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Tea and cookies.

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I suoi occhi pianeti dove entri per sbaglio ed esci in punta di piedi.

Ultimo - Chiave

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Per la barca che vola se non trova il suo mare, Per l'incendio che brucia tutto ciò che rimane.

Ultimo-Chiave

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Me, always.

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Text me again. #1

Ho sempre pensato di essere in grado di innamorarmi, di essere capace di provare sentimenti nei confronti di qualcuno che non sia un personaggio famoso di ventitre anni circa, magari spudoratamente gay. Tuttavia ogni mio pensiero al riguardo è stato spazzato via da una semplice frase che, due settimane fa, mia sorella mi ha detto mentre stavamo tornando a casa: “Non ti sei mai innamorata veramente.” Inutile dire che ho passato le restanti due ore di viaggio in silenzio, a rimurginare sulle sue parole ed a cercare di dar loro un significato piuttosto oggettivo. Questa sera, a distanza di due settimane, sono arrivata ad una concusione: Non è del tutto vero, poiché mi è capitato una volta di “cadere in amore” nei confronti di qualcuno. Quel quacuno era una ragazza, una ragazza bellissima, aveva i capelli neri, folti e setosi, e gli occhi azzurri tanto rofondi che potevi perdertici, la sua pelle bianca come quella che viene descritta nei libri, solo che questa volta era reale. Portava degli occhiali dalla forma squadrata e vestiva sempre di nero. Avevamo più o meno gli stessi interessi, entrambe amavamo l'arte, i film romantici ed i libri, uno in paricolare: La divina commedia. Avevamo passato giorni a scriverci versi riguardanti i gironi dell'inferno, trovavamo la cosa poetica ed affascinante, e proprio uno di quei giorni avevo deciso di dichiararmi a lei, che subito mi aveva risposto che si, potevamo conoscerci e provare a far nascere qualcosa fra di noi. Allora cominciarono le telefonate di sera, i messaggi più dolci, le foto. Era tutto così fantastico, come nei film. Fino a che un giorno sparì. Le inviai decine di messaggi, la chiamai e non rispose, mi dissi che sicuramente era occupata, così aspettai per giorni, settimane e finalmente si fece viva, dopo un paio di mesi, forse qualcuno in più. “Ciao.” Era tutto ciò che aveva da dirmi? Un semplice ciao? Credeva che l'avrei perdonata per non avermi più scritto, cercato o pensato? Si sbagliava di grosso, non l'averi mai perdonata, per niente al mondo! Poteva anche scordarsi il mio nome. “Ehy, piccola.” Non potevo credere ai miei occhi, le avevo risposto in quel modo. Stupida. In quel momento capii che forse avrei potuto darle una seconda possibilità, in fondo non si nega a nessuno, vero? Parlammo ancora ed ancora, accorgendoci entrambe che eravamo inamorate, che era stato stupido da perte sua andare via, crebbe anche una specie di tensione sessuale fra noi due, reputavo le cose che ci dicevamo come una cosa solo nostra, insomma. Passarono due mesi, i due mesi migliori di sempre, e lei sparì di nuovo, lasciandomi esattamente come aveva fatto la prima volta. Mi tormentai, dandomi della spuda e cercando un motivo per giustificare la sua ritirata, mi illusi allora di aver detto qualcosa di sbagliato. Anche questa volta tornò a distanza di mesi, ma con una ragione diversa: “Mi spiace, K. non lo faccio apposta, mi allontano da te quando capisco di essermi affezionata troppo, perché ho paura che tu un giorno possa andare via ed io non sopavviverei se fossi innamorata di te.” Non sapevo eattamente come prenderla, mi stava confessando i suoi sentimenti per me, ma allo stesso tempo mi stava rifiutando. In quel momento, presa da non so bene quale sentimento deicisi di igorarla per altre settimane e quando finalmente decisi di risponderle mi diede il colpo di grazia, annunciandomi che aveva trovato una ragazza. Feci finta di niente, finsi di essere felice per lei, finsi che niente mai fosse successo fra noi, le feci i miei complimenti più sentiti, mentre dentro stavo assolutmente morendo. Il nostro rapporto, tuttavia, non era cambiato da nessuno dei duel alti, nessuna delle due -infatti- perdeva occasione per fr capire all'altra che le piaceva, andammo avanti così per molti altri mesi, ventiquattro per essere precisi, vivevamo dei frequenti tira e molla, entrambe ci fidanzavamo con altre ragazze, poi le mollavamo o venivamo mollate e tornavmo a scriverci, le davo consigli su come riconquistare la sua ex, mentre dentro sapvo di star facendo la cosa sbagliata, perché le mi piaceva talmente tanto che le altre ragazzen per me non contavano assolutamente niente e che le usavo come prestesto o scusa per tenere la mia mente occupata. Tutt'oggi sono convinta che lei mi abbia ferita profondamente senza neanche rendersene conto, perché sono certa che lei non sapesse quanto io l'amassi, non le ho mai mostrato quella parte di sentimenti che la riguardavano o non mi ci ero soffermata troppo, forse non le avevo fatto capire quanto per me fosse importante. Oggi sono esattamente sette mesi che non ci sentiamo e io ancora continuo a sperare in un suo messaggio mentre, di notte, fisso la sua chat ed immagino che lei sia ‘Online’ a tarda notte solo perché mi pensa e vorrebbe scrivermi, ed ogni notte nella mia testa ricorre il pensiero di lei distesa sul letto, con ler cuffie nelle orecchie ed il cellulare di fronte al volto, mentre i suoi occhi fissano la mia chat e la sua mente pensa a quali parole scrivermi.