doppiaspunta-blog
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10 post! É solo l'inizio di una gran bella avventura! 👑
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E se vi chiedessero di descrivere l’AMORE in UNA parola?
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Spegni la luce? -Stralcio-
Io alla persona giusta non ci ho mai creduto. Mi sono accontentata. Sono stata la seconda scelta di qualcuno e per tanti sono stata una grande delusione,una scommessa su cui hanno investito e hanno perso. O forse ci ho perso io. Inizio così, come forse dovrei iniziare ogni giornata, con una confessione. Con un esame di coscienza. Ma si ,poi però dovrei ricordarmi che mi sono sempre ritrovata, in ogni battito io c’ero. Sono sempre stata viva. E mi sono sentita forte quanto fragile, infallibile come completamente sbagliata.
Ho maledetto il mio cuore , mi sono illusa di essere semplicemente istintiva salvo poi ritrovarmi a fare i conti con lui, con la parte più vera di me, con la regione più limpida del mio corpo.
E la testa spesso non ci ha neanche provato a combattere con lui, non ci ha neanche provato a soffocarlo. Tempo perso. Si,è proprio così che inizierei ogni giornata a partire da questo momento, ammettendo ciò che spesso affidiamo a frasi fatte e forti, che ci spengono solamente.
E’ così che mi sono ritrovata di fronte a due occhi che non conoscevo ma mi erano familiari.
Il modo in cui mi osservavano e osservavano il mondo circostante.
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Sognaci su. E ritrovati nuovo. Scompigliato, dentro e fuori. Ma nuovo.
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Le grandi mostre e i grandi nomi: che ne è del resto?
Quando pensate al panorama delle mostre oggi, ritenete che si punti sui grandi nomi solo per finalità commerciali e non divulgative? I grandi nomi oscurano le piccole mostre o sono un opportunità per essere maggiormente conosciute? È questo di sicuro uno dei grandi dilemmi che attanaglia oggi il mondo dell’arte, vige da una parte la volontà di conservare il passato, dall’altra la necessità di promuovere il nuovo, chi tra qualche decennio potrà essere tra i grandi nomi. Ma si deve necessariamente scegliere tra queste due opzioni? É questa la domanda che mi e vi pongo. Che le mostre destinate ad esaltare i grandi nomi abbiano anche fini commerciali è indubbio, sarebbe ingenuo negarlo e lo sarebbe anche non prendere in considerazione determinati fini. Del resto è proprio in questi anni che ci stiamo meglio avvicinando ad un’idea di arte intesa come motore culturale ed economico del Paese. Anzi, azzarderei forse dicendo che lo stiamo scoprendo in ritardo. Altri Paesi hanno basato la propria economia sull’arte decenni addietro. Questa visione prettamente economica dell’arte viaggia però accompagnata dal forte sentimento che nutriamo nei confronti dei grandi artisti, delle loro opere, di quell’armonia che amiamo percepire sui libri e poi riscoprire dal vivo. Quando puntiamo una spilla sul mappamondo ed iniziamo ad organizzare il nostro viaggio culturale non pensiamo all’economia, ai numeri, alle statistiche. Pensiamo alla passione , a quella curiosità sconfinata che ci condurrebbe in capo al mondo, pensiamo alle botteghe dove certe opere sono venute al mondo, all’ispirazione e alle emozioni che i grandi ci hanno lasciato. E noi siamo fortunati, perché noi italiani di grandi nomi ne possediamo tanti. Non dobbiamo rivolgerci altrove, dobbiamo guardarci intorno. Noi siamo circondati dalla bellezza, l’arte è il mare in cui siamo completamente immersi quotidianamente. Quindi no, le mostre dei grandi nomi non hanno solo finalità commerciali, hanno la presunzione, anzi, di accompagnarci in mondi inesplorati, di farci avvicinare ad un mondo empirico.

E probabilmente si, la loro grandezza oscura altri nomi, oscura l’arte emergente ma ha una giustificazione di fondo. Questi nomi occupano nella nostra mente un posto privilegiato, dai grandi si dovrebbe solo avere da imparare. Come si può apprezzare il nuovo se non si approfondisce la conoscenza o peggio si dimentica l’eterno? Di certo questi artisti non sono diventati grandi senza ostacoli, non sono neanche nati grandi. Sono stati a loro volta oscurati da altri grandi, hanno appreso ,hanno studiato il mondo e la sua vitalità, le sue mille sfumature, hanno scovato all’intero della propria personalità spesso trovandoci il buio più oscuro e hanno saputo tirarlo fuori, hanno avuto il coraggio di mostrarsi al mondo, hanno visto le loro opere essere rifiutate e hanno subito critiche spietate. Hanno avuto in dono un talento e lo hanno donato, senza freni e misure, spesso col timore di finire nel baratro. Quindi meritano di essere in quel cassetto della nostra memoria in cui conserviamo le perle preziose, meritano di essere esposti nei più grandi musei, è il loro turno di essere considerati eterni. Ed osserviamoli, sentiamoli nostri ed impariamo. Gli artisti emergenti hanno una grande responsabilità, imparare da loro pur rimanendo fedeli a se stessi. La loro arte merita di essere premiata, la loro arte un giorno potrà meritare di essere considerata eterna.

Élia Franchini per MifacciodiCultura
http://www.artspecialday.com/9art/2017/01/31/grandi-mostre-grandi-nomi/
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Perché sei ciò che nessun altro è. E questa non deve essere la tua condanna ma la ragione per cui non vedi l'ora di svegliarti al mattino. Perché nessuno merita di non sentirsi abbastanza. Nessuno merita di essere vittima di insulti, accanimenti,violenza fisica e verbale. Il bullismo è uno dei peggiori mali,una delle bestie da combattere senza alcun freno. Allora oggi vi chiedo di pensarci, di sfruttare 5 minuti del vostro tempo per ricordare ai vostri figli,a chi vi è accanto la bellezza dell'unicità, la solidarietà, il coraggio di schierarsi con chi merita il loro ed il nostro aiuto. Insieme contro ogni forma di bullismo e violenza. Oggi come ogni altro giorno.

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Non importa quanto velocemente ti allontanerai dal forno aprendolo. Ricorda. Lui sa che hai gli occhiali.
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Credo negli sguardi che non mi hai regalato. Nelle promesse che non hai fatto. Nelle risposte che non mi hai dato. Credo in ciò che non sei. Credo in ciò che non siamo e non saremo mai: un’unica retta. Credo in due puntini che vagano nel buio dell’universo e tentano di farsi luce a vicenda e raggiungersi. A questo credo.
Elia Franchini
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Circondatevi di arte,magia e sorrisi.
Ciao a tutti! Sono Élia, ho ventun anni e sono una studentessa di Beni culturali dell’Università del Salento. Vivo di passioni. Vivo di scrittura, di creatività ,di arte. E la cosa più bella è esserne innamorata non sapendo perché. Forse perché davanti ad una pagina bianca non resisto, forse perché nelle opere d’arte ci ritrovo sempre un po’ di me e un po’ di ciò che mi manca. Ecco, le mie passioni mi fanno sentire completa. E sono il tipo di persona che non sopporta la monotonia, che deve necessariamente elaborare e fare continuamente qualcosa di nuovo. Le mie passioni sono ossigeno.
Per caso, navigando sul web, alla ricerca di qualcosa di innovativo, diverso mi sono imbattuta nella pagina facebook di Swapmuseum. Un mondo fatato per chi ama l’arte. Continuavo a leggere la descrizione e ci leggevo buona parte dei miei desideri: servirmi dei miei strumenti preferiti per far avvicinare altre persone ai musei, a questo mondo che così tanto mi appartiene. Cosa c’è di più bello che condividere con gli altri una bella parte che ci appartiene?
E non ho perso tempo. Ho subito contattato Delia ed Elisa, ho detto loro che avrei desiderato sentirmi parte di questo grande progetto, che sarebbe stata ,a mio parere, una gran bella esperienza e mi avrebbe sicuramente arricchito. Ho visitato con Delia il Must, un vero incanto. L’11 maggio 2016 ho scattato il mio primo selfie con una locandina del Teatro Apollo. Ho iniziato a lavorare sulle locandine con Barbara, ho iniziato a cercare con lei degli elementi particolari da poter riprodurre e che potessero in qualche modo far immedesimare ancor di più i visitatori della mostra nelle locandine.
Da questo momento mi sono armata dei materiali più disparati, di colla, colori e passione. Ed ho iniziato questo meraviglioso viaggio. Sono state tante le foto scattate, centinaia i sorrisi che ho visto nascere grazie a dei travestimenti realizzati nelle ore di svago, tra lezioni e studio. Ed ho infine conosciuto Giada, con cui ho condiviso quest’ultima parte di viaggio. Mi ha assecondato nei selfie ,insegnato ad usare numerosi programmi online fantastici, proposto numerose attività che mi stanno permettendo di vedere concretizzato il lavoro di questi mesi.
Consiglierei a chiunque di essere protagonista di una simile esperienza, consiglio anche a me stessa di ripeterla! Chi vive delle proprie passioni, per come la vedo io, si addormenta e si risveglia sempre con il sorriso.



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