#Gabriella Langone
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Alecia Morais and Maja Brodin by Sarah Kehoe for Marie Claire Indonesia
Wardrobe by Gabriella Langone
Makeup by Keiko Hiramoto
Hair by Rodney Groves
Post production by Cyril Biselx
#Alecia Morais#Maja Brodin#Sarah Kehoe#Marie Claire#Gabriella Langone#Keiko Hiramoto#Rodney Groves#Cyril Biselx#Beauty#Skin#Editorial#Work#Retouching#Hair#Fashion
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‘Fresh & Sweet’
Alécia Morais & Maja Brodin for Marie Claire Indonesia — January 2017.
Ph: Sarah Kehoe
Stylist: Gabriella Langone
HairStylist: Rodney Groves
Mua: Keiko Hiramoto
Retoucher: Cyril Biselx
www.marieclaire.co.id
#Beauty#Alécia Morais#Maja Brodin#Sarah Kehoe#Marie Claire Indonesia#Keiko Hiramoto#Cyril Biselx#Makeup
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Buttate dalla finestra le guide turistiche, l’Italia ve la raccontano (meglio di tutti) i poeti
Ha ragione lui. Sapido preludio concettuale. “Troppi lirici ci affliggono (o meglio, visto l’esiguo numero di copie vendute, tentano di affliggerci) con versi ingombri di mamme e di nonne, di ginocchia sbucciate e fanciullezze perdute: la poesia non può essere il ghetto della memoria, poi non bisogna lamentarsi se nessuno si ricorda più della sua esistenza”. Proprio così. Tendenzialmente – e tendenziosamente – il poeta italiano medio, che vuole l’alloro ma non ha letto un fico, annega nella vasca del proprio ombelico. L’ombelico, cioè, questa pompa idrica dell’io lirico, non si fa oblò verso il mondo, ma periscopio verso i propri buoni sentimenti. Di solito di impoetica banalità. Perciò, ha ragione Camillo Langone, giornalista feroce il giusto che oltre alle preghiere, agli artisti e al buon vino s’interessa spesso di poeti. Roba rara, in Italia, da agrimensore della meraviglia. I fatti, dopo tutto, sono questi. A Langone capita in grembo l’ultimo libro ‘italiano’ di Charles Wright che è tra i maggiori poeti americani viventi. Il libro si intitola Italia, lo stampa Donzelli, e raduna le poesie che il grande poeta – folgorato dall’ispirazione poetica a Verona, con Catullo nello zaino e Pound nel cuore – ha dedicato al Belpaese. Beh, a Langone, giustamente, girano le palle. Possibile che debba calare uno con gli attributi poetici dagli Usa a raccontarci la ‘nostra’ Italia? “Bisogna estrarre i poeti dal loro solipsismo, mi sono detto, strapparli ai loro festivalini, alle loro recensioncine, al loro piccolo mondo di piccoli premi e prefazioni”, s’è detto Langone, il Mosè della poesia ‘nuova’ – e dio stramaledica il vitello d’oro dei ‘festivalini’ e delle ‘recensioncine’ in cui muore per asfissia la lirica italica. E poi s’è ripetuto, voglio costruire un “piccolo viaggio poetico in Italia”. Ergo: Langone ha convocato oltre cento poeti italiani viventi, li ha suddivisi per le regioni del Belpaese, li ha docilmente costretti a compitare una poesia su un luogo particolare. L’esito è la giuda turistica più folle, spensierata e spaesante che sia mai stata pensata, Come sei bella (Aliberti, pp.196, euro 15,00), al cui cospetto tutte le altre sembrano grandguignolesche porcate scritte da un Gargamella del bello. Non ci credete? Allora planate nell’“incanto d’un’attrazione non indicata nelle guide” di Piazza Castello a Torino – secondo Tiziano Fratus – o nel “regno delle guglie” del Cimitero monumentale di Staglieno, “terra senza paragoni” a dire di Alessandro Rivali; godetevi il “bel sole d’oro di Cavalese” (Vivian Lamarque) e la “Babilonia celeste” dove “la brina gelata torce il cuore” che sta fra Este e Montagnana (Antonia Arslan), fate una gita nella città “sparviera./ Vanto e trionfo/ del Mediterraneo” che è la Trieste di Claudio Grisancich, fate un giro a Bologna, dove “la gente di qui ha vite incomparabili” (Matteo Marchesini) e “l’imbrunire blu toglie i veli alla vita” (Francesca Serragnoli) per poi calare a Roma, “di una luce calma e antica” (Gabriella Sica), finalmente, fino a perforare la meridiana del Meridione, fino a Palermo, “piena di desiderio”, dalla “conca arabeggiante” (Massimo Morasso). Con sinuosa necessità, Langone allinea in questa sorta di Gambero Rosso delle guide turistiche, poeti ‘laureati’ (Giuseppe Conte, ad esempio, che ci racconta del “bianco lunghissimo ricamo” di Sanremo), cantautori-poeti (Giovanni Lindo Ferretti, che “urlo di gioia, con forza, nome su nome”, lungo l’Appennino tosco), vip (Gene Gnocchi, che poeta di Fidenza, “una piccola Macondo”), talenti che saranno (Alessia Iuliano, che canta “la sconfitta del mare” in Molise, è nata nel 1995, è il poeta più giovane della truppa). E noi? E a noi tocca fare il giro d’Italia dei poeti, tappa per tappa, inoculandoci una pupilla poetica. E ora? E ora ci vuole un colpo di reni civico. Città, borghi, paesi oltre al cartello che ne denuncia il nome topografico, devono esporre, istoriata in caratteri di bronzo, la poesia di oggi che li eternerà domani. “Riconsacrare il nome”: ecco cosa fa la poesia. Dice le cose una volta. Per sempre. Nel nitore dell’irripetibile.
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Premio Bindi 2017: annunciati gli 8 finalisti Il festival organizzato dall’associazione Le Muse Novae con il contributo economico di SIAE , Comune di Santa Margherita Ligure e Regione Liguria, si terrà il prossimo luglio nei giorni 7 – 8 – 9 a Santa Margherita Ligure nell’Anfiteatro Bindi sotto la direzione artistica di Zibba . Quest’anno riserverà uno speciale omaggio a Ivan Graziani nel ventesimo anniversario d alla sua scomparsa . Sono Buva, Roberta Giallo, Antonio Langone, Lorenzo Marsiglia, Mizio, Molla, Andrea Tarquini e Luca Tudisca i finalisti del Premio Bindi 2017. Il Premio è uno dei festival italiani più importanti nel panorama della canzone d’autore e mergente . Nasce nel 2005 da un’idea di Enrica Corsi con il contributo economico del Comune di Santa Margherita Ligure ed è ovviamente dedicato a Umberto Bindi. Un evento formato da tanti piccoli tasselli: un appuntamento e una vetrina musicale per i nuovi talenti che si muovono nel panorama della musica e della canzone d’autore legata al territorio italiano, i quali partecipano al concorso che è il fulcro della manifestazione e che si tiene in una delle tre giornate del festival; un happening per la promozi one di progetti di qualità; un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori; un festival con ospiti di prestigio che si esibiscono nelle serate, a significare la con tinuità artistica tra artisti affermati e cantautori emergenti. La storia del Premio Bindi è fortemente legata a due figure di spicco della musica italiana che sono state negli anni alla direzione artistica: Bruno Lauzi e Giorgio Calabrese , i quali hanno p ortato, con la loro personale storia artistica, credibilità, forza e valore ad un premio storicamente giovane ma fortemente incentrato su una passione autentica per la canzone d’autore, ritenendola parte integrante della storia e della cultura musicale del nostro L ‘AltopArlA nte PromoRadio PromoVideo Promo Stampa – We b www.laltoparlante.it info@la ltoparlante.it 348 36509 78 paese. Il Premio Bindi è inoltre un’occasione di incontro, di scambio e di crescita artistica per i nuovi talenti, che hanno la possibilità di incontrare, durante la manifestazione, musicisti professionisti, autori, giornalisti, critici musicali, m anager, uffici stampa, promoter di eventi musicali a livello nazionale, molti dei quali presenti in giuria. Caratteristica fondamentale del Premio Bindi è quella di non p remiare una singola canzone ma l’artista nel suo complesso. Infatti ogni finalista, ne lla giornata dedicata al concorso, l’8 luglio, si esibirà due volte. Al pomeriggio proporrà due propri brani in versione acustica. Poi in serata, sul palco dell’anfiteatro Bindi, si esibirà con l’interpretazione di una cover di un cantautore italiano e di un proprio brano. Le scorse edizioni del Premio sono state vinte da artisti che si sono spesso poi affermati nel mondo della musica: Lomè (2005), Federico Sirianni (2006), Chiara Morucci (2007), Paola Angeli (2008), Piji (2009), Roberto Amadè (2010), Zibb a (2011), Fabrizio Casalino (2012), Equ (2013), Cristina Nico (2014), Gabriella Martinelli (2015), Mirko e il cane (2016) . Per l’edizione 2017, la giuria del Premio Bindi sarà come sempre composta da addetti ai lavori tra i più accreditati del settore. Ec co i nomi ad oggi confermati: Roberta Balzotti (Rai); Armando Corsi (musicista); Enrico de Angelis (giornalista e storico della canzone); Stefano De Martino (Premio Lunezia); Daniela Esposito (ufficio stampa); Guido Festinese (critico musicale); Elisabetta Malantrucco (RadioRai); Lucia Marchiò (La Repubblica); Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era); Paolo Pasi (Rai); Andrea Podestà (sa ggista e segretario di giuria); Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it); Roberto Rustici (Rusty Records); Paolo Talanca (Il Fatto Quotidiano); Margherita Zorzi (saggista). In oltre ci saranno un rappresentante per la SIAE e Roberto Razzini, Manag ing Director di Warner Chappell. PARTNER DELL’EDIZIONE 2017 Il Premio Bindi sarà sostenuto dal contributo del Comune di Santa Margherita Ligure, della Regione Liguria e della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Mainpartner: Warner Chappell Music Italiana. Partner: Rusty Records, L’Altoparlante, UnipolSai Annichiarico Assicurazioni, Gruppo Alberg atori S. Ma rg herita Ligure e Portofino, Akamu, Storti Strumenti Musicali, Spettakolo.it. Il festival organizzato dall’associazione Le Muse Novae con il contributo economico di SIAE , Comune di Santa Margherita Ligure e Regione Liguria, si terrà il prossimo luglio nei giorni 7 - 8 - 9 a Santa Margherita Ligure nell'Anfiteatro Bindi sotto la direzione artistica di Zibba .
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