francesca-70

[francesca-70]

un amore maledetto

ed eterno🖤

[francesca-70]

Proverai la tremenda ansia di non essere abbastanza. L'amore ci rende fragili.

Gabriel Garcia Marquez

[francesca-70]

A volte era come un giorno di vento. C'era, ma si nascondeva tra le pieghe dell’aria. Era come un profumo che sfugge, senza nome. Come una carezza inattesa, che sfiora la pelle senza preavviso. E come il vento, non si lasciava guardare.

🖤

[francesca-70]

Lo chiamano sesso,

ma spesso è solo un atto di solitudine,

travestito da abbraccio

con qualcuno che non resterà…

🖤

[francesca-70]

Non tutte le aspirazioni

fanno rumore…

[francesca-70]

Arriva un momento in cui tutto cambia e soprattutto cambi tu, e quando succede o qualcosa inizia o qualcosa finisce

🖤

[francesca-70]

Talvolta con il Cuore Raramente con l’anima Ancora meno con la forza Pochi – amano davvero

(Emily Dickinson)

[francesca-70]

Ci sono amori improbabili, che nascono anche se nessuno li ha cercati. Sono errori di calcolo e miracoli statistici, coincidenze in ritardo, tempeste perfette. Non chiedono permesso, non rispettano confini. Arrivano e basta. Sono equazioni sbagliate che però funzionano. O sembrano funzionare. E quando passano, non li dimentichi più. Nemmeno volendo.

🖤

[francesca-70]

Tutto attorno spariva

questo lo rendeva speciale.

🖤

[francesca-70]

Ricordatevi di bere molta acqua E di non uscire tra le 8 del mattino e il 31 ottobre

😜

[francesca-70]

Il tessuto di seta le avvolge gli occhi, soffice, leggero come un respiro. Tutto è oscurità, ma non è paura, è attesa. Le sue palpebre si muovono sotto la benda, inutilmente. Il mondo visibile è svanito, ma ogni altro senso si è risvegliato con prepotenza.

Sente il suono dei passi avvicinarsi, lenti, decisi. Il pavimento emette un lieve scricchiolio sotto il peso dell'attesa. La pelle le vibra, i pori si schiudono come petali alla primavera. Un brivido le percorre la schiena mentre il calore di un respiro sfiora il suo collo.

Non può vedere, ma sente. Il profumo caldo e leggermente speziato di chi le è vicino si mescola all'aria. Le dita si poggiano sulle sue braccia, leggere come piume, scivolano lungo le curve con infinita lentezza, quasi a disegnare una mappa invisibile sulla sua pelle.

Il tocco si fa più sicuro, le mani la esplorano, indugiano sui fianchi, risalgono la schiena. Lei inarca il corpo, si abbandona, perché nell'oscurità ogni sfioramento è amplificato, ogni carezza è pura elettricità. Il cuore batte più forte, il respiro si fa irregolare.

Un bacio, improvviso, le sfiora la clavicola, poi il mento, poi le labbra, morbido, lento, come se il tempo non esistesse. La sua bocca risponde senza bisogno di vedere, solo ascoltando, solo percependo.

Ogni movimento, ogni gemito sommesso, è un linguaggio muto che si parla attraverso la pelle.

Nel buio dietro la benda, il mondo è fatto solo di sensazioni. Di dita che tracciano confini invisibili, di respiri che si mescolano, di brividi che salgono lungo la colonna vertebrale. Non le serve vedere per sapere che sta per perdersi. Le basta sentire.

💖

[francesca-70]

"Se sono stata indiscreta, scusami. Non è stata colpa mia. Passavo per la tua vita e ho visto la luce del tuo cuore accesa. Sono entrata e ho preso posto. Ho pensato di essere a casa, ho percorso ogni angolino, ho scoperto i tuoi segreti. Mi sono versata del caffè. Il tuo cuore mi stringeva e mi sono sentita protetta. Poi una brezza gelida mi ha scosso. Sono corsa a chiudere tutte le porte. Ho spento la luce. Non aver paura, non dire nulla… conosco l'uscita."

~ web ~

[francesca-70]

C è un confine sottile tra l essere provocante e il diventare volgare. Si chiama femminilità.

Coco Chanel

[francesca-70]

Volevo dirti che sto bene. Ci sono stati momenti, te lo devo dire, che ho creduto di non farcela. Ci sono stati giorni che mi sono passati accanto senza che io li vedessi. Ci sono state notti che ho avuto paura di attraversare perché il buio che avevo dentro era più nero delle tenebre. Ma ora sono qua, a tratti corro libera e leggera e a tratti improvvisamente zoppico ancora un po'. Ma i giorni adesso mi guardano negli occhi e le notti mi accolgono nei sogni. So che rideresti se mi dovessi sentire dire queste cose. Scrolleresti la testa e diresti che sono una bambina, che sono infantile. Ma non fa niente, ora quello che pensi tu non conta più. Adesso conto solo io e tutti i pezzi sparsi per terra che ho dovuto raccogliere. Ma Dio se ce l'ho fatta! Li ho raccolti tutti. Adesso devo solo sistemare i ricordi. Decidere quali tenere e quali gettare. È una scelta dolorosa e difficile. Se decido di tenere quelli belli, mi farebbero bene solo per poco perché se ricordando i momenti di felicità, mi nascesse un sorriso sulle labbra, avrebbe il sapore dell'inganno. Se tenessi solo quelli brutti, avrei di te un ricordo malvagio e crudele, ma vero. E sarebbe davvero un peccato perché sei la sola persona che io abbia amato così tanto. Allora decido di tenerli al riparo. Li nascondo giù, in fondo. Li sotterro nella parte più vera che io possieda. Quella che a te ha sempre fatto paura. Quella che non ti è mai interessato conoscere. Li soffoco dentro l'anima. Lei saprà cosa farne, non sbaglia mai, sai? Lei è la parte di me che tu hai ucciso senza nemmeno averla mai ascoltata. Quella parte di me che ti voleva così tanto. E che non ti cancellerà mai. Ti auguro di trovare tutto ciò che cercavi in me. Ed una volta trovato, ti auguro di non dovermi mai rimpiangere.

(Paola Delton) da Abbracciami come se fosse Dicembre.

[francesca-70]

Io ero forte,

e sopravvissi;

ma il veleno rimase nella ferita,

e la ferita non si rimarginò più.

( Lolita, V. Nabokov )

[francesca-70]

Smettiamola di dire che bisogna perdonare “perché è famiglia”. È un consiglio che, anche se spinto da buone intenzioni, può diventare tossico. E ora è il momento di metterlo in discussione, con tutta la verità. Con emozione. Con coraggio. Perché in fondo… La famiglia avrebbe dovuto fare di meglio. Avrebbe dovuto proteggermi, non ferirmi. Starmi accanto, non voltarmi le spalle. Essere il mio rifugio, non l’origine del mio dolore più profondo. Condividere il sangue non dà diritto a invadere la mia pace, a far parte della vita che ho ricostruito con fatica, a essere presenti solo per ricevere… senza mai aver dato. Il perdono non si impone. Non si pretende, soprattutto quando le scuse non sono mai arrivate, quando certi comportamenti tossici non sono mai cambiati, quando la ferita è ancora lì, aperta, viva. Ho tutto il diritto di proteggere la mia serenità, anche se questo significa proteggermi proprio da chi porta il mio stesso cognome. E se questo dà fastidio… se i miei confini vengono percepiti come un attacco, forse sei parte del problema. Di quel silenzio che soffoca, di quella cultura che normalizza il dolore solo perché “è famiglia”. Perché famiglia non è solo sangue. È chi ti rispetta. È chi ti sceglie ogni giorno, anche senza obbligo. È chi ti ama senza condizioni. Questa è la mia emozione, nuda e cruda. E questa… è la mia verità…❤️

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[francesca-70]

Se la vedete in giro ditele che sono orgoglioso che mi si annebbia la vista con le lacrime vedendo una donna così Perché il suo ruolo di madre lo sta rendendo perfetto anche se gli altri le lasciano sentenze con lo sguardo. Ditele che l’ho vista al supermercato facendo la spesa e mentre suo figlio faceva i capricci lei trattenendo il fiato gli diceva a denti stretti di smetterla! Ditele che l'ho vista la mattina quando si sveglia per preparare la colazione in un giorno di scuola! Vi prego ditele che è la più brava perché l'ho vista "togliersi il cibo da bocca" per darlo a suo figlio e,con una grande bugia dirgli che lei l'ultimo boccone non lo voleva che non aveva più fame. Se la vedete in giro ditele che la conosco che l'ho vista facendo i conti per arrivare a fine mese mentre tutti i suoi gusti e le sue necessità possono aspettare Ditele che la ricordo il giorno del parto come quella che un minuscolo bisturi le apriva il grembo per successivamente sentirsi morire! Che l'ho vista piangere un giorno in bagno per non preoccupare il resto della famiglia che la stanchezza la stava rompendo e voleva solo urlare urlare forte e scappare ma come sempre così coraggiosa e così guerriera è rimasta! Ditele che l'ho vista diminuire le ore di sonno dopo essersi presa cura dei suoi cuccioli come una leonessa perché non gli succeda nulla!!! Ditele che capisco quei nodi ai capelli la mancanza di trucco sul suo viso che capisco quei chili in più o in meno per non concedersi tempo per lei e la sua cura Se anche voi la conoscete ditele che lo sappiamo che il suo piatto preferito non lo mangia da tanto tempo che ha dimenticato la sua ultima festa a cui è potuta andare senza il pensiero dei figli Ditele che io lo so che il gelato della quale ha voglia se lo merita Se la vedete in giro regalatele un sorriso spettacolare di quello che dice: ”LO STAI FACENDO BENE!

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