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#profumi francesi
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Histoires De Parfums
Nel 2000 Gérald Ghislain, Maestro Profumiere con un passato trascorso nel mondo dell’alta cucina, crea Histoires de Parfums, una Biblioteca Olfattiva che racconta storie di personaggi famosi, di anni mitici, di poemi e di musica. Con la sua collezione di fragranze perpetua il know-how della Haute Parfumerie francese, la ricercatezza delle materie prime, la nobiltà e la creatività. Quando compone…
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personal-reporter · 2 months
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Mercatino Regionale Francese 2024 ad Abbiategrasso
Il Mercatino Regionale Francese, con i suoi profumi, sapori e colori d’oltralpe torna ad Abbiategrasso in piazza Castello, nel weekend che va dal 1 al 3 marzo, proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un’esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso al Mercatino, in questi anni, uno…
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silviascorcella · 5 months
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Laure de Sagazan: l’arte del sogno nonchalant
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Il racconto di stile dedicato a Laure de Sagazan, e allo stupore inaspettato allacciato alle sue creazioni, è meritevole di un esordio favoloso, nel senso più letterario e suggestivo del termine: sì, proprio di quel “c’era una volta…” come fosse una fiaba dal sapore tradizionale, di quelle allocate in un luogo così lontano da sfumare la geografia in una terra di fantasia, abitato da una principessa vestita di grazia e bellezza.
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Ecco, senza interrompere il gusto assaporato dall’immaginazione, ora riconduciamo i nostri piedi sulla terra: più precisamente a Parigi, dove si trova l’atelier in cui Laure de Sagazan crea abiti che, una volta indossati, come per magia trasformano immediati ogni fanciulla in una principessa. Ovvero, abiti da sposa: incantevoli per la raffinatezza sottile e preziosa con cui son confezionati, deliziosamente sorprendenti per il gusto nient’affatto cerimonioso, bensì in equilibrio delicato e giocoso tra il fascino rétro e la semplicità contemporanea.
Anche la storia stessa di Laure de Sagazan è impreziosita dalla suggestione della fiaba: giovane, anzi giovanissima, dà vita al brand che porta il suo nome a partire da una scintilla squisitamente personale: l’aver esaudito la richiesta di sua cugina di confezionarle un abito da sposa che fosse su misura dei suoi desideri e della sua personalità, e per nulla plasmato sull’immaginario collettivo della sposa che affollava il mercato.
Era il 2019, ed era l’occasione per Laure di attingere alle passioni che l’accompagnavano sin dall’infanzia, ovvero il gusto per la ricercatezza elegante e svelta dell’abbigliamento vintage dei primi decenni del ‘900 che già da tempo aveva iniziato a collezionare, i pizzi francesi di Calais, i ricami inglesi, e quel fascino inconfondibile dell’imperfezione perfetta, della rilassatezza sofisticata, che è parte integrante e intrigante del dna francese.
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Ça va sans dire che l’abito fu un successo, e fu l’inaugurazione del suo progetto che nel 2011 divenne una realtà stabile: l’atelier parigino dove, assieme alle sue collaboratrici, crea abiti sartoriali completamente su misura del gusto e dei desideri delle spose, consentendo loro di comporre l’abito assemblando anche porzioni che appartengono a modelli differenti tra loro.
Perché non deve esserci nessun vincolo alla valorizzazione della bellezza personale, mai: soprattutto per un giorno così denso di emozioni indimenticabili.
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Ebbene, che nessun eccesso di volumi gonfiati a mo’ di meringa e di stratificazioni opulente composte da merletti e brillanti venga qui paventato: il segreto dell’incanto, e del successo, degli abiti nati dal gusto di Laure de Sagazan e realizzati dalle mani francesi sagge, artigiane, artiste del merletto e del ricamo, come già accennato, continua ad essere quell’alchimia inconfondibile di atmosfera rétro, seduzione spontanea e nonchalance elegante.
Opere sartoriali di poesia contemporanea in stoffa, che prendono vita nella leggerezza della seta italiana, possibilmente crêpe, la favorita di Laure, e nell’amore per il patrimonio artigianale tessile francese.
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Per la collezione 2020 l’ispirazione è un vero e proprio invito al viaggio sensuale e sensoriale: un’immersione nel Sud della Francia, dove i sensi si sciolgono nei profumi caldi e la femminilità fa risplendere tutte le sue sfaccettature intriganti, come rievocando Brigitte Bardot a Anna Karina, le muse della Nouvelle Vague di Godard: i pizzi scoprono la pelle con delicatezza intrigante, le silhouette minimali accarezzano le forme e liberano i movimenti, le scollature intrigano con leggerezza elegante, con quell’appeal gustoso che sa di flirt estivo, di leggerezza intensa, di libertà di sentirsi a proprio agio nella propria bellezza.
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La collezione non si compone solo di abiti lunghi, ma anche di composizioni romantiche formate da gonne con le tasche, pantaloni e top per la parte superiore: si vi accarezza l’idea che queste proposte possano essere promesse di poter continuare ad indossare l’abito anche nella vita quotidiana, afferrate quest’idea e gustatela pure, immaginando ad esempio di appaiare il top raffinato ad un jeans essenziale, e così via. Il segreto delle creazioni di Laure de Sagazan è anche qui: un’arte della suggestione che può essere indossata anche nella vita quotidiana. Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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La Jolie (Busto Arsizio )
La Jolie (Busto Arsizio )
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Negozio di bomboniere, abiti, gioielli, profumi francesi. siamo un concept store unico nel suo genere a Busto Arsizio. Da noi troverete le ultime tendenze di bomboniere sul mercato. inoltre proponiamo capi d’abbigliamento come Simona Corsellini, Babilon, etc.. il nostro negozio si trova in centro a Busto Arsizio in piazza Santa Maria.
  Vi accoglieranno Angela e Ilaria, che con la loro gentilezza e professionalità vi sapranno indicare il meglio per il vostro evento. Si organizzano pure confettate presso ristoranti e ville. non esitate a contattarci…
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, presentata l'iniziativa "Cinquanta sfumature di Pinot Noir"
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Milano, presentata l'iniziativa "Cinquanta sfumature di Pinot Noir". Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, è intervenuta alla conferenza stampa di presentazione di 'Cinquanta sfumature di Pinot Noir', evento finanziato dal bando regionale 'OgniGiorno inLombardia', in programma a Voghera il 15 e 16 ottobre prossimi. "Un viaggio affascinante - ha commentato - alla scoperta di vini, profumi e sapori che la sapiente e antica arte dei vignaioli ha saputo trasformare in vere e proprie eccellenze dell'enogastronomia lombarda ed italiana, che tanto successo ha nel mondo".   Un 'tour enologico' alla scoperta di 90 etichette di vini a base Pinot Nero; la città sarà costellata di 67 punti degustazione dove poter assaporare i migliori vini italiani. Presenti anche 5 'cortiletti' internazionali con proposte francesi, tedesche, austriache, dagli Usa, dall'Australia, dalla Nuova Zelanda, Cile, Argentina e Sudafrica.   "Il turismo enogastronomico - ha aggiunto Lara Magoni - rappresenta un patrimonio inestimabile per la nostra Lombardia e per l'Italia intera: un universo di rara bellezza, tradizione e cultura, capace di appassionare milioni di viaggiatori, esperti e curiosi". "Il vino è dunque - ha concluso - uno strumento eccellente di marketing territoriale. Complimenti agli organizzatori, che hanno saputo cogliere in pieno lo spirito del bando "OgniGiorno inLombardia": valorizzare le realtà locali, promuovendo luoghi ed esaltando l'attrattività dei territori".  ... Read the full article
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nothinglu · 3 years
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Pubblicità di Guerlain nota casa di profumi francesi. Di M. PARRISH
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guelfoalexander · 3 years
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Farfalle in agro ai profumi francesi
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thelazaharsworld · 3 years
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Addentriamoci nei mille collegamenti di Napoli con l’ALBERO della VITA. Ci faremo guidare da LEUSIA e dal nostro mitico Narratore poiché…
Napoli è molto più di quel che si vede…
- Eccomi. Cominciamo! Tanti segni e tanti misteri sono celati in questa città e nei suoi dintorni. Chissà se li potremo scoprire mai tutti! -
Dunque…Albero della Vita… Ne sapevano già tanto gli Egizi, i Sumeri, gli Assiri, gli Indiani e anche i popoli nordici. Quello che conosciamo, e che chiamiamo anche ALBERO SEFIROTICO, è arrivato a noi nel III secolo attraverso la Cabala ebraica. È la rappresentazione delle energie che, provenendo dal Creatore, operano nel MACROCOSMO (Universo) e nel MICROCOSMO (Essere Umano).
- UNA CURIOSITA’: esiste una pianta particolare: l’Arborvitae (Thuja) utilizzata dagli Egizi durante l’imbalsamazione e usata in omeopatia per agire positivamente sull’umore e sul sistema nervoso.
Anticamente la stessa parola era usata per indicare la sostanza bianca del cervelletto. Un caso? Lascio a voi la riflessione -
Iniziamo il percorso dalla famosa Cappella SANSEVERO fatta erigere dal misterioso Principe RAIMONDO di SANGRO e piena zeppa di simboli esoterici. Per fare un esempio: alla base della bellissima statua denominata La Pudicizia, e dedicata a sua madre, troviamo un albero della Vita.
Ma non basta! Potremmo continuare per ore ed ore descrivendo i significati di ogni singolo elemento della Cappella. Diciamo solo che le 10 statue presenti ai lati della Cappella e raffiguranti le Virtù indicano il cammino spirituale che ogni uomo deve fare per raggiungere la comprensione e il perfezionamento di sé.
- 10 statue? Ma nell’Albero della Vita ci sono proprio 10 centri energetici! –
Tali centri sono chiamati SEPHIROTH e collocati su tre pilastri verticali paralleli che corrispondono alle tre vie che ogni essere umano ha davanti: Misericordia (a destra), Rigore (a sinistra), Conoscenza (al centro). -
Percorrendo la via centrale, detta anche ‘via regale’, è possibile giungere all’UNIONE degli OPPOSTI del maschile (a destra) e del femminile (a sinistra) insiti in ognuno di noi.
La stessa cosa accade nell’Universo: è necessario che le due polarità dell’esistenza, ovvero luci e ombre, bianco e nero, diventino collaborativi anziché contrastarsi reciprocamente.
- LA COLLABORAZIONE COME NECESSITÀ! Mi piace particolarmente questo concetto -
Ma ora dirigiamoci verso via Foria, alle cui spalle troviamo un’oasi di verde di 1000 metri quadrati: il Giardino di BABUK (chiamato così nei primi anni 2000 dopo un lungo restauro).
Si tratta di un giardino annesso ad un palazzo del 1500 appartenuto alla nobile famiglia Caracciolo Del Sole che lì vicino, nella meravigliosa Chiesa di San Giovanni a Carbonara, ha una splendida cappella in cui riposano le spoglie di Sergianni Caracciolo (1372 circa - 1432) noto per essere stato l'amante della Regina Giovanna II D’Angiò (detta la Pazza).
- Non ci facciamo distrarre da Giovanna e dagli strani racconti (sessisti e di parte) circa l’amara sorte che riservava ai suoi innumerevoli amanti e ritorniamo al giardino di BABUK e ai suoi MISTERI –
Tra la ricca vegetazione spicca un grande faggio del 1800 ai piedi del quale si dice siano seppelliti i corpicini dei neonati, figli delle monache violentate dai soldati francesi nel 1799.
- E che dire dell’ipogeo ritrovato durante i lavori di ristrutturazione? -
La sua camera principale è piena di misteriosi simboli esoterici, croci, salamandre… e di lì si dipartono cunicoli non ancora esplorati che non si sa dove mai possano arrivare…
- Un giorno vi parlerò anche del significato della SALAMANDRA, ma ora LEUSIA mi dice che dal 1500 devo fare un salto temporale al 1700 quando Napoli era la meta ambita dei turisti stranieri alla scoperta di bellezza e cultura. Ma perché saltare! Chi me lo fa fare! Viaggiare nel tempo è troppo pericoloso. È meglio che mi dedichi a studiare l’altro grande mistero dell’universo: le donne. Ehm… scusate… mi sono lasciato trasportare dalle citazioni cinematografiche… (avete indovinato il film?). Ma torniamo a noi. Saltiamo al 1700… -
Fu in questo periodo che nacque il famoso MIGLIO D’ORO: più di 100 dimore costruite tra il Vesuvio ed il mare e proprietà delle famiglie nobili che volevano vivere vicino al Re Carlo III di Borbone, il quale trascorreva molto tempo nella sua bellissima Reggia di Portici.
Queste ville, collocate attorno a Napoli, tra Barra, Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano avevano grandi e meravigliosi giardini.
- Ed è proprio qui che troviamo altri MISTERI! -
I giardini erano considerati luoghi di incontro e, poiché interesse comune dei nobili partenopei erano l’alchimia e le scienze ermetiche, erano progettati in modo molto particolare!
Tre esempi sul territorio di Barra: nel giardino del palazzo Pignatelli di Monteleone troviamo che i rondò, posti nei punti di incontro della griglia dei viali, sono disposti come un albero sefiròtico; nel giardino del Principe di San Nicandro alcune aiuole ricordano il tema dell’uovo filosofico e nel giardino del palazzo del Principe di Bisignano compaiono elementi di costruzione riferibili ad opere di Giordano Bruno.
Nella meravigliosa Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano, invece, abbiamo le figure geometriche dei viali e delle fontane da interpretare come segni alchemici e massonici voluti dai primi proprietari, i Caramanico. Dall’alto la forma del giardino come una enorme rosa non lascia alcun dubbio!
Il giardino alchemico, a Napoli e dintorni era, insomma, un dato di fatto! È proprio in questi luoghi meravigliosi che si comunicavano messaggi tramite le aiuole, le fontane, le statue…I profumi delle varie piante, poi, erano fondamentali per la meditazione…
- Lasciatemi finire con una osservazione: questi messaggi, come potete immaginare, sono compresi solo da chi possiede la ‘CONOSCENZA’!!! –
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valesimo79 · 4 years
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Il gigante russo Faberlic
Faberlic è ad oggi la più grande azienda russa operante nel mercato delle vendite dirette.
Si tratta di un produttore di cosmetici esclusivi è brevettati, noto ed apprezzato a livello internazionale.
I cosmetici di questo brand si differenziano dagli altri perché forniscono ossigeno agli strati più profondi della pelle e non hanno quindi solo una funzione decorativa, ma anche rigenerante.
Entriamo nel dettaglio, cominciamo!
Oltre ai cosmetici Faberlic, quest’azienda offre una vasta gamma di prodotti per la cura della pelle e dei capelli, profumi esclusivi, prodotti per la salute e l’igiene personale, per la cura della casa, abbigliamento per bambini, donne e uomini, lingerie, scarpe e vari tipi di accessori.
Nel 2016 la compagnia ha iniziato una collaborazione importante con alcuni noti designer russi e questo ha permesso ai suoi prodotti di ottenere notevole visibilità venendo spesso scelti da star russe del teatro, della tv e del cinema.
Faberlic propone i suoi prodotti anche in Italia, visto che dal 2003 la compagnia è entrata nel mercato internazionale, al momento operando in 42 diversi paesi del mondo, avendo uffici di rappresentanza in ben 20 di questi.
L’azienda ha inoltre la bellezza di un milione di consulenti e circa 8 milioni di consumatori che ogni giorno ne utilizzano con soddisfazione i prodotti.
Faberlic vanta numeri veramente impressionanti: produce oltre 8000 prodotti, ha 32 brevetti in Russia e anche in altri paesi, è stabilmente nella Top100 mondiale delle compagnie di profumeria e cosmetici, ed è tra le prime tre del mercato di vendita diretta della Federazione Russa.
Faberlic è roba che scotta.
Una cosa molto importante da segnalare è che Faberlic ha la propria produzione in una fabbrica di sua proprietà a Mosca e che rispetta gli standard di qualità europei, utilizzando solo attrezzature all’avanguardia ed ecologiche. Ha linee di produzione automatizzate, si occupa anche di imballaggio e confezione dei suoi prodotti cosmetici.
Faberlic investe molto in ricerca scientifica ed è estremamente attiva nella creazione di nuovi prodotti cosmetici innovativi, che possano migliorare la salute della nostra pelle e prolungarne la giovinezza.
Faberlic usa per i suoi prodotti solo ingredienti di altissima qualità forniti dai principali produttori di materie prime.
La società è fiera di affermare che mette la scienza al servizio della bellezza e per farlo collabora attivamente con le principali istituzioni scientifiche, come la Facoltà di biologia dell’Università statale di Mosca.
La fabbrica di Faberlic a Mosca si sviluppa su una superficie di oltre 45 mila metri quadri, attrezzati secondo le ultime e più moderne tecnologie.
Il processo di produzione è in gran parte automatizzato e continuamente controllato e ottimizzato e questo consente di produrre prodotti di alta qualità che vengono tutti sottoposti a test obbligatori secondo standard sanitari molto rigidi.
Nel 2010 Faberlic ha ricevuto un certificato di conformità dei prodotti cosmetici secondo lo standard ISO 22716 Cosmetics Good Manufacturing Practices (GMP), lo standard internazionale Cosmetici.
Buone prassi di produzione “BPP”, sviluppato nel novembre 2007 per le compagnie che producono cosmetici.
Faberlic fa tutto in casa dal punto di vista della ricerca e produzione, basandosi su materie prime fornite da produttori certificati, ma è anche aperta a collaborazioni esterne e in particolare con i produttori italiani di cosmetici decorativi, con i produttori francesi di profumi e con altre importanti realtà internazionali.
I prodotti Faberlic
Tra i prodotti Faberlic ci sono i cosmetici per donna, uomo e bambini. Cosmetici per occhi, labbra, viso, unghie.
Ci sono poi prodotti per la cura del viso, dei capelli, del corpo, delle mani e dei piedi.
Prodotti per l’igiene, come quelli per la cura dei denti, deodoranti e prodotti per l’igiene intima.
Tra i prodotti specifici per uomo le creme da barba e gli altri prodotti per la rasatura. Tra i prodotti della categoria profumeria ci sono sofisticate fragranze per lei e per lui e cosmetici profumati. Ci sono poi numerosi prodotti nella categoria abbigliamento e accessori, per donna, uomo e bambini, come scarpe, biancheria intima e vari accessori.
Nella categoria salute troviamo: trattamenti per la pelle con problemi specifici, balsami, tisane, barrette proteiche.
Nella sezione dei prodotti per la casa tutto l’occorrente per tenerla sempre pulita al meglio, profumi, detergenti specifici per la cucina, per il bagno come per la purificazione dell’aria. Ci sono anche prodotti per decorare casa, accessori auto e molto altro ancora.
Infine, per chi desidera collaborare con l’azienda o magari usarne i prodotti per fare un regalo, c’è anche tutto l’occorrente per incartare e impacchettare, oltre a poster, adesivi, volantini, cartoline, gadget e altri materiali promozionali Faberlic.
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saraprouve-blog · 4 years
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Prouvè tutti prodotti vegani quindi nel rispetto dell'ambiente e degli animali dai prodotti per la cura della casa della persona makeup e profumi francesi https://prouve.it/register?client=ecIT200330128
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Creed Aventus
Aventus è un annuncio di note fruttate, tra le quali ananas e mela, in un crescendo costante che precede lo scatenarsi della forza del patchouli, la solidità delle note cuoiate di betulla e la tonicità delle bacche di ginepro. Energia e grandiosità allo stato puro esaltate dalla virilità di musk e muschio di quercia. Aventus incarna un uomo capace di intuire come affrontare progetti che ad altri…
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dil3tta · 4 years
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Cara Parigi,
Se mai mi dovessero chiedere cosa mi fa pensare a te, io risponderei quei balconi piccoli e stretti, con sopra alla ringhiera dei vasi di fiori colorati. Quei balconi che si affacciano su altri balconi e su strade strette e carine costellate da bistrot con sopra scritto "Michelin 2020", ma che non hanno neppure l'ombra di un ristorante stellato. Se scendi dai piccoli balconi, le strade hanno così tanti profumi. La mattina presto, in soli venti metri puoi percepire il profumo del pane appena sfornato, quello di qualche camicia appena portata fuori dalla lavanderia, e quello dei vasi sopra i piccoli balconi che ricorda un po' il rosmarino, ma anche un po' di salvia e alloro. Una persona qualsiasi forse penserebbe alla Tour Eiffel, ma a me vengono in mente quei deliziosi balconi che vengono illuminati da qualche insegna a neon di qualche albergo la sera. Se dovessi pensare alla torre, la mia mente si fermerebbe sui vasti prati lì davanti: a tutti gli asciugamani che vengono stesi lì sopra da amici, familiari, innamorati, alcuni ci vanno scalzi, altri ci portano delle giacche per sdraiarsi, e da quella prospettiva la torre sembra molto più carina. Ogni volta mi viene da pensare a quelli che sono sulla cima di essa e ci vedono dall'alto, piccoli piccoli, e si immaginano cosa stiamo facendo e se riusciamo a vederli. Forse non se lo chiedono nemmeno, ma io lo farei. Però, tornando ai balconi, da lì il mondo sembra così facile. Le case poi sono così deliziose, sembrano tutte uscite da un romanzo di Hemingway, forse sono state plasmate dall'aria, perché lì l'aria ha proprio il sapore di quelle case, un sapore tipo di beige e balconi con fiori, e qualche piccione che mangia i resti di un croissant per terra. Anche i piccioni sembrano più felici e grassottelli, perché a Parigi tutti mangiano bene e sono felici, anche i piccioni. Mi viene in mente anche il lungo Senna, dove la sera tutti si accampano lì e si mangia con le gambe a penzoloni sopra il fiume. Ogni tanto passa qualche battello colmo e stracolmo di persone che salutano verso la nostra sponda, e noi salutiamo loro, gente che non abbiamo mai visto in vita nostra e che sicuramente non vedremo più, della quale non sappiamo nulla, né se quella mattina hanno mangiato una baguette, né se hanno una casa che ha un piccolo balcone, ma che salutiamo da lontano perché sul lungo Senna la vita sembra molto più bella. La sera poi è bello osservare la gente, principalmente i gruppi di ragazzi, sembrano tutti così felici ed entusiasti, perché la notte è giovane e loro sono parigini, e forse per i parigini la notte è ancora più lunga. Mi immagino come saranno le loro serate, se si divertiranno, se si godranno la vita di quella immensa città piena di bellissimi balconi. Quindi credo proprio che Parigi mi ricorderà per sempre quelle finestre con fiori e balconi, perché danno proprio l'idea di una casa piena di paroloni francesi, cucina buona e gente simpatica, dalla quale non te ne vorresti andare mai.
-D
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personal-reporter · 1 year
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Mercatino regionale francese ad Abbiategrasso
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Il Mercatino Regionale Francese, con i suoi profumi, sapori e colori d’oltralpe torna dopo alcuni anni ad Abbiategrasso in piazza Castello, nel weekend che va dal 14 al 16 aprile, proposto da un gruppo di operatori commerciali francesi che hanno maturato un’esperienza internazionale in questo settore. La tipicità del prodotto e la professionalità degli espositori ha permesso al Mercatino, in questi anni, uno sviluppo in termini di proposte e delle località che lo hanno ospitato, tanto da arrivare, nel 2022, in oltre 25 città dell’Italia centro-settentrionale. L’evento, collocato nei centri storici per vivacizzarli, da anche un impulso al commercio locale, in una mescolanza di profumi e di colori che lo rende molto particolare e caratteristico. Tutti i prodotti artigianali arrivano dalla Provenza e dalla Costa Azzurra: tovaglie, saponi, lavanda, essenze e borse in paglia, mentre da Parigi ci sono  profumi, cosmetici e un’ampia gamma di accessori moda. I prodotti legati all’enogastronomia francese sono il cuore del mercatino, sono 80 i tipi di formaggio presenti, dal Mont d’Or, con la confezione di legno, al Rocamadour del Midi Pyrénéés, dal Camembert della Normandia, al Brie della Ile de France e i vini sono in oltre 30 varianti, dallo Champagne al Bordeaux fino al Sidro. I salumi hanno dei tipi di produzione che abbinano spezie ed erbe aromatiche e l’offerta dei biscotti Bretoni può contare su oltre venti varietà di ripieno, dal cocco al sesamo, dal cioccolato al limone. Un gran numero di colori è nello stand delle spezie che provengono, nella maggior parte dei casi, dalle ex colonie francesi. Immancabile è lo spazio dedicato alle crepes e alla gastronomia, da degustare calde, oltre alla baguette, calda e appena sfornata, mentre i forni della Boulangerie preparano anche croissant e pasticceria da forno in uno stand di oltre 12 metri. Il nome di Abbiategrasso ha origini celtiche e latine, che attraverso le traslitterazioni portarono al nome attuale e potrebbe derivare dal celtico Abia, che vuol dire acqua, + atis, che è una desinenza toponomastica, per cui la traduzione sarebbe Luogo d'acqua, che corrisponde alle caratteristiche del territorio, dato che la città sorge vicino al Ticino e sulla cosiddetta Linea dei Fontanili, punto di incontro di tutti i corsi sotterranei della Pianura Padana. In epoca romana il nome celtico fu  latinizzato probabilmente in Habiate, a cui fu aggiunto il titolo di Grassus, dovuto al fatto che il borgo si trovava in quella che era denominata la valle grassa, cioè quella  fertile, poi  i due nomi vennero uniti nell'attuale Abbiategrasso. Abbiategrasso venne abitata dai Celti a partire dal VI secolo a.C., cui seguirono dal IV secolo le popolazioni galliche che provenivano da oltralpe. Lo sviluppo maggiore si ebbe solo in epoca romana, soprattutto lungo la via mercantile  della Strada Mercatorum, oggi Strada Mercadante) che scorreva parallela al fiume Ticino. Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente il territorio della città subì le invasioni barbariche, con l'insediamento dei Longobardi, e successivamente, una serie di  razzie delle tribù ungare tra la fine del IX secolo e l'inizio del X secolo. Nel 1034 Abbiategrasso era un possedimento dell'Arcivescovo di Milano, a cui si deve la costruzione del primo avamposto di difesa, distrutto nel 1162 dalle truppe di Federico Barbarossa. Il borgo, che fino a quell'epoca si era sviluppato attorno alla Chiesa di San Pietro, fu poi esteso verso sud, dove nelle vicinanze dell'attuale Chiesa di Santa Maria Vecchia sorgeva un piccolo castello. Negli anni successivi Abbiategrasso divenne parte dei domini del contado della città di Milano, governata dai Visconti, che iniziarono una serie di opere per fortificare il borgo e nel 1381 venne costruito il Castello Visconteo, collocato nel centro della città. Con il XV secolo Abbiategrasso giocò un ruolo determinante nella presa del potere da parte di Francesco Sforza, che durante l'assedio di Milano, decise di accanirsi sulla città per attaccare indirettamente il capoluogo lombardo, deviando le acque che giungevano ai suoi mulini e privandola dei rifornimenti di grano. Dopo la caduta del domino sforzesco Abbiategrasso fu parte della resistenza e della capitolazione del contingente francese contro l'avanzata dell'imperatore Carlo V, che entrò in città nel 1533 per raggiungere il Ducato di Milano, che passò sotto l'influenza spagnola. Negli anni del Risorgimento Abbiategrasso fu luogo di incontro durante gli avvenimenti della Prima Guerra di Indipendenza Italiana, ricoprendo così un ruolo strategico per l'Unità d'Italia e in quel periodo la città cominciò la sua crescita grazie allo sviluppo industriale. Read the full article
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sciatu · 5 years
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Taormina di notte - Taormina by night
Sono sempre stato affascinato da Taormina di notte. È una grande giostra, piena di luce e di persone diverse da quelle di vedi in strade che sono siciliane ma con una ricchezza e opulenza da nord-Europa. E in tutto questo scintillio di colori e di vestiti ed oggetti preziosi, trovi le antiche case, le chiese fatte con le pietre del monte o quelle barocche, ricche ed eleganti; vi sono poi i palazzi medievali che di notte assumono un’aria austera mentre sentono il vociare del corso ed i cantanti che dai locali invitano alla gioia e all’amore. In mezzo a tutte queste contraddizioni ecco gente di tutte le parti del mondo, i francesi, i tedeschi, gli americani ed i russi sono mescolati con i chiassosi catanesi o i paesani saliti dai paesi vicino fino a quella via lattea luminosa che è il corso. Voci, lingue, colori, tutti diversi, corpi sensuali, profumi esotici, suoni felici che rendono Taormina quasi sospesa tra le luci dei paesi affacciati sul mare e le stelle che brillano numerosissime nel velluto del cielo. Diventa così un luogo che vola sul nulla, senza il tempo che lo corroda, o le offese della vita che lo scolorino, resta così piena di sogni, un paese immaginario dove non esistono le convenzioni o i pregiudizi, ma solo la bellezza, la gioia di essere tutti li senza soffrirne, stupiti da quanto c’è da vedere, da bere e mangiare. Poi, quando si fa tardi e le famiglie con i tanti bambini, o i ragazzi che si preparano alle discoteche, scompaiono dal corso e dalla piazza, tutto diventa silenziosamente intimo, quasi un ricordo, un’emozione che hai già vissuto ma che dentro di te ti piace riprovare, malgrado il brillare delle luci sul mare e le vetrine piene di oggetti scintillanti. La giostra in movimento piena di luci e di suoni che la cittadina era fino a poco prima, ora rallenta, quasi a cullarti lentamente nel silenzio delle strade, il quel posto di sogni, sorrisi ed amori che Taormina è, di notte.
I have always been fascinated by Taormina at night. It is a great carousel, full of light and of people different from those of you see in streets that are Sicilian but with a wealth and opulence from northern Europe. And in all this glitter of colors and precious clothes and objects, you find the old houses, the churches made with the stones of the mountain or the baroque, rich and elegant; then there are the medieval palaces that at night take on an austere air as they hear the shouting of the course and the singers who invite locals to joy and love. In the midst of all these contradictions here are people from all parts of the world, the French, the Germans, the Americans and the Russians are mixed with the noisy people of Catania or the villagers who have come up from neighboring countries to that luminous milky way which is the course. Voices, languages, colors, all different, sensual bodies, exotic scents, happy sounds that make Taormina almost suspended between the lights of the countries overlooking the sea and the stars that shine in the velvet of the sky. It thus becomes a place that flies over nothing, without the time that corrodes it, or the offenses of life that color it, remains so full of dreams, an imaginary country where conventions or prejudices do not exist, but only beauty, the joy of be all there without suffering, amazed by how much there is to see, drink and eat. Then, when it gets late and the families with the many children, or the kids who are preparing for the discos, disappear from the course and from the square, everything becomes quietly intimate, almost a memory, an emotion that you have already lived but that you have already lived but that inside you you like to try again, despite the lights shining on the sea and the windows full of sparkling objects. The moving carousel full of lights and sounds that the town was until just before, now slows down, as if to cradle you slowly in the silence of the streets, the place of dreams, smiles and loves that Taormina is, at night.
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bombonierecerimonia · 4 years
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La Jolie (Busto Arsizio )
La Jolie (Busto Arsizio )
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Concept-store, bomboniere per qualsiasi tipo di evento, battesimi , comunioni , cresime , lauree, matrimoni etc. Da noi potete inoltre trovare abiti firmati x le varie occasioni (tweenset , Space, Emma & Gaia, e altri ancora), bijoux, calzature Made in Italy, profumi francesi x la persona e per la casa.
  Da noi troverete sempre il giusto compromesso fra il gusto ed eleganza esclusiva. Ci troviamo in piazza Santa Maria in vicolo dell’Assunta 1… La Jolie – nouvelle emotion. Vi aspettiamo per una degustazione gratuita di confetti …
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mirtillamob-blog · 4 years
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Bomboniere cresima Sofia tre modelli stessa fragranza cherry blossom giara piccola, votivo in seta indiana bianca, scatoline porta confetti per amici e colleghi nastri francesi in raso e chiffon di seta tag @arriva.la.cicogna confetti senza glutine @confettibugatti Siamo a cremona v.le po 19 Tutti i nostri modelli su www.mirtillamob.it aperture straordinarie: lunedi mattina aperto mercoledì 9.00/ 19.30 Per info e preventivi: [email protected] #yankeecandle #scent #love #wedding #bombonierematrimonio #bomboniere #mirtillamobyankeecandle #evento #festa #profumi #candle #matrimonio #insieme #new #decor #essence #fragrance #homedecore #yankeecandle #yankeecandles  #candles  #lovecandles  #love #yankeecandlecompany  #yankeecandleaddict #cresima #evento enti (presso Yankee Candle Cremona) https://www.instagram.com/p/B3K2RBJI6qc/?igshid=8ot8i6smoudn
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