Tumgik
#trasferelli
mineestellepolari · 10 months
Text
Tumblr media
Non le mie amiche che mi hanno fatto i trasferelli personalizzati “penetetta” 🙃
88 notes · View notes
turuin · 1 year
Text
mio figlio che mi propone di fare un tatuaggio trasferibile come se fosse una cosa scandalosa...
giovane, io da piccolo mi marchiavo le mani coi trasferelli. Quelli che andavano grattati.
12 notes · View notes
ectopia-cordis · 2 years
Text
Oggi qui per ricordarvi di quello strano periodo in cui tutti erano fissati con i tatuaggi all’henné e i trasferelli dorati in estate
5 notes · View notes
fammiunadomanda · 2 years
Note
Raccontami di Occhidoro
occhidoro nasce nella cameretta di due peter pan: francesco e giacomo.
giacomo è stato il mio primo art director (in pubblicità si procede per coppie creative: per ogni copy c’è un art, uno scrive e l’altro visualizza) e la colonna portante su cui ho costruito il mio percorso in IED.
è stato amore fin dal primo giorno, ci siamo scelti immediatamente: lui vede il mondo come io lo penso, con gli stessi occhi d’oro che poi hanno dato il nome al progetto che abbiamo portato avanti fino alla tesi di laurea.
il secondo anno di università gli ho fatto leggere una mezza frase che avevo scritto al mattino sul treno: le carezze sono come gioielli da indossare. ho scritto questa cosa pensando al modo in cui si illumina il volto di mia mamma quando riceve un bacio. lui mi ha guardato come faceva ogni tanto, ovvero con quella faccia come dire “ma che cazzo dici fra?”; come se avessi detto la cosa più preziosa di questo mondo. ha sempre avuto una fortissima ammirazione per le cose che gli facevo leggere (forse troppa) che spesso finiva quasi per commuovermi.
insomma, mi chiede il permesso di disegnarci sopra e io gli dico fai pure. anzi frugo nel mio blog e gli lascio qualche altro pensierino. torna la settimana dopo con un disegno bellissimo, dice che vorrebbe aprire una pagina di tatuaggi (lui ha sempre tatuato un po’) con le mie frasi più le sue illustrazioni. per un po’ andiamo avanti così (riusciamo addirittura a trovare qualche disgraziato che si tatua veramente 😅).
poi ci viene in mente di usare i trasferelli (i tatuaggi temporanei, come quelli che si trovano nelle confezioni dei polaretti). dalle frasi passiamo alle storie, insomma il progetto si evolve e noi ci divertiamo da pazzi.
quell’estate andiamo a pesaro (la sua città) e tramite qualche contatto riusciamo ad ottenere uno stand al festival della creatività per vendere i nostri trasferelli e tutto va straordinariamente bene (alla fine rimango a stare da lui praticamente tutta l’estate perché rompendo un po’ le scatole riusciamo a convincere un po’ di gente a farci esporre le nostre cose a qualche altro piccolo evento locale). decidiamo di portare il progetto in tesi e lì qualcosa si rompe: ci viene chiesto di allargare il team ad altre persone e la magia sfuma.
occhidoro non è mai nato per essere un progetto quadrato, studiato a tavolino ma semplicemente dalla nostra voglia di fare letteralmente il cazzo che volevamo. dopo l’università ho avuto l’opportunità di entrare in una grande agenzia, giacomo ha seguito un altro percorso e non ne abbiamo più parlato.
8 notes · View notes
enkeynetwork · 9 months
Link
0 notes
Note
I trasferelli dei polaretti valgono? Almeno faccio in fretta ahahah
AHAHAHAH è un’idea
0 notes
giankamoverona · 2 years
Photo
Tumblr media
#ceraunavolta Noi che....usavamo i trasferelli https://www.instagram.com/p/CoZ8lYErOjd/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
thecatcherinthemind · 5 years
Text
Tumblr media Tumblr media
Censura tattica perché sono una signorina perbene e il pride ormai è finito.
8 notes · View notes
i-am-a-polpetta · 4 years
Text
Sono 3 giorni che ho dei tatuaggi trasferelli sulle braccia a forma di alpaca e unicorni e credo che non mi laverò mai più.
Passo e chiudo.
72 notes · View notes
deeonisia · 2 years
Text
Cose che mi fanno sentire una gangster:
-farmi i trasferelli dei polaretti in posti inappropriati tipo oggi ne ho fatto una sotto una zinna così sembra che il pinguino mi guardi le tette.
7 notes · View notes
The Power of Polaretti and Geronimo Stilton trasferelli is on my side.
3 notes · View notes
zuccherodisqualo · 4 years
Text
Tumblr media
Che belli i trasferelli
30 notes · View notes
comicsovunque · 3 years
Text
Tumblr media
Dragonero & Zagor Speciale 08 Il Viaggio Degli Eroi Enoch, Gregorini, Hamilton, Rubini Ed. Bonelli (Luglio 2021)
I due eroi Bonelli si incontrano nuovamente in modo da permettere a Patrick di ricambiare la visita precedente. Tra le pagine di questo albo lussuoso verrete abbagliati da colori sgargianti, da un graficamente spettacolare Gmor, da qualche seno scoperto e da uno Zagor tratteggiato finalmente in modo moderno e in linea con la qualità delle copertine di Piccinelli e, nella fattispecie, di Rubini. Vi confesso che nelle mie recensioni alla collana dello Spirito con la Scure troverete spesso qualche riferimento alla forbice che si è creata tra le copertine cinetiche e accurate del nostro e i disegni classicheggianti e simil-ferriani delle pagine interne. Appartengo alla categoria di lettori che amerebbe vedere uno Zagor più moderno, lasciando più liberi i disegnatori di esprimere la loro espressività e in questo speciale sono stato accontentato, soprattutto grazie alla presenza di un cast targato Dragonero, reso in modo graficamente coerente con il suo aspetto “regolare”, il che ha trascinato con sé anche il look del cugino di Darkwood. Dopotutto siamo a casa di Ian! Più o meno... perché non mancano le intromissioni multiversali della realtà, compresa la nostra dimensione ordinaria, cioè quella di noi lettori, in un complicato sfondamento di quarta parete, come si direbbe al cinema. Se lasciavamo fare ai cattivi sciamani dell'albo probabilmente fuori dalla finestra ci saremmo visti una mongolfiera solcare i cieli nazionali con a bordo Zagor e Dragonero! Il nostro Spirito con la Scure inizialmente pare un po' troppo soltanto un semplice e impacciato testimone degli eventi per poi diventare a sorpresa un latin-lover tutto sommato anche abbastanza ben disposto nei confronti di un esuberante gruppetto di donne-piranha. Sia Dragonero che Zagor mi sono sembrati generalmente abbastanza “ingessati”, prigionieri del loro status-symbol e più volte sembrano delegare l'espressività ai comprimari, Gmor e Cico, tanto diversi quanto simili, tra battute e pasticci. Cico a dir la verità a volte è più ottenebrato che demenzialmente spiritoso come è sua consuetudine. Mi sono sempre piaciute le situazioni che sfruttano il colore, approfittando quando se ne offre l'occasione, dai numeri centenari di Martin Mystere in poi, e in questo albo queste occasioni vanno sotto il nome di “porporina”, una trovata simpatica, forse un po' troppo fugace, ma soprattutto la colorazione degli sfondi che ha reso gradevole anche la vignetta più scarna. Guardate ad esempio le prime due di pagina 54 dove Alben e un Zagor in una rara versione “strabiliata” sono circondati dalle tinte ocra della stanza del mago (e da una mano a testa, che non guasta mai!?). Di vignette belle e di ampio respiro ce ne sono molte, come ci hanno abituato sceneggiatori e disegnatori di Dragonero, e la cosa non dispiace affatto agli occhi. In questo caso per di più arricchite dal colore! Che goduria! A volte nelle panoramiche più ampie non convince la stilizzazione dei protagonisti che mi ricordano un po' il gioco dei trasferelli di quando ero piccolo: figurine che venivano incollate a piacere su sfondi disegnati, ma che sembravano sempre e comunque separate dal contesto, chiaramente attaccate in un secondo momento, dando un profondo senso di irrealtà. Insomma, tanto valeva incollarli dove capitava, cioè sui quaderni e sui libri di scuola o sui muri e le finestre di casa. Questo ricordo è riaffiorato alla memoria quando ho visto il trasferello di Zagor sul meraviglioso sfondo di pagina 45 o lo sticker di Dragonero davanti al panorama di pagina 49. Le insistite lune salumieristicamente affettate che si stagliano nei cieli dell'Erondar fanno da cornice cosmica a viaggi aerei i più disparati. D'altronde quel bastone da rabdomante con l'aquila stampigliata sul petto che risponde al nome di Zagor ha l'unica capacità di percepire la sua scure in ogni dove (oltre che di infervorare la “bella” cavallerizza di draghi). Sì perchè tutta la trama gira intorno alla scure del bel moraccione, in versione martello di Thor precipitato su Midgard, inamovibile e inavvicinabile... tranne che per il suo
legittimo proprietario. E pensare che fino a un attimo prima il mjoln... ah no, la scure se ne stava bel bella nella bacheca di casa Aranill, ma da un luogo in capo al mondo, anzi addirittura “al di là” di esso, qualcuno ne ha percepito la presenza e se l'è accalappiato. Con fin troppa non chalance! Per chiudere il discorso sul colore, che dopo la reunion bonelliana è il terzo motivo per cui acquistare questo albo (il primo è che c'è Dragonero con ben disegnati comprimari; il secondo è che c'è Zagor: sì perché, come dicevamo, Cico non va considerato perché non fa la solita degna figuraccia), a tratti mi è sembrato un po' eccessivo e un filino urlato: al di là della casacca di Zagor che da sempre meraviglia come non abbia ancora svolto fino in fondo la sua funzione di faro segnaletico per tiratori scelti e cacciatori di taglie (ma sta lì il suo bello!), l'altro colpo cromatico lo infliggono i draghi volanti. Dopo una ricerchina su internet ho dedotto che siamo di fronte a una variazione dei causari australiani, gli uccelli più pericolosi al mondo, ma con un pizzico di pterodattilo, un po' di crinierina che non guasta mai e una zampa d'oca in fondo alla coda. Effettivamente anche i casuari sono parecchio sgargianti, anche se buttano più sul blu, ma nel nostro albo sono a tratti imprudentemente arancionati. Una parola sulla storia che per esigenze di copione deve per forza essere auto-conclusiva, lineare, soddisfacente per entrambi i fandom, nella categoria editoriale neanche troppo lunga come certi maxi o specialoni e quindi a rischio di debolezza strutturale. Qui in 130 pagine si viaggia allegramente da una dimensione all'altra tra draghi di tutti i colori e si è testimoni di 1) inseguimenti estenuanti tra pipistrelli e mongolfiere (e senza un Jumbo tra capo e collo che mai a nessuno venga in mente di buttar giù sto pallone a fucilate o artigliate!); 2) bonellianamente insolite nudità e disinibizioni femminili che trasformano i nostri beniamini in eroi-oggetto; 3) epico scontro finale; 4) Zagor che infila la mano nel campo energetico sbriciolante al suono di un epico “rah, la scure è mia e me la prendo io”. Insomma, il fumetto finisce e... beh, è finito! Ah, mi piacerebbe aver colto il cameo della foto nel maggiolone, ma purtroppo non è così quindi attendo lumi.
1 note · View note
Text
Ieri poi sono uscito e a mezzanotte abbiamo festeggiato il compleanno della ragazza di uno dei miei migliori amici. Le hanno regalato dei trasferelli super imbarazzanti con dei cuccioli di animali vari. Indovinate chi se ne è immediatamente fatti due sull'avambraccio. Già, le domande dei nonni a pranzo sono state interessanti.
26 notes · View notes
fammiunadomanda · 2 years
Note
Ti va di pensare al ricordo più bello che hai che non c'entri con lavoro o relazioni?
anche qui vado fuori brief perchè ho un problema con le classifiche (preferisco le liste):
mamma che mi viene a baciare nel cuore della notte
la sera in cui io e cece abbiamo escogitato un piano per portare le olimpiadi a treviglio (ovviamente fattissimi)
quando ho battuto per la prima volta il grande capo del circolo e tutti i vecchietti intorno che mi chiedevano di commentare la partita insieme
il giorno in cui è nata occhidoro s.r.l. con il mio giacomo e l'estate trascorsa a pesaro vendendo trasferelli con le nostre storie e illustrazioni
quando perri mi ha regalato il biglietto per il concerto di liberato nonostante probabilmente non lo meritassi. ho sentito l'impagabile sensazione (estremamente rassicurante) di avere un'amica accanto che mi volesse bene al di là tutto
1 note · View note
ninilatte · 7 years
Text
Qua svelo un segreto che nemmeno i miei amici più intimi sanno
A volte mi intristisco nel vedere bellissimi sternum tattoo (o underboobs che dir si voglia) che ne vorrei uno anch'io ma purtroppo no c'è più posto. Vorrei più pance o più tette, è possibile?
5 notes · View notes