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Come va vissuta la 'spiritualità'.
La spiritualità non è una forma di pensiero che cerchi la Verità delle questioni, ma una delle svariate opzioni chimiche con le quali il nostro cervello si droga per evitare di sentire a fondo il grande dolore che l’analisi della Realtà, la netta presa di Coscienza, comporterebbero. Un papa non non è altro che uno sciamano: l’opinione di qualsiasi religioso, in un Paese Laico, non conta. Nei…

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L'aborto è un diritto inalienabile. - Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io. (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1312334509-l%27aborto-%C3%A8-un-diritto-inalienabile-il-corpo-%C3%A8-mio?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=nonesistedio&wp_originator=jJTpmJE1DXaxZO4QkhPDmJQCsLdbVZ6uKaCIeONGZJbGxHFhHuNPms2CJkvekGXDq%2BwfrD%2BUbMEkdpqqyAxMTRjarXtsBP32LlA%2BXIh4ekoH5pGkbZNLgtDys9g7NA%2BL Il corpo di una donna appartiene ad una donna - a lei soltanto.
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.

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Siamo quello che facciamo e non ciò che diciamo di essere.
I 'peccati' non esistono: ci sono solo i Reati. Chi appartiene ad una setta religiosa dovrebbe ben sapere che la moralità non è affatto Verità, ma superstizione, creduloneria.
'dio' non esiste e pertanto tutto ciò che viene detto da una setta di sciamani (clero religioso) e da coloro che si mostrano subordinati ad essa non ha alcuna autorevolezza.
Partecipare con costanza (o meno) ad un rito ‘magico’ che si tiene in un tempio (chiesa), ad opera di una setta di sciamani (chiesa cattolica) non può offrire ad alcuno un attestato di ‘brava persona’; ci indica, invece, che tale soggetto è ignorante, irrazionale, privo di etica e preda di un’isteria collettiva (ritualità religiosa), provocata da un abuso di indottrinamento religioso.
Tale persona, evidentemente affetta da psicosi, proprio per quello che fa (senza spirito critico), è inaffidabile nelle proprie azioni e non autorevole, a partire dalle sue affermazioni.
Siamo quello che facciamo e non ciò che diciamo di essere.

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RESIDENT EVIL (2002)
A causa di un esperimento andato storto, una speciale unità militare deve combattere contro un computer fuori controllo e centinaia di scienziati trasformati in zombie all'interno d'un laboratorio sotterraneo.
⭐10/10

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'dio' non esiste.
Non esistono prove, evidenze scientifiche, né di un 'dio' immanente, né trascendente, né antropomorfo, né teriomorfo; non esistono evidenze di una vita umana che non finisca con la morte, né prove dell'esistenza dell'anima e di un aldilà dopo la morte: 'dio' non esiste.
Gli spiriti, le case e il mondo infestato da spiriti sono solo prodotti della fantasia umana.
Nessuno arriva a conoscere 'dio': non esiste. Tutto ciò che si dice su 'dio', di cui ci sono diverse versioni contrastanti, è solo frutto dell'immaginazione umana. Quando una questione è vera, esiste un'unica versione a descriverla, in base a prove inconfutabili.
Se 'dio' esistesse, sarebbe ovviamente percepibile attraverso la Ragione o la Scienza, pertanto non ci sarebbe alcuna necessità di 'fede' e nemmeno di indottrinamento religioso, il cui scopo è farci credere a qualcosa su cui alcuno ha mai fornito prove, evidenza alcuna.
Se devo credere a qualcosa ('fede'), vuol dire che quella questione, oggettivamente, non è vera; anche se ripetuti continuamente, una superstizione, un 'atto di fede' (dogma), restano sempre una menzogna.
Un dogma è un assunto su cui non esistono prove; il fatto che qualcuno ti imponga di credere a qualcosa, di darlo per vero, senza portare prove, deve risvegliare l'Intelligenza che chiede " il perché delle cose ".
L'ubbidienza non è segno di intelligenza, ma di assenza totale anche di umanità.
La religione è mera superstizione, cioè Ignoranza; all'Ignoranza, alla religione, non vanno offerti alcun tipo di peso sociale o politico, o parvenza di autorevolezza, ma vanno arginate e combattute in quanto disvalori, poiché rendono le persone asociali e moleste.
In tutte le 'culture' (religiose o meno), dove sia promosso il dolore, il martirio, non è possibile far crescere soggetti mentalmente equilibrati, capaci di ricercare il Piacere proprio o altrui, in ogni contesto: dalla vita lavorativa a quella sessuale.
Un uomo che conduca vita privilegiata da sacerdote (sciamano), non lavorando, ma speculando sull'altrui ignoranza e povertà di mezzi, non è soggetto autorevole, degno di ascolto, poiché oggettivo truffatore: da tale persona disonesta non esiste alcuna verità o buon esempio rivendicabili, da cui attingere ispirazione.
La nostra vita non è un'opera magica che sfugge alla Ragione; tanto più sarà ricca di Cultura, meno sarà possibile credere a corbellerie religiose.
Il 'sentimento religioso' non esiste: devi imporre, fin dall'infanzia, a qualcuno di 'credere' (di avere 'fede' in entità inesistenti), altrimenti non accadrebbe. Chi cresce nella Razionalità, immerso nella Cultura, non da credito alle sciocchezze religiose.
Coloro che sostengono di 'sentire dio' o sono in malafede (speculano economicamente sull'altrui Ignoranza) o hanno subito una forte suggestione che ha sospeso la Razionalità, non permettendo di distinguere la Realtà dalla mera fantasia.
Non si può impostare l'esistenza su ciò che non esiste, creando e convincendosi di aspettative deludenti; non si può imporre di tenere ancorati gli individui a moralità che, al posto di conciliarsi con le propensioni personali, costruiscono muri di incomprensione e di odio.

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Non sono importanti gli errori grammaticali, ma i concetti che vogliamo esprimere; non è chi fa errori grammaticali a doversi vergognare, ma chi, nonostante un percorso di studi, non si esponga ad argomentare.
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Serve - con urgenza! - una norma che punisca chi è omofobo: chiesa cattolica, in primo luogo, da punire severamente, dato che fa apologia contro i 'diversi' ed è la causa 'culturale' (educativa) primaria di questo astio sociale.
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Sogno un mondo senza la chiesa, senza clero religioso, senza superstizioni: privo di psicopatici che, in nome di divinità inesistenti, sopravvivono per la soddisfazione primaria di rendere invivibile l'altrui esistenza.
Sogno una società di genitori Maturi e figli Felici.
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Solo nei regimi illiberali il Governo coincide con la 'patria'. Criticare il Governo del proprio Paese non ti fa diventare 'traditore', quando si è in Democrazia.
Nazismo e Fascismo sono dittature, non 'democrazie alternative'.
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.

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Siamo quello che facciamo e non ciò che diciamo di essere.
I ‘peccati’ non esistono: ci sono solo i Reati. Chi appartiene ad una setta religiosa dovrebbe ben sapere che la moralità non è affatto Verità, ma superstizione, creduloneria. ‘dio’ non esiste e pertanto tutto ciò che viene detto da una setta di sciamani (clero religioso) e da coloro che si mostrano subordinati ad essa non ha alcuna autorevolezza. Partecipare con costanza (o meno) ad un rito…

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#affermazioni#attestato#Autorevolezza#azioni#brava persona#chiesa#chiesa cattolica#clero#clero religioso#creduloneria#diononesiste#esssere#etica#ignoranza#inaffidabilità#irrazionalità#isteria#isteria collettiva#magico#moralità#peccati#psicosi#Reati#religione#rito#ritualità#ritualità religiosa#setta#setta di sciamani#setta religiosa
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L'ipocrisia della stampa di destra.
E’ utile notare che il problema sociale più grave, ovvero la pedofilia (che nei Paesi nordeuropei è spesso oggetto di serie tv e romanzi polizieschi, per rendere cosciente il pubblico), i giornali italiani di destra non lo trattano. Eppure, sappiamo bene tutti dove trovarla. In Italia. siamo così ‘protettivi’, così ‘attenti’ alla vulnerabilità dei bambini, che – nonostante si dica e si…

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#abusi sessuali#bambini#chiesa cattolica#destra#educazione#giornali#parrocchia#pedofilia#protezione#romanzi#serie tv
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L'ipocrisia della stampa di destra.
E' utile notare che il problema sociale più grave, ovvero la pedofilia (che nei Paesi nordeuropei è spesso oggetto di serie tv e romanzi polizieschi, per rendere cosciente il pubblico), i giornali italiani di destra non lo trattano.
Eppure, sappiamo bene tutti dove trovarla.
In Italia. siamo così 'protettivi', così 'attenti' alla vulnerabilità dei bambini, che - nonostante si dica e si ribadisca che la chiesa cattolica abbia seri problemi di pedofilia - i 'buoni genitori' mandano lo stesso i bimbi in parrocchia, a farli 'educare' da una setta di pedofili.

#ipocrisia#pedofilia#chiesa cattolica#stampa di destra#infanzia#abusi sessuali#genitorialità#setta#educazione
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Cosa serve per crescere bene un bambino. - L'ipocrisia della stampa di destra. (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1315326171-cosa-serve-per-crescere-bene-un-bambino?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=nonesistedio&wp_originator=hmhZdwpOQXMNnf%2FOzqNWSj%2F3yLo80mHwNhFU4rsU9JwLIVKbsXhfa4ToG737XJkeWB55B6WDDXnxusEFkQ3f1nRRJ%2FZbP290lyPSVG25G1G8rzZRGL175TtDReuH4vgj Più che di una famiglia, abbiamo bisogno di una intera società che ci ami e rispetti.
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d’una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento. Ciò che si forma all’interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna,…

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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo .
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.

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