Non fare una cosa solo perché puoi. Non fare niente che non ti piaccia. Non fare una cosa perché la gente pensa che tu debba farla. E inoltre non fare una cosa solo perché hai paura di farne un'altra.
"Ricordo ancora quando il Natale aveva il gusto dolce del miele quasi fosse una lenta carezza sul cuore. Quando l'innocenza dello sguardo di una bimba rendeva magica anche la cosa più semplice. Come l'abbraccio di mia madre, così grande da compensare l'assenza di chi invece non c'era, di chi non voleva esserci.
Il disincanto ti annoda le emozioni, non permette loro di attraversati la schiena e farti tremare di meraviglia. Non importa quanto impegno ci metti, in quanti ricordi sereni scavi per riacciuffare quel sentore di Tutto, non sarà mai paragonabile all'impazienza di un paio di manine che scartano un pacchetto come contenesse pura gioia. O alla purezza di due occhi che si perdono tra luci e stelle.
In compenso non smetterò mai di aspettarlo, come fosse un vecchio amico.
“…certe volte perdersi diventa l’occasione unica ed imperdibile per ritrovarsi. Perché si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni ma mai le persone che ci hanno fatto del bene. Anche se poi non ce ne hanno fatto più. Possiamo ricordarle con rabbia, con odio, con sofferenza, anche con risentimento, purché le ricordiamo. Ogni tanto davanti ad un caffè, in una giornata nuvolosa o un minuto prima di addormentarci. E’ che certi amori, certi addii, vanno ricordati a prescindere.”