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“Happy” Hour

Avviso: sto per dire cose per cui risulterò particolarmente antipatica.

Odio gli aperitivi.

Li odio con tutta me stessa e odio di riflesso tutte quelle persone che: Dai raga, ci vediamo per un ape? Andiamo a fare apericena?

Non so di preciso perchè ho sviluppato questo disgusto nei confronti dello Spritz, Prosecco, Campari e compagnia bella, ma ho il sentore che sia principalmente perché questo benedetto aperitivo è diventato l’emblema della società superficiale in cui viviamo.

Si esce per fare una bevuta a tutte le ore del giorno, si mangiano due patatine, stuzzichini avanzati dal giorno prima, un po’ di stronzate di questo genere, si pagano i 5/6 euro d’ordinanza per poter mettere la foto di rito su Instagram con lo Spritz in mano e le unghie laccate lunghe 20 centimetri. 

Ultimamente vanno di moda le vie di mezzo: le cene che non sono cene, i drink annacquati,  le mezze amicizie, le ore in compagnia passate solo per poter postare stories sui social.

Non ci riesco proprio a mandare giù sto aperitivo e tutto quello che si porta dietro, sono costretta ad ingoiare il rospo molte più volte di quelle che si pensi ma nelle rare occasioni (tipo ieri) in cui declino l’offerta la gente si offende anche.

Allora dico, che c’è di male nel voler sedersi a tavola a mangiare e parlare, trattando il pasto con l’importanza che si merita e non sminuendo il tutto a una cosa di fretta e fatta male con sti buffet del cazzo dove come al solito i più sfacciati si strafogano e la gente educata e un po’ restia come me si tiene gli avanzi.  

Che poi credo che il punto sia che a me le mezze misure non sono mai piaciute e mai piaceranno e quindi il problema è che l’Happy Hour mi ricorda che invece alla gente le mezze misure piacciono eccome.

Alla gente piace spizzicare, bevicchiare, chiacchierare, fare gossip e ricevere centinaia di likes. 

A me piace riempirmi la pancia con un buon piatto di pasta, mi piace bere una buona bottiglia di vino, mi piace parlare di tutto (dalla politica alla filosofia alla religione alla musica per arrivare alle cose più assurde), non mi interessa minimamente sapere cosa fanno le altre persone né far vedere agli altri cosa faccio io.

E quindi mi rendo conto che l’odio per l’aperitivo mi divide irrimediabilmente da tutti gli altri, traccia quella invisibile linea che io percepisco come un muro insormontabile. Mi rendo conto di non potermi adeguare, di non potermi e volermi omologare e mi rendo conto di essere condannata ad essere sempre un po’ isolata, un po’ strana e particolare.

Mi rendo conto di non poter far altro che frequentare queste persone ma di sentirmi sempre fuori luogo perché loro vivono la vita come un eterno aperitivo, trattano le persone come se fossero qualcosa da poter assaggiare, gestiscono le conoscenze come se fossero qualcosa da consumare in fretta senza soffermarsi accontentandosi di avere lo stomaco mezzo pieno e la testa mezza ubriaca. 

Io no.

Io sono “o bianco o nero”, con me niente sfumature, niente mezze verità, niente mezze conoscenze. 

O rischi sedendoti a tavola e stappando una bottiglia oppure non ti meriti neanche mezzo bicchiere.

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Parte di me

Forse è solo un po’ troppo bello per essere vero. La nostra è una fiaba di quelle senza il lieto fine immediato. Forse di cattivi ce ne sono troppi, forse i cattivi sono cose, forse è la distanza. Siamo una storia d’amore tra una principessa e un principe che si trovano e si separano continuamente. Siamo una fiaba troppo bella e perfetta, simile a molte altre, per aver un finale immediato, proprio come le altre. Siamo una bellissima storia, infinitamente ed eccessivamente bella per questa realtà. Continuerò sempre a tenerti nel cuore, perché io ti ho riconosciuto, ti ho dato tanto e poi ti ho perso. Una parte di me l’hai tu, ed io non la voglio indietro. Anche perché senza te, io non sono me.

Un giorno ci ritroveremo. Ne sono certa. C’era troppa felicità nell’aria quando eravamo insieme. Si. Ne sono convinta.

Un bel finale ce lo meritiamo proprio. Io con te e tu con me. Con i cuori infreddoliti dai metri di neve e noi che tentiamo di scioglierli stando abbracciati. Sarai sempre parte di me. Sarai sempre la più bella parte di me. Non intendo lasciarti andare, mi dispiace. Ne ora, ne mai. Se non mi guardavi quel giorno a malpensa, se i miei occhi non incrociavano i tuoi, forse ora non avrei il cuore cosi incasinato.

Però volevo dirti anche, grazie di averlo fatto.

Sei la malinconia migliore che mi poteva capitare, e anche se sto male, spesso. Va tutto bene cosi, sempre meglio di non averti vissuto. Il regalo più bello che il mondo potesse farmi. Sei la mia persona preferita. Ti prego, aspettami anche tu. Ti devo ancora dimostrare tante cose, e la matematica non c’entra per un cazzo.

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Nessuno mi capisce. Nessuno mi capisce. Ho i brividi in questa domenica sera di gennaio. E nessuno mi capisce. Ho freddo. Sotto al piumone profumato di ammorbidente, ho freddo. E nessuno lo capisce. E nessuno è qui vicino. Amo, amo tanto. Ti amo tanto. Ti penso sempre, piango sempre. E tu non lo capisci. E tu non ci sei. E tu sei lontano e non mi vedi. Sei lontanissimo ed io ho freddo perché non sei qui ad abbracciarmi, non capisci che io ho bisogno di te per riscaldarmi e farmi smettere di piangere. Io affogo nelle lacrime e tu non ci sei, non lo vedi, non mi riscaldi e non lo capisci

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Una storia di amore,

scritta con l’indelebile,

sul mio cuore.

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La notte a volte ti penso e mi viene da piangere.

Io non capisco se lo fai apposta. Riesci a vedere che senza te sto male? Lo vedi e resti indifferente. Se ti penso, tremo. Tu se mi pensi che fai? Tante promesse, tante speranze, tanti sogni per il futuro. Che è successo? È passato tutto con il cambio della stagione? È stato davvero cosi facile dimenticare, dimenticare noi insieme? Se ci sei riuscito, vinci l’orgoglio e scrivimi, almeno per dirmi come hai fatto. Io ci ho provato. Ci ho provato a dirti addio, a chiudere quella porta, a sbattere i sentimenti dentro un cassetto e buttare via la chiave. Io ci ho provato a lasciarti andare, a credere che davvero queste circostanze rendessero le cose impossibili per noi due. Ma non ci sono riuscita. Io ti giuro che non so come si faccia a dimenticare. Tu da quanto vedo l’hai fatto. E smettila di illudermi, ricordandomi quanto mi conosci bene. Quanto ti ho lasciato entrare nel mio cuore, in cosi poco tempo. Smettila di ricordarmi quanto ero felice e quanto ora non lo sono. Mi fai stare male facendo finta di nulla. Ignorandomi. Perché io so che tu puoi salvarmi e non lo vuoi fare. Io sono convinta che per te sono ancora tutto, stai solo cercando di nascondere quei sentimenti. Perché ti hanno fatto stare male. Non pensare di essere solo. Anche io la notte piango spesso.

La cosa che mi fa più incazzare è che i treni esistono, ed io sono la prima a prometterti di venire. L’ho già fatto una volta e lo rifarei per tutta la vita, se ce ne fosse bisogno. Torna com’eri. Non dirmi di tornare quelli di una volta, se poi non lo vuoi fare davvero. Ogni tuo visualizzato senza risposta ad un mio messaggio, è un coltello conficcato dritto dritto nel ventricolo destro. Perché una volta di messaggi, me ne scrivevi tanti. Perché una volta mi chiedevi come stavo 3 volte al giorno, il buongiorno e la buonanotte erano un’abitudine, ma non erano scontati. Era sempre una bella sorpresa. Parlavamo di tutto, delle cose più strane, ci capivamo anche in quelle. La cosa che mi frega è che io mi sono innamorata della tua mente. E porca puttana da quella non ci si esce.

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Chiamami

se c'hai troppi pensieri

se non riesci a dormire

che io tanto ti penso sempre,

non dormo mai

Gio Evan

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Devi sapere che nel mondo, esistono certi amori che sono destinati a non realizzarsi mai. Però esistono.

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Penso che non sia come dicono tutti, che per amare gli altri devi prima amare te stesso. Io penso l’opposto. Se riesci ad amare qualcuno, se ti fai amare da qualcuno, riuscirai ad apprezzare te stesso. Perché quando si riduce tutto ai minimi termini, quando arrivi alla forma normale. Sei tu la soluzione. Rimani sempre solo con te stesso. Non è brutto, è bello, è straordinario. Salvarsi da soli, è l’orgoglio più grande che si possa provare e la fatica, il dolore, sono direttamente proporzionali alla forza che ti restituiscono, alla felicità.

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Tu abiti là, dove tutto è ghiacciato.

Io son qua, con il cuore congelato.

Lo sciolgo nel calore dell’abbraccio, si, proprio l’ultimo che tu mi hai dato.

Forse sembra un gioco di rime,

stupido e scemo.

Ma è l’unica cosa che

non mi fa arrivare allo stremo.

Sarò emotiva e troppo ingenua,

però tu non dimenticarlo mai,

quanto insieme a te ero serena.

Mi manchi e ti penso spesso,

sei una costante

in questo mondo complesso.

Ti vorrei regalare la felicità,

per viverla insieme.

Vorrei fare di tanti sogni una realtà.

Ti immagino sempre come una metà. Penso di sbagliare,

tu sei la meta di questo viaggio,

ed io sono un disastro,

vieni a darmi un’altro abbraccio?

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Ti prego non andartene. Non lasciarmi. Dammi la mano e tienimela stretta, ti prego. Per favore provaci, proviamoci. Sei diventato cosi essenziale nelle mie giornate. Non passo un'ora senza pensarti, non passo una notte senza sognarti. Non passo un minuto senza amarti. Senza amare tutte quelle piccolezze nostre che mi rendono felice. Tutte quelle accortezze che mi fanno sentire di essere viva. Che mi fanno battere forte il cuore. Sei tutte le lacrime che verso quando so di non averti vicino e di non poterti vedere. Sei ogni sogno, ogni speranza di futuro insieme. Sei i miei sorrisi, sei le mie risate, sei i miei sguardi. Ti amo, ti amo cosi tanto. Ti amo e  penso di non aver posto per amare qualcos’altro. Ti prego vieni a prendermi. Vieni qui. Vieni qui con me. Dammi la mano e non lasciarla più.

Abbi cura di splendere (Alessia Bresciani)

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Ed io si, ho paura del fatto che tu crescerai. Ho paura che arriverà il momento dei 18. Arriverà il momento della maturità e arriverà il momento in cui comprerai la macchina e arriverà anche il momento che t’iscriverai all’università. Io ho cosi tanta paura di tutto questo. Vorrei fermare il tempo e ricominciare dal 2015. Perchè ho paura? Ho paura perche ho il terrore che tu costruisca qualcosa di cui io non faccio parte. Ho paura che che tu mi possa abbandonare nel tuo passato. Nel paese che diciamo di voler lasciarci alle spalle. Ho paura che tu possa partire senza portarmi con te. Ho paura che tu mi possa dimenticare. Cazzo se ne ho paura.

Abbi cura di splendere (Alessia Bresciani)

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Ed io lo so, che tu lo sai. Che io no, non ti odierò mai.

Abbi cura di splendere (Alessia Bresciani)

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Piccole grandi verità.

Io sono fottuta.

Perché mi chiederai, sono fottuta perché sono innamorata. 

Ho fatto l’enorme sbaglio di innamorarmi. 

E neanche l’ho deciso, è successo piano piano, cosi, senza che me ne accorgessi. 

Non mi son svegliata un giorno e ho capito di amarti no, non è stato cosi come si legge nei libri o si vede nelle storie d’amore dei film. 

È stato un po’ un insieme di momenti sai, il primo probabilmente durante una sera, una delle tante, quando le mie labbra si sono staccate dalle tue chiudendosi e al contrario i miei occhi si sono aperti.

In quel momento credo di aver trovato qualcosa. Di aver trovato un posto in cui non mi serve niente di più, in cui si sogna tanto, ma comunque alla fine, quando si semplificano i termini, rimane l’essenziale, che è poco più di me e te. 

Siamo io e te. 

Quella sera si, oltre a tanti baci e molte parole dette, non si saprà mai se per colpa del cuore o per colpa del vino, in mezzo a tutta quella felicità, io ho capito di aver aperto il cuore e lasciato entrare qualcuno. 

Quella sera ho lasciato entrare te. Non si dovrebbe mai dare a nessuno la chiave del proprio cuore, è una cosa sbagliata, perché metti che succede qualcosa e questa persona decide di uscirne? 

Te lo dico io, rimani vuota. Ti porta via tutto. Perché ciò che ti completava, la tua sicurezza, il tuo tutto, era proprio lui. 

Tu mi conosci, ma non so se sai proprio tutto.

Le parole che ti dico, sei solo te a sentirle.

Le cose che ti farei, non le farei a nessun’altro. L’amore che ti do, è perché sei l’unico a cui il mio cuore riesce a darne.

Scusa se son gelosa sfrenatamente. Scusa se ti chiamo amore.

Scusa se ogni tanto ho bisogno di più certezze.

Scusa se voglio tante foto con te.

Scusa se voglio vederti spesso.

Scusa se ti sto addosso.

Scusa se voglio girare il mondo con te. Scusa se ogni tanto sbaglio e penso al futuro che non esisterà mai, sogno troppo, sono fatta così.

Scusa un po’ per tutto.

Scusa se ti amo.

Credo sia successo tra una stagione e l’altra, tra un bacio e l’altro.

Io ti giuro, non l’ho fatto apposta.

- Abbi cura di splendere  (Alessia Bresciani)

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Sappi che.

Sappi che senza di te non saprei come fare.

Sappi che senza il tuo ‘buongiorno’, tutte le giornate inizierebbero uno schifo.

Sappi che senza la tua pazienza, non saprei con chi sfogarmi.

Sappi che grazie alla tua esistenza, la mia ultimamente è più felice.

Sappi che mi ritengo fortunata come pochi al mondo, per averti.

Sappi che ti stimo talmente tanto, da desiderare di diventare come te.

Sappi che ti difendo da tutte le persone che si fanno idee sbagliate su di te.

Sappi che sogno cosi tanto, da arrivare, ingenuamente, a desiderare che tu mi tenga sempre al tuo fianco.

Sappi che sei cosi indispensabile per me, che ti cerco, abbracciando un cuscino, la notte nel letto.

Sappi che senza di te, non saprei come fare e che ti amo cosi tanto, da non sapere come descriverlo a parole. Da farmi venire i brividi e la pelle d’oca a pensarci. Da non sapertelo dire a voce.

E infine... sappi che credo in noi, ma qualunque cosa debba succedere, prima o poi, io ti ho amato veramente, questa è una sicurezza più certa del fatto che la terra sia rotonda.

- Abbi cura di splendere (Alessia Bresciani)

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Ti amo sempre.

Ti amo e amo cosi tanto il fatto di amarti.

Essere cosi piena di pensieri e allo stesso tempo essere cosi spensierata.

Guardare il cielo azzurro e sorridergli.

Sentire il sole sulla pelle e desiderare il profumo del mare con te affianco. Immaginare la sabbia attorno, due birre e carl brave che risuona dentro alla cassa.

Sorridere continuamente e sentirti sulle labbra. Sentirti nelle nostre canzoni. Sentirti nei bei posti. Sentirti nella quotidianità.

Sentirti sempre. Sentirti dentro alla felicità.

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- Abbi cura di splendere (Alessia Bresciani)