Tumgik
#ponteggi
evadingreallife · 3 months
Text
Still thinking about him (un vecchietto davanti a me che ieri si è fermato per guardare un cantiere ma il marciapiede era troppo stretto e non riuscivo a passare)
4 notes · View notes
recensionisiti · 11 months
Text
RECENSIONE FABBRICA TRABATTELLI
FABBRICA TRABATTELLI
Negozio online della famosa azienda Scedil srl , produttore di Trabattelli professionali e Trabattelli Domestici leader in italia. La spedizione gratuita si ottiene raggiungendo la somma di spesa di a €170.00! Hanno anche un sito per acquisti dall'estero visitabile al seguente link: Scedil.com
0 notes
donaruz · 3 months
Text
Tumblr media
13 LUGLIO 1954 moriva FRIDA KAHLO
Un corpo fragile e uno spirito indomito.
Una vita difficile, quella di Frida Kahlo, segnata dalla lunga malattia e da grandi passioni, vissute senza remore, incondizionatamente con tutta sé stessa, abbandonano al cuore la razionalità.
La passione per l’arte, quella per il suo Messico e l’amore tormentato per Diego Rivera, il compagno di una vita.
Quella di Frida è stata una vita breve ma ricchissima perché vivere col cuore non significa limitarsi a contare i giorni, i mesi o gli anni, ma significa contare le emozioni, perché la vita non è mera sopravvivenza. E non è vero che chi vive più a lungo vive di più.
Frida Kahlo è stata un’artista coraggiosa, capace di trasformare la sofferenza in ispirazione, le sconfitte in capolavori, plasmando opere che sono un urlo orgoglioso e potente alla sfida del vivere.
LA VITA E LE OPERE DI FRIDA KAHLO:
RIASSUNTO IN DUE MINUTI (DI ARTE)
1. Frida Kahlo (Coyoacán 1907 – 1954) è considerata una delle più importanti pittrici messicane. Molti la annoverano tra gli artisti legati al movimento surrealista, ma lei non confermerà mai l’adesione a tale corrente.
Fin da bambina dimostra di avere un carattere forte, passionale, unito ad un talento e a delle capacità fuori dalla norma. Purtroppo la sua forza di carattere compensa un fisico debole: è infatti affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, non riuscendola così a curare nel modo adeguato.
2. La prova più dura per Frida arriva però nel 1925. Un giorno, mentre torna da scuola in autobus viene coinvolta in un terribile incidente che le causa la frattura multipla della spina dorsale, di parecchie vertebre e del bacino. Rischia di morire e si salva solo sottoponendosi a 32 interventi chirurgici che la costringono a letto per mesi.
Ha solo 18 anni e le ferite al fisico la faranno soffrire per tutta la vita, compromettendo irrimediabilmente la sua mobilità.
3. Durante i mesi a letto immobilizzata da busti di metallo e gessi, i genitori le regalano colori e pennelli per aiutarla a passare le lunghe giornate. Questo regalo darà avvio ad una sfolgorante carriera artistica.
La prima opera di Frida è un autoritratto (a cui ne seguiranno molti altri) che dona ad un ragazzo di cui è innamorata.
4. I genitori incoraggiano sin da subito questa passione per l’arte, tanto da istallare uno specchio sul soffitto della camera di Frida, così che possa ritrarsi nei lunghi pomeriggi solitari. È questo il motivo dei numerosi autoritratti dell’artista. Lei stessa dirà: “Dipingo autoritratti perché sono spesso sola, perché sono la persona che conosco meglio”.
5. Frida Kahlo nel 1928, a 21 anni, si iscrive al partito comunista messicano, diventando una convinta attivista. È in quell’anno che conosce Diego Rivera, il pittore più famoso del Messico rivoluzionario. Lo aveva incontrato per la prima volta quando aveva solo quindici anni (e lui trentasei), sotto i ponteggi della scuola nazionale preparatoria, mentre Diego stava dipingendo un murale per l’auditorium della scuola.
6. Nel 1929 sposa Diego, nonostante lui abbia 21 anni più di lei e sia già al terzo matrimonio. Inoltre Diego ha fama di “donnaiolo” e marito infedele. Il loro sarà un rapporto fatto di arte, tradimenti, passione e pistole. Lei stessa dirà: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.”
7. Frida Kahlo ha avuto molti amanti (uomini e donne), tra cui il rivoluzionario russo Lev Trotsky e il poeta André Breton, ma non riuscì mai ad avere figli, a causa del suo fisico compromesso dall’incidente. Quando rimase incinta del primo figlio, Frida fece di tutto per portare avanti la gravidanza. Si dovette arrendere solo quando i medici la costrinsero ad abortire per evitare che perdessero la vita sia lei che il bambino.
8. Frida Kahlo e Diego potevano considerarsi una “coppia aperta”, più per le infedeltà di Diego che per scelta di Frida, che soffrì molto per i tradimenti del marito che ebbe persino una relazione con la sorella minore di Frida, Cristina.
Vista l’impossibilità di fare affidamento sulla fedeltà di Diego, i due decisero di vivere in case separate, unite tra loro da un piccolo ponte, in modo che ognuno di loro potesse avere il proprio spazio “artistico”.
9. Le opere di Frida kahlo sono spesso state accostate al movimento Surrealista, ma Frida ha sempre rifiutato tale vicinanza sostenendo: “Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”.
10. L’album dei Coldplay Viva la vida or Death and All His Friends (2008) si ispira ad una celebre frase che la Kahlo scrisse sul suo ultimo quadro, otto giorni prima della sua morte a soli 47 anni per cause ancora non del tutto certe.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
30 notes · View notes
iosognatore · 1 month
Text
Tumblr media
Ponteggi... quelli belli.......
11 notes · View notes
chouncazzodicasino · 3 months
Note
Ciao! non so se mi sai rispondere, io ci provo lo stesso. condominio in centro a roma, dobbiamo rifare la pittura in facciata e ci hanno imposto dei colori senza possibilità di scelta, perché? e perché la pittura per gli esterni costa così tanto?
Per me hanno fatto bene, è giusto così. Mi spiego: se vi hanno imposto dei colori è perché il Comune di Roma in alcuni quartieri (tipo il municipio II) e, soprattutto, per alcuni edifici storici cerca di mantenere le colorazioni originali, viene fatto per garantire la conservazione di un patrimonio architettonico. Ci sono delle linee guida per il colore dell'intonaco, il colore del travertino, il colore degli smalti per infissi.
La pittura per esterni costa tanto perché è un prodotto che deve essere cazzutissimo. Pensa quanto deve essere potente per resistere al vento (e tutto quello che si porta dietro), il caldo (quindi deve pure provare ad essere il più elastica possibile quando si dilata 'sta poraccia), i raggi del sole (non deve scolorire stando al sole tante ore al giorno), l'acqua (quindi resistente pure alle muffe e alle alghe), lo smog, il sale se stai al mare.. "e quanti cazzi" si dice a casa mia. Inoltre considera il costo maggiore della manodopera perché vanno messi i ponteggi e le condizioni per il posatore sono più difficili.
7 notes · View notes
michelangelob · 4 months
Text
Riapertura Cappella Brancacci: affreschi completamente visibili dopo restauro
Giovedì 16 maggio riapre al pubblico la Cappella Brancacci dopo due anni, priva dei ponteggi del cantiere che ha permesso agli addetti ai lavori di effettuare prima le indagini diagnostiche e poi eseguire il delicato restauro. Gli affreschi che Felice Brancacci, tornato dalla spedizione fatta presso il Soldano del Cairo, volle commissionare nel 1424 a Masolino e Masaccio per decorare la sua…
Tumblr media
View On WordPress
3 notes · View notes
lunamarish · 1 year
Text
Sospesi su ponteggi vacillanti, ci sosteniamo con le nostre fissazioni. Pur di distogliere lo sguardo dall’incombente abisso, ci rifugiamo in raggelanti automatismi, in penosissime ossessioni.
(via marcoaldi)
3 notes · View notes
smokingago · 1 year
Text
A mani nude, poi ustionate dalle fiamme, si sono dati da fare per salvare quante più persone potevano.
Eroi improvvisati in una serata tragica, vivono a Mestre in un condominio accanto al luogo dell’incidente.
Si chiamano Boubakar Toure e Godstime Erheneden: il primo da dieci anni in Italia, gambiano, 27 anni, si occupa di ponteggi. Il secondo, 30 anni, viene dalla Nigeria e di mestiere fa il saldatore. Stavano cenando quando è avvenuta la tragedia.
Non ci hanno pensato un attimo, sono trovati davanti a un inferno di lamiere, fuoco e grida strazianti: «Abbiamo tirato fuori prima una donna con la sua bambina e poi un uomo. Poi ho tirato fuori anche un cane. Sembravano tutti vivi. Poi ho guardato tra quei rottami e ho visto l’autista: era già morto. C’era una donna che parlava inglese e piangeva: mentre la tiravo fuori diceva “prendi mia figlia, prendi mia figlia”. Era una bimba piccola, credo avesse due anni. Era priva di conoscenza, ho il sospetto che fosse morta. Sono sconvolto: ha l’età di mio figlio. È come se avessi perso lui».
Durante i disperati tentativi di salvataggio, Boubakar si è ustionato le mani. Hanno schegge di vetro su mani e piedi. Godstime è rimasto a piedi nudi: nel trambusto ha perso le sue scarpe, nella carcassa dell’autobus bruciato: «Adesso come faccio? Devo andare a Palermo, dalla mia famiglia. Non mi lasciano andare a prenderle. Potete aiutarmi? Non posso mettermi in viaggio senza, quando potrò recuperarle?».
Fonte Corriere del Veneto
6 notes · View notes
heresiae · 2 years
Text
Torinesi, falsi e cortesi, dicevano...
Viene sempre inteso come un insulto, ma la gente sottovaluta il valore della cortesia.
Per me e Sorella, cresciute nelle alpi lepontine piene di gente che ti mandava a fanculo solo perché eri ferma al semaforo davanti a loro, arrivare in una città in cui la cortesia era di base è stato come scoprire il paradiso. Chissenefrega se poi appena ci voltavamo ci insultavano, a noi interessava non sperimentare la frustrazione delle persone aggratis.
Peccato che a breve dovremo fare una richiesta di togliere "cortesi" dal pregiudizio dei torinesi.
È già diversi mesi che lo vedo, ma negli ultimi si sta inasprendo: c'è una tale cattiveria gratuita in giro (in auto specialmente), che a momenti vien voglia di tornare sulle alpi. Non solo, il menefreghisimo è sempre più esteso.
Non parlo di infichiarsene di quel che succede nell'appartamento accanto fintanto che il nostro sonno non viene interrotto, parlo di un atteggiamente alla Marchese del Grillo che non avevo ancora visto fuori dai circoli intellettuali.
Gli ultimi due eventi più importanti, che mi hanno fatto preoccupare ulteriormente, sono ancora marchiati a fuoco nella mia testa.
Evento uno
È sabato e sono in giro a fare commissioni al cazzeggio. Mi ferma una turista francese, una nonna allegramente in giro da sola che vuole andare al palazzo reale da Porta Nuova. Checcevò, direte poi, saranno 800 metri in linea d'aria. Certo, se sei una persona normodotata invece di avere una protesi per ogni gamba. La signora, che tra l'altro parlava italiano meglio della metà di certe persone ed era gentilissima, stava cercando la fermata del bus turistico a due piani. Era andata all'ufficio informazioni e cosa le avevano detto: "È davanti a questo hotel". Eh, e quindi? Quell'hotel non esiste più da prima delle Olimpiadi del 2006, al suo posto ora c'è la Decathlon, altre attività commerciali e appartamenti. La parte di strada adiacente al complesso è sì stata adibita a capolinea dei bus, peccato che ci sia un secondo problema: grazie all'incendio dell'anno scorso dell'edificio, gran parte della strada è occupata da ponteggi e non ci sono più indicazioni chiare su quali bus si fermano dove. Inoltre, l'azienda di questi bus turistici non risponde al telefono tra le le 12 e le 15 (capisco la pausa pranzo, ma se ci sono tour attivi non è esattamente una grande idea eh). Insomma, io sono stata l'unica cristiana a fermarmi, cercare di capire di cosa avesse bisogno (cosa che facevo anche a Venezia, tra l'altro), andarmi a cercare il dannato bus, chiedere pure agli altri bus lì presenti e alla fine dover dire alla signora: meglio se prende il taxi. Alla fine è andata a piedi (mettendoci probabilmente un'ora, poverina), ma mi è rimasta lì fissa, l'aver realizzato che manco l'ufficio informazioni si era sbattuto a sufficienza da darle informazioni reali (quel cantiere è lì da più di un anno, non da tre giorni, e l'ufficio è DI FRONTE, senza ostacoli a vederlo).
E ieri sera, l'evento due, che ancora non capisco come cazzo sia potuto succedere
Piazza Statuto, 18.10 circa. Traffico come non mai, che è normale a quell'ora in piazza. Arriva l'ambulanza. Si fa strada, un po' a fatica ma abbastanza celermente, tra le macchine che, giustamente, si mettono da parte o accelerano per farla passare. L'attraversamento pedonale è pure sgombro, quindi rimaniamo sul marciapiede ad aspettare che l'ambulanza passi. Tranne lui. Lui no. Lui vede che le macchine stanno rallentando o fermandosi e, con l'ambulanza dietro una sola macchina dalle strisce, decide che deve passare, che il raggiungimento della sua destinazione (a passo neanche troppo svelto) era più importante dell'esigenza di qualcuno di ricevere assistenza medica urgente. Certo, l'ha fermata per circa 7 secondi, ma l'ha comunque fermata. Poteva tagliare la strada alla macchina dietro l'ambulanza ma no, lui l'ha tagliata all'ambulanza.
La cortesia e l'empatia stanno morendo sempre di più a Torino (cosa che sospetto fosse già standard pre-2006) e, onestamente, non mi piace. Perché questa città è più di un dormitorio al servizio degli Agnelli, siamo più di un mero ricordo della prima capitale d'Italia e di una delle monarchie più ridicole d'Europa, siamo più dello smog e della collina dei ricconi che ci sovrasta.
Siamo la città a misura d'uomo, siamo la città cortese (la falsità è endemica nell'essere umano, statece), siamo la città che, se fa bello e c'è il sole, usciamo a goderci i parchi invece di fuggire o rifugiarci nei centri commerciali, siamo la Fiera del Libro, i Portici di carta, il Jazz Festival, le Luci d'artista, lo spettacolo di San Giovanni, le manifestazioni pacifiche in piazza, il Gay Pride (il primo, in assoluto, a essere mai stato organizzato in Italia), la maestosità semplice dei nostri viali e piazze, la città universitaria e della salute, del parlare a voce bassa, del tenere aperte le porte per chi è dietro di noi, dell'aiutare chi ha troppa spesa addosso o non riesce a scendere bene le scale col passeggino, del salutare cordialmente tutti i clienti, dell'offrire un gianduiotto, del cioccolato e dell'apericena, di quanto un artista dipingeva di rosa a sorpresa cose a caso in San Salvario e un altro vestiva i segnali stradali da robot, e tante altre cose.
Non ho anelato per anni lo spostamento della mia residenza per potermi chiamare ufficialmente torinese, per dover assistere il degrado umano avvolgerla e rovinare quindici anni di lavoro e orgoglio cittadino.
Ripigliatevi, o comincerò a castigarvi a parole (come avrei dovuto fare ieri sera, ma non ho ancora coltivato abbastanza pelo sullo stomaco per farlo).
10 notes · View notes
andyfi03 · 1 month
Text
Visita al cantiere di restauro del Vittoriano a Roma
E’ stata una bellissima opportunità poter salire sui ponteggi, avere le spiegazioni dai restauratori e fotografare da vicino le sculture di un monumento simbolo di Roma. Continue reading Visita al cantiere di restauro del Vittoriano a Roma
0 notes
blogexperiences · 2 months
Text
Nel cuore di Roma tre grandi opere di Alessia Babrow della serie LOVE MY MOTHER
Fino al 30 settembre 2024 in via del Governo Vecchio 69, 115 e in Via Sora 24, sui ponteggi del Gruppo Pouchain sono visibili tre opere di Alessia Babrow della serie Love My Mother per il Progetto #EX_TRA: Love My Mother, Universal Heartbeat e Love is Stronger Than Hate. In Love My Mother il concetto di “Madre” viene esteso alla “Grande Madre Terra“, a chi si prende cura, insegna, trasmette…
0 notes
donaruz · 1 year
Text
Tumblr media
13 LUGLIO 1954 moriva FRIDA KAHLO
Un corpo fragile e uno spirito indomito.
Una vita difficile, quella di Frida Kahlo, segnata dalla lunga malattia e da grandi passioni, vissute senza remore, incondizionatamente con tutta sé stessa, abbandonano al cuore la razionalità.
La passione per l’arte, quella per il suo Messico e l’amore tormentato per Diego Rivera, il compagno di una vita.
Quella di Frida è stata una vita breve ma ricchissima perché vivere col cuore non significa limitarsi a contare i giorni, i mesi o gli anni, ma significa contare le emozioni, perché la vita non è mera sopravvivenza. E non è vero che chi vive più a lungo vive di più.
Frida Kahlo è stata un’artista coraggiosa, capace di trasformare la sofferenza in ispirazione, le sconfitte in capolavori, plasmando opere che sono un urlo orgoglioso e potente alla sfida del vivere.
LA VITA E LE OPERE DI FRIDA KAHLO:
RIASSUNTO IN DUE MINUTI (DI ARTE)
1. Frida Kahlo (Coyoacán 1907 – 1954) è considerata una delle più importanti pittrici messicane. Molti la annoverano tra gli artisti legati al movimento surrealista, ma lei non confermerà mai l’adesione a tale corrente.
Fin da bambina dimostra di avere un carattere forte, passionale, unito ad un talento e a delle capacità fuori dalla norma. Purtroppo la sua forza di carattere compensa un fisico debole: è infatti affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, non riuscendola così a curare nel modo adeguato.
2. La prova più dura per Frida arriva però nel 1925. Un giorno, mentre torna da scuola in autobus viene coinvolta in un terribile incidente che le causa la frattura multipla della spina dorsale, di parecchie vertebre e del bacino. Rischia di morire e si salva solo sottoponendosi a 32 interventi chirurgici che la costringono a letto per mesi.
Ha solo 18 anni e le ferite al fisico la faranno soffrire per tutta la vita, compromettendo irrimediabilmente la sua mobilità.
3. Durante i mesi a letto immobilizzata da busti di metallo e gessi, i genitori le regalano colori e pennelli per aiutarla a passare le lunghe giornate. Questo regalo darà avvio ad una sfolgorante carriera artistica.
La prima opera di Frida è un autoritratto (a cui ne seguiranno molti altri) che dona ad un ragazzo di cui è innamorata.
4. I genitori incoraggiano sin da subito questa passione per l’arte, tanto da istallare uno specchio sul soffitto della camera di Frida, così che possa ritrarsi nei lunghi pomeriggi solitari. È questo il motivo dei numerosi autoritratti dell’artista. Lei stessa dirà: “Dipingo autoritratti perché sono spesso sola, perché sono la persona che conosco meglio”.
5. Frida Kahlo nel 1928, a 21 anni, si iscrive al partito comunista messicano, diventando una convinta attivista. È in quell’anno che conosce Diego Rivera, il pittore più famoso del Messico rivoluzionario. Lo aveva incontrato per la prima volta quando aveva solo quindici anni (e lui trentasei), sotto i ponteggi della scuola nazionale preparatoria, mentre Diego stava dipingendo un murale per l’auditorium della scuola.
6. Nel 1929 sposa Diego, nonostante lui abbia 21 anni più di lei e sia già al terzo matrimonio. Inoltre Diego ha fama di “donnaiolo” e marito infedele. Il loro sarà un rapporto fatto di arte, tradimenti, passione e pistole. Lei stessa dirà: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.”
7. Frida Kahlo ha avuto molti amanti (uomini e donne), tra cui il rivoluzionario russo Lev Trotsky e il poeta André Breton, ma non riuscì mai ad avere figli, a causa del suo fisico compromesso dall’incidente. Quando rimase incinta del primo figlio, Frida fece di tutto per portare avanti la gravidanza. Si dovette arrendere solo quando i medici la costrinsero ad abortire per evitare che perdessero la vita sia lei che il bambino.
8. Frida Kahlo e Diego potevano considerarsi una “coppia aperta”, più per le infedeltà di Diego che per scelta di Frida, che soffrì molto per i tradimenti del marito che ebbe persino una relazione con la sorella minore di Frida, Cristina.
Vista l’impossibilità di fare affidamento sulla fedeltà di Diego, i due decisero di vivere in case separate, unite tra loro da un piccolo ponte, in modo che ognuno di loro potesse avere il proprio spazio “artistico”.
9. Le opere di Frida kahlo sono spesso state accostate al movimento Surrealista, ma Frida ha sempre rifiutato tale vicinanza sostenendo: “Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”.
10. L’album dei Coldplay Viva la vida or Death and All His Friends (2008) si ispira ad una celebre frase che la Kahlo scrisse sul suo ultimo quadro, otto giorni prima della sua morte a soli 47 anni per cause ancora non del tutto certe.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
21 notes · View notes
lamilanomagazine · 4 months
Text
Teramo, I Carabinieri hanno effettuato dei controlli sulla sicurezza sul lavoro: sospese tre attività
Tumblr media
Teramo, I Carabinieri hanno effettuato dei controlli sulla sicurezza sul lavoro: sospese tre attività I carabinieri delle stazioni del Comando Provinciale di Teramo unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro e ai funzionari tecnici dell’ispettorato del lavoro di Teramo hanno eseguito una ampia attività di controllo mirante alla prevenzione e repressione delle violazioni inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state effettuate nr. 4 ispezioni in particolare: 1. A Mosciano Sant’Angelo è stato controllato un laboratorio tessile di cui è titolare un cittadino cinese. Nel corso dell’ispezione si è proceduto alla sospensione dell’attività in quanto sono state riscontrate gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Infatti nel laboratorio: non esisteva materiale di primo soccorso, gli operai non erano stati muniti di dispositivi di protezione individuale, non esistevano gli spogliatoi e l’impianto elettrico era privo di protezione e potenzialmente pericoloso per i lavoratori. A seguito dell’attività sono state comminate sanzioni per oltre 10.000 euro. 2. A Nereto sempre in un laboratorio tessile gestito da cinesi sono state riscontrati le medesime carenze di cui sopra, inoltre nelle uscite di sicurezza del laboratorio era accatastata della merce, anche in questo caso è stata sospesa l’attività del laboratorio per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nel corso del controllo sono state elevate sanzioni per oltre 20.000 euro. 3. A Giulianova in un cantiere edile gestito da un cittadino straniero è stato trovato un operaio non assunto. Inoltre sono state rilevate varie infrazioni inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche in questa circostanza è stata sospesa l’attività e sono state elevate sanzioni per oltre 16.000 euro. 4. A Campli in un cantiere edile gestito da un italiano, sono state rilevate infrazioni inerenti la mancanza di attrezzature per i lavori in quota e dell’anomalia di alcune parti dei ponteggi, in tale contesto sono state elevate sanzioni per circa 1.500 euro. I citati servizi continueranno in tutta la provincia al fine di poter prevenire incidenti sui luoghi di lavoro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
ferrugnonudo · 4 months
Text
Cerco di allontanarmi per vedere un edificio. I lavori edili sono stati completati e devo verificarne il risultato dopo lo smontaggio dei ponteggi. Lo intravedo tra gli altri palazzi e l'effetto non mi piace. Ci sono diverse parti sulle quali cresce ancora l'erba e il nuovo si distingue a malapena dal vecchio. Ma non ne sono sicura. Devo allontanarmi ancora per potere documentare con foto. Di nuovo alzo lo sguardo alla ricerca dell'errore visto prima, ma non vedo più niente adesso e oltretutto non so più dove sono. La strada è diventata confusa e per cercare di tornare indietro mi perdo.
Non avevo mai notato che questo pezzo di terra a un certo punto finisce nel mare tanto che da un marciapiede all'altro si crea una specie di laguna e per spostarsi si deve usare un vaporetto.
Poi, prima o dopo, una storia infinita di giri a tutta velocità in Ferrari dentro un enorme barca a vela abbandonata. Si prova la potenza del motore nello spazio libero e vuoto, non tantissimo in verità, di notte al buio. Quando usciamo, dopo una vacanza di qualche giorno, vedo l'imbarcazione da lontano e mi meraviglio di quanto sia piccola.
0 notes
Text
Incendio in un palazzo a Torino, fumo visibile da distante
Un incendio è scoppiato questa mattina, intorno alle 13.30, sul tetto di uno stabile di quattro piani di via Vanchiglia, a Torino.     Il palazzo è interessato da alcuni lavori e i ponteggi arrivano fino agli ultimi piani. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, con un’autoscala, mentre la strada è stata chiusa al traffico dalla polizia municipale. L’edificio è stato evacuato.     Da un primo…
View On WordPress
0 notes
michelangelob · 3 months
Text
Roma: visite guidate gratuite sul cantiere di restauro del Vittoriano
Mentre il restauro del Vittoriano a Roma prosegue a gonfie vele, sono state programmate visite al cantiere di restauro del prospetto principale. Saranno tre le occasioni per vedere da vicino le sculture in fase di restauro. Il 12 luglio, l’8 agosto e il 12 settembre, a partire dalle ore 10.00, chi lo desidera, avrà l’opportunità di salire sui ponteggi per apprezzare con i propri occhi lo stato…
Tumblr media
View On WordPress
2 notes · View notes