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1. La ragazza correva a perdifiato nella fitta boscaglia che le si chiudeva attorno. Nella foga, aveva perduto una scarpa e il piede sinistro le doleva a ogni passo. La creatura la seguiva ringhiando. Era riuscita a distanziarla di una ventina di metri, ma il suo verso continuo, sommesso, che a tratti si faceva più…

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Ho sempre creduto nella reincarnazione. L’ho sempre saputo fin da piccolo. Nelle mie precedenti vite sono stato un combattente, un uomo d’armi, sempre in prima fila dove lunghi rigagnoli di sangue, colando, scrivevano la storia dell’umanità. All’età di dieci anni giocavo con i soldatini che raffiguravano gli antichi Romani. Quando li prendevo in mano era…

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Mentre il legno si avvicina, sbircio incuriosito alla ricerca della mia figura. Non avrei mai creduto che un legno così ben levigato e lucidato potesse riflettere in maniera così chiara la mia immagine. L’unico neo è che una parte del mio viso non riesco a scorgerla. Forse dipende dal luogo in cui mi trovo, oppure…

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Non ricordavo che Marzo potesse essere così freddo. Le nuvole si rincorrono indignate e turbolente e l’aria gelida mi fa sentire disarmata, in balia di questa temperatura polare da cui non so come difendermi. Il cappotto si è rivelato inutile, inutile stringere le braccia intorno al corpo, il freddo si ficca ovunque. Vorrei essere a…

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Francesca stava sbrigando le faccende di casa, ma qualcosa non andava. Sembrava quasi che la scopa non volesse obbedire ai movimenti obbligati che le imponeva e facesse attrito sul pavimento, anzi sembrava quasi spingesse dalla parte opposta, come fosse dotata di vita propria. “Devo essere un po’ stanca”, penso Francesca. Appoggiò la scopa ad un…

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Il treno locale si arrestò alla stazione di Forlì. Lo scompartimento dove stava Francesca si svuotò completamente e lei allungò le gambe, si stiracchiò e accese una sigaretta. Udì lo stridio delle porte pneumatiche che si richiudevano e, quasi contemporaneamente, il convoglio si mise in moto. Alle spalle della donna la porta di comunicazione con…

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Ero incatenata ad una croce; un frate di fronte a me urlava: "Ammetti le tue colpe, strega! Libera la tua anima dal Maligno!". Io ero lì, ma in realtà era come se guardassi attraverso uno specchio. Sentivo un forte dolore e un odore di carne bruciata. Il frate avvicinava il ferro rovente alle mie carni,…

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Le prime luci dell’alba illuminavano tutta la vallata. Gli enormi aceri, cresciuti liberi, allungavano i loro contorti rami verso quella tenue luce come a volersi nutrire al più presto di quella linfa vitale. Tutto era madido di rugiada e gli uccelli intrecciavano i loro voli spericolati in cerca di cibo nel nuovo giorno che stava…

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La disperazione sul suo volto, il vento che gli percuote il viso e gli annebbia la vista, la terra che si avvicina sempre di più è la fine, sta precipitando e niente ormai può salvarlo da quell’inevitabile destino vorrebbe urlare, gli manca l’aria, non ce la fa più a respirare, vede ormai quelle rocce aguzze…

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C’era qualcosa di magico e di sinistro nella notte romagnola. Lo pensava spesso Tonio ogni volta che si faceva inghiottire dal suo silenzio per uscire a pescare, come faceva in ognuna di quelle notti. Un silenzio che faceva rumore. La stelle e la luna che si rifletteva sulle acque di Porto Corsini, dove si era…

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Questa è la storia di Pulp. Lo chiamavano così, ma vai a capire se fosse il suo vero nome. Non credo proprio. Io alla fine non l’ho mai scoperto. Pulp come Pulp Fiction, come l’ultimo libro di Bukowski che puzzava di morte. Successe d’estate. Il mio Pulp, il nostro Pulp, lo avevamo conosciuto al campeggio.…

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E’ una splendida giornata di fine aprile. Nell’aria profumi di viole e di glicine, di biancheria stesa ad asciugare e di pane caldo appena uscito dal forno. Jua Rafiki ha trovato, da pochi giorni, un lavoro stagionale nei campi, a ridosso di Termoli. Tra le zolle da coltivare, cumuli di amarezze e di ricordi cristallizzati.…

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Grazie. Dovremmo iniziare e terminare ogni nostro giorno con questa magica parola. Grazie perché? Perché anche oggi è stata una giornata speciale. Sì, “speciale” penso guardando la maestosa luna piena ormai altissima nel cielo. E’ grande, sublime maestosa e illumina con la sua luce eterea questa notte di maggio inoltrato. Nel silenzio i pensieri uno…

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Durante il viaggio in treno, breve ma fastidioso per via del caldo estivo e della folla di passeggeri che in quel tratto locale aumentava ad ogni fermata, creando una sensazione di soffocamento, Edda balzò in piedi, uscì sul corridoio, aprì il finestrino e respirò a pieni polmoni. In faccia al mare che da quel lato…