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In questi giorni di quarantena sto riscoprendo molte cose. Tra tutte, la mia amata musica al pianoforte. L'avevo accantonata per un po', l'avevo classificata come la musica triste per eccellenza. Ho riscoperto la sua capacità di calmarmi, di rilassarmi. Mi sento a mio agio, mi sento me stessa quando metto questo genere di musica nelle orecchie.

Ho riscoperto il valore delle festività. Da quando mia nonna è andata via, ho odiato festeggiare. Non trovavo nessun valido motivo per farlo, mi sentivo arrabbiata e triste. Mi sembrava ingiusto. Ogni volta che c'era qualche ricorrenza per cui fare festa pensavo di voler stare ovunque tranne che in quel posto. Adesso che mi, ci, troviamo in questa situazione ho capito che non c'è niente di più bello che festeggiare a casa. Tempo fa mi sarei sentita in colpa per questo genere di pensieri. Adesso sono arrivata alla consapevolezza che la vita va avanti, non c'è bisogno di privarsi di un briciolo di felicità. Ora che son lontana da casa e ci resterò per non so quanto altro tempo, ho capito che non ha avuto senso privarmi di spensieratezza e di momenti in compagnia per la semplice paura di fare un torto a chi ormai è lassù. Il torto lo facevo con il mio comportamento. Facevo fatica a sorridere quando la mia famiglia si riuniva, immaginavo un posto vuoto e non mi sembrava giusto. Adesso di posti vuoti ce ne sono molti, perché costretti a rimanere distanti e mai come in questo momento desidero di stare a casa per festeggiare tutti insieme. Non vedo l'ora di poterlo fare, di poter essere finalmente spensierata e godermi il momento. Godermi il presente e le persone che ci sono ancora qui con me.

Quante volte ho esclamato contro i miei genitori, in momenti di rabbia, "non vedo l'ora di tornare a L'Aquila!" e quante volte adesso penso "non vedo l'ora di tornare a casa". Da quando sono qui all'università ho visto questo posto come un rifugio, una via di fuga.

Adesso ho capito che il mio rifugio è nelle braccia della mia famiglia.

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Ha detto "stai tranquillo A te ci pensa il tempo" E io sto qui da anni Ormai neanche ci penso

Quando passavo le giornate Chiuso in una stanza E mi dicevo “vedrai che passa” Con il panico alla gola Battevo i pugni a terra Ma sognavo di volare Volare tra le stelle E tuffarmi dentro il mare

Perché domani andrà meglio Me lo dicevi sempre 

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Summer follows spring | dera_e_mon

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E si ricordò di troppe cose,

che a sentirle tutte insieme

gli fecero male al petto.

La solitudine dei numeri primi

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vorrei affrontare la vita sdraiata sul mio balcone a guardare il cielo e a chiedermi perché

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i love silence. no talking. no noise. just shhh. shhhhhhhhhhh. love that.

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♥️♥️♥️♥️♥️♥️

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Stasera sei lontana

mentre io penso a te,

eppure sei vicina a me,

non chiedermi il perché.

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Hogwarts: students of colour; [x]

Angelina Johnson Alicia Spinnet Dean Thomas Lee Jordan Parvati Patil Padma Patil Cho Chang Blaise Zabini

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الأمراض النفسية بشكل مختلف .

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"Con il bisogno incoercibile di mangiare o la negazione del cibo vengono messe a tacere le emozioni."

Renate Göckel

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I don't think people really understand just how stressful it is to explain what's on your mind, when you don't even understand it yourself

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