La vitamina K2 MK4 uccide le cellule del cancro al colon, tramite apoptosi o inducendo autofagia. La vitamina K2 MK4 si trova nella carne rossa, uova, latticini e fegato. Per prevenire il tumore al colon, i medici vi dicono di evitare carne rossa uova, latticini e fegato. Comincio ad avere qualche sospetto che ce lo vogliano mettere nel culo.
via https://x.com/MarcoDabizzi/status/1799271193490641357
Nulla di nuovo sotto il sole. Dai tempi dei salassi benefici a quelli del latte in polvere per i neonati al posto di quello naturale, arrivando al vaxxino non vaxxino. Celodice lascenza (quella dei medici, più copincolla libreschi che scientifici, quanto e forse più degli avvocati).
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Hey I saw your reblog of that Tom and Jerry song and wanna say jungle is such a diverse and fun genre! Give it a shot, personally I would recommend the albums ‘Knowledge’ by M-Beat, ‘Sumo Jungle Grandeur’ by Soichi Terada (the Ape Escape composer) and ‘Tribute to Haile Salassie I’ by Blackstar. But truly it’s a genre with a lot of variety and many waves so it’s hard to go wrong! Have a wonderful day also, huge fan!
I'm already into jungle!!!
...I don't know many artists though. LOL
Thank you for the recommendations!!
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Lo sapevate che... l’opera più famosa di Vincent Van Gogh, La notte stellata, venne dipinta dalla finestra del manicomio di Saint Paul de Mausole, dove il pittore venne ricoverato dopo essersi amputato l’orecchio in seguito a una lite con il pittore Paul Gauguin.
I pazienti di un manicomio nel
XIX secolo venivano storditi col bromuro, con purghe e salassi, le normali cure contro la “follia” o venivano appesi al soffitto in delle arcaiche camicie di forza, al fine di placare i loro “eccessi”. Ma in quest’ambiente terrificante e degradante Van Gogh dipinse alcuni dei suoi quadri più belli. Venne preso da un vero e proprio furore creativo e continuamente chiedeva al fratello Theo di inviargli materiale per dipingere, pennelli e colori. Con la forza della propria immaginazione riusciva a rielaborare la misera realtà che percepiva con i suoi occhi in qualcosa di sublime, d’infinito, d’immortale.
“Cosa sono io agli occhi della gran parte della gente? Una nullità, un uomo eccentrico o sgradevole – qualcuno che non ha posizione sociale né potrà averne mai una; in breve, l’infimo degli infimi. Ebbene, anche se ciò fosse vero, vorrei sempre che le mie opere mostrassero cosa c’è nel cuore di questo eccentrico, di questo nessuno.”
Quando tentò di avvelenarsi inghiottendo colori a tempera e bevendo il cherosene delle lampade, fu segregato in una stanza spoglia e minuscola, priva di mobilia, ma continuò lo stesso a dipingere. L’arte per Van Gogh era una forma di resistenza, di sopravvivenza, un modo per svelare i misteri della natura e dell’anima. Pochi artisti sono riusciti ad esprimere i dolori e le sofferenze della propria vita con la stessa intensità di Van Gogh. La luce e i colori nei suoi quadri sono o accecanti o tenebrosi, un’esplosione di vita colta con la finissima sensibilità che gli era propria.
Da Professor X
Notte stellata
Olio su tela
73.0 x 92.0 cm.
Saint-Rémy: Giugno, 1889
New York: The Museum of Modern Art
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Mi ricordo
“ Mi ricordo che una volta la Valle d'Aosta aveva il mare.
Era abitata dai Salassi (che in greco vuol dire «popolo del mare») che per le navi di passaggio avevano costruito sul Cervino un faro alto almeno come Mike Bongiorno.
Adesso, con gli anni, il mare si è ritirato ed è rimasta soltanto la Dora Baltea, ma prima, al posto delle trote c'erano i delfini salmonati. I delfini più belli venivano catturati e portati a Cogne dove, invece delle acciaierie, c'era un acquario e se si girava cadeva la neve finta. Bisognava stare attenti, però, perché usciva tutta l'acqua e i delfini senza acqua muoiono, quasi come gli uomini.
Mi ricordo che al porto di Courmayeur si arrivava in skilift. Dalla banchina partiva il motoscafo più alto del mondo; si saliva e poi via, ottocento chilometri di piste. Sci d'acqua, naturalmente. Mi ricordo che il Piccolo San Bernardo era un'isola e il Gran San Bernardo era un'altra isola, ma più grande ed era piena di cani da valanga che passavano le giornate a guardarsi in faccia e a dirsi: «Boh?» Per quello gli è venuta la bocca all'ingiù. Oggi risulta chiaro che i cani da valanga erano fuori luogo, ma oggi, col progresso, si sanno tante cose che una volta non si potevano capire.
Per esempio allora ci si chiedeva perché tutti i rifugi del Cai si chiamavano «Miramare» e perché un antico proverbio pugliese diceva più o meno: «Se Aosta avesse i monti sarebbe una piccola Sestrière». «Che cosa c'entrano i monti», pensava il guardapesca ributtando in mare un camoscio che gli era rimasto impigliato nella rete. Già allora i camosci erano una razza protetta. Li tenevano al Gran Paradiso assieme alle foche, due panda e qualche Duna giardinetta.
Mi ricordo che i valdostani cantavano in coro un'antica canzone di montagna. «Giù pei ponti/ giù pei ponti che noi andremo/ coglieremo/ coglieremo le stelle marine/ per donarle/ per donarle alle bambine…» Mi ricordo che l'aquila faceva – abbastanza bene – il verso del gabbiano e tutt'intorno c'era un delizioso profumo di spaghetti alle vongole e di fontina. Erano i marinai che tornavano con le loro greggi di tonni. Passavano sotto l'Arco di Augusto (che allora era un ponte), baciavano le loro mogli e andavano a rifocillarsi al bar «Caa custa quel caa custa viva el battagliùn d'Aùsta». Era un nome un po' lungo per un semplice bar dove si beveva soltanto genepì e si mangiava soltanto genepesca. Per questo i marinai familiarmente lo chiamavano «Caa custa».
Mi ricordo che fu quando il «Caa custa» venne venduto a Maria Josè (una nobildonna che aveva curiosamente il nome di Altafini ma lanciava i piatti come Suarez) che incominciarono a cambiare le cose. Al «Caa custa» prese piede irreversibilmente la Nouvelle Cuisine e nella zuppa di pesce comparvero i primi savoiardi. Era troppo. I valdostani chiesero aiuto a una città amica, Bergùm de Hura e al suo re, Mais, che a tappe forzate occupò Aosta e impose su tutta la Valle la polenta. I savoiardi vennero mandati in esilio e il mare si ritirò a Cascais. “
Gino & Michele, Saigon era Disneyland (in confronto), Milano, Baldini & Castoldi, 1991¹; pp. 107-108.
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The characteristics that make Ethiopia a special nation.🇪🇹🇪🇹
Ethiopia uses a calendar with thirteen months and is eight years behind the Gregorian calendar.
Ethiopia also has a different time measurement, with sunrise occurring at 1 a.m. and sunset at 12 p.m.
The only African nation to fight and win the war against colonialism was Ethiopia.
Ethiopia is the cradle of the Rastafarian religion.
Coffee was discovered in Ethiopia.
Ethiopia is home to the world's oldest humans; Lucy's bone dates back about 3.2 million years. It is known as the land of origin.
Ethiopia's longest ruling dynasty ended in the 1970s with the reign of Emperor Haile Salassie. From the time of Solomon to the reign of Emperor Haile Selassie, the dynasty lasted.
It is thought that the ark of the covenant is in Ethiopia.
Ethiopia's Dallol is the hottest inhabited place on Earth.
Addis Ababa, the capital city of Ethiopia, is the highest capital city in Africa.
Only in Ethiopia can tourists feed live hyenas as a tourist attraction.
Ethiopia boasts the longest lake of lava known as "The Gateway to Hell." The name of the Erta Ale Volcano is derived from the Afar language and means "The Smoking Mountain." It is one of the world's most active volcanoe
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" Volete la pace o il condizionatore acceso?"
A più di un anno dal quesito, dall'aura amletica, posto dall'allora presidente Draghi, la situazione non ci pare affatto migliorata. Il costo dell'energia sembra infatti essersi cristallizzato verso l'alto, facendo il paio con i prezzi drogati dei carburanti e delle materie prime, mentre in Ucraina, il conflitto non solo non accenna a fermarsi, ma appare ogni giorno inasprirsi di più. Cosa dire, dunque, alla luce di queste evidenze incontrovertibili? Il rischio, più che mai concreto, è quello che da un lato il condizionatore resti acceso solo qualche ora al giorno, per evitare salassi, mentre dall'altro che della pace non se ne senta neanche l'eco in lontananza, visti gli interessi in ballo ed i segnali lanciati da una propaganda bellica incessante. Stupiti? D'altronde, almeno noi, non avevamo dubbi: dall'uomo del "muori e fai morire" non potevamo aspettarci altro. Tutte le sue previsioni, puntualmente, si avverano sempre.
Historia magistra vitae.
WI
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Le origini dell'insegna del barbiere "BARBER POLE".
Sai perché i barbieri hanno questo cilindro all'ingresso?
Le versioni girevoli sono relativamente recenti: in passato c'era solo un semplice palo.
C'entra la Chiesa e la chirurgia!
La storia dei pali da barbieri iniziò nel 1163, durante il Concilio di Tours, quando papa Alessandro Ill vietò ai religiosi di fare salassi, una pratica medica diffusa fino all'Ottocento consistente nel far defluire una certa quantità di sangue dalle vene di una persona. Da allora e fino alla nascita della chirurgia moderna furono i barbieri a offrire questo servizio.
Erano chiamati barbieri-chirurghi e si occupavano anche di estrazioni di denti e cure di piccole ferite.
Il francese Ambroise Pare, che visse nel Cinquecento ed è considerato il padre della chirurgia moderna, cominciò la sua carriera come barbiere-chirurgo. Nel Regno Unito barbieri e chirurghi continuarono a far parte della stessa corporazione professionale fino al 1745.
Il palo da barbiere nacque come modo per segnalare questi servizi medici e non quelli relativi a barba e capelli: in origine il rosso simboleggiava il sangue, il bianco i bendaggi usati per fermare il flusso sanguigno e il palo in sé l'asta che i pazienti dovevano stringere per rendere le vene più visibili al barbiere.
È un'invenzione britannica e quando si diffuse negli Stati Uniti venne aggiunto il blu: secondo alcune interpretazioni indica il colore delle vene, secondo altre è un modo per riprendere i colori della bandiera americana.
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Basket-case network news producer Jane Craig falls for new reporter Tom Grunnick, a pretty boy who represents the trend towards entertainment news she despises. Aaron Altman, a talented but plain correspondent, carries an unrequited torch for Jane. Sparks fly between the three as the network prepares for big changes, and both the news and Jane must decide between style and substance.
Credits: TheMovieDb.
Film Cast:
Tom Grunick: William Hurt
Aaron Altman: Albert Brooks
Jane Craig: Holly Hunter
Ernie Merriman: Robert Prosky
Jennifer Mack: Lois Chiles
Blair Litton: Joan Cusack
Paul Moore: Peter Hackes
Bobby: Christian Clemenson
Bill Rorich: Jack Nicholson
Martin Klein: Robert Katims
George Wein: Ed Wheeler
Gerald Grunick: Stephen Mendillo
Young Tom: Kimber Shoop
Young Aaron: Dwayne Markee
Young Jane: Gennie James
Jane’s Dad: Leo Burmester
Elli Merriman: Amy Brooks
Anne Merriman: Jane Welch
Clifford Altman: Jonathan Benya
Mercenary: Frank Doubleday
Lila: Sally Knight
Spanish Cameraman: Manuel Alvarez
Guerilla Leader: Luis Valderrama
Guerilla Soldier: Francisco Garcia
General McGuire: Richard Thomsen
Commander: Nat Benchley
Date-Rape Woman: Marita Geraghty
Weekend News Producer: Nicholas D. Blanchet
Makeup Woman: Maura Moynihan
Floor Manager: Chuck Lippman
Paul’s Secretary: Nannette Rickert
Edward Towne: Timothy W. White
Tom’s Soundwoman: Peggy Pridemore
Emily: Emily Crowley
Newsroom Worker: Gerard Ender
Donny: David Long
Chyron Operator: Joshua Billings
Technical Director: Glenn Faigen
Technical Director: Robert Grevemberg Jr.
Control Room Director: Richard Pehle
Weekend News Director: James V. Franco
Assistant Director: Jimmy Mel Green
Assistant Director: Raoul N. Rizik
Technician: Mike Skehan
Audio Visual Engineer: Franklyn L. Bullard
News Theme Writer: Glen Roven
News Theme Writer: Marc Shaiman
Lecture Host: Alex Mathews
Aaron’s Cameraman: Steve Smith
Aaron’s Soundwoman: Martha Smith
Mother in Hall: Cynthia B. Hayes
Young Tough: Dean Nitz
Young Tough: Phil Ugel
Young Tough: Lance Wain
Ellen: Susan Marie Feldman
Tom’s Female Colleague: Jean Bourne Carinci
Cab Driver: M. Fekade-Salassie
Uniformed Cop: Gerald F. Gough
Defense Dept. Spokesman: Robert Rasch
NATO Spokesman: Robert Walsh
Angry Messenger: John Cusack
Film Crew:
Producer: James L. Brooks
Production Design: Charles Rosen
Casting: Ellen Chenoweth
Editor: Richard Marks
Director of Photography: Michael Ballhaus
Unit Production Manager: David V. Lester
Music Editor: Bob Badami
Associate Producer: Kristi Zea
Original Music Composer: Bill Conti
Camera Operator: David M. Dunlap
Co-Producer: Penney Finkelman Cox
Foley Editor: Mark P. Stoeckinger
Costume Design: Molly Maginnis
Executive Producer: Polly Platt
ADR Recordist: Charleen Richards
Associate Producer: Susan Zirinsky
Color Timer: Bob Hagans
Boom Operator: Joseph F. Brennan
Hairstylist: Colleen Callaghan
Foley Editor: Cindy Marty
ADR Voice Casting: Barbara Harris
Still Photographer: Kerry Hayes
First Assistant Editor: Karen I. Stern
Stunt Coordinator: Jery Hewitt
Construction Foreman: Steve Callas
Sound Effects Editor: Patrick Drummond
Supervising Sound Editor: Robert Grieve
Makeup Artist: Carl Fullerton
Property Master: Mark Wade
Sound Re-Recording Mixer: Rick Kline
Sound Re-Recording Mixer: Donald O. Mitchell
Sound Re-Recording Mixer: Kevin O’Connell
Dialogue Editor: Dave Kulczycki
Location Assistant: Peggy Pridemore
Script Supervisor: Mary Bailey
First Assistant Camera: Gábor Kövér
Dialogue Editor: Jacqueline Cristianini
Dialogue Editor: Frank Smathers
ADR Editor: Jessica Gallavan
Construction Coordinator: Bruce J. Gfeller
ADR Editor: Jeff Rosen
Set Decoration: Jane Bogart
Best Boy Electric: Jerry DeBlau
Unit Publicist: Anne Marie Stein
Gaffer: John W. DeBlau
Sound Effects Editor: Linda Whittlesey
Production Coordinator: Cynthia Streit
Sound Mixer: Thomas Causey
Supervising ADR Editor: Beth Bergeron
Second Assistant Director: David Sardi
Negative Cutter: Donah Bassett
Key Grip: Dennis Gamiello
Location Manager: Stuart Neumann
Dolly Grip: John Lowry
First Assistant Director: Yudi Bennett
Se...
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Sangue sparso
Sangue sparso
Rosso fluido prestato a un mondo anonimoabbandoni il pulsante fiume caldo della passioneverso sfortunate vene in attesa di nuova vita.Emodinamica medievale e studi a gravità zero,educati salassi in bilico sulla torturagabbano sorella morte corporale.
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Un marziano, tal Del Corno nomen omen, si domanda sullo strafatto quotidiano testuale: "Troppe crisi per il dio mercato. Non è che alla fine aveva ragione Karl Marx?". (no link per profilassi).
Cucù, la risposta se la dà da solo, definendo nel suo articolo JM Keynes, interventista statalista socialista maximo, come "campione del liberismo di mercato" (neo- e ci aggiungiamo anche "selvaggio", perché no) con tutti i suoi seguaci alla Krugman, regolarmente sorpresi coi pantaloni in mano dalle "crisi di mercato", ma guarda.
Il "dio mercato" reagisce alle manipolazioni stataliste tipo il Re Sole, debilitato e alla fine UCCISO dai salassi che avrebbero dovuto "spurgarlo".
Una cosa sola giusta la dice ma senza volerlo: il poveretto associa parole opere ed omissioni dei Keynesiani all'avvento dell'ignoranza marxista.
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Bolletta pazza di energia elettrica e gas a Rimini e provincia
Stanno arrivando in tutto il territorio riminese decine di bollette di importo elevatissimo, in alcuni casi più che decuplicato.
La segnalazione viene da Federconsumatori Rimini, che attraverso il presidente Graziano Urbinati, avverte le società fornitrici: "Siamo pronti ad adire alle vie legali".
Vengono citati vari esempi di cifre fuori registro. Tra i tanti cittadini che, negli ultimi mesi dello scorso anno, si sono visti recapire ’salassi’ per niente in linea con quanto pagato fino a quel momento, Federconsumatori cita il "caso esemplare di un riminese che si è visto recapitare una bolletta di oltre 1.500 euro relativamente alla fornitura di energia elettrica, mentre in media le precedenti si attestavano su cifre di dieci volte inferiore e oltre".
"Questa situazione – aggiunge Urbinati – interessando varie società fornitrici, non può esser tollerata, e rischia di compromettere gli equilibri economico finanzari delle famiglie riminesi, già colpite dall’aumento generale del costo della vita". Federconsumatori va oltre, e parla di "smodati appetiti speculativi di aziende cui viene lasciata mano libera". Inoltre, ricorda che "l’energia non è un bene di consumo voluttuario, ma un bene comune fondamentale, il cui accesso va garantito a tutti in condizioni sostenibili, perché attraverso di essa si realizzano diritti di cittadinanza". Poi un messaggio per nulla criptico agli enti preposti: "A questo servono gli strumenti e le autorità di regolazione di quello che è un mercato particolare soggetto a regolamentazione specifica, non a stabilire le forme di presidio dei profitti privati di operatori qualsiasi".
Infine, l’avviso ai naviganti, ovvero a quelle compagnie, non tutte, protagoniste della vicenda: "Stiamo mettendo in campo azioni e contestando le modalità di comunicazione delle variazioni dei prezzi, unilateralmente praticate, massimi oneri e massimi costi, che appaiono arbitrarie e che vanno impedite e sanzionate". "Federconsumatori Rimini – aggiunge Urbinati – ha intercettato nelle ultime settimane alcune decine di casi. Ma il fenomeno risulta diffuso ad altre province italiane. A quanto sembra emergere, sarebbero stati praticati in maniera unilaterale aumenti con nuovi contratti, senza che gli interessati li abbiano sottoscritti".
I casi, va precisato, non riguardano, almeno a quanto emerso finora, gestori locali. "Noi non abbiamo registrato reclami o segnalazioni – afferma Lorenzo Partisini, direttore commerciale del Gruppo Sgr, fornitore di gas ed energia elettrica – anzi la situazione di mercato vede prezzi in discesa per gas ed energia. Tornati a livelli pre Covid". Sgr fa alcuni esempi: mentre durante la crisi Covid il gas era salito a 2,50 euro a metro cubo, e l’energia a 700 euro a megawattora, oggi mediamente il gas costa 30 centesimi a metro cubo, e l’energia elettrica poco sopra i 100 euro. Secondo Partisini alcuni degli aumenti citati non hanno a che vedere con il ritorno al 22% dell’Iva del gas, sinora calmierata dai governi al 5%: "Per i primi 480 metri cubi si fattura al 10%". L’ipotesi del direttore Sgr è invece che "per entrare in nuovi mercati qualcuno ha fatto offerte particolari l’anno scorso, offerte che ora rientrano".
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Preso no Piauí suspeito de integrar grupo que atua no comércio ilegal de armas de fogo no Maranhão
Alberto Salassie de Carvalho Neto, suspeito de integrar um grupo criminoso que atua no comércio ilegal de arma de fogo no Maranhão e em outros estados foi preso, nessa sexta-feira (19), em Luís Correia, no litoral do Piauí. A ação faz parte da Operação Orlov, deflagrada nesta semana, pela Polícia Civil do Maranhão (PC-MA).
De acordo com a Polícia Civil, Alberto Salassie seria o líder de uma…
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I used to be such an angry person. I hated my life to the full extent. I would punch walls. I would stick my head thru them sometimes too. I was a mess. I would say mean things to Raquel. I was not a good bf. And then i decided to take my life and that’s when i realized that nothing will change if nothing changed. I really took it upon me to change my entire life. I wanted a mentor. I needed someone to teach me how to better my life. That’s when i met Mr. Salassie. My mentor. He was one of the kindest people i ever met in my life. He was like a second dad to me. He thought me the importance of self care. Treating your body right, treating your mind with love, and devoting your life to learning and teaching. I changed so much. I became the person I’ve always wanted to become. Obviously there was still some sadness in me. That never went away but at some point i was actually happy. Although my family hated me, i felt unwanted in my home, i was still on the path to being better and i couldn’t be any more proud. I’m gonna do this again. I’ve done it before so i know i can do it again. I don’t want to be angry anymore. I want to be full of love. I want to be the best friend i can be to everyone. I want to be my best friend.
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La cura dei capelli ha origini antiche.
I primi rasoi sono stati ritrovati dagli archeologi circa 3500 anni fa' in Egitto.
Invece i primi negozi di barbieri vengono ideati dagli antichi Greci.
Nell'antica Roma i capelli avevano un ruolo importante per il proprio riconoscimento sociale.
Infatti la prima rasatura come segno di distinzione fu di Scipione l'Africano,generale dell'esercito romano e console.
Nel medioevo crebbero di grado i barbieri divennero barbieri/chirurghi perché effettuavano anche pratiche come i salassi.
Sembra infatti che l'asta fuori dai Barber Shop,arrivi da quello...perché veniva data in mano un'asta a striscie bianche e rosse(poi in America venne aggiunto la riga blu)con un pomo di bronzo in cima,ai pazienti durante il salasso in modo di tenere steso il braccio bene per vedere bene le vene...e il pomo era in realtà un vaso in cui si raccoglieva il sangue tolto....Non è una bella immagine,ma l'immagine del Parrucchiere subirà un salto di qualità.
Nel 600'/700' si occuperanno solo di capelli e parrucche e da lì verranno riconosciuti come artisti del capello.
Grazie anche a opere come Il Barbiere di Siviglia.
Nel 1906 la prima permanente venne eseguita.
Nel 1908 si vide nei manifesti la prima pubblicità della permanente (A permanent hair wave di Nestle' Wave).
Negli anni 20'/30' inventarono il primo asciugacapelli manuale e migliorarono le macchine per far la permanente,perché le prime 2 permanenti realizzate sulla stessa donna (che poi diventò la moglie del suddetto inventore [il tedesco Karl Ludwig Nessler con pseudonimo francese Charles Nestle'])gli bruciarono i capelli e il cuoio capelluto.
Fortunatamente la tecnologia ha sempre di più sviluppato e il lavoro del barbiere/parrucchiere si è sempre più evoluto.
E da quel tempo a oggi il barbiere/parrucchiere si distingue sempre di più in efficienza,qualità,professionalità,serietà per soddisfare sempre di più le esigenze del proprio cliente.
Cosa dite??? Lo sapevate tutto ciò?!
Continuate a seguirci i nostri antenati ci hanno steso la prima strada dove abbiamo iniziato a camminare,noi dovremmo sempre più migliorare per far eccellere ancora di più i nostri eredi.
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