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lamilanomagazine · 1 year
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Milano 4 Mental Health: gli appuntamenti di venerdì 13 ottobre
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Milano 4 Mental Health: gli appuntamenti di venerdì 13 ottobre. Milano. Domani, venerdì 13 ottobre, si terrà alla Triennale di viale Alemagna la terza giornata di talk, incontri e approfondimenti nell’ambito di Milano 4 Mental Health, l’iniziativa del Comune di Milano che ha l’obiettivo di porre la salute mentale al centro del dibattito sociale e politico. Si parte alle 10 con un incontro dal titolo “Il ruolo della diagnostica nella salute mentale: attualità e prospettive dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) e dei Tecnici di Neurofisiopatologia”. Alle 11, la dottoressa Marta Zanardini e la presidente di Lombardia AIIMF Lorenza Leita presenteranno il metodo Feldenkrais parlando di come “Fare salute mentale partendo dal corpo”. Alle 12 si parlerà invece di arteterapia e video, per un nuovo sguardo sulla vita degli anziani fragili e delle loro famiglie, durante l’incontro “Una vita rosa e turchese”. Alle 15 sarà la volta del convegno sulla “Psicologia dell’emergenza” e alle 16 del talk dal titolo “Quando meno te lo aspetti. Se le malattie della mente entrano in famiglia”. Alle 18 si terrà invece “Troppo Poco meets Milano", un appuntamento live del podcast di Will Media e Mindwork "Troppo Poco”. Dalle 18 partiranno i talk curati e organizzati direttamente dal Comune di Milano e moderati dalla giornalista de La Stampa Martina Mazzeo. Il primo affronterà il tema della salute mentale nelle carceri, con gli interventi della consigliera dell’Ordine degli avvocati di Milano Beatrice Saldarini, del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano Francesco Maisto, del presidente della sottocommissione Carceri del Comune di Milano Daniele Nahum, del responsabile dell'Unità Operativa di sanità penitenziaria di Regione Lombardia Roberto Ranieri e della presidente del tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna di Rosa. Parteciperà, inoltre, l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Alle 19 sarà la volta del panel dal titolo “Navigare nella complessità: dilemmi e campanelli d’allarme della vita da adulti” con il direttore di Progetto Itaca Milano Francesco Baglioni, Biancamaria Cavallini, Board Member e Operations Director di Mindwork, della psicoterapeuta Bianca Gramano, del delegato del coordinamento degli Enti del Terzo settore per il Tavolo Salute mentale di Milano Davide Motto, del direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asst FatebeneFratelli Sacco Bernardo Dell'Osso. Alle 20, infine, si terrà l’ultimo talk dal titolo “Quando si diventa anziani?” con la partecipazione dello psicologo Franco del Corno, del presidente della Società italiana di Neurologia Alessandro Padovani, della presidente della Fondazione Longevitas Eleonora Selvi, della delegata di Simg Milano Daiana Taddeo e del direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia Marco Trabucchi. Parteciperà, inoltre, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cartofolo · 5 years
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Lo studio Aware
"Sebbene lo studio della morte sia sempre stato considerato un soggetto per la teologia o la filosofia, i recenti progressi nel campo della medicina hanno finalmente permesso un approccio scientifico alla comprensione del mistero ultimo che l'umanità deve affrontare.
Lo studio AWARE (consapevolezza durante la rianimazione) è il primo lanciato dal "Progetto coscienza umana", una collaborazione multi disciplinare di scienziati internazionali e medici che hanno unito le forze per studiare la relazione tra mente e cervello durante la morte clinica, ed è guidato dal dottor Sam Parnia, un esperto di fama mondiale sullo studio della mente umana e della coscienza durante la morte clinica, insieme con il dottor Peter Fenwick e ai professori Stephen Holgate e Peveler Robert dell'Università di Southampton. La squadra opera in collaborazione con più di venticinque centri medici fra l'Europa, il Canada e gli Stati Uniti d'America. Accade così che nel 2008 perviene alla ricerca italiana l'invito a collaborare con l'Università di Southampton (Regno Unito) nell'ambito del "Progetto coscienza umana" per un'interazione internazionale di scienziati (e medici) che richiedono di riunire le forze per studiare il cervello umano, la coscienza e la morte clinica. L'appello è : "E significativo che, dopo un arresto cardiaco, si perda coscienza in otto secondi ;in undici le onde cerebrali divengono piatte, e dopo diciotto secondi non c'è nessuna possibilità per il cervello di creare un modello del mondo - così è come se il cervello stesso fosse spento ".
Tuttavia, la focalizzazione della questione viene fatta ricadere sulla conoscenza durante il processo di rianimazione (AWARENESS during RESUSCITATION," Consapevolezza durante la rianimazione ") e su prove inconfutabili inerenti le OOBE (Out of Body Experience) e le NDE (Near - Death Experience). E, in questo contesto, si fa presente che questi temi affascinanti vengono scelti e devono servire come sfondo per il lancio dello studio AWARE, il più grande studio scientifico del mondo su ciò che accade quando si muore. L'obiettivo primario è di studiare se, contrariamente alla percezione popolare, biologicamente parlando, ci sia veramente un momento che possa definirsi morte. E subito dopo c'è da analizzare se la morte debba considerarsi realmente un processo oppure una fine, quando il cervello cessa di funzionare ed entra in uno stato di flatline. Per ora, quello che appare inconfutabile è che quando le persone sono morte, il cervello entra in uno stato di linea piatta, per cui la coscienza non dovrebbe essere presente ;tuttavia, pare invece di sì. Quindi la domanda è :qual è il rapporto tra mente e cervello durante lo stato di morte clinica? E a che punto, nel corso di questo processo, la mente umana e la coscienza cessano la loro attività? "Il punto notevole di queste esperienze - secondo il dottor Parnia, clinico e archivista al Southampton Hospital - è che mentre gli studi del cervello durante l'arresto cardiaco hanno mostrato che non vi è alcuna attività cerebrale misurabile, questi soggetti hanno riferito percezioni dettagliate che indicano il contrario, vale a dire, un elevato livello di consapevolezza, in assenza di attività cerebrale rilevabile ". Queste osservazioni hanno sollevato un'intrigante questione, cioè la possibilità che la mente e la coscienza possano continuare a funzionare dopo che abbiamo raggiunto il punto di morte e il cervello si è spento. Ora, se siamo in grado di verificare queste affermazioni oggettivamente, i risultati comporterebbero profonde implicazioni non solo per la comunità scientifica, ma anche per il modo in cui gli individui agirebbero su una società aperta a questa nuova visione della vita e della morte. Se così fosse si profilerebbe una debacle della teologia, ed è quindi naturale che le sue gerarchie corrano ai ripari. "Ho sempre avuto una certa diffidenza del tipo di spiritualità che constata l'esistenza di Dio al di fuori della fede", dice Douglas John Hall, professore emerito di teologia cristiana alla Mc Gill University di Montreal. "Mi sarebbe difficile dire che ci sarà un momento in cui la fede non sarà più necessaria perché abbiamo la scienza". Già, ma insiste il dottor Peter Fenwick, un neuropsichiatra consulente all'Istituto di Psichiatria dell'Università Londinese, "questo e altri studi evidenziano che la mente e il cervello non sono la stessa cosa, sembra che la mente possa operare in parte al di fuori del cervello come una sorta di campo elettromagnetico, allo stesso modo in cui un televisore riceve i programmi attraverso l'etere ". Si apre così la possibilità che la coscienza umana possa essere un ente scientifico a sé stante, una realtà fisica, possibilmente in un'altra dimensione che esiste e che il cervello umano comprende solo in piccola parte. Probabilmente, come asserisce il dottor Parnia, ribadendo le affermazioni del dottor Fenwick, ciò lo si deve al fatto che" il cervello è come un intermediario delle manifestazioni della mente che, agendo come un televisore, trasforma le onde presenti nello spazio in un quadro o in un suono ". Basato su interviste con sopravvissuti da infarto nell'unità coronarica dell'Ospedale Generale di Southampton, lo studio è stato pubblicato già a partire nel 2001 sull'autorevole rivista medica" Resuscitazion "(Rianimazione). E ciò a potuto consentire al dottor Fenwick di concludere questo primo corso di sperimentazione con parole molto significative :" Se la mente è il cervello possono essere indipendenti, allora siamo portati a farci domande in merito alla sopravvivenza della coscienza dopo la morte. Ne nasce anche la domanda circa una componente spirituale degli esseri umani e su un universo che possiede uno scopo significativo piuttosto che un universo dominato dal caso ".
Vittorio Marchi
(Approfondimenti: https://www.enricogamba.org/psicologo-milano-blog/sam-parnia-e-il-progetto-aware)
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sounds-right · 2 years
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Vlad the Vamp, in arrivo l'audio fiction al 100% italiana che entrerà nelle vostre menti
  DN LeMans e Speaktacular presentano "Vlad the Vamp", una audio fiction unica nel suo genere. Una produzione tutta italiana con un sound design spettacolare e le voci di 20 attori professionisti per un'inedita rappresentazione paragonabile ad un vero e proprio film, sia per qualità che per forma.
 "Vlad the Vamp" verrà presentata in anteprimadurante un evento privato esclusivo giovedì 23 giugno presso Il Cineminoa Milano. Una serata dove, per la prima volta all'interno di una sala cinematografica, gli invitati potranno vivere in prima persona un'esperienza audio totalmente immersiva che li porterà alla scoperta di Vlad e dei suoi amici.
 Si tratta di una produzione unica nel suo genere, che si differenzia dalle altre audio fiction anche per la scelta di non utilizzare una voce narrante. In questo modo, il prodotto finale viene elevato a una dimensione realmente cinematografica aprendo così scenari inediti per l'ascoltatore, che attraverso i dialoghi e le interpretazioni dei protagonisti di potrà viaggiare con l'immaginazione e provare un'esperienza di fruizione del tutto inedita.
 Il primo drop di 3 episodi della stagione 1 di "Vlad the Vamp" sarà disponibile gratuitamente da venerdì 24 giugno2022 su Spotify e tutte le altre principali piattaforme di streaming. I due drop successivi, sempre da 3 episodi, saranno disponibili rispettivamente dal 1 luglio e dall'8 luglio, per arrivare poi al season finale che sarà disponibile dal 15 luglio.
 Il soggetto
Vlad è un vampiro mezzosangue, nel cui animo convivono e lottano senza tregua il bene e il male. Nato da una suora e rifiutato dal padre vampiro, cresce in un monastero insieme a sua madre e ad un monaco psicologo, grazie al quale scopre di possedere poteri unici che gli permettono di entrare nei sogni delle persone. La solitudine affettiva in cui cresce e il conflitto con suo padre, spingono Vlad a decidere di usare i suoi poteri a servizio del bene, introducendosi nei sogni di persone potenti e influenti per cercare di condizionarne le decisioni. Inizia così la ricerca di altri vampiri mezzosangue, con i quali fonda la Compagnia del Sidro: una vera e propria compagnia di artisti con la quale crea gli Show, spettacoli da rappresentare nei sogni dei prescelti, con l'obiettivo di risvegliare le loro coscienze.
 "Ho scritto Vlad the Vamp perchéavevo l'esigenza di dare vita ad un personaggio che incarnasse quella che credo sia una verità oggettiva: in ognuno di noi convivono il male ed il bene ed il tendere verso l'uno o verso l'altro dipende dal nostro livello di consapevolezza. Indagare la propria mente, come anche la mente altrui, equivale a partire per un viaggio: quando si torna indietro non si è mai quelli di prima. O forse lo scopo è proprio quello di non tornare mai indietro. Vlad fa questo, metà uomo, metà vampiro, più indagatore che super eroe, entra nei sogni delle persone tentando di fare prendere loro coscienza di sé." Luca Morelli, Co-founder di Speaktacular, ideatore, autore del soggetto e della sceneggiatura, produttore esecutivo.
 "Mi sono resa conto che oggi la gente non ama più molto guardare fisso su uno schermo e difficilmente trova il tempo di leggere la carta stampata. Però rimane l'esigenza di coltivare i propri interessi, istruirsi e svagarsi. I tempi per farlo non mancano: durante lo sport, nei trasferimenti in auto, mentre si riordina la casa o si cucina. Inoltre, nella società materialista moderna che vive una perdita di ideali, questa storia ci riporta all''importanza dei valori personali e alla squadra. È piena di metafore di vita e valori positivi, individuali e ambientali. Ho trovato in questo progetto quello di cui io stessa avevo bisogno. Sono fortemente convinta che essere in grado di fornire contenuti podcast eccellenti ed immersivi può fare la differenza per il futuro della comunicazione." Letizia Mansutti, fondatrice di DN LeMans e produttrice.
 Per ulteriori informazioni visitate il sito: vladthevamp.com
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tarditardi · 2 years
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Vlad the Vamp, in arrivo l'audio fiction al 100% italiana che entrerà nelle vostre menti
  DN LeMans e Speaktacular presentano "Vlad the Vamp", una audio fiction unica nel suo genere. Una produzione tutta italiana con un sound design spettacolare e le voci di 20 attori professionisti per un'inedita rappresentazione paragonabile ad un vero e proprio film, sia per qualità che per forma.
 "Vlad the Vamp" verrà presentata in anteprimadurante un evento privato esclusivo giovedì 23 giugno presso Il Cineminoa Milano. Una serata dove, per la prima volta all'interno di una sala cinematografica, gli invitati potranno vivere in prima persona un'esperienza audio totalmente immersiva che li porterà alla scoperta di Vlad e dei suoi amici.
 Si tratta di una produzione unica nel suo genere, che si differenzia dalle altre audio fiction anche per la scelta di non utilizzare una voce narrante. In questo modo, il prodotto finale viene elevato a una dimensione realmente cinematografica aprendo così scenari inediti per l'ascoltatore, che attraverso i dialoghi e le interpretazioni dei protagonisti di potrà viaggiare con l'immaginazione e provare un'esperienza di fruizione del tutto inedita.
 Il primo drop di 3 episodi della stagione 1 di "Vlad the Vamp" sarà disponibile gratuitamente da venerdì 24 giugno2022 su Spotify e tutte le altre principali piattaforme di streaming. I due drop successivi, sempre da 3 episodi, saranno disponibili rispettivamente dal 1 luglio e dall'8 luglio, per arrivare poi al season finale che sarà disponibile dal 15 luglio.
 Il soggetto
Vlad è un vampiro mezzosangue, nel cui animo convivono e lottano senza tregua il bene e il male. Nato da una suora e rifiutato dal padre vampiro, cresce in un monastero insieme a sua madre e ad un monaco psicologo, grazie al quale scopre di possedere poteri unici che gli permettono di entrare nei sogni delle persone. La solitudine affettiva in cui cresce e il conflitto con suo padre, spingono Vlad a decidere di usare i suoi poteri a servizio del bene, introducendosi nei sogni di persone potenti e influenti per cercare di condizionarne le decisioni. Inizia così la ricerca di altri vampiri mezzosangue, con i quali fonda la Compagnia del Sidro: una vera e propria compagnia di artisti con la quale crea gli Show, spettacoli da rappresentare nei sogni dei prescelti, con l'obiettivo di risvegliare le loro coscienze.
 "Ho scritto Vlad the Vamp perchéavevo l'esigenza di dare vita ad un personaggio che incarnasse quella che credo sia una verità oggettiva: in ognuno di noi convivono il male ed il bene ed il tendere verso l'uno o verso l'altro dipende dal nostro livello di consapevolezza. Indagare la propria mente, come anche la mente altrui, equivale a partire per un viaggio: quando si torna indietro non si è mai quelli di prima. O forse lo scopo è proprio quello di non tornare mai indietro. Vlad fa questo, metà uomo, metà vampiro, più indagatore che super eroe, entra nei sogni delle persone tentando di fare prendere loro coscienza di sé." Luca Morelli, Co-founder di Speaktacular, ideatore, autore del soggetto e della sceneggiatura, produttore esecutivo.
 "Mi sono resa conto che oggi la gente non ama più molto guardare fisso su uno schermo e difficilmente trova il tempo di leggere la carta stampata. Però rimane l'esigenza di coltivare i propri interessi, istruirsi e svagarsi. I tempi per farlo non mancano: durante lo sport, nei trasferimenti in auto, mentre si riordina la casa o si cucina. Inoltre, nella società materialista moderna che vive una perdita di ideali, questa storia ci riporta all''importanza dei valori personali e alla squadra. È piena di metafore di vita e valori positivi, individuali e ambientali. Ho trovato in questo progetto quello di cui io stessa avevo bisogno. Sono fortemente convinta che essere in grado di fornire contenuti podcast eccellenti ed immersivi può fare la differenza per il futuro della comunicazione." Letizia Mansutti, fondatrice di DN LeMans e produttrice.
 Per ulteriori informazioni visitate il sito: vladthevamp.com
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psicotecnica · 4 years
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Psicologia è un neologismo moderno (fine '500) dal greco antico psiche ψυχή (respiro, vita, anima) e logos λόγος( racconto, enumerazione, discorso attorno a qualche cosa Non c’è una psicologia, bensì ci sono molte psicologie Il termine Psicologia si dipana tra due polarità distanti: ·  La psicologia vera e propria o scienza naturale della mente o psicologia scientifica-universitaria ·  Il movimento psicologico o attività professionale di psicologi e simili quale viene praticata nella vita quotidiana Per psicologia in senso stretto, nell’uso internazionale, si intende quella disciplina delle scienze naturali che si fonda sulla ricerca controllata, e sulla evidenza dei dati oggettivi,  per descrivere e per spiegare i processi mentali e il comportamento Poi c’è la psicologia in senso lato, o movimento psicologico, che affronta anche altri temi di ricerca, di studio e di lavoro professionale quali: La filosofia della mente, o analisi psicologica, che cerca di interpretare le nostre dinamiche soggettive interiori La psicologia teorica e di ricerca sul campo,  applicata ai tutti gli ambiti della vita umana quali: la medicina e più in particolare la sofferenza mentale, l’educazione e l’insegnamento; le aziende, le organizzazioni, la comunità; il diritto, il crimine, la giurisprudenza; il marketing, i media, la  comunicazione, lo sport e così via C’è poi la psicotecnica, o arte della mente, che perfeziona i modi e gli strumenti, vivi e concreti, della psicologia in azione, specie nella interazione tra lo psicologo e il suo cliente o paziente o utente Infine c’è la dimensione dello spirito, nel senso classico dell’anima o di una eventuale realtà trascendentale, per lo più indipendente da una prospettiva religiosa specifica Guarda su YouTube : https://youtu.be/wFvDFgBE884 #psicologiacognitiva #manipolazione #retorica #suggestione #conoscenza  #scienza #sapere #schema #postulato #schema #bias #comunicazione #pubblicità #marketing #persuasione #brand #psicotecnica #psicologia #terapia #ipnosi #psicodramma #lezione #tutorial #corsodipsicologia #cdp #milano #perussia — view on Instagram https://ift.tt/2W7ztUv
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purpleavenuecupcake · 5 years
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SMA ovvero atrofia muscolare spinale, malattia rara di origine genetica
SMA ovvero atrofia muscolare spinale, malattia rara (1.000 malati vivono, oggi, in Italia; colpito in 1 neonato su 1.000) di origine genetica. Il bambino che ne è affetto somiglia, purtroppo, ad una bambola di pezza. Non sta su, non cammina, non riesce a compiere movimenti autonomi finalizzati. (di Nicola Simonetti) La malattia si trasmette quando i 2 genitori sono portatori sani del difetto genetico. Una coppia di portatori sani una volta su quattro corre il rischio di procreare figlio cui ha trasmesso il gene anomalo rendendolo  malato.
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La invocata proposta di uno screening neonatale, accolta solo da due Regioni italiane, non solo individuerebbe subito il neonato malato – e qui la diagnosi quanto più precoce è, tanto maggiore si rivelerà il recupero, specialmente oggi con  nuovo (unico) farmaco disponibile”(nusinersen” nome non commerciale) – ma scoprirebbe i portatori ancor prima che essi corrano il rischio di procreare trasmettendo la malattia un volta su quattro. La SMA è caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni del midollo spinale e del tronco encefalico, che genera debolezza e atrofia muscolare severa e progressiva. A causa della perdita o del difetto del gene SMN1, le persone affette da SMA non producono sufficienti quantità di proteina SMN, fondamentale per la sopravvivenza dei motoneuroni. La gravità della SMA è correlata con la quantità della proteina SMN. I soggetti affetti da SMA a esordio infantile, forma più grave, producono pochissima proteina SMN e non raggiungono la capacità di stare seduti senza sostegno o di vivere oltre i due anni senza supporto respiratorio; presentano progressiva debolezza muscolare e difficoltà nel mantenimento di funzioni vitali, come respirare e deglutire. I muscoli involontari (vescica, intestino, ecc), udito, vista normali; intelligenza di livello molto elevato. “La diagnosi di SMA  parte da anamnesi, valutazione clinica, test genetico specifico (scopre anche i portatori), eventuale biopsia, elettromiogramma e – dice Valeria Sansone, Direttore Clinico del Centro Clinico NeMO di Milano e Neurologo, Professore Associato di Neurologia presso l’Università degli Studi di Milano – per i 1000 pazienti con SMA, è necessaria una presa in carico mirata che li accompagni nel loro percorso di crescita. Tuttavia, prima dell’avvento dei nuovi trattamenti per la malattia, molti dei pazienti più grandi da anni non si sottoponevano più ai controlli, in quanto demotivati e adattati alla loro cronicità e disabilità. L’Atrofia Muscolare Spinale, infatti, è una malattia neurodegenerativa in cui si assiste alla morte progressiva dei motoneuroni fin dalla nascita. Anche le persone, ritenute ‘stabili’ dal punto di vista clinico, presentano un lento ma graduale peggioramento e perdono le funzioni e le abilità residue nel tempo. Stando al fianco delle famiglie, raccolgo molto entusiasmo da parte loro e mi rendo conto come le aspettative di miglioramento siano elevate. I primi dati scientifici pubblicati sono ormai concordi nel dimostrare che, per i bambini con SMA più piccoli, soprattutto se affetti dalle forme meno gravi della malattia, i miglioramenti sono notevoli ed inaspettati; per i più grandi e soprattutto per gli adulti i risultati sono sicuramente meno eclatanti, ma incoraggianti. In ogni caso siamo ancora lontani nell’arrivare a conclusioni sulla risoluzione della patologia. Per chi è affetto da SMA1, per esempio, la forma più grave della malattia, ed è portatore di tracheotomia e gastrostomia, il beneficio della terapia va visto in un senso più generale, riposizionando di conseguenza le aspettative stesse di cura. La diagnosi precoce è un aspetto fondamentale nella presa in carico dei pazienti. I primi dati dello studio Nurture sui bambini con SMA presintomatici dimostrano che prima si inizia il trattamento meglio è. Nessuno dei 25 bambini al mondo trattati entro le quattro settimane di vita è deceduto e tutti hanno raggiunto le tappe psicomotorie nei tempi stabiliti per i bambini non affetti. Questi risultati hanno supportato il progetto pilota nelle Regioni Lazio e Toscana di screening neonatale, al fine di individuare neonati con la “delezione” sul gene SMN1 legata alla SMA. L’eventuale diagnosi di malattia in una fase così precoce, dà ai neo genitori le informazioni cliniche necessarie per scegliere se procedere con il trattamento. Se fino al 2017 (anno in cui è stato approvato nusinersen) – continua la prof. Sansone -  una famiglia che riceveva la diagnosi di SMA aveva solo la possibilità della presa in carico del bimbo affetto, ora lo scenario è quello di poter iniziare il trattamento con Nusinersen il prima possibile. Dalla diagnosi clinica a quella genetica, infatti,trascorrono sette giorni circa e, pertanto, è possibile potenzialmente iniziare il trattamento in una fase molto precoce. Nello scorso mese di maggioè stata approvata nel Nord America anche la terapia genica con adenovirus associati, per bambini affetti da SMA da 0-2 anni. Speriamo che presto questa opzione venga introdotta anche in Europa e, quindi, in Italia, anche se i criteri di inclusione potrebbero non essere gli stessi. Inoltre, a livello sperimentale ancora, vi è un’altra piccola molecola, assunta per via orale, che agisce anch’essa nel ripristinare la proteina SMN agendo su SMN2 come il farmaco Nusinersen e che sta dando risultati molto promettenti. Dunque, possiamo tranquillamente dire che lo scenario oggi per questi bambini e le loro famiglie sia ben diverso da quello solo di un paio di anni fa. In ogni caso, non va mai dimenticata l’importanza della presa in carico e l’adesione agli standard di cura. Il rischio, infatti, è quello di compromettere o di limitare l’efficacia degli stessi farmaci. La prof. Sansone mostra tutto il proprio entusiasmo e, guardando al passato della ricerca, conclude “ne è valsa la pena”. I draghi, i lupi ed altri animali come la SMA – dimostrano  i racconti di Lupo - si possono affrontare e vincere. Le 12 favole con protagonisti simpatici animali (Lupo, Mastro Gufo, Papà lepre, Mago Corvo…) anche con l’espressività delle illustrazioni – scritte dallo psicologo Jacopo Casiraghi e illustrate da Samuele Gaudio (IED – Istituto Europeo di Design) –  rappresentano e raccontano stati d’animo, sfide e  obiettivi di chi vive in proprio o da vicino la SMA, grazie al progetto promosso da Biogen in collaborazione con IED Milano. Un modo per descrivere e far conoscere un mondo non semplice da vivere, ma nemmeno da raccontare. Il libro sarà disponibile gratuitamente, offerto da Biogen, nei principali punti vendita Feltrinelli in Italia dal 23 settembre al 6 ottobre 2019. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” al Teatro Lirico Giorgio Garber
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Milano, “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” al Teatro Lirico Giorgio Garber.   "Tanto tempo fa, i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi." John Grey - Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere. Debora Villa torna in teatro a grande richiesta per affrontare in modo ironico e divertente le domande che da sempre attanagliano l’uomo e la donna. Uno spettacolo alla ricerca del dialogo tra due pianeti opposti perché: Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Sin dalla notte dei tempi psicologi, scrittori e avventurieri hanno provato a scardinare i meccanismi relazionali uomo/donna: la letteratura pullula di trattati e libri che provano a spiegare uno dei dogmi per eccellenza: uomo e donna sono diversi. Ma va? Risponde Debora Villa… Non solo, ma uomo e donna vengono da due mondi diversi: Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Con questo titolo, nel 1992, lo psicologo John Gray esce in libreria dando vita ad un best seller di fama mondiale capace di raggiungere, ad oggi, cinquanta milioni di copie vendute. Il libro si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne hanno due diversi modi di pensare, di parlare, di amare. I comportamenti di uomini e donne assumono quindi spesso significati diametralmente opposti. Per esempio, tanto l'uomo in determinati momenti della sua giornata ha bisogno di "ritirarsi nella sua caverna", in solitudine, quanto la donna, alle prese con le stesse problematiche del partner, sente di dover condividere i propri sentimenti con gli altri. Spesso utilizzato in ambito teatrale, Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, arriva per la prima volta in assoluto in una versione tutta al femminile: con sottile ironia Debora Villa prenderà per mano lo spettatore conducendolo ancora una volta nei meandri di dietrologie e psicologie femminili e maschili. Il risultato? 90 minuti di travolgente, irriverente e raffinata comicità che porterà il pubblico ad affrontare un’esilarante terapia di gruppo. “Uomini e donne impareranno a conoscersi di nuovo "perché – come sostiene Gray- quando si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano, e se ci aggiungi una bella risata la terapia è completa. Perché "ridere fa bene: al cuore, all'anima ma soprattutto all'amore". Debora Villa Guarda il trailer di Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere   Debora Villa Di origini milanesi, si forma negli anni tra il 1993 e il 1996 frequentando la scuola di teatro “Quelli di Grock” e successivamente il laboratorio per attori tenuto da Raul Manso. Integra poi lo studio sul corpo con seminari di mimo-danza con Hal Yamanouchi e Marcel Marceau e di danza con Maria Consagra; completando con studi sul canto con Germana Giannini e Daniela Panetta. Continua il suo percorso formativo diventando allieva dal 2018 nella Master Class italiana di John Strasberg. L'attrice e comica Debora lavora da quasi vent'anni per la televisione, la radio il cinema e il teatro, alternando ruoli comici o di conduttrice brillante, a ruoli seri d'attrice in fiction tv e spettacoli teatrali. Camera Cafè, le Iene, Così fan tutte, Zelig, Colorado, Pechino Express, Glob, Lilit, Benvenuti a Tavola, I Cesaroni, Matrimoni e altre follie, Alex & Co sono solo alcuni dei lavori ai quali Debora ha partecipato nel corso degli anni. L'attrice ha inoltre lavorato con artisti del calibro di Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Aldo Giovanni e Giacomo, Ricky Tognazzi, Stefania Sandrelli, Elena Sofia Ricci, Fabrizio Bentivoglio, Antonio Catania, Lorenza Indovina, Claudio Amendola, Enrico Bertolino, Nancy Brilli, Massimo Ghini, Giuseppe Esposito, Simone Colombari. Nel 1997 fonda con l'Associazione Culturale "Società per Artisti" la scuola di Teatro a Saronno. Da allora continua ad insegnare attraverso Stage e Seminari rivolti a persone di ogni età. L'amore di Debora per il palco la portano ad essere un'insegnante appassionata dalla coinvolgente personalità capace di esaltare le qualità attorali e le caratteristiche espressive originali di ogni allievo. Questa capacità empatica, unita alla tecnica e all'esperienza portano Debora a collaborare con Aziende su temi importanti come la Diversity, il Public Speaking, il Team building, Acting Coach: dal 2010 infatti si occupa di applicazione teatrale nella formazione aziendale. In continua evoluzione Debora, maestra di improvvisazione, crea una formula innovativa di Spettacoli-Laboratorio: show che accorpa la scrittura di uno spettacolo strutturato all'arte dell'improvvisazione. Il coinvolgimento del pubblico come parte integrante dello spettacolo rendono le sue serate uniche. Attualmente è in tournée con lo spettacolo Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere tratto dal bestseller di John Gray. Significativi e importanti saranno i progetti che la vedranno protagonista in futuro, perché Debora continua ad amare follemente il palcoscenico e il suo lavoro, facendo innamorare chi la incontra e si può dire che questo è senz’altro un amore che durerà per sempre.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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coordtorino · 6 years
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Prendersi cura dei bambini in situazioni di crisi acuta ed emergenza
Seminario organizzato da ESPRI' (Emergenze Sociali Psicologiche Ricerca Intervento), sabato 23 Febbraio 2019 ore 10-18, presso Laadan, Centro Culturale e Sociale delle donne, via Vanchiglia 3 - Torino.
Prof.Fabio Sbattella, psicologo e psicoterapeuta, insegna Psicologia clinica e Psicologia dell'emergenza presso Università Cattolica di Milano, dove è anche responsabile dell'Unità di ricerca in Psicologia dell'Emergenza e Assistenza Umanitaria. E' anche didatta presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia.
Lavorare per la tutela e la promozione dei diritti dei minori significa pensare ai bambini come soggetti attivi, portatori di diritti specifici, non solo come a persone "incomplete", cariche di molti bisogni e alcuni desideri. Il seminario costituisce un forte contributo ai professionisti ed ai ricercatori di area psicologica. Esso offre strumenti teorici e metodologici per impostare, realizzare e verificare interventi operativi efficaci per la difesa e la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Inoltre approfondisce in modo specifico alcuni esempi di progetti mirati in particolare per la difesa e la promozione del diritto alla salute fisica e mentale, alla famiglia.
Un approfondimento particolare sarà dedicato alla dimensione ludica, alle metodologie e agli strumenti del gioco simbolico, della narrazione e delle Basic Therapeutic Actions.
Al seminario partecipa la dott.ssa Ester Chicco, psicologa e psicoterapeuta, psicomotricista, è esperta di trattamento dei bambini piccolissimi. Esperta di Psicologia Transculturale, è Presidente dell'Associazione Psicologi nel Mondo - Torino. In occasione del seminario, svilupperà il tema : "L'aiuto ai bambini da zero a tre anni".
Per informazioni ed iscrizioni inviare una mail a Rozi Dako della segreteria al seguente indirizzo : [email protected]
Quota di partecipazione
E' richiesto un contributo di € 50 (€ 30 per gli iscritti al corso "Il primo aiuto psicologico in situazioni di crisi ed emergenza"), da versare con causale "elargizione liberale", tramite bonifico bancario con le seguenti coordinate : IBAN IT88W0200801102000041279196, presso Unicredit Banca - Torino
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2019/01/12/libri-quannu-te-cunta-u-core/
Libri| Quannu te cunta ‘u core
Sabato 12 gennaio 2019, alle ore 18.00, a Lecce, presso la sede dell’associazione Cecyntè (Piazza Duca d’Atene, 6), si terrà la prima presentazione di “Quannu te cunta ‘u core”, la nuova raccolta poetica di Ada Garofalo, edita da Musicaos Editore.
Interverranno il dott. Ilio Torre, psicologo e esperto di Psicologia Quantistica e l’editore, Luciano Pagano, che dialogheranno con l’autrice. Un inedito connubio inedito di “dialetto e jazz”, nel quale i versi letti dall’autrice e da Franco Manni (attore, autore e regista), si uniranno alla musica del sassofono di Fulvio Palese.
L’evento inaugura gli incontri de “Il Salotto di Cecyntè” dove gli artisti, nello spirito proprio del luogo, avranno modo di incontrarsi, arricchirsi, scambiare e nutrire esperienze. La lingua dialettale è materna, identitaria, ricchezza di suoni che nascono dall’anima, con lo stesso spirito con cui nasce la musica jazz; da qui l’incontro, anzi, gli incontri con il sassofono di Fulvio Palese e con le letture di Franco Manni, scrittore e regista di opere in vernacolo, attore e collaboratore storico di Ada Garofalo, sul palcoscenico. Parte del ricavato sarà destinata al Progetto Shala-tribalosophy in Kenya.
La poesia di Ada Garofalo dipinge con il dialetto salentino ciò che accade nel mondo, in una trasposizione fedele dei paesaggi e dei luoghi del ricordo. La realtà che l’autrice racconta è tangibile, e racchiude un invito a riconoscersi per fare ritorno a sé. Il dettato del cuore, che erompe senza avviso, non può esprimersi senza che prima non si sia creato, in noi, il silenzio. È il silenzio di una notte scura, rischiarato dalla luce della luna, capace di descrivere il momento in cui le forze sembrano mancare, svanito il desiderio stesso di raccontare; un viaggio, quello del lettore, che al suo terrmine lo ritroverà mutato, faccia a faccia con la propria anima, “cu’ l’anima/ ca chiama,/ ca sta tantu vicina/ … e me parìa luntana” (E me parìa luntana). Il punto di partenza e quello di arrivo coincidono, per chi avrà la consapevolezza che tutto è vita, il principio e la fine, lo spazio e il tempo, i ricordi, la tenebra del buio e la luce fioca, gli affetti più cari e i legami che si frantumano. L’autrice ci avrà dimostrato che il silenzio, anche quello più sottile e prezioso, non merita di essere scalfito, a meno che le parole non provengano dall’intimità del proprio cuore.
“Cecyntè” è una Dimensione fatta di accudimento, gentilezza, inclusione, assenza di giudizio, espansione, amore nelle piccole cose (prima che nelle grandi) e che pertanto potrebbe avere sede ‘reale’ nello Spazio del Cuore. “Cecyntè”, attraverso le sue attività, vuole semplicemente diffondere un messaggio ai suoi compagni di viaggio: l’augurio che ognuno di noi possa riscoprire dentro di sé, per poi condividerla con il resto dei mondi, questa Dimensione (Ceci-in-te).
Fulvio Palese è saxofonista, compositore, arrangiatore. Musicista poliedrico, ha studiato saxofono presso il Conservatorio di Lecce ed è dottore di ricerca in filosofia presso l’Università del Salento. Suona indifferentemente tutti i saxofoni dal sopranino al basso ed il clarinetto basso.
Ha approfondito lo studio del jazz fra gli altri con Roberto Ottaviano, Jimmy Owens, George Cables, Cameron Brown, Javier Girotto ed ha seguito masterclass di saxofono classico con Federico Mondelci, Antonio Jimenez Alba, Maurice Moretti, Mario Marzi.
Organizzatore e direttore artistico del festival “Il Jazz Sale” (Torre Suda – LE). Direttore artistico per la parte musicale del Mercatino del Gusto dal 2002 al 2007. Attualmente è ideatore e direttore artistico dell’Hypogeum Jazz Festival. Ha svolto e svolge un’intensa attività orchestrale in veste di sax solista con l’Orchestra Sinfonica di Lecce, l’Orchestra di Terra d’Otranto, l’Orchestra della Magna Grecia (Taranto), l’Orchestra Nazionale dei Conservatori, l’Orchestra Filarmonica “Nino Rota”, l’Orchestra fiati del Conservatorio di Lecce, la Swing Orchestra del Conservatorio di Lecce, la Small Jazz Orchestra del Conservatorio di Lecce. Molte le collaborazioni cinematografiche e teatrali in veste di compositore ed esecutore, fra cui: Cristina Comencini “Liberate i pesci”, Giovanni Veronesi “Manuale d’amore 2”, Andrea Coppola “2×2”, Michele Placido “Salento viaggio di poesia”, Vincenzo Bocciarelli “Mozart cocholate” e “Volo fra musica e parole”, Astragali Teatro, “Le vie dei canti”, Nanni Moretti,”Concerto Moretti”.
Attualmente è docente di saxofono jazz presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, docente di saxofono presso il Liceo Musicale “G. Palmieri” di Lecce, docente di saxofono presso l’Accademia DAMUS di Lecce e l’Istituto comprensivo “I. Calvino” di Alliste e docente di Improvvisazione e musica d’insieme jazz presso l’Associazione “Amici della musica” di Presicce. Tiene regolarmente seminari e masterclass di armonia e improvvisazione jazz.
L’autrice.
Ada Garofalo nasce il 18 maggio 1955 a Racale, in provincia di Lecce, dove attualmente vive. Dopo gli studi classici frequenta la Facoltà di Farmacia a Napoli, percorso che nel ’78 interrompe, sposandosi e trasferendosi a Milano, e laureandosi poi in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste. È madre di tre figli. Dipendente dell’Azienda Sanitaria Locale di Lecce, lavora da sempre nel campo della neuropsichiatria infantile.
Nel privato, fin dai primi anni novanta, si occupa di teatro e si appassiona alla lingua salentina, ricoprendo attualmente, e ormai da tempo, il ruolo di Presidente dell’Associazione Teatrale “Sinonimi e Contrarie” (ex Teatr’Insieme di Racale). È interprete e coautrice, insieme ai suoi storici compagni di viaggio (Maristella Gaetani, Gerardo De Marco, Franco Manni e, fino al 1996, Francesco Causo e Giampaolo Viva) di eccellenti lavori teatrali in vernacolo (a volte inediti, a volte liberissimi riadattamenti di opere già note), lavori rappresentati, con grande successo di pubblico e di critica, nei migliori teatri salentini: ‘A lingua t’‘a gente (1993); A ci tantu… a ci nenzi (1995); Gelosia … cci malatia (1996); Cchiù niuru te cusì… nu’ putia vanire (1998); T’aggiu spusata, sì… ma sapia ca eri murire (2000); Pelo e contropelo… e permanente per signora (2003); Quannu ‘u tiaulu ‘mpizza ‘a cuta (2004); Salvatore e i suoi fratelli. Lecce, Charleroi, Parigi, Toronto e ritorno (2010).
L’Associazione “Teatr’Insieme”, poi “Sinonimi e… contrarie”, dal 1996 fa parte e partecipa alle iniziative organizzate dal “Centro Studi R. Protopapa per la difesa e la promozione del Teatro e della Cultura popolare Salentina”.
Nel 2004, come componente del Centro Studi, Ada Garofalo partecipa insieme a Maristella Gaetani, ai lavori teatrali allestiti e rappresentati dai detenuti nella Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce (“Pe’ nu piezzu te pane” e “Il figlio dell’Altissimo” di Giacomo Profilo); successivamente è tra gli interpreti, con alcuni detenuti, del lavoro “Secondo Qoèlet, dialogo tra gli uomini e Dio”, di Luciano Violante, per la regia di Giacomo Profilo, rappresentato nel Comune di Campi Salentino e al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Nel 2005 partecipa al lavoro teatrale “Quannu foi ca muriu lu Pietru Lau”, liberamente tratto dai “Canti te l’autra vita” di G. De Dominicis, rappresentato al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Nel 2014 pubblica, per i tipi di Grauseditore, “Gallinelle e nodi. Sabbia e poesia”, una raccolta di testi in versi e prosa, definita come “un viaggio che si snoda tra le pagine per esplorare la vita” (Valeria Naviglio), o come “un volo pindarico… un viaggio tra i pensieri… particolarmente intenso e profondo… uno stile letterario raro e prezioso” (Paola Bisconti), o ancora “La rivoluzione della semplicità… una raccolta di liriche che trasudano vita… anche quando dall’italiano si passa a quel sanguigno pugliese, ritmato al punto da ricordare i grandi maestri greci” (Sabatino Di Maio), o infine “Una preghiera laica, insonne, sommessa, moderna, di una donna del XXI secolo… un libro che si regge sulla parola… delicato, intimista… intrigante” (Francesco Greco).
Informazioni: Cecyntè, 3381218128 [email protected]
Musicaos Editore [email protected] www.musicaos.org tel. 0836.618232 / 3288258358
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dancegeneration · 8 years
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04.02.2017 LAMPARA - TRANI  Michel Cleis  Michel Cleis è passato dall'essere un producer sconosciuto con qualche vinile all'attivo, a diventare l'artista più caldo del momento grazie alla traccia intitolata ‘La Mezcla’. Nello spazio di due anni, Michel Cleis è passato dall'essere un producer sconosciuto con qualche vinile all'attivo, a diventare l'artista più caldo del momento grazie alla traccia intitolata ‘La Mezcla’. Nel 2008 Luciano ascolta un disco che sfugge alle classificazioni; una miscela sinuosa di battiti latini, ritmica tribale ed un'indimenticabile cantato spagnolo. Questo disco non si incastrava con nessuno, tranne che con la Cadenza. Così Luciano ha scelto ‘La Mezcla’ ed il nome Michel Cleis risuona nelle orechhie degli intenditori in tutti i club europei, per il suo genio inaspettato. Conoscere Michel significa capire che solo lui può aver prodotto una traccia come 'La Mezcla', perché rappresenta la ricchezza e la varietà della sua vita e musica. Nato e cresciuto nella Svizzera italiana, Michel Cleis parla 5 lingue e si è formato musicalmente ascoltando tutto: da Miles Davis e John Coltrane ai Beatles o al cantautore italiano Lucio Battisti. Mentre studia a Losanna, è testimone dello sbocciare dell'House music con artisti come Adamski, Robert Owens e Kid Bachelor. Non si immagina minimamente una carriera nell'ambito musicale. "Non sapevo cosa volessi fare", scherza Michel, "ma non volevo un lavoro normale". A dispetto di un'infanzia che lo avrebbe visto diventare panettiere, Michel diventò un praticante psicologo. Il suo amore per la musica però, rimaneva vivo e così si esibiva come DJ nel tempo libero. Galeotto fu un incidente, avuto mentre giocava a basket e che lo costrinse a letto per 3 mesi. "Avevo paura di impazzire", ricorda, "Così ho comprato un campionatore e ho iniziato a giocare coi miei dischi". La passione e la conoscenza musicale di Michel è cresciuta in anni passati ad ascoltare e fare djing, e si è concretizzata, con rapido successo, grazie a release su label come la Rekids, Supplement Facts, Buzzin’ Fly, Aus, Strictly Rhythm e ovviamente per la Cadenza. Michel si conquista la stima di Luciano campionando 'La Mezcla' e trasformando questo suo classico in una hit mondiale. "Non me l'aspettavo", dice umilmente. Sempre teso in avanti, Michel sta attualmente lavorando al suo album di debutto, col quale ambisce ad andare oltre i confini del dancefloor. "Non voglio essere solo da club", afferma. Nel frattempo è in tour e si unisce alla notte firmata Cadenza, 'Vagabundos', dall'Hushuaia al Pacha, nell'estate 2010. OKAIN (Quartz / Bpitch Control / Tsuba - Parigi) www.myspace.com/okainspace La storia d'amore tra Samuel (al secolo, Thalmann) e la musica elettronica comincia in giovane età quando, a 15 anni, scopre la sua più grande passione dietro i piatti. Le sue radici musicali vengono dal panorama black, dalla sua devozione per il soul, il jazz e l'hip-hop. I generi che l'hanno formato, sia come dj sia come producer, connotano un groove squisito. I set di Samuel, dai suoni sensuali, guidano il pubblico in un viaggio emozionante. Come producer, la carriera di Samuel è in continua crescita, sia da solista sia con il progetto Handycraft al fianco di Paul Ritch. Producer di prima scelta per diverse label, ha contribuito a release per etichette del calibro di Tsuba, Quartz Rec, Bpitch Control e FourTwenty. La sua musica ha attraversato il mondo, dalla Spagna al Giappone e dal Perù al Canada, con le esibizioni di Okain nei più importanti party e club, come il Fabric di Londra, il Goa a Madrid, il Rex Club a Parigi, lo Space di Ibiza e il Cocoricò a Riciione, per citarne solo alcuni. Come parte della sua proiezione creativa, Okain possiede e guida anche una label che stampa solo in vinile, la Lezar. Questa label non cita mai la paternità delle tracce, il suo scopo è infatti creare una nicchia interamente dedicata allo sviluppo delle idee musicali. MARCELLO CAROZZI (Amnesia Milano res./Fohn/Suara - Milano) www.myspace.com/marcellocarozzi Anno 1984, prodotto a Milano. L'unica cosa che conta sempre, è la musica; più esattamente il mondo del DJing. A ritmo di determinazione, maneggia i primi dischi concentrandosi sugli aspetti che ritiene fondamentali alla sua formazione: cultura musicale e conoscenza tecnica. Così imbocca entrambi i sentieri e, mentre consuma dischi House da Lerry Levan a Frankie Knuckles, passando per Mood II Swing e Kenny Dope e i re della Techno Jeff Mills e Carl Cox, studia software quali Logic, Live e Traktor finché per lui non hanno più segreti. Dalla preparazione alle performance il passo è breve e comincia ad esibirsi nei grandi party dance milanesi: a soli 18 anni sale in consolle nel super club Punta dell'Est e non si fa scappare il fu Rolling Stone, De Sade, Cafè Solaire e Gasoline (ora Punto G).Attualmente Marcello è resident di Amnesia Milano, tempio meneghino dove ha diviso la consolle con Sven Väth, Locodice, Luciano,Lemos & Kreon, Ben Klock, Reboot, 2000 and One, per citarne solo alcuni. Fuoriporta, in Italia, ha scatenato i dancefloor di Titilla e della famosa piramide del Cocoricò di Riccione. Nell'era dei producer, Marcello non è da meno, nel 2009 vede la luce la sua prima release 'Marulato', uscita su Suara. Nell'estate di quello stesso anno, parte alla conquista dell'Europa, bazzica Ibiza e si esibisce in serate come il 'Face of Ibiza' al Privilege e nella Red Room dello Space per 'Carl Cox and friends', per poi spingersi sino al Raum Club di Barcellona. Nell'inverno 2010, Marcello percorre un terzo cammino, quello del promoter. Nasce così il progetto Fohn, in collaborazione con Thomas Gioia e Luca Nove, che realizza il concetto di festa itinerante in spazi post industriali, dai contenuti House e Techno underground, spinto da un vento caldo che è la materializzazione della sensibilità musicale di Marcello. D'estate il vento cambia e spira di nuovo verso Ibiza, guidando Marcello allo Space e Zoo Project. Il suo sound si nutre di House e Techno dalle sfumature decise, si concede volentieri alla Dub, ricerca il calore raffinato delle correnti che l'hanno influenzato e mantiene
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Emergenza coronavirus: il servizio di aiuto di psicologi e psicoanalisti
Sopraffatti dalla paura di un virus subdolo che in quattro e quattr’otto ci ha vietato di abbracciarci, stringerci le mani, stare vicini. Straziati dalla conta giornaliera dei morti in ospedale, da scene che sembrano da film di guerra e dal rischio così facile di essere contagiati se non restiamo chiusi in casa. Adesso non mollare è un dovere istintivo, ma è comprensibile che prima o poi il momento di sconforto arrivi per tutti. L’emergenza sanitaria è, dunque, anche un’emergenza psicologica.
Per aiutare la popolazione a reagire il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (Cnop) ha promosso l’iniziativa #psicologionline: i cittadini tramite un apposito motore di ricerca (accessibile dal sito Cnop - https://www.giornatapsicologiastudiaperti.it ) possono trovare lo psicologo o psicoterapeuta più vicino e prenotare un teleconsulto gratuito (via telefono o piattaforma di videochiamata). In caso di necessità verranno programmati interventi a distanza più strutturati. Oltre 4mila professionisti dislocati in tutta Italia hanno già aderito al progetto.
Anche la Società psicanalitica italiana (Spi) ha messo a disposizione un servizio di ascolto e consulenza di psicologia psicanalitica (da 1 a 4 teleconsulti gratuiti) per problematiche connesse all’emergenza coronavirus. I Centri psicoanalitici associati alla Spi, presenti su tutto il territorio nazionale (Roma, Milano, Bologna, Genova, Torino, Firenze, Pavia, Padova, Napoli, Palermo) forniranno per il progetto i nominativi dei professionisti disponibili per l’ascolto tramite telefono o piattaforma di videochiamata.
Fonte: www.salute.gov.it
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comunicazionelibera · 5 years
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Da circa dieci giorni l’apprensione di un possibile contagio del virus denominato “Coronavirus”, proveniente dalla Cina, sta inondando tutte le case o quasi.
A rivelare la notizia per primi sono stati i mass media internazionali e successivamente, solo perché i nostri connazionali si trovano bloccati nella nazione d’origine del virus, anche in Italia pseudo notizie di contagi non fanno che incrementare il terrore.
Il problema principale che in tanti si stanno ponendo è sulla divulgazione di notizie che sono alla base della nostra democrazia.
Conoscere per evitare!
Non è il primo virus che siamo riusciti a combattere – grazie agli scienziati di tutto il mondo – trovando medicinali curativi o vaccini immunologici, eppure sembra che la storia del nostro Paese (l’Italia) non c’abbia insegnato nulla.
Anche il Sottosegretario al ministero della Difesa, Angelo Tofalo, ha pubblicato dei post sulla sua pagina Facebook cercando di tranquillizzare tutti e costantemente aggiornando chi lo segue dell’alta professionalità dei nostri militari e delle modalità di intervento.
Angelo Tofalo – Sottosegretario Ministero della Difesa –
Ricorda lo stesso sottosegretario che in Italia abbiamo il reggimento specializzato CBRN e così ne descrive le modalità “#Coronavirus: i connazionali rientrati da Wuhan sono stati affidati a un team di medici e infermieri dell’Esercito Italiano provenienti dal Policlinico Militare “Celio”. Anche un Ufficiale psicologo sarà sempre presente nelle strutture del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito per fornire il supporto necessario. I pasti invece saranno consegnati dai soldati dell’8° Reggimento Trasporti “Casilina”. Un assetto specialistico del 7° reggimento difesa CBRN “Cremona” ha assicurato la decontaminazione dei mezzi e del personale impiegato per il trasporto dei connazionali dall’Aeroporto di Pratica di Mare alla Cecchignola».
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Come abbiamo scritto all’inizio, il Coronavirus detto “New China Virus” è una nuova forma di virus che porta la malattia ad alta infettività ma a bassissima mortalità. La città di origine è Wuhan, nella Repubblica della Cina, dove dalle prime notizie sembrerebbe constatato che il virus sia mutato passando dagli animali selvatici agli umani.
Tra le tante “notizie che circolano”, alcune, l’ho definiscono simile a SARS e MERS.
Diversi i casi di “infetti”, non solo in Italia, di un possibile contagio che poi si sono sciolti – secondo i vari bollettini medici – con un “falso allarme”.
L’Italia sta dimostrando di essere una nazione più attiva nella ricerca di un “immunizzatore del virus”, ciò e dovuto alle abbondanti risorse che spaziano dalle strutture sanitarie pubbliche abbastanza efficienti, all’eccellenza dei ricercatori e specializzati.
A coordinare le ricerche e le strutture è l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che coordina, infatti, alcuni tra i migliori ricercatori e virologi dell’Unione Europea, senza dimenticare gli ospedali specializzati come l’Ospedale Luigi Sacco di Milano e l’Istituto Spallanzani di Roma.
Entrambi gli ospedali sono attrezzati per il bio-contenimento e collegati con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
Non dimentichiamo che il nostro Paese e uno dei pochissimi al mondo a disporre di ambulanze per il trasporto in isolamento e di aerei per il trasporto in bio-contenimento, a disposizione dell’Aeronautica Militare Italiana.
Infine, ma non meno importante, non dimentichiamo dell’attrezzatura militare di cui l’Esercito Italiano è equipaggiato: ospedali da campo Role-2 e Role-3 adatti a un bio-contenimento e il 7º Reggimento difesa CBRN “Cremona”, specializzato nella difesa nucleare, biologica e chimica (CBRN-E) con un Reggimento anche a Civitavecchia (Roma).
Ma non è tutto qui!
Non trascuriamo i Vigili del Fuoco che a loro volta hanno delle divisioni specializzate nella minaccia Nucleare-Biologica-Chimica-Radiologica (NBCR) e una presenza capillare sul territorio.
Coronavirus:Italia attrezzata! Da circa dieci giorni l’apprensione di un possibile contagio del virus denominato “Coronavirus”, proveniente dalla Cina, sta inondando tutte le case o quasi.
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Come trovare lo psicologo giusto?
Trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze è simile alla ricerca di un ago in un pagliaio e può quindi rivelarsi compito a dir poco frustrante e stancante. È facile infatti perdersi nel mare magnum di internet quando si è alla ricerca di uno psicologo affidabile. Tuttavia, trovare lo psicologo giusto è della massima e vitale importanza per ottenere il massimo dalla consulenza psicologica o dalla psicoterapia. Innanzitutto, il tuo psicologo dovrebbe essere una persona con la quale tu possa sentirti a tuo agio e con la quale tu possa facilmente confidarti e condividere i tuoi pensieri e le tue preoccupazioni più profonde.
Sviluppare una forte relazione terapeutica con il tuo psicologo è un primo, importante passo nella ricerca di soluzioni durature ai tuoi problemi.  Per poter essere sicuri di affidarsi allo psicologo giusto di seguito sono riportate alcune delle domande alle quali potrai provare a rispondere e che ti aiuteranno a capire se hai davvero trovato lo psicologo più adatto alle tue esigenze.
Lo psicologo ascolta i tuoi problemi?
Lo psicologo dimostra sensibilità, tatto e rispetto per i problemi che stai affrontando o la situazione critica che stai vivendo?
Lo psicologo ti responsabilizza o tende a sostituirsi a te?
Lo psicologo è un ascoltatore paziente?
Lo psicologo è un ascoltatore neutro e imparziale o tende a giudicarti?
Infine, che livelli di comfort e fiducia esperisci durante le sedute con il tuo psicologo?
Oltre ad essere in possesso di un titolo valido ed essere iscritto all´Ordine degli Psicologi, è essenziale che il tuo psicologo sia un professionista esperto e altamente qualificato, con esperienza nei settori del comportamento umano, valutazione della salute mentale, diagnosi, terapia e cambiamento del comportamento. Il motivo è semplice: le qualifiche cartacee e il lavoro pratico sono due fattori diversi. Uno psicologo esperto saprà garantirti un´assistenza adeguata e servizi personalizzati adatti alle tue specifiche esigenze. Saprà essere di supporto per  permetterti di parlare apertamente e confidenzialmente delle tue preoccupazioni e dei tuoi sentimenti, mantenendo la tua riservatezza e rispondendo alle tue domande. 
Vedere uno psicologo mi aiuterà?
Secondo una ricerca della Stanford University School of Medicine, alcune forme di psicoterapia possono ridurre efficacemente la depressione, l'ansia e i sintomi correlati dei pazienti come dolore, affaticamento e nausea. La ricerca sostiene sempre più l'idea che la salute emotiva e fisica siano strettamente collegate e che vedere uno psicologo possa migliorare la salute generale di una persona. Vi sono prove convincenti che la maggior parte delle persone che frequentano diverse sedute con uno psicologo stanno molto meglio degli individui con difficoltà emotive che non ricevono aiuto.
Come faccio a sapere se la terapia funziona?
Quando inizi la terapia, dovresti stabilire obiettivi chiari con il tuo psicologo. Potresti provare a superare i sentimenti di disperazione associati alla depressione o controllare una paura che sconvolge la tua vita quotidiana. Ricorda, alcuni obiettivi richiedono più tempo di altri. In genere un bravo psicologo saprà dirti in quale momento potreste aspettarvi di iniziare a vedere progressi.
È un buon segno se inizi a provare un senso di sollievo e un senso di speranza già dopo le primissime sedute.
per maggiori informazioni :- Centro per lo stress Milano
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eventiincitta · 6 years
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Michel Cleis sabato 7 aprile torna alla Lampara di Trani.
Michel Cleis è passato dall'essere un producer sconosciuto con qualche vinile all'attivo, a diventare l'artista più caldo del momento grazie alla traccia intitolata ‘La Mezcla’.
info 348 9391301
Nello spazio di due anni, Michel Cleis è passato dall'essere un producer sconosciuto con qualche vinile all'attivo, a diventare l'artista più caldo del momento grazie alla traccia intitolata ‘La Mezcla’. Nel 2008 Luciano ascolta un disco che sfugge alle classificazioni; una miscela sinuosa di battiti latini, ritmica tribale ed un'indimenticabile cantato spagnolo. Questo disco non si incastrava con nessuno, tranne che con la Cadenza. Così Luciano ha scelto ‘La Mezcla’ ed il nome Michel Cleis risuona nelle orechhie degli intenditori in tutti i club europei, per il suo genio inaspettato. Conoscere Michel significa capire che solo lui può aver prodotto una traccia come 'La Mezcla', perché rappresenta la ricchezza e la varietà della sua vita e musica. Nato e cresciuto nella Svizzera italiana, Michel Cleis parla 5 lingue e si è formato musicalmente ascoltando tutto: da Miles Davis e John Coltrane ai Beatles o al cantautore italiano Lucio Battisti. Mentre studia a Losanna, è testimone dello sbocciare dell'House music con artisti come Adamski, Robert Owens e Kid Bachelor. Non si immagina minimamente una carriera nell'ambito musicale. "Non sapevo cosa volessi fare", scherza Michel, "ma non volevo un lavoro normale". A dispetto di un'infanzia che lo avrebbe visto diventare panettiere, Michel diventò un praticante psicologo. Il suo amore per la musica però, rimaneva vivo e così si esibiva come DJ nel tempo libero. Galeotto fu un incidente, avuto mentre giocava a basket e che lo costrinse a letto per 3 mesi. "Avevo paura di impazzire", ricorda, "Così ho comprato un campionatore e ho iniziato a giocare coi miei dischi". La passione e la conoscenza musicale di Michel è cresciuta in anni passati ad ascoltare e fare djing, e si è concretizzata, con rapido successo, grazie a release su label come la Rekids, Supplement Facts, Buzzin’ Fly, Aus, Strictly Rhythm e ovviamente per la Cadenza. Michel si conquista la stima di Luciano campionando 'La Mezcla' e trasformando questo suo classico in una hit mondiale. "Non me l'aspettavo", dice umilmente. Sempre teso in avanti, Michel sta attualmente lavorando al suo album di debutto, col quale ambisce ad andare oltre i confini del dancefloor. "Non voglio essere solo da club", afferma. Nel frattempo è in tour e si unisce alla notte firmata Cadenza, 'Vagabundos', dall'Hushuaia al Pacha, nell'estate 2010. OKAIN (Quartz / Bpitch Control / Tsuba - Parigi) www.myspace.com/okainspaceLa storia d'amore tra Samuel (al secolo, Thalmann) e la musica elettronica comincia in giovane età quando, a 15 anni, scopre la sua più grande passione dietro i piatti. Le sue radici musicali vengono dal panorama black, dalla sua devozione per il soul, il jazz e l'hip-hop. I generi che l'hanno formato, sia come dj sia come producer, connotano un groove squisito. I set di Samuel, dai suoni sensuali, guidano il pubblico in un viaggio emozionante. Come producer, la carriera di Samuel è in continua crescita, sia da solista sia con il progetto Handycraft al fianco di Paul Ritch. Producer di prima scelta per diverse label, ha contribuito a release per etichette del calibro di Tsuba, Quartz Rec, Bpitch Control e FourTwenty. La sua musica ha attraversato il mondo, dalla Spagna al Giappone e dal Perù al Canada, con le esibizioni di Okain nei più importanti party e club, come il Fabric di Londra, il Goa a Madrid, il Rex Club a Parigi, lo Space di Ibiza e il Cocoricò a Riciione, per citarne solo alcuni. Come parte della sua proiezione creativa, Okain possiede e guida anche una label che stampa solo in vinile, la Lezar. Questa label non cita mai la paternità delle tracce, il suo scopo è infatti creare una nicchia interamente dedicata allo sviluppo delle idee musicali. MARCELLO CAROZZI (Amnesia Milano res./Fohn/Suara - Milano) www.myspace.com/marcellocarozzi Anno 1984, prodotto a Milano. L'unica cosa che conta sempre, è la musica; più esattamente il mondo del DJing. A ritmo di determinazione, maneggia i primi dischi concentrandosi sugli aspetti che ritiene fondamentali alla sua formazione: cultura musicale e conoscenza tecnica. Così imbocca entrambi i sentieri e, mentre consuma dischi House da Lerry Levan a Frankie Knuckles, passando per Mood II Swing e Kenny Dope e i re della Techno Jeff Mills e Carl Cox, studia software quali Logic, Live e Traktor finché per lui non hanno più segreti. Dalla preparazione alle performance il passo è breve e comincia ad esibirsi nei grandi party dance milanesi: a soli 18 anni sale in consolle nel super club Punta dell'Est e non si fa scappare il fu Rolling Stone, De Sade, Cafè Solaire e Gasoline (ora Punto G).Attualmente Marcello è resident di Amnesia Milano, tempio meneghino dove ha diviso la consolle con Sven Väth, Locodice, Luciano,Lemos & Kreon, Ben Klock, Reboot, 2000 and One, per citarne solo alcuni. Fuoriporta, in Italia, ha scatenato i dancefloor di Titilla e della famosa piramide del Cocoricò di Riccione. Nell'era dei producer, Marcello non è da meno, nel 2009 vede la luce la sua prima release 'Marulato', uscita su Suara. Nell'estate di quello stesso anno, parte alla conquista dell'Europa, bazzica Ibiza e si esibisce in serate come il 'Face of Ibiza' al Privilege e nella Red Room dello Space per 'Carl Cox and friends', per poi spingersi sino al Raum Club di Barcellona. Nell'inverno 2010, Marcello percorre un terzo cammino, quello del promoter. Nasce così il progetto Fohn, in collaborazione con Thomas Gioia e Luca Nove, che realizza il concetto di festa itinerante in spazi post industriali, dai contenuti House e Techno underground, spinto da un vento caldo che è la materializzazione della sensibilità musicale di Marcello. D'estate il vento cambia e spira di nuovo verso Ibiza, guidando Marcello allo Space e Zoo Project. Il suo sound si nutre di House e Techno dalle sfumature decise, si concede volentieri alla Dub, ricerca il calore raffinato delle correnti che l'hanno influenzato e mantiene quello stesso spirito di una passione che cresce ad ogni beat.
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lattecereali · 7 years
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CARO DIARIO
Secondo giorno di raccontare i cazzi propri al mondo, o a quei cinque stronzi che mi leggono, per parafrasare Manzoni.
Non so perché faccio questa cosa, magari è ricerca di catarsi, o magari spero che la tipa con cui ho scopato per sei mesi si renda conto di questa cosa e torni da me a braccia spalancate, rendendosi conto di ricambiare il mio amore. Che poi non è stato nemmeno scopare scopare e magari non è stato nemmeno amore amore.
Dopo tanti anni stasera ho riparlato con uno psicologo e ho scritto la mia seconda pagina di diario. Effettivamente non dover prendere la penna è molto più facile. Premere le parole sullo schermo è un atto leggerissimo, quasi non ti rendi conto che è più duraturo che incidere frasi nel granito.
Che poeta che sono.
Rispetto gli spazi di Daniela, ho voluto chiudere la cosa e devo rispettare questa mia decisione. La vorrei vedere, mi ricordo ancora il suo profumo e ricordo com'era accarezzarle la mano prima e gli avambracci poi. Che poi dire che rispetto gli spazi è una paraculata, fingo che non esista più solo perché non essere certo che sta benissimo anche senza di me è molto più comodo che averne la certezza, appunto.
Paolo mi vuole inserire in un suo progetto, Pietro mi chiede di impostargli Francesca, con cui devo andare a vedere tipo tutte le mostre di Milano e che mi manda foto del suo gatto. Una sola. Fa niente.
È di nuovo arrivato il momento di salutarci. Scrivere telestocazzo nella ricerca di Tumblr oggi è difficilissimo, anche se so che non porterebbe a nulla, ma tanto il suo profilo è a due click da qui. Ciao bel, ci risentiamo tra una ventina di ore.
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