artide
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Artide
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ai limiti del mondo, ai limiti di me
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artide · 3 days ago
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C'è una potenza nella armonia musicale: la successione di I-IV-V-I e sue varianti, piccole come in questa canzone, dove ogni tanto compare un III grado e VI grado in minore. Ti ipnotizza, come quel cuore della notte, ripetuto spesso. Si possono dire le cose più terribili a bassa voce, oppure in una successione di accordi maggiori. Si parte, ci si allontana e si ritorna, costantemente.
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artide · 8 days ago
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inequivocabile
ciò che provi per lui è inequivocabile.
eppure
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artide · 9 days ago
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a casa mia in cucina ci sono le scale, e mentre cucinavo tante persone si sono sedute la, come una sorta di rito automatico, e e tra un taglio ed una preparazionei si è raccontato anche di cose importanti. Lo stare li, per me è sempre stato un messaggio di benessere, di sentirsi a casa nonostante la mia casa non è il massimo del confort, anche solo la strada per arrivarci, ma ha tanto calore. S. Ogni volta che usciva guardava la finestra di cielo ripetendomi quanto fossi fortunato ad abitare qui, Ma. ci si sarebbe voluta trasferire, O. Ieri non se ne voleva andare, Susi, appena arrivata si era fatta una dormita ancestrale. Sono passate diverse persone qui, si sono sedute in quelle scale, sono state bene ed io con loro. So che alcune di queste non ci torneranno piú, e di alcune sento ancora la presenza, perché hanno lasciato tracce più o meno tangibili di loro, oppure vivono nello spirito del luogo. Questa casa si sta legando a tante persone, a tanti capitoli, a fantasmi che continuano ad esistere. Nella solitudine di questo posto credo che possa essere pericolo ma sono anche un po’ stanco di questo entrare ed uscire prepotente in questa estensione di cuore. Ascolto a ripetizione Marmellata 25.
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artide · 10 days ago
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Ieri ho raccolto le more e ci ho fatto la marmellata, ho trovato susine, diversi alberi di noci, melissa selvatica, ho raccolto qualcosa, mangiato, fatto essicare. Dopo domani parto per una tre giorni di trekking, prima dell'inizio del lavoro vorrei fare il Cusna ed una notte sotto le stelle, anche solo con il sacco a pelo.
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artide · 11 days ago
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artide · 12 days ago
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sto diventando patetico
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artide · 13 days ago
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Ci sono due cose:
ho finito il cioccolato che avevi portato a casa, ormai due mesi fa, l'ultima volta che sei venuta, le olive e la birra invece, sono state digerite già poco dopo. Ho parlato dopo anni a mia mamma di quando M. semplicemente mettendomi le mani sulla pancia mi disse che vedeva due bambini non nati tra il mio secondo fratello e me. Si scioglie il nodo dopo tanto tempo, confermando le intuizioni sensitive di M. Questo è il grande segreto che rivedevo in altre forme nelle relazioni. Ed il fatto che nonostante le avessi chiesto la verità in un primo momento abbia negato, mi conferma ancora di più il modus operandi protettivo che si ripete. Mi sento sgravato di un peso, nonostante non fosse mio, un qualcosa che si è liberato a livello transgenerazionale.
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artide · 14 days ago
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Ho camminato per cinque giorni praticamente sempre da solo, con qualche chiacchera con qualcuno che veniva nella direzione opposta. Perchè la via degli dei l'ho percorsa al contrario da Firenze a Bologna in lunghissimi tratti mattutini in cui nel bosco c'ero solo io per ore. Nella vita quotidiana ci sono solo le solitudini protette delle nostre case, dove possiamo non incontrare nessuno per giorni, ma nel sentiero, sei davvero solo, con nessuna sicurezza, anche la rete incerta, solo con te stesso. Ad un certo punto mercoledì sono sprofondato in un senso di impotenza, di vuoto, di tristezza e di abbandono mai provato e non era la fatica del camminare, delle salite, era qualcosa che partiva da dentro. Camminando e piangendo un passo dopo l'altro, sono finito in un punto in cui erano presenti dei cartelli, proprio quando ti stavo pensando e cantando quella canzone. C'era scritto abbraccia un albero nell'incertezza, e così l'ho fatto e mi sono appoggiato. Ieri dopo l'ultima salita, quando ho visto San Luca, inaspettato girando lo sguardo, mi sono commosso, per aver fatto qualcosa di così incredibile, superiore ai ritiri di meditazione, ai lutti, alle separazioni, aver fatto qualcosa da solo con l'aiuto del mio corpo e della sua intelligenza, dormendo in tenda dove capitava, mangiando pere, mele e more a volontà lungo il tragitto, risparmiando acqua perché chissà la prossima fontana. Ho riacquisito un potere che ho sempre delegato, la fiducia in me, nel mio corpo, e nella mia mente, superando la paura più grande, quella di essere da solo. Ed ho pensato se cado e muoio, se mi faccio male, se..ma quella sensazione di vita che senti mettendo il naso nel colletto della tua maglietta, quel respiro di sudore, natura e terra era superiore a qualsiasi cosa.
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artide · 23 days ago
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dovrei scrivere di questa settimana senza cellulare, a piedi nudi, senza alcun bisogno di nulla, in mezzo alla natura, a cantare, ballare.
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artide · 1 month ago
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il corpo è il primo a tradire la mente, si muove di una consapevolezza antica nel seguire trame a noi inconsce. sa come condurci a tu per tu con lo scacco imminente. Cerchiamo razionalmente ragioni impossibili. non si ricostruisce la partita che ha giocato il cuore a nostra insaputa aprendoci all’altro. ci si ritrova inchiodati persi a pensarci amati ed amanti d’uno sguardo sconosciuto di colpo intimo e necessario.
14 luglio 2022
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artide · 1 month ago
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Alla fine mi viene in mente una dinamica bulimica, ti sei nutrita di più amori facendone abbuffata, incontrollata del mio, sino a che non è subentrata la compensazione, il senso di colpa ed una pausa che è sembrata un digiuno, un digiuno evitante.
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artide · 1 month ago
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Vediamo chi ri-conosce
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artide · 1 month ago
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Perdonami Franco
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artide · 1 month ago
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C'è un calabrone che mi sveglia ogni tanto, entra dal lucernario, si fa un giretto, sopra al tetto e se ne va. Io mi alzo sempre batte il petto e ritorno a letto.
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artide · 1 month ago
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ieri finita la jam ci siamo piano piano messi a riposo nella yurta, debolmente illuminata. C’erano tanti cuscini e me ne sono abbracciato uno al di là delle lacrime che sono scese ho avuto un altro insight, la stessa sensazione che provai al funerale di nonna, anni nove, contenni le lacrime sino a che scoppiai tra le braccia di mia zia Lilli. qualcuno come allora si è accorto di cosa accadeva anche se la situazione era apparentemente tranquilla e mi ha abbracciato da dietro, qualcuno ha preso contatto col piede, e cosi sono rimasto e quel contatto cosi rassicurante mi ha permesso di lasciarmi andare dí più. In quei giorni mia mamma e mio padre non mi chiesero come stessi, non mi contattarono, non mi abbracciarono e forse avevo solo bisogno di sentirmi contenuto per poter piangere, come poi avvenne con mia zia. Nove anni, ho attraversato il mio primo lutto. lo sto forse elaborando seppur diversamente a 37 con te.
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artide · 1 month ago
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Il mondo della contact improvisation è un insieme di persone fantastiche che si riuniscono nella ricerca dello spazio interno ed esterno. Vengo da una due giorni intensa, in contatto con belle anime, un posto sperduto nell'appenino bolognese, un cielo stellato, una sauna all'una di notte, un pianto liberatorio.
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artide · 1 month ago
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All'età di quasi 37 anni mi sembra così strano e regressivo il dover piangere da solo senza la consolazione che di un cuscino, sino ad addormentarmi. Lo trovo così straniante. Come si fa a contenere se stessi? Certo ho una discreta dose di autoregolazione, ma vuoi mettere piangere tra le braccia di qualcuno?
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