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Certificazione PERLA per l’Ostetricia e Ginecologia: riconoscimento per la cura a misura di persona e vittoria per il miglior video-racconto.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ha ottenuto la certificazione PERLA per il reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal Dott. Davide Dealberti, un prestigioso riconoscimento che premia le strutture sanitarie impegnate in un approccio alla cura sempre più personalizzato e attento ai bisogni del paziente.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ha ottenuto la certificazione PERLA per il reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal Dott. Davide Dealberti, un prestigioso riconoscimento che premia le strutture sanitarie impegnate in un approccio alla cura sempre più personalizzato e attento ai bisogni del paziente. Il premio è stato ritirato a Roma, il 28 febbraio, nel corso…
#Agenas#Alessandria today#AOU AL#ascolto del paziente#Barbara Fadda#Camera dei Deputati#Carla Pisani#certificazione PERLA#Cittadinanzattiva#DAIRI#Davide Dealberti#Dignitas Curae#DNM#Edra SpA#Eikon Strategic Consulting#Fiaso#FNOMCeO#Google News#innovazione clinica#ISS#italianewsmedia.com#lutto perinatale#Marco Testa#Mariateresa Dacquino#Massimo Massetti#Medical Humanities#Medicina Narrativa#medicina personalizzata#Michela Testa#Ospedale di Alessandria
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PERCHE' I MEDICI FUGGONO DALL' ITALIA? RAPPORTO FNOMCEO-CENSIS Otto italiani su dieci ne sono convinti: se in questi anni il Servizio sanitario nazionale ha retto, lo si deve all'impegno straordinario dei medici, che lo hanno puntellato con sforzo individuale, in condizioni difficili e senza un ritorno economico adeguato. A fotografare la situazione, e a proporre soluzioni, è il nuovo Rapporto Fnomceo-Censis 'Il necessario cambio di paradigma nel Servizio sanitario: stop all'aziendalizzazione e ritorno del primato della salute', presentato a Roma. La necessità di intervenire rapidamente attraendo nuovi medici e trattenendo quelli in servizio è resa più stringente dal fatto che negli ultimi 24 mesi, direttamente o tramite familiari il 44,5% degli italiani ha sperimentato situazioni di sovra-affollamento in reparti ospedalieri o strutture sanitarie. Sono esperienze condivise dal 44,7% nel nord-ovest, dal 39% nel nord-est, dal 45,5% nel centro e dal 46,8% al sud-isole. Il moltiplicarsi di aggressioni ai medici non è altro che la trasformazione del medico stesso nel capro espiatorio di contesti difficili, e eventuali prestazioni non in linea con le aspettative. Intanto, le esigenze di personale sono state affrontate ricorrendo a contratti temporanei e addirittura a forme di forniture di servizi. La spesa totale per le retribuzioni dei medici permanenti nella Pubblica amministrazione tra il 2012 e il 2022 è rimasta sostanzialmente invariata. Addirittura, tra il 2015 e il 2022 le retribuzioni dei medici nella Pa sono diminuite, in termini reali, del 6,1%. Questi numeri, uniti alle condizioni di lavoro, sono una conferma ulteriore del mancato investimento sulla risorsa chiave della sanità: i medici. Del resto, posto pari a 100 il valore delle retribuzioni dei medici dipendenti italiani, nei Paesi Bassi è pari a 176, in Germania a 172,3 e Irlanda a 154,8: i medici italiani guadagnano molto meno dei colleghi di altri paesi omologhi. MIELOMA MULTIPLO, EMA RIVALUTERA’ LA TERAPIA DI PHARMAMAR La Commissione Europea (CE) ha revocato la decisione di bloccare la domanda per l’immissione in commercio di plitidepsina dell’azienda farmaceutica spagnola PharmaMar contro il Mieloma Multiplo, perché ha riconosciuto che nel gruppo scientifico consultivo era presente un esperto, che stava sviluppando un prodotto concorrente. Questa decisione eccezionale conferma ciò che PharmaMar ha sempre sostenuto, ovvero che esisteva un conflitto di interessi tra gli esperti dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), che hanno valutato la terapia. Dunque la CE chiede all’EMA di rivalutare la domanda di autorizzazione all'immissione in commercio del farmaco. che nel 2018 un gruppo trasversale di politici spagnoli fece alcune interrogazioni parlamentari alla Commissione Europea, supportato dall’Associazione pazienti ‘Mieloma España”, per avere chiarimenti in merito. A suo tempo nella relazione preliminare di autorizzazione, affidata a due esperti, c’era stato un giudizio positivo, idem nel riesame successivo. Al momento della decisione finale però è arrivata la bocciatura, partendo proprio dalla metodologia statistica alla base dello studio di fase III (quindi l’ultimo passo prima della messa in commercio del farmaco). Da qui anni di ricorsi anche al Tribunale dell'Unione Europea. Ora però la Commissione Europea fa marcia indietro a conferma che PharmaMar non aveva avuto tutte le garanzie necessarie nel processo di valutazione del farmaco. Di conseguenza, per evitare qualsiasi dubbio sull'imparzialità oggettiva della valutazione della domanda, la Commissione ha deciso di revocare la decisione di rifiutare l'autorizzazione all'immissione in commercio. COVID, LE REINFEZIONI HANNO LA STESSA GRAVITÀ DI QUELLA INIZIALE Utilizzando i dati sanitari di quasi 213.000 americani che hanno subito reinfezioni, i ricercatori hanno scoperto che le infezioni gravi del virus che causa il COVID-19 tendono a prefigurare una gravità simile dell'infezione la volta successiva che una persona contrae la malattia. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che il long COVID aveva più probabilità di verificarsi dopo una prima infezione rispetto a una reinfezione. Lo studio, finanziato dal National Institutes of Health (NIH) Researching COVID to Enhance Recovery Initiative, è pubblicato su Communications Medicine. Le reinfezioni sono state definite come quelle avvenute almeno 2 mesi dopo una prima infezione. L'analisi ha utilizzato dati tratti da cartelle cliniche elettroniche di 3,1 milioni di americani. I ricercatori si sono concentrati su 212.984 persone che hanno segnalato una reinfezione, originariamente infettati tra il 1° marzo 2020 e il 31 dicembre 2022 e hanno avuto una seconda infezione entro marzo 2023. La maggior parte dei partecipanti (203.735) ha avuto il COVID-19 due volte. Circa il 27% di coloro che hanno avuto casi gravi, cioè che hanno ricevuto cure ospedaliere per un'infezione da coronavirus, hanno avuto anche cure ospedaliere per una reinfezione. Gli adulti con casi gravi avevano maggiori probabilità di avere condizioni di salute preesistenti e di avere 60 anni o più. Al contrario, in circa l'87% di coloro che hanno avuto casi lievi di COVID, quindi che non hanno richiesto cure ospedaliere, anche le reinfezioni sono state lievi. Approfondimenti e altre notizie sono nel portale salutedomàni.com e Saluteh24.com, nelle pagine social collegate e nel canale gratuito di telegram: salutedomàni
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Per il caso Cloe Bianco, la FNOMCeO ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, invece di costituirsi parte civile in difesa d'una persona palesemente indotta al suicidio dal sistema politico cattolico che diffonde e imprime l'idea che la "diversità" sia una malattia.
Il PD NON HA FATTO UN CAZZO - MA DI QUESTO NON CI STUPIAMO: Elena Donazzan, ex assessore all'Istruzione in Veneto, non è finita in prigione per aver causato il suicidio di Cloe Bianco: ora è pure deputata in Europa!
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Cominciamo un colloquio con medici e cittadini che condividono gli obiettivi di Patto Internazionale.
Alleghiamo un articolo di Andrea Caldart che documenta in modo esemplare come gli Ordini Professionali Sanitari obbediscano alla politica e non ai valori eterni del codice deontologico.
L’impegno prioritario di Patto Internazionale rimane quello di modificare per legge l’attuale modalità antidemocratica di elezione dei vertici ordinistici e la perpetuazione delle cariche.
Il silenzio dell’Ordine: quando il confronto tra medici diventa un tabù
In un’epoca in cui la medicina dovrebbe essere guidata dal confronto, dalla scienza empirica e dall’etica, ciò che più ha colpito negli ultimi cinque anni è stata l’assenza di umanità. Il confronto tra medici, pilastro fondamentale della crescita professionale e scientifica, è stato sistematicamente ostacolato, quando non punito. Eppure, solo dal dialogo, anche tra visioni diverse, possono nascere progresso, consapevolezza e tutela della salute dei pazienti.
Avremmo voluto rivolgere delle domande al Dr. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, per ascoltare la sua versione sulla gestione degli Ordini dei Medici in questi ultimi anni. Ma l’unica risposta arrivata è stata quella dell’ufficio stampa: “Il Presidente non può al momento rispondere all’intervista”.
Un silenzio che pesa, che allarma, e che lascia spazio a interrogativi legittimi.
Negli ultimi cinque anni, migliaia di medici in Italia hanno subito procedimenti disciplinari che sembrano avere una matrice più politica che deontologica. I casi emblematici, come quello del Dr. Giuseppe Barbaro, mostrano come il semplice esercizio critico della professione sia stato spesso sanzionato, non sulla base di errori clinici, ma per l’interpretazione politica del Codice Deontologico.
Il riferimento va in particolare all’art. 4 relativo alla libertà ed indipendenza del medico e dell’art. 58 del Codice, che regola i rapporti tra colleghi, invitando al rispetto delle competenze e alla possibilità del dissenso.
Invece, in molti casi, è bastata una prescrizione non allineata al pensiero dominante, una diagnosi attenta alla singola storia clinica del paziente, l’invito alla prudenza, per far scattare procedimenti sanzionatori. Tutto questo in aperta violazione anche dell’art. 13, che tutela il diritto del paziente a essere informato in modo completo e veritiero, degli art. 15, 22 e 23 che dovrebbero garantire le cure precoci e la continuità di cura con farmaci efficaci, e degli articoli 45 e 48, che trattano in modo specifico i farmaci genici e sperimentali, imponendo rigore e valutazione caso per caso.
Soprattutto in merito alla gestione terapeutica del Covid-19, il dibattito è stato schiacciato da una narrazione univoca. Parlare di “vaccino sicuro ed efficace” senza confronto sui dati reali, quando la scheda tecnica ha subito 18 revisioni e lo stesso farmaco era in fase sperimentale, è apparso non solo riduttivo ma irrispettoso verso il metodo scientifico. Allo stesso modo, l’imposizione della “tachipirina e vigile attesa” come linea guida, anziché come opzione, ha escluso ogni possibilità di ricorso alle terapie domiciliari precoci, molte delle quali si sono rivelate clinicamente efficaci e per le quali molte persone hanno avuto salva la propria vita.
Il vero nodo è deontologico: rifiutare il confronto tra colleghi, in virtù delle norme citate, è già una violazione dei principi che regolano la professione. Invece è stato permesso ad opinionisti “tele-virologi”, di monopolizzare l’informazione medica, senza contraddittorio, mentre i medici che portavano dati clinici venivano zittiti e, molti di loro invece radiati.
Nel resto del mondo, oggi, molte istituzioni sanitarie stanno facendo autocritica. In Italia, invece, il dibattito è ancora bloccato, e il vertice dell’Ordine dei Medici continua a sottrarsi al confronto. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che emerge il vero valore della professione medica: la capacità di ascoltare, di discutere, di rimettere al centro la scienza, ma soprattutto l’essere umano.
Perché la medicina senza umanità è solo tecnica sterile. E la scienza senza confronto è dogma.
Andrea Caldart
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15 OTTOBRE IL GIORNO DOPO

No, "Bergamo Risvegliata" non dimentica, e anzi suggerisce che il 15 OTTOBRE 2021 sia PER SEMPRE!
E, a tal proposito, pubblica una nota dell'Associazione "Arbitrium":
" Oggi, 15 ottobre è un'altra importantissima giornata della nostra memoria: il 15 ottobre 2021 entrava in vigore il green pass per tutti I lavoratori italiani: "Decreto-legge del 21/09/2021 n. 127 - Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l'estensione dell'ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening" Art. 1 Disposizioni urgenti sull'impiego di certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo pubblico. Art. 2 Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 da parte dei magistrati negli uffici giudiziari. Art. 3 Disposizioni urgenti sull'impiego di certificazioni verdi COVID-19 in ambito lavorativo privato. Art. 3-ter Disposizioni urgenti sull'impiego di certificazioni verdi COVID-19 per gli operatori volontari del servizio civile universale. Art. 3-quater Misure urgenti in materia di personale sanitario. Art. 4 Misure urgenti per la somministrazione di test antigenici rapidi. Art. 4-bis Campagne di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro. Art. 5 Durata delle certificazioni verdi COVID-19. Art. 6 Misure urgenti per lo sport. Art. 8 Disposizioni per lo svolgimento di attivita' culturali, sportive, sociali e ricreative. Art. 8-bis Disposizioni per lo svolgimento delle attivita' teatrali in ambito didattico per gli studenti.
ERANO BUGIE: UN MARCHIO INUTILE PER COSTRINGERE ALLA VACCINAZIONE COVID-19. L'allora ministro Brunetta lo definì "misura geniale" e chi non si voleva vccinare fu definito "opportunisti" da torturare economicamente (costo del tampone), psicologicamente (organizzare l'esecuzione ogni 48h, fisicamente (un bastoncino da infilare "dal naso fino al cervello"), nel silenzio raccapricciante delle Istitizioni oltre all'apasuso dei presenti, in modo da "schiacciare" gli opportunisti. Disse che così si arrestata la circolazione del virus!
La Corte Costitizionale nella tristemente nota sentenza n. 14 del 30.11.2022 statuina ""l'obbligo vaccinale non appare nè irragionevole nè sproporzionato, se il fine è quello di contenere la diffusione dell' infezione ".
Con prot. 0094558-19/07/2024-AIFA-AIFA_UAC-P e a firma digitale del Dirigente Carla Cantelmo, l'agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) dichiarava la verità, in risposta a un FOIA di ARBITRIUM PSG del 20 giugno 2024, facendo emergere la menzogna di Stato: "Al riguardo, si rappresenta che, allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”. L’indicazione terapeutica per la quale sono stati approvati i vaccini COVID-19 è riportata nei rispettivi RCP, al paragrafo 4.1."
Arbitrium nelle sue diffide a tutela dei sanitari minacciati di sospensione, nei primi mesi del 2021, allegava il paragrafo 4.1 di quelle schede tecniche. Direzioni Sanitarie, Ordini dei medici e delle professioni sanitarie varie, FNOMCeO, non ne tenevano conto.
Il Ministero della Salute con circolare 27825 del 17.09.2924 ha dato avvio alla nuova campagna vaccinale covid-19 per la variante JN.1 ma nessun medico vaccinatore ha avuto l'obbligo -richiesto espressamente da Arbitrium PSG alle Istituzioni tutte- di apporre nel proprio ambulatorio la specifica Il VACCINO NON PREVIENE LA TRASMISSIONE DELL'INFEZIONE DEL VIRUS SARS-COV2.
Ricordiamo tutto, tutti. Questo è lo stato dell'arte a tre anni di distanza. Per Arbitrium PSG - il vicepresidente Manola Bozzelli"

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Queste le nostre proposte e motivazioni alla Fnomceo per liberarci della persecuzione sanitaria ed ottenere una Deontologia Professionale Medica Friendly
#medicina #deontologia #FNOMCEO #LGBTI #amigay
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L’Omceo di Agrigento tra i primi quattro Ordini italiani premiati da Fnomceo a Roma

L’Omceo di Agrigento tra i primi quattro Ordini italiani premiati da Fnomceo a Roma L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Agrigento volerà all’auditorium Ara... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Personale sanitario, Schillaci: abolire il tetto di spesa su assunzioni. La campagna della Fnomceo
Sulle note dell’Inno di Mameli si è aperta la IV Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita per legge quale riconoscimento della attività svolta dagli operatori sanitari a tutela della salute dei cittadini. Celebrato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), l’evento “La salute al…
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Sarcomi dalle esperienze alle proposte: presentato il primo Libro Bianco che racconta questi tumori dalla prospettiva dei pazienti
Possono insorgere in qualsiasi parte del corpo e colpire a ogni età. Sono difficili da riconoscere, in quanto privi di sintomi specifici in fase iniziale e programmi di screening facilmente attuabili. Diagnosi tardive, totalmente errate o inaccurate, trattamenti spesso non appropriati, interventi chirurgici non adeguati sono causa di un elevato burden – fisico, psicologico ed economico – per i…
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#Ageop Ricerca#AGITO#AIEOP - Associazione Italiana Ematologia Oncologica Pediatrica#AIOCC - Associazione Italiana Oncologia Cervico Cefalgica#Associazione Maria Ruggeri ODV#Associazione Mario Campanacci#Boehringer Ingelheim#CHORDOMA Foundation#Con Gabriele Contro I Tumori Rari#Federico&Ilaria GENTILI#FIAGOP - Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica ETS#FNOMCEO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri#Fondazione Italiana GIST ETS#Fondazione Paola Gonzato - Rete Sarcoma ETS#Il Giardino della Ricerca ODV#La salute: un bene da difendere#libro bianco#Ministero dell’Università e della Ricerca#ne VALE la pena#One Day At Time APS#Organizzazione di Volontariato Chiara Paradiso#Peter Pan#S.T.E.F.A.N.O. - Scienza Tecnologia E Finanziamenti Aiutano Nell’Oncologia#Sarcoma Patient Advocacy Global Network#Sarcomi dalle esperienze alle proposte#Takeda Italia#un diritto da promuovere
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Quando la scienza non fa il suo dovere di curare, offrendo dignità al paziente.
Recentemente, leggendo l'account di FNOMCeO su Twitter, mi sono imbattuto su questa storia, che mi ha posto nell'obbligo di fare le dovute ricerche del caso:






Ho cercato su internet conferma di quanto qui narrato e ho trovato che il blog a cui fa riferimento @mangiamy (Gioia, su Twitter) esiste: si trova sulla piattaforma Blog di Google (blogspot), e non è stato semplice rintracciarlo; la testimonianza è raccapricciante.


Non ravvedo motivi per cui un utente anonimo debba mentire, raccontando su un blog vicende personali non reali, pertanto chiedo direttamente al destinatario della denuncia (Marco Cappato) delucidazioni in merito:

#Il caso di Gioia#Testimonianze#psichiatria#centri di salute mentale#FNOMCeO#Blog#Google#Blogspot#testimonianza#Stanza1241
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FNOMCEO ribatte. Milano, 4 feb. (Adnkronos Salute) - Proseguono gli attacchi di matrice no vax a strutture sanitarie e Ordini dei medici. E anche le intimidazioni ai medici di famiglia per ottenere certificati di esenzione senza motivazione clinica, pressione che è "aumentata esponenzialmente con l'ampliamento dell'obbligo vaccinale" anti-Covid "e della richiesta del Green pass 'rafforzato'". A segnalarlo è la Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici. "E' veramente l'ora di finirla - sbotta il presidente Filippo Anelli - Gli Ordini stanno facendo il loro dovere, stanno portando a termine, tra mille difficoltà e sacrifici, un compito che la legge affida loro. E' inammissibile che, oltre al sovraccarico di lavoro, alle difficoltà applicative delle leggi, alla burocrazia, debbano far fronte a questi attacchi irrispettosi e osceni".
L'ultimo caso, spiega l'ente, proprio all'Ordine di Bolzano: la notte scorsa la scritta sulla targa che indica la sede è stata cancellata e sostituita con scritte ingiuriose. "Ma non c'è giorno che gli Ordini non siano bersagli di proteste, manifestazioni, atti aggressivi, violenti o vandalici - evidenzia la Fnomceo - E' accaduto a Terni, con due sit-in di persone che chiedevano uno 'sdoganamento' delle cosiddette 'terapie domiciliari'. E prima ancora a Genova, in concomitanza di un procedimento disciplinare. Mentre a Pisa la targa dell'Ordine era stata imbrattata".
Anelli si dice vicino ai colleghi colpiti: "Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi dell'Ordine di Bolzano, di Terni, Pisa, Genova, oltre che all'Ulss 3 Serenissima e all'Ordine di Venezia per l'incendio all'hub. Sono fatti gravi e da non sottovalutare, che non impediscono per fortuna a chi vuole vaccinarsi di farlo".
Quanto ai medici di famiglia e alle pressioni per ottenere le esenzioni vaccinali, Fnomceo ricorda che "i segretari di Fimmg Roma Pier Luigi Bartoletti, e del Lazio Giovanni Cirilli hanno presentato un esposto in procura, denunciando 'una marea montante di coercizioni e intimidazioni da parte di pazienti no vax nei confronti dei medici di famiglia della Regione'".
Quello che è emerso, spiega Anelli, "accade purtroppo in tante regioni. So che altri esposti su minacce e pressioni stanno per essere depositati. I medici di famiglia sono stremati: hanno dato il sangue, e in molti casi la vita, durante le fasi acute della pandemia; si sono resi disponibili a rispondere ai pazienti con tutti i mezzi, anche solo per rassicurarli; sono sommersi dalla burocrazia dovuta al tracciamento e alla segnalazione dei positivi, e ora sono oggetto della violenza dei cittadini che pretendono certificati impropri. E di quella, più sottile, dei media che tentano di denigrarli".
"E' il momento di dire basta - conclude il presidente - Noi medici, tutti i medici, chiediamo solo rispetto. Rispetto per i 368 colleghi che non ci sono più a causa del Covid, e per chi continua a curare, sul territorio, negli ospedali e ovunque ce ne sia bisogno".
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Un mondo di farabutti che si coprono a vicenda con la scusa di proteggere la salute e compiendo atti omicidiari e discriminatori.
Come dogma vuole, si sopprime la malattia senza curare l'origine, si soffocano i dissensi senza capirne i motivi.
La logica contorta e senza verità degli zombi. La medicina dei serial killer.
Tutte le cose che hanno cambiato in meglio la mia vita le ho fatte quando qualche stronzo è venuto a dirmi "adesso basta".
Comunque, siete fregati. E lo sapete.
#fnomceo#zombie#società malata#società#svegliatevi#sistema#aprite gli occhi#verità#manipolazioni#dittatura#covid#schiavi#catene#medici#ospedali#salute#controllo#matrix#correlazioni#diavoli#stronzi#vaccino#green pass#obblighi#bugie di stato#complottismo#vergogna#discriminazioni#libertà#umanità
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Piano vaccinale - Anelli (Fnomceo): Inserire anche i senza fissa dimora...
Piano vaccinale – Anelli (Fnomceo): Inserire anche i senza fissa dimora…
Vaccinare gli “ultimi”, gli “invisibili”: i senza fissa dimora, i clochard, tutte quelle persone che per lo Stato non esistono. Ma che hanno diritto, come tutti, alle cure e che sono tanto più a rischio di contrarre e anche di trasmettere il Covid. Continue reading

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La Fnomceo ci risponde sul caso del Prof. Alfano, temporaneamente sospeso dal suo incarico dall'Università e ritirato dalla politica.
#stopomofobia #medicina #amigay #omofobia #professore
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L'Oms classifica il Covid-19 da pandemia a malattia endemica
Oms, è finita l'emergenza Covid. Venti milioni di morti in tre anni. Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020. Il Comitato tecnico dell'Oms, ha detto il direttore generale Tedros Ghrebreyesus, "ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l'indicazione". Lo stato di emergenza sanitaria internazionale era stato dichiarato il 30 gennaio 2020. "Questo è un momento da celebrare - ha detto Ghebreyesus - ma è anche un momento per riflettere. Deve restare l'idea della potenziale minaccia di altre pandemie. Ora abbiamo strumenti e tecnologie per prepararci a pandemie meglio e riconoscerle prima, ma globalmente una mancanza di coordinamento potrebbe inficiare tali strumenti. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non faremo mai più gli stessi errori".

Oms, finita l'emergenza Covid "Dall'inizio della pandemia, fuori dalla Cina - ha aggiunto il dg dell'Oms - c'erano circa 100 casi di Covid-19 e non vi erano morti dichiarati. In tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportato dall'Oms, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti". "E' con grande speranza che ora io dichiaro la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale, ma comunque questo non significa che il Covid sia finito in termini di minaccia alla salute globale". Lo ha detto in conferenza stampa il direttore generale dell'Oms Tedros Ghebreyesus. "Resta il rischio di nuove varianti emergenti che possono causare nuove ondate di casi e morti. La cosa peggiore che i paesi possano fare ora - ha avvertito - è usare questa notizia per abbassare la guardia, per smantellare il sistema che hanno costruito e per lanciare alla gente il messaggio che il Covid non è più qualcosa di cui preoccuparsi".

Gli eroi della sanità, dagli infermieri ai medici, le lunghe file di camion militari che portavano via le bare di Bergamo, "Mentre noi parliamo - ha detto Ghebreyesus - migliaia di persone nel mondo stanno lottando per le loro vite nelle terapie intensive e milioni continuano a vivere con gli effetti debilitanti della condizione post-Covid. Il virus è qui per rimanere. Sta ancora uccidendo e sta ancora cambiando". Il Covid, ha aggiunto Ghebreyesus, "è stato molto di più di una crisi sanitaria: ha causato sconvolgimenti economici, cancellando trilioni dal Pil e spingendo milioni di persone nella povertà. Ha causato sconvolgimento sociali, con chiusura delle frontiere e milioni di persone colpite da isolamento, depressione e ansia. Ora da più di un anno la pandemia sta registrando una tendenza al ribasso, con l'immunizzazione che è cresciuta e la mortalità che diminuisce con una minore pressione sui sistemi sanitari. Ciò ha permesso a molti paesi di tornare alla vita come la conoscevamo prima della pandemia". L'Ordini dei medici: la malattia non è scomparsa "I numeri delle infezioni da Covid in tutto il mondo stanno scendendo e quindi si riduce sostanzialmente questa malattia da essere pandemica a una malattia endemica, cioè presente sempre sul territorio. L'Oms ha deciso di 'declassare' sotto questo aspetto, sotto l'aspetto numerico, questa malattia. Però la malattia continua ad essere una delle patologie temibili perché ancora oggi provoca morti nel nostro Paese". Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la fine dell'emergenza sanitaria internazionale,. Lo fa in un video per Fnomceo Tg Sanità, diffuso in anteprima.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato oggi la fine dell'emergenza santiaria internazionale per il Covid-19. Un incubo iniziato quasi tre anni e mezzo fa. "Ovviamente - chiarisce Anelli - il messaggio non è quello di pensare che la malattia è scomparsa, ma di pensare che il ritorno alla vita normale qualche volta ci fa incontrare anche questa malattia. E questa malattia naturalmente produce i suoi effetti soprattutto per i fragili, che devono ricordarsi di tutelarsi sempre e comunque: e qui l'uso delle mascherine diventa in qualche maniera ancora oggi importante". "Molto bene il ministro Schillaci - aggiunge il presidente della Fnomceo - che ha demandato ai sanitari, in maniera particolare alle direzioni sanitarie e poi ai singoli professionisti, la decisione sull'uso delle mascherine. Una decisione che naturalmente non può che essere quella di proteggere i fragili, soprattutto i pazienti immunodepressi, gli anziani. Quindi il medico deve utilizzare questa sua discrezionalità sulla base di evidenze, di linee guida che possono in qualche maniera aiutarlo nella sua decisione di imporre l'obbligo di tenere la mascherina soprattutto lì dove le condizioni favoriscono la diffusione del virus verso le persone più deboli". LIVE: Media briefing on COVID-19 and global health issues Read the full article
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