Tumgik
#umorismo politicamente scorretto
cartonionline · 9 days
Text
Sausage Party: Cibopolis la serie animata dall'11 luglio 2024 su Prime
Tumblr media
“Sausage Party: Cibopolis”, conosciuta anche come Sausage Party: Foodtopia, è una serie animata che prosegue le bizzarre e irriverenti vicende iniziate nel film Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia del 2016. Creata da Seth Rogen, Evan Goldberg e Jonah Hill, questa nuova produzione si distingue per il suo umorismo nero e un approccio satirico a temi complessi, il tutto condito da battute provocatorie e situazioni surreali. La serie è diretta da Conrad Vernon e distribuita su Prime Video, ed è ambientata in un mondo post-apocalittico governato da cibi antropomorfizzati, i veri protagonisti di questa storia assurda. La trama principale si svolge dopo la grande rivolta dei cibi contro gli umani. La vittoria porta alla creazione di Cibopolis, una città utopica dove i cibi vivono senza la minaccia degli esseri umani. Tuttavia, come spesso accade in queste società immaginarie, le cose non vanno secondo i piani. Le sfide non tardano ad arrivare, con disastri naturali come piogge torrenziali e attacchi da parte dei corvi. Frank (la salsiccia protagonista, doppiata da Seth Rogen), insieme a Brenda e Barry, si lancia in una missione per trovare un essere umano che possa aiutarli a risolvere i loro problemi e a garantire la sopravvivenza del loro mondo. La serie, composta da otto episodi della durata di circa 24 minuti ciascuno, riprende il tono irriverente e sovversivo del film, ma lo amplia introducendo nuove tematiche e dinamiche tra i personaggi. Se da un lato la serie riesce a far ridere con il suo umorismo grottesco e politicamente scorretto, dall'altro tenta di affrontare questioni sociali e politiche in modo satirico. Alcuni personaggi, come Julius, una tirannica arancia che cerca di prendere il controllo di Cibopolis, sono chiari riferimenti a figure della politica contemporanea, con Julius che rappresenta una caricatura di Donald Trump. Altri personaggi, come la minuscola Jeri Rice, che ha perso la sua famiglia durante un’inondazione, mostrano un lato più drammatico e personale, seppur sempre all'interno di un contesto assurdo. Uno degli aspetti più interessanti della serie è come utilizzi la sua ambientazione per giocare con i concetti di utopia e distopia. In Cibopolis, la città dei cibi, tutto sembra perfetto all'inizio, ma le divisioni interne e i problemi strutturali non tardano a emergere. La storia esplora il delicato equilibrio tra libertà e potere, e come le migliori intenzioni possano essere corrotte dall'avidità e dall'ambizione. Non mancano, ovviamente, battute volgari e scene esagerate, ma la serie riesce comunque a porre domande interessanti su cosa significhi vivere in una società ideale e sui compromessi necessari per mantenerla. Dal punto di vista tecnico, Sausage Party: Cibopolis mantiene lo stile visivo distintivo del film originale, con un'animazione vivace e colori sgargianti che creano un netto contrasto con i temi cupi e l’umorismo nero. Le voci dei personaggi sono un altro punto di forza della serie. Il cast originale, che include attori del calibro di Kristen Wiig, Michael Cera ed Edward Norton, torna a dare vita ai cibi antropomorfizzati, affiancato da nuove voci come Will Forte e Sam Richardson, che aggiungono freschezza e comicità ai nuovi personaggi introdotti nella trama. Nonostante l’umorismo tagliente e le gag a tratti volutamente eccessive, la serie non è stata accolta in modo unanime. Le critiche si sono divise tra chi ha elogiato il coraggio di affrontare argomenti politici e sociali in modo così dissacrante, e chi invece ha trovato la narrazione poco coesa, con personaggi talvolta troppo superficiali o stereotipati. Tuttavia, per chi ha apprezzato il film originale, Sausage Party: Cibopolis offre esattamente ciò che ci si aspetta: una miscela di comicità grottesca, critica sociale e intrattenimento sopra le righe. Sausage Party: Cibopolis è una serie che spinge i confini dell'animazione per adulti, mescolando risate sguaiate con riflessioni più profonde sulla società. Non è una visione per tutti, ma per coloro che apprezzano l’umorismo nero e la satira sfrenata, rappresenta una tappa imperdibile nel panorama dell’animazione contemporanea.
Episodi di Sausage Party: Cibopolis
La serie animata Sausage Party: Cibopolis, sequel del film Sausage Party del 2016, continua le avventure surreali e provocatorie di Frank, Brenda e i loro compagni alimentari. In questo nuovo capitolo, i cibi diventano i padroni della Terra dopo aver sconfitto la razza umana, ma la loro tanto agognata utopia si trasforma presto in una distopia ricca di caos, tensioni e conflitti interni. Attraverso episodi pieni di umorismo nero, satira politica e momenti surreali, la serie esplora temi come il potere, la leadership e la natura stessa della società. Prima Portata: La promessa infranta Il primo episodio parte subito dopo la vittoria del cibo sulla razza umana, con i protagonisti che tentano di costruire una società utopica. Tuttavia, l’apparente armonia viene distrutta da un temporale devastante che causa un'inondazione e molte vittime. Gomma si sacrifica per salvare i suoi amici, e Barry si impegna a recuperare il cibo disperso. Frank e Brenda, i leader di questa nuova civiltà, si trovano in difficoltà a mantenere il controllo, mentre molti cibi decidono di tornare al decadente supermercato Shopwell's, insoddisfatti della gestione della "terra promessa". Seconda Portata: La ricerca di risposte Nel secondo episodio, Frank, Brenda e Barry partono alla ricerca di un umano che possa fornire loro risposte su questioni come la pioggia e gli altri eventi naturali. Barry, spinto dalla sua sete di violenza, finisce per uccidere l'umano Richie prima che possano ottenere informazioni utili. Questo porta a un ulteriore scontro con altri umani, Jack e Donny, durante il quale Barry utilizza metodi estremi per difendersi, ispirandosi a vecchie tattiche usate durante la rivolta. Intanto, Sammy, colpito dal lutto e dalla confusione, scopre una nuova vocazione nella stand-up comedy, con cui cerca di trovare un senso in questo mondo in continua evoluzione. Terza Portata: Il festival di Burning Man Nel terzo episodio, il cibo organizza il festival di Burning Man, durante il quale Jack, l'umano sopravvissuto, dovrebbe essere sacrificato. Tuttavia, un corvo minaccia il festival attaccando e divorando alcuni cibi. Grazie a Jack, che suggerisce di usare il cadavere di un umano come spaventapasseri, riescono a scacciare l'uccello. Questo porta Frank e Brenda a riconsiderare il sacrificio di Jack, proponendo di tenerlo in vita per eventuali future necessità. Barry, però, si oppone fermamente e vuole che il sacrificio avvenga. Nel frattempo, Julius, un'arancia carismatica, approfitta della situazione per accrescere il suo potere, introducendo una nuova valuta basata sui denti umani, scatenando il caos tra i cibi più piccoli. Quarta Portata: Il potere di Julius Nel quarto episodio, Julius usa la sua nuova ricchezza in denti umani per espandere il suo impero e comprare edifici. Sammy, in cerca di gloria, tenta di prendere il controllo di uno studio televisivo, ma viene respinto. Frustrato, finisce per attaccare un altro cibo e prendere il suo posto. Nel frattempo, Frank e Brenda scoprono che i cibi più poveri vengono derubati dei loro denti, portandoli a instaurare un sistema di polizia. Durante il processo per i furti, scoprono che i cibi accusati di furto sono prodotti deperibili, che vivono in condizioni misere a causa della mancanza di refrigerazione, offrendo una chiara metafora delle disuguaglianze sociali. Julius, presente al processo, riesce a manipolare l’opinione pubblica, incitando i cibi a tenere delle elezioni per un nuovo leader di Foodtopia. Conclusioni Sausage Party: Cibopolis è una serie che non solo mantiene il tono irriverente e provocatorio del film originale, ma lo espande con una satira più articolata, affrontando questioni come il capitalismo, le disuguaglianze sociali e la manipolazione politica. Gli episodi si sviluppano tra momenti di pura comicità e riflessioni profonde sul potere e la responsabilità, rendendo la serie un prodotto unico nel panorama dell’animazione per adulti. Read the full article
0 notes
lettieriletti · 8 months
Text
Fungirl di Elizabeth Pich
Irriverente, politicamente scorretto e dotato di una comicità irresistibile, Fungirl racconta le avventure di una ragazza irrequieta, con una sessualità disinibita e una schiettezza disarmante, che travolge come un tornado tutti quelli che le stanno intorno. Una manifestazione di esplosiva vitalità, un audace sparatutto di umorismo, una cometa solitaria che incendia un cielo costellato di noia e…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
italian-malmostoso · 5 years
Text
youtube
Un po' in ritardo, ma ancora Buon Natale a tutti!
11 notes · View notes
kseenefrega · 3 years
Text
L’uguaglianza non esiste, fatevene una ragione. 😂😂😂
#vival'italia
13 notes · View notes
ideeperscrittori · 6 years
Text
Nuove tendenze: nobilitare arbitrariamente idiozie definendole "politicamente scorrette".
Ti opponi a chi dice che la Terra è piatta? Sei un difensore del pensiero unico che vuole imbavagliare gli eroici combattenti che si ribellano alla tirannia del politicamente corretto. Ok.
— L’Ideota —
13 notes · View notes
filmovida · 3 years
Text
AFTER LIFE
Ricky Gervais è probabilmente uno dei migliori comici in circolazione: politicamente scorretto, feroce, caustico ed esilarante, si è imposto soprattutto con la serie The Office e con lo sferzante ruolo di presentatore che demoliva lo star system americano in alcune edizioni dei Golden Globe. In After Life, serie disponibile su Netflix che il sessantenne inglese ha scritto, diretto ed interpretato, la sua vena comica, pur presente in diverse battute e gag irresistibili, rimane sullo sfondo: al centro c’è l’elaborazione del lutto, la depressione e l’emarginazione. 
Gervais/Tony è un giornalista di un giornale gratuito di una piccola cittadina inglese che perde l’amata moglie in seguito ad un tumore. Dopo aver pensato al suicidio, decide di continuare a vivere liberandosi però di ogni limite imposto dalle ipocrisie della convivenza civile, non dando sostanzialmente alcun peso alle conseguenza delle proprie azioni. Si ubriaca tutte le sere, mangia schifezze riguardando i video di frammenti di vita condivisa con la moglie scomparsa e sbatte in faccia a tutti quelli che gli girano intorno la spietata verità. Ma  a poco a poco nelle relazioni con le miserie altrui ritrova un nuovo modo di andare avanti. Perché in After Life nessuno è felice, nessuno vive la vita che vorrebbe. Tutti, dai colleghi di lavoro al postino, sono in qualche modo soli, stanchi e depressi.
Riuscire a ridere della tristezza è una delle grandi qualità della serie, che riesce comunque a rimanere leggera pur affrontando tematiche assolutamente pesanti (il lutto in primo luogo). Ma in più c’è un’empatia che rasenta la commozione nei confronti dei personaggi, che diventano in qualche modo parte di una comunità di sconfitti che però non si vogliono ancora arrendere e che si fanno forza restando insieme, in un affresco che unisce malinconia ed umorismo così tipicamente inglesi.
Certo vi è qualche lentezza di troppo e qualche personaggio alla lunga diventa ripetitivo e poco interessante, ma si tratta solo di increspature su di una superficie che si trova ad un livello altissimo per una serie tv.
Voto: 7
Tumblr media
0 notes
carmenvicinanza · 3 years
Text
Fran Lebowitz
https://www.unadonnalgiorno.it/fran-lebowitz/
Tumblr media
Se sentite l’urgenza cocente di scrivere o dipingere, limitatevi semplicemente a mangiare qualcosa di dolce: vedrete che la sensazione svanirà. La storia della vostra vita non è materiale per un buon libro. Non ci provate nemmeno.
Fran Lebowitz, irresistibile maitresse-à-penser newyorkese simbolo di un umorismo cinico e irriverente. Scrittrice inattiva, intellettuale ebrea e omosessuale, comica e opinionista, lettrice onnivora, possiede oltre 10.000 libri nella sua enorme casa molto al di sopra delle sue possibilità economiche, testimone oculare di una New York che non c’è più. È un’icona di stile al di sopra di qualsiasi tendenza, tabagista impenitente, attrice occasionale (la ricordiamo nella parte del giudice in Wolf of Wall Street).
Nata a Morristown, New Jersey, il 27 ottobre 1950 da una coppia di ebrei russi immigrati, appena maggiorenne si trasferisce a New York. Per mantenersi fa tantissimi lavori, pulizie negli alberghi, venditrice ambulante, è l’unica donna a guidare un taxi nella città dei primi ’70 e per questo emarginata e guardata con sospetto dai colleghi.
A 21 anni comincia la sua collaborazione, durata 11 anni, nella redazione di Interview il giornale di Andy Warhol, col quale non è andata mai d’accordo, ma “è andata meglio dopo la sua morte”.
Da principio scrive solo recensioni di bad movies in una rubrica che intitola Best of the Worst.
Donna libera e geniale, Fran Lebowitz, ha fatto della schiettezza il suo tratto distintivo. Irresistibile scrittrice e umorista, i suoi libri più importanti sono Metropolitan Life, del 1978, e Social Studies del 1981. Si tratta di raccolte di saggi usciti sui magazine con i quali collaborava dove si è formato il suo stile caustico, spudorato e politicamente scorretto che l’ha resa un personaggio pubblico.
L’ultimo libro che ha dato alle stampe risale al 1994 ed è il suo primo e unico testo per bambini, Mr. Chas and Lisa Sue Meet the Pandas, tradotto in italiano con il titolo Due panda a New York.
Da 40 anni gira l’America tra show e apparizioni televisive, del far ridere ne ha fatto una professione. Ha da ridire su tutto e tutti, niente si salva nella sua dissacrante comicità.
Attiva nel movimento LGBTQ fin dalle origini è stata  sostenitrice del movimento #metoo.
Il regista Martin Scorsese ha girato due opere sulla sua figura, il film La parola a Fran Lebowitz del 2010 e la docuserie Fran Lebowitz – Una vita a New York  uscita su Netflix nel 2021 e dedicata a Toni Morrison, sua grande amica. Una piccola gemma di idiosincrasia e ironia affilata che cela il suo rifiuto garbato della contemporaneità.
Ebrea newyorkese, lesbica, mai laureatasi e sempre in bolletta, è una donna libera, che non fa nulla per piacere agli altri.
La sua prima grande qualità è riuscire a condensare mondi in una riga o una battuta.
Nel 2021 è uscita una raccolta di suoi scritti per la prima volta tradotti in italiano, La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire.
Lo spirito anticonformista e antimoralistico di Fran Lebowitz è merce rara. Rifiuta orgogliosamente di arrendersi a smartphone e social network, ama i bambini perché sono “i migliori avversari che si possano desiderare a Scarabeo” e non tollera le eccentricità alto borghesi, le performance dell’arte contemporanea, la cucina, il traffico, il cinema, la gente in generale.
In Fran Lebowitz corpo, gesti, voce, abiti e parole non sono scindibili. In una sorta di performance del quotidiano evoca Oscar Wilde alla precisa ricerca di una genealogia della soggettività queer e dandy: dal taglio di capelli, al colletto e ai polsini coi gemelli della camicia, che spuntano oltre la giacca dal taglio maschile.
Accusata da più di cinquant’anni di connivenza con le élite, in realtà con le sue battute tranchant riesce, da sempre, a far incazzare anche i più raffinati intellettuali.
Questa donna è un concentrato di sagacia, ironia, irriverenza e libertà nel raffinato stile personale e il look androgino e snob che la contraddistingue.
La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire. Pertanto, ciò che chiamiamo civiltà sono solo i resti accumulati di un numero agghiacciante di nottatacce.
1 note · View note
italian-malmostoso · 5 years
Photo
Tumblr media
3 notes · View notes
italian-malmostoso · 5 years
Link
Mai più Coldplay finché non smetteranno di essere politicamente corretti.
2 notes · View notes
italian-malmostoso · 3 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Bandiere italiane politicamente corrette:
Bandiera italiana
Gonfalone regione Veneto
Bandiera regione Sardegna
Bandiera regione Piemonte
1 note · View note
italian-malmostoso · 3 years
Text
Tumblr media
0 notes