#Neuroscienze
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gregor-samsung · 3 months ago
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" Tutto il mondo partecipava al Sistema, ma solo pochi erano coscienti di farne parte ed erano gli Illuminati come me. E il partecipare a questa conoscenza era un onore e una disgrazia al tempo stesso; coloro invece che erano ignari del Sistema non si sentivano colpevoli pur facendone parte. Come li invidiavo! A questo punto la cosa era chiara per me: il paese della Luce era il Sistema; ed è per questo che entrare in lui significava divenire perfettamente insensibili a tutto, tranne al senso di colpa che era la punizione suprema e completamente gratuita del Sistema. Ero colpevole, infinitamente e intollerabilmente colpevole, senza alcuna ragione. Potevo sopportare tutte le punizioni possibili e non sarei mai stata liberata dalla mia colpevolezza, poiché come ho già detto, la punizione più terribile era appunto quella di sentirmi continuamente e universalmente colpevole. "
Marguerite A. Sechehaye, Diario di una schizofrenica, traduzione di Cecilia Bellingardi, presentazione di Cesare L. Musatti, Giunti editore (collezione Psicologica diretta da Alberto Marzi), 1969.
[Edizione originale: Journal d'une schizophrène, Presses universitaires de France edition, 1950]
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librinudi · 1 year ago
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Daniel C. Dennett, Douglas R. Hofstadter L'IO DELLA MENTE Fantasie e riflessioni sul sé e sull’anima 1985 Adelphi
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pier-carlo-universe · 12 hours ago
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Scopri la tecnica dei loci, il metodo usato dagli antichi greci per migliorare la memoria: semplice, visivo ed efficace anche oggi. Solo su Alessandria today.
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massimousaiblogger · 1 day ago
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Riconquistare la concentrazione: come vivere meglio nell’era della distrazione
Viviamo immersi in un flusso costante di stimoli. Ogni giorno siamo esposti a migliaia di notifiche, messaggi, email, pop-up, alert e richieste. Tutto corre, tutto vibra, tutto suona. In questa giungla digitale, la concentrazione è diventata un bene raro e prezioso, spesso più difficile da ottenere di quanto non lo sia la connessione Wi-Fi. Ma se i primi due articoli di questa serie hanno…
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renatagorreri · 26 days ago
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"Olfatti non parole" di Maurzio Cavezzali
“Olfatti non parole” di Maurizio Cavezzali è un saggio agile e acuto, pensato innanzitutto per chi si muove ogni giorno nel complesso universo del marketing olfattivo e nella comunicazione del profumo. Con una scrittura limpida e coinvolgente, Cavezzali analizza l’importanza dello stimolo olfattivo all’interno delle strategie di vendita, fornendo una panoramica concreta e aggiornata sulle…
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coach4y · 26 days ago
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Ma le neuroscienze servono davvero al coaching?
L’utilità delle neuroscienze nel coaching: un punto di vista oggettivo tra suggestioni e marketing Negli ultimi anni, il termine “neuroscienze” è diventato una sorta di lasciapassare per qualsiasi disciplina che voglia apparire moderna, autorevole e scientificamente fondata. Anche il mondo del coaching ne è stato profondamente influenzato: corsi, libri e metodologie si adornano spesso di…
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unita2org · 2 months ago
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IL POTERE IN(VISIBILE) DELLE NEUROSCIENZE NEL PLASMARE LA DEMO(CRAZIA)
21 Maggio 2025 “E poi, qualche cervello privilegiato all’interno del Partito Interno avrebbe scelto questa o quella versione, l’avrebbe riscritta a modo suo e avrebbe messo in moto il complesso processo di necessari confronti. La menzogna scelta verrebbe quindi registrata in documenti permanenti e diventerebbe la verità” George Orwell. 1984 di Maylyn Lopez  Il cervello umano e la politica. Il…
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downtobaker · 2 months ago
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Neurobiologia della creatività, alla ricerca dell’emisfero perduto
di Cristi Marcì Le neuroscienze descrivono la creatività non solo come un tassello aggiuntivo alle facoltà già presenti nell’uomo bensì quale produzione di un’idea, che in maniera inaspettata può aiutarci in un preciso momento della nostra vita (Schore, A, N., 2012). Spesso il proprio stato mentale è schiavo di quanto richiesto dall’esterno dove i codici normativi (Monguzzi, F., 2021), guidano…
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anguilla83 · 3 months ago
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Alcol e benzodiazepine "per dimenticare", passando per le neuroscienze e il cinema..
#riemersione #anguilla83 #blogger #blog #cinema #benzodiazepine #riflessioni #dipendenze #dipendenzepatologiche #alcol #alcolismo #tossicodipendenza #films #interessi #memoria #psichiatria #dimenticare #neuroscienze #libri #saggistica #fantascienza
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https://riemersione.blogspot.com/2025/04/alcol-e-benzodiazepine-per-dimenticare.html
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aaquilas-blog · 7 months ago
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Oltre il velo di Maya: come il cervello costruisce la nostra realtà
“Io sono responsabile di ciò che dico, non di quello che tu capisci”. Mi è capitato diverse volte di riflettere su questa frase, alla luce anche dei miei studi e delle mie letture sulla psicologia, la psichiatria e le neuroscienze. Quando comunichiamo, infatti, possiamo curare al massimo la forma e il contenuto del nostro messaggio, ma non possiamo avere il totale controllo su come sarà…
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lospeakerscorner · 7 months ago
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Neuroscienze e Intelligenza Artificiale
  Le neuroscienze rappresentano al momento una fonte d’ispirazione per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale di Stanislao Scognamiglio PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Cappella Palatina del settecentesco Palazzo Serra di Cassano mercoledì 18 dicembre, alle ore 17.30, si terrà il primo dell’21esimo ciclo di incontri proposti dal Portici Science Cafè. L’edizione 2024 sarà…
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blogghiamo · 8 months ago
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La mnemotecnica non è un trucco magico, ma un metodo scientifico per migliorare la memoria. Scopri come funziona il tuo cervello e come sfruttare i suoi meccanismi per memorizzare in modo più efficace. Con la pratica costante, potrai ottenere risultati sorprendenti!
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dropsofsciencenews · 9 months ago
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Perché i cani si scrollano anche quando sono appena bagnati?
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Molti mammiferi pelosi eseguono rapide scrollate per rimuovere acqua e irritanti dal pelo, seguendo un tipico schema di tre scrollate avanti e indietro. Ma qual è il meccanismo che induce questa risposta innata? Il dottor Dawei Zhang e il suo team della Harvard Medical School si sono posti questa domanda e, in laboratorio, hanno cercato di svelarne il funzionamento usando i topi come modello.
Il primo passo è stato osservare se diversi stimoli sulla pelle dei topi potessero indurre la "scrollata da cane bagnato." I ricercatori hanno soffiato aria sui topi, li hanno spruzzati con acqua e immersi in un bagno. Sorprendentemente, una piccola goccia d'olio sul collo era sufficiente per innescare la scrollata, suggerendo che un tocco leggero e fastidioso fosse il fattore scatenante.
A questo punto, i ricercatori hanno cercato di capire quale parte del sistema nervoso "sentisse" questa goccia, avviando la reazione della scrollata. Hanno modificato geneticamente alcuni topi, eliminando specifici recettori cutanei. Inizialmente, hanno rimosso i recettori che percepiscono variazioni di temperatura, osservando che i topi continuavano a scrollarsi. La temperatura, quindi, non era determinante per il comportamento. Poi hanno eliminato i meccanorecettori, che rispondono agli stimoli tattili. Questa volta, i topi si scrollavano molto meno rispetto a quelli non modificati, suggerendo che la sensibilità al tatto fosse un elemento chiave.
Il team si è quindi concentrato su un gruppo particolare di meccanorecettori, le fibre C a soglia bassa (C-LTMR), recettori intorno ai follicoli piliferi che rispondono a tocchi leggeri. Per confermare l’ipotesi, i ricercatori hanno utilizzato l’optogenetica, una tecnica che attiva i nervi con la luce. Stimolando otticamente i C-LTMR, i topi si scrollavano come se fossero bagnati; bloccandoli, invece, la scrollata diminuiva, confermando il ruolo dei C-LTMR.
Ma il team voleva capire anche dove arrivavano i segnali inviati dai C-LTMR e in che parte del cervello questi venissero elaborati per generare la risposta della scrollata. Hanno quindi tracciato il percorso dei segnali, scoprendo che viaggiavano dai follicoli piliferi al midollo spinale, fino a una parte del cervello chiamata nucleo parabrachiale, che elabora sensazioni come dolore e prurito. Questo percorso, chiamato circuito C-LTMR–spinoparabrachiale, si è rivelato essere il meccanismo alla base della "scrollata da cane bagnato."
L’importanza di questa scoperta risiede nel fatto che i C-LTMR rappresentano un sistema difensivo evoluto per liberarsi di stimoli fastidiosi come gocce d’acqua o parassiti. Per molti mammiferi, scrollarsi vigorosamente è il modo più efficiente per rimuovere questi fastidi, grazie a un sistema di recettori tattili e percorsi neuronali specializzati.
E negli esseri umani? Anche noi, essendo mammiferi, possediamo qualcosa di simile. I nostri recettori correlati, chiamati C-meccanocettori, si sono adattati a percepire sensazioni piacevoli come carezze e abbracci. Tuttavia, capita a molti di percepire un lieve brivido quando qualcuno sfiora leggermente il collo. È possibile che questa reazione sia un lontano “ricordo” evolutivo della risposta che nei cani e altri animali innesca la scrollata. In noi, però, questo riflesso ha perso la sua funzione difensiva, trasformandosi in una risposta legata al piacere e alla socialità.
A Presto e Buona Scienza!
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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DISLESSIA: L’EFFETTO PLACEBO MIGLIORA LE CAPACITA’ DI LETTURA Pubblicato su “Psychological Research” lo studio dei ricercatori coordinati dalle Università di Padova e Bergamo in cui l’effetto placebo – l’aspettativa positiva – ha migliorato la lettura nei bambini con dislessia evolutiva in maniera superiore rispetto ai tradizionali programmi di riabilitazione. I risultati, replicati anche in…
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massimousaiblogger · 3 days ago
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Il multitasking ci rende meno produttivi: lo conferma la neuroscienza
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gonzabasta · 10 months ago
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