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Books, tea and craze
44 posts
Serena, Stefania e alcune passioni che ci accomunano: libri, tè, viaggi, arte, scrittura ed amore per il nostro Pianeta... Da qui l'idea di dar vita ad uno spazio virtuale condiviso, un blog a tutto tondo sul quale buttar giù idee e pensieri, senza prendersi troppo sul serio né seguire un'opprimente logica. Se dovessimo riassumere questo piccolo spazio in poche ma immediate parole: libri, tè ed un pizzico di follia. |
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books-tea-and-craze-blog · 7 years ago
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Sudan, ultimo rinoceronte bianco settentrionale maschio rimasto sulla Terra, muore.
L’avidità e la noncuranza umane presentano chiaramente delle conseguenze, ma l’uomo dinanzi a queste ha sempre dato dimostrazione di esserne cieco e sordo. 
È "umano" il fatto che effetti immediati impressionino maggiormente rispetto a danni che si presentano nel lungo termine. Non ci appartengono il concetto di prevenzione, la riflessione, la premeditazione riguardo un'azione che potrebbe danneggiare il Pianeta, una sua creatura, il futuro, se questa può nel presente donarci un qualche futile piacere materiale. 
In sostanza, se vogliamo essere prosaici: che schifo tutto ciò.
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Ma non è così però che voglio chiudere questo articolo, rientra forse poco nel mood di questo spazio virtuale, è piuttosto con i Versicoli quasi ecologici del noto Giorgio Caproni che voglio lasciarvi. Leggeteli e fate di essi il vostro credo.
Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra. 
                                                           Versicoli quasi ecologici, Res amissa, 1991
Serena.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Un assaggio è tutto quello che ci vuole
Avete presente quei giorni uggiosi e freddi? In quei giorni rilassatevi, preparatevi una bevanda speziata e consolatevi con un buon libro.
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Respirate l’aroma del cacao combinato con la dolcezza della liquirizia e della cannella e ridatevi energia con il sapore dello zenzero e del cardamomo, il mix perfetto per accompagnare una commedia frizzante e romantica come Amore al cioccolato di Judith Arnold.
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Una storia ironica con personaggi ben caratterizzati che non potrà non piacere agli amanti di I love shopping.
Protagonista indiscusso è il negozio di alimentari Bloom, un’icona del quartiere ebraico di New York, è, infatti, attorno a questa attività commerciale che si intrecciano le vite della famiglia Bloom.
Tradizione e modernità si scontreranno e si fonderanno per un finale del tutto inaspettato.
Stefania.
Amore al cioccolato, J. Arnold
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
Note
Ciao Ragazze!!il blog è fantastico😍 lo adoro davvero 👍❤❤Francesca Nocera ( scusate non riesco a loggarmi 😕 ) sono imbranata😭
tesoro ma grazie :*  cercheremo di scrivere di più con il nuovo anno ;)
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Si ricomincia
Il nuovo anno è all’insegna dei cambiamenti. Una nuova partenza con un nuovo libro che fa conoscere un mondo nascosto attraverso gli scatti di Ettore Sottsass.
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Foto dal finestrino una delle più lette rubriche di Domus nata da un’idea di Stefano Boeri in cui Ettore Sottsass dà il meglio di sé in ventisei istantanee che raccontano città mai viste, in cui il quotidiano viene filtrato attraverso l’occhio dell’artista che rende unici anche i luoghi più comuni.
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Tutto ciò decreta un nuovo inizio che ha il sapore del classico e dell’intramontabile come l’English Breakfast che in questa occasione resta il tè migliore con cui accompagnare il nostro viaggio.
Stefania.
Foto dal finestrino, Ettore Sottsass
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Voilà le Montblanc!!
Le giornate uggiose come questa mi spingono a stare in casa e a trovare calore tra i fornelli della cucina.
In queste occasioni, riscoprendo vecchie ricette di famiglia, vengono fuori piccoli capolavori con ciò che l’autunno ha da offrirci.
E se nello scorso post del nostro ricettacolo culinario abbiamo dato risalto a madama zucca con una crema dal gusto intenso e deciso oggi la protagonista non può non essere la nostra reine des coeurs: la castagna.
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Il Montblanc è un dolce a cucchiaio semplice e sfizioso tipico della tradizione piemontese da me preparato con alcune varianti che i più attenti ai temi etici ambientali spero apprezzeranno.
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Piccolo consiglio iniziale: armatevi di tanta pazienza perché la fase preparatoria è un po’ lunga, sbucciare le castagne è un lavoro semplice ma ha bisogno dei suoi tempi quindi se non volete annoiarvi troppo fatelo in compagnia, può diventare l’occasione per riunire la famiglia.
Io ne ho approfittato per ascoltare le note di Stanley Clarke perché in questa fase spariscono tutti  (anche se a volte il mio personale cavaliere errante viene a salvarmi da questo ingrato compito)
Ma veniamo a noi  senza indugiare oltre.
Ingredienti:
700 g di castagne
500 g di panna vegetale
250 g di latte di avena
250 g di latte di nocciole
150 g di zucchero di canna
10 g di cacao amaro
1 stecca di vaniglia
1 cucchiaio di un olio vegetale
1 pizzico di sale
Iniziate con il lavare le castagne e poi intaccatele una per volta con un coltello, quindi mettetele in una pentola piena d’acqua con un cucchiaio d’olio (questo piccolo accorgimento vi sarà utile per la fase successiva) quindi fate bollire per 30 minuti.
Dopodiché spegnete il fuoco e spellate le castagne. Fate in modo che le castagne ancora da pelare siano sempre calde in modo che questa fase risulti più semplice.
Fatto ciò le castagne  vanno messe in un tegame con il latte, la vaniglia, lo zucchero ed il sale. La stecca di vaniglia va incisa e vanno prelevati i semi interni. Il tutto deve bollire per almeno 20 minuti a fuoco lento.
Il tutto va poi frullato o schiacciato (a voi la scelta) e va aggiunto il cacao. Fate riposare per almeno 30 minuti, e nel frattempo montate la panna (con o senza zucchero in base alle vostre preferenze, io, in genere, faccio senza).  Riprendete la vostra purea di castagne e datele la forma di una montagna la cui cima sarà decorata con la panna montata per ricreare l’effetto neve.
A questo punto potete godervi il vostro dolce accompagnandolo con un tè aromatizzato alla vaniglia e al cacao.
Stefania.
Ricette di famiglia
P.S. Prediligete sempre ingredienti provenienti da agricoltura  biologica e da un commercio equo e solidale, Madre Natura ve ne sarà grata.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Sfarfallamento tra le mura di un castello
Ha un che di onirico e fiabesco ma, da qualche giorno, farfalle di mille colori e dimensioni volteggiano libere e leggiadre tra le mura del castello medioevale della mia città posandosi di tanto in tanto tra le spalle di un visitatore e l’altro per trovare un istante di ristoro.
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Morfo blu “retro”
Si tratta di farfalle tropicali provenienti perlopiù dal Centro e Sud America (Messico, Venezuela, Costa Rica, Brasile...) e Africa Centrale perciò è stato, in qualche modo, ricreato il loro ambiente naturale fatto di un clima caldo e molto umido, quindi il consiglio mio è quello di attrezzarsi di un vestiario molto comodo e leggero e prepararsi ad uscire dal castello coi capelli leonini e le ascelle fetide... Ma ammetto ne valga davvero la pena. 
Inizialmente, dato il mio rapporto poco tranquillo con le creaturine piccole, volanti e saltellanti, pensavo ne avessi avuto timore, tuttavia mi sono dovuta ricredere: non si può aver paura di queste creature così dolci, eleganti e sensibili. 
Checché se ne pensi, le farfalle sono molto socievoli, ricordano delle fatine dal corpicino zoomorfo, tastano con le loro zampette le tue dita se le poni loro dinanzi e, in un attimo, imparano a fidarsi di te. 
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Morfo blu “fronte”
Ognuna di loro ha una storia, un segreto ed un suo perché: alcune riproducono, coi colori, la forma e la fantasia delle loro ali, teste di serpenti per spaventare possibili predatori (come la borboleta gigante, che gigante lo è per davvero!), altre confondono i predatori con una zigzagata danza e la duplice natura delle loro ali (come il morfo blu le cui ali presentano un fronte blu iridescente e un retro più scuro e caratterizzato da fantasie oculari).
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Borboleta gigante 
Lo spazio è disseminato di fiori, piante e piccoli alberelli sui quali è possibile intravedere miriadi di crisalidi e, se si è abbastanza fortunati, si potrebbe vedere nascere da queste una qualche farfalla che asciuga le sue ali e spicca il suo primo volo.
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Sono sì creature socievoli ma anche molto delicate, perciò bisogna sempre controllare i propri piedi altrimenti si potrebbe rischiare di pestarne qualcheduna, ed inoltre è severamente vietato disturbarle mentre si nutrono posandosi su fiori o frutta zuccherina messa a loro disposizione (adorano le arance e le banane!).
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Tra le pareti del castello sfarfallano specie eterogenee di colori differenti, alcune dai colori delicati, altre dai colori forti, a volte quasi fluo e cangianti! Le dimensioni variano: ce ne sono di piccine come un mandarino e di tanto giganti come un melone.
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È una mostra che ho trovato molto piacevole ed interessante, è stato come entrare in una piccola dimensione fatata, fiabesca, onirica e così via. Fosse stato possibile  ci sarei tornata ogni giorno a far visita, osservare e fotografare queste creaturine.
Serena.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Crema di zucca
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Con le prime piogge è finalmente arrivato l’autunno con tutti i suoi colori e soprattutto con i suoi sapori decisi ed intensi.
In questa occasione vi propongo una facile ricetta per inaugurare la sezione Ricettacolo Culinario del nostro blog.
Ingrediente per 4 persone:
600 g di zucca gialla
150 g di fagioli cannellini secchi
2 patate
1 cipolla
1 foglia di alloro
1 costola di sedano
1 carota
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale, pepe e cannella quanto basta
Ponete i fagioli a bagno per una notte; scolateli e lessateli con 1/2 cipolla, il sedano, l’alloro e la carota.
Mondate la zucca e le patate e riducete entrambe a dadini.
Tritate finemente la cipolla rimasta e fatela appassire in un tegame con un po’ d’olio; poi; unitevi le verdure e rosolate con cura, a fuoco lento, rigirandole con un cucchiaio di legno. Bagnatele con il brodo dei legumi quando serve e cuocete per 30 minuti.
A fine cottura, frullate tutto; regolate il sale  e condite con un pizzico di pepe e cannella.
Versate la crema di zucca nei piatti fondi; distribuitevi sopra i fagioli e buon appetito a tutti voi.
Stefania.
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500 ricette con i legumi, ceci, fagioli, piselli, lenticchie, fave e soia, A. Allotta
P.S. Ricetta tratta dal libro di Alba Allotta a cui sono state fatte delle leggere modifiche come l’aggiunta di cannella e l’eliminazione di grassi di origine animali quali il burro ed il guanciale.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Ricordi di fine estate
Non c’è niente di più bello per me di questo periodo. Un momento magico in cui l’aria rinfresca e sa di pioggia.
Da piccola dopo Ferragosto per me era finita l’estate ed il mondo tornava ad essere un posto orribile fatto di regole non scritte a cui ci si deve comunque attenere.
Ma con la fine dell’estate si è prossimi all’autunno, alla vendemmia, alla raccolta delle castagne e delle zucche (con cui non si fanno carrozze ma ottime zuppe), si iniziano i preparativi per Halloween ed il countdown per Natale, che diviene il momento culminante di tutto questo periodo.
Amo la fine dell’estate e la pioggia a metà settembre tanto quanto amo la neve a Natale.
In questo periodo mi sento un po’ una ninfa dei boschi che torna alla natura.
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L’Aspromonte in particolare è un luogo surreale in grado di lasciarvi intense emozioni che ben si accompagnano con un tè caldo alla cannella.
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L’alternarsi di aree rigogliose che ricordano i boschi del nord Europa e di quelli più aridi lo rendono un luogo ricco di specie animali e vegetali.
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Aspromonte, Cascate del Maesano o Cascate del Menta
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Ma ciò che più colpisce è un’atmosfera quasi onirica, in alcuni momenti la luce fa assumere al tutto un aspetto etereo tanto che è facile immaginare di essere in una foresta incantata, di quelle delle fiabe che ci leggevano da bambini.
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Aspromonte, Pietra Cappa
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Aspromonte, Monte Tre Pizzi
Stefania.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Cari lettori,
books-tea-and-craze vi segnala il profilo IG di un artista da noi molto apprezzato, TomCe_ART: 
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È italiano, è specializzato nel disegno fantasy con acquerelli, ama la sua passione e a noi piace!
Stay teaned!
Serena.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Racconti d’estate
Un disegno dal tratto delicato e una storia dolce dal retrogusto amaro da gustare con un infuso di foglie di limone e fiori d’arancio.
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Ecco in sintesi Il porto proibito di Teresa Radice e Stefania Turconi, un racconto grafico che ricorda l'estate ed il mare, ed i segreti che essi portano.
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Ogni personaggio squarcia il velo tra il reale ed il fantastico e ci fa sognare, trasportandoci in un mondo incantato, quasi onirico, in cui tutto è possibile lasciandoci una nota malinconica e nostalgica a fine lettura.
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An orphan’s curse would drag to hell                                                                    A spirit from on high;                                                                                           But oh! more horrible than that                                                                              Is the curse in a dead man’s eye!                                                                    Seven days, seven nights, I saw that curse,                                                      And yet I could not die.
Stefania.
Il porto proibito, T. Radice e S. Turconi
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Verso l'infinito… e oltre!
La prima volta che vidi il Bosco Verticale di Stefano Boeri non potei fare altro che pensare al motto di Buzz Lightyear: “Verso l'infinito… e oltre!“
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Bosco Verticale, Stefano Boeri
Alte 106 e 80 m, le due torri residenziali vogliono essere un esempio di densificazione del verde in altezza, simbolo della natura che riprende i suoi spazi all’interno dell’area urbana.
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Le due torri ospitano circa 800 alberi, 5.000 arbusti e 11.000 piante tappezzanti e rampicanti.
L'uso della vegetazione a chiusura dell'involucro edilizio ha il merito di consentire la diminuzione delle escursioni termiche, il miglioramento del comfort abitativo, la riduzione delle polveri sottili e dell'inquinamento acustico. Infatti le piante che ricoprono le superfici dell’edificio aiutano a creare un microclima che produce umidità, assorbe CO2 e polveri e produce ossigeno. Inoltre il Bosco Verticale è un sistema in grado di produrre energia tramite fonti rinnovabili. L’edificio risulta essere totalmente autosufficiente grazie alla presenza di 500 m2 di pannelli fotovoltaici, un impianto geotermico ed uno eolico mentre per l’irrigazione delle piante viene adoperato un sofisticato sistema di recupero e filtrazione delle acque grigie limitando così gli sprechi idrici.
Stefania.
P. S. Il Bosco Verticale è l’icona di riqualificazione del quartiere di Porta Nuova che nasce riqualificando tre quartieri storici realizzando un’unica area verde in cui si affacciano edifici residenziali, culturali ed uffici a pochi passi dal centro storico.
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Porta Nuova e la foresta che avanza.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Montepulciano e la torre di Pulcinella
Durante il mio viaggio on the road tra il nord ed il sud dell’Italia, quasi per caso, feci una tappa a Montepulciano scoprendo con mio grande stupore la torre di Pulcinella.
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Torre dell’Orologio detta anche torre di Pulcinella.
Ammetto la mia ignoranza e faccio un mea culpa in quanto avevo sempre collegato la figura di Pulcinella solo all’ambito napoletano e mai avrei immaginato di trovarla nella toscanissima Montepulciano.
La torre dell’orologio di piazza Michelozzo è, infatti, coronata da una statua di legno e lamiera che riproduce Pulcinella, la quale ha il compito di scandire il tempo suonando la campana.
Montepulciano che io conoscevo solo per il vino, il Nobile di Montepulciano, un vino rosso prodotto da vitigni toscani altamente selezionati, mi ha pure sorpreso con la sua ottima cucina a base di tartufi.
Altra graditissima sorpresa della città senese fu l’attenzione per i nostri amici a quattro zampe, molti locali, infatti, avevano sistemato diverse ciotole e dispenser per permettere a cani e gatti di bere in tutta tranquillità. Un piccolo gesto di amore verso altre specie
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Detto ciò vi lascio, e mi godo un po' di fresco sorseggiando un buon tè alla menta.
Stefania.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Dreaming “on the road”
“A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno Oooooh!”
Forse non riuscirei a trovare citazione e libro migliori dai quali trapeli lo spirito di questo spazio virtuale: sete di conoscere, indagare, pensare, riflettere con creatività senza freni inibitori, voglia di viaggiare, d’immergersi e fondersi con la natura, amore per la vita e per la Terra. 
Spesso e volentieri mi capita d’essere fortemente influenzata dalle mie letture dalle quali si generano la gran parte dei miei sogni sino ad avere le interiora stracolme di questi perché il solo cervello non è sufficiente a contenerli tutti. Credo che On the road di Jack Kerouac sia uno di quei libri che più di tutti mi abbia fatta sognare.
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“...E non c’era posto dove andare se non dappertutto, non c’era altro da fare che vagare sotto le stelle.”
L’opera di Kerouac, dopo la pubblicazione, diventa un vero e proprio manifesto della cosiddetta Beat Generation, movimento che si sviluppa negli anni Cinquanta del Novecento negli Stati Uniti del Dopoguerra, il quale si pone come rifiuto del materialismo diffusosi in quegli stessi anni in seguito al progresso economico e tecnologico (tra i principali esponenti del movimento ci tengo a ricordare Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti dei quali vi consiglio fortemente di leggere qualche poesia). Un difetto che tuttavia segna gli esponenti della Beat Generation, è la propensione di questi alla droga e all’alcol, non a caso, a causa di questi, Kerouac ha trovato la morte.
On the road è un libro autobiografico che narra gli avventurosi viaggi di Sal e Dean, nomi che celano rispettivamente le personalità dell’autore e dell’amico Neal Cassady. Così, immergendoci tra queste pagine, Kerouac ci svela le tappe di un viaggio conoscitivo, interiore ed esteriore, da New York a Città del Messico. È un viaggio scritto tutto d’un fiato, a volte sembra di leggere un vero e proprio stream of consciousness, a volte, invece, ci si sorprende di riflessioni e pensieri riportati nei minimi dettagli. È un libro fatto di contrasti. Credo che l’opera di Kerouac, prima o poi, necessiti d’essere letta, è un libro che va regalato, un libro che, fossi in voi, riceverei volentieri in regalo.   Serena.
On the road, Jack Kerouac 
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Imparare a volare verso l’infinito
Dalla terrazza sulla quale mi accingo a prendere il mio tè alla pesca per contrastare la calura estiva, non posso non notare un gabbiano in perfetta posa che mi ricorda Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepùlveda.
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Le vicende del gatto Zorba, alle prese prima con un gabbiano morente ed in seguito con la sua prole, aiutato dai suoi compagni di ventura, insegnano ad andare oltre i ruoli tradizionali, a collaborare, a non arrendersi e a mantenere la parola data.
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Un libro da leggere e da regalare ai vostri figli o ai figli dei vostri amici per avvicinare bambini e ragazzi alla lettura.
Della serie non è mai troppo presto per pensare agli effetti dell’inquinamento, infatti, la morte di mamma gabbiano ebbe su di me lo stesso effetto di vedere Mufasa travolto dagli gnu e di Simba incolpato da Scar per la morte del padre (ancora piango nel rivedere quella scena de Il re leone). Un momento tragico che, però, mi portò ad essere più sensibile alle tematiche ambientali fino a diventare una moderna hippie che si batte per la salvaguardia del pianeta.
Stefania.
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Luis Sepùlveda.
P.S. Da Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare è tratto il film di animazione La gabbianella e il gatto che merita di essere visto.
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Keep calm and go shopping
Passeggiando per le vie della città mi è stato impossibile non notare che sono iniziati i saldi estivi e questo mi ha fatto ricordare una serie di libri letta poco tempo fa.
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I love shopping narra le (dis)avventure di Becky (Rebecca Bloomwood) tutte causate da una sua passione irrefrenabile per gli acquisti compulsivi. Per la protagonista ogni uscita rappresenta un’occasione per comprare qualcosa che a suo dire le è indispensabile ma che le causerà una marea di guai.
Il libro, seppure con toni leggeri ed ironici, ci porta a riflettere e a farci alcune domande: quando quel regalo che ci facciamo non è più una gratifica personale ma ossessione? Quando si supera il limite e soprattutto come ce ne accorgiamo?
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Il primo libro della serie è I love shopping a cui seguono:
I love shopping a New York;
I love shopping in bianco;
I love shopping a Venezia;
I love shopping con mia sorella;
I love shopping per il baby;
I love mini shopping;
I love shopping a Hollywood;
I love shopping a Las Vegas.
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I love shopping a Venezia è un piccolo omaggio che l’autrice, Sophie Kinsella, ha voluto fare ai suoi lettori in occasione del Natale regalando questo racconto  in versione e-book in cui narra una tappa della luna di miele di Becky.
Dai primi due libri è stato, poi, tratto un film con Isla Fisher (di cui adoro soprattutto il colore dei capelli) nel ruolo di Becky.
Un monito giunge infine: ricordatevi che tutto ha un prezzo e se desiderate essere consumatori consapevoli vi consiglio di iniziare con il guardare The true cost e di acquistare solo ciò che veramente vi necessita. E con questo concludo bevendo un buon tè freddo al limone e augurandovi un piacevole shopping.
Stefania.
Sophie Kinsella, I love shopping
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Stabat nuda Aestas
A proposito di “estate”, la quale da qualche giorno è ufficialmente tra noi  –sebbene già da tempo faccia percepire la sua calda presenza–, oggi condividerò con voi una poesia  –forse poco nota–, a lei dedicata, di Gabriele D’Annunzio . 
D’Annunzio scrive Stabat nuda aestas, inserita nella raccolta Alcyone, nell’estate del 1902. Protagonista della poesia è una calda e sensuale estate che prende vita, si antropomorfizza, somiglia quasi ad una dea dai capei fulvi che repentina, inafferrabile, nuda si fonde, in un abbraccio, col mare.
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Primamente intravidi il suo piè stretto scorrere su per gli aghi arsi dei pini ove estuava l’aere con grande tremito, quasi bianca vampa effusa. Le cicale si tacquero. Più rochi si fecero i ruscelli. Copiosa la resina gemette giù pe’ fusti. Riconobbi il colùbro dal sentore.
Nel bosco degli ulivi la raggiunsi. Scorsi l’ombre cerulee dei rami su la schiena falcata, e i capei fulvi nell’argento pallàdio trasvolare senza suono. Più lungi nella stoppia, l’allodola balzò dal solco raso, la chiamò, la chiamò per nome in cielo. Allora anch’io per nome la chiamai.
Tra i leandri la vidi che si volse. Come in bronzea mèsse nel falasco entrò, che richiudeasi strepitoso. Più lungi, verso il lido, tra la paglia marina il piede le si torse in fallo. Distesa cadde tra le sabbie e l’acque. Il ponente schiumò nei sui capegli. Immensa apparve, immensa nudità.
Serena.
Alcyone, Gabriele D’Annunzio 
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books-tea-and-craze-blog · 8 years ago
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Once Upon a Time
Ognuno di noi avrà un cassetto dei ricordi, un piccolo scrigno in cui conserviamo i nostri tesori più preziosi ormai appartenenti al passato. Tra questi cimeli io conservo un libro di favole regalatomi dalla mia amata nonna che oramai non c’è più.
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Oggi come allora adoro la storia della tartaruga che vince sulla lepre e soprattutto rimango incantata a rileggere la dedica scritta sul libro dalla mia nonna (quelle parole me la fanno sentire ancora vicina). Tante altre sono poi le storie di questa raccolta, ma la mia preferita, quella che ancora oggi continuo a rileggere con passione ed entusiasmo è La lepre e la tartaruga.
Non ricordo se la mia mania per le tartarughe sia iniziata con questo libro ma so con certezza che mi ha insegnato a non arrendermi mai, che nella vita nulla è scontato e che si deve fare del proprio meglio per realizzare i propri sogni.
Stefania.
P.S. Con questo post, mentre attendo che il mio tè sia ben freddo, voglio dare avvio ad una nuova rubrica #regala un libro in cui inserire tutti i libri che ci sono stati regalati per condividere una passione comune.
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