase valutativa e diagnostica fino alla vera e propria presa in carico dell’alunno e della famiglia. La sezione, in un’ottica sistemico-relazionale, prevede la collaborazione tra le figure professionali specializzate (psicologi, psicoterapeuti, logopedista e neuropsichiatra) con le realtà familiari e scolastiche per incrementare e arricchire la rete dei sostegni all’integrazione dell’alunno.
Per Info e contatti:
www.itfb.it
Tel e Fax + 39.051.6390890
 Referenti sezione: Dott.ssa Iara Bonfanti e Dott.ssa Monica Molinari
Referente didattica assistita: Dott.ssa Paola Galifi
Logopedista: Dott. Antonio Milanese
Neuropsichiatra infantile: Dott.ssa Maria Condò
(*) immagine non soggetta a copyright, tratta dal sito www.pixabay.com
BIBLIOGRAFIA
- Bruner, J. S., Wood, D., Ross, G., (1976), The role of tutoring in problem solving, in Journal of Child Psychology and Psychiatry, volume 17, da pp.89 a 100, Pergamon Press, Oxford.
- Cornoldi, C. (2007), Difficoltà e disturbi dell'apprendimento, ed. Il Mulino, Bologna.
- Mariani, L. (2000), Portfolio. Strumenti per documentare e valutare cosa si impara e come si impara, ed.Zanichelli, Bologna.
- Pennac, D. (1991), Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres, 1985), ed. Feltrinelli, Milano
-Stella, G. (2004), La dislessia. Quando un bambino non riesce a leggere, ed. Il Mulino, Bologna.
- Vygotszkij, L. (1954), Pensiero e linguaggio, ed.Giunti-Barbera, Firenze.
- Wittgnestein, L. (1989), Tractatus Logico-Philosophicus, trad. it. a cura di A.G. Conte, ed. Einaudi, Torino.
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Centro logopedico specializzato in disturbi del linguaggio in età evolutiva ed adulta .
Centro di logopedia Amamente di Milano
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Parliamo di Difficoltà di linguaggio nei Bambini.
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Cos’è la logopedia?
La logopedia è la branca della medicina che si occupa di studiare il linguaggio e le sue eventuali problematiche.
Non sempre infatti l’apprendimento del codice linguistico è per il bambino un percorso semplice e senza ostacoli, a volte possono esserci delle difficoltà, dei ritardi o degli intoppi che solo la logopedia e i suoi specialisti possono aiutare a riconoscere e superare, con pochi semplici esercizi. 
Il logopedista è infatti il professionista sanitario che si occupa della prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi della voce, della comunicazione, del linguaggio in età evolutiva, adulta e geriatrica attraverso programmi riabilitativi individuali. 
Il suo principale compito è proprio quello di rieducare una persona a parlare in modo corretto, correggendo
difetti di forma o veri e propri disturbi del linguaggio.
Non bisogna farsi intimidire, le sedute dedicate ai bambini sono molto divertenti e utilizzano lo strumento del gioco e la collaborazione dei genitori, che dovrebbero sempre essere coinvolti anche per poter apprendere gli esercizi e saper aiutare il bimbo nel recupero anche a casa.
Le problematiche più comuni in età evolutiva interessano principalmente i ritardi dello sviluppo del linguaggio, come per esempio i difetti di articolazione, di pronuncia, la povertà lessicale e di strutturazione della frase o della narrazione orale e scritta ma anche i problemi organici di deglutizione deviata (deglutizione atipica). 
E’ importante prestare la dovuta attenzione ad una difficoltà di linguaggio, perché potrebbe in alcuni casi celare disturbi importanti come ipoacusia, autismo, disprassia, sindromi genetiche.
In ogni caso qui vale assolutamente il detto “prima si interviene meglio è”. Lo sviluppo linguistico nel bambino, infatti, non è né rigido né uniforme, e varia da bambino a bambino. L’età di acquisizione del linguaggio non va quindi considerata rigidamente, ma se ci si accorge di uno sviluppo linguistico più lento o irregolare rispetto alla media nel proprio
bambino meglio rivolgersi ad uno specialista. 
L’individuazione precoce di una difficoltà di linguaggio (parlatori tardivi e ritardi nel linguaggio) attorno ai 3 anni d’età infatti, così come problematiche legate ai suoni della lingua (ad esempio la presenza di dislalie, cioè modulazione dei suoni anomala nell’infanzia) attorno ai 4 anni d’età sono segnali da non sottovalutare, che indicano la necessità di un intervento immediato, al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche future. 
Se tuo figlio non parla ancora o parla male quindi, è utile chiedere immediatamente una consulenza presso un centro psicologico o di neuropsichiatria infantile. 
Dopo una attenta valutazione verrá proposto il percorso più indicato.
Le figure abilitate alla diagnosi dei disturbi del linguaggio sono infatti lo psicologo e il
neuropsichiatra infantile.
Il logopedista sarà invece il professionista della riabilitazione che parteciperà a tutto l’iter diagnostico e prenderà in carico il programma riabilitativo del
paziente.
I genitori svolgono un ruolo chiave in questo percorso, dovranno essere presenti e attivi nel
processo di apprendimento, disponibili a svolgere gli esercizi anche casa e pronti ad apprendere nuove strategie educative.
Solo questa é la chiave per la risoluzione ottimale delle difficoltà. 
Centro logopedico infantile Milano
Articolo della Dott.ssa Anna La Guzza
www.mammakids.it
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Centro psicologico e logopedico accreditato Milano
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Terapie riabilitative psicologiche e logopediche anche online https://www.centropsicologicomilano.it/psicologo-on-line
Maggiori informazioni: [email protected]
Cell.3311842704
LOGOPEDIA MILANO
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centroamamentemilano · 11 months
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E se fosse un disturbo del linguaggio?
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Se fosse un disturbo del linguaggio infantile, potrebbe manifestarsi in diversi modi, come difficoltà nel comprendere e nell'utilizzare il linguaggio, problemi di pronuncia o di fluency, limitatezza del vocabolario e difficoltà di espressione dei pensieri e delle emozioni. Questo disturbo può essere causato da diversi fattori, come problemi neurologici, deficit cognitivi, ambienti poco stimolanti o mancanza di interazione verbale durante l'infanzia. Se non viene riconosciuto e trattato adeguatamente, il disturbo del linguaggio infantile può avere un impatto negativo sul successo scolastico e sulle relazioni sociali del bambino.
È importante che i genitori e gli educatori siano consapevoli dei segnali di un possibile disturbo del linguaggio e che si rivolgano a un professionista per una valutazione e un intervento tempestivo.
Con il giusto sostegno e l'adeguato trattamento, i bambini con disturbo del linguaggio infantile possono superare le loro difficoltà e sviluppare pienamente le loro abilità comunicative.
Cell.3311842704
https://www.centroamamente.it
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Centro logopedico Milano logopedista infantile logopedista online disturbi del linguaggio infantile
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