amichevolegm
amichevolegm
Amichevole Game Master
9 posts
Sarà una specie di diario in cui pubblico cose.
Don't wanna be here? Send us removal request.
amichevolegm · 1 year ago
Text
La felicità è come un respiro. Uno di quelli che ti entrano nei polmoni, ossigenando le mente e rivitalizzando il cuore.
Uno di quei respiri che ti fanno sentire vivo, dopo essere rimasto sott’acqua così a lungo da aver sostituito l’azzurro del cielo con il blu del profondo. E quando la respiri riemergi, con la pelle delle dita raggrinzita e le gambe incerte, e mentre l’aria fresca ti accarezza la pelle e il sole te la riscalda, tu ti senti vivo, sorridi.
Poi, inizi a camminare e improvvisamente ti ricordi il tuo peso. Perché l’abisso ti avvolgeva, ti comprimeva, ma allo stesso tempo ti sosteneva. Ci galleggiavi, fluttuando senza consistenza. Ora, invece, non c’è più nulla che ti aiuti.
Così, rivolgi il tuo sguardo al cielo, per ammirare ciò che hai conquistato. Ed è azzurro, striato di bianco e in continuo mutamento. Con piccole nubi leggere che, sospinte dal vento, danno vita a una moltitudine di forme vivaci. È bello, è autentico.
Ma il vento, per sua natura, è destinato a crescere.
Guardi indietro, verso il mare da cui sei venuto, da quell’abisso freddo in cui hai nuotato, e rabbrividisci. Vorresti continuare a respirare lontano dall’acqua, ma il vento aumenta, le nubi diventano grigie e l’orizzonte s’incupisce.
Davanti, il cielo burrascoso manda lampi e tuoni così forti da rimbombare fin dentro le ossa. E tu vedi la tempesta che si avvicina. Sei nudo, ancora bagnato, e senza il sole a riscaldarti tremi di freddo.
Non puoi più tornare indietro, sei uscito dall’abisso e non vuoi più nuotare, ma davanti è buio. Hai perso il blu profondo per ricercare l’azzurro. L’hai assaporato per il tempo di un respiro e ora dovrai affrontare il nero, domandandoti cosa ci sarà oltre quelle nubi e se sarai abbastanza forte per scoprirlo.
Era il 1964 quando Paul Simon compose la canzone che più di tutte ha divorato il mio tempo. E dopo 60 anni, mi domando ancora quale sia il suono del silenzio. Il suono delle voci inascoltate, dei pensieri repressi, delle idee lasciate a morire. Il suono di chi vorrebbe tanto parlare, ma si ritrova invece a tacere.
Tumblr media
1 note · View note
amichevolegm · 2 years ago
Text
Una volta credevo che la luce la portassimo dentro di noi. Come una scintilla che si ravviva ogni volta in cui la vita ci fa un sorriso.
Una sorta di fiamma eterna che ci accompagna dall’inizio fino alla fine.
Poi, crescendo, ho capito che quella fiamma la devi ravvivare. Devi curarla. Devi proteggerla dal vento della tristezza o rischia di spegnersi.
Solo che credo di averlo capito troppo tardi.
Tumblr media
3 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Non avere paura.
Fuori il cielo è pesante. Grosse nuvole scure si assemblano all’orizzonte. Probabilmente tra poco inizierà a piovere.
Ho sempre avuto paura di tutto. L’ansia era una costante nella mia vita. Il bisogno di controllare ogni cosa che mi succedesse intorno, ogni persona che mi si avvicinava e ogni piccolo cambiamento nella mia routine. 
Poi il cambiamento è arrivato davvero ed è stato gigante. È stato… agghiacciante.
Uno di quei cambiamenti che, quando arrivano, appiattiscono tutto il resto. Annichiliscono ogni altro pensiero, annientandolo sotto il peso della loro esistenza. 
Continuo a guardare fuori e il temporale si fa sempre più vicino.
Ripenso alla mia vita di prima. Perché ora è così che la divido: la vita di prima e quella che ho ora. Nella vita di prima ero un timido osservatore del mondo. Uno studioso dell’animo umano che cercava di conoscere ciò che temeva, ma costantemente dominato dalle paure che abitavano la sua mente. 
Ora, però, mi devo evolvere in qualcosa che ancora non comprendo, ma devo farlo per affrontare tutto, devo aggiustare la mia mente per poter risanare il corpo. Devo espanderla, devo immaginare un mondo migliore di quello che sto vivendo. Devo desiderarlo.
Devo vederlo.
Il temporale sta arrivando. Mi piacciono le prime gocce. Sono le più belle. Quelle che cadono per terra, senza far rumore. Quelle che svaniscono subito, come parole dette a bassa voce. 
La finestra è chiusa ma posso sentirle lo stesso. Posso sentirle bagnare l’asfalto, innondare il parcheggio, lavare via ciò che incontrano. Posso sentirle ripulire tutto e lo rendono nuovo.
Posso sentirle anche mentre guardo in alto e mi bagnano il viso.
Tumblr media
3 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Una volta adoravo vivere alla luce. Il caldo sulla pelle mi corroborava, mi avvolgeva e mi coccolava. Il tepore dei raggi mi ricordava quello degli abbracci.
Adoravo vivere alla luce perché avevo paura del buio e di tutto quello che si portava dietro. Preferivo non pensare ai mostri che vivevano nell’oscurità e che non aspettavano altro che ghermirmi.
Adoravo vivere alla luce perché mi piacevano le sfumature dei tramonti. Il giallo, il rosso e l’arancione che dipingevano il cielo con l’intensità e la maestria di un pittore.
Adoravo vivere alla luce. Mi piacerebbe ancora, ma non posso più farlo. Qui, dove sono ora, la luce non mi raggiunge. Non mi vede. E io non posso fare altro che lasciarmi avvolgere dal freddo e dall’oscurità. Non posso fare altro che affrontare quei mostri.
A forza di vivere di notte, sto dimenticando com’è sentire sulla pelle l’abbraccio della luce.
Tumblr media
2 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Il mare mi da speranza. Mi dà energia. Mi fa dimenticare i problemi. Mi da la forza per spingerli fuori.
Purtroppo non sono bravo a chiudere le porte e, dopo un po’, i pensieri brutti ritornano. Si riaffacciano nella mia mente, passando da quello spiraglio che lascio sempre.
Pazienza.
Li lascio entrare, li guardo scacciare i pensieri buoni, mettersi comodi sul divano e appoggiare i piedi lerci sul tavolino. Inzaccherano il salotto della mia mente. Abitano abusivamente la mia coscienza.
Pazienza.
Sono solo dei bulli. Si stancheranno anche loro. Succede sempre così: se non gli darò corda, si annoieranno e mi lasceranno in pace.
E potrò cacciarli fuori di nuovo, dimenticando aperto lo spiraglio.
Tanto, qua c’è sempre il mare.
Tumblr media
3 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Mia madre è un animale notturno. Come gli scoiattoli o certi tipi di predatori. Le volpi, ad esempio. E proprio come le volpi, ha doluto modificare la sua biologia a causa di eventi esterni e ambientali.
Ora vive di notte, ma non dorme nemmeno di giorno. Gironzola per casa impegnando il tempo in modo da far venire sera e poi mattina.
Questa notte ha cotto dei dolci. Un numero sconsiderato di dolci.
Mio padre è molto goloso.
Quando mi sono alzato, tutta la casa profumava di torta.
È stato un bel risveglio. È stato bello assaporare quel profumo mentre facevo la mia solita colazione.
Da alcune settimane, infatti, è sempre la stessa: un bicchiere d’acqua e due pastiglie.
Tumblr media
3 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Ho avuto giornate nere, giornate brutte.
Ho visto il buio della mia anima traboccare all’esterno, avvolgermi e circondare anche le persone che mi stavano attorno.
Ho visto cosa può fare il seme della tristezza quando cresce e mette radici. Quando viene innaffiato con la paura e accudito con la vergogna.
Si trasforma in una nebbia che offusca la vista.
Ma ora va meglio.
Ora vedo di nuovo.
E mi tornano in mente le parole di Ungaretti.
“Dopo tanta nebbia, a una a una si svelano le stelle. Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo. Mi riconosco immagine passeggera presa in un giro immortale.”
Tumblr media
1 note · View note
amichevolegm · 2 years ago
Text
Oggi ho attraversato le montagne.
Il mio sguardo spaziava attraverso le valli, si arrampicava sulle vette e inseguiva la linea ondeggiata delle creste rocciose.
Ho attraversato le montagne. L’ho fatto in auto. Sono troppo vecchio e troppo grasso per farlo con ogni altro mezzo che non sia a motore, ma le ho potute ammirare con calma. Respirandone il profumo, percependone l’antico splendore che si sgretola lentamente col passare del tempo.
Il tempo, alla fine, ritorna sempre nei miei pensieri. Il tempo è l’unica cosa che so di non poter comprare. L’unica valuta che non posso accumulare. Il tempo merita la sua considerazione, è diventato l’unità di misura con cui valuto tutto ciò che mi circonda.
So di doverlo spendere con cura e solo con le persone che lo meritano.
Chiudo gli occhi e le montagne che mi circondano si trasformano in colline. Colline tondeggianti, delicate e accoglienti. Colline così perfette da sembrare disegnate.
Colline su cui perdermi nell’oblio dei sensi.
Tumblr media
2 notes · View notes
amichevolegm · 2 years ago
Text
Ogni tanto, sento il tempo scorrermi tra le dita. Quando succede provo a trattenerlo, ma sfugge via come l’acqua. Cola lungo i polsi, sugli avambracci e poi gocciala fino a terra. Lo vedo andare via, perdendosi tra le fughe del pavimento.
Quello che percepivo come positivo, ora è mio nemico.
Il caos mi circonda.
In passato, mi sarei immerso in quel turbine di eventi, nuotando tra detriti del presente. Avrei accolto e assorbito ogni emozione, ogni possibilità, ogni istante passato in quel delirio di casualità, in quel vortice di opportunità.
Ora, invece, anelo solo la calma. Desidero la tranquillità. Bramo la pace di un luogo sereno in cui fermarmi e respirare. Vorrei emergere dal caos e sedermi sulla riva.
Vorrei smettere di essere il protagonista della mia vita. Vorrei trasformarmi in uno spettatore che osserva da lontano. Resterei in silenzio a guardare. Resterei in silenzio a riposare.
Stringo le dita e il tempo sfugge. Cola fino a terra, si perde nel vuoto.
Trattengo il fiato e mi immergo di nuovo.
Tumblr media
5 notes · View notes