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Un anno in più

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Cocce di telline sul lato del piatto,

Tutto troppo salato.

Rigetti lacrime solitamente trattenute

per quando c'è silenzio.

Doveva essere un cucchiaio in un litro d'acqua,

E invece hai creato, anche stavolta, un ambiente ipertonico.

La sconfitta ti prosciuga.

Seccante.

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Non ho mai veramente fatto serata in un locale.

Non ho mai veramente fumato.

Non ho mai veramente finito una partita a Monopoli.

(troppe cose ansiogene da fare, cerco modi nuovi per torturare corpo e cervello. Non voglio pensare, non voglio perdermi, annoiarmi, avere paura)

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Camomilla e smalto rovinato

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È una giornata di quelle che se trovi parcheggio, pure se è un po' lontano da dove devi arrivare, ti ci metti lo stesso.

Che non ti senti fortunata, e se più avanti non ci fosse (cosa molto probabile nella tua testa, in questo momento), dovresti fare giri lunghi e manovre strane. E rischieresti comunque che quel posto un po' lontano non lo trovi più.

(E invece poi c'è ancora, e c'è pure il posto più vicino.

Non ti va di spostare la macchina.)

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Non voglio vivere con questo rancore e questa irrazionale invidia addosso.

Ci sono cose più importanti a cui pensare

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È sempre la stessa storia, raccontata tutte le estati almeno una volta (ma anche due e tre e più). Nessuno mi racconta mai però perché a un certo punto abbiamo smesso di giocare insieme, e poi proprio di parlare.

È colpa mia?

Ho paura sia colpa mia. Della mia inadeguatezza. Dei miei silenzi. Dei problemi con la socialità.

E ora è tutto così imbarazzante, non so nemmeno perché ci sto così male sinceramente. Alla fine siamo solo figli di una coincidenza, e niente più.

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Attacco d'ansia perché, con gli occhi chiusi e la finestra aperta, il buio era troppo buio. Totalizzante.

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Io innamorato della tua pancia.

[Arrossisco] Io un po' meno; M dice che la mia pancetta gli piace tantissimo, ma ultimamente (forse perché mi vedo tanto in costume) mi mette molto a disagio.

Devo ancora, dopo tanti anni di grandi discussioni, fare pace col mio corpo. Ma ci sto lavorando, giuro

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Ma quanto è strano sentirsi raccontati dagli altri

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Ho voglia di riprendere a suonare

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vacanza

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"Mini e Miki hanno chiaramente bisogno di una vacanza perché non possono sempre e solo lavorare.

In vacanza si devono riposare ed evolvere, devono incontrare amici e stare soli. Devono sdraiarsi e camminare, ballare e oziare, e tutto deve essere ininterrottamente magnifico, altrimenti non vale la pena di vivere ed è tutto da buttare, poi finisce che uno è incapace di essere felice e dovrebbe spararsi.

Con queste premesse è comprensibile che ci sia una certa pressione."

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Non ero così felice da tanto, mi manchi già

(mi manchi sempre)

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Tanta pancetta e pochi soldini

[l'idea mi mette sempre più ansia]

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Come si fa ad essere così leggeri?