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“you know, the fact is, nobody knew that they were prosthetic legs. They were the star of the show - these wooden boots peeking out from under this raffia dress - but in fact, they were actually legs made for me."
Aimee Mullins for Alexander McQueen S/S 1999
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Francis Bacon, Café de Flore, Paris, 1982. By André Ostier.
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Cecília Meireles, from a poem titled "Silk and Ashes," featured in Antologia poética
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Romy Schneider photographed by Milton Greene, 1963
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“E ti dico ancora: qualunque cosa avvenga di te e di me, comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta d'aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello. Mai.”
—
Herman Hesse, Narciso e Boccadoro (via
tiamoancora-epersempre
)
Mai.
(via incercadisincerita99)
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“Sono stanca di altalene dell’anima Precipito scoscesa su sorrisi acuminati La sensualità da discount mi annoia E in fondo anche tu sei in saldo. Affitto spazio disponibile. Astenersi perditempo.”
— Maria R. Orlando (via le9porte)
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“«Molto tempo fa» disse «molto tempo fa esisteva qualcosa in me, ma ora è scomparso. Ora questo qualcosa è scomparso, questo qualcosa è scomparso. Non posso piangere. Non posso soffrire. Quel qualcosa non tornerà mai più».”
— Francis Scott Fitzgerald - Sogni invernali. (Dalla raccolta “28 Racconti”). (via sognoedisincanto)
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“«Non hai capito ancora? Tu, bellissima, fresca, piena, le membra guizzanti, compatte labbra socchiuse in un torpido sorriso come di bestiola, occhi tirati dalla tensione della pelle giovinetta, tu sei soltanto un mio ricordo. Chissà dov’è il tuo corpo vero, se ancora esiste. Se esiste è spiegazzato, incanutito, gonfio di grasso, orrendo. Sono io che ti ho salvata: intatta, tale e quale quella sera nel tram con il riflesso del semaforo rosso nell’occhio, ricordi? E per tutti questi lunghi anni senza saperlo ti ho conservata entro di me, e ora sei mia e non puoi essere di nessun altro al mondo perché nessuno ti ricorda come me. E posso fare di te qualsiasi cosa, stringerti, umiliarti, costringerti alle più tremende cose, la mia fantasia ti tiene schiava: qualsiasi cosa, tranne ucciderti, a meno che non mi uccida io stesso.»”
— Dino Buzzati, da Fantasma ribelle, in “In quel preciso momento” (via somehow—here)
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Non dedicarmi troppo tempo
Non dedicarmi troppo tempo, non pormi tante domande. Non sfiorare la mia mano con i tuoi occhi buoni, fedeli. Non seguirmi in primavera lungo le pozzanghere. Lo so: una volta ancora, nulla verrà fuori da questo incontro. Forse pensi: è per superbia che non mi vuole amico. Non la superbia – l’amarezza tiene così alta la mia testa.
Bella Achatovna Achmadulina
(1957)
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