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Ossigeno da respirare
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https://klimt7.tumblr.com/archive ............................................ ................................................................ Un curioso controcorrente. Un visionario appeso al filo di aquilone di immagini e parole. Oscillo fra lampi di intùizione e la mia stessa confusione. Scrivo e mi appunto cose, appunti di viaggio, note a margine. Perchè rischiamo tutti di morire di una malattia: la banalità che tolleriamo, il male che non combattiamo dentro di noi, il vuoto che ci riempie i polmoni, al posto dell'ossigeno. Amo il Mare, le Dolomiti, i Boschi, la Pioggia, la Musica, la Neve il Profumo del fuoco nel camino, i Libri e le Librerie, la Cioccolata calda bollente, i Bar coi tavoli fuori. E poi i disegni a matita. Il mio numero è il 7. Adoro Gustav Klimt, Vincent Van Gogh, Philippe Delerm, David Grossman, Hermann Hesse, Anäis Nin, Marguerite Duras, Goliarda Sapienza, Camus, Ingeborg Bachmann, Agota Kristof e tantissimi altri, che sotto forma di Arte, ci hanno lasciato una traccia di luce. Mi piace condividere le cose belle che incontro, con le persone che non hanno perso la propria vena creativa. La propria anima più segreta E talvolta, quando questo succede, inspiegabilmente, mi sento felice.
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klimt7 · 3 days ago
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klimt7 · 3 days ago
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Negli ultimi quasi tre anni di guerra, la Russia ha conquistato meno dell’1% del territorio ucraino. Mentre i giornali ci bombardano sulle straordinarie avanzate russe, che starebbero entrando nel Donbass, per usare le parole di
@marcotravaglio
, “come il coltello nel burro”, il gruppo DeepState ha rivelato che le cose stanno in realtà andando in modo assai differente.
A conti fatti, a novembre 2022, esaurita la prima spinta dell’invasione su vasta scala, l’esercito russo controllava 108.651 chilometri quadrati di territorio ucraino. Trentatré mesi dopo, al 17 agosto 2025, quella cifra era salita a 114.493 chilometri quadrati. Una differenza di 5.842 chilometri quadrati, pari a circa lo 0,97% della superficie del Paese.
Questo dovrebbe spingerci tutti a riflettere su quanto distorsiva e purtroppo efficace sia la propaganda russa e quanto spesso i giornali nostrani, perché costretti a sparare titoli urlati per attrarre lettori, o perché al soldo del Cremlino, tendano a rappresentare un’Ucraina che da tre anni e mezzo ininterrotti ormai sarebbe sull’orlo del tracollo totale e che starebbe conducendo una guerra “già persa”. Argomenti che sembrano aver attecchito anche sul presidente degli USA.
Ricordiamo a noi stessi e soprattutto ai tanti troll che infestano questo social, che poi, purtroppo per loro e per Putin, c’è la realtà.
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klimt7 · 3 days ago
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Cuneo
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klimt7 · 3 days ago
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klimt7 · 6 days ago
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klimt7 · 6 days ago
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La difesa dell’indifendibile
Più ripenso a questa mentecatta, più mi arrabbio!Francesca Albanese riesce nell’impresa di difendere l’indifendibile: dire che pensando a Hamas “non si deve pensare necessariamente a tagliagole” è un insulto alla verità, alle vittime del 7 ottobre e a chiunque abbia visto con i propri occhi cosa Hamas è davvero. Parliamo di un’organizzazione che ha massacrato civili, bruciato famiglie vive,…
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klimt7 · 6 days ago
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Artist: unknown
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klimt7 · 7 days ago
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"Quando un pagliaccio si trasferisce in un castello, non diventa re, è il castello che diventa un circo".
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klimt7 · 7 days ago
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klimt7 · 8 days ago
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klimt7 · 10 days ago
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klimt7 · 11 days ago
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Anche oggi per
@marcotravaglio
, è una giornata di ordinaria manipolazione. Innanzitutto va detto che “certezze” sul vertice al momento ce ne sono assai poche, visto il continuo stillicidio che arriva da Mosca e Washington. Se quelle che Travavaglio sostiene di avere sono le stesse che millantava quando sbeffeggiava chiunque avvertisse che la Russia avrebbe invaso, mi sa che per lui non finirà bene.
Nell’editoriale di oggi, il direttore scrive che l’incontro è la prova che la guerra è sempre stata tra USA e Russia, lamentando di essere stato accusato di putinismo per averlo detto. In realtà putinismo è semmai dire che quella in Ucraina è una guerra per procura degli USA contro la Russia, concetto che è sempre stato il suo cavallo di battaglia e che oggi, dopo la seconda sentenza che inchioda Mosca alle responsabilità nella guerra del Donbass, a quanto pare, si vergogna di ripetere. Il punto dell’incontro in Alaska è inoltre assai più complesso di così. Se c’è una cosa di cui è la prova, è semmai che la Russia ha voluto sfidare (perdendo) tutto l’Occidente con la sua pretesa di rivendicare un impero e quindi soggiogare i paesi confinanti e che adesso non ha altra alternativa se non quella di dividere il fronte euroatlantico per evitare il disastro.
Perché ovviamente, per quanto Travaglio si spelli le mani per celebrare la vittoria di Putin, la verità è che lo zar è costretto a chiedere a Trump di concedergli a tavolino i territori che il suo potentissimissimo esercito non riesce a prendersi sul campo di battaglia. Gli avanzamenti sono lenti, costano mille morti al giorno e la distruzione di veicoli e attrezzature e in alcune zone ci sono persino arretramenti.
Eppure secondo lui quella di Putin è una posizione “win-win”, perché insomma, alla fine porterà a casa sia i territori che le garanzie di sicurezza. Questo, a suo dire, per colpa dell’Ucraina e dell’Occidente, perché nel 2022 sui territori lo zar avrebbe pure potuto fare concessioni. Follia mista a menzogna. Visto che le regioni occupate l’Ucraina non le cederà mai e visto anche che le richieste di Putin sono sempre state di ottenere l’intero paese in un modo o nell’altro.
Intanto l’economia di quello che secondo Travaglio è il “vincitore” cola a picco. L’inflazione è fuori controllo, le risorse si stanno esaurendo, i costi umani e materiali della guerra sono diventati insostenibili, le banche sono allo stremo ed i reati sono saliti vertiginosamente perché assassini e stupratori tornano in libertà per andare in guerra, e al loro posto finiscono in cella artisti, poeti, giornalisti e oppositori. A breve arriverà il tetto ai prezzi dei generi di prima necessità, i quali quindi spariranno dagli scaffali dei supermercati, per riapparire nel mercato nero, in un paese ormai diventato una colonia cinese. Ma di questo ovviamente non troveremo mai traccia sul
@fattoquotidiano
.
Certo, se Travaglio per una volta posasse i pon pon da chearleader che usa per tifare per il capitano bullo e criminale dell’altra squadra e iniziasse a difendere quella democrazia che gli permette persino di mentire liberamente, di tutto questo si accorgerebbe e parlerebbe anche lui. Ma capisco anche che non si può chiedere ad un teleimbonitore costretto a vendere cazzate e propaganda per mandare avanti la baracca, di ricordarsi che è innanzitutto un giornalista.
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klimt7 · 11 days ago
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klimt7 · 11 days ago
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klimt7 · 11 days ago
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La coerenza ha nome e cognome e non è Matteo Salvini
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klimt7 · 12 days ago
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Salvini e... il ponte. 😂😂😂
youtube
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klimt7 · 12 days ago
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