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#ricerca Psicoterapeuta infantile
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Quando inizierai ad amarti, sceglierai di amare chi ti piace.
Prima ancora di imparare a leggere e a scrivere, il bambino apprende l’attaccamento e l’amore; l’amore che cerchiamo nella nostra vita da adulti è spesso la testimonianza di ciò che abbiamo vissuto da bambini.
Alcuni di noi sono rimasti bloccati in un modello relazionale sbagliato o addirittura autodistruttivo, così, nella ricerca del partner, ripropongono uno schema pre-modellato durante l’infanzia.
Lo schema distorce il concetto d’amore e a farne le spese è la vita di coppia.
L’Amore è la ciliegina, non la torta
Mi piace pensare alle relazioni romantiche come alla ciliegina sulla torta. La Torta è già bella e deliziosa da sola e la ciliegina aggiunge dolcezza e divertimento. In modo analogo, siamo belli e meravigliosi da soli e una relazione sana aggiungerà dolcezza e divertimento alla nostra vita.
Non tutti amano le mie analogie ma è così: quando ti senti solo, insoddisfatto o incompleto, cercherai un partner in grado di riempire i tuoi vuoti emotivi, un partner in grado di farti sentire amabile. Purtroppo, se pensi che il tuo partner potrà guarire le tue ferite emotive o colmare i tuoi vuoti interiori, non fai altro che predisporti a una dose maggiore di dolore.
A guarire le ferite emotive inflitte durante l’infanzia dovrai pensarci da sola grazie a un compagno prezioso, l’amor proprio. Certo, quando la situazione è più ingarbugliata l’amor proprio non arriva da solo o comunque non basta: in questi casi è meglio lasciarsi guidare da uno psicoanalista o psicoterapeuta.
Amiamo come siamo stati amati
L’amore che abbiamo appreso in tenera età condiziona ogni nostra relazione, amorosa, amicale o lavorativa. Le relazioni che intrecciamo sono la testimonianza del nostro vissuto infantile.
Spesso sono le sovracompensazioni a spingerci tra le braccia della persona sbagliata, tendiamo a ricercare il partner con una ferita interiore compatibile alla nostra, partner che non sono in grado di donarci amore in modo sano e così inciampiamo in storie sbagliate, una dopo l’altra.
Per esempio, se durante l’infanzia avete appreso un modello codipendente, probabilmente, finirete con un partner con problemi di dipendenza affettiva, problemi di salute (mentale ma anche fisica, dove dovete elargire le vostre cure)… la relazione dovrà farvi sentire utile, perché avete perso il concetto di amore come coronamento di una base già solida.
Come rompere gli schemi
I modelli appresi durante l’infanzia possono essere modellati o addirittura modificati profondamente. Tutti noi abbiamo tendiamo a ripetere determinati modelli comportamentali, non solo in ambito sentimentale. E’ difficile rompere uno schema una volta che si è radicato ma ciò non significa che non possiamo provarci e riuscirci. Imparare ad accettare se stessi e sentirsi una “persona degna d’amore” vi metterà sulla strada giusta per incontrare il partner con il quale istaurare un rapporto d’amore sano.
Per iniziare il vostro cammino dovreste vivere quella che gli psicoterapeuti chiamano esperienza emotiva correttiva. Per mettervi sulla buona strada, seguite questi piccoli consigli:
Introspezione:
Mettersi in contatto con se stessi
Molte persone, prima di cercare un partner, dovrebbero imparare ad amarsi e conoscersi più profondamente.
Riflettete sui vostri sentimenti, sulle emozioni che provate e che cosa ve le fa provare. Non basta dire “sono risentita” o “mi sento sola”… analizzate queste sensazioni. Un diario può essere uno strumento utile per iniziare a comprendersi e accettarsi.
Non crediate che sia facile riconosce i propri stati emotivi: in genere quando chiedo a qualcuno “come ti senti?” piuttosto che rispondermi con il nome di sensazioni, parte la similitudine “è come se…”. Imparate a dare un nome alle vostre emozioni, vi farà bene.
Analizzate le decisioni:
Attirate ciò che il vostro inconscio desidera
Vi farà capire che non siete vittima del destino, anzi: siete padroni della vostra vita e avete voce in capito! Riflettere sulle proprie decisioni vi aprirà gli occhi su quelli che sono i vostri reali desideri e bisogni.
Riflettete sulle esperienze che avete avuto, le decisioni che avete preso fino a questo momento…. aumentate la consapevolezza sul motore che muove il vostro comportamento.
La consapevolezza vi aiuterà a fare scelte diverse in futuro. Scelte più sane circa i rapporti da intrecciare.
Self compassion:
Non giudicatevi, non condannatevi
Perdonatevi gli errori commessi in passato, giudicarvi non servirà a nulla.
Autogiudicarsi severamente non solo è crudele ma innescherà nella vostra mente convinzioni negative sulla vostra persona.
La self compassion vi permettere di riconoscere i vostri bisogni e amarvi anche in tempi difficili come la fine di un rapporto, la solitudine e la paura. Quando vi parlate, fatelo con affetto, immaginate di star parlando a una vostra cara amica…. la giudichereste condannandola o provereste a consolarla?
Lavorate sui confini:
Tenete fuori abusi emotivi e verbali
Tracciate dei confini ben precisi oltre i quali, il partner o un amico, non dovranno mai spingersi. Il vostro confine dovrà tagliare fuori qualsiasi inizio di manipolazione, abuso emotivo o verbale. Aumentate le vostre aspettative e fissate nuovi standard. Quando iniziate una relazione, i confini sono indispensabili per tenere lontane le storie sbagliate.
Aver cura di sé:
Custodite il vostro bambino interiore
Pensate alla genitorialità, un tempo si pensava che essere genitori severi e intransigenti, impartire punizioni e un’educazione severa, potesse servire a tirare su figli sicuri e forti. Per fortuna quello che si pensava decenni fa oggi è stato del tutto sfatato: i metodi educativi più efficaci sono quelli che si basano sull’incoraggiamento e sull’accrescimento delle risorse personali.
Quando cessate di darvi le dovute cure, vi comportate con voi stessi proprio come farebbe un genitore di qualche generazione più vecchio. Volete essere davvero così retrogradi e severi?
Iniziate a tranquillizzare il vostro bambino interiore sulle paure che da anni si porta dentro. Siate buoni e gentili con lui, curatelo e accuditelo. Premiatelo e incoraggiatelo. Desiderate il meglio per lui!
Sostenetevi e regalatevi amore sano e incondizionato. Anche se sbagliate: accettate il fallimento e siate solidali con voi stessi.
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lamilanomagazine · 3 years
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Mura Festival 2021, domenica 17 ottobre grande festa finale
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Domenica 17 ottobre, al Bastione di San Bernardino, ultimo appuntamento per la 2ᵃ edizione del Mura Festival. Dopo quasi 700 appuntamenti - tra musica, cultura, teatro, sport, attività per i bambini e le famiglie - e 134 giorni di attività, il Mura Festival è divenuto ufficialmente quest’anno il Festival più lungo d’Italia. Una grande manifestazione, ideata e promossa dal Comune di Verona, estesa quest’anno nei quartieri di San Zeno, Veronetta, Borgo Trento e Torricelle.  Per il gran finale, a partire dalle ore 10 al Bastione san Bernardino, è in programma una grande giornata di festa aperta a tutta la cittadinanza e non solo.  Dalle ore 10 alle 13, si svolgerà l’evento speciale promosso dal Comune di Verona per dare il benvenuto ai nuovi nati. Una mattinata di iniziative dedicate ai protagonisti, ovvero ai circa 1800 bambini nati a Verona nel 2020. Un evento di condivisione, gratuito ed aperto a tutte le famiglie, appositamente pensato per i neo genitori e i loro piccoli, in cui si terranno incontri interessanti, sui temi della crescita e dell'educazione dei figli.  Con l’iniziativa ‘Una nuova vita insieme’, infatti, sono previsti incontri interdisciplinari su temi medico-scientifici, pedagogici e psicologici. Interverranno il prof. Attilio Boner – già Direttore U.O di Pediatria dell’Università degli Studi di Verona; Alessandra Pagliara, psicologa e psicoterapeuta al servizio di “Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell’età evolutiva” dell’Ulss 9; Marcella Valdameri autrice del libro “Pane, Amore e Consapevolezza” – percorso pratico per genitori ed educatori passati, presenti, futuri.  A seguire, alle ore 11.30, sport e benessere con una lezione di pilates a cura di Silvia Barbieri, mentre alle 13 si svolgerà jumping fitness con l’istruttore Pierpaolo Savio. Alle ore 17, in occasione del gran finale del Mura Festival, verrà consegnato il primo Premio alla Carriera artistica a Francesco Casale.  L’artista si esibirà poi con la Francesco Casale Ensemble, composta da Giuliano Perin al vibrafono, pianoforte e marimba, Luca Pisani al contrabbasso, Donato Dalia alla chitarra e Francesco Casale alla batteria. In contemporanea sarà visibile la performance di Live Painting dell’artista Stephanie "Ocean" Ghizzoni, che dipingerà un ritratto preso da uno scatto del fotografo Silvio Carcereri di SKAccoMATTO.  Durante la giornata, realizzata in collaborazione con 100 Note In Rosa, si esibirà anche il Gabriele Bolcato 4et composto da Gabriele Bolcato - tromba e filicorno, Silvano Mastromatteo – pianoforte, Nicola Monti al contrabbasso e Oreste Soldano alla batteria. A seguire sul palco di Casa Erriquez Jerry Popolo 4et composto da: Jerry Popolo al sassofono tenore, Fabrizio Scrivano alla chitarra, Nicola Monti al contrabbasso e Oreste Soldano alla batteria.  Dalle 18.30 invece una Jam Session con tutti gli artisti di Verona che in questi cinque mesi hanno calcato il palco di Mura Festival, pronti a salutare il pubblico con un arrivederci alla prossima edizione.  Francesco Casale. Classe 1952 e una storia con la musica che incomincia all’età di nove anni. Una vita intera dedicata alla musica in tutte le sue forme dai piccoli ai grandi palchi, dai jazz club agli studi televisivi, incisioni, sperimentazioni e ricerca, insegnante e soprattutto dispensatore di consigli e segreti musicali. Abile maestro dello “Scat” e non perde mai occasione per un’improvvisazione in vari palchi e nelle jam session. Moltissime sono le collaborazioni di Casale e il suo nome inizia a girare nell’ambiente dei musicisti professionisti, specialmente negli studi di registrazione dove spesso Francesco è chiamato proprio per il suo modo di suonare diretto, capendo fin da subito il groove che viene richiesto. Sempre molto vicino ai giovani musicisti, con i quali condivide spesso spettacoli coinvolgendoli e insegnando loro ad amare la musica, trasmette la passione e l’impegno, lo studio e la didattica cercando sempre di aiutarli a suonare dal vivo per perfezionare così la loro tecnica e l'attitudine alla performance. È per questo che il premio alla Carriera Artistica istituito dal Mura Festival verrà consegnato proprio a lui.  L’ingresso all’area della manifestazione è sempre gratuito e alcune delle attività sono fruibili previa iscrizione. Si svolge in sicurezza seguendo la vigente normativa anticovid-19 e non è necessario presentare il Green pass. Il calendario di appuntamenti e attività, in costante aggiornamento e costo dei singoli eventi/attività è disponibile online sul sito www.murafestival.it. Area food aperta dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 22. Read the full article
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Risposami, consigli perché duri per sempre
Come superare le crisi di coppia e favorire la rinascita di un “secondo” matrimonio con la stessa persona? Nel saggio “Risposami!” (Ares), fresco di stampa, Mariolina Ceriotti Migliarese - neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta - illustra una strada percorribile
Avere il coraggio di scegliere ogni giorno la persona che si è scelta il giorno del sospirato “sì”. È questo il segreto di un matrimonio felice che estirpi alla radice ogni pseudo-crisi di mezz’età, rinsaldando l’amore di coppia. Lo illustra, nel solco della sua esperienza professionale di consulente di coppia, Mariolina Ceriotti Migliarese - neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta - nel suo recente saggio Risposami! (Ares 2020, pp. 184).
In amore occorrono creatività e capacità di rimettersi in gioco con umiltà ogni giorno. E ciò vale tanto più nella società attuale, nella quale «le coppie vivono una contraddizione sempre più profonda tra le loro legittime aspettative di felicità, i loro buoni progetti di vita e le concrete difficoltà che incontrano per realizzarli»; nella quale non può essere data più per scontata né «l’attribuzione di compiti e ruoli; né la progettualità generativa». Oggi esistono molte «coppie innamorate ma fragili», con una scarsa maturità sul piano affettivo, per cui risulta necessario «mettere a fuoco cosa rende il matrimonio una relazione così specifica, ricca e insieme complessa».
Nel focalizzare il tema, la dottoressa Ceriotti Migliarese riprende anche storie ed esperienze concrete di alcuni suoi ‘pazienti’ che hanno vissuto una crisi di coppia all’interno del proprio matrimonio, dalla quale sono poi usciti fortificati nel loro amore proprio grazie all’aiuto esterno che hanno avuto il coraggio e l’umiltà di richiedere in tempo utile. Approfondendo alcune dinamiche disfunzionali della propria relazione, ne hanno così apprese gradualmente altre più consone a un fecondo rinnovamento del loro rapporto di coppia.
In tale prospettiva è fondamentale «che marito e moglie imparino a leggere in tempo i segnali di malessere dell’uno o dell’altra e a confrontarsi su di essi con piena libertà alla ricerca di equilibri nuovi». Minimizzare o evitare di affrontare i problemi non fa che ingigantirli, in quanto si perde progressivamente «la capacità di rispondere in modo soddisfacente al bisogno vitale di sviluppo dell’uno e/o dell’altra». Tuttavia, sottolinea la psicoterapeuta, spesso una crisi matrimoniale profonda segna «la fine di un certo modo di quella coppia di stare in relazione», generando una consapevolezza inedita del fatto che «perché un rapporto possa riprendere a vivere con pienezza è necessario un lavoro specifico di decodifica e ricostruzione, che può iniziare solo dalla decisione consapevole di rifondare, su basi nuove, la relazione stessa».
Il legame matrimoniale, «che ha come presupposto condiviso l’impegno reciproco alla continuità e alla durata, è davvero una storia nella quale ciascuno dei due è l’unico, vero testimone della vita dell’altro», dal momento che lo osserva costantemente in situazione e ne conosce i lati più nascosti di cui nemmeno egli stesso è talvolta consapevole. D’altra parte, «solo quando l’orizzonte è davvero quello del “per sempre”, il rapporto tra l’uomo e la donna acquista il sapore speciale delle grandi avventure, di quelle che impegnano la fantasia e il coraggio, e che ci obbligano a confrontarci continuamente con noi stessi». La sfida più grande che il matrimonio esige consiste nell’accettare di essere «indifesi uno davanti all’altra senza possibilità di barare», in un rapporto dinamico di incontro-scontro che non manca mai anche in una coppia ‘sana’.
Dinanzi alle storie concrete di delusioni e tradimenti, che pure la dottoressa racconta, «la cosa più importante non è stabilire i fatti nella loro oggettività, o sforzarsi di ricostruire come sono andate le cose (magari cercando nel terapeuta colui che sentenzia su chi ha ragione); è importante invece introdurre una lettura nuova e condivisa delle due soggettività, imparando a dare piena legittimità a due punti di vista talvolta anche molto differenti».
Una fonte di energia positiva per la coppia in crisi è offerta frequentemente dal racconto che marito e moglie possono fare del proprio innamoramento. L’innamoramento è infatti quella fase d’entusiasmo iniziale, cui segue l’“idealizzazione”, in virtù della quale ciascuno «percepisce in modo forte e preciso qualcosa del vero Sé dell’altro, prima che l’altro si sia davvero rivelato a noi». Dopo questa tappa si affaccia invece il disincanto o la “de-idealizzazione”, un confronto sempre più serrato con la nuda realtà dell’altro, perciò si pone per la coppia l’esigenza di una “riorganizzazione”.
Senza dubbio, «una tra le cose più difficili della vita di coppia, è quella di trovare il giusto equilibrio tra ciò che dobbiamo imparare ad accettare e ciò che possiamo (a volte dobbiamo) chiedere all’altro di cambiare», nella consapevolezza che «il cambiamento vero dipende sempre dalla scelta personale di ciascuno». Se certamente non esiste una ricetta predefinita per la felicità di coppia, bisogna impegnarsi a bilanciare adeguatamente e coniugare impegni familiari e interessi personali; lo spazio del noi con quello da dedicare a figli e amicizie personali, custodendo un’interdipendenza reciproca positiva anche sul piano economico tra spese condivise e personali. Marito e moglie non devono poi «avere paura di dirsi le cose, perché stare bene insieme richiede anche la possibilità di dirsi ciò che non va, con rispetto ma apertamente». In sostanza il segreto per superare, o meglio prevenire, ogni crisi, è amarsi con tenacia, rinsaldando l’alleanza reciproca nella fatica della ferialità, perché l’amore è una scelta da rinnovare ogni giorno.
FABIO PIEMONTE -- 3 AGOSTO 2020
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servizistampa · 5 years
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Comunicato #769: L’8 giugno a Matera incontro Imparola con Giampaolo Nicolais 
L’autore del libro “Il Bambino Capovolto. Per una psicologia dello sviluppo umano” sarà alle 19.00 nella Libreria Di Giulio, all’interno della rassegna “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente”. Introduzione di Carlo Calzone, Direttore Sanitario Imparola. 
Proseguono, a Matera, gli incontri del Centro Riabilitativo Imparola sul tema “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente”: sabato prossimo, 8 giugno 2019 – alle ore 19:00 – presso la Libreria Di Giulio (Via Dante, 61/F Matera – ingresso libero), avrà luogo l’incontro con Giampaolo Nicolais, autore del libro “Il Bambino Capovolto. Per una psicologia dello sviluppo umano” (Edizioni San Paolo 2018, pp. 144, Euro 15,00). L’evento sarà introdotto dal Dott. Carlo Calzone, Direttore Sanitario del Centro Riabilitativo Imparola. Riferisce la presentazione del libro sul sito dell’editore, “Queste pagine intendono affrontare i tre capovolgimenti che più seriamente costituiscono una minaccia tanto per una visione corretta dei processi che regolano la crescita di un bambino, quanto per l’impresa educativa che ci riguarda tutti, genitori in primis, ma non solo: la generale, distratta accettazione della pratica della maternità surrogata; il prevalere di una considerazione del bambino come essere fragile e quindi da proteggere a oltranza; la rinuncia a un’educazione alle virtù che nasce dal mancato riconoscimento di precoci competenze morali. Così facendo, alla luce di numerosi riscontri scientifici, il volume fornisce un compendio dei relativi processi di sviluppo che risultano fondamentali a partire dal concepimento: la matrice intercorporea del sé; la resilienza a fronte di eventi avversi; la precoce disposizione a sviluppare una coscienza morale. Si tratta di un insieme di fattori biologici, corporei e disposizionali, da un lato, e relativi alle relazioni primarie di accudimento e alla dimensione sociale, dall’altro, che fanno di noi ciò che siamo, definendo l’unicità dello sviluppo umano. Il saggio è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore i bambini: genitori, studenti, educatori, persone curiose di saperne di più. Ma anche a coloro che i bambini non li amano, che – se proprio devono – li tollerano per il breve spazio di una cena, o di una visita d’obbligo, o di una passeggiata al parco. Che «di figli non se ne parla proprio, figurati!», che pensano di non essere pronti né ora né mai, che «tutta la vita un animale di compagnia che niente ti chiede e tutto ti dà!». Perché possano finalmente arrendersi alla verità e alla bellezza di un bambino, e quindi della loro natura umana”. Giampaolo Nicolais (Roma, 1968) è professore associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Le sue principali aree di ricerca e di intervento clinico sono nell’ambito della psicopatologia dello sviluppo, dell’attaccamento e dello sviluppo morale nei primi anni di vita. È autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali su abuso e maltrattamento, metodologia dell’intervento clinico nel trauma infantile, trasmissione intergenerazionale del trauma, genitorialità a rischio. Mariangela Bruno, presidente di Imparola, conferma il suo entusiasmo: “Negli ultimi tempi il nostro centro riabilitativo ha registrato un vero e proprio salto di qualità: dapprima con l’apertura della nostra nuova grande sede polifunzionale a Matera, in Via Montescaglioso; ancora, con l’incremento delle risorse professionali che hanno allargato sensibilmente, in quantità e qualità, il ventaglio delle nostre prestazioni; infine, con gli eventi della rassegna del 2019 “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente” con cui intendiamo offrire nuovi spunti di riflessione sui nostri temi preferiti a colleghi, professionisti, genitori e insegnanti”. La rassegna di quest’anno – che ha esordito lo scorso 9 marzo, con l’incontro sul tema “L’intervento psicoeducativo integrato nell’autismo e nei disturbi pervasivi dello sviluppo”, a cura di Cesarina Xaiz -  proseguirà con tre ulteriori appuntamenti: il 17 settembre 2019, la prof. Daniela Lucangeli e il Dott. Ernesto Burgio dell’Università di Padova terranno una Lectio Magistralis sul tema “L’Importanza della plasticità cerebrale nello sviluppo dell’apprendimento”; l’11 ottobre 2019, la Dott.ssa Renata Salvadorini dell’IRCSS Stella Maris di Pisa parteciperà ad un incontro formativo sul tema “Linguaggio e Comunicazione”; il 9 novembre 2019, la Dott.ssa Rossella Cardinale, psicoterapeuta di Imparola, animerà un incontro formativo su “Alto potenziale e Giftedness”.
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imparola · 5 years
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L’8 giugno a Matera incontro Imparola con Giampaolo Nicolais
L’autore del libro “Il Bambino Capovolto. Per una psicologia dello sviluppo umano” sarà alle 19.00 nella Libreria Di Giulio, all’interno della rassegna “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente”. Introduzione di Carlo Calzone, Direttore Sanitario Imparola.
Proseguono, a Matera, gli incontri del Centro Riabilitativo Imparola sul tema “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente”: sabato prossimo, 8 giugno 2019 – alle ore 19:00 – presso la Libreria Di Giulio (Via Dante, 61/F Matera – ingresso libero), avrà luogo l’incontro con Giampaolo Nicolais, autore del libro “Il Bambino Capovolto. Per una psicologia dello sviluppo umano” (Edizioni San Paolo 2018, pp. 144, Euro 15,00). L’evento sarà introdotto dal Dott. Carlo Calzone, Direttore Sanitario del Centro Riabilitativo Imparola. Riferisce la presentazione del libro sul sito dell’editore, “Queste pagine intendono affrontare i tre capovolgimenti che più seriamente costituiscono una minaccia tanto per una visione corretta dei processi che regolano la crescita di un bambino, quanto per l’impresa educativa che ci riguarda tutti, genitori in primis, ma non solo: la generale, distratta accettazione della pratica della maternità surrogata; il prevalere di una considerazione del bambino come essere fragile e quindi da proteggere a oltranza; la rinuncia a un’educazione alle virtù che nasce dal mancato riconoscimento di precoci competenze morali. Così facendo, alla luce di numerosi riscontri scientifici, il volume fornisce un compendio dei relativi processi di sviluppo che risultano fondamentali a partire dal concepimento: la matrice intercorporea del sé; la resilienza a fronte di eventi avversi; la precoce disposizione a sviluppare una coscienza morale. Si tratta di un insieme di fattori biologici, corporei e disposizionali, da un lato, e relativi alle relazioni primarie di accudimento e alla dimensione sociale, dall’altro, che fanno di noi ciò che siamo, definendo l’unicità dello sviluppo umano. Il saggio è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore i bambini: genitori, studenti, educatori, persone curiose di saperne di più. Ma anche a coloro che i bambini non li amano, che – se proprio devono – li tollerano per il breve spazio di una cena, o di una visita d’obbligo, o di una passeggiata al parco. Che «di figli non se ne parla proprio, figurati!», che pensano di non essere pronti né ora né mai, che «tutta la vita un animale di compagnia che niente ti chiede e tutto ti dà!». Perché possano finalmente arrendersi alla verità e alla bellezza di un bambino, e quindi della loro natura umana”. Giampaolo Nicolais (Roma, 1968) è professore associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Le sue principali aree di ricerca e di intervento clinico sono nell’ambito della psicopatologia dello sviluppo, dell’attaccamento e dello sviluppo morale nei primi anni di vita. È autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali su abuso e maltrattamento, metodologia dell’intervento clinico nel trauma infantile, trasmissione intergenerazionale del trauma, genitorialità a rischio. Mariangela Bruno, presidente di Imparola, conferma il suo entusiasmo: “Negli ultimi tempi il nostro centro riabilitativo ha registrato un vero e proprio salto di qualità: dapprima con l’apertura della nostra nuova grande sede polifunzionale a Matera, in Via Montescaglioso; ancora, con l’incremento delle risorse professionali che hanno allargato sensibilmente, in quantità e qualità, il ventaglio delle nostre prestazioni; infine, con gli eventi della rassegna del 2019 “Il Benessere del Bambino e dell’Adolescente” con cui intendiamo offrire nuovi spunti di riflessione sui nostri temi preferiti a colleghi, professionisti, genitori e insegnanti”. La rassegna di quest’anno – che ha esordito lo scorso 9 marzo, con l’incontro sul tema “L’intervento psicoeducativo integrato nell’autismo e nei disturbi pervasivi dello sviluppo”, a cura di Cesarina Xaiz -  proseguirà con tre ulteriori appuntamenti: il 17 settembre 2019, la prof. Daniela Lucangeli e il Dott. Ernesto Burgio dell’Università di Padova terranno una Lectio Magistralis sul tema “L’Importanza della plasticità cerebrale nello sviluppo dell’apprendimento”; l’11 ottobre 2019, la Dott.ssa Renata Salvadorini dell’IRCSS Stella Maris di Pisa parteciperà ad un incontro formativo sul tema “Linguaggio e Comunicazione”; il 9 novembre 2019, la Dott.ssa Rossella Cardinale, psicoterapeuta di Imparola, animerà un incontro formativo su “Alto potenziale e Giftedness”.
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imparola · 5 years
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8 giugno 2019, incontro con Giampaolo Nicolais e presentazione del suo libro “Il Bambino Capovolto”
Un nuovo incontro della serie di Imparola per il  2019 su “Il benessere del bambino e dell’adolescente”
L’8 giugno prossimo, con inizio alle ore 19:00 (Libreria Di Giulio – Via Dante 61/F), sarà presentato a Matera, alla presenza dell’autore, il libro “Il Bambino Capovolto”, di Giampaolo Nicolais. L’evento, organizzato dal Centro Riabilitativo Imparola, sarà introdotto dal Direttore Sanitario Carlo Calzone e rientra nella serie di incontri sul tema “Il benessere del bambino e dell’adolescente”.
GIAMPAOLO NICOLAIS (Roma, 1968) è professore associato di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Le sue principali aree di ricerca e di intervento clinico sono nell’ambito della psicopatologia dello sviluppo, dell’attaccamento e dello sviluppo morale nei primi anni di vita. È autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali su abuso e maltrattamento, metodologia dell’intervento clinico nel trauma infantile, trasmissione intergenerazionale del trauma, genitorialità a rischio.
Per maggiori informazioni sul libro, consultare il sito internet dell’editore: https://tinyurl.com/nicolais.
Per la stessa serie di incontri, sono in programma, inoltre, tre appuntamenti:
il 17 settembre 2019, la prof. Lucangeli e il Dott. Ernesto Burgio dell’Università di Padova terranno una Lectio Magistralis sul tema “L’Importanza della plasticità cerebrale nello sviluppo dell’apprendimento”;
l’11 ottobre 2019, la Dott.ssa Renata Salvadorini dell’IRCSS Stella Maris di Pisa parteciperà ad un incontro formativo sul tema “Linguaggio e Comunicazione”;
il 9 novembre 2019, la Dott.ssa Rossella Cardinale, psicoterapeuta di Imparola, animerà un incontro formativo su “Alto potenziale e Giftedness”.
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