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#natalia ginzburg
galina · 3 months
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Onto the second book of the year: The Dry Heart, Natalia Ginzburg (trans. Frances Frenaye)
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fuoridalcloro · 7 months
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"E anche se siamo stati brevemente e raramente felici, tutto poi è stato sporcato, calpestato e travolto. Ma non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie."
Natalia Ginzburg - Caro Michele
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unbiviosicuro · 23 days
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Avevo immaginato tutto, con troppa chiarezza. Avevo immaginato te e me, qui, in questa stanza, in questa casa. Avevo immaginato tutto, con una tal precisione, fino ai minimi particolari. E quando si vedono le cose future con tanta chiarezza, come se già stessero succedendo, allora è segno che non devono succedere mai. Perché son già successe, in un certo senso, nella nostra testa, e non è più consentito di provarle davvero. Dissi: - È come in certi giorni che l'aria è troppo chiara, troppo limpida, si vedono i contorni spiccati, netti, precisi, e vuol dire che vien la pioggia.
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garadinervi · 7 months
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Primo Levi, (1975), Das periodische System, Afterword by Natalia Ginzburg, Translation by Edith Plackmeyer, Deutscher Taschenbuch Verlag (dtv Verlag), 1991
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Cover Design: Celestino Piatti Photograph (Primo Levi, cover): © Jerry Bauer
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iviaggisulcomo · 1 year
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«Non è la nostra tempra che è cosí forte, Marco, è il cuore. Il nostro cuore è fortissimo. È forte perché aspetta sempre. Cosa aspetti, non si sa. Ma è dotato di un'infinita pazienza. Tutto il resto in noi è tanto fragile. Abbiamo lo stomaco delicato, la pelle delicata, il palato sensibile, i nervi fragili. Abbiamo insonnie, tremiti, incubi, sudori notturni. Ma il cuore non ha mai niente. È sanissimo. Ingoia tutto, manda giú tutto, i distacchi, la solitudine, i veleni, i pensieri angosciosi, gli anni orribili. È il cuore che è forte, Marco, è il cuore ».
Natalia Ginzburg
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algunloco · 2 months
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Natalia Ginzburg, en la introducción a los diarios de Pavese.
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marscia · 2 years
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“[…] I loved him. I was weary of the burden of my secret; often in my boardinghouse room I could feel it growing within me until I thought I should burst, and all the time I was becoming more and more of an idiot, unable to take an interest in anyone or anything else.”
Natalia Ginzburg, The Dry Heart
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comeinizia · 1 month
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184. Le piccole virtù
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soracities · 2 years
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He’d emigrated to Paris years ago and was very poor and quite sick. He’d filled up reams of paper that he gave to his friends to read but never bothered to publish. He said that when someone had written something there was no need to publish it. To have written it and to read it to your friends was enough.
Natalia Ginzburg, Family Lexicon (trans. Jenny McPhee)
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canesenzafissadimora · 7 months
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Un giorno incontriamo la persona giusta. Restiamo indifferenti, perché non l’abbiamo riconosciuta. Passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l'abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. Siamo troppo tranquilli, la terra e il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono quietamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo trovati in presenza della persona giusta, e non la era. (…) Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti inflessioni della voce, nel ripensarli, ci danno piccolo sussurro al cuore: ma non teniamo conto d'un così piccolo, sordo sussulto. La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre così bene e in pace, con un largo respiro, con la fronte che era stata così aggrottata, torva per tanti anni, d'un tratto distesa; e non siamo mai stanchi di parlare e ascoltare. Ci rendiamo conto che mai abbiamo avuto un rapporto simile a questo con nessun essere umano; tutti gli esseri umani ci apparivano dopo un po così inoffensivi, così semplici e piccoli; questa persona, mentre cammina accanto a noi col suo passo diverso dal nostro, col suo severo profilo, possiede una infinita facoltà di farci tutto il bene e tutto il male. Eppure noi siamo infinitamente tranquilli.
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dinonfissatoaffetto · 8 months
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Il segreto della semplicità di Natalia è qui: questa voce che dice “io” ha sempre di fronte personaggi che stima superiori a lei, situazioni che sembrano troppo complesse per le sue forze, e i mezzi linguistici e concettuali che essa usa per rappresentarli sono sempre un po’ al di sotto delle esigenze. Ed è da questa sproporzione che nasce la tensione poetica. La poesia è sempre stata questo: far passare il mare in un imbuto; fissarsi uno strettissimo numero di mezzi espressivi e cercare di esprimere con quello qualcosa d’estremamente complesso. Adesso la letteratura tende a dimenticare l’imbuto: si crede che il mare possa essere espresso e comunicato in quanto mare, e non si comunica né il mare né niente, solo parole. Natalia non dice parole: nomina delle cose, sempre. Quando dice “veletta” è “veletta”, quando dice “scarpa” è “scarpa”.
- Italo Calvino
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las-microfisuras · 1 year
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Me despierto en el extremo límite de la oscuridad; me precede una noche interminable y me separa de las tinieblas una delgada languidez crepuscular. Acabo de nacer; en teoría soy el depositario de todas las posibilidades que puede ofrecer el lento crecimiento del crepúsculo hasta la dimensión del día; pero ahora mi destino está en este lento desenredarse de la noche, ese paciente desprender la viscosidad de la ausencia de luz, de la cual emerjo. Aunque todavía no veo nada, por la excesiva tosquedad de mi cuerpo, esta brevedad de la carne que nunca se purificará de su nacimiento de la noche, se que estoy rodeado de formas adultas, amigables y excitadas, pero que no sé y durante mucho tiempo no sabré distinguir de la noche. Estoy en un desmesurado lecho, del que no me atrevo a tentar los confines, y que acaso no tenga confines; un lecho de oscuridad, del cual emergen filiformes presencias de oscuridad; con horror advierto que una mano nocturna hurga mi cuerpo que gime. Sé también que yo, fragilísimo, estoy cargado de un poder tan grande como inútil, porque todo mi rencor tiene por destinatario el nocuerpo intransitable y despejado de la noche.
- Giorgio Manganelli, La noche, Muchnik Editores, 1997. Traducción de Juan Carlos Gentile Vitale.
- Giorgio Manganelli al lado de Natalia Ginzburg. A la derecha, Italo Calvino 1975 (Romano Gentile/A3/Contrasto)
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infugacolbarone · 1 year
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La poesia è sempre stata questo: far passare il mare in un imbuto: fissarsi uno strettissimo numero di mezzi espressivi e cercare di esprimere con quello qualcosa di estremamente complesso.
- Italo Calvino
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garadinervi · 11 months
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Ernest Hemingway, with Natalia Ginzburg, Italo Calvino, and Giulio Einaudi, to Elio Vittorini [October 1, 1948] [Archivio Elio Vittorini, Centro Apice, Università degli Studi di Milano, Milano]
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iviaggisulcomo · 1 year
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