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#profumi ed essenze
renatagorreri · 9 months
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Profumi ed essenze alla corte dei califfi - recensione
Questo piccolo libro è un tuffo nell’arte della profumeria del mondo arabo medievale. Si tratta della traduzione, per la prima volta in italiano, del trattato sui profumi “Riassunto sugli aromi”, attribuito a un medico egiziano. Sappiamo già che l’arte profumatoria e le relative conoscenze, nei paesi arabi erano particolarmente sviluppate. Questo libro ci conduce attraverso incensi, unguenti,…
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luluemarlene · 8 months
Note
Ma non le uso per segarmi le tue foto, anche se la circostanza ci starebbe tutta 😳, probabilmente lo farei se avessi toccato il tuo corpo, se lo avessi posseduto, se il mio cazzo avesse allargato e penetrato la tua fica o il tuo culo, se le tue labbra lo avessero avvolto e ben custodito fino alle palle rienpendone la gola del suo turgore , se la mia lingua fosse affondata nella tua fica bagnata gustando tutti i suoi succhi che profusi mi inondano il viso, Il ricordo di tali piaceri sarebbe un irrefrenabile stimolo a toccarmi guardando le tue foto, al momento è più fine il coinvolgimento che esse scuotono, più mentale, ovviamente il turbamento passa anche per il corpo, ma le immagini scuotono l’immaginazione ed una possibile realtà, profumi, essenze, liquidi, turgori …
Io spero sempre di toccarvi prima i neuroni e con qualcuno accade (tipo te, anonimo) con altri sono solo carne da macello su cui segarsi
Ma mi scivola addosso perché sono qui perché ho perso la mia identità e lascio ad ognuno di voi la volontà di colloocarmi dove meglio crede.
A volte attraverso ciò che vi arriva e che decidete di condividere con me, io ritrovo un pezzetto e lo riunisco agli altri.
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thebeautycove · 5 months
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AFFINESSENCE • GINGEMBRE-LATTE • Top Notes Collection • Eau de Parfum •
Dealing with an incantation. A milky freshness that last forever. A blast for my olfafeelings. Trust the process.
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Dopo il successo ed i riconoscimenti internazionali ottenuti con la prima collezione fragranze dedicata alle Note di Fondo, Sophie Bruneau con Affinessence coglie l’attimo e omaggia l’esuberante freschezza delle essenze esperidate, che costituiscono il bouquet aromatico tipico delle Note di Testa, con la sua recente trilogia olfattiva, Combava-Cédrat, Bergamote-Racines, Gingembre-Latte.
Oh sì, c’è del profumo in questa meraviglia!
Gingembre-Latte è un’esperienza imperdibile, di assoluta unicità nel panorama dei profumi di alta gamma.
Alexandra Carlin, che ha sviluppato la fragranza con Sophie, ha saputo trovare il registro perfetto per mantenere inalterate nel tempo le note fresche, e solo quelle! Su pelle non subiscono evoluzione alcuna e sono quindi apprezzabili in purezza, senza distorsioni aromatiche (testa/fondo) di sorta.
Ciò attiene all’estro creativo oltre che ad un originale procedimento tecnico che concede a queste note una definizione realistica e un’eloquenza longeva.
Inusuale, allettante, raffinato il dosaggio tra note fresche e sfaccettatura gourmand.
Questo zenzero brilla nella sua tonalità acidula circondato da accenti citrini speziati di verbena, pepe rosa, citronella e, quando sembra smarrirsi nell’accordo di te verde, mate e latte, ne riscopri la corroborante presenza, rinnovato in floridezza, filtrato da una piacevolezza soffice e cremosa.
È un finale di delizia ad emergere dal sottile intreccio di baby patchouli e germogli di ribes nero, prodighi a trattenere nella scia tutta la dolce freschezza che questa creazione promette, un’intensità aromatica luminosa, stabile e persistente, come mai percepita prima d’ora.
Di chiara entusiasmante bellezza.
Creata da Sophie Bruneau e Alexandra Carlin.
Eau de Parfum 100 ml. Online qui
©thebeautycove   @igbeautycove
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l-incantatrice · 2 years
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Ci sono donne che profumano
di mistero e nostalgia,
che creano infinite essenze
ed esprimono segrete sensualità.
Donne come fiori delicati,
fragili ed evanescenti
musica quasi impercettibile,
da respirare lentamente.
Donne come balsamo segreto,
sfuggenti e silenziose,
come echi di atavici mondi
in cui esprimevano la loro sacralità,
che hanno l’anima che profuma
di infinite sensazioni,
di malinconia e speranza.
Donne come sinfonia di profumi,
sfuggenti misteri d’anima,
che parlano attraverso le loro percezioni,
che il profumo lo emanano,
lo respirano e l’attraversano.
Donne che profumano
di anima e di magia.
Agostino Degas
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lecodellariviera · 29 days
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Giovedì pomeriggio 29 agosto dalle 18.00 presso il negozio di abbigliamento Arké ad Arma di Taggia sarà presente l'artista Marika Martini con le sue opere
servizio di Francesco Basso
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Il mare, i suoi colori, la bellezza delle sue onde e la magia dei suoi umori li vedrete rappresentati sui dipinti di un'artista giovane, eclettica ed appassionata in tutto ciò che fa.
Ci sarà anche Valentina Ghirardelli per far provare le essenze e i profumi all'interno dell'esposizione. Ci sarà anche la possibilità di assaggiare le tisane fredde di @Erboristeria Actis.
Tra gli organizzatori Giovanna Ricci, LiberArte FamKore' Associazione Culturale, Valentina Ghirardelli.
Caterina Colonna ad Arké la volta scorsa
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Giovedì 22 agosto, in esposizione erano le opere dell'artista Caterina Colonna che ha sul momento realizzato ritratti ai presenti.
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peytonblackstar · 1 month
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· · ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀         ⤹         𝐩𝐞𝐲𝐭𝐨𝐧 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ‧‧‧‧  ᴇxᴛʀᴀᴄᴛ › ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀manhattan, ny ‧‧‧ 17.06.2024               ─── ㅤㅤ ㅤㅤ ㅤ   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Scusami, se ti ho fatta venire fino a qui, ma sarebbe stato più semplice. Inoltre ho fatto preparare qualcosa da bere dalla mia segretaria, che ne pensi? »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Tranquillo! Hai fatto benissimo, dico davvero… E' solamente l'ora di punta che non mi ha permesso di arrivare in tempo, anzi scusami profondamente per il ritardo. Uhh, caffè? The? »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Ho del tè, del caffè, del martini! A te la scelta. Non preoccuparti, lo capisco bene. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Abbiamo superato l'ora dell'aperitivo, per cui martini sia. Allora? Come stai? Dopo l'evento negli Hamptons ho dovuto impiegare ogni mia risorsa per poter recuperare le forze, oltre al fatto che finalmente sono tornata a New York. »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Immaginavo avresti scelto bene! Io ho fatto praticamente tutto il tempo la trottola, sono stato a San Francisco una settimana, poi una serie di eventi… insomma mai stare fermo! »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « E immagino anche che tutto sia stato pianificato nei minimi dettagli. Che bella che è San Francisco! Ci sono stata un paio di volte e mi sono innamorata di tutti qui sali e scendi. Dunque un brindisi è d'obbligo! Prima un brindisi e poi passiamo alle cose importanti di lavoro. Ho preparato alcuni progetti che volevo mostrarti. »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Assolutamente si! Brindiamo! Beh è proprio di questo che volevo parlarti in effetti. C'è una novità e mi serve davvero il tuo aiuto. Ma fammi dare un'occhiata. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Una novità? Davvero? Adesso sono curiosa… Molte persone non apprezzano le novità, le interpretano come un cambiamento negativo, quando invece è un semplice rimescolare le carte. Dimmi tutto. »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Io penso che i cambiamenti stimolino ad avere reazioni, in qualche modo ad andare avanti, nel bene o nel male… Ad ogni modo non so se conosci Aerin Beauty, è una linea di profumi ed essenze creata da una ex travel blogger, quindi basandosi sui profumi dei luoghi. Creeremo la nostra campagna invernale e natalizia con lei. Ovviamente è un'anteprima assoluta, al momento stiamo procedendo ad alcuni accordi commerciali e test… Ed insomma ci sarà un evento vorrei tanto che ti occupassi tu dell'allestimento. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Oddio, dici davvero? Sarebbe un vero onore per me poter affrontare una cosa così sfidante! Certo che conosco Aerin Beauty, fa sempre parte di Estee Lauder, giusto? L'eleganza che possiede poi Aerin è qualcosa di unico e poter seguire una campagna così grande è davvero… Dio, non so cosa dire Leonard. Sicuramente il tempo è dalla nostra, ma dobbiamo correre. »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Si esatto, è la linea di una sorella di mio nonno, una storia di viaggi ed avventura, ecco. Si abbiamo tempo, considera che l'evento dovrebbe essere tra fine ottobre ed inizio novembre, sarà sicuramente a New York perché è la pietra miliare della nostra azienda. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « New York ha possibilità di sfruttare ogni minimo dettaglio, e sono davvero onorata che tu voglia affidarmi un compito così sfidante. Abbiamo il tempo dalla nostra, ma si sa, non è mai abbastanza. Ma dimmi avevi in mente qualche tema? Volevate ispirarvi a qualcosa di specifico? »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « Considera che la linea sarà ispirata ai viaggi, alla scoperta, ogni profumo avrà a che fare con un odore che richiama una città specifica. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Quindi come un viaggio nelle sensazioni, come se fosse un tour olfattivo per ogni cliente, uomo o donna che sia. Mi piace come progetto, e sono ancora più grata di poter far parte di questo progetto. »   ʟᴇᴏɴᴀʀᴅ « So che abbiamo tempo, ma volevo già metterti al corrente della cosa. Avremo modo di incontrarci per definire i dettagli. »   ᴘᴇʏᴛᴏɴ ᴠɪʀɢɪɴɪᴀ « Mi farò venire in mente alcune idee e ne parleremo, immagino che ne parleremo poi a settembre. Direi, dunque che un nuovo brindisi sia d'obbligo… Alle nuove collaborazioni! »
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lamilanomagazine · 10 months
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Milano, natale inaugurato il tradizionale mercatino in piazza Duomo
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Milano, natale inaugurato il tradizionale mercatino in piazza Duomo Inaugurato ufficialmente oggi il Mercatino di Natale in piazza del Duomo organizzato da Apeca, l'Associazione ambulanti Confcommercio Milano, con Promo.Ter e Prisma, che porta in città l'atmosfera natalizia. Al taglio del nastro hanno partecipato questa mattina il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l'assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e quello di Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano) Giacomo Errico. Aperto tutti i giorni fino al 6 gennaio, dalle 8.30 alle 22.30, con 78 baite in legno, il Mercatino riproduce l'atmosfera del classico villaggio natalizio del Nord Europa, offrendo spunti e idee regalo con prodotti artigianali e dell'enogastronomia provenienti dalle regioni italiane e da vari Paesi europei, senza dimenticare l'attenzione e la vocazione verso il sociale e i più piccoli. "Con l'inaugurazione del Mercatino in Duomo si accende l'atmosfera natalizia nel cuore di Milano. Seguendo i valori ambrosiani di solidarietà, condivisione ed empatia, anche quest'anno il Mercatino guarda verso il prossimo, attraverso le generose iniziative dedicate ai bambini e alle bambine delle nostre scuole, pensate per far scoprire loro luoghi storici e iconici della città in cui vivono come il Duomo e la Veneranda Fabbrica, e grazie ad alcune istituzioni importanti della nostra città che si prendono cura dei più fragili. La gioia del Natale raggiunge così anche chi vive un momento di difficoltà", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Per l'assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello "il Mercatino in Duomo è un appuntamento irrinunciabile del Natale a Milano, non solo per i cittadini e le cittadine, ma anche per i turisti che arrivano in città in queste feste. Un'occasione per scoprire la qualità, oltre che la quantità, delle tante eccellenze artigianali del nostro territorio e del nostro Made in Italy. Un'iniziativa che da anni portiamo avanti con successo grazie alla visione e collaborazione con gli organizzatori a cui va il mio ringraziamento". "Il successo del Mercatino di Natale sotto il Duomo è un successo di Milano - afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Questa bellissima manifestazione che apre le festività natalizie è un importante appuntamento commerciale – attento anche alla solidarietà – e, nello stesso tempo, un elemento di attrattività per tutta la nostra città". "Il Mercatino di Natale in Duomo – sottolinea Giacomo Errico, presidente di Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano) – è ormai la maggiore realtà italiana fra i mercatini natalizi. Di ciò ne siamo particolarmente orgogliosi per il grande lavoro svolto in questi anni. Nel 2022 si sono avute 40mila presenze giornaliere al Mercatino di Natale che dà l'opportunità di trovare l'eccellenza nei prodotti tipici dell'artigianato e dell'alimentare. Il Mercatino di Natale conferma, inoltre, la sua forte vocazione nella solidarietà". Molto ricca l'offerta dei prodotti che milanesi e turisti troveranno al Mercatino di Natale in Duomo, che si snoda tra il primo tratto di corso Vittorio Emanuele II, dietro alla cattedrale (via ex Camposanto) e in via Carlo Maria Martini. Ad esempio: manufatti in legno del sud Tirolo, presepi in ceramica, addobbi e decoro natalizi, prodotti per il benessere e la cura della persona, bijoux realizzati da artigiani comaschi, realizzazioni di maestri intagliatori, prodotti in lana cotta della tradizione alpina, ceramiche decorate,profumi, essenze, creme a base di lavanda dalla Provenza, lampade artistiche, accessori moda e cappelli artigianali, artigianato spagnolo. Per non dimenticare le eccellenze alimentari tipiche non solo del territorio ma di tutto il Paese, con alcune specialità provenienti anche dall'estero come, ad esempio, i biscotti tipici della Bretagna. E ancora: dolci e salati tipici tirolesi, torrone dalle varie regioni, alimentari tipici e dolci tradizionali dalla Puglia, bottarga e affumicati di Cabras e altri prodotti alimentari dalla Sardegna (dolci e salati), dolci della tradizione tedesca (panpepato, biscotti allo zenzero, dolci alla frutta secca), specialità siciliane (dolce e salato), prodotti alimentari tipici toscani, tartufi e conserve, spezie, tè e infusi (da vari Paesi); miele, prodotti alimentari tipici dall'Abruzzo e dalla Calabria. Immancabile, per grandi e piccini, l'Isola del cioccolato dove, assieme ai prodotti, si vede tutto il processo produttivo. Il Mercatino di Natale in Duomo, come nelle precedenti edizioni, dà una grande attenzione ai più piccoli e al sociale. Bambine e bambini e ragazze e ragazzi fino ai 14 anni possono scegliere, recandosi nella casetta di Babbo Natale fino al 17 dicembre, fra un'ampia gamma di regali e scrivere la lettera a Babbo Natale. Il dono verrà ritirato il giorno di Natale (dalle 9 alle 12.30). Grazie alla collaborazione e alla sinergia con l'Assessorato all'Istruzione del Comune di Milano, dai proventi del Mercatino di Natale saranno destinati 20mila euro per la realizzazione di un progetto che coinvolge 20 scuole primarie milanesi con visite per scoprire il Duomo, la cripta, il museo e conoscere tutta l'attività che svolge la Veneranda Fabbrica del Duomo. Alla Veneranda Fabbrica del Duomo il Mercatino di Natale devolverà 250mila euro che potranno servire per la ristrutturazione del grande organo nella Cattedrale e per l'impianto audio. Confermato infine, nella tradizione consolidata del Mercatino di Natale, il supporto a istituzioni sanitarie e benefiche: 40mila euro all'Istituto dei Tumori; 10mila euro alla Casa della Carità di don Colmegna; 10mila euro al CAV (Centro Aiuto alla Vita) Mangiagalli; 10mila euro all'Asilo Mariuccia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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enkeynetwork · 1 year
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personal-reporter · 1 year
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Mercatino regionale francese ad Abbiategrasso
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Il Mercatino Regionale Francese, con i suoi profumi, sapori e colori d’oltralpe torna dopo alcuni anni ad Abbiategrasso in piazza Castello, nel weekend che va dal 14 al 16 aprile, proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un’esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso al Mercatino, in questi anni, uno sviluppo in termini di proposte e delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2022, in oltre 25 città dell’Italia centro-settentrionale. L’evento, collocato nei centri storici per vivacizzarli, da anche un impulso al commercio locale, in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico. Tutti i prodotti artigianali arrivano dalla Provenza e dalla Costa Azzurra: tovaglie, saponi, lavanda, essenze e borse in paglia, mentre da Parigi ci sono  profumi, cosmetici e un’ampia gamma di accessori moda. I prodotti legati all’enogastronomia francese sono il cuore del mercatino, sono 80 i tipi di formaggio presenti, dal Mont d’Or, con la confezione di legno, al Rocamadour del Midi Pyrénéés, dal Camembert della Normandia, al Brie della Ile de France e i vini sono in oltre 30 varianti, dallo Champagne al Bordeaux fino al Sidro. I salumi hanno dei tipi di produzione che abbinano spezie ed erbe aromatiche e l’offerta dei biscotti Bretoni può contare su oltre venti varietà di ripieno, dal cocco al sesamo, dal cioccolato al limone. Un gran numero di colori è nello stand delle spezie che provengono, nella maggior parte dei casi, dalle ex colonie francesi. Immancabile è lo spazio dedicato alle crepes e alla gastronomia, da degustare calde, oltre alla baguette, calda e appena sfornata, mentre i forni della Boulangerie preparano anche croissant e pasticceria da forno in uno stand di oltre 12 metri. Il nome di Abbiategrasso ha origini celtiche e latine, che attraverso le traslitterazioni portarono al nome attuale e potrebbe derivare dal celtico Abia, che vuol dire acqua, + atis, che è una desinenza toponomastica, per cui la traduzione sarebbe Luogo d'acqua, che corrisponde alle caratteristiche del territorio, dato che la città sorge vicino al Ticino e sulla cosiddetta Linea dei Fontanili, punto di incontro di tutti i corsi sotterranei della Pianura Padana. In epoca romana il nome celtico fu  latinizzato probabilmente in Habiate, a cui fu aggiunto il titolo di Grassus, dovuto al fatto che il borgo si trovava in quella che era denominata la valle grassa, cioè quella  fertile, poi  i due nomi vennero uniti nell'attuale Abbiategrasso. Abbiategrasso venne abitata dai Celti a partire dal VI secolo a.C., cui seguirono dal IV secolo le popolazioni galliche che provenivano da oltralpe. Lo sviluppo maggiore si ebbe solo in epoca romana, soprattutto lungo la via mercantile  della Strada Mercatorum, oggi Strada Mercadante) che scorreva parallela al fiume Ticino. Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente il territorio della città subì le invasioni barbariche, con l'insediamento dei Longobardi, e successivamente, una serie di  razzie delle tribù ungare tra la fine del IX secolo e l'inizio del X secolo. Nel 1034 Abbiategrasso era un possedimento dell'Arcivescovo di Milano, a cui si deve la costruzione del primo avamposto di difesa, distrutto nel 1162 dalle truppe di Federico Barbarossa. Il borgo, che fino a quell'epoca si era sviluppato attorno alla Chiesa di San Pietro, fu poi esteso verso sud, dove nelle vicinanze dell'attuale Chiesa di Santa Maria Vecchia sorgeva un piccolo castello. Negli anni successivi Abbiategrasso divenne parte dei domini del contado della città di Milano, governata dai Visconti, che iniziarono una serie di opere per fortificare il borgo e nel 1381 venne costruito il Castello Visconteo, collocato nel centro della città. Con il XV secolo Abbiategrasso giocò un ruolo determinante nella presa del potere da parte di Francesco Sforza, che durante l'assedio di Milano, decise di accanirsi sulla città per attaccare indirettamente il capoluogo lombardo, deviando le acque che giungevano ai suoi mulini e privandola dei rifornimenti di grano. Dopo la caduta del domino sforzesco Abbiategrasso fu parte della resistenza e della capitolazione del contingente francese contro l'avanzata dell'imperatore Carlo V, che entrò in città nel 1533 per raggiungere il Ducato di Milano, che passò sotto l'influenza spagnola. Negli anni del Risorgimento Abbiategrasso fu luogo di incontro durante gli avvenimenti della Prima Guerra di Indipendenza Italiana, ricoprendo così un ruolo strategico per l'Unità d'Italia e in quel periodo la città cominciò la sua crescita grazie allo sviluppo industriale. Read the full article
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sounds-right · 2 years
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Domina Zagarella Sicily: primavera - estate '23 tra Padel, The Beach Luxury Club. E le eccellenze siciliane selezionate da Giovanni Ciacci per D-Shop
Mentre al Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh si lavora da tempo ad eventi ed intrattenimento dedicati alla settimana di Pasqua '23, al Domina Zagarella Sicily di Santa Flavia (Palermo) la stagione turistica 2023 è ormai alle porte. Inizierà infatti già in primavera, nel maggio 2023.
Tra le novità di questo grande resort ispirato alla Dolce Vita sono tante. Ad esempio, chi vuol dedicarsi allo sport trova da quest'anno due campi da Padel, probabilmente lo sport in maggiore ascesa in questo momento. Non è tutto: Domina Zagarella, proprio come è già successo al Domina Coral Bay, dà vita ad una vera e propria Padel Academy in cui è possibile approcciare nel modo giusto questo nuovo divertente sport grazie all'aiuto di istruttori federali FIT Padel.
Da tempo infatti il gruppo Domina punta sull'offrire ai suoi ospiti la possibilità di vivere vacanze attive. Che preferisce solo riposarsi, può scegliere il classico mix vincente di relax, servizi, cucina mediterranea d'eccellenza, sole e mare. Chi invece vuole anche muoversi e divertirsi a Domina Zagarella, oltre al Padel può anche praticare Beach Volley, Beach Soccer, Beach Tennis, Atletica, Ginnastica in palestra, Sub, Snorkeling...
The Beach Luxury Club, che ha aperto a Domina Zagarella nel 2022 una sua "filiale" dopo il duraturo successo di Sharm, continua a puntare su dinner show e spettacoli con artisti di livello internazionale. Inoltre,  la nuova stagione propone un legame sempre più stretto con produttori siciliani d'eccellenza. "I vini ed i piatti del nostro menu 'parlano' sempre più spesso in siciliano, ma lo fanno dialogando con il nostro stile, che è italiano e decisamente internazionale", spiega Manuel Dallori, corporate entertainment director di Domina e titolare di The Beach. Una cena romantica, un party o un brunch al The Beach, godendosi la vista sul Golfo di Porticello, non si dimentica.
Si rinnova poi la collaborazione tra Domina Zagarella e Giovanni Ciacci, celeberrimo professionista della tv da sempre grande amico di Domina. Grazie alla sua competenza ed alla sua passione per la Sicilia, anche quest'anno ha deciso di trasformare D-Shop in una vera boutique di eccellenze siciliane. 
Tra i tanti prodotti che Ciacci ha selezionato per Domina Zagarella, ecco le borse Mia Bag, tra cui spicca il modello Sicily, creato appositamente per D-Shop. I più golosi trovano poi l'alta pasticceria firmata da Fiasconaro, che collabora tra gli altri con Dolce & Gabbana. Limoncello e arancello invece sono quelli dell'Antica Bottega del Cassaro di Palermo e Trapani. 
Non mancano i profumi: ci sono quelli di Zuma, che si richiama alla tradizione siciliana, con le loro essenze di zagara e limone. E fa lo stesso anche I am sicily, che propone tra gli altri "masculo" e "fimmina", fragranze estive e decisamente mediterranee.  Ecco poi Ceramicando, che rappresenta il nuovo stile delle ceramica siciliana e si dà mostra di sé anche nella casa del Grande Fratello. Per quel che riguarda il beauty, ecco Cosmesi Siciliana, un'altra vera eccellenza nella beauty routine.  
Passando all'universo moda, tra i brand disponibili presto D-Shop c'è Abbidikkia, marchio Made in Panarea che ha appena sfilato ad Alta Roma. Decisamente divertenti sono poi i Kaftani L. A. Water disegnati da Natashia Stefanenko, che con i loro colori rappresentano le varie e anime dell'isola. Sono disponibili preso la bottega delle eccellenze siciliane di Domina Zagarella anche anche infradito gioiello abbinate. Infine chi ama le t shirt trova quelle firmate Coutu,  (indossate tra gli altri da Maria De Filippi) e pure le proposte irriverenti ed i tessuti preziosi di NHVCR. 
https://www.domina.it/hotel/domina-zagarella-sicily/
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Cos'è Domina
https://www.domina.it/
Da più di 30 anni, milioni di ospiti da tutto il mondo vivono emozioni uniche e indimenticabili negli hotel e nei resort Domina. La cultura italiana di tutte le realtà del gruppo è il segreto del successo di una marca che fa dell'innovazione il suo spirito guida. Tra le strutture gestite dal gruppo, l'immenso Domina Coral Bay Hotel, Resort, Spa & Casino a Sharm El Sheikh; Domina Zagarella Sicily; Domina Borgo degli Ulivi sul Garda;  Domina Milano Hotel & Congress; Domina St. Petersburg; Domina Novosibirsk; Domina PK Parkhotel Kurhaus. Domina, happiness in your free time.
Cos'è The Beach Luxury Club 
https://www.thebeachluxury.com/
The Beach Luxury Club è un sogno total white da vivere sulla spiaggia di Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh o a bordo piscina, di fronte al mare di Santa Flavia (Palermo), presso Domina Zagarella Sicily. Lo staff solletica il palato con piatti di ispirazione mediterranea, sushi e thai,  ad ogni ora del giorno e della notte (dalle 9 alle 2). Si ozia comodamente sdraiati sui lettoni a baldacchino. Non manca, a Sharm, The Beach Luxury Club on the Snow, un ampio spazio panoramico al coperto, per godersi dinner show e dj set d'eccellenza in ogni stagione.
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tarditardi · 2 years
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Domina Zagarella Sicily: primavera - estate '23 tra Padel, The Beach Luxury Club. E le eccellenze siciliane selezionate da Giovanni Ciacci per D-Shop
Mentre al Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh si lavora da tempo ad eventi ed intrattenimento dedicati alla settimana di Pasqua '23, al Domina Zagarella Sicily di Santa Flavia (Palermo) la stagione turistica 2023 è ormai alle porte. Inizierà infatti già in primavera, nel maggio 2023.
Tra le novità di questo grande resort ispirato alla Dolce Vita sono tante. Ad esempio, chi vuol dedicarsi allo sport trova da quest'anno due campi da Padel, probabilmente lo sport in maggiore ascesa in questo momento. Non è tutto: Domina Zagarella, proprio come è già successo al Domina Coral Bay, dà vita ad una vera e propria Padel Academy in cui è possibile approcciare nel modo giusto questo nuovo divertente sport grazie all'aiuto di istruttori federali FIT Padel.
Da tempo infatti il gruppo Domina punta sull'offrire ai suoi ospiti la possibilità di vivere vacanze attive. Che preferisce solo riposarsi, può scegliere il classico mix vincente di relax, servizi, cucina mediterranea d'eccellenza, sole e mare. Chi invece vuole anche muoversi e divertirsi a Domina Zagarella, oltre al Padel può anche praticare Beach Volley, Beach Soccer, Beach Tennis, Atletica, Ginnastica in palestra, Sub, Snorkeling...
The Beach Luxury Club, che ha aperto a Domina Zagarella nel 2022 una sua "filiale" dopo il duraturo successo di Sharm, continua a puntare su dinner show e spettacoli con artisti di livello internazionale. Inoltre,  la nuova stagione propone un legame sempre più stretto con produttori siciliani d'eccellenza. "I vini ed i piatti del nostro menu 'parlano' sempre più spesso in siciliano, ma lo fanno dialogando con il nostro stile, che è italiano e decisamente internazionale", spiega Manuel Dallori, corporate entertainment director di Domina e titolare di The Beach. Una cena romantica, un party o un brunch al The Beach, godendosi la vista sul Golfo di Porticello, non si dimentica.
Si rinnova poi la collaborazione tra Domina Zagarella e Giovanni Ciacci, celeberrimo professionista della tv da sempre grande amico di Domina. Grazie alla sua competenza ed alla sua passione per la Sicilia, anche quest'anno ha deciso di trasformare D-Shop in una vera boutique di eccellenze siciliane. 
Tra i tanti prodotti che Ciacci ha selezionato per Domina Zagarella, ecco le borse Mia Bag, tra cui spicca il modello Sicily, creato appositamente per D-Shop. I più golosi trovano poi l'alta pasticceria firmata da Fiasconaro, che collabora tra gli altri con Dolce & Gabbana. Limoncello e arancello invece sono quelli dell'Antica Bottega del Cassaro di Palermo e Trapani. 
Non mancano i profumi: ci sono quelli di Zuma, che si richiama alla tradizione siciliana, con le loro essenze di zagara e limone. E fa lo stesso anche I am sicily, che propone tra gli altri "masculo" e "fimmina", fragranze estive e decisamente mediterranee.  Ecco poi Ceramicando, che rappresenta il nuovo stile delle ceramica siciliana e si dà mostra di sé anche nella casa del Grande Fratello. Per quel che riguarda il beauty, ecco Cosmesi Siciliana, un'altra vera eccellenza nella beauty routine.  
Passando all'universo moda, tra i brand disponibili presto D-Shop c'è Abbidikkia, marchio Made in Panarea che ha appena sfilato ad Alta Roma. Decisamente divertenti sono poi i Kaftani L. A. Water disegnati da Natashia Stefanenko, che con i loro colori rappresentano le varie e anime dell'isola. Sono disponibili preso la bottega delle eccellenze siciliane di Domina Zagarella anche anche infradito gioiello abbinate. Infine chi ama le t shirt trova quelle firmate Coutu,  (indossate tra gli altri da Maria De Filippi) e pure le proposte irriverenti ed i tessuti preziosi di NHVCR. 
https://www.domina.it/hotel/domina-zagarella-sicily/
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Cos'è Domina
https://www.domina.it/
Da più di 30 anni, milioni di ospiti da tutto il mondo vivono emozioni uniche e indimenticabili negli hotel e nei resort Domina. La cultura italiana di tutte le realtà del gruppo è il segreto del successo di una marca che fa dell'innovazione il suo spirito guida. Tra le strutture gestite dal gruppo, l'immenso Domina Coral Bay Hotel, Resort, Spa & Casino a Sharm El Sheikh; Domina Zagarella Sicily; Domina Borgo degli Ulivi sul Garda;  Domina Milano Hotel & Congress; Domina St. Petersburg; Domina Novosibirsk; Domina PK Parkhotel Kurhaus. Domina, happiness in your free time.
Cos'è The Beach Luxury Club 
https://www.thebeachluxury.com/
The Beach Luxury Club è un sogno total white da vivere sulla spiaggia di Domina Coral Bay, a Sharm El Sheikh o a bordo piscina, di fronte al mare di Santa Flavia (Palermo), presso Domina Zagarella Sicily. Lo staff solletica il palato con piatti di ispirazione mediterranea, sushi e thai,  ad ogni ora del giorno e della notte (dalle 9 alle 2). Si ozia comodamente sdraiati sui lettoni a baldacchino. Non manca, a Sharm, The Beach Luxury Club on the Snow, un ampio spazio panoramico al coperto, per godersi dinner show e dj set d'eccellenza in ogni stagione.
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thebeautycove · 4 years
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MARIE JEANNE GRASSE - JASMIN PATCHOULI - Collezione Matières Premières - Eau de Parfum -
Free, where the heart leads us, chasing aromas and stars, where thoughts are weightless and emotions restlessly dominate. 
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Nei luoghi del cuore. Torneremo a correre tra le rose e i gelsomini di Grasse.  Ad accarezzare, odorare, strofinare tra le dita quei petali che raccontano vita e passione. Torneremo a respirare, fuori e lontano, lì dove il bello della natura, come per incanto, si trasforma in profumo. Certi profumi hanno nel cuore una melodia nostalgica, sono frammenti di luce, gocce stemperate nei colori dei ricordi. Certi aromi hanno il tuo nome, assomigliano all’umore che sfoggi nei giorni migliori, sospesi nel niente e pieni di tutto. Certe emozioni si lasciano toccare e descrivere, altre si adombrano, sfuggono, restano appese a lunghi enigmatici silenzi. Le emozioni non si replicano, non si plagiano, non si vendono, ti abitano, ti scuotono e illudono, ti gonfiano di pianto, ti annientano di stupore e gioia. Sono solo autenticamente tue. C’è un saper fare devoto e gentile nelle fragranze Marie Jeanne Grasse. C’è tradizione e rispetto, ciò che le buone famiglie tramandano e c’è un coraggio e una speranza d’altri tempi a definire nuovi percorsi professionali. Per Georges Maubert, quinta generazione della famiglia Robertet (azienda leader mondiale, attiva dal 1850, nella produzione di materie prime naturali per la profumeria) e fondatore del marchio, il destino ha un profumo irresistibile. Cresciuto a fiori ed essenze, conosce i segreti delle tecniche estrattive e padroneggia ogni passaggio nel processo creativo/produttivo della fragranza. Per le creazioni Marie Jeanne (nome-tributo alla nonna) seleziona le materie prime più esclusive da coltivazioni sostenibili e concerta composizioni di carattere focalizzate sull’essenzialità. Per la collezione Matières Premières, composta da tre fragranze nel caratteristico flacone verde custodito nel pack eco in legno, vengono privilegiate essenze uniche e olfattivamente impattanti. Splendida la declinazione aromatica di Jasmin Patchouli con l’accoppiata gelsomino di Grasse e gelsomino egiziano anticipata da un tenero accordo vegetale verde con foglie di fico e sostenuta nel sillage, caldo e prolungato, da semi di ambretta e patchouli. Poesia in chiaroscuro. Nel formato Eau de Parfum 100 ml. In profumerie selezionate.
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lamilanomagazine · 2 years
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Modena, ultimo concerto nella Basilica di San Pietro del Modena organ festival
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Modena, ultimo concerto nella Basilica di San Pietro del Modena organ festival.   Ultimo appuntamento, sabato 26 novembre, alle 18.30, nella Basilica di San Pietro a Modena, per il Modena organ festival che propone uno straordinario concerto “dinamico” nel quale la musica si unisce ai profumi. Protagonista del recital, all’organo cinquecentesco della chiesa, sarà Filippo Sorcinelli: personalità multiforme e geniale, è organista formatosi al Pontificio istituto di musica sacra di Roma, creatore di essenze olfattive apprezzate in tutto il mondo, fondatore di Lavs, Laboratorio di vesti sacre che ha vestito anche i papi, e direttore creativo con al suo attivo numerose mostre e installazioni. Sorcinelli è anche ospite regolare della Rai e di televisioni internazionali. A Modena, Filippo Sorcinelli propone un concerto “dinamico”, che vede la partecipazione attiva del pubblico e che insieme ai sensi dell’udito e della vista, sollecitata dalla valorizzazione degli spazi antichi della chiesa di san Pietro, ricchissima di opere d’arte, impressionerà anche l’olfatto grazie all’“ascolto” di profumi ispirati alla musica e, in particolare, alla selezione di fragranze ispirate proprio ai registri dell’organo. Accompagnato dalle antiche melodie gregoriane eseguite da Massimo Malavolta, Sorcinelli eseguirà musiche di Bach, Franck, Vierne e proprie improvvisazioni dedicate al pubblico modenese. Il legame di Sorcinelli con Modena, infatti, risale al 2002 ed è ormai consolidato: “Venire a Modena – afferma – per me è come tornare a casa e sono lieto di poter contribuire alla valorizzazione del patrimonio organario, musicale e artistico di Modena promossa dall’Associazione Amici dell'Organo. Per il pubblico modenese ho pensato a un evento in cui far confluire diversi linguaggi, a partire dalla musica che per me è la forma d’arte più alta”. L’edizione 2022 del Festival, la diciannovesima, ha visto la partecipazione di musicisti provenienti da diverse parti del mondo e ha valorizzato molti luoghi della città, ma soprattutto, come commenta il direttore artistico Stefano Pellini, “ha visto un’ottima presenza di pubblico, entusiasta e curioso, che desidero ringraziare di cuore”. Il Modena Organ Festival è organizzato dall’associazione Amici dell’organo “J.S.Bach”, con la direzione artistica di Stefano Pellini, e ha il sostegno del Comune di Modena, della Fondazione di Modena e della Regione Emilia-Romagna.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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fashionbooksmilano · 4 years
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La grammatica dei profumi
Giorgia Martone, illustrazioni a colori di Michele Rocchetti
Gribaudo, Milano 2019, 224 pagine, ISBN  9788858025222
euro 19,90
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Un emozionante cammino lungo le strade delle essenze, attraverso legni ricchi e vibranti come foreste, fiori preziosi ed eleganti, frutti che restituiscono le fragranze del Mediterraneo. L’olfatto è il regno impalpabile dell’immaginazione, i profumi sono le porte per arrivarvi.
15/04/20
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app-teatrodipisa · 4 years
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IL LIBRO LIBeRO — Irene Bendinelli
Salpammo all'alba.
Eravamo uno sparuto gruppo di curiosi spiriti all'avventura, fermamente intenti a emulare le leggendarie imprese del multiforme eroe Ulisse. Il cielo sopra di noi conservava ancora il respiro lento delle ultime luci stellate della notte, mentre stralci dorati di un nuovo giorno si preparavano a indicarci la rotta.
Eravamo privilegiati spettatori di uno scenario mai visto prima: maestoso, bellissimo, come tante rose tee da poco sbocciate in una meraviglia di colori! Il nostro giardino fiorito era lievitato, sollevato da schiumose onde del Mare-Oceano-Mari.
Cavalcammo, come intrepidi indiani nelle vaste praterie americane, verso spazi aperti, immensi, nell'infinità delle acque salate. Nessuno ci avrebbe potuti fermare! Eravamo più forti di mille eroi della mitologia greca, più coraggiosi di tutti i soldati del mondo riuniti in battaglia e più liberi di centomila palloncini sospesi nell'aere.
Il vento a favore ci guidava come un caro padre che prende il figlio per mano e lo conduce verso i sentieri della sua vita futura. Sostenuti dalla forza di Eolo, ci sentivamo padroni dell'universo, dei mari, delle terre, dell'aria e della miriade di stelle lassù.
Continuava a navigare fiera e sicura la nostra imbarcazione in legno, con tre gonfie vele bianche issate: erano tre morbide nuvole di ovatta, calate sulla linea dell'orizzonte. Intanto gli spruzzi d'acqua e sale ci rinfrescavano, permettevano di farci sentire sui volti tutta la carica esplosiva dell'estate e sancivano l'unione tra noi marinai e le creature marine. Ci sentivamo anche noi come dei pesciolini.
– Esploratori seguaci di Nemo, sgargiante bandiera a strisce bianche e arancioni, all'arrembaggio! Il tesoro dell'isola è già nostro!
Niccolò era completamente assorto in quell'avvincente lettura, che non si era distratto neanche da suoni e suonetti provenienti dal telefono mobile. A capofitto tra quelle pagine sfogliate con vivo interesse, aveva la possibilità di diventare un ottimo marinaio a bordo del vascello Poseidone.
– Agli ordini, capitano! - rispose la ciurma al completo, mentre il Mare-Oceano-Mari riempiva l'anima.
La direzione era quella giusta, puntando ancora per diverse miglia a Nord. La freschezza di quell'acqua salata, sempre più chiara e limpida, ci rinfrescava anche i pensieri, che viaggiavano leggeri leggeri, sorretti da quelle tre gonfie vele bianche.
Da marinaio semplice avevo ancora tanto da imparare, ma la passione e la curiosità non mi mancavano certamente, così controllare la nave, svolgere la regolare manutenzione e talvolta provvedere alla distribuzione del cibo nella cambusa erano attività che non mi spaventavano minimamente. In tutto questo, non perdevo mai di vista il nostro saggio ed esperto capitano Hogart, pronto a guidarci nell'impresa e a risolvere qualsiasi genere di situazione: gli imprevisti, per lui, erano semplicemente nodi di velluto da sciogliere grazie a piccole mani dalle dita elastiche.
Niccolò interruppe la lettura e si osservò le mani. Anche le sue, come quelle descritte nel romanzo, erano mani piccole, con dita peraltro elastiche, proprio perché lui era ancora un bambino. Sarebbe voluto entrare in quella storia, Niccolò, far parte di quella ciurma, aiutare il capitano Hogart a sciogliere i nodi degli imprevisti e dimostrare agli altri marinai, a se stesso, ma soprattutto ad alcuni suoi compagni di classe che aveva coraggio da vendere, anche se a scuola appariva spesso introverso. Le sue, erano ancora mani misurate per impugnare le penne e le matite, morbide per proteggere un cucciolo di gatto e delicate per assemblare in mille diverse costruzioni i mattoncini Lego. Sarebbero diventate capaci, però, non troppo tardi, di ammainare le vele, manovrare il timone, sfidare la forza dei venti e utilizzare tutti gli attrezzi del mestiere marinaresco.
Il sole, intanto, si preparava a troneggiare nel centro della volta celeste. Splendido splendente si sarebbe fatto alto, una palla infuocata, luccicando ininterrottamente sulle creste lievi di quella meraviglia che era il Mare-Oceano-Mari. E l'acqua si sarebbe ancor di più riscaldata e la vita a bordo del vascello Poseidone si sarebbe illusa di stare pigramente in vacanza.
Uno stormo di gabbiani, saziato dall'abbondanza di pesci, decollò veloce dalla superficie azzurra screziata di bianco ai chiari riflessi sconfinati del cielo, diretto verso una mèta ben precisa, per vivere una nuova stagione in un'altra terra.
Un'isola accogliente stava aspettando anche i nostri marinai.
Si delineò di lato alla loro vista un curvilineo profilo di un timido scoglio, col capo di poco alzato e ricoperto da una rigogliosa vegetazione. Mentre la distanza dal veliero all'isola si riduceva, mentre si annullava la presenza di uomini e animali nei paraggi, ardeva il desiderio di approdarvi, la frenesia di corrervi a piedi nudi e di scoprirne il fatidico tesoro. Pirati e galeotti si erano sfidati, su altri mari e in altre epoche, per appropriarsi di gemme e monete in quantità; temerari cercatori d'oro si erano spinti per secoli oltre quelle acque, per nobilitare ogni volta di più le loro imprese; sognatori di altri tempi – e forse anche di questi – erano cresciuti con il sale della fantasia e la speranzosa convinzione di far rotta all'isola di Utopia.
Poche erano le carte nautiche che segnalavano la presenza di quell'isola, a differenza di molte che la ignoravano completamente, indicando al suo posto una qualsiasi corrente acquatica. Ma poiché il mistero si infittisce se un'antica pergamena polverosa viene scovata per caso in una rimessa, trovano invece il loro senso la curiosa esplorazione, l'audace avventura e l'entusiasmo della partenza.
Il capitano Hogart, da vero capitano, fu il primo a scendere dall'imbarcazione, per assicurarsi che su quella terra, emersa dai fondali marini, non si nascondessero insidie. Soltanto pappagalli dai grandi becchi gialli e dalle ampie piume variopinte, appesi sulle legnose fronde di contorte mangrovie, intonarono un acuto saluto di benvenuto.
“Ci siamo!” pensò Niccolò. “Vediamo ora cosa succede.”
I marinai, con la gioia che sarebbe esplosa nei loro petti se non fosse stata contenuta dalle divise a righe bianche e blu, seguirono fedelmente il loro capitano. Parevano una fila ordinata di formiche in processione, caute e silenziose, ma ancor più attente e curiose, alla ricerca di cibo, di briciole di pane. L'ultimo della ciurma, col viso florido e raggiante per la fierezza del compito assegnatogli, issò sulla sponda orientale della riva l'alta bandiera del Poseidone: un tridente grigio rivolto in su, sostenuto dalla possente mano destra del dio Nettuno, protettore di tutti i mari e della loro piccola compagnia.
– Ricordate il richiamo dell'eroe Ulisse ai suoi compagni di viaggio! Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza! – rimbombò così potentemente la voce di Hogart, da far volare via in un istante tutti i pappagalli che li avevano accolti.
“La conoscenza, la conoscenza!” pensai.
Da tre mesi della mia vita mi trovavo a bordo di una nave, che già consideravo come una seconda casa, io che da piccolo non volevo più uscire dalla vasca durante il bagnetto e che giocavo a ore sulle pozzanghere come fossero laghi da attraversare. Avevo imparato tanto finora: ogni uscita in mare aperto era una sfida con me stesso e con la natura, ogni gesto da compiere un esempio di solidarietà verso gli altri, ogni nubifragio una prova da superare per crescere, ogni porto raggiunto una sicurezza da custodire con affetto.
Mentre tali pensieri mi rimbalzavano nella mente, i miei piedi marciavano allineati a quelli degli altri marinai alla scoperta di quell'isola. L'aria era talmente intrisa di un silenzio paradisiaco, che si riuscivano a percepire i respiri affannati e i battiti accelerati dei nostri cuori.
Li avvertiva anche Niccolò quei respiri e quei battiti, che filtravano da quei luoghi fantastici alla cameretta reale del bambino, grazie alle pagine ingiallite di quel romanzo, appartenuto da generazioni alla sua famiglia.
L'isola, con una superficie grande quanto mille uomini in cerchio, odorava di essenze rare, di dolci profumi fruttati e di fresche fragranze floreali. Il lungo viaggio assolato sul Mare-Oceano-Mari trovava il suo meritato riposo all'ombra di nodose mangrovie, di maestose palme verdeggianti e di piante dai fiori tropicali mai visti prima, che infondevano pace e serenità.
Quell'isola era tutta per loro, per quei prodi marinai!
La costa orientale era contornata da un'innumerevole varietà di conchiglie, alghe, ricci e legnetti, adagiati su basse dune sabbiose, mentre la zona a Ovest era battuta da forti venti impetuosi, che si infrangevano su dure e ripide falesie, come se due stagioni naturali si contendessero il controllo di quella dispersa roccaforte.
Nel mezzo stavano loro, i coraggiosi marinai, in equilibrio tra estate e inverno, tra caldo e freddo, nel protetto spazio centrale dove terra, roccia, fiori e frutti convivevano in armonia. Non c'erano tracce di tesori, di bauli, di gemme e di ori, ai quali la ciurma non pensava già più, felice com'era di starsene lì tranquilla e beata. Nel cuore di quell'isola svanivano i rancori e le paure, le ansie e i  problemi, sostituiti dalla calma quiete delle anime, dalle perfette solitudini ritrovate e dall' intramontabile desiderio di libertà mai sopito. Altre isole avrebbero raggiunto, altre avventure avrebbero vissuto, altre storie avrebbero raccontato, ma quella era l'isola alla quale non avrebbero più rinunciato, l'isola del Poseidone, dove ognuno si sentiva libero. Come vento libero.
Niccolò sentì entrare, dalla finestra aperta della camera, un soffio d'aria fresca. Era l'imbrunire di una sera alla fine di aprile, era la briosa brezza di quell'isola, sostenuta e tramandata dall'eco esplosivo della letteratura che aveva trasformato le pagine del libro in onde di libertà, amata libertà.
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ma-pi-ma · 5 years
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Ci sono donne che profumano
di mistero e nostalgia,
che creano infinite essenze
ed esprimono segrete sensualità.
Donne come fiori delicati,
fragili ed evanescenti
musica quasi impercettibile,
da respirare lentamente.
Donne come balsamo segreto,
sfuggenti e silenziose,
come echi di atavici mondi
in cui esprimevano
la loro sacralità,
che hanno l’anima che profuma
di infinite sensazioni,
di malinconia e speranza.
Donne come sinfonia di profumi,
sfuggenti misteri d’anima,
che parlano attraverso
le loro percezioni,
che il profumo lo emanano,
lo respirano e l’attraversano.
Donne che profumano
di anima e di magia.
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Agostino Degas
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