domore11
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sognando un sogno.
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domore11 · 4 years ago
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Alle persone più importanti della mia vita, io ho associato una canzone. Non sempre gliel’ho detto, non sempre gliel’ho dedicata davvero. Alle volte è solo un ritornello che avevo in testa in un momento condiviso. Il mio migliore amico, ad esempio, per me è Those nights degli Skillet; mio fratello True love di P!nk. Beh ecco, tu non lo sai, ma per te io ho fatto una playlist intera. Ho ritrovato te, noi in troppe canzoni. Non me ne sono neppure accorta, l’ho fatta inconsciamente; senza cercarle, senza sforzarmi. Dapprima erano solamente due (Superclassico e Ferma a guardare), che ho ascoltato a ripetizione per settimane; poi se ne sono aggiunte altre, nuove, che volevo sentire subito dopo quelle. Così, in un battito di ciglia, si è creata una vera e propria raccolta.  E sai, non sono canzoni inglesi, nonostante io ami i testi stranieri, ne cerchi il significato quando mi sfugge e poi le impari a memoria per saperle cantare correttamente. Sono tutte canzoni italiane; di nuovo, è stato probabilmente il mio subconscio ad agire per me, pensando che avresti colto la bellezza e i riferimenti di quei testi solo se li avessi compresi. E visto che tanto non avrò mai modo di dedicartele, ascoltarle con te sottolineando una frase particolare o cantarle assieme, ho deciso che raccoglierò qui le strofe più belle. Ma anche quelle che sono un pugno nello stomaco ogni volta.
Superclassico, Ernia “Ora che fai? Mi hai fregato, così non si era mai sentito. Io dentro la mia testa non ti ho mai invitata. Vorrei scappare che sei bella incasinata… Ma poi ti metti sopra me e mi metti giù di forza, Sembra che balli ad occhi chiusi, sì, sotto alla pioggia. Poi stai zitta improvvisamente… Ti chiedo, «Che ti prende?» Tu mi rispondi, «Niente» Dio, che fastidio.”
Ferma a guardare, Ernia ft. Pinguini Tattici Nucleari “Poi lo facevamo forte, in piedi sulle porte Dici: «Non ti fermare» Però io guardo le altre E so che d'altra parte Non lo puoi perdonare. Sotto il tuo portone tu m'hai chiesto se ci sto A salire ed era solo il primo appuntamento. Nello stesso punto dopo mesi io ti do Dispiaceri e tu mi stai mandando via dicendo «Non mi fare mai più del male. Ora non voglio più parlare Perché non so restare Ferma a guardare Te che scendi giù dalle scale e te ne vai»”
Pastello bianco, Pinguini Tattici Nucleari “Ti chiedo come stai e non me lo dirai, Io con la Coca-Cola, tu con la tisana thai Perché un addio suona troppo serio E allora ti dirò bye bye. Seduti dentro un bar poi si litigherà Per ogni cosa, pure per il conto da pagare. Lo sai mi mancherà, na-na-na-na.”
Ridere, Pinguini Tattici Nucleari “E non ho voglia di cambiarmi, Uscire a socializzare… Questa stasera voglio essere una nave in fondo al mare. Sei stata come Tiger: Non mi mancava niente E poi dentro m'hai distrutto Perché mi sono accorto che mi mancava tutto. Però tu fammi una promessa Che un giorno quando sarai persa Ripenserai ogni tanto a cosa siamo stati noi.”
Nonono, Pinguini Tattici Nucleari “E spettinata resti qua Perché la più grande libertà È quella che ti tiene in catene. I pugni in faccia che mi dai Li conservo nell'anima Accanto a tutti i “ti voglio bene”. Ieri mi sono svegliato (no, no, no) Erano circa le tre. Quando il telefono non ha squillato, Io l'ho capito che eri te. Hai detto: «Impara a vivere da solo» (No, no, no) Ma solo ci sapevo stare. La mia solitudine era un mondo magico Che io ti volevo mostrare.”
L’odore del sesso, Ligabue “Si fa presto a cantare che il tempo sistema le cose, Si fa un po’ meno presto a convincersi che sia così. Io non so se è proprio amore Faccio ancora confusione. So che sei la più brava a non andarsene via. Forse ti ricordi… ero roba tua. Non va più via L'odore del sesso, che hai addosso. Si attacca qui All'amore che posso, che io posso… E ci siamo mischiati la pelle, le anime e le ossa Ed appena finito ognuno ha ripreso le sue. Tu che dentro sei perfetta Mentre io mi vado stretto. Tu che sei la più brava a rimanere, Maria, Forse ti ricordi, sono roba tua.”
Andrà tutto bene, 883 “Io e te chi l'avrebbe mai detto. Io che avevo giurato che non avrei fatto Mai più il mio errore di prendere e via Buttarmi subito a capofitto In un'altra storia impazzire per la gloria, Io no. Mi spiace ho già dato E l'ho pagato. Però sta di fatto che adesso son seduto con te In un'auto a dirti all'orecchio che Andrà tutto bene non può succedere Niente di male mai a due come noi.”
Ad occhi chiusi, Marco Mengoni “Da quando ci sei tu Non sento neanche i piccoli dolori. Ed oggi non penso più A quanto ho camminato per trovarti. Resto solo adesso, mentre sorridi e te ne vai Quanta forza che mi hai dato non lo sai e spiegarlo non è facile. Anche se non puoi tu sorridimi; Sono pochi, sai, i miracoli Riconoscerei le tue mani in un istante. Ti vedo ad occhi chiusi e sai perché Fra miliardi di persone ad occhi chiusi hai scelto me.” Sai che, Marco Mengoni “Eravamo davvero felici con poco, Non aveva importanza né come né il luogo. Senza fare i giganti E giurarsi per sempre… Ma in un modo o in un altro Sperarlo nel mentre.” Sembro matto, Max Pezzali “Il tempo si ferma quando siamo assieme Perché è con te che io mi sento bene. Voglio quei pomeriggi sul divano In cui mi stringevi e respiravi piano. Ho perso te e la mia armatura di vibranio. Sembro strano… Sembro matto, matto. Come un tornado hai scompigliato tutto, Mentre dormivo lì tranquillo a letto Hai fatto il botto, dopo l'impatto.” La paura che, Tiziano Ferro “La lacerante distanza Tra fiducia e illudersi È una porta aperta E una che non sa chiudersi. E sbaglierà le parole Ma ti dirà ciò che vuole. C'è differenza tra amare Ed ogni sua dipendenza. “Ti chiamo se posso” O “Non riesco a stare senza”. Soffrendo di un amore raro Che più lo vivo e meno imparo. Ricorderò la paura che Che bagnava i miei occhi Ma dimenticarti non era possibile e Ricorderai la paura che Ho sperato provassi, provandola io Che tutto veloce nasca e veloce finisca.”
Vivendo adesso, Francesco Renga “A te che cerchi di capire E che provi a respirare aria nuova. E non sai bene dove sei. E non ti importa anche se in fondo lo sai che ti manca qualcosa. Amami ora come mai, Tanto non lo dirai. È un segreto tra di noi. Tu ed io in questa stanza d'albergo A dirci che stiamo solo vivendo adesso.”
Duemila volte, Marco Mengoni “Vorrei provare a disegnare la tua faccia Ma è come togliere una spada da una roccia. Vorrei provare ad abitare nei tuoi occhi Per poi sognare finchè siamo stanchi. Vorrei trovare l'alba dentro questo letto, Quando torniamo alle sei, mi guardi e mi dici che Vuoi un'altra sigaretta, una vita perfetta Che vuoi la mia maglietta. Che vuoi la mia maglietta. Ho bisogno di perderti, per venirti a cercare Altre duemila volte, Anche se ora sei distante. Ho bisogno di perdonarti, per poterti toccare Anche una sola notte.”
Ma stasera, Marco Mengoni “Senza di te nei locali la notte io non mi diverto. A casa c'è sempre un sacco di gente ma sembra un deserto. Tu ci hai provato a cercarmi persino negli occhi di un altro, Ma resti qui con me.”
Dove si vola, Marco Mengoni “Cosa mi aspetto da te? Cosa ti aspetti da me? Cosa sarà ora di noi? Cosa faremo domani? Potremmo andarcene via, dimenticarci Oppure giocarci il cuore, rischiare. Fammi respirare ancora, Portami dove si vola, Dove non si cade mai. Lasciami lo spazio e il tempo E cerca di capirmi dentro. Dimmi ogni momento che ci sei. Che ci sei, che ci sei.”
Venere e Marte, Marco Mengoni “Certe storie brilleranno sempre ed altre le dimenticherai. Ci sono cose che una volta che le hai perse poi non tornano mai. E se già ti dico porta le tue cose da me Non dirmi è troppo presto perché Io ti prometto che staremo insieme, senza cadere, E ogni mio giorno ti appartiene. Ti prometto che inganneremo anche gli anni Come polvere di stelle filanti. E sarà scritto in ogni testo Che niente può cambiare tutto questo. Incancellabile… ogni volta che mi guardi. Posso farti mille promesse o ingoiarle come compresse E mandare giù queste parole senza neanche sentirne il sapore. Questo mondo da soli non è un granché; sì ma neanche in due. Però con te è un po’ meno buio anche quando il cielo è coperto di nuvole. E aspettavi smettesse di piovere, ma sei rimasta tutto il giorno, Io speravo piovesse più forte perché è bello riaverti qui intorno. Certe storie diventano polvere, non ti resta nemmeno un ricordo. Altre invece nonostante il tempo ti restano addosso.”
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domore11 · 4 years ago
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Ringrazio te, Shakespeare, per avermi insegnato che non devo rovinare mai il mio presente per un passato che non ha futuro. Poi ringrazio te, Bukowski, che anche se amavi l’alcol, hai detto che se non si ha l’amore non si ha un cazzo. Grazie a Morrison ho capito che non è forte chi non cade, ma chi cade e sa rialzarsi. Ah ma ci sei anche tu, Oscar Wilde, grazie per avermi insegnato che a volte è meglio stare in silenzio e sembrare stupida che aprire bocca e togliere ogni dubbio. E voi? Chi ringraziate?
(via track-seven)
ringrazio J.K.Rowling perchè mi ha insegnato la forza dell’amore e dell’amicizia. ringrazio Vanessa Diffenbaugh perchè mi ha insegnato che anche chi non ha mai ricevuto amore può amare senza confini. ringrazio Zafòn che mi ha fatto credere nella magia. ringrazio tutti gli scrittori che mi hanno fatto emozionare.
(via fremitoimprovviso)
Ringrazio rick riordan che mi ha insegnato che essere malatti significa essere speciali, ringrazio Bukowski che nonostante amasse l’alcool ha capito tutto dalla vita e infine ringrazio Anna Frank che con il suo diario mi ha fatto capire che l’uomo è un essere orribile e che c’è sempre speranza.
(via lacidadellaportaaccanto)
Io ringrazio Alessandro Baricco per avermi fatto amare le parole come si può amare un’opera d��arte, ringrazio Nicolai Lilin che mi ha fatto capire che anche se si può sembrare cattivi in fondo ci sono sempre delle convinzioni giuste, ringrazio Vasco Brondi che mi ha insegnato il valore di parole sconosciute.
(via lucemorta)
Io ringrazio Suzanne Collins per avermi insegnato a ribellarmi alle ingiustizie, sempre, e che anche nel più difficile dei periodi bisogna ricordare che le cose andranno meglio, e continuare a combattere. Ringrazio anche Chbosky per avermi fatto capire che non c’è niente di sbagliato a chiedere aiuto e che non si deve mai giudicare uns persona perché non sai quello che ha passato, e forse non lo sa neanche lei.
(via nonsonomailpostodinessuno)
Io ringrazio Alessandro D’Avenia,che mi ha fatto capire che non sono sola. Che ho sempre qualcuno a cui appoggiarmi che mi vuole bene. E che tutto,prima o poi,si sistemerà.
(via isognifuorienoinelcassetto)
Io ringrazio Haruki Murakami, che mi ha fatto capire che nonostante il nostro essere ordinari, siamo comunque straordinari, che spesso ci innamoriamo di alcune persone solo perché ne abbiamo bisogno e siamo soli in quel momento, e che saremo tutti dimenticati un giorno, ma non importa, perché quelli che amiamo ci ricorderanno. Siamo finalmente liberi di ballare da soli in mezzo ad un campo da baseball.
(via luoghimpossibili)
Io ringrazio Stephen Chbosky perché è riuscito a farmi sentire speciale. ringrazio Franz Kafka perché le sue parole indirizzate al mio stesso nome mi hanno fatto stare bene, perché mi ha descritta come nessun altro è riuscito a fare:una persona completamente rispecchiata dal suo nome, una persona difficile e probabilmente forte.
(via portamiacontarelestelle)
Io ringrazio Giulia Carcasi, che mi ha fatto capire che l’amore è ovunque, che la felicità la troverai sempre dove meno te l’aspetti e che sarà sempre fantastico, anche con mille problemi e preoccupazioni, l’amore ti salverà sempre e comunque.
(via eravamofuocoescintille)
Sono senza parole. Persone belle siete. Tante persone belle.
(via sorridevaconocchitristi)
ringrazio Giulia Carcasi perché mi ha insegnato a riflettere e a sognare, a sperare e che per amore si fa la qualsiasi cosa. ringrazio Margaret Mazzantini per avermi insegnato che un amore finito è finito e basta, ma sulla pelle ti rimangono sempre quel segno e quelle cicatrici del passato e dei ricordi. ringrazio Jamie MacGuire e Valentina D’Urbano perché con i loro libri mi hanno insegnato che l’amore se è vero è eterno, e perché mi fanno emozionare sempre regalandomi quelle ore di spensieratezza facendomi catapultare in un altro mondo. grazie.
(via seistatovelenoeantidoto)
Io ringrazio Nicholas Sparks, per avermi fatta sorridere e piangere contemporaneamente, per avermi preso l’anima con le sue belle parole, per avermi costretta senza volerlo a divorarmi i suoi libri in un baleno perchè non sapevo resistere a come finiva il racconto. E poi rigrazio anche colui che ha scritto “la meccanica del cuore”, perchè mi ha fatto capire quanto fosse bello amare, bello e pericoloso. Che l’amore ferisce e poi cura. :)
Ringrazio J.K. Rowling per avermi insegnato che le apparenze ingannano e che l’amore sconfigge anche i mostri peggiori. Ringrazio Rick Riordan per avermi ricordato che anche il più bizzarro difetto può diventare la forza piu grande. Ringrazio Licia Troisi che mi ha fatto capire che cadere vuol dire anche rialzarsi. Ringrazio Alessandro Baricco che ha dato un senso alla paura di amare e mi ha insegnato a sconfiggerla. Ringrazio Charles Bukowski perché mi ha fatto amare le parole come lui amava l’acool.
(via mi-chiamavano-pelle-e-ossa)
Ringrazio tutti coloro che scrivono, perchè mi hanno salvata e perchè ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa :)
Ringrazio tumblr.
(via sheislostinside-ale)
Ringrazio Mitch Albom perché mi ha mostrato che affezionati alle persone è un bene. Mi ha dimostrato che tutti possono cambiare. Mi ha insegnato a credere e a far valere i miei pensieri e le mie idee. Ringrazio Nicholas Sparks che mi fa piangere ed emozionare in ogni suo fottutissimo libro, perché scrive ciò che tutti noi vorremmo essere.
(via ipreferdie)
Io ringrazio soprattutto Morrison perché con quello che ha lasciato mi consolo.
(via seilalucenelloscurita)
Ringrazio David Grossman che con il suo libro “Che tu sia per me il coltello” ha aperto ferite che hanno permesso alla luce di entrare. Lo ringrazio anche per avermi fatto capire quanto siano potenti e meravigliose le parole. Ringrazio J.R.R. Tolkien per avermi regalato un mondo che mi accompagna ovunque vada e avermi dato la capacità di vedere oltre il velo della realtà. Ringrazio Lewis Carroll, per avermi insegnato la sottile linea fra pazzia e genialità.  Ringrazio Alice Sebold per avermi insegnato che la morte fa parte della vita e che bisogna andare avanti, nonostante l’assenza. Ringrazio J.K.Rowling per avermi insegnato il valore dell’amicizia, il potere dell’amore e a credere sempre nella magia. Ringrazio Clive S. Lewis per il ruggito che fa terminare l’inverno e la criniera che riporta la primavera. Ringrazio Katerine Paterson che mi ha insegnato l’importanza della fantasia e del dolore. Ringrazio Chbosky per avermi fatto capire che ogni persona che abbiamo davanti ha una storia e delle cicatrici che aspettano solo di essere notate e curate. Ringrazio Bukowski per aver mandato affanculo e bestemmiato con me ogni volta che ve ne era il bisogno - e caro Bukowski, diciamocelo, saremmo stati migliori amici io e te.  Ringrazio Efraim Medina Reyes per avermi insegnato a dirmi sempre la verità così com’è, spietata e senza illusioni. Ringrazio Cardarelli che con la sua poesia “I Gabbiani” ha saputo catturare la mia essenza: “…ma il mio destino è vivere balenando in burrasca”. Ringrazio John Green per avermi fatto comprendere il valore dei difetti.  Ringrazio Alessandro D’Avenia per aver riacceso la luce prima che i mostri mi divorassero nel buio. 
(via
hurrystorm
)
che post e commenti meravigliosi
(via sognochediventarealvta)
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domore11 · 5 years ago
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In generale:
Non limitarti a rileggere gli appunti per studiare. Non funziona. Finisce che recuperi pezzi qui e lì e memorizzi qualche cosa ma rileggere 20 volte non è un metodo efficiente. Il tuo cervello impara molto di più facendo dei collegamenti piuttosto che rileggendo dati. Per questo fare schemini con i dovuti collegamenti, o anche solo riempire il libro di freccette tra un concetto e l’altro aiuta. Una volta stabilita una connessione, va capita e discussa, perchè si crea? Cosa la rende legata? Mappe concettuali. 
Neanche limitarti a evidenziare. Esiste uno specifico modo di sottolineare, e la maggior parte della gente lo sbaglia. Se sei quel tipo di persona che evidenzia il 90% del paragrafo, sto parlando con te. Vero, evidenziare è fisicamente più concreto che fissare il testo per 20 minuti, ma così è l’equivalente che evidenziare tutto. Sarebbe meglio sottolineare solo i concetti sui quali si ritiene importante tornare in seguito, magari quelli che sono stati meno capiti piuttosto che. Torna a leggere qualcosa di sottolineato che era stato difficile da capire la prima volta, e ti sarà più semplice ricordarlo. Qualsiasi cosa tu sottolinei, fai in modo che sia un concetto chiave che ti sia così più facile da ritrovare tra le pagine epoi prova a fare un riassunto con le tue parole basato sui concetti chiave sottolineati.
Non scordarti di segnarti le cose. E non intendo solo le date sull’agenda/bujo/planner quando hai dei compiti o la data di un test. Ma scrivere le domande che vi ponete e le relative risposte, quello sì. Se non è il momento per fare la domanda in classe, fatela subito dopo la lezione al professore o comunque domandateglielo quando lo trovate. Oppure ai compagni, se possono aiutare. Se serve, fate qualche ricerca personalmente, in internet magari. E’ importante anche segnarsi sempre bene gli argomenti del test/esame/verifica. E poi segnatevi sempre le scadenze, tutte, anche su un foglio volante in modo da poterle poi riordinare e riorganizzare a casa. 
Errori comuni:
Non prendere alla leggera i primi mesi. Onestamente, sia all’inizio del liceo che poi dell’uni il tempo scorre in fretta e sembra sempre che ci sia tempo, fino a quando non ce n’è più. La cosa migliore sarebbe iniziare a guardare un po’ i materiali prima ancora che le lezioni comincino, e sforzarsi di revisionare gli appunti e studiare volta per volta anche quando gli argomenti svolti sono molto pochi. E’ molto più semplice fare un pochino alla volta che arrivare strozzati alla fine del semestre/quadrimestre.
Non lasciare lì a prender polvere i tuoi appunti dopo le lezioni. Significa cercare di farci qualcosa, di riprenderli in mano e rileggerli, possibilmente anche riscriverli, segnasi subito quei punti che sembravano chiari durante la spiegazione ma che fuori contesto ci accorgiamo di non capire. Avere degli appunti ben riscritti e chiedere di volta in volta dei chiarimenti permette di arrivare alla fine con una serie di appunti leggibili e completi, rendendo più facile lo studio finale. 
Non fare pagine di appunti copiando dal libro o da qualcun altro. Si, lo facciamo quasi tutti prima o poi, ma non è una grande trovata. E’ così che si finisce ad usare le stesse parole del manuale e capire sempre meno, collegare i concetti sempre meno e memorizzare sempre meno. Cerca di fare tuoi i concetti e di esprimerli con parole tue, non solo rigirando le frasi stampate. 
Non cercare di fare un tema o una ricerca scritta in una botta sola all’ultimo secondo. Sì che sembra che i temi scorrano meglio quando sono scritti di getto, ma almeno assicuratevi di aver pianificato bene la scaletta, e cercate di dividere un po’ il lavoro. Anche solo occuparsi in momenti differenti di introduzione, tesi ecc. potrebbe essere utile per gli studenti con poco tempo a disposizione durante il giorno o per coloro che hanno difficoltà con i temi. 
Altri suggerimenti:
Non ascoltare musica che ti distrae mentre studi. Anche solo la tua musica preferita molto spesso porta la tua mente a seguire la canzone e così è facile distrarsi. Tuttavia anche il silenzio può portare fuori strada, quindi molti studenti usano i suoni di sottofondo facilmente reperibili in internet, come per esempio il brusio delle caffetterie o il cinguettio degli uccellini autunnali. Anche le musiche dei videogiochi o la musica classica, o la semplice musica strumentale. 
Non studiare sul letto o divano. Studi scientifici provano che fare sul letto qualsiasi cosa che non sia il dormire o l’attività sessuale compromette la capacità di prendere sonno su quel letto. Se il tuo cervello ha sempre associato il dormire al letto come prima cosa, è molto più facile addormentarcisi. Quindi legare il letto a tutte le altre cose diventa un problema per il sonno, il che porta ad una serie di altre scomode  conseguenze per la persona. Per di più, finchè il letto e il sonno sono una connessione primaria, verrà molto semplice appisolarsi durante lo studio. 
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domore11 · 6 years ago
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“Sei una musica giusta in un mondo sbagliato”
— Sbagliato - Jovanotti
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domore11 · 6 years ago
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domore11 · 6 years ago
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via @extramadness
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domore11 · 6 years ago
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“Appena ho appoggiato la testa sul cuscino, la prima cosa che ho pensato è stata che ti vorrei un sacco qui adesso. Ti vorrei qui con me, raccontarti un sacco di cose, scherzare con te, vederti ridere e sorridere. Vorrei abbracciarti, sfiorarti senza un motivo preciso, appoggiare la testa sul tuo petto, chiudere gli occhi e ascoltare i battiti del tuo cuore. Vorrei intrecciare la mia mano con la tua, tanto per sentire di nuovo come ci si sente ad avere un contatto con te. Vorrei sentire il tuo respiro cambiare quando ti tocco e vedere quanto sei bella quando sei impegnata nell'ascoltarmi o nello stringermi o nel prendermi la mano o farmi i grattini al braccio. Vorrei sentire di nuovo tutto quel casino che si crea nel mio stomaco quando mi baci o mi guardi o mi sorridi o semplicemente mi sfiori. Sarei sicuramente la persona più felice del mondo ma non credo che dormirei molto se fossi qui, sai? Sarei troppo occupata a guardarti o parlarti o abbracciarti che scorderei anche come si fa a dormire.”
— Me.
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domore11 · 6 years ago
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Kevin Kline & Glenn Close, “The Big Chill” (Lawrence Kasdan, 1983).
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domore11 · 6 years ago
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domore11 · 6 years ago
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Si parte.
365 giorni,365 possibilità. 
Possibilità,occasioni da non perdere altrimenti arriverà qualcun altro. 
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domore11 · 6 years ago
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Ti piacciono i maschi o le donne?
Mi piacciono le brave persone. Mi piace chi non si prende troppo sul serio, quelli che sanno ironizzare su se stessi e sui propri difetti. Mi piacciono quelli che nella vita hanno sogni, obbiettivi e speranze. Mi piacciono quelli che sorridono solo per un raggio di sole ma sanno piangere per un film romantico. Mi piacciono gli essere UMANI, quelli che sanno aiutarsi, sostenersi e collaborare. Mi piacciono le persone con un anima buona. Che sia uomo o donna poco mi importa.
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domore11 · 6 years ago
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“Gli anni sono un po’ come dei ladri, si portano via cosí tante cose.. sono egoisti! Ogni singolo istante, dal piú stupendo al peggiore, scivola via per sempre dalle nostre mani il 31 dicembre verso le 23, quando ripensiamo a chi siamo stati e a cosa desideriamo per il nuovo anno. Restiamo lí, in balia dei ricordi, sotto lo sguardo tirannico dell’ anno che sta per morire e ormai, vecchio e stanco, si trascina verso la sua fine, rassegnato. Ripensiamo ad ogni cosa e realizziamo quante occasioni abbiamo perso, quanti addii abbiamo pronunciato e quanta vita ci è passata davanti in 365 giorni. Fa paura. O almeno, a me terrorizza. Tuttavia, un nuovo anno si avvicina a noi, ci saluta gentilmente e ci consola: lui potrebbe essere la nostra salvezza e allo stesso tempo la nostra distruzione. Ci prende per mano, ci benda e ci fa varcare la soglia di una porta. L'orologio segna quattro zeri in fila e sopra l'entrata c'è una scritta 2015.”
— You-are-my-saviour
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domore11 · 6 years ago
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“Auguri a tutti i papà, a chi lo è stato e a chi non se l'è sentita di esserlo. Tanti auguri ai papà assenti, a quelli che lo sono stati solo in un certificato, a quelli con i rimorsi e i rancori, a quelli che la vita l’hanno donata ma non sono stati in grado di caricarsela sulle spalle e crescerla. Per paura, per responsabilità. Auguri ai papà dalle mani ruvide, quelli “forti” orgogliosi, quelli che non piangono mai, e a quelli che hanno pianto una sola volta nella vita, accompagnando all’altare la propria figlia. Auguri ai papà dai cuori nascosti, quelli che non dicono mai ti voglio bene ai figli, ma che dentro al loro cuore hanno sempre avuto tanto amore, quelli che ti abbracciano nella notte dei sogni, quelli della forza dei leoni, quelli che non si “emozionano” mai, ma hanno il cuore tenero come il burro. Auguri ai papà chiusi in gabbia, quelli che hanno donato la libertà ai propri figli, quelli che oggi sognano di essere liberi, per riscattarsi, perchè hanno sbagliato, a quei papà che vogliono esserlo sempre, comunque vada la vita. Auguri ai papà stanchi, quelli che tornano tardi, quelli che si spaccano la schiena rinunciando alla compagnia dei propri figli, per necessità, per amore, a quelli lontani dai propri figli, quelli che noi figli li abbiamo visti e sentiti solo con il bacio della buonanotte. Auguri ai papà che sono diventati nonni, che noi figli abbiamo riscoperto diversi, quasi a non riconoscerli più, e scoprirne in loro, quei lati dolci, quasi estranei. Auguri ai papà intelligenti, quelli divorziati, che non hanno rinunciato ad esserlo, che non si sono persi nessun momento, nessuna emozione, per un amore che non è stato. Auguri ai figli dei papà, noi che da figli non li abbiamo mai compresi, e adesso che lo siamo diventati, ne abbiamo capito la figura e il significato. Auguri a chi papà non lo è diventato per natura, ma lo è stato lo stesso crescendo un figlio venuto da lontano, a chi non ha visto il colore della pelle, le differenze, a chi ha lottato per esserlo donando amore. Auguri a chi è papà, e un papà non ce l’ha più, a chi lo bacia attraverso una foto, a chi non ha fatto in tempo a dirgli ti voglio bene, a chi darebbe la vita oggi, per poterci anche solo per un attimo discuterci un po’, confrontarsi, e dimostrargli l’uomo che è diventato. Auguri ai papà che sono andati via per sempre, lì oltre le nuvole, a quelli che ci proteggono ancora, a quelli che non hanno avuto la fortuna di vederci crescere, quelli che non vedremo mai spingere un passeggino al parco, auguri a loro, perché pur lontani sentiremo sempre la loro presenza nei nostri cuori. Auguri a tutti i papà, perché non saranno mai come le mamme, ma il cuore di ognuno di loro verso i figli ha lo stesso amore.”
(web)
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domore11 · 6 years ago
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“COS'È L'AMORE (Un mio tema) “>” “Quando ti innamori lo fai per caso, non è qualcosa di programmato ma è qualcosa di inaspettato, è il momento in cui ti rendi conto che esiste al mondo qualcuno in grado di farti provare emozioni nuove, sensazioni che non avevi mai provato prima. L'amore non segue le logiche e non ha regole, succede che tutto quello che stavi cercando diventa realtà e si materializza davanti ai tuoi occhi. Questo sentimento è capace di annullare qualsiasi difetto o imperfezione che in circostanze normali riesci a vedere con chiarezza e a giudicarle, l'amore è tutta una questione di sguardi e di sorrisi; Il sorriso per me è la base di una vera relazione, ridere e scherzare insieme è essenziale, e anche le cose più banali si trasformano in felicità se fatte insieme. L'amore quello vero è come una fiamma che non si spegne mai, è quel sentimento profondo che fonde anima e cuore. Ci si innamora di una persona attraverso i piccoli gesti, i baci, gli abbracci, le carezze e le parole dolci sussurrate all'orecchio. Spesso si evita di amare per paura di soffrire, e non esiste nulla di più sbagliato al mondo perché amare è l'unica cosa che ci rende realmente liberi in questo mondo di ipocrisia e falsità. I sintomi dell'innamoramento sono le sensazioni più belle che si possono provare, le farfalle nello stomaco, il batticuore e le guance rosse, quando lo vedi ti fanno capire fino a che punto sei capace di amare una persona totalmente estranea a te prima di quel momento. Il vero amore è quello che non conosce difficoltà e ci sono legami.. Oggigiorno amare una persona è diventato molto complicato, i giovani hanno dimenticato questo sentimento e molti valori prima importanti sono andati perduti. Alcuni sentimenti importanti sono stati sostituiti con quelli più frivoli; oggi l'importante è apparire e non essere, le apparenze sono di gran lunga preferite alla realtà, ed è per questo che incontrare oggi il vero amore è diventato veramente molto difficile. ”>“”
-N-Piccolasognatrice96
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domore11 · 6 years ago
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Music
I feel like people don’t care about music as much as I do. They don’t really listen to the lyrics and feel them the way that I do. Like when I want you to listen to a song it’s because it resonates in me and the lyrics are important to me in someway and I want somebody to feel that with me.
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domore11 · 6 years ago
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“Se tu sei bipolare sappi che io sono innamorata di te in entrambi i poli”
— Ilmiocuoreinmillepezzi
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domore11 · 7 years ago
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Un'eroina moderna (e anche un'amica)
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Qui su Tumblr parliamo molto di noi, dei nostri sentimenti, dei nostri dolori e soprattutto delle nostre pene d'amore, così spesso che ci dimentichiamo a volte che la vita vera è fatta anche di altro, purtroppo. Fame, povertà, guerra e malattie, che causano sofferenza, dolore e morte. Mi ci metto io per primo in questo egocentrismo che dimentica troppe cose.
Oggi, invece, scriverò di un eroe moderno, anzi di un'eroina (lei non vorrebbe essere definita così), un medico rianimatore pediatrico, che fa uno dei mestieri più importanti del mondo: curare i bambini in pericolo di vita. Una salvatrice di bambini, vera, in carne e ossa. La conosco da poco tempo, per via del mio lavoro, ma la sento molto vicina per vari motivi. Una persona che mi ha colpito molto, sarà forse perché io faccio un mestiere, lo skipper, così poco importante, futile, seppur bello e divertente. A me piacciono, invece, tutti quelli che si occupano delle altre persone, che le curano, le aiutano, le educano , le sostengono, ecc., ovvero tutto ciò che non faccio io.
Lei ha una lunga carriera alle spalle durante la quale ha curato (e salvato) anche gli adulti. Una vera secchiona, nel senso buono del termine, intelligente e determinata, sempre a studiare, a fare corsi, ad aggiornarsi. D'altronde se stai operando alla frontiera fra la vita e la morte, anche le tue conoscenze e capacità devono essere di frontiera. Come dice lei, nella sua carriera professionale, la sua gamma di età va da -3 mesi a +95 anni e ognuno è un caso diverso, ogni paziente una storia di malattia e dolore a sé. Una grande esperienza umana e professionale, che senti nel modo semplice di raccontare il suo lavoro. Un lavoro che è una missione di vita, altrimenti non riusciresti a reggere certi ritmi: 12 ore al giorno, tutti i giorni, pochissimo riposo, ferie col contagocce. Lei ha accumulato quasi 600 ore di straordinario in meno di un anno, non pagato, naturalmente. Come dice lei: se ti arriva un bambino in pericolo, da curare urgentemente (da stabilizzare in gergo medico), mentre stai per andare a casa, magari per trascorrere una serata in compagnia, che cosa fai? Ti fermi, ovviamente, senza esitare, annulli i tuoi impegni, e lavori finché il bimbo è fuori pericolo.
Le ho chiesto se si lascia coinvolgere dai vari casi. No, mi ha risposto prontamente, bisogna essere lucidi, obiettivi, non emotivi, ma professionali. In realtà, tanto dolore e sofferenza nei bambini (ma anche negli adulti) un segno lo lasciano. Sono i suoi occhi chiari che guardano sempre lontano, lo sguardo un po’ assorto, serio, quando sta da sola. Chissà cosa le passa per la testa: la preoccupazione per un bimbo in cura, il desiderio di spazio e libertà, la fatica di stare sempre a contatto con la sofferenza, la voglia di sole e di paesaggi straordinari, un amore, una musica struggente, un rimpianto. Desideri, pensieri di felicità, sogni… ma domani ancora 12 ore di lavoro in mezzo alla sofferenza delle persone più deboli.
Una donna così sarà senz'altro brutta, dirà qualcuno invidioso, invece no, anzi. Una ragazza molto bella, moderna, un sorriso che ti conquista, alta e snella, lunghi capelli biondi un po’ disordinati, due mani dalle dita lunghe e sottili ma molto forti, dinamica, dal passo danzante, simpatica ed empatica, appassionata di libri, cinema e musica, amante del buon cibo e del buon vino. Una persona dolce ed elegante, ma anche una lottatrice e una guerriera. Una di quelle che vanno in direzione ostinata e contraria quando si mettono in testa una cosa. Una donna che non passa inosservata nella vita degli altri. Stare accanto a una così è come camminare in equilibrio sul filo: non ti puoi distrarre un secondo, ma guardi il mondo dall'alto e ti senti leggero e padrone del mondo.
Ecco, semplicemente, un'eroina dei nostri tempi difficili ed anche un'amica.
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