Don't wanna be here? Send us removal request.
Text
Mi chiamo Emiliano ho 42 anni.
Nella vita faccio il papà di due figlie Marta e Carlotta di 10 e 8 anni.
La mia è una famiglia tradizionale, anche se insomma, la parola tradizionale ormai viene buona giusto per i broccoletti delle nonne.
Contrariamente alla tradizione, ho dovuto imaprare a fare tutte quelle cose che i nostri papà raramente facevano.
Cambiare pannolini prima, studiare gli Etruschi e parlare con le maestre poi.
E poi ho imparato anche a distinguere una Lol da una Winx.
A fare le treccine invece non ci sono mai riuscito.
Ma ho un’attenuante.
Sono Calvo.
Mi chiamo Giorgio e di anni ne ho 45.
La mia famiglia tradizionale, è andata a finire male.
Oh!
C’abbiamo provato,eh!
Ma alla fine separarci è stata la cosa migliore per tutti.
Il rapporto con la mia ex quanto meno è civile e coi figli piano piano le cose si stanno sistemando.
Ho un maschio e una femmina. Filippo di 12 anni e Gaia che di anni ne ha 8.
La separazione per loro è stata una bella botta.
Ma io quando stanno con me ce la metto tutta ad essere presente.
Cioè ce la metto tutta anche quando non stanno con me.
Il maschio ormai mi batte alla play.
E questo è un bel problema.
Ma almeno ho la femmina.
Che dice che comunque il più figo tra i due, rimango sempre io.
Mi chiamo Mario. 52 anni.
Figli?
Una di 19 anni.
Carla.
Cioè in verità è figlia della mia compagna.
Il padre di Carla è sparito che era piccola.
Carla sta con me da quando aveva 3 anni.
Mi chiama papà.
All’inizio era strano, eh?
Un po’ mi imbarazzava sta cosa.
Però ti assicuro che c’ho sempre messo tutto l’impegno che potevo.
E adesso un po’ sento di meritarmelo di essere chiamato papà.
Mi chiamo Alberto, ho 39 anni e sto con Gianni che di anni ne ha 37.
E si.
Abbiamo una figlia.
Raffaella di 5 anni.
La nostra è una storia complicata che a starla a raccontare non basta un libro.
Cavilli burocratici, impazzimenti di ogni tipo che a starli a spiegare è un macello.
Si.
Abbiamo mille dubbi però si capisce che la curiosità e anche un po’ di benevolenza sta sostituendo la cattiveria e il pregiudizio negli occhi della gente.
La strada da fare è tanta ma si percepisce che qualcosa sta cambiando.
Mi chiamo Gleb e di anni ne ho 28.
Qui a Kiev è un casino.
Abbiamo paura e per quanto proviamo a sforzarci questa situazione proprio non riusciamo a capirla.
Però nei momenti più duri penso ai miei due bambini.
Sono al sicuro, lontano da questo schifo.
Voglio credere che un giorno potremo rivederci.
E ricominciare a vivere.
Mi chiamo Valerio e di anni ne ho 52.
Figli non ne sono arrivati.
Ci abbiamo provato in tutti i modi ma è andata cosí.
Però ho una nipotina.
La figlia di mia sorella.
Appena posso sto con lei.
Siamo legatissimi.
Oggi per la festa del papà ha fatto un piccolo regalo anche a me.
Oh… mi è venuto da piangere.
E quando lei m’ha abbracciato con le sue manine, mi sono commosso ancora di più.
Mi chiamo Nadia.
45 anni due figli maschi Michele e Lorenzo.
Li ho cresciuti da sola che lui, il loro padre, vabbè…
E quindi mi sono ritrovata a fare anche da papà.
Vale?
Mi chiamo Gino e sulla Terra non ci sono più. Non fate quelle facce. È andata bene.
Morto a 80 anni.
Di qua non si sta poi cosí male, eh.
Ogni tanto però butto un occhio dall’altra parte.
C’ho lasciato due figli e guardarli penare mi mette di buon umore.
Oh! Non sono mica sadico,eh?
Io di qua già so come va a finire e quindi mi viene da ridere a vederli cosí preoccupati.
Perchè so che se la caveranno.
Oggi è la festa del papà.
PAPÀ ormai è una parola declinabile in mille diverse sfaccettature.
Però in questi anni da padre, forse una cosa l’ho capita.
Tutte le possibili combinazioni per dare come risultato la parola “Papà” devono raggrupparsi sotto il minimo comune denominatore dell’esempio, dell’impegno e dell’amore.
E allora a prescindere da marca e modello auguri a tutti papà.
Emiliano Miliucci
1 note
·
View note
Text
8 Marzo: Auguri a tutti gli uomini che rispettano, amano, stimano e comprendono le donne.
1 note
·
View note
Text
instagram
Disegna la tua vita seguendo le passioni,
non le regole.
Lorenzo Capuano
0 notes
Text
[Sotto la pioggia]
La vita va vissuta e non compresa.
Bisogna avecce l’occhi de un neonato
che nun ragiona in modo complicato
e vive stupefatto ogni sorpresa.
Dice: – Magari fosse, ma se cresce! –
E li stà er bello, ché pure da vecchio
se vedi un po’ de rughe nello specchio,
l’accetti, te voi bene e ‘n te rincresce.
Chi è vecchio dentro zoppica e s’appoggia
pure a vent’anni, se c’ha er buio in testa.
Nun devi mai fuggi' dalla tempesta:
devi impara' a balla' sotto la pioggia.
Marazico – ©
https://www.facebook.com/marazicoblog
————————————————
Il vero amore non è né fisico né romantico.
Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.
[Kahlil Gibran]
0 notes
Text
La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l’intenzione di giungere a destinazione sani e salvi, in un corpo bello e ben conservato, ma piuttosto arrivare sbandando, tra una nuvola di polvere, completamente sbrindellati, e proclamare a voce alta: pfiu… che galoppata, ragazzi!
Hunter S. Thompson
(Trad. di M.Fernández)

2 notes
·
View notes