ninfaribelle
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Nymph Rebel
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"Dicono che io non appartenga a nessun luogo, che non sono né indigena, né straniera, ne umana, né comprensibile. Cosa sei, allora? Le domando’ lui. "Io sono e basta." Rispose lei. (Isabel Allende)
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ninfaribelle · 5 days ago
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....la Puglia è appartenenza, é tenacia...é terra....la mia terra ❤️ (Gilda)
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ninfaribelle · 10 days ago
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Vivo di sogni
e di speranze pazze.
Nella mia libertà come sepolto
vedo passare i giorni
sempre nuovi per me,
sempre diversi.
Giorni ch’io vivo e perdo
come chi si costringe in oscura caverna
a castigar la sua brama di luce.
Poi, per le strade uscendo
sul crepuscolo
lo incalza il disperato desiderio
di rincorrer quell’ora che gli sfugge.
Sempre avrò amore al mondo
e brevi gioie,
e noie e disgrazie
mai mi parranno meno precarie e meno tollerabili
ché non c’è nulla di continuo e certo nella mia vita
fuorché il vario inganno della fortuna
e le malìe del tempo.
Non son felice e nemmen cerco d’esserlo.
A me lamenti, queruli rampogne e funzioni soverchie non s’addicono
e nelle pene estreme aridi ho gli occhi.
Mi chiude dello sdegno un dio la bocca.
Il non potere e il non volere insieme
fanno un tale groviglio entro il mio petto
come le radici di una vecchia pianta
che non crolla per impeto di vento
e solo il fulmine potrà schiantare.
(Vincenzo Cardarelli)
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ninfaribelle · 12 days ago
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Ti voglio pura, libera,
irriducibile: tu.
So che quando ti chiamerò
in mezzo a tutte le genti
del mondo,
solo tu sarai tu.
E quando mi chiederai
chi è colui che ti chiama,
colui che ti vuole sua,
seppellirò i nomi,
le etichette, la storia.
Strapperò tutto ciò
che mi gettarono addosso
prima ancora che io nascessi.
Poi, tornando all’eterno
anonimo del nudo,
della pietra, del mondo,
ti dirò:
“Io ti voglio, sono io”.
(Pedro Salinas)
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ninfaribelle · 1 month ago
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Quando la vita ti fa lo sgambetto rialzati e corri più veloce... e al resto....pensaci domani (Gilda)
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ninfaribelle · 1 month ago
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Nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
che appena le senti calmano i battiti
aggiustano i polsi,
ti aprono le persiane del cuore
e fanno entrare la luce vera,
quella del sole
persone che con un abbraccio
ti fermano la tachicardia di dentro,
quella che per notti e anni
hai collezionato a colpi di ansie
che nemmeno ti appartenevano
nonna diceva che esistono persone
che hanno le tisane dentro gli occhi,
camomilla nello sguardo
che tu le vedi
e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri,
dopo averle incontrate
anche i sogni diventano più puliti,
dopo averle incontrate
pure i sogni sognano meglio
diceva che esistono persone
che non si spaventano dei tuoi dolori,
che non hanno paura di abbracciarti i traumi
che sanno dove metterti dentro le parole giuste,
persone che hanno imparato a frequentare così bene il sole
che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto
nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
a detta sua
le uniche persone da frequentare,
le uniche persone da diventare.
(Gio Evan)
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ninfaribelle · 1 month ago
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Io te vurria vasà – sospira la canzone,
ma prima e più di questo io ti vorrei bastare
come la gola al canto e come il coltello al pane
come la fede al santo io ti vorrei bastare.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare,
io ti vorrei bastare.
Io te vurria vasà – insiste la canzone,
ma un po’ meno di questo io ti vorrei mancare,
più del fiato in salita,
più di neve a Natale,
più di benda su ferita,
più di farina e sale.
E nessun altro abbraccio potessi tu cercare
in nessun altro odore addormentare.
Io ti vorrei bastare.
(Erri De Luca)
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ninfaribelle · 2 months ago
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Mi trasporto in punta di piedi mi trasporto nel galoppo della mia vista.
Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.
Mi abbraccio desiderandomi.
Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.
Mi cullo sul mio seno.
Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.
Reclamo la rivelazione, le mie incisioni sono su pietra.
La mia immagine reca acqua alla sete ed esche alla rete dei pescatori.
Trascorro i rintocchi delle campane della sera scolpendo.
Dormo nella mia stessa ombra.
Indosso la mia natura beduina quando sono stanca.
Entro in un giardino che non mi istiga contro me stessa.
Amo la mia anima impossibile, quella i cui piedi sono ignoti alla terra.
(Joumana Haddad)
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ninfaribelle · 2 months ago
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È incredibile quanto sia fragile l’intimità tra due persone. Quanto possa sgretolarsi in silenzio, senza drammi apparenti, senza tempeste. A volte basta il tempo, altre volte bastano poche parole non dette, una distanza non colmata, una presenza mancata nei momenti giusti. E ci si ritrova, quasi senza accorgersene, a guardarsi come estranei. A passarsi accanto con la stessa indifferenza riservata a chi non ha mai avuto un posto nel nostro cuore.
Eppure c’è stato un tempo in cui ci si conosceva a memoria. Ogni sguardo, ogni sospiro, ogni sfumatura di silenzio aveva un significato. Si parlava senza parlare, ci si cercava anche nel caos, ci si trovava sempre. Ma poi qualcosa si è spezzato, forse piano, forse tutto insieme. E quel legame, una volta caldo e vivo, si è raffreddato come caffè dimenticato sul tavolo. E la cosa più triste è che nessuno lo dice ad alta voce. Si lascia che accada, con quella facilità disarmante che fa più male di qualsiasi parola tagliente.
Tornare sconosciuti è uno degli addii più crudeli. Perché non è netto, non è dichiarato. È una dissolvenza. È svegliarsi un giorno e rendersi conto che la voce dell’altro non ci scuote più, che il suo nome non ci fa voltare, che la sua vita ormai si muove altrove, lontana da noi. E resta solo un vuoto difficile da spiegare, perché in fondo nessuno ha fatto davvero qualcosa. Semplicemente, non ci si appartiene più.
E allora ci si osserva da lontano, come si fa con chi non si conosce. Ma dentro, nel punto più profondo, qualcosa si ricorda ancora. E forse è proprio quello il dolore più grande: sapere tutto di qualcuno che non sa più niente di te.
(Dal web)
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ninfaribelle · 2 months ago
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Lo ammetto: mi sono rotto i coglioni di essere resiliente.
Di tenere duro.
Di resistere sempre, anche quando l’anima chiede tregua.
Di mettere insieme i pezzi con lo scotch emotivo e sorridere come se niente fosse.
C’è stato un tempo in cui mi sembrava una medaglia.
Ora sembra più una condanna a essere forte pure quando non vorresti.
Pure quando vorresti solo crollare e dire: “Ci pensi tu, per favore?”
Sì, la resilienza è bella, è nobile, fa scena nei post motivazionali.
Ma nessuno ti dice quanto pesa restare in piedi quando vorresti solo lasciarti cadere.
Quanto fa male farsi da sé ogni volta, con le mani tremanti e il cuore che batte come un tamburo stanco.
E allora oggi, non voglio più essere un eroe.
Vorrei una pausa. Una paralisi selettiva alla fatica.
Un miracolo, o magari solo un abbraccio che valga più di mille terapie.
Vorrei qualcuno che mi tenga stretto anche quando non dico niente.
Che non mi chieda com’è andata, ma mi guardi e dica: “Ce la facciamo insieme.”
Qualcuno che mi ricordi che non devo essere sempre io quello forte.
Che posso essere anche fragile. Incasinato. Umano.
E se amore significa anche questo —
essere un posto dove l’altro può smettere di lottare per un po’
— allora sì,
oggi scrivo questo per insegnarmi ad amare così.
Non come chi salva.
Ma come chi resta.
Come chi accoglie.
Come chi non ti chiede di essere resiliente… ma semplicemente vero.
(Enrico Chelini - Ph io)
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ninfaribelle · 2 months ago
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- Fare l’amore con te non mi fa bene...
- Scusa?!
- Hai capito bene.
- Sí. Cioè... ho capito il senso delle parole, ma non cosa intendi.
- Come no? Ma... mi vedi?!
- ?
- Mi rimani addosso. Hai capito: ADDOSSO. Poi non passa... non passi. Cioè... è come se non finisse quando abbiamo finito. S’infila da qualche parte. Non so se abbia a che fare con il profumo, con ‘sta roba delle tue mani che è come se lasciassero tatuaggi ovunque... Un incubo.
- Addirittura?
- Già. È spaventoso. Spaventosamente bello.
- Quindi fa bene, non male?!
- Dipende. Cioè... dopo tutto questo tempo “qualcosa” dovrebbe essere un po’ cambiato... Cioè... succede così... sai... nel tempo... passa... Dovrebbe passare... almeno un po’ ridursi: la passione, il desiderio...
- ... (sorride)
- Non ridere. Non fa ridere.
- Scusami... sei buffa. Fa sorridere che ti lamenti di una cosa bella.
- Non è bello perché se una cosa è così bella fai fatica a pensare che possa finire e io non voglio avere paura che prima o poi non sia più così. E poi... beh...
- E poi?
- E poi ogni volta che facciamo l’amore, subito dopo o il giorno dopo mi vengono respiri che sono sospiri... e... e ricomincerei da capo. Come adesso.
- Mi stai dicendo che hai voglia di fare l’amore con me?!
- Sto dicendo che non smetto mai di averne.
(Letizia Cherubino)
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ninfaribelle · 3 months ago
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Ho raccontato amori felici e amori infelici, ho raccontato storie fantastiche e squallidi retroscena, ho raccontato di grandi amicizie e dolorosi tradimenti. “C’era una volta..” e un’altra storia comincia, chi sarà l’eroe questa volta?, dove sarà il nemico da sconfiggere? Su quali labbra si poserà il bacio salvatore?...Prosegue la favola, prosegue quel viaggio a cui io, narratrice errante, affido il mio sogno. Non so se mai ci sarà un “e vissero tutti felici e contenti” ma voglio scoprirlo e se il punto metterò alla mia storia..”C’era una volta..” ricomincerò (Gilda)
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ninfaribelle · 4 months ago
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"La donna, se vuole, riesce a far stare:
Tanti mobili in una stanza minuscola,
Marmellate di tutti i colori in barattoli piccolissimi,
Il mare dentro un bicchiere d’acqua,
Una farmacia, una bigiotteria, le foto di famiglia dentro una borsa da polso...
Fa stare la notte dentro la sua anima,
Un ricordo nel suo vestito, i suoi singhiozzi dentro una canzone,
La lussuria in uno sguardo, la compassione in un tocco.
L’indifferenza nei suoi passi, l’irresistibilità nelle curve delle labbra, la memorabilità in un sorriso.
La sua mestizia in una sigaretta, i suoi segreti dentro un caffè, le sue grida in un silenzio.
Un uomo nel suo cuore e nel suo letto, un figlio nel grembo per tutta una vita.
La donna, se vuole, riesce a fare spazio a tutto.
Ma chissà perché non riesce a far spazio a se stessa.
Non riesce a farsi spazio in questo enorme mondo."
(Ferzan Ozpetek)
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ninfaribelle · 7 months ago
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Ci sono sere in cui fa freddo.
Ma non è solo il freddo delle mani ghiacciate, ma il freddo della fragilità e della paura.
Sono le sere in cui ti senti piccola, qualsiasi età tu abbia.
E vorresti solo essere rassicurata di qualcosa
che nemmeno sai, forse di tutto.
Sono le sere in cui sei stanca, anche di aver paura. Stanca di dover stare sempre in allerta o in difesa e di non poterti mai lasciare andare, rilassare.
Sono le sere in cui vorresti mollare tutto e smettere di fare la guerriera di una vita che poco concede alla resa.
Un po' di silenzio, per favore.
Un po' di pace.
Qualcuno che mi rimbocchi le coperte e mi chiuda gli occhi con un bacio.
Qualcuno che mi abbracci forte, concedendomi istanti di infanzia perduta.
Qualcuno che mi dica: "non ti preoccupare, mi occupo io di te."
Con un sorriso, con un gesto, con una parola.
Ci sono sere in cui vorrei la pace bambina, dove tutto è al suo posto e dormi sonni densi di sogni.
Quelle sere dove, se hai freddo, non ti devi abbracciare da sola.
(L.Cherubino)
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ninfaribelle · 7 months ago
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Fu nel parco di un manicomio che incontrai un giovane con il volto pallido e bello, colmo di stupore. E sedetti accanto a lui sulla panca e dissi:
"Perchè sei qui?" E lui mi rivolse uno sguardo attonito e disse:” È una domanda poco opportuna, comunque risponderò.
Mio padre voleva fare di me una copia di se stesso, e così mio zio.
Mia madre vedeva in me l'immagine del suo illustre genitore.
Mia sorella mi esibiva il marito marinaio come il perfetto esempio da seguire.
Mio fratello riteneva che dovessi essere identico a lui: un bravissimo atleta.
"E anche i miei insegnanti, il dottore in filosofia e il maestro di musica e il logico, erano ben decisi: ognuno di loro, voleva che io fossi il riflesso del suo volto in uno specchio. "Per questo sono venuto qui.
Trovo l'ambiente più sano. Qui almeno posso essere me stesso".
E di scatto si volse verso me e chiese:
"Anche tu sei qui a causa dei buoni consigli?"
Ed io risposi:" No, sono qui in visita". E lui disse:" Ah, ho capito. Vieni dal manicomio dall'altra parte del muro".
(K.Gibran)
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ninfaribelle · 7 months ago
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“Uno pensa di essere qualcosa di unico e meraviglioso al centro dell'universo, quando nei fatti è solo una momentanea interruzione nella marcia perdurante dell'entropia.”
(Aldous Huxley)
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ninfaribelle · 8 months ago
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Istanti indivisibili, eternità di attimi sublimi, malinconici, felici, si susseguono come spirali di vento in un unico attimo… Qui e ora. (Donatella Artosi)
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ninfaribelle · 8 months ago
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C’è una vita che mi è stata cucita addosso, ma la disillusione, il dolore, le ferite, sono mie. Come mia è la pelle incisa da una storia che non era la mia. Ma da lì, dalla carne logora e segnata, io mi reinvento. Da lì rinasco. Da lì respiro. E vivo. (Elisabetta Barbara De Sanctis)
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