sedilireclinabili
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Luce
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Non chiedetemi quanti anni ho vissuto, dove cammino, dove ho studiato, qual è il mio nome. Non vi risponderò. E non preoccupatevi, sono abbastanza grande per poter fare l'amore.
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sedilireclinabili · 1 year ago
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Mi piace pensare che questi dodici anni che ci conosciamo facciano parte di una vita intera e che quindi, in fondo, siano solo l’inizio.
Se ripenso a quante volte in questa dozzina d’anni abbiamo pensato che fosse l’ultima volta che ci telefonavamo e poi non è mai arrivata, posso contare per certo sul fatto che tutto questo è solo l’inizio di questo nostro amarci tanto.
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sedilireclinabili · 1 year ago
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Ti vorrei abbracciare per dirti grazie per tutte le volte in cui mi hai fatto sentire che andavo bene così come ero fatta
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sedilireclinabili · 1 year ago
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Ma alla fine l’amore cos’è?
È anche sapere che qualcuno ti ama.
Non è solo perseverare e dare e dare e dare.. è anche sapere che qualcuno per te persevera e dà e dà e..
Non ho mai pensato che saresti sempre stato d’accordo con me, anzi. So che non lo eri quasi su nessuno degli argomenti che affrontavamo e disossavamo in tutte le nostre dicussioni. Ma so anche che se per quegli stessi argomenti io avessi mai discusso con qualcuno davanti ai tuoi occhi, tu mi avresti difesa a costo di sacrificare il tuo orgoglio.
Solo perché mi amavi e la priorità era quella di proteggermi.
Volevo scrivere tante cose ma questa che ho appena scritto mi commuove così tanto che non riesco a pensare ad altro.
Grazie per quello che sei stato con me. Non lo dimenticherò mai.
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sedilireclinabili · 2 years ago
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Forse la cosa più bella e vera che io abbia mai scritto.
È una mancanza che ti mangia le ossa, che ti fa sentire sempre in mezzo ad un abbraccio non corrisposto, in cui tu stringi forte e l’altro invece ti lascia morbido dentro a quell’abbraccio: potresti anche cadere. È come sentirsi sempre fragili, essere sempre insicuri e non guardare le buche per strada e inciampare e ritrovarsi a terra, e vergognarsi e sperare che nessuno ti abbia visto. È come stare in un campo immenso e senza trincee con il nemico che spara a fuoco aperto, senza sosta - tu non sai sparare - è come aspettare la notte in battaglia per prendere un attimo fiato, solo un attimo ancora. È una mancanza che ti mangia le ossa perché se esiste una persona che riempiva le buche, scavava trincee, stringeva le braccia forte, quello eri tu nel mio cuore e nella mia vita e quindi mi chiedo come sia possibile non chiamarsi più anche se si è troppo grandi per credere ancora nell’amore, ma si ha ancora tanto da dire.
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sedilireclinabili · 2 years ago
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quando avevamo quindici anni ci eravamo fatti una promessa: se stavamo per morire, anche se non ci parlavamo più, se eravamo lontani, se ci odiavamo dal profondo del nostro cuore, l’uno doveva chiamare l’altro così che lo portasse all’ospedale.
ma tu non l’hai fatto.
quando ero piccola ed eravamo lontani mi ricordo che speravo mi accadesse qualcosa così da poter far fede a quella promessa e sentire la tua voce. averti accanto ancora una volta e vederti prenderti cura di me.
con il tempo ho capito che potevo telefonarti anche quando ero sana e salva e la tua voce mi ha aiutato per quasi dodici anni a ricordare che andavo bene così come ero fatta.
quando il mio mondo mi crollava sulle spalle tu mi ricordavi che potevo ancora avere quindici anni se volevo e avere fede alle promesse e perché no, all’amore.
ti ho amato tanto, in modo profondo e viscerale, intimo come le risate che mi entravano sotto la pelle per quel modo che avevi di ridere di te stesso.
ti ho amato come si ama la versione di sé stessi con cui si discute ma con cui si convive ed ora ho paura ad immaginare di non poterti chiamare se ho paura.
oggi ti prometto che se sto per morire mi lascio morire così arrivo da te.
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sedilireclinabili · 2 years ago
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quando qualcuno in un gruppo di persone fa una domanda e gli altri non lo sentono e continuano a parlare, io alzo la voce e gli rispondo oppure ripeto la sua domanda in modo tale che sappia che io lo stavo ascoltando. che la sua domanda non è caduta nel vuoto. che è ascoltato.
è un meccanismo automatico che si attiva per tutte le volte in cui le mie domande sono cadute nel vuoto.
quando qualcuno lo fa per me, so che quella persona come me deve aver sofferto tanto. e le sorrido con gli occhi che brillano.
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sedilireclinabili · 2 years ago
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Per te provo l’amore più profondo. Sei da qualche parte lontano nel mondo e voglio che tu sia felice.
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sedilireclinabili · 2 years ago
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Finché saprò che tu sei da qualche parte nel mondo io non mi penserò mai sola.
È vero che a volte vorrei rifugiarmi nel tuo appartamento per poter toccare con mano quello che dico. Pensare “eccoci, ci siamo”. Ci sei. Ma so anche che non serve. Rimarrà sempre la nostra promessa che se stiamo per morire ci chiamiamo così l’uno porta l’altra all’ospedale. Rimarrà come la promessa che ci vorremo sempre bene. Che non saremo mai soli finché l’altro respira questa vita.
Ti vorrei abbracciare per dirti grazie.
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sedilireclinabili · 3 years ago
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Scrivevo di te e dell’amore, di me e dell’amore, di lui e dell’amore del mondo e l’amore della vita e l’amore ma l’amore ora dov’é?
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sedilireclinabili · 3 years ago
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il trauma ti impedisce di avere relazioni sane perché sostituisci le strategie di connessione con strategie di protezione
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sedilireclinabili · 3 years ago
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Ma perché non ci siamo tenuti più stretti?
Me lo chiedo spesso quando l’amore di qualcun altro mi ferisce. Quando mi scontro con l’inevitabile consapevolezza che nulla, dopo di te, ha più avuto un senso. Nessun amore, nessun paio di braccia, nessun tentativo impossibile di incastarmi con la vita di un altro. Non ho più provato neanche dolore, mi ripetevo: sono sopravvissuta dopo di te, posso farcela. Posso farcela. Ce la facevo sempre e con il cuore tornavo da te. Mi riempivi la mente ed i pensieri solo con la forza del ricordo, e tu non lo sai ma tante sere mi hai tenuto anche compagnia. Mi immaginavo di ballare con te sul tappeto del mio salotto mentre ascoltavo la nostra canzone. A volte sorridevo, altre piangevo, altre mi sedevo a terra con la testa fra le mani a pensare a tutto quello che sarebbe potuto essere e ci siamo fatti scappare. Altre ancora, la sera, camminavo per le nostre strade e pensavo a tutto quello che invece ci siamo tenuti stretti. Lì le cose più belle. Le cose veramente belle che non dimenticheremo mai.
Spero tanto che esista una versione parallela e lontana di noi due che si è tenuta stretta.
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sedilireclinabili · 3 years ago
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Quando parliamo al telefono siamo ancora piccoli, come quando ti ho incontrato. Io mi sento così, arrossisco ancora dopo diec’anni. Quando ti vedo, muovo le gambe e comincio a parlare veloce, se indosso una gonna, la muovo con le mani e sposto lo sguardo verso il pavimento. Mi hai sempre presa in giro, ma tu fai lo stesso. Con le mani sposti i capelli dietro le orecchie, giochi con l’accendino in modo ossessivo e mi fai tre volte la stessa domanda per l’emozione. Forse non siamo normali. Ma a me piace tanto sentirmi così di fronte a te. Inerme, bambina, vulnerabile. Capace ancora di amare.
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sedilireclinabili · 3 years ago
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In questi diec’anni ho eliminato tutti i miei vestiti, tagliato via capelli, persone, sogni. Ma poi eccomi qui ancora a scrivere di te.
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sedilireclinabili · 3 years ago
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Ciao amore mio,
L’amore me l’hai insegnato tu. Se ci penso mi vien da tremare. Stare al mondo per la prima volta e sapere che dall’altro lato della città c’è qualcuno che è legato a te. Che ogni tua azione ha un effetto diretto sulla sua felicità e di conseguenza muoverti con cautela per non spezzarla. Sentirsi mancare il respiro quando se ne va, pensare di morire e rinascere sapendo che sta camminando nel mondo con il tuo amore sulle spalle. Ti ho lasciato andare così. Mi hai lasciata andare così: con il peso dei ricordi che ci ha permesso di non volare via. È un peso bello da portare con sè, anche quando ci sembra di averne dimenticato i dettagli. Non ricordo perché ci siamo lasciati, non ricordo perché i primi tempi mi piacevi tanto, non ricordo le rincorse e tutte le volte che mi hai telefonato. Ricordo l’amore. Lo ricordo perché continuiamo a lasciarci, perché continui a piacermi tanto, perché ci rincorriamo senza saperlo e perché ancora mi telefoni la notte per dirmi grazie di quell’amore che ti ha salvato.
Ciao amore mio, non ho più chiamato nessuno così. Ma quando lo facevo ero convinta che non mi sarei mai pentita di aver creduto in quell’amore.
Non l’ho mai fatto. Me l’hai insegnato tu.
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sedilireclinabili · 3 years ago
Note
Ciao volevo segnalarti una pagina Instagram che si chiama equazionedamore e che ha post davvero simili ai tuoi. Spero sia tu stessa a gestirla. Sei davvero bravissima a scrivere e mi emozioni sempre tantissimo.
Grazie per la tua segnalazione. Purtroppo no, non la gestisco io quella pagina. E si, l’80% delle cose che ha pubblicato le ho scritte io, ringraziando di volta in volta quando le dicono che quello che ha scritto è bello.
Ma va bene così. Non importa. È bello comunque quando in qualche modo le parole d’amore arrivano lontano.
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sedilireclinabili · 3 years ago
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Chissà cosa si sono dette in questi mille anni le due statue su quel ponte che sono l’una davanti all’altra
Chissà cosa invece quei gatti che si annusano e accarezzano incrociandosi le code sui muretti
Chissà cosa volevano dire quei bambini mentre ridevano e parlavano a gesti, in una lingua che non capiremo mai
E invece noi? Chissà cosa ci siamo detti io e te senza dire una parola certe notti, chissà se con i fiumi di parole che abbiamo usato ci siamo capiti di più. Forse no.
Forse quando non si parla ci si capisce meglio, e forse da bambini siamo stati anche amici senza saperlo.
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sedilireclinabili · 4 years ago
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Ci guarderemo di nuovo, un giorno. Spero con occhi diversi, occhi felici che hanno lavato via con le onde del mare i ricordi più tristi.
Ci perdoneremo tutto. Sarà bello.
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