Il ragazzino rachitico non sapeva di essere Grifondoro.
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DITTAMO - By Cisco McClendon
Lo sai che l’Infuso Fiacco 500 se ne prendi due diventa 1000? Si vede che hai provato Empatia la tua bacchetta la tua bacchetta fa scintille
E adesso che mi prendi per la mano smaterializzati piano che se mi spacchi così io lancio morgane a mille Lancio morgane a mille
Il Campo da Quidditch petalo di dittamo sempre pronto per le tue tonsille Domani non sto in Serra e puoi venire un po’ da me Ma poi da me non vieni mai che poi da te non è Mornay
E adesso che mi stringi per la mano, smaterializzati piano, che lancio morgane a mille Io lancio morgane a mille Lancio morgane a mille
Canto di Giunchiglia Nella mia magiconchiglia Se siamo in scopa o in treno non importa Io sento il Whisky Incendiario In questo mortaio Siamo ubriachi d'amore ma se fuggi e mi spacchi così Io lancio morgane a mille Io lancio morgane a mille, mille, mille Lancio morgane a mille, mille, mille Lancio morgane a mille
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[ La sera del 20 ottobre un imponente gufo comune plana nella sala comune Grifondoro bubolando quella che ricorda la celebre intro di starwars per aspettare che Nimbus gli porga un braccio su cui posarsi e drpositargli in grembo un pacco incartato con semplice pergamena marroncina. All'interno un bigliettino bianco recante la scritta disordinata ]
Heilá! Ho messo in questo quaderno le foto della band, del concerto, il testo della canzone ecc. Diciamo che è un regalo per voi della band, io lo consegno a te che sei il capo. Magari scriveteci i testi delle prossime canzoni e le prossime foto così quando sarete famosi avrete tanti bei ricordi di questo periodo oppure bo. Fate voi, mi sembrava una cosa carina. Passo e chiudo! Peri.
[Il quaderno in questione reca in basso le iniziali della mittente, il logo della band al centro e tante pagine piene di foto e qualche disegno all'interno (oltre a tante pagine bianche in più, lasciate libere per il futuro)]:

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{ Durante la cena }
Siamo ubriachi d'amore ma se fuggi e mi spacchi così Io lancio il Protego a mille
Ciao Dede sei un sacco carina oggi Dede
{ Durante il dolce } Ti va di stare un pochino insieme davanti al fuoco, dopo? [X] sì [ ] no ps: con la coperta.
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DEBUT - THE MAGICAL MAYHEMS
I always knew we would end up just like this So pour me one last butter with a final beer Things always mess up witch or wiz I’d love to tell you, let’s use the pensieve
And all the spell that we couldn’t say In the backyards where we used to play And so next-door muggles are home again I’ve never wanted that fun to end
And we’ll fly back where we started from We’re never leavin’ yeah we’ve just begun Darkem’s so boring, we can’t help but yawn Why don’t you kiss his ass, while we start to run
So wake up Hogwarts, realize your life Just stop livin’ it like a demiguise We’re getting out this familiar way We’re the magical mayhems, an’ we’re here to stay
Yes, we’ll say out loud
You are young, and so am I Take our wands out, and we can try You are young, and so am I We’ll do all we want while the banshee dies! X2
And now your hair is gray, you seem as Calliope’s old, You never were… level Benbow bold, Kissin a girl, in just plain sight, Showing that face, in broad daylight!
And while runespoor met their own demise, The crowd we’re here to, stupefy!! We’re getting out of all your ways We’re moving out at the end of days ‘Cause we are the wizards without pointed hats, Charming you forward, Hexing you back x10
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« Vogliamo partire dalla supermeganotizia? Sí, dai, lo so che volete lei. » la supermeganotizia. Si interrompe, peró, per tenerli sulle spine – si stampa un sorrisone da parte a parte, spostando gli occhi scuri da Gwen ad Horus. « Una persona di nostra conoscenz- anzi, no, tu non la conosci » Horus, amore, che cosa ti sei perso « Una persona supersghicia e supergiusta ha deciso di omaggiarci…di una sua canzone! » e il tono è solenne, come se avessero ricevuto in regalo la bacchetta di sambuco. Cerca avidamente nello sguardo dei due membri lo stesso entusiasmo che prova lui, per quanto sia difficile da raggiungere « L’ha scritta e mezza composta – mezza mezza mezza composta, in realtá fa un po’ schifo ma l’aggiustiamo noi. E niente, ci ha chiesto espressamente di suonarla. »
«ma che si fuma questo? Il dittamo a quanto pare, ma a palate.»
«… ma che c’entrano le tonsille?»
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In data 14/09/2018 hai preso T in Pozioni per il seguente motivo: Per la mancata partecipazione all'esperimento
Il punto é che una T io posso recuperarla, la reputazione una volta rovinata é difficile da riconquistare. Lei puó essere d'accordo come no, certo, e non é questo il punto. Detto questo, siccome é stato dato come compito a chi ha bevuto il filtro di tenere un diario amoroso e io il filtro non l'ho bevuto, volevo sapere se potrei fare anche io una relazione...non su di me, ma su tutti gli altri che hanno preso il filtro. Le assicuro che non la deluderó e recupereró la T. In ogni studio pozionistico c'é anche bisogno di una persona neutrale che guardi con oggettivitá le cose dall'esterno, no? Per questa volta saró io!
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E la pazienza, che giá non fa parte del suo carattere, va completamente a benedirsi. Manco ci fosse qualcosa che a prendere possesso della sua coscienza, la faccia pallida cambia rapidamente colorito fino a farlo diventare dello stesso colore delle tende Grifondoro. Appare cosí arrabbiato che non sembra neanche piú lui, col volto trasfigurato; neanche mette mano alla bacchetta, come al solito poggiata sull'orecchio sinistro, ma gli basta stendere un braccio sulla superficie di legno del tavolino e far volare a terra tutto ció che Ellie aveva lí sopra – con un unico movimento, veloce e improvviso che provoca un trambusto tale da superare pure la voce della Grifondoro. E finalmente quel bubotubero si ritrova a faccia a terra, dove deve stare, insieme a tutto il resto. Probabilmente i due prefetti si ritroveranno gli sguardi dei concasati addosso, ma Nimbus pare non curarsene neanche. Nonostante ció, infatti, quando riprende a parlarle a pochi centimetri dalla faccia la voce è bassa e dura « Prima di tutto, tu non ti metti ad urlare con me in questo modo. Che ti sia chiaro, Turner. »
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« Senti un po’… » dice, poi, continuando ad osservarlo con lo sguardo assottigliato « Tu amici maschi ne hai? Dico amici stretti, cose del genere. »
Il " senti un po' " attira l'attenzione più di quanto si aspettasse e il mento viene sollevato di qualche centimetro verso l'alto come se in questa posizione potesse ascoltare meglio le parole altrui. Una domanda finale che lo lascia riflettere per un bel paio di minuti, così da riuscire a catalogare nella sua mente le varie figure maschili. Paul sarebbe potuto coincidere con il profilo richiesto, ma quella tra lui e Damian sembra essere un'amicizia a senso unico, infatti « no, perchè? » da queste parti la curiosità mica manca.
Non sembra sorpreso dalla risposta di Damian, tanto che annuisce e stringe le labbra, come se gli stesse facendo un patpat sulla spalla con un “ti capisco” silenzioso. « Come pensavo » è invece quello che realmente dice, schioccando la lingua sotto al palato « Pure io sono sempre stato circondato di femmine. Cioè non dico in quel senso, dico anche come amiche. Peró, capisci, ci sono cose che uno puó fare solo con gli amici maschi… » tipo cose illegali, fare cose stupide, parlare di cose ancora piú stupide o di femmine. « E quindi ho cominciato a cercarmeli, no? Se chiedi a Mowbray ti dice che è lui ad aver scelto noi, ma in realtá sono io che li ho osservati...Derek e Ovid. » Damian stesso, in effetti, potrebbe aver notato che loro tre tendono a formare gruppo durante le lezioni – o anche al di fuori delle classi, ad esempio. « Il punto è » chiude la mano sinistra a pugno, col solo indice teso che prima indica verso l’alto e poi verso Damian, per provare a puntellargli la fronte una volta soltanto col polpastrello « che gli Indicibili non sono al completo. E, te lo dico apertamente, io penso che tu potresti completarlo. Sembri uno giusto, pure se non abbiamo mai parlato tanto, quindi perché no? » insomma, Damian, t’ha fatto pure la grazia di prenderti in considerazione per questo gruppo superesclusivo. « Chiaramente! » indice di nuovo verso l’alto, per un’ultima puntualizzazione « Dovresti dimostrarlo che tu sei uno giusto davvero, sia a me che Ovid che Derek. Ancora non so come, ma in ogni caso ti farei sapere come e quando. » sempre ammesso che a Damian possa far piacere – ma da come la mette il Grifondoro questo sembra quasi scontato. Chi non vorrebbe fare l’imbecille insieme a loro tre?! « Ora » richiude il libro a forma di cuore « io me ne vado » e gli basta scivolare appena col sedere sul muretto per poggiare i piedi a terra - per via delle cosce lunghe e secche come asticelli – scattando in piedi come una molla « perché ho lasciato la borsa coi libri ad Ellie, quella me la lascia in aula piuttosto che portarmela fino a qua. » giustamente, tipo?! « Peró tu pensaci, okay? » muove qualche passo a mo di gambero, in retromarcia, per poter guardare ancora Damian mentre finisce il suo discorso « E ti faremo sapere. » sorrisone e saluto militare, gira sui talloni e si allontana da lui come un vero essere umano. Una volta quasi alla soglia dell’ingresso al castello, peró, pare ricordarsi qualcosa all’improvviso « AH E PASSA ALLE PROVE DELLA BAND SE VUOI, C’è GWEN! AULA VENTISEI, DOPO LE LEZIONI! ».
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Stende anche una mano in direzione di Horus, per aiutarlo a salire in tempo « L’anno scorso uno del primo anno ha sbagliato a saltare ed è precipitato per sei piani...finché non si è spiaccicato a terra » quindi sí, si puó anche morire. Scuote la testa e se la ride, soddisfatto di aver istillato nel cugino la curiositá di sapere dov’è che lo sta portando « In un posto a cui posso accedere solo io che ho il titolo di piscialetto. » posto che si trova proprio al quinto piano, visto che abbandona le scale e imbocca il corridoio. Si puó giá intravedere una statua, quella di Boris il basito, accanto al quale c’è una porta che ora indica ad Horus con un cenno del capo e un ghigno stampato in faccia « E sei la prima persona che ci porto, contento? ».
«woooo! E tu l’hai visto spiaccicato??» guardando ora nella tromba delle scale verso il basso, forse cercando qualche interiora rimasta dall’incidente. «che caz» zpita… «di scuola.» ma lo dice con un sorriso sulle labbra, quindi quel che sente e vede gli sta piacendo, eh. Nonostante ci sia un momento di delusione quando a quanto pare non vanno a distruggere niente. «questo posto ti ha rammollito..» senza crederci veramente, mentre si avvicinano al luogo misterioso e si prende un momento a guardare la statua brutta. «che faccia ha sta statua?» povero, non prenderlo in giro…«oh, davvero?» ...no, davvero? Meglio guardare per terra, con un sorriso tutto tenero per l’onore. «allora signor piscialetto, faccia strada.» .. è il suo modo per nascondere la felicità, si.
Pochi passi ed ecco la statua di Boris e la porta che conduce ai bagni – gli rivolge prima un’occhiataccia, esprimendo tutto il suo amore con frasi d’affetto tipo « Attento a come parli, che ti ammacco pure l’altro occhio ». Occhiataccia che sparisce insieme alla minaccia nell’esatto momento in cui intravede il sorrisino tenero, anche se Horus decide di dedicarlo al pavimento. Una breve risatina e una mano che va a scompigliare i capelli biondi del cugino, cosí da spingergli appena la testa in avanti « Vieni, entra, piccolo mittens » che sbucherá direttamente nel bagno dei prefetti: luccicante, pulito e dorato, con un’enorme vasca al centro e il famoso quadro della sirena. « Questo è il bagno dei prefetti, ci possono entrare solo quelli con la spilla. Ed è il cesso piú bello che vedrai mai in tutta la tua vita, stanne certo. »
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[ Tramite Tyler, un topino enfatico, Juniper riceverá la mattina del 2 Settembre prima di colazione un minuscolo sacchettino. All'interno un bigliettino e due pasticcetti svenevoli Weasley. ] Ciao Juno! Spero tu abbia dormito bene nel nuovo letto, i materassi di Hogwarts sono duri, il mio ho dovuto trasfigurarlo. Per te due pasticcetti svenevoli di benvenuto, nel caso dovessero servirti. Nimbus
{Poco dopo l'arrivo del topolino enfatico e della lettera di Nimbus, a quest'ultimo giungerà una lettera costituita da un foglietto ripiegato, a righe e palesemente staccato da un quadernino, con disegnini stilizzati ma curati e coloratissimi di unicorni paffuti. La grafia con cui è scritto il messaggio è tondeggiante, l'inchiostro rosa carico}
Ciao Nim (posso chiamarti così? In caso trovo un altro soprannome!), come stai? Ho dormito poco, ma solo perché ero troppo emozionata, e in effetti lo sono ancora, Hogwarts è indescrivibile! Le coperte erano fantastiche e la camera bellissima, grazie per l'interessamento! Awe grazie davvero per i pasticcetti, ma perché svenevoli? Sono quegli scherzi da maghi che si trovano anche a Diagon Alley, vero?, ma non ricordo che fanno anche se un'idea più o meno ce l'ho! Tieni, spero ti piacciano le cioccorane! Con riconoscenza, Juno p.s.: ti sto dando del tu e non del Lei perché non sei tanto più grande di me anche se sei Prefetto, spero non ti dia fastidio, in caso contrario mi scuso ma per questa lettera è andata!
{ La risposta arriva durante il pranzo al tavolo Grifondoro, un bigliettino magicamente ripiegato a forma di uccellino che plana in direzione di Juniper. La calligrafia é disordinata e ha bisogno di due o tre letture per essere compreso. } Mi piace Nim! Bella Hogwarts, eh?! E non hai ancora visto niente! Quando ho un buco libero vi faccio fare un tour del castello a voi primini, ci sono un sacco di cose orride e strafighe da sapere. Per quanto riguarda i pasticcetti...provali! Durante una lezione che ti annoia. Lo scoprirai e poi mi ringrazierai. Generalmente agli spillati si dá del Lei, sai, per rispetto verso il potere. La spilla é una cosa seria! Peró voglio che mi dai del tu, altrimenti mi sento a disagio. Grazie per la cioccorana! Attenta a Pix, a lui piace fare scherzi ai primini. Nim
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< Io a te ci ho pensato un sacco, lo sai? > Domanda, strusciando la guancia sul cuscino e rivolgendogli un'occhiata fissa, accompagnata da un sorrisino leggero. < Sei sempre così gentile con me, Dede. Io sono così felice che sei venuto a trovarmi. > Presente i cani che continuano a fare le feste pure dopo mezz'ora? Ecco, uguale. < Tu non lo puoi sapere, quanto sono felice. > Anche perché il volto è quello che è - poco espressivo, forse un po’ statico. Niente di nuovo, dal pallore ai capelli scompigliati. In questo momento, però, sembra essere tornato il Nimbus di qualche mese fa - ora che torna a guardarla con un sorrisino accennato e ancora si mordicchia il labbro, sembra il Nimbus che sul divano della Sala Comune si assicurava di piacerle davvero e che il bigliettino di San Valentino fosse suo. Quel velo di imbarazzo ogni volta che deve dire qualcosa che gli costa fatica tirare fuori, tipo < Mi sei mancata anche tu > ma che sa di dover fare, perché Adelaide certe cose finché non se le sente dire non le dà per vere < un sacchissimo >. Sussurrato, un po’ stentato, di sicuro gli viene più semplice stringere la presa delle mani e curvare il collo fino a posare le labbra sulla sua guancia.
- We’re so young, Dede, we can’t tell for sure. - For sure, Dede. For sure.
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Caro Dede, spero che tu stia bene. Anzi, spero che tu stia benissimo, non bene. Come sta la tua nonna? E Penelope? Tua sorella è tornata a trovarti, quest'estate? Scusami per tutti questi punti interrogativi, ma ho tantissime domande da farti e tante cose che vorrei sapere. Lo so che non è passato tanto tempo dall'ultimo giorno di scuola, ma a me sembra comunque un'eternità! L'altro giorno rovistavo fra le cose della nonna, e ho ritrovato una cartolina un sacco sghicia di una casina rosa in mezzo ai fiori. La fotografia è un po' sbiadita, quindi non lo so mica se la casetta è rosa davvero o se è troppo vecchia, o se - ancora più probabile - la nonna ci ha versato sopra dell'acquaviola tanti anni fa. Comunque, tornando alla casina. Ho scoperto che gliel'ha mandata qualcuno di Manchester, ed è una cartolina del Fletcher Moss Botanical Garden di tanto tempo fa; la cosa buffa è che quando ero piccola, a me questa casina pareva proprio la casa dei sogni, sai? Non lo so perché, ma pure se il faro di Ynys è per sempre il posto che preferisco al mondo, questa casetta io ero convinta che fosse quella in cui avrei vissuto per sempre. Ecco, ora sono abbastanza grande da sapere che quella non è una casa ma un posto in cui i babbani organizzano le cose del giardino botanico. Non cambia comunque che quella lì per me è la casa più bella che ci sia. Un giorno la casa in cui vorrò vivere sarà così, e io volevo che tu lo sapessi. Magari uno di questi giorni ci vai a finire e pensi: "toh, quella è la casa in cui vuole stare Dede!" E allora io ti chiederò se ti piace e tu mi dirai quello che pensi. Magari non ti piace, e se non ti piace allora forse dovrei cambiare casa dei sogni. Lo so che una casa rosa è un po' scema, ma vedi che intorno ha tantissime piante profumate e sicuramente tantissimi animaletti che ci vivono vicini. È sicuramente una casa in cui non si è mai soli, capisci? Non è che voglio convincerti, io lo so che se tu la vai a visitare poi ti innamori e cambi idea. Volevo mandarti la foto della cartolina, ma non ho più la carta per stampare le fotografie... quindi ti farò un disegno. Scusa se ti ho rotto un po' i bolidi con la storia della casetta, ma volevo dirtelo da un sacco di tempo e una volta che ho preso la piuma ho iniziato a scrivere e scrivere, e non ho potuto fermarmi. Lo sai che mi piace raccontare le cose. Ad Ynys è arrivato il brutto tempo da un paio di settimane, ed è difficile raggiungere la capanna di Feirhin e la metropolvere tutti i giorni; in questi casi si aspetta che la marea si ritiri e le onde tornino a dormire. Si legge tanto, e si suona anche un po' il piano. Sapessi che meraviglia è il suono del pianoforte quando le corde si inumidiscono per la burrasca! Se fossi qui ti suonerei una canzone sui pirati. Chissà se nella casina rosa di Manchester c'è un pianoforte che piange quando fuori piove. Se sei in zona, per caso, puoi chiederlo a quelli del giardino botanico? Grazie. Sono già a tre pergamene, forse a questo punto nemmeno ci entrano dentro la busta, tutti questi fogli. Ho paura che il gufo non riesca a trascinarsi dietro una lettera così pesante, e allo stesso tempo avrei così tante cose da dire. È che a me questa cosa che non ci sei non è che piace molto. Lo so che - tecnicamente - ci sei. Da qualche parte, ecco. Magari lì alla casina o pure da un'altra parte, è ovvio che ci sei. Però non stai ad Ynys, a sentire il piano e a vedere questa roba di cui ti parlo. Pure se mi piace raccontare le cose, se ci stai è meglio perché non te le devo raccontare e le vedi con gli occhi tuoi. A vederle con gli occhi tuoi è più bello, perché ce lo sai benissimo che io le cose le infiocchetto un sacco per farle apparire più sghicie di quello che in realtà sono. Tu sapresti subito se la casa è rosa per davvero o se la nonna su quella cartolina c'ha versato l'acquaviola, non sarebbe un mistero. Anche se ti dico queste cose, tu non devi pensare che io non sto facendo la Sally. Io la Sally la faccio ogni giorno, te l'ho promesso e non sbaglierò più come l'ultima volta. Ora ho finito lo spazio, e il disegno non c'entra più in questo foglio - non ne ho altri, per oggi. Immagina che ci siano anche tantissimi cuori, tanti quante le foglie sopra gli alberi del giardino botanico. È così che lo avrei disegnato! Un bacino sul naso, Dede
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Wait WHAT?!
[La mattina del 1° Agosto, un pennuto della scuola recapita una lettera con il timbro di Hogwarts, piuttosto corposa. Al suo interno, sia i risultati degli esami, che un altro foglio con relativa comunicazione.] Caro signorino Nimbus Denbrough, la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è lieta di comunicarle che, grazie alla sua buona condotta, è stato scelto per ricoprire il ruolo di Prefetto del Grifondoro per il nuovo anno scolastico. Con la sicurezza che il suo impegno renderà onore alla sua Casata, le auguriamo buone vacanze e buon rientro. Distinti saluti, Calliope Volkonskaja, Vicepreside e Capocasa Grifondoro
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{ La mattina dell'11 Grover riceverá, in qualche modo, una lettera tramite gufo. La calligrafia é disordinata } CARO GROVERINO, come vanno le vacanze? Stai aspettando le E in pagella con ansia? Volevo informarti che dopo un bel po' di pausa i The Magical Mayhems hanno deciso di ritornare piú forti e giusti di prima. Per parecchi motivi ci siamo dovuti mettere in pausa, ma ora é arrivato il momento di tornare all'attacco! E per farlo pensavo che sarebbe veramente strasghicio se tu ti unissi a noi. So che forse ce l'hai con me sotto sotto perché ti ho attaccato durante la prova, sono stato un vero ippogrifo infame, ma spero che cambierai idea. Ti assicuro che ci divertiamo un casino e abbiamo anche le femmine! Gwen alla tastiera e Eleonor ci veste, che dice che non possiamo vestirci come dei poveracci. Aspetto tue notizie, Nimbus
( Qualche ora più tardi Nimbus riceverà un gufo in risposta. La carta bianca profuma di lavanda, la calligrafia è disordinata e lungo il foglio vi sono briciole e macchie di unto. ) Ciao Nimbus, come stai? Le vacanze vanno benissimo, Nonno Yorick mi porta sempre in giro con lui, dice che quando sarò più grande andrò ai Drave Party. Hai presente? Dice che sono eventi da altolocati. A te come ti va la vita? Non sono arrabbiato con te, ti pare? Non mi interessa, mica volevi farmi davvero del male. E comunque si, che figata, mi piacerebbe tantissimo! Io suono l'armonica a bocca e il flauto traverso, anche se il secondo non benissimo. Sto imparando piano piano. Potrei andare bene? Te lo dico però: Eleanor potrà anche vestirci secondo il suo gusto, ma io il cappello non lo tolgo manco con una bacchetta puntata al viso. Sto troppo bene. Salutami Adelaide se la vedi in giro, Grover
GRANDISSIMO GROV!!! Ora sei uno giusto pure tu, BENVENUTO NEI TMM!! Peró poi un soprannome tosto per te lo decidiamo durante una riunione della band, perché Grov sembra il verso dei rospi e Grover é troppo lungo. Anzi ci scegliamo un soprannome tosto tutti quanti, sai che sghicio? Puoi suonare quello che vuoi, basta che non ci fai fare figure del gramo. No scherzo, tanto pure se pigliamo le steccate ce le copriamo a vicenda, siamo tipo 4 strumenti! Facciamo casino e nessuno se ne accorge. Ci manca il basso, peró abbiamo ancora tempo per cercarlo e in ogni caso siamo giusti pure senza basso, sai che stragramo ci frega. Sul cappello, amico, non ti posso assicurare niente. Lo sai com'é Ellie, bella e cara ma é capace di far arrivare gli auror se non la stai a sentire. Peró facciamo il possibile per tenertelo va bene? Tanto se stai troppo bene se ne accorge pure lei e te lo fa tenere. Comunque a me é tutto okay, abbiamo cambiato casa a Pasqua e mamma mi ha lasciato tutti gli scatoloni della camera da sistemare...le dico che li sto svuotando un po' al giorno ma sinceramente é una rottura di bolidi, non lo sto facendo per niente. E grazie al gramo, lei usa la magia, io no. In ogni caso, Gro, tieniti pronto perché a breve dobbiamo fare una riunione, ho una cosa super importantissima da dirvi. Ciao Grov! Nimbus (ti piace Adelaide per caso? Nel caso ti capisco, eh, é un sacco carina non mi arrabbio. Peró poi quando facciamo la riunione dobbiamo decidere anche un'altra cosa. Peró te la saluto pure se ti piace non ti preoccupare.)
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« Stavo sul ponte...e Francis è volato di sotto...Non so che fare. Non so più dove cercarlo. Io lo sapevo che se ne sarebbe andato! Perché pure Francis non ci vuole tornare ad Ynys con me. Ha pensato che è meglio crepare a Emerald Island che tornare in uno stupido faro con uno stupidissimo vampiro per tutta la stupida estate! » • « Ma tu sei tutta scema, Dede. Tu sei tutta scema se non ti sei accorta che Francis stravede per te. Davvero non l’avevi capito? Quello è scemo davvero e pensava che quello era il mare di Ynis, non del Polo. Tu mica le lasci le persone che ti piacciono? No, e manco Francis. È scemo, ma non cattivo. E allora non ci pensare. Cioè è ovvio che se pensi a Francis che si è perso e non sa tornare piangi. Ma se pensi che invece torna indietro? Non puoi piangere pure per quello. E lui torna, devi solo dargli il tempo di tornare. Okay? “Okay, Dede, Frocis torna”. Dai, dillo! “Okay, Dede, Frocis torna”. » • « Okay, Dede, Francis torna. »
Egregio professor McClendon, ho una richiesta un po' strana da farle, ma non saprei a chi altro rivolgermi. A mia madre no perché altrimenti pensa che mi piacciono i maschi. Avevo pensato di chiedere il favore ad Eleonor Turner e sua madre, perché é famosa e conosce un sacco di gente, ma pure lei penserebbe che mi piacciono i maschi. Quindi preferisco chiedere a lei, soprattutto perché lo so che Adelaide é la sua studente preferita e credo che farebbe di tutto per farle un regalo, no? Praticamente é successo che ha perso Francis. Penso lei sappia chi é, nel dubbio glielo spiego: é uno dei modelli che ha posato per PlayWitch in una rivista del 207*, nel mese di **. É diventato importante per Adelaide, pure se era solo un pezzo di carta, é volato via a mare quando siamo andati al polo didattico. Quello che le chiedo é se riesce per caso a recuperare una copia di quel numero di PlayWitch in qualche modo, anche se é di qualche anno fa. Poi gliela pago, ma almeno lei che é grande e conosce gente puó...boh, scrivere alla redazione del giornale e chiedere una copia. Sarebbe supersghicio e diventerebbe anche il mio professore preferito, anche se lo é giá. Aspetto sue notizie, Nimbus Denbrough
•
| Durante il pranzo dello stesso giorno arriva un gufo presso il terzino con impacchettate tre riviste di playwitch degli anni scorsi. Più un suo pezzo di pergamena. | Spero che in uno di questi ci sia Francis o qualcuno che possa somigliarci. Sono dello stesso anno che mi dicevi, può darsi che lo ritrovi. E comunque non importa quello che pensa la gente. Se pensano che ti piacciono i maschi che differenza fa? Perché non deve importare a te, né a loro, è una cosa okay. È un consiglio da amico e prof. Cisco
[ Il biglietto incantato a forma di canarino arriva dopo pochi minuti con la risposta, con cinque galeoni impacchettati nella pancia dell'uccellino. ] GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE! LEI É IL MIGLIOR PROFESSORE DI SEMPRE, PER SEMPRE. Ad occhio e croce penso che nel complesso venga sui sei galeoni, perché sono anche numeri vecchi. Peró ne ho solo cinque al momento quindi per ripagarle il disturbo posso pulire le serre per un paio di settimane. Per quell'altra cosa invece no, non é mica per quello! É solo che se si viene a sapere che mi piacciono i maschi poi le femmine pensano che non possono piacermi e non si avvicinano mica. Lí diventa un problema! Peró grazie, lei é veramente il professore piú giusto che conosco. GRAZIE GRAZIE GRAZIE, Nimbus
•
| Poco dopo rimanda verso Nimbus un messaggio tramite topolino enfatico con all’interno i cinque galeoni ed un biglietto | Tienili tu, non mi devi niente. Prendilo come un mio regalo per te e Adelaide.

[ Eleonor troverá sul suo letto due riviste di Playwitch di qualche anno fa e un bigliettino. La calligrafia é un disastro, ma riconoscibile. ] Queste sono per te, Caramellina. Siccome so che ultimamente ti piace rifarti gli occhi in giro, mi sembrava giusto che tenessi a mente almeno qualche punto di riferimento e mago dal fisico ideale per te! Buona visione, Nimbus
« Ooooraaaa…Ci fermiamo qui. Io tolgo la mano e ti riprendi fogliolina, okay? Peró devi tenere gli occhi chiusi ancora finché non te lo dico io ». L’udito perfetto della mezzavampira le permetterá di sentirlo chiaramente allontanarsi di qualche passo, girare intorno a qualcosa nonostante non abbia scarpe ai piedi. Qualche rumore di sedia spostata e infine quello di un peso da erumpent che si siede su una qualche superficie – presumibilmente un banco o la cattedra della stanza. Seguono alcuni secondi di silenzio, prima che all’orecchio di Adelaide giunga la voce di Nimbus, modificata per somigliare (molto vagamente) a quella baritonale di un uomo adulto « Ciao Adelaide, come stai? Puoi aprire gli occhi ora, se vuoi! » . Se lei dovesse aprire gli occhi, scoprirebbe di trovarsi esattamente di fronte alla cattedra, ma che nonostante sia ben ovvia la figura di Nimbus quasi stesa lí sopra c’è qualcosa a coprirgli parzialmente il volto nascosto. Qualcosa che evidentemente voleva l’attenzione di Adelaide su di sé, piú di chiunque altro e qualsiasi altra cosa: un foglio strappato da una rivista ormai nota, raffigurante un tizio tanto noto quanto irritante, tenuto teso dalle dita nodose di Nimbus « Ti sono mancato? ».
« Un sacco. Pensavo, che fossi scomparso per sempre...ho pensato che..,te n'eri andato via insieme alle cose che non vogliono più restare. Ma invece sei tornato. Dedino.. ti ha portato a casa. » • « Tu sei tutta scema, Adelaide. Nimbus aveva ragione, pensavo che fosse il mare di Ynis e mi sono buttato. Dedino ha solo aspettato l’arrivo della nave dalle isole al Lago Nero. Per fortuna non ha piovuto durante il viaggio e non mi sono bagnato, sennó Dedino mi diffindava tutto. »
Ti voglio bene, Francis. Ma non come voglio bene a quello che si nasconde dietro di te.
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Adelaide non s`allontana comunque, vuoi perché il tempo non è molto, vuoi perché non sembra capace di farlo, e nello strofinio del suo naso contro la guancia lei focalizza tutta l’attenzione sui capelli scuri di Nimbus e su una fogliolina che è rimasta incastrata fra i riccioli. « Hai una fogliolina sulla testa » pigola, paciosa, strusciando un po` la guancia contro la sua e fissando la foglia. « Te la tolgo oppure la lascio lì? » « Toglila. Ti sembro uno che gira con le foglie in testa? » « Va bene, te la tolgo. » Si solleva pure sulle punte dei piedi, per riuscire a farlo. Sfila la fogliolina dai riccioli di Nimbus e, invece di buttarla, la passa di fronte al viso per portarla alle labbra in uno schiocco leggero. « Fogliolina, non preoccuparti. Starai con me, adesso. » Sorride verso la foglia, poi la preme per un secondo soltanto sulle labbra di Nimbus e, infine, farebbe per ficcarsela in tasca, al sicuro nell`uniforme scolastica.
I. Dede II. Fogliolina
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