ailinn71
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Esoterismo Egizio
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Tradizione esoterica egizia
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ailinn71 · 7 months ago
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“Presta le tue Orecchie per Ascoltare ed il tuo Cuore per Intendere”
SEKHMET: LA GRANDE GUARITRICE
Sekhmet, Sirio: divinità egizia, dea leonessa, la potente, appartiene al gruppo delle divinità guerriere di Ra.
Protettrice degli dei, lo è anche del Faraone, che sa onorarla e rabbonirla, in modo che la sua forza possente, ben controllata, sia benefica per il regno. Guardiana della soglia, è sempre pronta a dilaniare il profano, o chiunque voglia accostarsi al segreto con il cuore impuro. Rappresenta l'aspetto distruttivo di Hathor, l'esecutrice dell'operazione alchemica in cui il fuoco svolge un ruolo essenziale.
Sekhmet, come l’Atanor, può esplodere distruggendo.
La dea è un Neter guaritore, può porre fine e sconfiggere la malattia. I suoi sacerdoti sono definiti “terapeuti”, che pongono in atto la sua "Magia" tramite il Magnetismo dell'imposizione delle mani, nell'atto rituale.
Congiuntamente a Ptah e Nefertum, Sekhmet appartiene alla triade di Menfi.
Le sono consacrati tutti i felini, gatti compresi. Infatti se ben accolta, la terribile Sekhmet può trasformarsi nella dolce gatta Bastet. La vigile leonessa dal corpo di giovane donna aspettava gli adepti nel labirinto di Karnak. Ai pii ed agli attenti non sfuggiva il rumore dei suoi artigli che graffiavano i pavimenti di pietra inondati dal chiarore lunare. Occorreva coraggio e prudenza, poiché la dea poteva sia sbranare il visitatore che fargli varcare la fatidica soglia. "Sekhmet la cui potenza è grande come l'infinito" (Iscrizione sulle statue della dea).
La dea Hator assume, per ordine di Ra, l'aspetto mortifero della leonessa Sekhmet nel mito della distruzione del genere umano.
Questa funzione distruttrice è rivolta a quella parte di umanità, la Hamamit, che intende percorrere il cammino rigenerativo senza adeguata preparazione, per cui, nel momento che viene risvegliata in modo inadeguato la dea Fuoco, questa si rivolta e distrugge l'intruso.
Ma se, opportunamente preparato, si fa innanzi il Kemut, ecco che essa assume le sembianze del figlio Nefertum, il fuoco rigeneratore, e della dea benefica, la dolce gatta Bastet, che lo condurrà per mano nei Campi Yaru e più su, fino al Seket Hotep,l'Oasi di pace.
Sekhmet, la terribile, diviene così la guaritrice e colei che guida la mente e la mano dei terapeuti/sacerdoti.
Perché si possa divenire terapeuti, cioè portare gli altri al riequilibrio, prima, ed alla guarigione, poi, è indispensabile ripercorrere i sentieri della Tradizione, in generale, e di quella Egizia in particolare.
(di: Carlo Paredi)
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