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#piscina romana
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Blue Roman Pool at William Randolph Hearst's Castle in San Simeon, California, UNITED STATES
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massimogilardi · 9 months
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GIAN LORENZO BERNINI: NETTUNO E TRITONE
Il cardinale Alessandro Damasceni Peretti Montalto, pronipote di Sisto V, era un uomo magnanimo e gioviale, un munifico committente tanto benvoluto che, alla sua morte, il pittore Giovanni Bricci (padre di Plautilla, futuro architetto) licenziò un libello molto apprezzato nel quale si tessevano le lodi di quello che, se non fosse mancato prematuramente – per una congestione – a poco più di cinquant’anni, avrebbe potuto diventare papa nel conclave del 1623, che vide poi invece eletto Maffeo Barberini.
Il cardinale Montalto, come tutti lo chiamavano, era figlio della nipote Sisto V e, ad appena quattordici anni, fu adottato dal prozio che lo creò così giovanissimo cardinale. La nonna di Alessandro, Camilla, era la sorella di Sisto V, colei per la quale fu coniato il modo di dire “Camilla, tutti la vònno, nessuno pija…”, nonché proprietaria del terreno che avrebbe poi ospitato la favolosa villa che, con lui, sarebbe divenuta la villa privata più estesa di Roma. Un posto che, a giudicare dalle incisioni e da alcune foto di fine Ottocento, doveva essere incantevole e che il cardinale, raffinato collezionista, arricchì con tante opere d’arte.
La peschiera Montalto era la più grande “piscina” di Roma e si trovava a due passi dalla casa paterna di Bernini (Via Liberiana), sua prima casa romana. A pianta ovale con diametri di mt 36,50x24,50 essa, secondo la descrizione di Giuseppe Bianchini a commento della tav. 194 del X Libro delle Magnificenze di Roma di Giuseppe Vasi, 1761: “Nasce dal clivo del colle Viminale […] a destra si alza, quasi custode della delizia, un Ercole colla mazza, e a sinistra un Fauno con una zampogna, come se volesse accrescere il delizioso mormorio delle acque. Gira attorno alla peschiera una balaustra con di marmo con dodici statue sopra, e fra una e l’altra tante tazze dalle quali si drizzano altrettanti zampilli di viva acqua verso il centro della peschiera. Nel sito più alto, ove spiccano più copiose le acque, si alza la statua di nettuno col suo tridente in atto di domare quell’elemento e ai lati in sito più basso le statue di Orfeo e di Mercurio…”. (In realtà le statue a decorazione erano sedici, tutte raffiguranti dèi pagani e imperatori dell’Antica Roma).
La peschiera, che fu ancora per l’Ottocento un acquario molto vario, aveva anche uno “scherzo”, uno di quei trucchi tanto apprezzati nel Seicento: uno scalino calpestabile che correva tutt’intorno alla vasca sotto il pelo dell’acqua così che, nel calpestarlo, bagnava le caviglie degli ospiti, e fu descritto come: “Uno scalino falso che inaqua un poco le gambe”.
La fontana-laghetto creata da Domenico e Giovanni Fontana ai tempi di Sisto V – le cui insegne ricorrevano sotto le statue della balaustra – fu “coronata” dal Nettunoberniniano per volontà del cardinale Alessandro, con un basamento che recava le proprie insegne: al momento della commissione, attorno al 1619, Bernini aveva appena 20 anni. Per Leone Strozzi, che aveva la propria villa vicina a quella di Monalto, suo padre Pietro aveva già licenziato alcune statue (e lo stesso Gian Lorenzo gli venderà, sebbene l’avesse scolpito per sé stesso, il San Lorenzo sulla graticola oggi coll. Contini Bonacossi presso Uffizi, Firenze) per le quali aveva in parte coinvolto anche il giovane figlio. Potrebbe esser stato dunque un “passaparola” tra ricchi mecenati a far sì che Montalto affidasse al giovane Lorenzo un gruppo da porre in piena vista nel suo fantastico giardino. Che il giovane avesse talento per i gruppi, il cardinale lo sapeva comunque avendo visto senz’altro il gruppo di Enea, Anchise e Ascanio (o Fuga da Troia) licenziato nel 1619 per il cardinale Scipione Borghese.
A Gian Lorenzo Bernini Montalto avrebbe commissionato tre opere in tutto: il Nettuno, il busto ritratto oggi ad Amburgo (1622) e il David oggi alla Galleria Borghese (1621-3).
Alcune incisioni mostrano come il gruppo del Nettuno e Tritone fosse posto a coronamento della peschiera che si ergeva all’estremità della proprietà, smembrata a fine ‘800 per far posto alla stazione Termini, nella parte più rialzata (l’unico edificio rimasto della villa, cmq modificato, è l’attuale Palazzo Massimo alle Terme): da lì si aveva una vista sopraelevata dell’abside di Santa Maria Maggiore, dov’era sepolto il prozio del cardinale, Sisto V, e dove Montalto stesso sarebbe stato prematuramente sepolto (sebbene il suo cuore si trovi in Sant’Andrea della Valle, i cui lavori di realizzazione aveva profusamente finanziato).
Il Nettuno ha una resa aspra, quasi ruvida, coerente con la destinazione all’aperto e l’esposizione alle intemperie: troneggia sulla vasca a gambe divaricate su una conchiglia, barba e baffi arruffati, quasi imbrinati di salsedine, e punta il tridente in basso con piglio deciso in un avvitamento turbinoso come il mare in tempesta che gli spazza il viso mentre il panneggio gli lambisce i fianchi come fosse al centro di un ciclonico mulinello.
Tra le gambe del dio spunta un tritone che con la sx si aggrappa al suo polpaccio sx, mentre con la dx tiene una buccina della quale pare ancora di udire il richiamo. Sotto al gruppo, l’acqua fluiva nel bacino sottostante formando una cascata su tre gradini.
Si è a lungo supposto che la fonte iconografica fosse da individuare in Virgilio, EneideI, 132 e segg., ma è più probabile che la fonte sia da ricercarsi in Ovidio, MetamorfosiI, 330-48:
“Cessò l’ira del mare, il dio delle acque depose l’asta tricuspide, chiamò il ceruleo tritone che sovrastava il pelago profondo con le spalle coperte di natie conchiglie e gli comandò di dar fiato alla conca fragorosa, per fare ormai, con quel segnale, rientrare i flutti e le correnti. Quegli prese la cava buccina tortuosa che va dal principio allargandosi in ampia spirale, la buccina che, quando in alto mare si empie d’aria, introna del suo suono i lidi che si stendono dall’oriente all’occaso. E anche allora, appena ebbe toccato la bocca del dio dalla barba stillante, e gonfia annunziò l’ordine della ritirata, fu udita da tutte l’acque della terra e del mare, e tutte le onde che l’udirono raffrenò e respinse. Il mare ebbe ancora le sue rive, i letti contennero i fiumi rigonfi, si abbassarono le correnti, si videro i colli riapparire fuori, sorse la terra, si ingrandirono le cose col decrescere delle acque e, dopo lunghi giorni, le selve mostrarono le loro cime, spogliate, e avevano ancora su le fronde il limo lasciato dai flutti. Il mondo era rinato.”
Rispetto al testo ovidiano, che Gian Lorenzo avrebbe letto a fondo di lì a breve anche per Apollo e Dafne, il suo Nettuno non ha ancora posato il tridente e sembra ancora piuttosto contrariato: Bernini lo rappresenta nell’acme dell’azione. Il tritone invece è stato reso abbastanza calzante al testo, e in esso vediamo un concetto che tornerà in tutte le sue fontane successive: l’acqua che emerge alla luce da un essere umano, mitologico o animale.
L’episodio ovidiano, che narra del mito di Pirra e Deucalione, trova corrispettivo nel racconto biblico del diluvio universale; la clemenza di Nettuno che, di concerto col fratello Giove, permette alla coppia di sopravvivere e rigenerare il genere umano, corrisponde al passo di Genesi: 8,1: “Or Iddio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame che era con lui nell’arca, e Dio fece passare un vento sulla terra, e le acque si calmarono.”
La pietasdivina che dopo il caos ristabilisce la quiete era allusione alla munificenza del cardinale Montalto, mentre il senso del contrasto tra l’agitazione di Nettuno e lo specchio piatto dell’acqua nella peschiera era chiaro: Nettuno aveva appena placato una tempesta per permettere che gli ospiti di Montalto potessero ammirare con calma i pesci che la popolavano e, in generale, il suo elemento.
Chi poteva aver suggerito un collegamento pagano-cristiano così sottile? Se è vero che il cardinale faceva segretamente parte dell’Accademia degli Intronati con lo pseudonimo di Profundus, è stato suggerito anche tuttavia il nome dell’allora cardinale Maffeo Barberini, da sempre appassionato di poesia, ma il quesito rimane senza risposta.
Nettunolasciò Roma parecchio tempo prima della demolizione di villa Montalto ormai Negroni: nel 1784 il ricco commerciante Giuseppe Staderini comprò la villa dai Negroni (che l’avevano acquistata a loro volta nel 1696) e iniziò una vendita sistematica di tutto ciò che essa conteneva, alberi compresi.
Tuttavia, da una lettera scritta da Raphael Mengs da Madrid nel 1767 al cav. D’Azara, deduciamo che forse i Negroni avevano già tentato di piazzare il gruppo berniniano: “Desidererei sapere quanto costerebbe il gruppo del nettuno del Bernini”. Non se ne fece evidentemente nulla se nel 1777 il viaggiatore De la Roque, in visita alla villa, affermò che Nettuno si trovava in una rimessa annessa alla peschiera, dunque già “smontato” in vista di un trasloco ma ancora a Roma. Dopo un periodo in custodia presso Villa Borghese, infine, nel 1786, il gruppo fu acquistato da sir Joshua Reynolds e venduto, dopo la sua morte, a Lord Yarborough nella cui famiglia è rimasto fino al 1950.
L’idea del Nettuno sarà ripresa da Bernini per il mai realizzato progetto della Fontana di Trevi al quale aveva dato principio sotto Urbano VIII Barberini poi abbandonato per mancanza di fondi, stornati sulla guerra di Castro: la prima idea prevedeva un complicato gioco architettonico e scultoreo dove sarebbe apparsa la Virgo della leggenda (colei che aveva permesso ad Agrippa e ai suoi soldati di trovare la fonte dell’Acqua Virgo che serve la fontana) mentre la seconda, se la prima non fosse piaciuta al papa, contemplava appunto la figura del dio marino.
Sotto Innocenzo X Pamphili Bernini rispolverò l’idea di una fontana sormontata da un Nettuno per la “terza” fontana di piazza Navona, dopo la Fontana dei Quattro Fiumi e il Moro: anch’essa rimase però irrealizzata per la sopraggiunta morte di papa Pamphili e quella che anche oggi non a caso ritrae il dio del mare (opera di Antonio della Bitta) mostra come l’idea di Bernini per essa fosse nota e tenuta in considerazione. Infine, l’idea del Nettuno fu ripresa da Salvi nella figura di Oceano che oggi vediamo proprio in trionfo nella fontana di Trevi.
di Claudia Renzi ©
In foto: Gian Lorenzo Bernini, Nettuno e tritone (Londra, Victoria and Albert Museum).
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ancientoriginses · 1 year
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Perdidos durante siglos, se redescubrieron impresionantes gemas romanas en el sitio de la casa de baños del Muro de Adriano en Carlisle. Estas gemas talladas por expertos, que datan de los siglos II y III, ofrecen una rara visión de la vida de la élite romana.
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reinato · 8 hours
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21 fatos sobre a Turquia 🇹🇷
1. A Turquia é o único país do mundo que se estende por dois continentes, com uma parte de seu território localizada na Europa e outra na Ásia.
2. Istambul, anteriormente conhecida como Bizâncio e Constantinopla, é a única cidade do mundo localizada em dois continentes, tornando-a um caldeirão de culturas e influências.
3. A Basílica de Santa Sofia, localizada em Istambul, é um Patrimônio Mundial da UNESCO e foi originalmente construída como uma catedral cristã no século VI, posteriormente convertida em mesquita e agora serve como museu.
4. A Capadócia, conhecida por suas paisagens surreais, chaminés de fadas e cidades subterrâneas, é um destino popular para passeios de balão, caminhadas e exploração de antigas moradias em cavernas.
5. A Turquia é lar da antiga cidade de Troia, famosa pela lendária Guerra de Troia e pelo mítico Cavalo de Troia.
6. Pamukkale, que significa "castelo de algodão" em turco, é uma maravilha natural conhecida por seus terraços de piscinas de travertino cheias de águas termais ricas em minerais, acreditadas ter propriedades curativas.
7. A Mesquita Azul (Mesquita Sultanahmet) em Istambul é famosa por seus impressionantes azulejos azuis e seis minaretes, e é uma das mesquitas mais importantes da Turquia.
8. A culinária turca é uma fusão de sabores do Oriente Médio, Mediterrâneo, Ásia Central e Bálcãs, com pratos como kebabs, baklava, mezes (aperitivos) e Turkish delight encantando os paladares.
9. Éfeso, uma antiga cidade grega localizada perto da cidade moderna de Selçuk, é uma das cidades antigas melhor preservadas da região do Mediterrâneo e é lar do Templo de Ártemis, uma das Sete Maravilhas do Mundo Antigo.
10. O Estreito de Bósforo, que separa os lados europeu e asiático de Istambul, é uma das vias navegáveis mais movimentadas do mundo e é famoso por seus passeios de barco cênicos e mansões históricas à beira-mar.
11. A Turquia é lar de Göbekli Tepe, o complexo de templos mais antigo conhecido do mundo, datando de mais de 11.000 anos atrás e precedendo Stonehenge por milhares de anos.
12. O Palácio de Topkapi em Istambul foi a residência principal dos sultões otomanos por mais de 400 anos e agora é um museu que abriga uma vasta coleção de artefatos, incluindo o Diamante do Fazedor de Colheres e o Punhal de Topkapi.
13. Os Dervixes Rodopiantes, seguidores do poeta sufi Rumi, realizam a cerimônia tradicional do sema, um ritual de dança hipnotizante que simboliza a ascensão espiritual e a união com o divino.
14. O Monte Nemrut, localizado no sudeste da Turquia, é lar de um Patrimônio Mundial da UNESCO com estátuas colossais e lápides erigidas pelo Rei Antíoco I de Comagena no século I a.C.
15. O café turco, preparado fervendo grãos de café moídos finamente com açúcar em uma panela especial chamada cezve, é conhecido por seu sabor rico e textura espessa e aveludada, e é tradicionalmente servido com um copo de água e Turkish delight.
16. A antiga cidade de Hierápolis, localizada perto de Pamukkale, é famosa por suas ruínas romanas bem preservadas, incluindo um teatro, necrópole e a Piscina de Cleópatra, uma fonte termal acreditada ter sido usada pela própria Cleópatra.
17. O Grande Bazar em Istambul é um dos maiores e mais antigos mercados cobertos do mundo, com mais de 4.000 lojas vendendo de tudo, desde joias e tecidos até especiarias e lembranças.
18. A Turquia é lar das paisagens de conto de fadas da Trilha Lícia, uma trilha de longa distância que serpenteia ao longo da costa do Mediterrâneo, passando por ruínas antigas, praias de areia e vilarejos pitorescos.
19. A antiga cidade de Afrodisias, dedicada à deusa Afrodite, é famosa por suas esculturas de mármore bem preservadas, incluindo a mundialmente famosa Afrodite de Afrodisias.
20. Os banhos turcos, conhecidos como hammams, são uma parte integrante da cultura turca e oferecem aos visitantes a chance de relaxar e rejuvenescer com banhos de vapor, massagens e rituais de esfoliação tradicionais.
21. A rica história, paisagens diversas e cultura vibrante da Turquia oferecem aos viajantes uma riqueza de experiências, desde explorar ruínas antigas e locais de Patrimônio Mundial da UNESCO até se deliciar com a culinária deliciosa e aproveitar a beleza de suas maravilhas naturais.
-Texto e pesquisa por Fagner Oliveira
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oviedocartagena · 11 days
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¿Cuáles son los principales lugares turísticos para visitar en Cartagena, Lugo?
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¿Cuáles son los principales lugares turísticos para visitar en Cartagena, Lugo?
Playa de las Catedrales
La Playa de las Catedrales, conocida localmente como Praia de Augas Santas, es uno de los destinos costeros más impresionantes de Galicia, en el norte de España. Situada en la costa de la provincia de Lugo, cerca del pueblo de Ribadeo, esta playa se destaca por sus impresionantes acantilados de roca y formaciones rocosas únicas.
Lo que hace que la Playa de las Catedrales sea tan especial son sus impresionantes arcos y cuevas esculpidos por la erosión del mar a lo largo de los siglos. Durante la marea baja, los visitantes pueden caminar entre estas formaciones rocosas y disfrutar de vistas espectaculares sobre el océano Atlántico.
Para preservar la belleza natural de la playa y garantizar la seguridad de los visitantes, se ha implementado un sistema de control de accesos, lo que significa que es necesario reservar con antelación para visitar la playa durante la marea baja, cuando se puede acceder a las formaciones rocosas.
Además de disfrutar de la playa y las formaciones rocosas, los visitantes también pueden explorar los senderos costeros que rodean la zona, descubrir la rica vida marina en las piscinas naturales de la playa y disfrutar de la tranquilidad y la belleza de este entorno natural único.
En resumen, la Playa de las Catedrales es un destino imprescindible para los amantes de la naturaleza y los paisajes costeros impresionantes.
Muralla Romana de Lugo
La Muralla Romana de Lugo es una impresionante fortificación situada en la ciudad de Lugo, en el noroeste de España. Construida en el siglo III d.C., esta muralla es uno de los mejores ejemplos de arquitectura militar romana que se conservan en la actualidad y ha sido declarada Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO.
Con una longitud de más de 2 kilómetros, la Muralla Romana de Lugo rodea el casco antiguo de la ciudad y se mantiene prácticamente intacta. Con sus 71 torres defensivas y 10 puertas de acceso originales, es considerada como la muralla romana mejor conservada de toda Europa y una de las pocas que aún conserva todo su perímetro.
Además de su valor histórico y arquitectónico, la muralla es un lugar de gran interés turístico. Los visitantes pueden recorrer un tramo de la muralla a pie, disfrutando de unas vistas impresionantes de la ciudad y sus alrededores. También es posible visitar el Centro de Interpretación, donde se ofrece información detallada sobre la historia y la construcción de la muralla.
La Muralla Romana de Lugo es un testimonio vivo de la presencia romana en la península ibérica y una visita obligada para aquellos que deseen conocer más sobre la historia de España y su legado romano.
Torre de Hércules
La Torre de Hércules es un antiguo faro romano situado en la ciudad de La Coruña, en el noroeste de España. Se cree que fue construido durante la época del emperador romano Trajano, en el siglo I d.C., convirtiéndose así en uno de los faros en funcionamiento más antiguos del mundo.
Esta impresionante estructura de casi 60 metros de altura ha sido declarada Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO en 2009, gracias a su valor histórico y arquitectónico. La Torre de Hércules se caracteriza por su forma cilíndrica y su color blanco, y en la parte superior destaca su linterna, que emite destellos luminosos visibles a más de 32 millas náuticas de distancia.
Además de su importancia como guía para la navegación marítima, la Torre de Hércules también tiene una leyenda asociada a ella. Según la mitología griega, el héroe Hércules llegó a la ciudad de La Coruña y enterró la cabeza de Gerión, un gigante al que había vencido, en el lugar donde se construyó la torre.
Hoy en día, la Torre de Hércules es uno de los principales símbolos de La Coruña y un destino turístico muy popular. Los visitantes pueden subir a lo alto de la torre para disfrutar de unas vistas panorámicas impresionantes de la ciudad y de la costa gallega. Sin duda, la Torre de Hércules es un monumento único que combina historia, mitología y belleza arquitectónica en un solo lugar.
Ciudad Vieja de Cartagena
La Ciudad Vieja de Cartagena es un lugar lleno de historia y encanto en la costa caribeña de Colombia. Esta inolvidable ciudad amurallada, declarada Patrimonio de la Humanidad por la UNESCO en 1984, te transporta a través del tiempo y te sumerge en una atmósfera colonial única.
Caminar por las estrechas calles empedradas de la Ciudad Vieja es como hacer un viaje al pasado. Sus coloridas casas coloniales, balcones floreados y plazas pintorescas te invitan a explorar cada rincón. Los imponentes bastiones y murallas que rodean la ciudad son testigos mudos de su pasado militar y protegen sus tesoros arquitectónicos y culturales.
Además de su impresionante arquitectura, la Ciudad Vieja de Cartagena ofrece una amplia variedad de atracciones para los visitantes. Desde museos históricos y galerías de arte hasta boutiques de diseño y restaurantes de primer nivel, hay algo para todos los gustos en esta vibrante ciudad.
No puedes dejar de visitar lugares emblemáticos como la Plaza de Bolívar, la Catedral de Cartagena y el Palacio de la Inquisición. También puedes disfrutar de un paseo por las antiguas murallas y contemplar las espectaculares vistas del mar Caribe.
En resumen, la Ciudad Vieja de Cartagena es un destino imprescindible para aquellos que buscan sumergirse en la historia y la cultura de Colombia. No te pierdas la oportunidad de explorar este fascinante lugar y descubrir todo lo que tiene para ofrecer. ¡Te aseguro que no te arrepentirás!
Parque Nacional de las Islas Atlánticas de Galicia
El Parque Nacional de las Islas Atlánticas de Galicia es un tesoro natural situado en la costa noroeste de España. Este parque nacional abarca las islas de Cíes, Ons, Sálvora y Cortegada, todas ellas bañadas por las aguas del océano Atlántico y reconocidas por su belleza y biodiversidad.
Las Islas Cíes son probablemente las más famosas del parque, con sus espectaculares playas de arena blanca y aguas cristalinas que parecen sacadas de una postal tropical. Ons, por su parte, destaca por sus acantilados y su ambiente tranquilo y rural, perfecto para desconectar de la rutina.
El Parque Nacional de las Islas Atlánticas de Galicia es el hogar de una gran variedad de especies animales y vegetales, muchas de ellas protegidas. Aquí podemos encontrar colonias de aves marinas, como los cormoranes o las gaviotas, así como una rica diversidad marina, incluyendo delfines, pulpos y peces de colores.
Además de su valor ecológico, el parque nacional también cuenta con un importante patrimonio cultural, con restos arqueológicos que testimonian la presencia humana en las islas desde tiempos inmemoriales.
Visitar el Parque Nacional de las Islas Atlánticas de Galicia es sumergirse en un mundo de naturaleza virgen, donde el mar y la tierra se funden en un paisaje de una belleza indescriptible. Un lugar único que merece la pena descubrir y preservar para las generaciones futuras.
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¿Cuál es la historia de la esquina de Ceuta y qué atracciones turísticas ofrece?
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¿Cuál es la historia de la esquina de Ceuta y qué atracciones turísticas ofrece?
Historia de la esquina de Ceuta
La esquina de Ceuta es un lugar emblemático con una historia fascinante que se remonta a siglos atrás. Situada en el corazón de esta ciudad autónoma española en el norte de África, esta esquina ha sido testigo de innumerables acontecimientos a lo largo de los años.
Desde la época de los fenicios hasta la ocupación romana, la esquina de Ceuta ha sido un punto estratégico en el comercio y la economía de la región. Durante la dominación árabe, este lugar adquirió aún más importancia, con la construcción de fortificaciones y mezquitas que aún pueden verse en la actualidad.
En la época colonial, la esquina de Ceuta fue disputada por varias potencias europeas, hasta que finalmente quedó bajo soberanía española. Durante el siglo XX, este lugar fue testigo de conflictos y tensiones geopolíticas que marcaron la historia moderna de la región.
Hoy en día, la esquina de Ceuta es un lugar vibrante y lleno de vida, con comercios, cafeterías y edificios históricos que atraen a visitantes de todo el mundo. Su mezcla única de culturas y tradiciones la convierten en un punto de encuentro multicultural que refleja la rica historia de esta ciudad.
La esquina de Ceuta sigue siendo un lugar especial, donde el pasado se mezcla con el presente de una manera única, recordándonos la importancia de preservar y valorar nuestra historia para las generaciones futuras.
Atracciones turísticas en Ceuta
Ceuta, la pequeña joya del norte de África, ofrece una amplia gama de atracciones turísticas que cautivan a los visitantes con su rica historia y su encanto multicultural. Situada estratégicamente en la costa norte de Marruecos y rodeada por el mar Mediterráneo, esta ciudad autónoma española es un crisol de culturas que ha dejado su huella en su arquitectura, gastronomía y estilo de vida.
Una de las atracciones más impresionantes de Ceuta es su imponente Fortaleza de Hacho, una antigua fortificación construida en el siglo XVIII que ofrece unas vistas panorámicas impresionantes de la ciudad y el estrecho de Gibraltar. Los amantes de la historia también pueden explorar las murallas y baluartes que rodean la ciudad, que datan de la época medieval y son testigos de su pasado militar.
Los amantes de la naturaleza encontrarán su paraíso en el Parque Marítimo del Mediterráneo, un oasis de tranquilidad donde se puede disfrutar de hermosos jardines, piscinas y espectaculares vistas al mar. Además, Ceuta cuenta con playas de aguas cristalinas como la playa del Chorrillo y la playa de la Ribera, ideales para relajarse y disfrutar del sol.
Para sumergirse en la cultura local, nada mejor que visitar el Museo de la Ciudad Autónoma de Ceuta, que alberga una fascinante colección de artefactos históricos y obras de arte que narran la historia de la región. También se puede pasear por el pintoresco barrio de la Almadraba, con sus estrechas calles empedradas y sus coloridas casas, o disfrutar de la animada vida nocturna en la Plaza de África.
En resumen, Ceuta es un destino turístico único que combina historia, naturaleza y cultura, ofreciendo una experiencia inolvidable para todos aquellos que la visitan.
Lugares de interés en Ceuta
Ubicada en la costa norte de África, Ceuta es una ciudad autónoma española con una historia fascinante y una rica herencia cultural que la convierten en un destino turístico único. Con una mezcla de influencias españolas, árabes y africanas, Ceuta ofrece una amplia variedad de lugares de interés para visitar.
Uno de los sitios más destacados en Ceuta es el conjunto monumental de las Murallas Reales, que rodean el casco antiguo y ofrecen impresionantes vistas al mar Mediterráneo y al estrecho de Gibraltar. Otro lugar emblemático es la Plaza de África, donde se encuentra la estatua del Rey Alfonso I de Portugal y la Casa de los Dragones, un edificio de estilo modernista.
Para los amantes de la historia, el Museo de la Basílica Tardorromana de Ceuta es una parada obligatoria, con una colección de restos arqueológicos que datan de la época romana y visigoda. Además, la Mezquita de Sidi Embarek y la Catedral de Nuestra Señora de la Asunción son ejemplos impresionantes de la diversidad cultural de la ciudad.
Si buscas disfrutar de la naturaleza, el Parque Marítimo del Mediterráneo es un oasis moderno con piscinas, zonas verdes y vistas panorámicas al mar. También puedes explorar el Monte Hacho, una montaña que ofrece rutas de senderismo y vistas espectaculares de Ceuta y la vecina ciudad de Tánger, en Marruecos.
En resumen, Ceuta es un destino turístico único que combina historia, cultura y belleza natural en un entorno único en el mundo. Un lugar perfecto para explorar y descubrir la diversidad de influencias que han marcado su pasado y su presente.
Patrimonio cultural de Ceuta
Ceuta, una ciudad autónoma española situada en la costa norte de África, es un lugar rico en patrimonio cultural que refleja la fusión de influencias de diversas civilizaciones a lo largo de la historia. Este enclave estratégico ha sido testigo de la presencia de fenicios, romanos, árabes, portugueses y españoles, lo que ha dejado una profunda huella en su patrimonio arquitectónico, artístico y cultural.
Entre los monumentos más emblemáticos de Ceuta destaca la Muralla Reales, que data del siglo XV y rodea el recinto histórico de la ciudad. La Catedral de Santa María de la Asunción, de estilo gótico-renacentista, es otro de los grandes tesoros arquitectónicos de la ciudad. Además, el Palacio de la Asamblea, el Fuerte del Hacho y el Faro de Ceuta son ejemplos de la rica herencia histórica que se puede encontrar en esta ciudad.
En cuanto al patrimonio cultural inmaterial, Ceuta también destaca por sus festividades y tradiciones únicas. La Semana Santa de Ceuta, declarada de Interés Turístico Nacional, es una de las celebraciones más importantes de la ciudad, en la que se mezclan la tradición cristiana con la influencia árabe. Asimismo, la Fiesta de la Virgen de África y la Romería de San Antonio son eventos populares que atraen a visitantes de todo el mundo.
En definitiva, el patrimonio cultural de Ceuta es un reflejo de su diversidad histórica y cultural, que la convierte en un destino único para los amantes de la historia y la arquitectura.
Visitas imprescindibles en Ceuta
Ceuta, ubicada estratégicamente en la costa norte de África, es una joya por descubrir llena de historia y cultura. Si estás planeando una visita a esta ciudad autónoma española, aquí te presentamos algunas visitas imprescindibles que no te puedes perder.
Uno de los puntos más emblemáticos de Ceuta es el imponente Monte Hacho, desde donde se puede disfrutar de unas vistas impresionantes de la ciudad, el mar Mediterráneo y el estrecho de Gibraltar. Además, en la cima se encuentran las ruinas de la fortaleza homónima, que data de la época romana.
Otro lugar imprescindible para visitar es la Muralla Reina Sofía, una antigua fortificación que rodea el casco antiguo de la ciudad. Pasear por sus adoquinadas calles y admirar las vistas al mar desde sus miradores es una experiencia única.
La Catedral de Nuestra Señora de la Asunción, construida en el siglo XVIII, es otro punto de interés destacado en Ceuta. Su imponente fachada barroca y su interior elegante merecen ser visitados para apreciar la arquitectura y la historia religiosa de la ciudad.
Por último, no puedes dejar de visitar el Parque Marítimo del Mediterráneo, un espacio de ocio y relax en pleno centro de la ciudad. Con piscinas, zonas verdes y restaurantes, es el lugar perfecto para disfrutar de un día de descanso en un entorno privilegiado.
Estas son solo algunas de las visitas imprescindibles que te recomendamos en Ceuta. Con su mezcla de culturas, su patrimonio histórico y sus paisajes espectaculares, esta ciudad tiene mucho que ofrecer a sus visitantes. ¡No dudes en incluirla en tu lista de destinos a visitar!
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lamilanomagazine · 2 months
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Roma. Operazione "Game Over". Eseguito dalla Polizia di Stato un sequestro finalizzato alla confisca di beni e assetti societari per un valore di circa 4,5 milioni di euro
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Roma. Operazione "Game Over". Eseguito dalla Polizia di Stato un sequestro finalizzato alla confisca di beni e assetti societari per un valore di circa 4,5 milioni di euro. Il 14 febbraio, nelle province di Roma e Latina, gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione -, su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Roma e dal Questore di Roma. L'operazione c.d. "Game over", condotta dalla Divisione Anticrimine, rientra nell'ambito della strategia di contrasto all'accumulazione dei patrimoni di origine illecita, che ha la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante la sottrazione delle ricchezze e di liberare l'economia legale dalle infiltrazioni della criminalità consentendo agli imprenditori di operare in regime di leale concorrenza. Il provvedimento ablatorio riguarda beni e assetti societari, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, tra cui immobili e società, riferibili ai capi di un'associazione, attiva sin dal 2012 nel territorio di Roma (Torrino-Mezzocammino) fino ai Comuni di Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia (LT), ed attivi nella cessione, al dettaglio e all'ingrosso, di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish e marijuana, recentemente tratti in arresto nell'ambito dell'operazione denominata "ALL IN", condotta dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Il 14 novembre 2023, infatti, sono state eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati, a vario titolo, del delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio. Per tali vicende i principali indagati, tra i quali i 3 destinatari degli odierni provvedimenti di sequestro, sono tuttora detenuti. Sulla base delle approfondite investigazioni economico patrimoniali svolte dagli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura romana, il Tribunale ha ritenuto ricorrenti gli elementi per qualificare i proposti quali soggetti socialmente pericolosi, poiché con le loro condotte illecite avrebbero accumulato ingenti proventi, reinvestendoli, in parte, in società esercenti attività di sale scommesse in Pomezia ed Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell'acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Da tali indagini, che hanno abbracciato l'arco temporale di oltre un ventennio, è emerso che i 3 proposti, a fronte di una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale "dichiarata" e il patrimonio direttamente o indirettamente agli stessi riconducibile, effettuavano importanti investimenti mobiliari, immobiliari e partecipazioni societarie, finanziati attraverso gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti e conducevano un elevato tenore di vita, assolutamente incompatibile con gli esigui redditi dichiarati. Accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Roma, il Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma ha disposto, pertanto, il sequestro della totalità delle quote e dell'intero patrimonio aziendale di 4 compagini societarie, di cui 2 operanti in Pomezia ed 1 in Ardea, nel settore della raccolta di scommesse, e di 1 rivendita di veicoli operante in Roma, nonché di 4 immobili -  tra cui una villa di notevoli dimensioni, con piscina - ed 1 terreno, siti in Roma, Pomezia ed Aprilia; sono stati sequestrati, inoltre, 3 veicoli, polizze assicurative e di pegno e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato di circa 4,5 milioni di euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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vozglobal · 2 months
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Presentan Exclusivo Proyecto MALLORCA VILLAGE
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Presentan Exclusivo Proyecto MALLORCA VILLAGE
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“Con una inversión de 1,200 millones de pesos,Mallorca Village viene a transformar el mercado de viviendas económicas”.-
Santo Domingo.-  Bottega Fratelli fue el escenario escogido para presentar al mercado, el nuevo proyecto inmobiliario, Mallorca Village.  Ubicado próximamente en La Romana, cerca de las principales infraestructuras turísticas del este, como Casa De Campo, Bayahibe, Punta Cana, y Bávaro.  A tan solo 10 minutos de la playa de La Caleta, en La Romana, Mallorca Village ofrecerá un espacio único para sus residentes.
A la actividad asistieron Brokers, empresarios del sector, y agentes de ventas inmobiliarias.  El proyecto cuenta con los Master Brokers Urban Group, Remax Metropolitana, Elite House, Loft Home, y Golden Castle.
Desarrollado bajo Fideicomiso, de la mano de Fiduciaria Universal, este proyecto de viviendas económicas cuenta con una inversión de 1,200 millones de pesos y 500 empleos directos, el cual viene a transformar el mercado, ofreciendo un proyecto con concepto turístico y ecológico, con amplias áreas verdes, parques, gimnasio al aire libre, área de juegos para niños sendero de ejercicios, y club de piscina.  Contando con las familias Roig, Ginebra, y Vitienes como Fideicomitentes Inversionistas, Mallorca Village llega al mercado para quedarse.
Diseñado por la firma de arquitectos Sánchez y Curiel, el innovador proyecto ofrece un ambiente único en su sector, con espacios tropicales y frescos, en un espacio lleno de confort y amenidades.
El Sr. Miguel Roig, Proyect Manager del Fideicomiso Mallorca Village destacó, “Estos apartamentos tienen un diseño moderno y confortable que combinan elegancia y funcionalidad.  A la misma vez nos llena de satisfacción poder llevar al paraíso, mediante un proyecto de esta naturaleza, a sectores que tradicionalmente no han disfrutado de estas comodidades.”
Mallorca Village se convierte en un destino ideal para familias que quieran vivir en un ambiente seguro y distinto, para dominicanos ausentes que quieran una vivienda vacacional y residencial, o para inversionistas que deseen maximizar su rentabilidad.
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cauat · 3 months
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La simbiosis agua – vida urbana romana
Esta entrada llega tarde porque estaba esperando a que saliera por fin la publicación del proyecto AQUAROLE, en el que participé con Elena Sánchez López, compañera del departamento aquí en Granada. Este volumen, titulado Gestión y usos del agua en época romana: reflexiones desde la arqueología y el derecho nos muestra, en cada uno de sus quince capítulos, quince ejemplos de cómo entender el agua en la ciudad romana.
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Aquí quiero hacer un pequeño inciso, porque tenemos que recordar que la ciudad en el mundo pre-industrial es un tipo de asentamiento insostenible. Poblacionalmente es una forma de habitación que crece sólo por el input de las poblaciones rurales que constantemente llegaban en busca de una mejor vida y opciones laborales. Muchos modelos históricos y antropológicos (la Paradoja de McNeill) muestran que las estas ciudades se mantenían por razones culturales (coerción estatal, seguridad militar, necesidades laborales, sentimiento de comunidad, etc.) y que no tenían una razón natural para existir porque llevaban al límite las capacidades logísticas de la población (Algaze 2018). Esto incluye temas de alojamiento, alimentación y saneamiento, pero también recursos hídricos. La densificación de la población en las ciudades llevaba al límite los recursos hídricos de cada ciudad, con lo que se hacía necesario maximizar estos recursos locales (manantiales, pozos) con apoyos externos, como cisternas para recoger agua de lluvia o conducciones que trajesen agua desde otros lugares.
Uno de los debates más interesantes actualmente en la arqueología romana peninsular es sobre la naturaleza de los acueductos, sobre si llevaban agua de boca exclusivamente o no (Feijoo 2005). En mi opinión, creo que era más importante traer agua en cantidad y de manera regular que buscar exclusivamente agua potable, y quizá el hecho de que en ciudades como Pompeya el agua por tuberías se usase mayoritariamente en industrias y fuentes ornamentales (como nos cuenta Elena en sus capítulos del volumen de AQUAROLE) o que en Roma se construyesen acueductos únicamente para grandes conjuntos termales o utilizando aguas que los tratadistas romanos no calificaran como “potables” daría peso a esta interpretación. (Me gustaría pensar que con Santiago Feijoo me puedo sentar a discutir y debatir esto amigablemente, y ya lo hemos hecho alguna vez).
En cualquier caso, muchas ciudades romanas, tanto en la península como en el resto del imperio, tenían acueductos para asegurar un flujo constante para las necesidades urbanas. El discurso arqueológico tradicional se ha centrado en tres elementos principales en la distribución urbana del agua (una distribución, en parte, derivada del texto de Vitruvio, De Arch. VIII.7.1-2; Hodge 1996): agua para fuentes públicas, agua para casas privadas, y agua para termas. Y, en efecto, en todas las ciudades romanas en las que conocemos un sistema de traída de aguas por acueducto, encontramos que hay distribución por tuberías a fuentes públicas, a casas privadas y a baños públicos. Desde este punto de vista, el agua era necesaria para todo tipo de actividades domésticas (beber, cocinar, lavar, limpiar, etc.), tanto si tenías agua en tu casa como si tenías que ir a por ella a la fuente. Y, como no, tenías agua en los baños para socializar, relajarte, echar la mañana y limpiarte (aunque de la limpieza de las termas romanas habría que hablar otro día, con docenas de personas aceitadas entrando y saliendo de la piscina…). Sin embargo, muchas de estas actividades se podían realizar también (y se habían realizado en contextos urbanos antes del mundo romano) con agua de pozos, cisternas y manantiales. La llegada de agua de manera regular a una ciudad a través de un acueducto simplemente permitía cimentar esta relación agua-habitantes urbanos y expandirla.
Pero por otro lado, como vemos en el libro Gestión y usos del agua en época romana, había otros muchas otras actividades culturales e industriales dentro de las ciudades romanas que existían gracias a que había una infraestructura de suministro hidráulico que facilitaba su existencia. Desde la elaboración del garum, la salsa de pescado que chiflaba a los romanos, hasta la fabricación de cerámicas, cueros y morteros para la construcción, todo esto son actividades que necesitaban un suministro regular de agua. La fabricación del pan o el lavado y teñido de tejidos eran otras actividades recurrentes dentro de las ciudades romanas, y eran producciones que requerían un suministro de agua constante.
Durante muchos años se nos ha enseñado que las ciudades romanas tenían una demarcación clara, que el centro monumental era un área destinada a la representación política, a la interacción social y a las residencias mientras que los talleres (olorosos, contaminantes, molestos) se encontraban en las afueras. Cuanto más excavamos, y cuanto más avanzamos en la investigación, más vemos que esta división no era tan clara como queríamos ver antes. El hecho de que se establecieran redes de suministro hidráulico dentro de las ciudades, con tuberías que aseguraban una distribución regular y fiable, favorecía que las tabernae, las unidades comerciales adosadas a las viviendas que daban a la calle, doblasen como officinae, talleres de trabajo. Obviamente, los suburbios seguían siendo un foco principal para las actividades productivas, pero no podemos ignorar que los espacios propiamente urbanos no estaban exentos de éstas – y la fácil disponibilidad de agua es uno de los factores principales.
PROGRAMA DE PUBLICACIONES:
Marzo de 2024: definiendo la Antigüedad tardía
Mayo de 2024: el agua en el mundo merovingio
Julio de 2014: para qué sirve un acueducto
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ivanreydereyes · 4 months
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VIRGINIA MAESTRO.. me estoy fijando que cuando fuiste a ver DOCUMENTAL del ERAS Tour de la MEGA-MILLONARIA TAYLOR SWIFT (a la q vi presentar el CD RED en CC WEST-FIELD de Londres al q iba para utilizar los ordenadores de la MANZANA donde p. e. escuche y grabe un PODCAST de la BBC entrevistando a MARIA la madre de niño lama de GRANADA Osel Hita Torres del q decian q era reencarnacion del LAMA YESHE=nombre de su hermano mayor q me puso mi padre como subordinado en Eurotraining Telecomunicaciones pidiendome permiso para faltar al trabajo xq su hermano mas pequeño se ahogo en la piscina de la casa de su madre en ibiza, la cual decia que su hijo seria su MAESTRO cuando la enseñara algo y que hoy en dia era mejor ser una ROCKSTAR para ayudar que un monje del Tibet).. Llevabas una imitacion de DR MARTENS que ha sacado las Blade runner, MAD MAX y KING NERD.. supongo que se las habras comprado a AMANCIO ORTEGA o similar.. Xq gracias a PUTAS CANTANTES O PUTAS VIRGENES CADA VEZ SOMOS MAS POBRES HASTA EN SALUD Y SEXO jaja
Por cierto..el LAMA YESHE visitaba los BURDELES EUROPEOS para saber del PLACER Y EL DOLOR QUE ES FOLLAR ATRACANDOTE y de baja CALIDAD
Casualmente la COLON_VIANA [=variante del nombre bíblico Viviana y significa "vida". Se origina en la palabra latina vivus, que significa "vivo". El nombre también se relaciona con la diosa romana de la fertilidad, Viana.] tiene otras DR MARTENS imitación.. pues digo lo mismo que sobre unos buenos JEANS o que parecen CAROS como los TRUE RELIGION o DIESEL, etc..que te van a durar 5 o 10 años poniendotelos a unos 50 centimos..vas a ir a gusto y fardon con ellos..pero luego te gastas cuando sales cada día q te lo pones unos 50€ en alcohol y conciertos mínimo.. x cierto..mis CALLAGHAN tienen 6 años me costaron unos 130€ pero es que han resistido todo tipo de trote como es ir en MOTO..además quedan más chulas degastadas..y con sistema ADAPTATION para adaptarse a tu pie particular xq como las pollas son muy personales jaja
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Sinceramente esta economía basada en la idolatría, la falsa moral y falsa religión que sólo producen humo y desesperados es una PUTA RUINA
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gazeta24br · 5 months
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A Magia de Natal tomará conta do Shopping Jardim Oriente em São José dos Campos no próximo dia 18 de novembro, a começar pelo evento oficial de chegada do Noel que contará com uma super programação festiva a partir da 14h, com peças teatrais, show circense, espetáculo de bolha de sabão gigante e ainda, terá pipoca gratuita para o público, além de outras surpresas. Este ano toda a abertura de Natal acontecerá no estacionamento, a expectativa é receber milhares de pessoas. Um dos pontos altos da programação especial é que o bom velhinho virá num lindo cortejo, em um Chevrolet Romana 1929, que percorrerá o estacionamento até o palco principal montado no local, acompanhado por personagens natalinos e pelo grupo de bailarinas da Academia de Dança Vivi Cavalcanti. O Papai Noel está entusiasmado para receber o público, em especial as crianças. O cenário do Noel mais uma vez contará com o trono pet para garantir a melhor foto também para as famílias tutoras de cães e gatos. O Shopping Jardim Oriente está sempre em busca de garantir maior inclusão dos mais diversos públicos, por isso, este ano, o Noel também vem preparado para se comunicar em libras e possui experiência com atendimento de crianças com espectro autismo. Para a chegada do Noel, o Shopping Jardim Oriente, que promove as melhores experiências, preparou a decoração “Um Natal de Outro Mundo”, com objetivo de levar sempre atrações inéditas e inovadoras durante todo período natalino. Programação de Abertura Gratuita: 14h – Músicas infantis 14h30 – Teatro Infantil 15h00 – Show Palhaço Churumello 15h30 – Espetáculo de Natal 16h00 – Chegada do Papai Noel Durante a temporada de Natal serão realizadas cantatas, teatro e shows, tudo de graça. “Será um Natal memorável com novidades, desde a chegada do Noel que este ano terá um cortejo e espetáculos no estacionamento além de outras surpresas, a uma decoração interativa para a garotada e com uma programação de apresentações natalinas para toda a família”, falou Alexandre Balúgoli, gerente geral do Shopping Jardim Oriente. Decoração “Um Natal de Outro Mundo” será cheio de luzes nas portarias, fachadas e nas árvores naturais. Será montada uma árvore gigante de 7m, iluminada com túnel para muitas fotos no novo jardim do shopping. Na parte interna, laços e guirlandas em decoração aérea e nas colunas. Na Praça de Eventos um cenário com árvores, presentes, bolas e laços com xícaras giratórias e claro, o trono do Noel. Complementando o ambiente natalino, um espaço interativo para as crianças se divertirem com escorregador, piscina de bolinhas, área para colorir e brincar. E ainda, três ambientes instagramáveis. Campanha Natalina: Quem Não Tem Trenó, Vai de Carro Zero Km O presentão de natal será concorrer a dois carros ONIX. Até na campanha promocional, o Shopping Jardim Oriente promoverá as melhores experiências, pois, os cupons poderão valer em dobro e em triplo, em dias específicos. A Campanha Natalina começa a partir do dia 18 de novembro, já na abertura oficial do Natal. A cada R$350 em compras dá direito a 01 cupom para concorrer. As trocas de segunda a quinta, dará cupons em dobro. E se as trocas forem realizadas durante a Black Friday ou no dia da Chegada do Noel, os cupons serão triplos. A campanha promocional é válida para as trocas no balcão do shopping com promotoria, no autoatendimento, localizados no corredor da Cinépolis e pelo site. Confira o regulamento completo de participação no site:www.shoppingjardimoriente.com.br Shopping Jardim Oriente Local: Rua Andorra, 500, Jd. América, São José dos Campos - SP. www.shoppingjardimoriente.com.br. Estacionamento: GRATUITO Sobre o Shopping Jardim Oriente O Shopping Jardim Oriente, administrado pela AD SHOPPING, é um empreendimento localizado na Zona Sul de São José dos Campos, que abriga um Hipermercado com 5.300 m2, dez âncoras, incluindo um Pet Center e conta com o cinema mais moderno do Brasil da rede Cinépolis, que contempla salas VIP, Júnior e a sala Macro XE, oferecendo uma experiência única.
O empreendimento oferece 2.032 vagas gratuitas de estacionamento e previsão de uma futura incorporação de torres residenciais e comerciais, tornando-se assim um complexo multiuso. Sobre o Grupo AD A AD Shopping está presente em todas as regiões brasileiras. Seu portfólio é composto por 43 empreendimentos de diversos formatos, localizados tanto em capitais quanto no interior. São mais de 30 anos de experiência em desenvolvimento, planejamento, comercialização e gestão de shopping centers. O Grupo AD lançou recentemente a AlugueON, plataforma digital de locação de lojas e merchandising, que vai facilitar a prospecção dos locatários na obtenção do ponto comercial em sua estratégia de expansão comercial, seja em lojas, seja em quiosques ou mídia no mall.
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grecian2023 · 8 months
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Dia 7, 8 de Agosto parte 3: lo que quedaba de Veria
Después de un par de horas de piscina (estupendas si no fuera por la megafonía con música execrable), frescos y aseados nos hemos ido a ver lo que nos faltaba de Veria.
En primer lugar, su Museo Arqueológico. Si en Francia cada ciudad tiene su pequeño museo de Bellas Artes, en Grecia todas tienen sus restos que quieren mostrar. La billetera del museo nos ha contado muy orgullosa que Veria es la ciudad con el mismo nombre intacto desde hace más tiempo (creo que desde el 500 a.C).
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Son tres salas, así que en una horita estaba el pescado vendido.
Una sala para la prehistoria
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Otra, para la era Macedónica
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Y otra para la era romana
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Fuera, un jardín de estatuas y lápidas funerarias muy bien conservadas y respetadas por la ciudadanía.
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Tras la parada museística, hemos vuelto a recorrer la ciudad parando en sitios no vistos aún y disfrutando de los rincones que en apenas un día hemos aprendido a reconocer.
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Después de ello, un tentempié a base de empanadas de espinaca y de queso con sendos cafés y de postre, arroz con leche. Todo muy poco sano, pero típico de esta ciudad. Que no te engañen: la cocina griega no vale nada.
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Y, una noche más, nos recogemos mientras los griegos empiezan a echarse a las calles en masa, como corresponde al clima y a su personalidad.
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Mañana salimos de Veria hacia Pella (Capital primigenia de Macedonia y lugar de nacimiento de Alejandro) - y llegamos a Tesalónica.
Buenas noches
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Las termas romanas han sido una parte esencial de la historia de la ciudad de Lugo durante siglos. Recientemente, una excavación en la piscina exterior del complejo de baños descubrió artefactos fascinantes, arrojando nueva luz sobre la importancia histórica del lugar. En este artículo, exploraremos la historia, la ubicación, los descubrimientos y la interpretación arquitectónica de las Termas Romanas de la Ciudad de Lugo. Acompáñanos en un viaje a través del tiempo y descubre los secretos de este antiguo y extraordinario yacimiento. Localización de las Termas Situadas en la margen izquierda del río Miño, la antigua maravilla arquitectónica y arqueológica de Lugo es un tesoro recientemente estudiado y excavado. Estratégicamente situado cerca del Puente Romano, un puente que data de la época romana y que se ha conservado hasta nuestros días, el complejo de baños era evidentemente una parte importante de la infraestructura de la ciudad. Además de su ventajosa ubicación, la zona también se caracteriza por su exuberante vegetación y agradable clima, lo que la convierte en un lugar deseable para relajarse y socializar. Gracias a la reciente interpretación arquitectónica y funcional presentada por Silvia González Soutelo, parece que el complejo de baños formaba parte de un plan urbanístico más amplio que incorporaba otros edificios e instalaciones públicas, teniendo en cuenta el uso de recursos naturales como el agua, y para proporcionar un lugar de ocio y bienestar a los ciudadanos de Lugo. La ubicación de las Termas Romanas es un testimonio de la importancia de los espacios recreativos en el mundo antiguo. Su ubicación estratégica, combinada con el acogedor entorno natural, ha contribuido a revelar la importancia de los espacios públicos para los ciudadanos de esta ciudad de antaño. Descubrimientos de la excavación La excavación de un complejo de termas romanas en Lugo, España, produjo una serie de descubrimientos intrigantes que han arrojado luz sobre la historia del yacimiento. Estos descubrimientos han sido muy valiosos para ayudarnos a comprender el propósito y la función de las termas, y han suscitado un gran interés tanto entre los estudiosos como entre el público. Uno de los hallazgos más notables fue la piscina exterior, descubierta en 1999. Los artefactos hallados dentro y alrededor de la piscina proporcionaron valiosos indicios sobre las actividades que se realizaban en el complejo. Además de la piscina, la presencia de muros romanos de hormigón que siguen en pie es un testimonio de las avanzadas técnicas de ingeniería empleadas por los romanos. El hecho de que estos muros hayan podido sobrevivir durante tanto tiempo es un testimonio de su durabilidad y de la habilidad de los constructores que los levantaron. La importancia histórica del complejo se ha puesto aún más de relieve en el libro 2.000 anos do Balneario de Lugo, que ofrece una exploración del yacimiento y de su importancia para la región. La publicación ha suscitado un gran interés y ha dado a conocer el interés cultural del complejo. Recientemente, Silvia González Soutelo presentó una nueva interpretación arquitectónica y funcional del complejo. Esta interpretación tiene en cuenta los descubrimientos realizados durante la excavación y ofrece una nueva perspectiva sobre la finalidad y la función de las termas. Esta nueva perspectiva ha despertado un renovado interés por el yacimiento, consolidando aún más su condición de hito cultural significativo. Significado histórico Las antiguas termas de la ciudad de Lugo han resistido la prueba del tiempo, proporcionando una visión única de la época romana de la ciudad. Situadas estratégicamente a lo largo del río Miño, Lucus Augusti era un importante centro de comercio, y el complejo de baños era un testimonio del aprecio de sus gentes por las cosas buenas de la vida. Durante las excavaciones del yacimiento se han descubierto diversos artefactos, como monedas, joyas y cerámica, que ayudan a hacerse una idea de cómo era la vida cotidiana en esta época.
En los últimos años, las termas romanas de la ciudad de Lugo han sido objeto de un gran escrutinio por parte de los investigadores, que intentan comprender mejor la importancia histórica del complejo. Esto se plasmó en el libro 2.000 anos do Balneario de Lugo, que detallaba el papel de las termas en el crecimiento de la ciudad. Gracias a esta mayor atención, la importancia cultural de los baños ha sido reconocida más allá de la comunidad local. Silvia González Soutelo ha ofrecido una nueva interpretación del complejo de baños, teniendo en cuenta tanto sus aspectos arquitectónicos como funcionales. Analizando la disposición del lugar, ha podido identificar varias zonas para distintas actividades, como la natación, el ejercicio y la relajación. Esto ha permitido a los historiadores comprender mejor las costumbres sociales y culturales de la época, y cómo se utilizaban las termas en la vida cotidiana de los ciudadanos de Lucus Augusti. Las Termas Romanas de la Ciudad de Lugo son un valioso patrimonio cultural, con mucho que ofrecer en cuanto al conocimiento de la época romana de la ciudad. Los artefactos desenterrados durante las excavaciones han proporcionado una información inestimable, y la nueva interpretación del complejo ha permitido una comprensión más detallada de las costumbres y tradiciones de la época. Está claro que las Termas Romanas de la Ciudad de Lugo ofrecen una gran cantidad de información sobre el pasado de la ciudad, y su importancia no debe subestimarse. Interpretación arquitectónica y funcional La reciente exploración de un complejo en Lugo ha generado una nueva comprensión de su diseño y finalidad. La investigación de Silvia González Soutelo ha puesto de relieve las ingeniosas técnicas de ingeniería empleadas en su construcción, incluido el uso de muros romanos de hormigón resistente. Su examen de las diversas piscinas y salas presentes en el complejo proporciona una vívida descripción de sus aplicaciones previstas y de cómo se empleaban en la antigüedad. Esta nueva interpretación de los aspectos arquitectónicos y funcionales del complejo proporciona una cautivadora visión del pasado y rinde homenaje al genio de nuestros antepasados. Los hallazgos de este estudio son de gran trascendencia, pues nos permiten apreciar la importancia histórica del complejo. Esta interpretación no sólo ha dado vida a la antigua estructura, sino que también nos ha permitido echar un vistazo a la vida cotidiana de quienes hicieron uso de ella. La importancia de este lugar se pone aún más de relieve en el libro 2.000 anos do Balneario de Lugo, que no sólo recoge su historia, sino también su relevancia en la era moderna, como su hotel de actualidad. En definitiva, la interpretación arquitectónica y funcional actualizada del complejo lucense constituye una notable contribución al campo de la arqueología y un testimonio del legado del Imperio Romano. Las termas romanas de la ciudad de Lugo, también conocidas como Balneario de Lugo, ofrecen una fascinante visión del mundo antiguo. A través de las excavaciones e investigaciones en curso, hemos aprendido más sobre la ubicación, los descubrimientos, la importancia histórica y la interpretación arquitectónica y funcional de estas notables estructuras. A medida que seguimos descubriendo más cosas sobre las Romanas de Lugo, profundizamos en nuestra comprensión del pasado y obtenemos valiosas perspectivas del presente. Estas termas son un verdadero tesoro de la historia y un testimonio del perdurable legado del Imperio Romano.
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ancientoriginses · 1 year
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Ruinas de un baño romano con lavanderas. Las termas romanas incluían una gran diversidad de salas con diferentes temperaturas, así como piscinas y lugares para leer, relajarse y socializar.
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depuertoplata-blog · 9 months
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Abinader y Collado encabezan apertura del Hilton Garden Inn en La Romana
El complejo cuenta con piscina, salones de eventos, áreas al aire libre, todas ideales para todo tipo de celebraciones como sociales y corporativos, además de dos bares y un restaurante El presidente de la República, Luis Abinader y el ministro de Turismo David Collado, encabezaron la inauguración del primer hotel Hilton Inn en la República Dominicana, siendo su principal accionista el ex…
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viaggivacanzecalabria · 10 months
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San Nicola Arcella: un paradiso di mare e cultura in Calabria
Se sognate una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura, San Nicola Arcella è la meta ideale per voi.
Questo piccolo comune della provincia di Cosenza, situato sulla Riviera dei Cedri, vi stupirà con le sue spiagge da sogno, il suo borgo antico e le sue attrazioni storiche e artistiche.
San Nicola Arcella si affaccia su una baia incantevole, racchiusa da uno strapiombo di 110 metri sul livello del mare e da un braccio roccioso che le conferisce la forma di un porto naturale.
Qui potrete ammirare una delle spiagge più belle della Calabria e dell’Italia: l’Arco Magno, una caletta nascosta da un grande arco naturale che si apre sulla scogliera. Per raggiungerla, potrete percorrere un sentiero panoramico o noleggiare una piccola imbarcazione o un pedalò e esplorare le grotte marine e i fondali ricchi di vita.
Ma San Nicola Arcella non è solo mare: è anche un luogo ricco di storia e di fascino. Il suo borgo originario risale all’epoca bizantina, quando i superstiti di Lavinium, antica città romana distrutta dai barbari, si rifugiarono su queste alture per sfuggire alle incursioni saracene.
Passeggiando per le sue stradine e i suoi vicoletti, potrete scoprire botteghe artigianali, punti di incontro culturali e ludici, chiese e palazzi storici. Non perdetevi il Belvedere, da cui potrete godere di una vista mozzafiato sulla costa, e il Vicolo Vineria, un’antica ludoteca trasformata in un luogo di ristoro e intrattenimento culturale, dove potrete assaggiare taglieri salati e dolci accompagnati da un buon bicchiere di vino, mentre ascoltate musica dal vivo o una lettura suggestiva.
San Nicola Arcella è anche il punto di partenza ideale per visitare altre località della Calabria e della Basilicata, come Praia a Mare, Scalea, Maratea e il Parco Nazionale del Pollino.
Per soggiornare a San Nicola Arcella, potrete scegliere tra diverse soluzioni di case vacanze e appartamenti in affitto, oppure optare per piccoli alberghi o villaggi turistici con piscina e lido privato.
San Nicola Arcella vi aspetta per regalarvi una vacanza indimenticabile tra mare e cultura in Calabria!.
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